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24 LETTERE E COMMENTI

Sabato 7 luglio 2012

Sabato 7 luglio 2012

LETTERE E COMMENTI 25
IL GUASTAFESTE
di LINO PATRUNO

LETTERE ALLA GAZZETTA

LORUSSO
una goccia in un oceano di situazioni incredibilmente simili, caratterizzate da sentenze superficiali, valutate e supportate da periti di nessuna esperienza nel settore specifico. Il risultato l ansia, la depressione, linsicurezza, i danni morali ed economici incalcolabili, situazioni che, a volte, il medico non riesce pi a superare. Poi una volta assolto, come se nulla fosse accaduto, un trafiletto sul quotidiano locale nella migliore delle ipotesi. I dati allarmanti di questanno hanno registrato una drastica riduzione di iscrizioni in Chirurgia, con borse di studio non assegnate per mancanza di candidati: una vita troppo rischiosa per un giovane chirurgo, da stress, poco gratificante e con la quasi certezza matematica, che se lavori riceverai il tuo avviso di garanzia! Lesperienza ingiusta e negativa della quale sono stato protagonista, dovrebbe essere da monito per tutti coloro, mass media, giudici e colleghi, che si apprestano a tali problematiche. Non sempre la voglia e la forza di non mollare che mi contraddistingue e che ancora oggi mi stimola quotidianamente a cimentarmi con patologie tumorali ed interventi di difficolt notevoli, (come ha rilevato lesperto chiamato a relazionare sul caso,sottolineando come la chirurgia dellobesit richieda una preparazione e professionalit fuori dal comune), bagaglio di tutti. In molti casi pu essere linizio della fine! Alessandro Besozzi Bari

Quotidiano fondato nel 1887

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Io, medico appestato dallinchiesta assolto dopo otto anni da incubo


B
asta il solo avviso di garanzia ed ecco che il medico entra in un tunnel da incubo, additato come quello che forse ha sbagliato. Di storie simili in Italia se ne contano ogni anno 30 mila, ma 9 denunce su 10 in media presentate contro i medici vengono archiviate in tribunale. Negli ultimi 8 anni le denunce sono cresciute del 300%, in un clima da caccia alle streghe che disorienta i medici tra burocrazia, assicurazioni e leggi, con il risultato che quasi il 70% dei medici propone un ricovero non necessario o propongono esami pi del dovuto con un notevole danno della spesa sanitaria (medicina difensiva). Per non parlare della categoria alla quale appartengo, i chirurghi, che vengono isolati con un avviso di garanzia da una campagna mediatica denigratoria, scatenando la sindrome dellappestato, logorandone i nervi e limitando le possibilit di lavoro, disdetta automatica delle assicurazioni e possibilit di rimetterci di tasca propria. Per entrare nello specifico mi riferisco alla situazione che mi capitata gi con linformazione di garanzia che ho ricevuto nel 2004 con una grossa risonanza su testate giornalistiche, tv locali e nazionali come se fossi stato gi giudicato e condannato,e successiva sentenza emessa nei miei confronti in data 25/09/2009 con condanna alla pena di dieci mesi. Valutazione fatta dal primo giudice su di una perizia di un medico per nulla esperto di chirurgia bariatrica laparoscopica, giudice che non ha considerato affatto le relazioni dei periti nominati dal P.M. che rendevano ragione allimputato. Orbene, in data 03/07/2012 in appello stata completamente ribaltata la sentenza precedente, in base finalmente ad una nuova perizia, richiesta dal giudice di II grado, di un esperto della materia (chirurgia bariatrica), che rivisitando soltanto con attenzione le cartelle cliniche e le varie relazioni formulate dai periti, ha regolarizzato una situazione rendendo ragione ai medici imputati, che sono stati assolti con formula piena perch il fatto non sussiste. Ho trascorso 8 anni da incubo, additato da colleghi e gente comune, pur nella consapevolezza di aver svolto il mio lavoro al meglio. Questa mia lettera sar certamente

