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LA VOCE DELLA GENTE VENETA


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N 48 - settembre 2011

LEditoriale
di Maurizio

Conte

NON VOGLIAMO CONDANNATI PER MAFIA NEL TERRITORIO PROVINCIALE DI PADOVA NON di MAURIZIO CONTE, ALESSANDRO PAIUSCO E GIULIO CENTENARO
Il Salvuccio Riina intende stabilirsi a Padova? La Lega Nord e lintero Consiglio Provinciale non ci stanno e con una mozione votata favorevolmente - con la piena trasversalit dellaula - lo scorso gioved 29 settembre la politica, tutta, ha inteso dare un parere ben preciso in merito a questa volont del tutto inappropriata del figlio di uno dei boss mafiosi dal nome altisonante. Il Gruppo Consiliare Liga Veneta - Lega Nord Padania ha presentato un documento che nellintenzione impegna la Presidente della provincia di Padova ad attivarsi, presso gli organismi preposti, affinch venga scongiurata lipotesi di accoglienza, in tutta la provincia di Padova, dei soggetti condannati per mafia. Dopo la presentazione della Mozione Consiliare si acceso un dibattito tra le varie parti, ma alla fine il documento stato approvato da tutti i Gruppi Consiliari (Lega Nord, Pdl, Udc, Idv, Pd) esprimendo pertanto unauspicabile opinione unanime su questo argomento che sta creando un vero e proprio allarme sociale. E pertanto evidente il segnale che proviene dalla Provincia di Padova che ha in questo caso espresso unopinione unitaria sullinopportunit e inadeguatezza del territorio provinciale da ospitare certi pericolosi personaggi. Teniamo a precisare che non si tratta di un pentito ma di un condannato che ha semplicemente terminato di scontare la pena inflittagli e che vuole trasferirsi lontano dalla Sicilia dove ha perpetrato le sue attivit criminali . Storicamente la mala del brenta nacque con larrivo, sul finire degli anni 70 e inizio anni 80, di alcuni esponenti della mafia siciliana costretti al soggiorno obbligato nelle province di Padova e Venezia che cre le condizioni per la nascita di un gruppo paramafioso che facesse da ponte tra Nord e Sud. A tale notizia, in tutto il Veneto e in provincia di Padova, si sono immediatamente levate forti e condivisibili proteste sia dai Cittadini che dai Rappresentanti della politica, tale ipotesi perci sta creando un vero e proprio disagio e allarme sociale, la Lega Nord, alla luce anche dellapprovazione di questa mozione non intende arretrare di un passo dal contrastare questa presenza scomoda quanto pericolosa, se si render necessario scenderemo in piazza per impedire che anche questo problema del sud ricada sulle spalle del nord, o meglio del Veneto, che non vuole pi pagare per gli sbagli di altri.

A Padova, Giuseppe Salvatore Riina d e t t o Salvuccionon lo vogliamo. I blog siciliani riportano gi la posizione a loro dire ipocrita e strumentale degli esponenti della Lega Nord che non vogliono questa scomodissima presenza sul proprio territorio. E la lega Nord ha ancora una volta ragione con questo tipo di pretesa. Qui torniamo al tempo dei confini dei mafiosi anche se il figlio di uno dei pi temibili boss della malavita ha scontato la propria pena, c poco da fare, alla redenzione difficile credere tant che pensare alla mancanza di inquinamento nei contatti e nello stile di vita di questo personaggio mi riescedifficile. Gli otto anni scontati per una condanna per associazione mafiosa non sono una totale garanzia, una giusta attivit sarebbe quella di far lavorare Riina in una delle strutture confiscate proprio alla mafia, in Sicilia, magari a Corleone, in modo tale che ogni giorno faccia ricordare il dolore e quanto di pi negativo sia stata ed tuttora questa forma di cancro della societ.

