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committente responsabile dei lavori

direttore coordinatore
del lavori
coordinatore esecuzione

datore di lavoro Medico


Responsabile competent
dirigente servizio
prevenzione Rappresentante
preposto e protezione lavoratori per la
lavoratore sicurezza
DATORE DI LAVORO

E' il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore

Comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'o rganizzazione


nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività ha la responsabilità
dell'o rganizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i
poteri decisionali e di spesa.

Nelle pubbliche amministrazioni il dirigente al quale spettano


i poteri di gestione, ov vero il funzionario non avente
qualifica dirigenziale preposto ad un ufficio avente
autonomia gestionale, in caso omessa individuazione coincide
con l'o rgano di vertice medesimo.
Qualora nella impresa vi siano più amministratori con diversi poteri, anche di fatto,
l'accertamento della qualità di datore di lavoro va effettuato tenendo conto che tale qualità non
deve essere intesa in senso esclusivamente civilistico, limitata cioè a chi è titolare del rapporto di
lavoro, ma si estende a chi ha la responsabilità dell'impresa, con la conseguente possibilità della
coesistenza, all'interno della medesima impresa, di più figure aventi tutte la qualifica di datore di
lavoro cui incombono – quanto meno – gli oneri non delegabili.

Cassazione penale 4981 del 5.12.2003


Le funzioni del datore di lavoro sono generalmente delegabili,

ma il datore di lavoro non può mai delegare:

-la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto
dall'articolo 28;

-la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

L'eventuale delega in cui vengano conferite anche funzioni non delegabili, come quelle relative
alla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute non diviene solo per questo integralmente
invalida, ma continua a spiegare i propri effetti per la parte delegabile
(Cassazione penale 8620 del 31.1.2008)

Pertanto il datore di lavoro valuta i rischi aziendali e redige il relativo documento


La valutazione anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle
sostanze o dei preparati impiegati, nonchè nella sistemazione dei luoghi
di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei
lavoratori (anche quelli riguardanti lo stress lavoro-correlato).

Deve essere effettuata con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in


modo da garantirne la completezza e l'idoneità quale strumento operativo
di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione.

Deve avere data certa o attestata dalla sottoscrizione del datore


di lavoro o del r.s.p.
Deve contenere:

a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi con la specifica dei criteri adottati per la valutazione;

...in mancanza ammenda da 1.000 a 2.000 euro

b) l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali
adottati;

...in mancanza ammenda da 2.000 a 4.000 euro

c) il programma delle misure per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;

...in mancanza ammenda da 2.000 a 4.000 euro

d) l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonchè dei ruoli dell'o rganizzazione
aziendale che vi debbono prov vedere (solo soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri);

...in mancanza ammenda da 2.000 a 4.000 euro

e) l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza e del medico competente

f) l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici;


La valutazione deve essere effettuata e, conseguentemente il documento deve essere redatto dal
datore di lavoro in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il
medico competente .....e previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
DIRIGENTI
Dirigente: Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell'incarico conferitogli,

attua le direttive del datore di lavoro

organizzando l'attività lavorativa

e vigilando su di essa.
GLI (altri) OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE(ART 18 t.u.)

a) nominare il medico competente;

arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro

b) designare preventivamente i lavoratori incaricati:

dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio;

di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato;

di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, digestione dell'e mergenza;

c) nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacita' e


delle condizioni degli stessi;

...arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro


d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI;

...arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro

e richiedere l'o sser vanza da parte dei lavoratori delle norme vigenti,
nonche' delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene
del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di
protezione individuali messi a loro disposizione;

...arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro...

Il datore di lavoro che non ha fornito il “trabattello”, seppure acquistato, ai lavoratori che
dovevano lavorare con una scala a forbice risponde delle violazioni accertate, indipendentemente
dalla esistenza o meno della figura del preposto che ha l'obbligo di controllare l'ortodossia
antinfortunistica dell'esecuzioni delle prestazioni lavorative per rapporto all'organizzazione dei
dispositivi di sicurezza.
(Cassazione Penale 21593 del 2/4/2007)
e) prendere le misure affinchè solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico
addestramento accedano alle zone che li espongono a rischio grave e specifico

...arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro


f) adempiere agli obblighi di

Informazione:
1. sui rischi
2. sulle misure e le attivita' di protezione e prevenzione adottate.
4. sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'e vacuazione dei luoghi di
lavoro;
5. sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di emergenza;
6. sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico
competente.
Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire
loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa av viene
previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.