Meno aule di tribunale


> CONTINUA DALLA PRIMA > er una volta, i maggiori sprechi e le pi grandi inefficienze si consumano quindi al Nord, come si evince dalla lettura della tabella A allegata allo schema di decreto legislativo presentato ieri dal Governo, che contiene lelenco dei trentasette tribunali soppressi insieme alle duecentoventi sezioni distaccate: dalla mappa piemontese, ad esempio, scompaiono i tribunali di Tortona, Casale Monferrato, Acqui Terme, Alba, Saluzzo e Mondov, e molto probabilmente non ne sentiremo la mancanza. N la mitica e poco perspicace casalinga di Voghera verser lacrime per laccorpamento del tribunale della sua citt a quello di Pavia. Cos come verosimilmente non susciter rimpianti di sorta il tribunale-bonsai di Mistretta, con il suo bacino dutenza di 20.732 abitanti, al pari dei tribunali di Lanusei, Orvieto, Acqui Terme, Tortona, Montepulciano, Sulmona e Nicosia. Citt del Belpaese dalle indubbie tradizioni e dai grandi patrimoni artistici i cui uffici giudiziari, per, sono al servizio di un numero di cittadini pari a meno di un quarto della media nazionale per circoscrizione giudiziaria. Il che, in tempi di risparmi di spesa a trecentosessanta gradi, non certamente pi tollerabile. Lintervento, del resto, era necessario e auspicato da tempo per ragioni storiche e strutturali.

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Politiche del lavoro qualche dubbio sulla riforma


La riforma del lavoro stata approvata ed diventata legge dello Stato, ma come tutte le leggi italiane da interpretare soprattutto nell'articolo che riguarda la possibilit di licenziare per motivi economici. E' sempre valido in Italia il detto: fatta la legge, trovato l'inganno. I lavoratori possono stare tranquilli perch non sono diventati di colpo tutti precari. Il motivo economico deve essere dimostrato e devono essere, quindi, portati all'occorrenza davanti al giudice i libri contabili dell'azienda. E' rimasto valido l'articolo che vieta all'azienda il licenziamento per motivi discriminatori, per cui se un manager ha uno stipendio pari a quello di 100 operai deve essere il primo ad essere licenziato. Inoltre si dovr tenere conto anche di chi ha determinato la crisi economica dell'azienda. Se il manager del marketing ha sbagliato deve essere licenziato prima degli altri. Questo vale anche per il

pubblico. Perci la Fornero e chi ha approvato la riforma sul lavoro non cantino vittoria nei confronti dell'Europa. Biagio Sannicandro Bari

Non chiudete le scuole serali mi appello a Napolitano


Il Ministro della Pubblica Istruzione Prof. Profumo deve assolutamente evitare il massacro di tanti studenti lavoratori che chiedono di studiare e prendersi un diploma. Non dimentichiamo l'alfabetismo del dopo guerra: nessuno sapeva leggere e scrivere; oggi invece grazie alla democrazia e alla nostra Repubblica possiamo dare l'opportunit di studiare a tanti giovani lavoratori a prescindere dall'et. Lo Stato deve prendersi cura di quei lavoratori ed extracomunitari che intendono formarsi, non dimentichiamo che senza un diploma non si accede a nessun concorso dal collaboratore scolastico all'operatore ecologico. Ci sono

tanti giovani con problemi familiari che hanno lasciato la scuola per lavorare anche a nero, sperando che alla fine con un pezzo di carta possa maturare una vita migliore. Finiamo con questi benedetti tagli alla scuola e pensiamo al futuro dei nostri figli. Perch dobbiamo fare i conti con i numeri e non con le persone? Mi appello al Presidente Napolitano: la scuola pubblica non venga distrutta e si dia la possibilit di studiare a quei pochi lavoratori ed extracomunitari, evitando di chiudere tante scuole serali, per studenti lavoratori. Nicola Papagna Bari

giovincello aveva vinto il concorso magistrale e destinato dal paesello natio vicino Taormina alla splendida Fasano. Amava frequentare questa rubrica, cosa che ha fatto fino a pochi giorni prima di morire perch considerava la Gazzetta un simbolo della Puglia. Ti sia lieve la terra, caro Salvatore, ci hai lasciato ricordi bellissimi. Mimmo D'Aloia Bari

Testamento biologico ed eutanasia il Parlamento tace


Vittorio Bisso, ex assessore al Comune di Dolo in provincia di Venezia, gravemente malato di sclerosi laterale amiotrofica, sopraffatto dalla progressiva patologia, ha deciso di porre fine alla sua esistenza andando a morire in una clinica svizzera dove leutanasia viene praticata legalmente. Della mia vita voglio decidere io, ripeteva, sofferente. Al cospetto duna scelta ultima, tragica, definitiva, forse

