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LETTERE E COMMENTI 41
LORUSSO
grande ambasciatore della nostra Arte Lirica nel mondo. Nel 1976 organizz e ripropose in scena al Petruzzelli lItaliana in Algeri con tutto lallestimento del Teatro alla Scala con scene e costumi di Jan Ponnelle, con Lucia Valentini Terrani, Dara, Alva, il grande Paolo Montarsolo che cur anche la regia con il mio aiuto. Lallestimento era talmente apprezzabile da essere stato utilizzato nuovamente, a distanza di oltre trenta anni nella rappresentazione attualmente in scena al Petruzzelli. Ricordo che Montarsolo pretese che la grande coppa piena di maccheroni arrivasse al momento giusto dal ristorante Al mulino angolo di via De Giosa dirimpetto allentrata al palcoscenico, odorosa e fumante. Tutto il Teatro si inond di profumo facendo venire lacquolina in bocca agli spettatori e rendendo vivo e vero lo spettacolo. Tempi belli! Spettacoli grandiosi! Sono certo che la conduzione da parte del Commissario Fuortes riporter il Petruzzelli ad essere labbeveratoio culturale della collettivit. Visto che questanno ricorre il centenario della nascita di Carlo Vitale perch il Teatro Petruzzelli e la Citt di Altamura non ricordano degnamente questo coraggioso, illuminato organizzatore di indimenticabili eventi culturali...? Franco Di Pierro Noicattaro (Ba)
Direttore responsabile: GIUSEPPE DE TOMASO Direttore: CARLO BOLLINO S.p.A. Editrice del Sud-Edisud Redazione, Amministrazione, e Stampa: Viale Scipione lAfricano, 264 70124 Bari
Un marziano a Roma
> CONTINUA DALLA PRIMA > e idee espresse sono in linea con il Monti-pensiero che conosciamo, di stampo europeista e liberale, ma il messaggio pi eversivo sta nellinvito a un nuovo corso per i costumi politici nostrani. Contenuto in un passaggio del suo discorso trascurato dai commentatori, in cui pur elogiando le qualit del nostro popolo e guardando al futuro con ottimismo sottolinea lurgenza di liberarsi delle zavorre che impediscono allitalian style di essere competitivo e al passo coi tempi, esplicitato nellinatteso tweet natalizio: Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi s. Saliamo in politica!. Quasi una rivoluzione culturale, proposta da chi, etichettato come conservatore, ha restituito tale patente al mittente dichiarando che conservatore sotto molti profili Vendola e rivendicando il pink e il green della sua Agenda. Leffetto destabilizzante sugli assetti e sulle aspettative di una classe politica che aveva colto allunisono la palla al balzo per andare alle elezioni senza metter mano al Porcellum indubbio. I diktat di DAlema e Berlusconi che ognuno alla sua maniera avevano avvertito il Professore sui pericoli di una sua discesa in campo sono stati ignorati e Monti vi ha contrapposto non senza ironia una sua decisa salita in politica. Ne terranno conto elettori e candidati, in
Presidente: Mario Ciancio Sanfilippo Consigliere delegato: Giuseppe Ursino Consigliere: Domenico Ciancio Sanfilippo Responsabile del trattamento dei dati personali: Giuseppe De Tomaso Sede centrale di Bari:
ritono Carlo Bergonzi poi diventato grandissimo tenore. Ricordo benissimo di avere cantato anche Traviata (interpretando Alfredo) il 26 febbraio 1948 diretta dallindimenticabile Carlo Vitale, violinista altamurano direttore di canzoni della radio dellepoca EIAR (radio Bari), che debutt con grande successo. Fu il viatico che port Carlo Vitale a dirigere al Petruzzelli e, quale illuminato impresario patron del Teatro, a organizzare grandi stagioni liriche con la partecipazione di Del Monaco, Zeani, Protto, Caniglia, Krauss, Bruscon, Cossotto, Schipa, Tagliavini, Sinimberghi, con i pi grandi concertatori e direttori dorchestra uno per tutti il grandissimo Maestro Francesco Molinari Pradella, nonch Franco Mannino e il nostro indimenticabile Pasquale La Rotella, il quale dopo che il M Corrado Benvenutti protest (come era in uso allepoca nei teatri dove erano despoti i direttori dorchestra) lartista Carlo Bergonzi, volle ascoltarlo e si prese la responsabilit di farlo debuttare da tenore in Andrea Schenier che vol alla grande per il mondo diventando un