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Sommario
Trivellazioni, un rischio troppo alto Servizio idrico le Regioni devono dire la propria Terrorismo, Zanonato nel segno dellassurdo Regione Sicilia, 10 volte sprecona Rifiuti, se Fusina ne ha bisogno li cerchi qui Assegno sociale agli stranieri, ora basta! La lotta alla mafia . Iniziativa Regionale per la diffusione del car pooling

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LA VOCE DELLA GENTE VENETA

TERRITORIO

SERVIZIO IDRICO. LE REGIONI SULLE TARIFFE VOGLIONO POTER DIRE LA LORO


Le Regioni poco o nulla possono fare sia riguardo gli incrementi delle tariffe, sia perch venga attuata unazione calmieratrice sul prezzo dellacqua. Ma il Veneto, in coordinamento con le altre Regioni, si sta adoperando perch la questione dellapprovazione delle tariffe dellacqua da materia esclusiva del livello statale trovi una flessibilit maggiore che tenga conto delle esigenze regionali. E questo in sintesi quanto lassessore veneto allambiente e al ciclo dellacqua Maurizio Conte ha prospettato, in occasione dellultima seduta della giunta regionale, affrontando largomento in relazione ad una risposta da dare ad uninterrogazione sul tema del servizio idrico presentata in consiglio-Conte ha richiamato lattenzione dellesecutivo veneto su come la tariffa del servizio idrico integrato sia regolata da una legge nazionale. Inoltre recenti sentenze della Corte Costituzionale hanno confermato lassoluta riserva di competenza statale sulla materia specifica, inibendo di fatto alle Regioni ogni intervento a riguardo. La tariffa del servizio idrico viene costruita sulla base di una formula prefissata, non modificabile da parte degli enti di gestione, in ragione del programma di interventi che determinano il volume di investimenti previsti dalla programmazione pluriennale di ciascuna autorit dambito territoriale. Inoltre, leventuale aumento tariffario soggetto ad un meccanismo automatico che impone una soglia non superabile.Ci batteremo sempre e comunque perch lacqua resti un servizio pubblico ha concluso Conte ma le necessit di forti investimenti e di avere impianti e infrastrutture adeguati alle nuove normative europee e nazionali obbligano gli enti gestori a provvedere alla copertura degli investimenti con tariffe congrue. E su queste le Regioni vogliono avere voce in capitolo
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto allAmbiente

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Il Veneto ancora segnato dalla fastidiosa attivit di Felice Maniero non pu trovarsi ancora a pagare lo scotto dei galeotti di altre regioni, quando la Lega Nord combatteva contro la sciagurata legge del confino obbligatorio che tanti guai ha portato al Nord, era ben chiaro che il futuro non avrebbe dovuto presentare ancora simili casi. Il carroccio dallinizio degli anni 90 ha dimostrato una fortissima avversione e contrariet allinserimento di queste figure al nord. Abbiamo corso grossi rischi negli anni 90 contrastando la malavita organizzata, ma visto il ripetersi di questi confinila battaglia pare sia ancora da ripetere. A Padova Riina non deve arrivare.
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

RIFIUTI, SE FUSINA NE HA BISOGNO, SE LI CERCHI IN AMBITO REGIONALE


Abbiamo costruito nel Veneto un sistema di impianti di smaltimento che guarda ai rifiuti prodotti sul nostro territorio. Quindi se limpianto di Fusina ha bisogno di un maggior quantitativo di rifiuti da trattare, se li deve cercare in ambito regionale e non certo a Napoli. E quanto risponde lassessore regionale alla politiche ambientali Maurizio Conte alla proposta lanciato a mezzo stampa dai responsabili del termovalorizzatore di Fusina, nel veneziano, di aprire le porte ai rifiuti di Napoli in considerazione del fatto che le quantit attualmente trattate sono inferiori alle potenzialit massime dellimpianto. Il nostro obiettivo primario aggiunge Conte quello di realizzare un sistema virtuoso, da allargare semmai oltre i confini provinciali, e rendere possibile ed effettiva una gestione che deve guardare ad un servizio di qualit ma anche garantire che quelli che sono gli investimenti che derivano va ricordato dalle tariffe che pagano i veneti, servano per il nostro servizio e non per quello dei napoletani che a loro volta devono attrezzarsi in maniera adeguata ed autonoma rispetto al loro fabbisogno.

