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MUSEOLOGIA E MUSEOLOGIA E

GESTIONE DEI SISTEMI ESPOSITIVI


ANNO ACCADEMICO 2016/2017
PROF ANDREA ZANELLA

Definizione e diversità dei musei


DEFINIZIONE

• La parola Museo è di uso più che comune, ma definirlo non


è cosa facile. Il rapido excursus storico nella lezione
introduttiva ha mostrato come, a partire da un’origine
comune, i musei si sono diversificati in una vasta gamma di
istituzioni che presentano a prima vista pochi tratti in
comune. Quando si tratta di dare una definizione, ognuno
pensa a una categoria particolare di museo : d’arte, di
scienze naturali, di etnologia, d’archeologia, di storia etc.
COS’È UN MUSEO

• L’ICOM ha dato la prima definizione di museo nel 1948.


Dal 1951 si sono fatte continuamente modifiche. Si tratta di
una definizione operativa più che concettuale utile per la
necessità di definire le caratteristiche delle istituzioni che
possono far parte dell’Organizzazione.
• L’ICOM è l’organizzazione internazionale dei musei e delle
professioni museali.
ICOM

• Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro,


al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al
pubblico e che fa ricerche concernenti le testimonianze
materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le
conserva, le comunica, e le espone a fini di studio, di
educazione e di diletto.

• Precisazione: oltre ai musei definiti come tali, rispondono a


questa definizione i siti archeologici e etnografici, i
monumenti naturali, le istituzioni che conservano specie
viventi vegetali o animali, i centri scientifici e i planetari, le
gallerie d’arte a scopo on di lucro, gli istituti e gallerie
d’esposizione, riserve naturali, ecc.
NOTE

• Istituzione permanente : la permanenza è indispensabile


per la missione di conservazione
• Al servizio dell’interesse generale : la finalità del museo
non è quella di generare profitti ma di riempire alcuni
bisogni della società. Questo concetto ora si rivede
• Aperto al pubblico : se privato non è un museo
• La collezione è studiata e oggetto di ricerca : una
collezione non inventariata è come persa
• Il museo deve esporre al pubblico : non è una cassaforte
che custodisce valori economici
UNA NUOVA DEFINIZIONE:
L’ISTITUZIONE MUSEALE

• Alcuni autori e alcune legislazioni europee (Belgio per


esempio) hanno introdotto una distinzione tra Musei e
Istituzioni museali : questa espressione di portata più
generale, designa allora delle istituzioni vicine ai musei, ma
che non ne possiedono tutte le caratteristiche. Una tale
definizione deve pertanto essere utilizzata con prudenza : si
può immaginare di comprendere con questo termine un ente
che ha tutte le caratteristiche di un museo ma che ha per
fine il profitto? O ancora un’istituzione che non sarebbe
aperta al pubblico? Sembrerebbe che i promotori di questo
termine pensino soprattutto a un museo senza collezioni,
opponendo alla concezione del museo che si identifica con
le sue collezioni, aprendosi a una concezione che vede la
funzione espositiva temporanea come primo scopo.
FATTORI DI CAMBIAMENTO

• La diversificazione dei temi e delle forme che il museo ha


assunto negli ultimi anni rende difficile e indispensabile
l’esercizio di una definizione precisa e al tempo stesso
aperta del museo. Questa diversificazione dipende da
almeno quattro fattori:

• Democratizzazione : l’allargamento del pubblico ha


portato al museo persone meno formate e impegnate
culturalmente. Il museo è meno elitario.
• Mondializzazione : ha portato alla diffusione del concetto
europeo di museo in altri continenti. Il museo si è adattato,
ma si è caricato di contenuti diversi.
• Turismo culturale : interessato al museo, introduce nuove
forme museali per il consumo turistico.
• Nuove tecnologie : importanti per la comunicazione al
museo e per lo sviluppo scientifico.
DIVERSITÀ DEI MUSEI

• La grande diversità dei musei va vista


secondo diversi criteri:
• Diversità tematica;
• Diversità di area geografica interessata;
• Diversità di taglia;
• Diversità di statuto;
• Diversità di forma;
TIPOLOGIA TEMATICA DEI
MUSEI