di sposarsi e di avere dei figli. Per intanto, lex giovane rampollo, che pi di tutti ha sedotto un universo femminile elitario (contesse, attrici, ereditiere), con la sua eleganza smodata e raffinata, con luso appropriato ed esuberante dei congiuntivi, ha appena pubblicato la sua prima fatica letteraria, Le regole del mio stile, una mappa di idee, spunti, consigli, riflessioni. Lo stesso Lapo, meglio dun analitico Berardinelli o duno scoppiettante Arbasino, fa in modo puntuale e ineffabile una critica del suo primo scritto: Ho fatto questo libro perch lo stile bellezza. Marcello Buttazzo Lequile (Lecce)
re presepi con la carta e per realizzare piegatura dopo piegatura i personaggi della Nativit. In qualche sito viene illustrato il modo per creare piccoli e colorati lavori natalizi. Una buona proposta per avvalersi della rete telematica con fruttuosa intelligenza. Fabio Scari Bergamo
gioranza quando, con il ritorno in campo, il padrone gli ha rivolto la stessa esortazione riservata da Grillo ai suoi dissidenti (fuori dalle p...e!). Una pi attenta analisi dellaccaduto non pu non avergli fatto comprendere di essere stato manovrato perfettamente, come autentico pupo...siciliano: designazione ufficiale a successore nella conduzione del partito, svolta democratica super strombazzata in merito allavvio delle primarie, conseguente candidatura di circa una dozzina di aspiranti alla poltrona di Palazzo Chigi... Poi, in un soffio, tutto svanito durante una surreale vigilia natalizia, che sotto lalbero gli ha riservato il pi beffardo dei regali! Osservando laltro lato della medaglia pu per sorgere anche una meno truce considerazione: che differenza c tra lui e lerede al trono dInghilterra? Anche quello in perenne, trepidante attesa per sedervicisi, con le sue aspirazioni che vengono sistematicamente deluse da una genitrice quanto mai dispettosa, impegnata a camuffare la sua veneranda et sotto immancabili, stravaganti cappellini ed abiti dagli adolescenziali colori pastello. E c un indiscutibile vantaggio che scatta a favore del segretario: a differenza di Carlo, non assillato dalla imbarazzante
una campagna elettorale che il Presidente della Repubblica auspica misurata e costruttiva ma che, a giudicare dal suo prologo, sembra destinata a svilupparsi in direzione ostinatamente contraria, nel solco del repertorio infinito divenuto un classico per lo Stivale di personalismi, invettive, demonizzazioni dellavversario e manipolazioni dei fatti? La probabilit di un match elettorale ridotto allennesimo scontro tra tifoserie contrapposte molto elevata. NellItalia ancora emotivamente legata alla contrapposizione destra-sinistra retaggio del secolo breve, specchio di quel mondo delle ideologie spazzato via ovunque dalla caduta del Muro di Berlino indelebilmente impressa nel DNA di molti nostri leader appare come naturale una campagna elettorale contro pi che per, alimentata da vecchi e nuovi -ismi: lanticomunismo, lantiberlusconismo, lantieuropeismo, lantipartitismo. Risultato? Unidea piccola della politica, foraggiata da una politica senza idee. In questo scenario Mario Monti appare un corpo estraneo, un alieno, un marziano. Un po come il protagonista di Un marziano a Roma, la farsa scritta da Ennio Flaiano (1910-1972) nel 1954 su sollecitazione dellamico Vittorio Gassman, che la port in scena con scarsissimo successo forse perch rispecchiava troppo bene la natura degli italiani. Kunt, il marziano, atterra con la sua aeronave a Villa Borghese per una missione destinata a durare sei mesi. alto, di porta-