TRIVELLAZIONI IN VENETO. CONTE: UN RISCHIO TROPPO ALTO


Per adesso la richiesta pervenuta da parte di ditte estere relativa solo allottenimento di permessi dindagine di carattere geologico, ma se la ricerca di idrocarburi fosse positiva chi pu pensare che non arriver poi anche la richiesta di sfruttamento? A porre la questione lassessore regionale allambiente Maurizio Conte che torna sullargomento delle trivellazioni in Veneto in un intervento per un settimanale diocesano.Mi pare abbastanza evidente sottolinea Conte - che queste societ estere non sono disposte a mettere capitali non indifferenti al solo scopo di favorire unulteriore conoscenza geologica del sottosuolo. Dietro a tutto questo c lintento di scoprire giacimenti di idrocarburi che possano garantire una soddisfacente produzione, particolarmente di gas metano. Se le Commissioni tecniche di valutazione dellimpatto ambientale dovessero dare un eventuale nulla osta allindagine e se tutto si fermasse al solo miglioramento delle conoscenze del nostro territorio, si potrebbe supporre un indubbio risvolto positivo. Tuttavia, da ritenere molto probabile che le stesse ditte procedano poi con la richiesta di sfruttamento.E questa aggiunge - la problematica pi delicata e sensibile dal punto di vista dellimpatto sul territorio. Specialmente per quanto riguarda il rischio concreto di subsidenza che si potrebbe venire a creare a seguito delle estrazioni. Allora mi domando se un territorio cos fragile come quello delle aree interessate da questo progetto possa permettersi di affrontare un simile rischio. Visti anche i danni dellalluvione del 2010, Conte sostiene che sarebbe un controsenso che la Regione da una parte spendesse consistenti risorse economiche per mettere in sicurezza gli argini e creare casse di espansione per i fiumi e poi, dallaltra, favorisse labbassamento del suolo.Conte, infine, esprime la convinzione che le risorse della nostra terra dovrebbero andare in primo luogo ai cittadini del Veneto, pi che a societ o a capitali stranieri. La politica degli amministratori veneti ha il dovere di tutelare linteresse dei propri cittadini che, in questo caso, significa non sfruttare, sfregiare o deturpare la nostra superficie e sottrarre le ricchezze del sottosuolo.
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto allAmbiente

Maurizio Conte
Assessore Regionale Veneto allAmbiente

LA VOCE DELLA GENTE VENETA

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SICUREZZA E IMMIGRAZIONE

Regione Sicilia, 10 volte sprecona


di MAURIZIO CONTE e ROBERTO CIAMBETTI
ramente emergono squilibri inaccettabili; il peso del costo del lavoro pubblico , da questo punto di vista, emblematico: la regione Sicilia per amministrare 5 milioni di abitanti spende per il Personale dipendente 1.748 milioni di ; in Veneto, con una popolazione pressoch analoga, il costo del Personale scende a 149.6 milioni, cio 11,6 volte di meno, praticamente 30 per ogni cittadino. La Pubblica amministrazione preleva dal territorio veneto oltre 67 miliardi di euro, pari a 13.984 euro procapite; spende in servizi per il cittadino residente in Veneto circa 47 miliardi, pari a 9.699 euro procapite: complessivamente, le entrate prelevate in Veneto superano le spese effettuate per 20,9 miliardi di euro, pari a 4.315 euro procapite. Una cifra esorbitante: la Baviera, ha un residuo fiscale di soli 3,5 miliardi annui e il Baden Wuttemberg di 4,4 miliardi, noi pi di 10,3 miliardi annui. Lo stesso peso del Debito Pubblico regionalizzato dovrebbe mettere sullavviso: se il debito sovrano italiano pari al 120,7 per cento del Pil, in Germania scende all82,4 per cento ma, regionalizzando il dato, scopriremo che il veneto avrebbe una incidenza del debito sul Pil del 74.8 per cento, un punto percentuale in pi rispetto allAustria. Le regioni pi virtuose Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, seguite a una certa distanza da Piemonte, Toscana, Marche, Friuli-Venezia Giulia sostengono il peso dellinefficienza pubblica altrui . Per capire di cosa stiamo parlando diciamo che la Lombardia stacca gi, ogni anno, un assegno di oltre 32 miliardi di euro a beneficio dei territori pi deboli, contro un assegno, come dicevo, di 10,3 miliardi del Veneto e uno di 8 miliardi dellEmilia Romagna. La via duscita da questo vortice di spesa iniquo e penalizzante per il nostro Veneto? coraggio e federalismo.