Formazione su concetti di rischio, e rischio specifico, danno, prevenzione, protezione, organizzazione


della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo,
assistenza;

Addestramento
Oltre che in un dovere generico di formazione e informazione, gli obblighi del datore
di lavoro si estendono anche in forme di controllo idonee a prevenire i rischi della
lavorazione che tali soggetti, in quanto più esperti e tecnicamente capaci devono
adoperare per prevenire i suddetti rischi, ponendo in essere la massima diligenza,
perizia e prudenza.
(Responsabilità del datore di lavoro per non avere impedito al lavoratore di uscire
dal cestello elevatore per le operazioni di pulizia privo delle necessarie imbracature -
Cassazione Penale 41997 del 16/11/2006)

Responsabilità del preposto che si era allontanato dal cantiere pur sapendo che i
lavoratori sarebbero ricorsi a mezzi di azione pericolosi per affrettare i lavori –
Cassazione Penale 49492 del 21/10/2003)
h) nelle unita' produttive con piu' di 15 lavoratori, convocare una riunione periodica almeno una volta
all'anno, alla riunione partecipano:

il datore di lavoro o un suo rappresentante;


il responsabile del ser vizio di prevenzione e protezione dai rischi;
il medico competente, ove nominato;
il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all'e same dei partecipanti:

-il documento di valutazione dei rischi;


-l'andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria;
-i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l'e fficacia dei DPI;
-i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori;

...ammenda da 2.000 a 4.000 euro


i) aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti
organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della
salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione
della tecnica della prevenzione e della protezione;

..arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000


euro

Quando l'imprenditore disponga di più sistemi di prevenzione di eventi dannosi è tenuto ad adottare (salvo il caso di
impossibilità) quello più idoneo a garantire un maggiore livello di sicurezza. Si tratta di un principio cui non è possibile
derogare soprattutto nei casi in cui i beni da tutelare siano costituiti dalla vita e dalla integrità fisica delle persone (una
valutazione comparativa tra costi e benefici sarebbe ammissibile solo nel caso in cui i beni da tutelare fossero
esclusivamente di natura materiale)......

…..Qualora la ricerca e lo sviluppo delle conoscenze portino alla individuazione di tecnologie più idonee a garantire la
sicurezza, non è possibile pretendere che l'imprenditore proceda ad un'immediata sostituzione delle tecniche
precedentemente adottate con quelle più recenti ed innovative, dovendosi pur sempre procedere ad una complessiva
valutazione sui tempi, modalità e costi dell'innovazione, purchè, ovviamente, i sistemi già adottati siano comunque idonei
a garantire un livello elevato di sicurezza.
(Cassazione 41944 del 19.10.2006)

Nei cantieri, ad esempio, munire la pala meccanica del dispositivo di sicurezza costituito dal segnalatore acustico di
retromarcia (Cass. Pen. 43095 del 26.9.2005)
PREPOSTO

Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell'incarico conferitogli,

sovrintende alla attività lavorativa e

garantisce l'attuazione delle direttive ricevute,

controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed

esercitando un funzionale potere di iniziativa.


Nella realtà pratica il preposto coincide normalmente con il caposquadra, il capofficina, il
capocantiere, il suo ruolo si configura, più che in base a formali qualificazioni giuridiche, con
riferimento alle mansioni effettivamente svolte nell'impresa.
Ne consegue che tale qualifica spetta a chiunque abbia assunto, in qualsiasi modo, posizione di
preminenza rispetto agli altri lavoratori, così da poter loro impartire ordini, istruzioni o direttive
sul lavoro da eseguire, indipendentemente da un eventuale conferimento formalizzato per iscritto.

Per essere definito preposto non è sufficiente che il lavoratore


abbia una qualifica superiore a quella degli altri dipendenti, ma è
necessario che gli siano attribuiti, anche di fatto, poteri di
sovraordinazione sugli altri dipendenti. Ne consegue che nel caso
a cui al dipendente è attribuito esclusivamente il compito di
trasmettere gli ordini formulati da altri preposti o da un dirigente o
dal datore di lavoro non può diventare titolare della posizione di
garante della salute e della sicurezza degli altri dipendenti.
(Cassazione penale 40939 del 16/10/2002)
Obblighi del preposto

a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori


dei loro obblighi di legge, nonchè delle disposizioni aziendali in materia di
salute e sicurezza sul lavoro in caso di persistenza della inosser vanza,
informare i loro superiori diretti;

b) verificare affinchè soltanto i lavoratori che hanno ricevuto


adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un
rischio grave e specifico;

c) richiedere l'o sser vanza delle misure per il controllo delle


situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni
affinchè i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e
inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le
deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di
protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi
durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della
formazione ricevuta;

g) frequentare appositi corsi di formazione predisposti a cura del del


datore di lavoro e in azienda in relazione ai compiti dei preposti in materia
di salute e sicurezza del lavoro;
TESTO UNICO TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

ricordi?
In materia di cantieri temporanei e mobili il T.U. ha
previsto un apposito titolo, stante la particolare
pericolosità dell'attività cantieristica (ricordata
anche dalla normativa comunitaria)
Ambito di applicazione:

