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Utente e-GdP: solaro - Data e ora della consultazione: 7 giugno 2012 08:44 26 LETTERE

dalla prima pagina


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GIORNALEdelPOPOLO MERCOLED 28 MARZO 2012

Broggini, un ticinese alla ribalta


(...)pi importante della comunit Migros: oltre ad operare come centrale dacquisto, ha il compito di gestire tutte le attivit Migros che non riguardano le dieci cooperative regionali, nei settori della produzione alimentare (Jowa, Frey, ecc.), del commercio (Globus, Denner, Interio, ecc.), del turismo (Hotelplan) e finanziario (Banca Migros). Il suo Consiglio di amministrazione ha inoltre il compito di definire la strategia globale della comunit Migros, una realt economica che, con 84.000 collaboratori, genera un fatturato di 25 miliardi di franchi. La nomina del nuovo presidente ha fatto seguito ad una procedura durata parecchi mesi, che ha visto i candidati essere valutati da diversi gremi e per finire presentarsi, sabato scorso, davanti ai 110 delegati delle dieci cooperative Migros che costituiscono lassemblea generale della FCM. La seduta durata diverse ore, durante la quale i candidati si sono presentati, hanno illustrato le loro visioni per il futuro e risposto alle domande dei delegati. Al voto lavvocato Broggini lha spuntata davanti agli altri quattro candidati. Un esito per niente scontato, se si considera il fatto che tutti i suoi predecessori (Pierre Arnold, Jules Kyburz e lattuale presidente Claude Hauser) hanno assunto questa carica dopo una lunga carriera interna, mentre Andrea Broggini vi accede otto anni dopo essere entrato in Migros direttamente nel Consiglio di amministrazione della FCM, su proposta dei delegati di Migros Ticino che lhanno poi proposto anche alla presidenza, con un bagaglio di esperienza in diritto societario a livello internazionale in campo industriale e finanziario. Da allora riuscito a farsi apprezzare per la sua professionalit e sabato scorso a convincere i delegati delle cooperative di poter contribuire al successo di Migros, rispettando i suoi impegni anche in campo sociale, culturale ed ambientale.
LORENZO EMMA

Completamento del San Gottardo, diamoci da fare


(...) era considerato a Berna unipotesi a dir poco fantasiosa e non un progetto concreto su cui lavorare. Il Consiglio federale non lha mai preso seriamente in considerazione se non allultimo momento. Poi, col passar del tempo, gli argomenti che venivano addotti a favore dellipotesi, deleteria per il Ticino, della chiusura per tre anni del traforo, si sono squagliati uno dopo laltro. Si diceva: il Ticino non rimarr isolato, ci saranno le misure daccompagnamento. Anche alla libera circolazione delle persone ci sono le misure daccompagnamento, e si visto come andata a finire. Si diceva: si potr spostare efficacemente il traffico dalla strada alla ferrovia durante i lavori di risanamento. Poi ci si accorti che sulla ferrovia (pur considerando il tunnel di base AlpTransit Gottardo) non c nemmeno lontanamente la capacit necessaria per effettuare tale trasferimento. Il risultato dei tentativi di trasferimento sarebbe la formazione di una monumentale coda di autocarri da Biasca (sede dellipotetica stazione di trasbordo) a Chiasso. Per costruire la stazione di trasbordo di Biasca, inoltre, si devasterebbe il territorio (altro che vantaggi turistici!), alloperazione non parteciperebbe una ditta ticinese che sia una (AlpTransit insegna), ed inoltre la realizzazione della gigantesca infrastruttura suonerebbe la campana a morto per lautostrada viaggiante da confine a confine: se infatti c gi una stazione di trasbordo a Biasca, nessuno a sud di Chiasso si sognerebbe di costruirne unaltra a poche decine di Km di distanza: nemmeno con i soldi svizzeri (perch va sempre a finire cos). E si spera che nessuno pensi seriamente che in Ticino, come pure nel Canton Uri, si sia disposti a credere alla storiella delle stazioni di trasbordo temporanee, che verrebbero smantellate una volta risanato il Gottardo: per realizzare queste megastrutture si spenderebbe mezzo miliardo, pi 70 milioni allanno di gestione. E dopo tre anni mandiamo le ruspe? Tanto pi che le gigantesche stazioni di trasbordo nessuno le vuole in casa propria: nel Canton Uri ed in Ticino gi si affilano le armi legali dei ricorsi e dei controricorsi nel caso in cui E sappiamo benissimo cosa questo possa significare sotto lottica dei costi e della tempistica. A ci va aggiunto il problema della sicurezza delle gallerie stradali. E purtroppo la tragedia di Sierre, verificatasi oltretutto in un tunnel monodirezionale, un drammatico monito che nessuno pu permettersi di ignorare. Immaginiamo cosa sarebbe potuto succedere in una galleria con traffico bidirezionale lunga 16 Km come quella del Gottardo. solo dopo questi fatti che a Berna il completamento non pi tab.
LORENZO QUADRI