• Rivière propose una classificazione gerarchica in quattro grandi


categorie :
• 1.Musei d’arte (plastiche, grafiche e applicate; dello spettacolo;
musica e danza; letteratura; delle fotografia e del cinema; architettura.
• 2.musei di scienze umane (storia, archeologia e preistoria; etnologia,
antropologia e folklore; pedagogia; medicina, igiene; piacere.
• 3.Musei delle scienze naturali.
• 4.musei della scienza e della tecnica.
• È una classificazione criticabile specialmente per le suddivisioni
secondarie che separano discipline affini.
SUDDIVISIONE DI EDSON E
DEAN

• Arte : [Art Center, musei di arti decorative(interazione con


i musei di storia), di arti popolari ( interazione con Scienza
per i musei di Etnologia, Antropologia, Paleontologia,
Geologia).
• Storia : [Centri storici, musei dell’abitazione, dell’
arredamento (interazione con i musei di Arte), di storia
militare, di storia dei trasporti]
• Scienza : (Centri scientifici, musei dell’industria, della
tecnologia)
DIVERSITÀ PER LA ZONA
GEOGRAFICA

• Musei universali : Louvre, British Museum, Metropolitan Museum, anche se


mancano molte parti rappresentate
• Musei internazionali : musei reali d’arte e Storia di Bruxelles, Palazzo Pitti,
Musei Vaticani, ...
• Musei Nazionali : museo delle Terme, Germanische Museum a Norinberga,
musée des Antiquités nationales a Parig, Capodimonte, Museo Archeologico
Nazionale.
• Musei regionali : Galleria regionale d’arte moderna a Napoli (Accademia),
Museo Castromediano a Lecce, ecc.…
• Musei locali : musei diocesani, …
• Case museo : museo di Palazzo Reale, museo Praz a Roma, Versailles,
Rubenshuis a Anversa, …
DIVERSITÀ DI TAGLIA

• Risulta evidente che l’insieme dei problemi e dei criteri di


museologia, sono sempre proporzionati alla taglia del
museo, pur applicandosi a tutti i musei. In genere, i
problemi, come i mezzi per risolverli, sono proporzionati da
questo fattore. Non si può comparare un museo come il
Louvre o il Vaticano con un piccolo museo locale.
DIVERSITÀ DI STATUTO

In Europa, la maggior parte dei musei sono organizzati


dall’autorità pubblica. Si può distinguere, secondo il livello di
potere organizzatore .
- Lo Stato
- I poteri locali : Regione, Provincia, Comune
- Le associazioni e fondazioni controllate dal
potere pubblico
NUOVE FORME DI ISTITUZIONI
MUSEALI

La forma classica del museo è venuta dal collezionismo,


dall’apertura progressiva al pubblico durante il Settecento e dalla
diversificazione tematica avvenuta nell’Ottocento.
Nel corso del XX secolo, si sono sviluppate nuove forme il cui
carattere di museo è stato spesso contestato. Tutte si caratterizzano
per uno sguardo posto sulla collezione che non è più al centro del
processo museale. Alcune di queste forme nuove sono enumerate
nella lista della definizione dell’ICOM. Spesso queste istituzioni
hanno abbandonato il termine museo nella loro denominazione a
vantaggio di espressioni dove rientrano le parole casa, centro,
sito. A volte è giustificato, come nel caso dei Centri d’arte
contemporanea che si distinguono dai musei. Ma spesso è solo per
evitare la parola che fa pensare a un qualcosa di polveroso e
questo ci rimanda a una visione passatista del concetto di museo.
DIVERSITÀ DI FORMA

• Musei propriamente detti


• Parchi naturali
• Centri di interpretazione
• Ecomusei
• Musei all’aria aperta
• Parchi e siti archeologici
• Centri e parchi scientifici
• Centri d’arte contemporanea
• Musei delle città
I PARCHI NATURALI

Il primo parco naturale è stato aperto negli Stati Uniti


(Yellowstone Park) nel 1872. Questi « musei della natura
selvaggia » si propagano dapprima in America del Nord e poi
in Europa. Non si tratta di conservare una collezione di esseri
viventi come lo fa uno zoo, ma di preservare, di mantenere e
presentare al pubblico in maniera integrata, una porzione di
natura nella sua dimensione ecologica; ciò che vi si conserva
sono paesaggi, ecosistemi, con le specie vegetali e animali che
ne fanno parte. Gli interventi dell’uomo sono più o meno
invasivi secondo la natura del parco e lo stato più o meno
antropizzato dell’ecosistema.
I CENTRI DI
INTERPRETAZIONE *

Appaiono anche questi negli USA verso la metà degli anni


Cinquanta del 900, all’interno dei parchi naturali. Certo, già
dagli anni Venti esistevano musei di parchi, ma in genere
erano diventati troppo didattici. I nuovi centri di
interpretazione. Complementari al sito che li ospita e che
interpretano, non possiedono una collezione ma servono per
presentare al pubblico, sensibilizzare, introdurre.
Rapidamente il concetto è passato in Gran Bretagna, in
Australia, in Canada verso gli inizi degli anni Settanta e poi ha
cominciato a diffondersi in Europa. Poco in Italia.