Per “cantiere temporaneo o mobile” si intende qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di

ingegneria civile il cui elenco e' riportato nell'allegato X

Il T.U. dettaglia, in maniera tassativa, i lavori cui non è applicabile:

Attività minerarie
Attività di cava
Prospezione, ricerca, coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi liquidi e gassosi
In mare
Teatro e cinema, purchè tali attività non implichino l'allestimento di un cantiere temporaneo o
mobile
Impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua e condizionamento e riscaldamento che non
comportino lavori di ingegneria civile.
Nella normativa sui cantieri (titolo IV del testo unico) i datori di
lavoro, dirigenti e preposti hanno anche ulteriori compiti
specifici (art. 96), infatti, anche nel caso in cui nel cantiere
operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci
addetti:

a) adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII


(prescrizioni per sicurezza e igiene nei cantieri, prescrizioni per i posti
di lavoro nei cantieri)

...arresto sino a due mesi o con l'ammenda da 500 a 2.000 euro

b) predispongono l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità


chiaramente visibili e individuabili;

...arresto sino a due mesi o con l'ammenda da 500 a 2.000 euro


c) curano la disposizione o l'accatastamento di materiali o
attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento;

...arresto sino a due mesi o con l'ammenda da 500 a 2.000


euro

d) curano la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che


possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute;

...arresto sino a due mesi o con l'ammenda da 500 a 2.000 euro

e) curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se


del caso, coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori;

...arresto sino a due mesi o con l'ammenda da 500 a 2.000 euro


f) curano che lo stoccaggio e l'e vacuazione dei
detriti e delle macerie av vengano correttamente;

...arresto sino a due mesi o con l'ammenda da 500 a


2.000 euro

g) redigono il piano operativo di sicurezza – non si redige in caso di forniture di


materiali o attrezzature.

L' accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese del piano di
sicurezza e di coordinamento e la redazione del piano operativo di sicurezza
costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle
disposizioni relative alla valutazione dei rischi
L'obbligo di redigere il pos grava su tutti i datori di lavoro
delle imprese esecutrici e, pertanto, in caso di subappalto,
In caso di plurimi interventi in un solo cantiere di
anche su quelle in subappalto.
imprese affidatarie di lavori diversi (complementari
Cassazione Penale 43111 del 9/10/2008
o meno che siano) si verifica una posizione di
garanzia che riguarda tutti coloro che abbiano
accesso al cantiere, senza riguardo alla esistenza o
meno di uno specifico rapporto tra l'infortunato ed
il singolo titolare della suddetta posizione
(principio affermato nel caso della ritenuta
responsabilità del titolare di una ditta individuale il
Il titolare dell'impresa esecutrice ha l'obbligo di vigilare quale, incaricato dell'esecuzione di uno scavo in un
sull'osservanza delle disposizioni dettate per garantire la cantiere nel quale lavoravano anche altre imprese,
sicurezza dei ponteggi mobili anche quando questi vengano non aveva adottato le prescritte norme di sicurezza
utilizzati non solo dai propri dipendenti, ma altresì da per cui si era prodotto il franamento di una parete
lavoratori autonomi che abbiano appaltato i lavori di di detto scavo, con conseguente morte di un
rifinitura atteso che la legge gli impone di curare la operaio che ne era stato investito)
cooperazione con questi ultimi e le interazioni con le attività Cassazione Penale n. 16346 del 19/12/2007
che avvengano all'interno del cantiere.( Fattispecie avente ad
oggetto la responsabilità del datore di lavoro per le lesioni
subite a seguito alla caduta dal ponteggio utilizzato dal
lavoratore autonomo, cui non era stata fornita la prevista
cintura di sicurezza e che non era stato informato sui rischi
conseguenti all'avvenuto parziale smontaggio della struttura
da parte dei dipendenti dell'impresa esecutrice).
Cassazione penale 29204 del 20/6/2007
Lavoratori autonomi

Il T.U. Prevede compiti, e relative sanzioni per i i lavoratori autonomi con contratto d'o pera,prescrizioni che
devono essere osservate, tra gli altri, anche dai componenti dell'impresa familiare e dagli artigiani.
Essi devono:

a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformita' alle disposizioni del T.U.

... arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euro.

b) munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle norme

... arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euro.

c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le proprie


generalita', qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attivita' in
regime di appalto o subappalto

... sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro.

In materia di normativa antinfortunistica l'obbligo del datore


di lavoro di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro si
estende anche ai soggetti che hanno prestato nell'impresa la
propria opera in via autonoma
Cassazione penale 13917 del 17.1.2008
Nell’ambito della cantieristica esiste anche il concetto di
“Impresa affidataria” (art. 97)

“Impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell'e secuzione dell'o pera appaltata, può
av valersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi”

...nel caso in cui titolare del contratto di appalto sia un consorzio tra imprese che svolga la funzione di
promuovere la partecipazione delle imprese aderenti agli appalti pubblici o privati, anche privo di personale
deputato all'e secuzione dei lavori, impresa affidataria è l'impresa consorziata assegnataria dei lavori oggetto
del contratto di appalto e, in caso di pluralità di imprese, quella indicata nell'atto di assegnazione dei lavori
come affidataria
Il datore di lavoro dell'impresa affidataria:

a) verifica le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l' applicazione delle disposizioni e delle
prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento;
...arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 2.500 a 6.400 euro

b) coordina gli interventi di cui agli articoli 95 e 96;

c) verifica la congruenza dei piani operativi di sicurezza delle imprese esecutrici rispetto al proprio
prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l'e secuzione.

d) in relazione ai lavori affidati in subappalto, ove gli apprestamenti, gli impianti e le altre attività
siano effettuati dalle imprese esecutrici, l'impresa affidataria corrisponde ad esse senza alcun
ribasso i relativi oneri della sicurezza

Novità introdotta dall'art. 96 del testo unico che prevede specifici obblighi a carico del datore di lavoro
dell'impresa affidataria, cioè dell'impresa titolare del contratto di appalto con il committente che,
nell'e secuzione dell'o perapuò av valersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi.
Il datore di lavoro dell'impresa affidataria (e il dirigente) deve vigilare sulla sicurezza dei lavori affidati e
sull'o sser vanza delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento.
Impresa esecutrice
Impresa che esegue un'o pera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali

Lavoratore autonomo
(art. 94)
“Persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'o pera senza vincolo di
subordinazione”

I lavoratori autonomi che esercitano la propria attività' nei cantieri, fermo restando gli obblighi di cui al
presente decreto legislativo, si adeguano alle indicazioni fornite dal coordinatore per l'e secuzione dei lavori, ai
fini della sicurezza.

... arresto fino a un mese o con l'ammenda da 300 a 800 euro

Tutti coloro che operano sul cantiere sono tenuti ad osser vare le prescrizioni del piano di sicurezza e del piano
operativo di sicurezza
Piano di sicurezza
Art. 100

I datori di lavoro delle imprese esecutrici e i lavoratori autonomi sono tenuti ad attuare quanto
previsto nel piano di sicurezza e nel piano operativo di sicurezza.

... i datori di lavoroe i dirigenti sono puniti con l'arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 2.500
a 6.400 euro

.... i lavoratori autonomi con l'arresto sino a tre mesi o con l'ammenda da 400 a 1.600 euro

I datori di lavoro delle imprese esecutrici mettono a disposizione dei rappresentanti per la
sicurezza copia del p.d.s. e del p.o.s. almeno dieci giorni prima dell'inizio dei lavori.

... sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.800 euro

prima dell'accettazione del piano della sicurezza i datori di lavoro consultano il rappresentante
dei lavoratori
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni


all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione
dai rischi professionali per i lavoratori;

RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Persona in possesso delle capacita' e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal
datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