La RSI ha paura della Lega?


C da rimanere di stucco. Il miglior documentario svizzero del 2011, appena premiato nellambito dei Quartz (gli Oscar svizzeri) a Lucerna e gi mortificato. La nostra televisione lo programma sul canale minore luned sera ad orari impossibili. andato in onda alle undici meno un quarto Vol spcial di Fernand Melgar, gi premiato lo scorso agosto a Locarno un documentario sul tema che appassiona tutti, in un modo o nellaltro. Si parla di richiedenti lasilo respinti Ma non se ne parla per dare giudizi, sposare questa o quella tesi. Melgar mette in scena la tristezza, la disperazione, la rabbia contenuta, la delusione. Mostra ci che avviene. Perch un gioiello di attualit come questo non viene trasmesso in una fascia oraria in cui la gente sveglia e sulla rete principale? Perch non viene programmato a Storie, la domenica sera? Perch non se ne coglie lo spunto originale e nuovo costruendo attorno un evento (cosa che far la RTS 1 nella Svizzera francese, in prima serata il 28 marzo) con un dibattito che esca dai soliti schemi in cui le campagne elettorali sguazzano? mancanza di coraggio? Non sar che la RSI ha paura della Lega? Perch la RSI miope e sorda agli stimoli culturali e anzi li mortifica? Son gi l belli e pronti, occorre solo apparecchiarli. Dobbiamo per forza andare a trovare le indagini coraggiose in orari decenti su altre reti televisive (magari sulla

RAI3, la domenica sera, verso le nove e mezzo?) perch da noi i servizi speciali, le cose belle passano in sordina, i bei film alle undici di sera, le scemenze invece spesso a portata di clic subito dopo la cena. Perch la nostra RSI non si assume un compitino educativo dando il giusto spazio alle cose belle (o forse qualcuno potrebbe sostenere che Vol spcial noioso, fazioso, poco interessante?) programmandole in modo tale da offrire ai ticinesi la possibilit di sceglierle, le nostre cose belle? LUISA CANONICA, Breganzona

www.nosuperstrada.ch per credere. Quindi superstrada s, no, forse, decidano gli altri. Pochi concetti e ben confusi. Ma, signor Sindaco, cos difficile dire chiaramente da che parte sta allelettore che dovr scegliere chi amministrer Stabio nel prossimo quadriennio?... ed aggiungo: per fortuna che alla ferrovia Mendrisio - Stabio - Varese, ha pensato il precedente Municipio, altrimenti sarebbe stata unaltra telenovela come quella della superstrada?
MARZIO GRASSI

Superstrada Stabio-Gaggiolo: S, No, Forse?