Salvatore Rapisarda addio a un amico di questa rubrica


Salvatore Rapisarda, un amico della Gazzetta non pi con noi. morto nella sua Fasano, lui siciliano doc con due amori per due terre che hanno molto in comune e che proprio per questo non gli hanno creato nessun problema di ambientamento quando

non giusto, non lecito esprimere alcuna forma di giudizio. E vero, ognuno segue una precipua condotta, ognuno di noi d alla vita un valore inerente. Ma dinanzi ad una malattia fortemente invalidante, che assale e intacca gradualmente il corpo rendendolo una prigione di insensibilit, non forse il caso di sospendere le nostre radicate convinzioni morali e di prestare ascolto al patimento altrui? Ci divideremo sempre fra favorevoli e contrari alla dolce morte. Ma nel caso di Vittorio Bisso dovrebbe solo prevalere un esteso sentimento di comprensione e misericordia. In Italia, leutanasia rigorosamente vietata. Da noi, per, in questi anni, il Parlamento, cedendo ad un improduttivo bipolarismo etico, non riuscito neppure a formulare una legge liberale sul testamento biologico, che dia la possibilit al cittadino di interrompere qualsiasi trattamento sanitario (compresa lalimentazione forzata), in ossequio ad una doverosa autodeterminazione del soggetto. Marcello Buttazzo Lequile (Lecce)

LItalia dellottocento com noto era molto diversa dallattuale, la rete stradale e ferroviaria in alcun modo paragonabile a quella del ventunesimo secolo, pur se permangono sensibili disparit tra Nord e Sud. Diseguaglianze ataviche, che allepoca indussero gli architetti del nuovo Stato a decentrare le Corti dAppello in regioni disagiate come la Puglia o la Sicilia e ad accentrarle nel florido Piemonte in unico ufficio, la Corte dAppello di Torino che estende le sue competenze anche alla Valle dAosta. Ci detto, c da chiedersi se mai perch non sia stata conservata la consueta corrispondenza tra tribunali e procure, introducendo uneccezione per la circoscrizione napoletana dove, a fronte di un doppio tribunale (Giugliano in Campania, ora denominato Napoli Nord, e Napoli Sud), previsto un unico maxi-ufficio requirente (la Procura della Repubblica di Napoli Sud), che costringer a modificare alcune norme dellordinamento giudiziario e del codice di procedura penale (artt. 51 e 328 c.p.p.). Anche Puglia e Lucania dovranno rinunciare a qualcosa, essendo destinati alla chiusura i tribunali di Lucera e di Melfi, accorpati rispettivamente a Foggia e a Potenza. E quella parabola decrescente nellorganizzazione territoriale della giustizia, iniziata alla fine del secolo scorso con la soppressione della figura del pretore, sembra destinata inesorabilmente a completarsi. E se loperazione taglia-tribunali stata

fatta a colpi di machete secondo lANM e lavvocatura minaccia di dissotterrare lascia di guerra, rivendicazioni territoriali e campanilismi di vario genere sono gi pronti a scendere in campo, con battaglieri proclami di sindaci e amministratori locali a difesa della sede giudiziaria destinata allestinzione. Con esiti allo stato del tutto imprevedibili, perch il tutto ora dovr passare al vaglio di Camera e Senato, le cui Commissioni Giustizia sono chiamate ad esprimere un parere sul nuovo assetto, tecnicamente solo consultivo ma politicamente molto pesante. La revisione delle circoscrizioni giudiziarie nasce con intenti di spending review ma, soprattutto, per cercare di restituire un po defficienza al nostro sistema giustizia che, quanto a tempi di durata del processo (sia civile che penale), pi che sabaudo pu essere definito giurassico per la sua lentezza e farraginosit. Da questo punto di vista, tuttavia, non c da farsi molte illusioni: la svolta appare epocale, ma non troppo. Soprattutto in tempi in cui si continuano a ridurre drasticamente le risorse riservate allamministrazione della giustizia, rendendo spesso arduo il funzionamento quotidiano degli uffici per carenza di beni e suppellettili di prima necessit. Ma forse, di tali emergenze, si occuperanno i due nuovi sottosegretari del dicastero (!), nominati contestualmente al varo del provvedimento taglia-tribunali. Sergio Lorusso