mento nobile, un po malinconico. accolto trionfalmente dalla gente, convinta che tutto cambier. Lattesa grande, annuncia forse un mondo nuovo? Non mancano (i) facili profeti (i) comunisti, che hanno gi tentato di accaparrarsi il marziano (i) fascisti, che avanzano il dubbio della razza. Ricevuto dal Presidente della Repubblica, mostra di conoscere molto bene la nostra situazione politica, economica e sociale e gli sono attribuite importanti responsabilit. Anche il Papa sinteressa a lui. Ben presto, per, lentusiasmo iniziale tramonta e si torna alla solita, rassicurante routine. Kunt finir deriso, umiliato, insultato e dimenticato. Monti, un marziano a Roma? Chiss. Certo che, a fronte del suo richiamo a una politica pi elevata, la riposta non si fatta attendere: su Rai Uno, nellArena di Massimo Giletti, il Cavaliere minaccia pi volte di abbandonare la trasmissione, con un siparietto subito divenuto un tormentone su You Tube e cavalcato da Fiorello; Beppe Grillo liquida il Professore urlando in quel di Foggia che Monti non c pi. Fra tre giorni non sapremo neanche chi , cosa ha fatto. Italia, patria di Masaniello e terreno di coltura per agit-prop e tribuni. Dobbiamo preoccuparci? Ma no. Monti non discende da unastronave, casomai ascende su Twitter. Tranquilli, come sentenziava linossidabile Flaiano mezzo secolo fa, la situazione politica in Italia grave ma non seria. Sergio Lorusso
FORMICOLA
perch si parla insistentemente di femminicidio termine discutibile che ha dentro per un significato profondo: la violenza estrema viene consumata da un uomo contro una donna proprio perch donna. Quale fiume di parole abbiamo versato su tutto questo! Abbiamo evocato Freud, consultato sociologi e criminologi, organizzato tavole rotonde e manifestazioni di piazza. Ce la siamo presa col Vaticano e col Berlusconismo, con la scuola e con il degrado culturale, con certi pulpiti retrogradi e fobici. E il risultato? Gli uomini continuano a uccidere le donne. E il prete pu prodursi in strali talebani. Lunica arma che ci rimasta sembra il sarcasmo se la rete tutta un cinguiettio di dissenso, se qualcuno scrive ma allora la pedofilia colpa dei pantaloncini corti dei bambini?. Se questo prete avesse consumato i suoi giorni nelle missioni, nelle chiese scalcinate di latitudini di violenza, se avesse conosciuto il dolore e la disperazione e la fame e i frutti dellodio, forse sarebbe stato migliore, come tanti anonimi sacerdoti che lunica cosa che fanno dare amore. Ma costui lo specchio della nostra anima oscura, di quella tenebra dintolleranza e ferocia che alberga in mezzo a noi. Il nostro Io peggiore.
egli Emirati arabi per nove giorni ha avuto luogo uno scontro che avrebbe potuto segnare la fine di Internet come labbiamo intesa fino ad oggi. Nella main room delle riunioni del World Trade Center di Dubai dove si tenuta la Conferenza mondiale dellITU, listituto specializzato delle Nazioni Unite per le telecomunicazioni internazionali riunito per rinegoziare le norme che disciplinano la materia, resta solo qualche foglio, bottiglie dacqua semivuote sui tavoli, un alone di incompiutezza. Le regole internazionali in vigore, che risalivano al 1988, quando Internet era ancora agli albori, erano state pensate per fissare una serie di standard che consentissero alle diverse reti nazionali di telefonia fissa di connettersi tra loro e si fondavano sul principio del chi trasmette paga in base al quale ogni singolo utente pagava le chiamate effettuate in base alla loro durata e ogni gestore nazionale era tenuto a remunerare, nel caso di chiamate internazionali, il traffico telefonico che trasferiva sulla rete di un altro Paese. Regole di questo tipo per non sono mai state applicate ad Internet, n lo saranno per il momento, visto il sostanziale stallo dei negoziati, almeno fino al 2014, quando prevista una nuova Conferenza internazionale sulle telecomunicazioni. La Rete, che si fonda su un pacchetto di protocolli condivisi da tutti i suoi operatori, comunque, non ha alcun bisogno di standard tecnici imposti dallaltro e soprattutto regolata in modo da non prevedere il conteggio, e quindi la fatturazione, della quantit di dati inviati da ogni singolo operatore: una volta che si connessi alla Rete poco conta che si mandino una, cento o mille e-mail, il prezzo da pagare al provider rester il medesimo. Proprio su questi argomenti lo scontro tra la lobby degli operatori di telecomunicazioni, proprietari delle infrastrutture sulle quali viaggiano i dati, e le imprese di Internet, soprattutto le c.d. over-the-top come Google, Microsoft e Facebook si era fatto aspro: la prima, infatti, ha cercato di convincere i 193 governi riuniti a Dubai a estendere anche al Web il principio del chi trasmette paga perch, sosteneva, solo cos i costi sempre crescenti di mantenimento delle infrastrutture di base della Ree sarebbero rimasti sostenibili e avrebbero potuto essere reperiti fondi per il loro miglioramento e accrescimento. Del tutto ovvia lopposizione delle over-the-top: pensiamo solo a cosa sarebbe accaduto a Google se avesse dovuto pagare per ogni pacchetto di dati inviato per rispondere a tutti gli utenti che effettuano ricerche sul suo motore
