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Pesticidi

Sostanze

usate per controllare la


crescita di organismi viventi che
possono alterare gli alimenti o altri
materiali essenziali per l'uomo.
Questi organismi comprendono
animali (vermi, insetti, roditori) o
vegetali (funghi, erbe, ecc.).

I pesticidi sono quindi sostanze


tossiche utilizzate per uccidere
deliberatamente organismi viventi.
I margini di sicurezza per l'uomo
sono molto elevati e derivanti dalla
combinazione di due elementi:
1. Entit della dose molto pi
modesta di quella assorbita
dalla specie bersaglio;
2. Sensibilit dell'uomo molto
inferiore rispetto a quella della
specie bersaglio.

I pesticidi hanno in larga misura


contribuito a MIGLIORARE la salute e
la produzione di alimenti.
Il PERICOLO nell'impiego di pesticidi
soprattutto connesso con:
L'ignoranza delle propriet
tossiche di questi composti;
L'abuso o il cattivo uso (in
termini di quantit, modalit o
tempi di applicazione).

RODENTICIDI
Dicumarolici o anticoagulanti
(difacin, fumarin, pival, warfarin):
I roditori che ingeriscono piccole
quantit di questi composti in
giorni successivi alla fine
muoiono per emorragia interna;
l'uomo altrettanto sensibile e
pertanto le condizioni d'uso sono
determinanti per la sicurezza.

RODENTICIDI
Vasocostrittori speciespecifici (normobide): il sito
d'azione la muscolatura
liscia delle arteriole del ratto,
ma non dell'uomo, e la morte
avviene per ischemia diffusa
ed infine necrosi in pi
distretti.

RODENTICIDI
3.

Veleni vari: Alcuni roditori possono


sviluppare resistenza o aversione nei
confronti dei rodenticidi pi utilizzati. In
queso caso, vengono impiegati prodotti
molto tossici (antu, fluoroacetamide,
stricnina e derivati, tallio) o gas e fumiganti
(acido cianidrico, monossido di carbonio,
solfuro di carbonio, metil bromuro). L'uso
di queste sostanze riservato a personale
specializzato ed abilitato (con patentino) in
condizioni di sicurezza.

INSETTICIDI
Organofosforici e carbammati
(N>200): agiscono con meccanismo
farmacologico, inibendo lAChE nel sistema
parasimpatico e causano uno stimolo
continuo ed incoordinato dei recettori
muscarinici, nonch dei recettori nicotinici
gangliari, neuromuscolari e del SNC. Con
meccanismo ancora non chiaro, possono
causare una neuropatia ritardata (PNP che
compare a distanza di circa 3 settimane
dallesposizione ed ha una andamento
cronico a lenta e parziale risoluzione).

INSETTICIDI ORGANOFOSFORICI
Organofosforici (malathion, diazinon, parathion):
comprendono gas nervini (ad es. il sarin)
impiegati come armi chimiche. Sono
rapidamente degradati nellambiente, ma sono
molto pericolosi per luomo: durante
lapplicazione necessario luso di indumenti
protettivi, in quanto lassorbimento percutaneo
importante, di guanti di gomma e persino di
autorespiratori. Non possono essere usati in
zone abitate o in parchi naturali protetti.
Carbammati (carbaryl, baygon, temik, zectran):
sono simili agli OP, ma meno persistenti e meno
pericolosi.

Sintomi di intossicazione acuta


da inibitori dellAcetilcolinesterasi (AChE):
miosi,
ipersecrezione,
bronco-costrizione,
diarrea
incontinenza urinaria
crampi, fascicolazioni, tremori
muscolari, debolezza muscolare,
paralisi,
atassia,
Confusione, letargia, amnesia
convulsioni
depressione respiratoria

Sintomi di intossicazione
cronica da inibitori dellAcetilcolinesterasi
(AChE):
cefalea
disturbi intestinali
perdita della libido
polineuropatia ritardata (sensitivomotoria): parestesie, debolezza
muscolare specie agli arti
disfunzioni neuropsicologiche
labilit emotiva
confusione
disturbi mnesici
ansia, depressione
insonnia
atassia
dislalia

2 INSETTICIDI
ORGANOCLORATI
(esaclorocicloesano, DDT,
Endrin, Dieldrin):
sono sostanze estremamente
lipofile, che si accumulano nel
tessuto adiposo (da cui possono
essere mobilizzate dopo digiuno
prolungato) ed agiscono
alterando la permeabilit di
membrana al potassio, calcio e

ORGANOCLORATI come PO
Molti organoclorurati
agirebbero anche come
agonisti o antagonisti
degli estrogeni
(endocrine disrupting
chemicals) e sono
ormai banditi per la
loro persistenza
nellambiente

3. Piretroidi
Insetticidi derivati dai fiori
di crisantemo (piretro) da
cui sono estratte 5
sostanze: piretrina I e II,
cinerina I e II e giasmolina
II. Sono instabili alla luce
ed allaria.
Sono poco tossici per i
mammiferi, in quanto
rapidamente metabolizzate

Piretroidi di
sintesi
I costi elevati dellestrazione hanno
condotto alla produzione di sostanze
di sintesi simili.
Il meccanismo dazione non chiaro,
ma probabilmente interferiscono con i
canali del calcio e con il metabolismo
delle catecolamine (la loro tossicit
aumentata dall-metil-p-tirosina, un
inibitore della tirosina idrossilasi).
Nonstante numerosi studi
sperimentali, non possibile valutare

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