Un allenatore per la tua vita

vete mai saputo cos il life coach, lallenatore non di calcio ma della vita? Vediamo una scena tipica dei film americani. C un tipo stramazzato a terra e un altro che lo soccorre dicendo: va tutto bene. Quello poi muore nel giro di un minuto netto ma se ne andr contento perch va tutto bene. Tot diceva che voleva morire vivendo, qui invece muoiono ridendo. E lottimismo del Paese in cui basta volerlo perch tutto sia possibile, anche morire perch andava troppo bene. Diceva il grande Ennio Flaiano che il pericolo, con gli imbecilli, che si specializzino, cio che diventi un mestiere redditizio. Cos lottimismo, lasciando stare gli imbecilli: si diffondono quelli che te lo insegnano, appunto i life coach di professione. E come quando hai appena perso il treno e vedi sbucare uno di loro col sorriso panoramico e il pollice teso per dire ok. La stessa cosa che fanno i calciatori quando il compagno gli lancia un pallone che ci voleva lelicottero per prenderlo, fanno ok mentre vorrebbero dirgli che ha i piedi come il ferro da stiro.

NITTI

Rottamazione continua
> CONTINUA DALLA PRIMA > oi ci si accorge, con il campionato italiano che trita tutto e tutti e resta il pi complicato seppur non pi il pi bello, che i supereroi superpagati non ne azzeccano pi una. Anzi, ne azzeccano poche. Ci si accorge che il tempo trascorre, pure, ma che i contratti restano. Ma da assi, fuoriclasse, diventano palle al piede. Principi che diventano ranocchi, di solito succede il contrario. E scatta loperazione contraria, la <rottamazione> senza contributi statali, loperazione <ferri vecchi>, lo smaltimento dei <rifiuti da rettangolo verde>. Un affare difficile, visti gli ingaggi. Accordati dalle stesse societ, la sublimazione del masochismo. Forlan e Julio Cesar sono gli ultimissimi della serie, magari assieme a Nesta, Seedorf e Di Vaio, questi ultimi emigrati per per motivazioni diverse. E dal recentissimo passato sovviene il nome di Diego, uno dei primi colpi (a vuoto) della nuova Juve, brasiliano pagato una valanga di soldi e poi riciclato qua e l. A proposito di zavorre juventine: Krasic, Iaquinta, Grosso, Toni e Amauri, spostati a destra e a sinistra in attesa che il contratto si sgonfiasse. Diego Forlan, oggetto misterioso dellultima Inter, ha chiuso la sua avventura italiana. Una meteora. Lattaccante uruguayano ha rescisso il contratto biennale (rescindere spesso significa mettersi in tasca sontuose buoneuscite) che lo legava al club nerazzurro e si trasferito in Brasile, allInternacional di Porto Allegre. Forlan, giusto per cronaca, fu eletto miglior giocatore dellultimo Mondiale, quello sudafricano. E di questi giorni il caso Julio Cesar,

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portierone di mille successi nerazzurri, di mille notte magiche, ma oggi tristemente messo in disparte dalla nuova era <stramaccioniana>. C poco di fair play finanziario in queste scelte, perch se il giocatore non lo piazzi ti resta in canna ad appesantire il bilancio. La verit che il tempo passa per tutti. E cos anche Stankovic accende la freccia e si parcheggia a bordo strada, aspettando notizie. Cos come fece Ronaldinho, ad esempio. Nesta ha scelto il Canada perch non sosteneva pi il ritmo del calcio italiano, l ritrover Di Vaio, Corradi e lex barese Matteo Ferrari. E chiss che non arrivi pure Del Piero. Seedorf, che il Milan ha stentato a trattenere, stato accolto da oltre mille tifosi del Botafogo al suo arrivo in Brasile. Un olandese dallaltra parte del mondo, sembra di ripercorrere antiche rotte marinare. Per la sua presentazione ufficiale sono previte 40 mila persone sugli spalti. A volte, per, succede pure il contrario. Perch c Forlan e c pure Pirlo. Il caso pi emblematico quello del metronomo juventino,scaricato in malo modo dal Milan e da Allegri. Incomprensibile la scelta del club rossonero. Il tecnico milanista gli prefer Van Bommel, un buon giocatore, un randellatore del centrocampo senza le idee del genio bresciano. Pirlo, naturalmente, risultato il giocatore fondamentale nella corsa scudetto della Juve di Conte, ergendosi a faro pure della Nazionale prandelliana che ha sfiorato il titolo europeo. Meritandosi il pallone doro virtuale anche per quel fantastico <cucchiaio> dal dischetto nel quarto di finale contro la Germania. Per Pirlo parlano i risultati, per Allegri e il Milan anche. Fabrizio Nitti