MARISA INGROSSO
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Ma chi aveva riposto in quei tecnici ogni ddio, Monti sorgenti dalla crisi e prosperanza di crescita, chi aveva composti in essi ni alla Merkel; tecnici iniqui, noti a tutti i disegni dellavvenire, come Giorgio Nachi cresciuto con voi, e impressi politano che ora si appresta al saluto per la fine nella sua mente, non meno che del Settennato, o come Fini e Casini che solaspetto dei suoi familiari e delle sue case cui gnavano il Grande Centro; chi, staccato da temavete applicato lImu a scroscio; come il suono po dalle Fiamme Giovanili o dalle Rosse e dai delle sirene della Finanza nelle ville sparse Cavallini Rampanti, ora guarda deluso quei degli evasori, cui avete applicato una seconda e Monti, per avviarsi in cerca di altri con cui far pi aspra rata dellImu; addio! Quanto gioioso il passo di chi, cresciuto con voi, or vi saluta. di GIANLUCA VENEZIANI lalleanza, persone che magari ha gi conosciuto e tradito in passato, eppure non pu disdeAlla fantasia di quello stesso Mario che se ne gnare per superare la soglia di sbarramento. va volontariamente, tratto dalla speranza di Addio, Severino Paola e Cancellieri Anna Maria con cui, provando a fare altrove fortuna, magari a Bruxelles o al Quirinale, si dileguano, in riformare la mentalit della nostra Itala, Monti tent di inserire le quote questo momento, i sogni di una stangata fiscale o di una patrimoniale da rosa al governo, pur col misterioso timore che i tecnici non fossero donne applicare al Paese. Egli si maraviglia dessere arrivato a tanto con questi n uomini ma come gli angeli privi di sesso. Addio, Europa ancora provvedimenti, e tornerebbe indietro, ma solo per rendere pi feroce la straniera, cui tributammo fatiche e sacrifici, per raggiungere il pareggio di riforma Fornero, se non pensasse che, un giorno, torner (poveri noi!) bilancio tanto auspicato dalla Cancelliera che Mario tratt non da Culona ancora al governo. Quando si conclude ormai il piano di risanamento, il inchiavabile ma da Sposa esigente. suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza ottenuta una Addio accordi con la Chiesa, ai cui immobili i tecnici applicarono lImu volta tra maggioranza e opposizione che poi gli ha tolto il consenso in e in cui poi, ciononostante, cercarono di trovare supporto, strizzando Parlamento; laria gli par ora gravosa e morta, di nuovo infestata dai vecchi locchio ai democristiani, dov'era gi pronta la lista, gi preparato lacpolitici; lui s'inoltra mesto e sbigottito tra i movimenti di Grillo e di color cordo, dove il sospiro segreto degli Udc e dei Fli doveva essere solenarancione; le case della Libert risorte dalle macerie, le primarie Pd che nemente benedetto da Monti e la sua Agenda approvata in coro nel mondo, sfociano in altre primarie, pare che gli levino il respiro; eppure davanti alle per fondar sotto Mario e sotto Iddio il Terzo Polo. misure ammirate dallo straniero, in particolar modo da quello tedesco, Chi, o italiani, dava a voi tanta tristezza, lacrime e sangue e pianti della pensa, con malcelato orgoglio, allo spread in discesa, ai Btp su cui molti Fornero, ora per tutto e in tutto scaduto, e non turber mai pi la gioia dei investitori hanno messo gi gli occhi addosso, e che comprerebbe lui stesso, vostri figli, di quei choosy sfigati, cui pure diceva di voler preparare non dovesse tornare al pi presto, visti i tempi un po' grigi, sullo scranno di si sa come n quando un futuro pi certo e pi grande. Palazzo Chigi.