In questi giorni di frenetica campagna elettorale il circo della politica funziona a pieno regime ed curioso vedere come a volte, da unintervista allaltra, nostri navigati politici locali entrino in evidente contraddizione. Curioso il caso dellattuale Sindaco di Stabio, sullo spinoso tema della costruzione della superstrada tra Stabio ed il confine di Gaggiolo (SPA 394). Secondo il suo programma di partito, il progetto va seguito costantemente, ma non si sa se per il s o per il no. Nellintervista sul Corriere del Ticino di venerd u.s., il nostro Sindaco dice che la popolazione di Stabio dovrebbe tornare alle urne per decidere cosa fare. Sullultimo numero di Opinione Liberale afferma invece che la superstrada deve essere prolungata. Per finire, il suo nome spicca nel comitato che si oppone al progetto: vedere

Municipale di Stabio nel quadriennio 2004-2008

Anziani un valore aggiunto per Coldrerio


Viviamo in una societ che ha come obiettivo principale il reddito. Chi non produce reddito tagliato fuori da tutto quello che conta. Sempre pi persone si trovano in difficolt e riescono a malapena a sbarcare il lunario. E gli anziani? Il prossimo quadriennio politico per Coldrerio essenziale per la costruzione della casa anziani. Infatti, con una popolazione che conta praticamente il 40% di anziani, una infrastruttura quale la casa anziani risulta indispensabile. Ma come concepire le infrastrutture per chi si trova nella terza et? un problema che si presenta molto tosto gi in partenza. Da un lato la casa medicalizzata per gli anziani non autosufficienti cosa buona, per chi solo e non ha pi la possibilit di terminare la propria esistenza nella sua

abitazione. La casa anziani per non deve essere lultima dimora prima della via dei cipressi, bens bisogna dare tutte le possibilit a chi anziano vuole rimanere al proprio domicilio, creando una nuova sinergia di cure perfette e appartamenti protetti nel luogo dove hanno consumato la propria esistenza. Oggi il cantone fa molto con i sussidi per grandi invalidi e laccompagnamento, ma questo non sufficiente se gli anziani sono soli. Ecco limportanza di entrare nel merito di appartamenti siti a Coldrerio con tutte quelle infrastrutture atte al mantenimento dellanziano al proprio domicilio. La solitudine la prima situazione di disagio, quindi importante creare delle possibilit di vita comunitaria per chi vive solo. Oggi gli anziani sono un valore aggiunto per la comunit di Coldrerio, perch se si trovano delle soluzioni mirate si allevia la vecchiaia di chi ha portato il benessere al nostro comune. Non dobbiamo dimenticare chi siamo e da dove veniamo, la memoria storica importante per

buttare le basi dello sviluppo del nostro comune. Il prossimo quadriennio sar il banco di prova per chi verr eletto sia in Municipio che in Consiglio Comunale per trovare soluzioni appropriate per i nostri anziani di Coldrerio. La felicit di queste persone passa attraverso la solidariet di tutti noi e sarebbe bello non pi sentire che la vecchiaia una malattia, la fatidica frase troppe volte pronunciata da chi si trova nella terza et. Anche gli ultimi anni della vita meritano di essere un piacere vissuto pienamente.
MATTEO MUSCHIETTI

candidato al Cons. Comunale di Coldrerio per il PSP

il Vangelo di oggi

GIOVANNI 8,31-42:
In quel tempo, Ges disse a quei Giudei che gli avevano creduto: Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verit e la verit vi far liberi. Gli risposero: Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: Diventerete liberi?. Ges rispose loro: In verit, in verit io vi dico: chiunque commette il peccato schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi far liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perch la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro. Gli risposero: Il padre nostro Abramo. Disse loro Ges: Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verit udita da Dio. Questo, Abramo non lha fatto. Voi fate le opere del padre vostro. Gli risposero allora: Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!. Disse loro Ges: Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perch da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.
Prima Lettura: Dn 3,14-20.46-50.91-92.95 Salmo Dn 3,52-56.

