• l’aquila è un simbolo spesso usato nelle opere di Dante (De vulgari
eloquentia, De Monarchia, Epistola V, ecc.) • tra le due forme, l’aquila e l’aguglia, che si alternano nella Divina Commedia, prevale la seconda. • Dante scrive solo due volte la parola aquila, una volta nell’Inferno e una volta nel Paradiso, in ambedue i casi al singolare.
Così vid’i’ adunar la bella scola
di quel segnor de l’altissimo canto che sovra li altri com’aquila vola. (IV, 96)
• l’aquila come simbolo di eccezionalità e della potenza divina.
• l'aquila indica pure acuteza mentale e d'ingegno. IL FALCONE Cesare armato con li occhi grifagni. (IV, 123)
• Il falcone come un simbolo del
coraggio e della fierezza di Cesare.
Ma l'altro fu bene sparvier grifagno ad
artigliar ben lui. (XXII, 138-9)
• Dante paragona la battaglia tra
Calcabrina e un altro diavolo con il falcone perché si battono come i falconi per la preda.
Come 'l falcon ch'è stato assai su l'ali,
che sanza veder logoro o uccello fa dire al falconiere "Omè, tu cali! (XVII, 126-129) • Gerione ALTRI UCCELLI
E come li stornei ne portan l'ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena. (V, 39-42)
• nel secondo cerchio dell‘Inferno, dove sono dannati i lussuriosi, per
descrivere il loro movimento aereo Dante fa riferimento al volo invernale di stormi di uccelli ancora comuni, gli storni. E come i gru van cantando lor lai, faccendo in aere di sé lunga riga, così vid'io venir, traendo guai, ombre portate da la detta briga. (V, 45-48)
• e di gru, che descrive mentre volano in formazione.
Quali colombe dal disio chiamate con l'ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l'aere, dal voler portate. (V, 82-4) • descrive il movimento che compiono le due anime di Paolo e Francesca verso di lui come quello di due colombe mosse dall’amore.
livide, insin là dove appar vergogna
eran l'ombre dolenti ne la ghiaccia, mettendo i denti in nota di cicogna. (XXXII, 33-6) • Dante paragona con le cicogne le anime dei traditori. • un suono di denti che battono, quasi identico a quello che fa il becco delle cicogne quando comunicano fra loro. Celli Giorgio, Venturelli Antonella. Gli animali nella ‘Divina Commedia’ (tra fantasia e realtà), in P. BOYDE e V. RUSSO (a cura di), Dante e la scienza, Longo, Ravenna 1995, pp. 109-117
Husić Snježana. Danteova životinjska ‘Komedija’, in Književna životinja.
Kulturni bestijarij II, a cura di Suzana Marjanić e Antonija Zaradija Kiš, Hrvatska sveučilišna naklada – Institut za etnologiju i folkloristiku, Zagreb 2012, pp. 389-415.
Alighieri, Dante. La Divina Commedia. Inferno. (ur. Emiliani-Giudici, Paolo),