*L’idea di interpretare un sito naturale, un parco o un monumento storico, si era sviluppata dagli anni
1920 e sviluppata da Freeman Tilden che creò il termine per designare queste nuove strutture
d’accoglienza (F.Tilden, Interpreting Our Heritage, Chapell Hill, 3à ed., 1977)
GLI ECOMUSEI

La parola Ecomuseo, adottata ufficialmente nel 1971


dall’ICOM, è stata inventata da Huhues de Varine, allora
direttore. Gli ECOMUSEI nascono dall’idea di presentare,
interpretare l’uomo nel suo ambiente che esso sia naturale,
industriale o urbano; in qualche modo ricordano i parchi naturali
riferiti all’uomo. L’apparizione degli ecomusei è strettamente
legata alle trasformazioni della società europea negli anni 1960.
IL primo esempio è francese e data al 1971, al Creusot –
Montceau les mines, in un ambiente industriale e urbano. Si
tratta spesso di istituzioni museali decentralizzate, spesso divise
in diversi siti ripartiti su un territorio o un insieme di istituzioni
vicine raggruppati a rete. Nel caso del Creusot, ognuna dei sedici
comuni si vede assegnare un tratto specifico che è adottato dai
suoi abitanti e ne caratterizza l’espressione museologica.
I TRATTI CARATTERISTICI
DEGLI ECOMUSEI

- Sono sempre legati a un territorio, più o meno esteso;


- Sono spesso creati all’interno di un parco regionale di
riqualificazione del territorio;
- Sono nati spesso in regioni in crisi con necessità di
riconversione su attività in via di sparizione;
- Implicano la partecipazione attiva della popolazione e, a
questo titolo, si iscrivono nel progetto di riconversione del
piano sociale e economico;
- Implicano una dimensione di incrocio di tempo e spazio,
storia, geografia, in prospettiva diacronica e sincronica.

- Molte di queste strutture, entrate presto in crisi, hanno il


problema di come riconvertirsi.
I L PA R C O D I K A LY N A I N C A N A D A
H T T P : / / W W W. K A LY N A C O U N T RY. C O M / P L A
C E S / E L K - I S L A N D - N AT I O N A L - PA R K _ 1 0 2 7 5

• Elk Island National Park is Canada's first wildlife sanctuary, established


in 1906 by five local residents concerned that the region's elk population
was declining. In 1913, under its original name, Elk Park was the sixth
park to become a part of Canada's Dominion Parks System; one of our
earliest National Parks.
• Today, Elk Island is world-renowned for its conservation legacy. The
survival of both plains and wood bison are a result of the work of Elk
Island National Park. Through careful management of this species, Elk
Island provides bison that are disease-free and free of cattle genes to
conservation projects throughout the world.
• Visit Elk Island this summer and take in a round of golf at the 9-hole
course; camp at the Astotin Lake Campground; locate all 8 geocaches
and collect a geocoin; canoe around Astotin Lake; or sit back and enjoy a
fun-filled interpretive program. Trails ranging from 300 meters to 16.5
kilometres can be used for bird and wildlife watching, hiking, cross-
country skiing, and snowshoeing. Don't forget your camera!
ALTRE FORME DI ISTITUTI MUSEALI

• Musei en plein air : il primo fu un museo aperto a Skansen


in Svezia, nel 1891; è un museo di etnografia scandinava
con guide in costume tradizionale.
• Parchi archeologici : spesso puntano sull’esperienza, cioè il
visitatore è portato a rivivere esperienze del passato.
• Parchi e centri scientifici : nella maggior parte dei casi
hanno uno scopo più che altro didattico; portano alla
conoscenza e all’esperienza dei risultati di ricerche
scientifiche anche molto precise.
• Centri d’arte contemporanea.
• Musei della città.

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