dicate allazione sul fronte internazionale. Dedicate? Ma come dedicate! E si passa a pagina 6 con Cambiare il volto dellamministrazione pubblica uno sforza di lunga lena. Oppure a pagina 9: Negli ultime mesi. Mentre a pagina 12 troviamo alcune importanti iniziative legislativi. Nella medesima pagina c un passo che dar i brividi alle maestre che passeranno il concorsone, cio quando Monti propone di favorire una maggiore aggregazione dellofferta che dia agli agricoltori un adeguata forza contrattuale. Proprio cos: un adeguata, senza il becco di un apostrofo. E che dire delle quote rose? Saranno mica una proposta floreale? Ma no, ma no, sar forse un salto di qualit nel
modo un cui vediamo la donna. Per questo si propone un ammpliamento del congedo di paternit. Proprio cos: due m, scialando alla Tot. Il culmine, lacme, il punto pi buffo, a pagina 19. Attenzione perch il passaggio arzigogolato. LAgenda riporta: Servono infine strumenti che incoraggino a essere pi mobili, pi intraprendenti, ad esempio con pi borse di studio e orientamento professionale per i giovani che meritano ma non hanno minori mezzi personali e familiari. E qui due son le cose: o c un non di troppo, oppure Monti ha inserito nella sua agenda la creazione di borse di studio che aiutino giovani meritevoli e ricchi.
CINA E RUSSIA -Ma ad essere messa in dubbio Dubai era finanche lorganizzazione di base della Rete, in particolare da parte di Cina e Russia che, col sostegno di molti Paesi del Medio Oriente, avrebbero voluto affidarne la gestione ad unorganizzazione internazionale di stampo classico come le Nazioni Unite, dove sono gli Stati a detenere il potere decisionale. Attualmente invece la Rete oltre ad essere priva di una vera e propria governance centralizzata amministrata, per quanto concerne lassegnazione dei suoi indirizzi (IP e nomi di dominio), dallICANN, unorganizzazione no profit di diritto statunitense che ricomprende tra i suoi membri sia gli Stati sia gli operatori privati del settore e la cui composizione multistakeholder ha fino ad oggi garantito quella natura aperta della Rete che stata determinante per la sua affermazione su base planetaria. La diffidenza di questi Paesi verso lICANN, di cui lamentano da tempo leccessiva anglocentricit, nascondeva per forse la volont di esercitare un maggiore controllo governativo sulla Rete, fino ad oggi difficilmente praticabile. Ad ogni modo a Dubai non si riusciti a trovare un punto di equilibrio condiviso tra le esigenze di controllo, sicurezza e stabilit e quelle di libert degli individui e la Conferenza si chiusa con lapprovazione di un testo annacquato rispetto alle originarie proposte. Il testo in questione comunque accresce il ruolo dei governi nazionali nella governance della Rete riconoscendo loro un ruolo paritario per assicurarne stabilit, sicurezza, continuit e futuro sviluppo. Particolarmente controversa appare poi una disposizione che attribuisce ai governi il potere di opporsi alle comunicazioni elettroniche non richieste, dal momento che da parte di molti Stati, USA in testa, vi si individuato, oltre che uno strumento di lotta allo spam, un potenziale titolo di censura di contenuti eventualmente sgraditi al potere politico in carica. Anche per questo un gran numero di Paesi partecipanti al negoziato ha apposto delle riserve al trattato, le cui soluzioni soft, probabilmente, sono state anche influenzate dalla situazione di incertezza economica in cui la Comunit internazionale sta navigando. C da credere, per, che i tentativi di revisione della governance del Web non siano finiti e che i negoziati continueranno in vista della nuova Conferenza ITU del 2014. * Professore aggregato di diritto internazionale privato nell'Universit di Foggia