Da sola la Regione Lazio,5,7 milioni di abitanti, ha un debito pari alla somma dei debiti di Lombardia, Veneto, Emilia, Liguria e Piemonte, che rappresentano circa 24 milioni di abitanti. Per capire, il debito in Veneto pari al 13 per cento rispetto alle entrate correnti; in Lazio, invece, il debito circa l80 per cento delle entrate correnti, in Campania il 69 per cento. Se vogliamo affrontare nodi strutturali nella spesa pubblica dobbiamo aggredire queste centrali dove chia-

ZANONATO NEL SEGNO DELLASSURDO: PER LUI LA LOTTA AL TERRORISMO PASSA PER LINTEGRAZIONE
che di questa sua convinzione ha fatto uno stile amministrativo. I risultati di questa ricetta, nella Citt del Santo, sono tristemente sotto gli occhi di tutti, la tanto sventolata integrazione ha prodotto risultati tragici, ed ora, la ricetta la vuole proporre su scala mondiale. Sembra quasi un ironica (quanto tragica) provocazione. Forse per Zanonato fa finta di non sapere che il progetto di islamizzazione filtra in Europa grazie allingenuit di simili dichiarazioni. La Fallacci sarebbe andata a festa contro tanta demagogia. Mi auguro che in futuro il rispetto dellintelligenza dei cittadini e specialmente dei familiari delle vittime non sia ulteriormente calpestato da simili strumentalizzazioni. La sensibilit che la nostra Citt aveva finora dimostrato nel ricordo di questa immane tragedia non era ancora stata sfiorata da dimostrazioni di forza ideologica e mi auguro che in futuro non ne debba assistere ancora.
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

Il Sindaco di Padova afferma che il miglior modo per difendersi dal terrorismo lintegrazione. Alla memoria delle tante vittime della follia terroristica e delle loro famiglie da Padova arriva un messaggio surreale, ideologico, Zanonato che vede la divisione tra le genti quale obiettivo dei seguaci di Allah propone la usa ricetta da uomo buono e accogliente: lunica soluzione per combattere il proselitismo islamico (e non solo) rimane scritta nellintegrazione. Una frase infelice, da politico lontano dalla realt

Condivido la linea dura del Governo contro i grandi evasori e, dopo le recenti truffe fiscali emerse nel vicentino, invito anche Confindustria ad usare il pugno di ferro. Confindustria dovrebbe fare una black list per chi evade il fisco, e chi finisce in questa lista dovrebbe essere messo fuori. Penso inoltre a misure che vietino di fare impresa nei casi accertati di maxi-evasione. E' ora di finirla con questi imprenditori che riaprono l'attivit con un prestanome di parenti e amici. Se perdi l'azienda perch hai sbagliato non devi pi riprendere a fare l'imprenditore. Tuttavia invito a discernere sulla gravit dei casi: ci sar qualcuno che fa errori sulle bolle di accompagnamento, non parliamo di loro ovviamente ma di evasori veri. Luca Zaia Governatore Veneto

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LA VOCE DELLA GENTE VENETA

POLITICA e TERRITORIO

ASSEGNO SOCIALE AGLI EXTRACOMUNITARI:


E IL MOMENTO DI DIRE BASTA !
La Corte Costituzionale continua con sentenze nel segno della politica, prassi consolidata che passo dopo passo sta portando questo organismo alla lenta ma inesorabile sostituzione dei legislatori. Succede in questo caso con lerogazione dellassegno di invalidit civile agli stranieri. Larticolo 80 della Legge 388/2000 che limita il diritto allassegno sociale alle provvidenze economiche agli stranieri che siano titolari di Carta di soggiorno stato dichiarato incostituzionale. A sancire lillegalit del divieto di concessione del sostegno economico a chi privo di permesso di soggiorno, novit che ormai non stupisce, stata la Corte Costituzionale, che ha giudicato la norma una discriminazione nei confronti del cittadino straniero, violando lart. 14 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libert fondamentali. Dunque, la sentenza 187/2010 ha quindi stabilito che la concessione delassegno di invalidit non potr essere vincolata alla Carta di soggiorno. Era stata la Corte dappello di Torino a richiedere il giudiziose di legittimit dellarticolo, in seguito al ricorso di una cittadina romena regolarmente residente in Italia. La donna, pur essendo riconosciuta invalida si era vista negare linvalidit civile in quanto non titolare della carta di soggiorno. Il Tribunale di Torino aveva interpellatola Corte, denunciando come la norma impugnata presentasse una discriminazione nei confronti dello straniero rispetto al cittadino, in violazione dellart 14 della convenzione per la salvaguardia dei diritti per luomo e delle libert fondamentali. La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso, rivelando come la disposizione oggetto di impugnativa abbia senzaltro proseguito una finalit restrittiva in tema di prestazioni sociali da riconoscere in favore dei cittadini extracomunitari.Ma qual la spesa a spanne che lo stato si accolla a favore degli immigrati regolari e irregolari: 2,8 miliardi per la sanit e 2,8 miliardi per la scuola e le spese principali. 400 milioni invece la spesa che lINPS affronta per servizi sanitari agli immigrati irregolari, i servizi comunali sono pari a 450 milioni. Uno svenamento dei conti pubblici aggravato dalla piena crisi che lo Stato ancora non pu sottrarsi dallaffrontare con equit. Nel 2008, con apposita Legge, questo Governo fu in grado di tamponare il salasso buonista avviato dai precedenti Governi di centrosinistra perch la richiesta di ricongiungimento familiare di genitori, zii e partenti di stranieri cre un vero e proprio affollamento di domande, ed allora si corse ai ripari prevedendo una residenza di almeno 10 anni in Italia per avere tale pensione. La cifra per difetto di 50 milioni finisce annualmente nelle tasche degli immigrati che non hanno mai lavorato in Italia e tantomeno pagato le tasse nel nostro paese: un esercito che destinato a nutrire le file in maniera esponenziale con gli immigrato dellest rumeni e polacchi. Il Governo e specialmente la Lega Nord di Governo gi si sta adoperando per raggiungere una maggiore e pi sensata equanimit, queste pensioni (dellimporto minimo di 542 euro) non possono e non devono essere considerate un atto di solidariet bens una discriminazione verso la nostra popolazione che dopo molti sacrifici vede premiare gli ultimi arrivati
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

CARINIZIATIVA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE DEL CAR-POOLING" di Maurizio Conte


Mettere in rete un sistema che permetta di alleggerire il traffico e contrastare linquinamento atmosferico attraverso lo sviluppo del carpooling, che consiste nella condivisione dei viaggi in auto. E lobiettivo di un provvedimento che la giunta regionale, su proposta dellassessore allambiente Maurizio Conte, ha approvato oggi.Con questo intervento sottolinea Conte - andiamo incontro alle iniziative che stanno partendo dal territorio, soprattutto da parte dei comuni, per quando riguarda lincentivazione dellattuazione del car-pooling, cio dellutilizzo dellauto da parte di almeno tre persone. Si tratta di sensibilizzare maggiormente i cittadini ad usare questa modalit condivisa di trasporto finalizzata alla mitigazione delle mobilit privata e per perseguire il miglioramento della qualit dellaria. La delibera prevede una gara per affidare ad un operatore economico la realizzazione a livello informatico di un sito che permetta di mettere in rete tutti comuni e i privati che vogliono utilizzare questo tipo di incentivazione. Lo stanziamento di 50 mila euro conclude Conte ma il senso di questa operazione soprattutto di stimolare una nuova azione di formazione dellutente. La diffusione del car-pooling potr infatti avere ricadute positive

Maroni dixit: La lotta alla mafia


liniziativa pi importante
''La lotta contro ogni tipo di crimine organizzato e' l'iniziativa piu' importante assunta dal ministero dell'Interno e dal governo negli ultimi tre anni''. Lo ha affermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il Ministro ha rivendicato ancora una volta i risultati del governo e ''di tutte le istituzioni'' nella lotta alla mafia. Sono stati 25 i miliardi di euro in controvalore a essere sequestrati negli ultimi tre anni. ''Ma questo non basta - ha spiegato Maroni perche' dopo averle tolte alla mafia queste risorse bisogna anche rimetterle nel circuito della legalita'''.

sul trasporto privato e contribuire a dare una risposta, seppure parziale, al problema delle polvere sottili, soprattutto nelle grandi citt, iniziando a stimolare i comuni ad attivarsi.

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