FIGURA PROFESSIONALE ALLA MODA -Oggi non ci sono solo gli allenatori della vita. Ci sono quelli che ti aiutano a fare bene lo shopping, a visitare un luogo darte (nella preistoria si chiamava guida), a fare un buon investimento (mestiere in ribasso visto che si perde soltanto), ad avere un buon rapporto col tuo cane. Lallenatore della vita per il Prandelli della situazione, quello che riuscito a far diventare Balotelli un essere umano. Per capirci, quello che tira fuori il meglio di te stesso, almeno dice. Quello che ti aiuta ad alzare la mano a scuola, a prendere la parola al convegno, a dire a una ragazza che la donna che hai sempre cercato (anche se lo dici con la ventesima ragazza), a non rimandare le telefonate pi seccanti, a non considerarti sempre il Fantozzi della situazione, a tirare il calcio di rigore. C tanta sofferenza in giro, e tanta incertezza, e tanta solitudine, siamo tanto simili alle foglie sui rami dautunno, che un sorriso e un pollice teso dovrebbero essere esposti come cartelli in tutti i punti della citt, evitando magari la craniata al palo. E se un tempo andavamo, chess, dallamica del cuore a farci una testa di pianti, o da don Salvino, o davanti allo specchio a dire ce la devi fare, oggi ci vuole altro. Oggi ci vuole chi ci fa diventare protagonisti di noi stessi, bella espressione che nessuno al mondo ha mai capito cosa significhi. Per molto figa. Cos oggi spunta lallenatore della vita. Basta fittarlo, o seguirne le lezioni, o leggerne i libri. Ci aiuta a uscire dalle nostre criticit, altra sua frase storica non ancra interpretata. Ci fa capire che se quando parliamo con qualcuno sudiamo, tutta colpa della nostra storia passata, perch quando eravamo piccoli non sudavamo, perch i bambini non hanno alcuna paura prima che qualcuno non gli parli del lupo. Non ci consola granch, anche se viene detto con lo stesso clamoroso tono con cui si annuncerebbe che Berlusconi si fatto monaco. COME DIVENTARE DIVERSI - In sintesi, lallenatore della vita ci fa capire che se abbiamo latteggiamento mentale positivo nulla ci precluso: diventare spavaldi se siamo timidi, energici se siamo pappamolle, brillanti se siamo delle pizze. Come canta Jovanotti: io penso positivo perch son vivo, perch son vivo. Latteggiamento mentale positivo ci dovrebbe convincere che non ci precluso neanche riuscire a vendere ghiaccio agli eschimesi o mettere la Merkel in minigonna. Perch, al fondo di tutto, sapersi vendere e saper vendere, in un tempo in cui se arrivi un attimo dopo, se finisci al turno B non acchiappi pi nulla. Sapersi vendere significa convincere il prossimo di ci che sei, anzi soprattutto di ci che non sei. Colpi di immagine pi che di talento. Ottenere risultati migliori, fino al punto che qualche azienda sta pensando di chiedere nei curriculum qual il tuo allenatore della vita pi che gli studi che hai. Lallenatore della vita uno che ti vuole fare capire che la vita meno complicata di quanto sembri. Egli offre una scorciatoia verso la felicit, bench la storia insegni che bisogna diffidare sempre di chi la felicit la promette a tanto a chilo. Anche perch, parliamoci chiaro, di fiducia in se stessi ne devono avere a buttare, visto quanto si valutano e quanto si fanno pagare. E vero che offrono la felicit a portata di mano, ma si tratta di vedere a portata di quali mani, le tue o le loro.

