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1. 1848-49
2. 1854 – 61
3. 1866 - 1870
Il Risorgimento Italiano
1. 1848-49
La parola “Risorgimento”
• “risorgere” = “sollevarsi”, “rinascere” ,
“rianimare”, “risvegliare”.
• Vittorio Alfieri, Risorgimento = “rinascimento
nazionale” = liberazione del suolo italiano dalla
presenza straniera.
• “Risorgimento” è il nome di un giornale diretto a
Torino da Cavour e Cesare Balbo ed uscito la
prima volta nel 1847. I due direttori intendono
riferirsi con questo titolo sia alla rivolta degli Stati
Italiani contro la dominazione straniera sia allo
sviluppo economico e sociale nella direzione del
progresso.
L’età del Risorgimento
1. Dalla Restaurazione (1815) alla proclamazione
del Regno d’Italia (1861).
2. Dal 1848 (I Guerra d’Indipendenza) fino al 1870
(presa di Roma). Età che racchiude gli eventi
(bellici e politici) che hanno portato all’Unità.
3. Chi fa partire il movimento risorgimentale all’età
rivoluzionaria (1796 circa per l’Italia) e lo fa
terminare alla fine della I Guerra Mondiale (1918)
con la conquista delle terre “irredente”. Si parla
in questo caso di “Lungo Risorgimento”.
Cronologia degli eventi
• 1848-49: Moti, Repubbliche, Prima guerra di indipendenza.
• 1855: Guerra di Crimea.
• 1856: Congresso di Parigi.
• 1858: Accordi di Plombiers.
• 1859: Seconda guerra di indipendenza.
• 1860: Spedizione dei mille.
• 1861: Dichiarazione del Regno d’Italia.
• 1862: I fatti dell’Aspromonte: Garibaldi tenta di conquistare Roma.Viene fermato
dall’esercito italiano.
• 1866: Guerra austro-prussiana, presa del Veneto.
• 1867: Secondo tentativo di Garibaldi di conquistare Roma. Viene fermato dai francesi.
• 1870: Guerra franco-prussiana, Garibaldi sconfigge i prussiani a Digione, Presa di Roma
(20 settembre).
• 1918: Annessione di Trento, Trieste e dell’Alto Adige a seguito della vittoria nella Prima
Guerra Mondiale.
l’economia italiana
Cause del ritardo al processo di
unificazione
Condizioni economiche: Condizioni politiche:
– debolezza – divisione territoriale
del settore industriale in stati regionali deboli
per l’assenza di: – dipendenza dagli stati
• settore trainante egemoni
• mercato interno ristretto • Austria
• comunicazioni scarse • Francia
• Stati e banche non dinamici – debolezza e
– agricoltura moderna limitata marginalità
alla pianura padana; colture dei progetti
specializzate e latifondo al insurrezionali
sud
Le forze politiche
• I liberali moderati: Gioberti, D’Azeglio, Balbo,
Cavour.
• I democratici repubblicani: Mazzini, Ferrari,
Garibaldi, Pisacane, Cattaneo.
• Differenza:
– nei mezzi (diplomazia – insurrezioni)
– nei fini (monarchia costituzionale – repubblica)
– nei protagonisti (i principi e i sovrani – il
coinvolgimento del popolo).
Le proposte politiche
Liberalismo moderato
– Vincenzo Gioberti: Vista l’eterogeneità degli stati italiani
l’unità sarebbe non perseguibile ma il federalismo sì;
1843 Del primato morale e civile degli italiani;
confederazione sotto la guida del Papa (Gregorio
XVI ?) - neoguelfismo; dell’Austria si tace.
– Cesare Balbo: 1844 Delle speranze d’Italia;
allontanare gli austriaci (espansione nei balcani) per
realizzare una confederazione sotto la guida dei
Savoia.
Le proposte politiche
Repubblicanesimo
– soluzione democratica e repubblicana; educare il popolo e far
crescere la sua coscienza nazionale; armare il popolo perché
con insurrezioni cacci l’austriaco: Giuseppe Mazzini
Obiettivi: L’ Italia una…
Il popolo italiano deve essere unito in uno solo stato (no al
federalismo – no alla lotta di classe – sì alla proprietà privata).
…libera e indipendente…
cioè libera dal dominio austriaco.
…repubblicana
la monarchia non assicura una vera democrazia (per Mazzini
però il popolo ha bisogno di una “guida illuminata”)
Le proposte politiche
Federalismo democratico
• Cattaneo: avverso sia ai filomonarchici sia al
rivoluzionarismo dei mazziniani pur condividendo
l’impostazione democratica-repubblicana.
• No ad un processo di unificazione guidato dai sovrani.
• Non concepisce il Risorgimento come una missione
morale e religiosa (romanticismo) ma come un progressivo
avanzamento economico e civile (illuminismo).
• L’Italia futura sarebbe stata una federazione di stati
come la svizzera o gli Stati Uniti.
Anni 30 e 40
• Dagli anni 30 agli anni 40, in seguito al fallimento dei
moti precedenti che si erano appellati alla fiducia nei re,
prevalse la tendenza democratica: i moti mazziniani.
• 1833 in Piemonte – 1834 nella Savoia e a Genova:
sono un fallimento. Mazzini costretto all’esilio in Svizzera
dove fonda la Giovine Europa (1834), poi a Londra
rinasce la Giovine Italia.
• I democratici si separano da Mazzini e tentano
autonomamente l’insurrezione: i fratelli bandiera in
Calabria 1844.; è comunque un fallimento.
Anni 40
• Dopo gli anni 40, in seguito al fallimento dei moti
democratici, prevalse la linea moderata espressione di
interessi borghesi come: un mercato interno con libera
circolazione delle merci; una lega doganale;
l’unificazione dei pesi e delle misure; la creazione di un
sistema ferroviario integrato tra i vari stati; il
miglioramento dell’istruzione.
• Le riviste sono l’espressione di questa ideologia:
“L’Antologia” , “Annali” caso a aprte “Il Politecnico” di
Carlo Cattaneo.
• Si tratta di costruire una opinione pubblica liberale e
nazionale.
Gli schieramenti internazionali durante il
Risorgimento.
• Francia: alleata con il Papa dal 1852 al 1870, 1858-1859 alleata con il
Piemonte, 1860-1861 non molto favorevole all’unificazione italiana.
• Austria: contro l’espansione piemontese dal 1848 al 1861, dal 1861 al 1866
contro il Regno d’Italia per la questione veneta, 1866 contro la Prussia di
Bismarck, 1915-1918 contro l’Italia nella Prima Guerra Mondiale.
• Italia: alleata della Francia dal 1858 al 1859, alleata della Prussia nel 1866,
contro lo stato pontifico dal 1861 fino al 1870.