Salvo aziende a rischio specifico, il datore di lavoro può svolgere In mancanza è punito con
direttamente i compiti propri del responsabile del spp ma è l'arresto da tre a sei mesi o
tenuto a frequentare corsi di formazione della durata minima di 16 con l'ammenda da 2.500 a
ore e massima di 48 ore e frequentare corsi di aggiornamento. 6.400 euro
Compiti del ser vizio di prevenzione e protezione

a) individua i fattori di rischio, collabora alla valutazione dei rischi


e a individuare le misure per la sicurezza e la salubrita', nel rispetto
della normativa sulla base della specifica conoscenza della
organizzazione aziendale;

b) elabora le misure preventive e protettive e i sistemi di


controllo di tali misure;

c) elaborazione le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;

d) predispone i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;

e) partecipa alle consultazioni in materia salute e sicurezza sul lavoro, e alla riunione periodica;
Il testo unico non prevede sanzioni penali nè amministrative per il responsabile del SPP.
All'interno dell'Ospedale di Grosseto era stato dato in appalto alla ditta “Mangiabene” il servizio di
confezionamento e di gestione dei carrelli contenenti i pasti da servire all'interno del Presidio Ospedaliero, i carrelli
erano di proprietà della USL. Nell'anno 1999, la sig.ra Rossi, dipendente della ditta “Mangiabene”, salita al piano
superiore a quello dove si confezionavano i pasti per prendere alcuni vassoi, aveva visto un carrello portavivande,
dimenticato al piano dalla collega della mattina e, pensando di recuperarlo, si era introdotta, assieme al carrello,
nell'ascensore che collegava i due piani.
Nel corso della discesa il carrello finiva contro una sporgenza muraria, spostandosi violentemente e andando ad
urtare con altrettanta violenza contro la sig.ra Rossi che veniva schiacciata contro la parete opposta. La sig.ra
Rossi, nonostante il pronto intervento dei colleghi e dei dipendenti dell'Ospedale, moriva per asfissia.
Poiché l'ascensore, privo di pareti laterali, era pericoloso per il trasporto congiunto di persone e merci, e in
precedenza, circa 20 anni e 25 anni prima dell'e vento in questione, in casi analoghi a quello esaminato, si erano già
verificati due incidenti, fortunatamente non mortali, era già da tempo posto dinanzi all'ascensore un cartello che
vietava il trasporto di “carrelli e carichi mobili la cui sagoma fuoriesca dal piano di cabina con ruote in adiacenza ai
risalti del pavimento”.
In ottemperanza alle previsioni della legge 626/94, gli organi di gestione della USL avevano prov veduto
successivamente alla strutturazione del Servizio di Prevenzione e Protezione, assegnando ad un dipendente della
USL, in possesso delle competenze tecniche adeguate per svolgere detta funzione, l'incarico di responsabile del S.P.P.
Vengono rinviati a giudizio per omicidio colposo il titolare della ditta “Mangiabene”, il direttore generale della USL, il
responsabile di zona della USL, il responsabile del presidio ospedaliero e il responsabile del servizio di prevenzione e
protezione.

La giurisprudenza (qui Corte d'Appello di Firenze) inizia a riconoscere la


responsabilità del RSPP qualora lo stesso ometta di comunicare al datore di lavoro le
insufficienze del sistema di sicurezza, ritenendo che la condotta omissiva del RSPP
sia stata causa dell'e vento.
MEDICO COMPETENTE

Medico in possesso dei titoli e dei requisiti formativi e professionali che collabora, con il
datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed e' nominato dallo stesso per
effettuare la sor veglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente
decreto (art. 25)
LAVORATORE

Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale,


svolge un’ attività lavorativa nell'ambito dell'o rganizzazione
di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza
retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere,
un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi
domestici e familiari.
Sono equiparati:
1. i soci lavoratori di cooperativa o i soci in ogni società, anche di fatto, che prestino la loro opera
per la società.
Il socio di fatto che presta la sua attività per conto
I soci delle cooperative sono equiparati della società è contemporaneamente oggetto e
a lavoratori subordinati e la definizione destinatario delle norme antinfortunistiche e delle
di datore di lavoro va riferita a chi ha la regole di prudenza e di buona tecnica, infatti di
fatto deve provvedere, a tutela dell'incolumità
responsabilità dell'impresa e comprende
propria e degli altri lavoratori della società,
il legale rappresentante della
affinchè il lavoro si svolga con l'osservanza delle
cooperativa. norme antonfortunistiche e di quelle di comune
(Cassazione penale 32958 del 8/6/2004) prudenza (fattispecie un tema di omicidio colposo
per infortunio nel corso di lavori eseguiti da soci
di impresa edilizia artigiana – società di fatto).
(Cassazione penale 15126 del 6/7/89)

In caso di società di persone incombe su ciascun socio


l'obbligo di adottare tutte le misure necessarie alla
tutela dell'integrità fisica dei lavoratori a condizioni
che non risulti l'espressa delega a soggetto di
particolare competenza nell'ambito della sicurezza.
(Cassazione penale 26122 del 12/4/2005)
2. associato in partecipazione (colui che ha una partecipazione agli utili della impresa
dell'associante associante (o di uno o più affari) verso il corrispettivo di un determinato
apporto);

3. beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento;

4. allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione


professionale nei quali si faccia uso di laboratori,attrezzature di lavoro in genere, agenti
chimici, fisici e biologici,ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali;

ricordi?

