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L'ipotesi di connessione trasversale Tirreno-Adriatico tra Basso Lazio e Molise va inquadrata principalmente nelle politiche nazionali di assetto spaziale (Disegno Strategico Nazionale), elaborate nell'ambito delle politiche di sviluppo economico definite nel Quadro Strategico Nazionale
REGIONE MOLISE
SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI Corridoio trasversale A14-A1 (Termoli San Vittore) Il corridoio consiste nella realizzazione del nuovo collegamento autostradale San Vittore-Termoli, con un tracciato di circa 150 km, di cui oltre il 90%, pari a circa 140 km, riguarda il territorio della regione Molisee si svilupper in due tratte: - SanVittore-Venafro-Isernia-Bojano-Campobasso; - Bojano-Termoli. La nuova arteria discende essenzialmente dalla inadeguatezza del sistema delle comunicazioni e dei trasporti del Molise e dalla mancanza di un collegamento trasversale tra il Tirreno e lAdriatico, con il duplice obiettivo quindi di migliorare il livello di servizio in termini di mobilit, accessibilit e sicurezza del collegamento stradale tra la dorsale adriatica e la dorsale centrale, e di valorizzare e sviluppare le potenzialit economiche delle aree commerciali ed industriali delle province di Isernia e Campobasso.
REGIONE LAZIO
SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI Realizzazione del Progetto integrato - Corridoio tirrenico intermodale Roma-Latina e collegamento CisternaValmontone ... Itinerario A12 Pontina Appia: variante alla SS 7 Appia in comune di Formia Il progetto consiste nella realizzazione della variante stradale, denominata Pedemontana di Formia, alla statale SS 7 Appia nel tratto compreso tra il territorio di Gaeta in localit Puntone e lo svincolo per Cassino e Napoli, in localit Santa Croce. Lintervento ha una estensione di circa 11 km, suddivisa in cinque tratte ed interessa i territori comunali di Gaeta e Formia, in provincia di Latina e prevede la realizzazione di una strada di categoria A, a doppia carreggiata e con due corsie per ogni senso di marcia. Adeguamento SS156 dei Monti Lepini ...
G. Fontana, Verso il Quadro Strategico Nazionale, Rapporto dal Territorio 2005, INU
Luciano De Bonis, Universit del Molise
Per utilizzare il quadro di riferimento programmatico non come quadro di conformit bens come contesto generatore di un progetto di territorio, il riferimemento alle politiche strategiche di assetto spaziale nazionale va tuttavia completato con la considerazione della situazione insediativa e va integrato con un inquadramento ulteriore nella politiche di conservazione e valorizzazione ambientale del territorio in questione
La considerazione contestuale di aspetti insediativi e aspetti ambientali rivela, stando ad alcune elaborazioni recenti, una sorta di comprensenza e sovrapposizione, nel sistema territoriale innervabile con l'infrastruttura di collegamento trasversale, di caratteri insediativi e di qualit ambientale, entrambi "diffusi"
Tipi socio-territoriali
MinisterodelleInfrastrutture-DiCoTer(SocietItalianadegliUrbanisti), 2006
Luciano De Bonis, Universit del Molise
Ma non si tratta principalmente e semplicemente di una questione di compatibilit": Il "progetto di territorio", infatti, per sua natura un progetto che integra aspetti infrastrutturali, aspetti insediativi e aspetti ambientali
Tale capacit integrativa del progetto di territorio potrebbe portare a configurare ipotesi di assetto capaci si travalicare il tradizionale dualismo citt/campagna per considerare finalmente a pari titolo materiali della nuova urbanit sia gli aspetti infrastrutturali, sia quelli insediativi sia, infine, quelli ambientali, che da esterni diventerebbero interni alla nuova citt-territorio o citt-ambiente (per inciso l'unica in grado, nei casi come quello in questione, di competere coi sistemi metropolitani)
Luciano De Bonis, Universit del Molise
Il "progetto di territorio" tende anche ad integrare e a far interagire differenti soggetti, necessitando comunque di forme di accordo partenariale La questione del partenariato rimanda alla pi vasta questione genericamente partecipativa
Un "progetto di territorio" come quello sviluppabile intorno all'ipotesi di collegamento trasversale tra Basso Lazio e Molise potrebbe in questo senso contribuire a superare entrambe le concezioni partecipative prevalenti: quella cosiddetta debole - largametne prevalente sia in Italia sia in Europa in materia di ambiente e territorio - che in realt coincide con forme di informazione e consultazione del pubblico
ma anche quella cosiddetta forte - quasi mai praticata - che richiederebbe una qualche forma di co-determinazione delle scelte di competenza di un determinato soggetto da parte di altri soggetti sociali
in favore di una partecipazione attiva al partenariato, in iniziative di loro diretto interesse, di una grande variet di soggetti sociali
Luciano De Bonis, Universit del Molise