Sei sulla pagina 1di 7

LE

SUPERSTIZIONI
Russu Daniela
UN DIAVOLO PER CAPPELLO
 Appoggiare un cappello sul letto in una casa è segno di cattiva sorte per chi lo
occupa. Una volta, infatti, quando si chiamavano un medico o un prete perché
qualcuno era gravemente malato o in punto di morte, per la fretta questi
abbandonavano il cappello ai piedi del letto, richiamando alla mente delle
famiglie solo brutti pensieri. Che sono arrivati fino a noi.
ATTENTI ALL’OMBRELLO!
 Non cercate di aprirlo per farlo asciugare in corridoio
a casa o in ufficio, come facciamo in Russia!
Lasciatelo invece nel portaombrelli, lo speciale
supporto che assomiglia a un vaso, all’ingresso.
Altrimenti, secondo gli italiani, porterete alla casa
problemi finanziari. Sono diverse le origini di questa
superstizione. La prima risale all’antica Roma, dove
gli ombrelli servivano per ripararsi, oltre che dalla
pioggia, anche dal sole. Chi apriva un ombrello in
casa non portava rispetto al dio Sole, portando
sventura alla propria famiglia. Spostandoci a tempi
più recenti, gli ombrelli spesso venivano usati per
tappare i buchi nei tetti nelle case di persone povere
e, di conseguenza, aprirli in casa significherebbe
andare incontro a una buona dose di sfortune
finanziarie.
SOTTO LE SCALE MAI
 Più pericolosa di un ombrello non può essere
che… una scala! La scala a pioli, appoggiata al
muro, forma un triangolo, uno dei simboli della
Trinità. Passandoci sotto, ci si avvicina a
Lucifero: per spaventarlo, gli italiani più
intraprendenti in questi momenti incrociano le
dita. Secondo un’altra spiegazione, la fonte della
superstizione è nei modi una volta utilizzati per
proteggere i castelli medievali che adornano in
abbondanza i paesaggi italiani. Nel Medioevo, era
normale versare olio o catrame bollente sopra i
nemici per impedire loro di arrampicarsi sulle
mura. Da qui la riluttanza a passare sotto le scale:
magari non catrame bollente, ma la vernice, ad
esempio, potrebbe benissimo versarcisi in testa
anche oggi, non si sa mai.
VENERDÌ, VIXI!
 L’Italia differisce dal resto del
mondo occidentale in quanto non
ha paura del numero 13. In
compenso, però, non le piace
venerdì 17. C’è addirittura una
malattia, seppur rara, legata alla
paura del numero 17. Alcuni
ricercatori sostengono che sia
perché il Diluvio nella Bibbia è
iniziato il giorno 17;
NON CHIUDERE UN OCCHIO!

 Stiamo passando una bella serata con gli amici ed


ecco che scatta il brindisi: attenzione, perché anche
qui si nasconde una superstizione, per cui non
guardarsi negli occhi durante il “cin-cin” porterebbe
sfortuna. In realtà la leggenda narra che nel Medioevo
usasse guardarsi sempre negli occhi per cercare di
evitare che i commensali versassero del veleno nelle
bevande.

Potrebbero piacerti anche