La responsabilità del datore di lavoro per l'incidente occorso al


lavoratore può essere esclusa, per causa sopravvenuta, solo in
presenza di un contegno eccezionale od abnorme del lavoratore
medesimo, esorbitante cioè rispetto al procedimento lavorativo ed
alle precise direttive organizzative ricevute e come tale, dunque del
tutto imprevedibile (Nel caso concreto è stata ritenuta la
responsabilità del datore di lavoro nonostante il lavoratore si fosse
messo alla guida di un carrello elevatore nonostante non rientrasse
nelle sue mansioni)
(Cassazione penale 15009 del 17/2/2009)
Devono

(Art. 20. - Obblighi dei lavoratori)

1. Prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul
luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla
sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

2. In particolare:

a) contribuire, insieme al datore di b) osservare le disposizioni e le istruzioni


lavoro, ai dirigenti e ai preposti, impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti
all'adempimento degli obblighi e dai preposti, ai fini della protezione
previsti a tutela della salute e collettiva ed individuale;
sicurezza sui luoghi di lavoro;
...sanzione arresto fino a un mese o
ammenda da 200 a 600 euro

c) utilizzare correttamente le
attrezzature di lavoro, le d) utilizzare in modo appropriato i
sostanze e i preparati pericolosi, dispositivi di protezione messi a loro
i mezzi di trasporto, nonchè i disposizione;
dispositivi di sicurezza;
...sanzione arresto fino a un mese o
...sanzione arresto fino a un ammenda da 200 a 600 euro
mese o ammenda da 200 a 600
euro
e) segnalare immediatamente le deficienze dei mezzi e
dei dispositivi, nonche' qualsiasi eventuale condizione di f) non rimuovere o modificare senza
pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi autorizzazione i dispositivi di sicurezza o
direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle di segnalazione o di controllo;
proprie competenze e possibilità per eliminare o ridurre
...sanzione arresto fino a un mese o
le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone
ammenda da 300 a 600 euro
notizia al rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza;

...sanzione arresto fino a un mese o ammenda da 200 a


600 euro

g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non


sono di loro competenza ov vero che possono compromettere la
sicurezza propria o di altri lavoratori;

...sanzione arresto fino a un mese o ammenda da 300 a 600 euro

h) partecipare ai programmi di
formazione e di addestramento i) sottoporsi ai controlli sanitari
organizzati dal datore di lavoro; previsti o disposti dal medico
competente.
...sanzione arresto fino a un mese
o ammenda da 300 a 600 euro ...sanzione arresto fino a un mese
o ammenda da 300 a 600 euro
3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre
apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del
lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori
autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali
sono tenuti a prov veder vi per proprio conto.

...sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 200 euro


RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il
lavoro.

E' istituito a livello territoriale o di comparto, aziendale e di sito produttivo.

Qualora non si proceda alle elezioni le funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono esercitate:

-dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale

-dai rappresentanti di sito produttivo, individuati in specifici contesti produttivi caratterizzati dalla compresenza di piu' aziende o
cantieri, anche per cantieri con almeno 30.000 uomini-giorno. In detti contesti il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di
sito produttivo e' individuato, su loro iniziativa, tra i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza delle aziende operanti nel sito
produttivo.

L' esercizio delle funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e' incompatibile con la nomina di responsabile o addetto al
ser vizio di prevenzione e protezione.
l rappresentante dei lavoratori per la sicurezza:

a) accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;

b) e' consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione,
realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unita' produttiva;

c) e' consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al ser vizio di prevenzione, alla attivita' di prevenzione incendi, al
primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;

d) e' consultato in merito all'o rganizzazione della formazione;

e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonchè
quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli
infortuni ed alle malattie professionali;

f) riceve le informazioni provenienti dai ser vizi di vigilanza;

g) riceve una formazione adeguata

h) promuove l'e laborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrita' fisica dei
lavoratori;

i) formula osser vazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorita' competenti, dalle quali e', di norma, sentito;

l) partecipa alla riunione periodica;

m) fa proposte in merito alla attivita' di prevenzione;

n) av verte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attivita';

o) puo' fare ricorso alle autorita' competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di
lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.

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