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GIUSEPPE UNGARETTI (1888-1970)

 Nasce nel 1888 ad Alessandria d’Egitto da genitori lucchesi


 1912: dopo una breve sosta in Italia, si trasferisce a Parigi, dove si
iscrive alla Sorbona e frequenta gli ambienti delle avanguardie
pittoriche e letterarie (conosce tra gli altri Apollinaire, Papini,
Palazzeschi)
 1914: si trasferisce a Milano e comincia a collaborare con
“Lacerba”, dove pubblica nel 1915 le sue prime poesie
 1915: allo scoppio della guerra si arruola nell’esercito italiano e
viene inviato sul Carso
 1916: pubblica la sua prima raccolta di poesie, Il porto sepolto,
riedita nel 1919 con nuovi testi e il titolo Allegria di naufragi
 1931: pubblica nuova versione della prima raccolta, L’Allegria
 1933: esce Sentimento del tempo, cui segue, nel 1947, Il dolore
 1969: esce Vita d’un uomo
DAL PORTO
SEPOLTO
(1916) A
L’ALLEGRIA
(1931)
G. UNGARETTI, Veglia (da L’allegria)

Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca 5
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata 10
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore

Non sono mai stato


tanto 15
attaccato alla vita
Cima 4 il 23 dicembre 1915

«Io dovevo dire in fretta perché il tempo
poteva mancare, e nel modo più tragico
[…] e quindi se dovevo dirlo in fretta
dovevo dire con poche parole, ma con
parole che avessero una straordinaria
intensità».

Da G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Saggi e interventi, a cura di M.


Diacono e L. Rebay, Milano, Mondadori, 1974
G. Ungaretti, Pellegrinaggio (da L’allegria) per farti coraggio

In agguato Un riflettore 15
in queste budella di là
di macerie mette un mare
ore e ore nella nebbia
ho strascicato 5
la mia carcassa Valloncello dell’Albero Isolato il 16 agosto
usata dal fango 1916
come una suola
o come un seme
di spinalba 10

Ungaretti
uomo di pena
ti basta un’illusione
SENTIMENTO DEL TEMPO (1933)
 È il secondo libro poetico di Ungaretti
 Vengono meno molte delle novità formali del primo libro > risente del mutato clima
culturale in Italia (ed Europa) da primi anni Venti
 Lessico più ricercato, termini spesso aulici
 Metrica più vicina a quella della tradizione precedente (restiamo sempre nell’ambito
di una versificazione libera, ma meno ‘rivoluzionaria’ rispetto a prima raccolta)
 Le poesie assumono un carattere più astratto e i riferimenti biografici diventano più
vaghi e indeterminati
 Tendenza simbolista già presente nell’Allegria si rafforza > analogie, metafore,
immagini molto complesse da decifrare > modello per l’Ermetismo
G. Ungaretti, La madre (da Sentimento del tempo)

E il cuore quando d’un ultimo battito


avrà fatto cadere il muro d'ombra,
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa, 5
sarai una statua davanti all’Eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,


come quando spirasti 10
dicendo: «Mio Dio, eccomi».

E solo quando m'avrà perdonato,


ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d'avermi atteso tanto,


e avrai negli occhi un rapido sospiro. 15

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