segue da pagina 6

Vesperale a Pregassona
(...) Cos, anche grazie alla regia di Claudio Laisio, si reso il dovuto onore a intuizioni che Etty ha affidato a fogli di cui non sapeva quale sarebbe stato il destino, quando in mezzo allorrore del campo di transito di Westerbork scriveva: dai campi di concentramento stessi che devono nascere pensieri nuovi, capaci di riscattare lumano; in te che le cose devono trovare chiarezza, non devi perderti tu nelle cose; dobbiamo avere altri organi per percepire il reale, oltre a una ragione il cui prodotto la burocrazia; io mi sveglio ogni mattino e non riesco a non dire che la vita, in mezzo a tutto questo, una cosa bella; io sono nelle mani di un altro, e sempre dalla dispersione pi grande ritrovo me stessa rivolgendomi a lui nella preghiera. Dobbiamo il testo del dialogo svoltosi in san Massimiliano Kolbe domenica scorsa alla fedelt con cui Luciana Breggia che ne lautrice, ha da anni intessuto un rapporto con i pensieri lasciatici in eredit da Etty Hillesum. Luciana Breggia impersonata nella rappresentazione da Elda Olivieri e presente di persona in prima fila, accanto al Vescovo di Lugano pone infatti tutta una serie di domande alla giovane ebrea andata incontro al suo destino testimoniando di non aver affatto perso la propria umanit in un contesto totalmente disumano. E colpisce lo stridente contrasto, certamente voluto, fra le domande della nostra contemporanea disperate, incerte, piene di dubbio e di impotenza e la chiarezza semplice e decisa delle risposte. Linvito a incontrare direttamente Etty Hillesum nei suoi scritti, domenica sera sicuramente stato accolto da molti.
IDA SOLDINI

Evelina consiglia
Per il bagno al bambino non usare lozioni fredde, ma tenete prima la bottiglia in acqua calda. Per le tarme. Sbriciolate nel sacchetto in cui riponete il collo di pelliccia, una sigaretta e un po di pepe. Lacqua saponata con sapone naturale (non detersivo) ottima per far sparire i parassiti dalloleandro. I limoni metteteli in frigo in un contenitore pieno dacqua. Resteranno pi sugosi. Per pulire le bottiglie che hanno contenuto olio, versatevi dei fondi di caff, agitate bene, infine sciacquate con acqua e bicarbonato. Le macchie di biro vengono via con lalcol, oppure con latte misto ad aceto. Un po di cenere del caminetto unita al detersivo nel lavaggio degli strofinacci, dar risultati ottimi. Per ricaricare lorologio lesperto consiglia di girare sempre le lancette in avanti, mai indietro, anche se dovete fare un lungo giro. Per attaccare un bottone alla pelliccia mettere tra il bottone e la pelliccia un foglietto di carta bianca sottile. Si evita di attorcigliare i peli con il filo. Per evitare che nella polenta si formino grumi, appena bolle lacqua spegnere il fuoco e versare la farina. Solo dopo accendete il gas. La vostra pattumiera non mander cattivo odore se cospargerete il fondo con un po di detersivo ogni volta che cambiate il sacchetto.

il santo del giorno

GONTRANO

RE DEL VI SECOLO

figlio di Clotario e nipote di Clodoveo, il re merovingio convertitosi al cristianesimo. I suoi primi anni non furono affatto esemplari e per nulla segnati da delicati episodi. Anzi fu un rude in una societ rude; spos e ripudi tre mogli; fu in guerra con i suoi tre fratelli, Cariberto, Sigeberto e Chiplerico, fra i quali Clotario aveva suddiviso il suo vasto regno; conobbe la sofferenza per la morte di tutti i suoi figli. Let matura segnata dalla conversione, dalla penitenza, dalla mortificazione e dal sacrificio. Riusc a riunire sotto il suo scettro i regni di Francia, che govern con saggezza, insieme a un nipote, da lui adottato, dando al suo popolo un periodo di benessere e di pace. Sempre leale verso la Chiesa; pieno di fede pur in mezzo ai suoi errori; pronto allumilt e allobbedienza; rispettoso verso lautorit e la libert dei vescovi, ai quali chiese sempre consiglio nelle situazioni pi difficili e nei problemi pi delicati. Volle essere un padre e un pastore dei suoi sudditi, legando il suo nome e il suo governo alla generosit, che manifest in particolare in occasione di epidemie e carestie, e a interventi saggi, come il concreto impegno per leducazione del suo popolo. Mor nel 593 a 69 anni.
Santi di gioved 29 marzo Secondo; Bertoldo; Ortolana dAssisi Preghiera perenne Suore della S. Croce del Carmelo S. Teresa, Brione s/Minusio

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