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698.000 lettori al giorno medio (Audipress 2012/I)


PROPRIETA: MEDITERRANEA S.P.A.

e sirene non esistono, o meglio non c alcuna prova della loro esistenza. Per afdi NICOL CARNIMEO fermarlo, con tutta lautorevolezza che le compete, dovuta intervenire nei giorni scorsi persino la National Oceanic and Atmospheric Administration, lagenzia federale oceanografica degli Stati Uniti. La precisazione della NOOA non casuale. Perch alla fine del mese scorso lemittente tv Animal Planet ha mandato in onda un programma dal titolo: Sirene, il corpo trovato, con il sottotitolo un nocciolo di verit che vive sotto la leggenda delle mitiche sirene. Si trattava in realt di una docufiction, in cui, come ha precisato l'emittente, la scienza stata usata come un trampolino verso l'immaginazione. Ma evidentemente tanti telespettatori limmaginazione lhanno persa o non lhanno mai coltivata e cos hanno scambiato il programma per un documentario. Nei giorni seguenti la trasmissione allistituto oceanografico sono arrivate mail e lettere in cui si chiedevano spiegazioni scientifiche sullesistenza delle sirene. Ingenuit o perdita di percezione della realt? A beneficio dei lettori dubbiosi riportiamo le precisazioni che lagenzia federale ha pubblicato sul suo sito web: Le sirene del mare, met umane e met pesce, sono leggendarie creature marine di cui si racconta sin da tempo immemore, il poeta Omero dellantica Grecia ne ha scritto nell'Odissea. Nellantico Estremo Oriente le sirene erano mogli di potenti dragoni del mare ed erano messaggeri dei loro mariti per

LANGOLO DEL MARE

Le sirene non esistono la conferma arriva dalla NOOA

comunicare con gli imperatori sulla terra. Gli aborigeni dell'Australia le chiamano yawkyawk, un nome forse ispirato dai loro canti ipnotizzanti. L'istituto oceanografico si dilunga poi ad elencare anche gli innumerevoli film prodotti da Hollywood, che hanno fatto sognare i bambini e non solo del mondo intero; che vanno dalla celebre Sirena a Manhattan, fino ai cartoni animati della Disney e lultimo film della saga di Jack Sparrow e tiene a precisare che son frutto della fantasia! Poi conclude che comunque: non sono mai state trovate prove dell'esistenza di umanoidi acquatici. I creduloni non si occupano solo di sirene. Di fatto la stessa formula stata adottata il mese scorso dal Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), unagenzia federale controllata dal ministero della Sanit, per smentire l'esistenza di zombie; dopo un'ondata di crimini recenti in cui sono stati protagonisti assassini che hanno mangiato le proprie vittime. Cdc - ha detto un portavoce - non a conoscenza di un virus o una condizione in grado di rianimare i morti o che esistano sintomi paragonabili a quelli degli zombie. E ancora, la stessa formula stata usata addirittura dalla Casa Bianca, quando ha affermato nel suo sito web che il governo degli Stati Uniti non ha prove che ci sia vita al di fuori del nostro pianeta, o che una presenza extraterrestre abbia preso contatto con alcun membro della razza umana.Per, scritto nello stesso post, le ricerche continuano comunque.

NICOLA SIMONETTI

Il caff allunga la vita


C
aff? Buono per la tua vita. Lo assicurano studiosi dellIstituto americano contro il cancro diretti dal prof. Neal Freedman il cui pi recente studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, condotto su 400.000 persone di 30-71 anni di et, ha registrato, dopo 13 anni di osservazione, 10% in meno di morti nel gruppo che prendeva 2 tazze al giorno di caff rispetto a chi non ne aveva bevuto. Il caff, una buona droga psicostimolante che - dice il prof. Ticca - induce trascurabile dipendenza psichica ma non assuefazione o dipendenza e tiene pi in forma. Il caff diventa rischio quando il soggetto normale superi 2-3 tazze giornaliere e quando, ovviamente, vi siano controindicazioni (gravidanza, reflusso gastroesofageo, ipertiroidismo, uso di farmaci rinforzanti o ritardanti gli effetti). Le regole di un buon caff? Ce le dice Giovanni Salatino, titolare del bar Pace di Noci, le cui regole, stranamente, si identificano con quelle degli scienziati: 7 grammi, la quantit ideale, 25 millilitri in 25 secondi ad una temperatura di 67 gradi in tazzina non cilindrica (la crema che deve esserci sempre), calda, pressione adeguata della polvere, bordi del portafiltro ben puliti (si rovinano le guarnizioni ed il caff sa di gomma bruciata), miscela di primordine.

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