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Nella geografia politica di Cosa Nostra, Isola delle Femmine ricade stando alle ultime

indicazioni del Ministero dellInterno nel Mandamento di San Lorenzo/Resuttana ed in


particolare il suo territorio rientra nella sfera dinfluenza di quella che viene comunemente
denominata famiglia di Capaci.
Dai registri della GdF risulta che tra i componenti della Copacabana spa la societ
immobiliare che, stando agli inquirenti, avrebbe dovuto reinvestire i proventi del traffico di
eroina gestito dal clan Badalamenti, facendo fare un salto di qualit allorganizzazione
erano tali Billeci Salvatore e Rocco di Capaci, Bruno Pietro, Giuseppe e Giovanni di Isola
delle Femmine, Badalamenti Vito e Leonardo di Cinisi (i figli di Tano) e Pomiero Giuseppe
anche lui di Isola delle Femmine.
La societ B.B.P. snc richiamata da Russo Spena, risultava costituita dai Bruno e da
Pomiero che, pertanto, il senatore nel 2000 indicava come verosimili prestanome di
Gaetano Badalamenti
Il 6.05.05 il Giornale di Sicilia ha pubblicato la notizia del sequestro per mafia di beni per 4
milioni di euro a due imprenditori edili di Isola delle Femmine, Bruno Pietro e Vassallo
Giuseppe: del primo si ricordava il collegamento alla cosca mafiosa del boss Badalamenti
ed il fatto che aveva partecipato con altri personaggi della mafia di Capaci e Isola delle
Femmine cito testualmente alla societ Copacabana spa realizzata per la lottizzazione
di un vasto appezzamento di terreno; Vassallo Giuseppe, figlio di Vincenzo, veniva
addirittura indicato come il capo della famiglia mafiosa di Capaci, inserito pienamente
nel mandamento mafioso di San Lorenzo.
Entrambi sono stati condannati con sentenza passata in giudicato per associazione a
delinquere di stampo mafioso ex art. 416 bis c.p.
14.05.2009 lUfficio Tecnico Comunale del Comune ha rilasciato una concessione edilizia
in favore della famiglia Pomiero ed unaltra in sanatoria in favore della famiglia
Vassallo/Billeci.
A distanza di 25 anni dalla confisca delle quote della Copacabana spa il nostro UTC ha
riunito i nomi di Pomiero e Billeci, quasi a conferma del noto brocardo vichiano circa i corsi
e ricorsi della storia.
In data 10.11.09 i ROS nel quadro delloperazione Rebus hanno disposto il sequestro di
beni siti nel territorio di Isola delle Femmine perch riconducibili al clan mafioso MadoniaDi Trapani.
In particolare pare si tratti a detta degli organi di stampa di immobili siti in via
Passaggio del Coniglio n. 4 le cui risultanze catastali potrebbero condurre a terreni, opifici
e appartamenti intestati a tali DArpa Vincenzo, Massimiliano, Pietro e Collura Vincenza:
prescindendo dai motivi di rilevanza penale dei fatti, che sar la Magistratura a valutare, i
legami di parentela che stringono possibili prestanome di potenti boss mafiosi al capo
dellUTC isolano, aggiungono dolore e sgomento ad un clima gi di considerevole tensione
e sospetto.
Vassallo Salvatore sindaco di Capaci dal 1988 al maggio 1991 e gia' presente nel consiglio
eletto nel 1983 - risulta essere allegato da vincoli di parentela nonche' di affinita' con Billeci
Salvatore, imprenditore edile indiziato di appartenere ad organizzazione mafiosa, gia' sorvegliato
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speciale di P.S. ai sensi della legge n. 575/65. Insieme i predetti sono stati azionisti della
"Copacabana S.p.a." facente capo al noto mafioso Gaetano Badalamenti destinata al riciclaggio
dei proventi del traffico internazionale della droga;
Riccobono Giovanni - sindaco di Capaci dal 24 maggio 1991 al febbraio 1992 assessore e gia'
presente nel consiglio eletto nel 1983, risulta essere legato da affinita' a Bruno Francesco,
detenuto, ritenuto appartenente al clan dei Corleonesi. Nei confronti del Riccobono in data 4 aprile
1992 e' stato richiesto il rinvio a giudizio per accertare se, nella decisione adottata in qualita' di
sindaco, di sciogliere la seduta consiliare del 28 settembre 1991, nel corso della quale erano stati
presentati per l'approvazione alcuni piani di lottizzazione edilizia non approvati dai consiglieri
presenti, ricorra l'ipotesi di reato di abuso di atti d'ufficio ex art. 323, comma secondo, del codice
penale.
BILLECI SALVATORE (29.05.1937 via Gaetano Longo 10 CAPACI) PADRE DI VINCENZO E
LEONARDA MARITO DI VASSALLO ANTONIETTA. AMMINSTRATORE UNICO SALICETO S.r.l.
cessa dalla carica 30 marzo 2012 (REA PA-94262 C.F. 02524750821 PEC
saliceto@arubapec.it costituita 27.02.1981 rappresentante impresa BILLECI VINCENZO
QUOTA 33,33% AMMINISTRATORE UNICO BILLECI VINCENZO (18.09.69 Via Gaetano Longo
10 Isola delle Femmine in carica dal 30 marzo 2012) SOCIO PIETRO BRUNO (1946 via Roma
110 Isola delle Femmine) QUOTA 33,33% SOCIO VASSALLO GIUSEPPE 1959 (Via Vittorio
Emanuele 157 CAPACI) QUOTA 33,33% FIGLIO DI VINCENZO
Il Sindaco, Gaspare prof. Portobello sottopone allapprovazione della Giunta Comunale
la seguente proposta di deliberazione:
Nomina al Responsabile del III Settore, arch. Sandro DArpa, a rappresentare il Comune di
Isola delle Femmine per la stipula dellatto relativo alla cessione a titolo gratuito delle
aree, censite al catasto terreni al fg. n. 3, p.lla n. 1790, per la realizzazione delle quali
stato ottenuto lo scorporo degli oneri di urbanizzazione primaria relativi agli immobili
realizzati con C.E. n. 09/02, prospicienti su detta strada;

LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che:
Che in data 14/05/2002 veniva rilasciata dal Comune di Isola delle Femmine la
Concessione Edilizia n. 09/02, al Sig. Arena Giovanni, nato a Palermo il 15.06.1931, per
la realizzazione di un insediamento residenziale su unarea sita in localit Quattro
Vanelle Via Passaggio della Tortora, identificata al N.C.T. al foglio di mappa 3
particella 1791 (ex 248/249 e 256), successivamente volturata al nuovo proprietario in
data 01/09/2003 sig. Billeci Salvatore, nato a Capaci il 29/05/1937 e residente in Isola
delle Femmine, Passaggio del Cedro n. 6, codice fiscale BLL SVT 37E29 B645L, in forza
dellAtto di Permuta stipulato il 16/07/2003 presso il Notaio Francesco Rizzuto, Rep. n.
64703, registrato in Palermo il 29/07/2003 al n. 75925;
Che ai fini edificatori del lotto identificato al catasto - foglio n. 3 particella n. 1791,
lUfficio Tecnico Comunale con nota p.llo n. 14137 del 12.11.2001 esprimeva la
necessit della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, relative alla
viabilit previste nel Piano Particolareggiato
Che in data 16.02.2007- veniva rilasciata dallU.T.C., la concessione edilizia n. 3, ai
sensi della L.N. 10/1977 art. 9 lettera f, per lesecuzione di opere di urbanizzazione
primaria consistenti nella realizzazione della rete di distribuzione idrica, della rete
fognante, della rete di distribuzione dellenergia elettrica, dellimpianto di
illuminazione della rete stradale nonch della realizzazione della rete stradale nel

lotto di terreno sito in Isola delle Femmine, Passaggio delle Tortore censito al N.C.T. al
foglio 3 particella n. 1790;
Considerato che :
che il sig. Billeci Salvatore, nuovo proprietario intende ottemperare a quanto disposto
dallUfficio Tecnico comunale, con nota p.llo n. 14137 del 12.11.2001, e procedere
alla cessione a titolo gratuito delle aree, censite al catasto terreni al fg. n. 3, p.lla n.
1790, per la realizzazione delle quali stato ottenuto lo scorporo degli oneri di
urbanizzazione primaria relativi agli immobili realizzati con C.E. n. 09/02, prospicienti su
detta strada;
che tale cessione deve avvenire in presenza di un Notaio;

DELIBERA
Autorizzare il responsabile del III Settore, arch. Sandro DArpa, a rappresentare il Comune
di Isola delle Femmine per la stipula dellatto relativo alla cessione a titolo gratuito delle
aree, censite al catasto terreni al fg. n. 3, p.lla n. 1790, per la realizzazione delle quali
stato ottenuto lo scorporo degli oneri di urbanizzazione primaria relativi agli immobili
realizzati con C.E. n. 09/02, prospicienti su detta strada;
Pareri ed attestazioni resi ai sensi e per gli effetti dellart. 49 del t.u. sullordinamento degli
enti locali, approvato con D.lgs. 18/08/2000, n 267, relativi alla proposta indicata in
oggetto:
Si esprime parere favorevole sulla regolarit tecnica della superiore deliberazione
Il Direttore Generale
F.to
Dr. Manlio Scafidi

LA GIUNTA COMUNALE
Vista la superiore deliberazione, corredata dal parere prescritto;
Ritenuta meritevole di approvazione;
Con voti unanimi, espressi per alzata di mano, accertati e proclamati dal Sindaco
DELIBERA
Di approvare la superiore proposta di deliberazione, corredata dal prescritto
parere, rendendola immediatamente esecutiva.
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA ISOLA DELLE FEMMINE

http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/05/14-febbraio-2006-un-uomo-giusto-nel_09.html
Il costruttore Francesco Vassallo: modello di mafioso-imprenditore degli anni '50 e '60
Il primo caso quello dell'imprenditore Francesco Vassallo ed stato studiato da chi scrive
all'interno della ricerca pubblicata nel volume L'impresa mafiosa. Vassallo non fu mai condannato e
non gli furono applicate misure di prevenzione ma era un indiziato mafioso ed era legato da vincoli
di parentela con mafiosi notori: aveva sposato Rosalia Messina, figlia del capomafia Giuseppe
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Messina e sorella di Salvatore e Pietro Messina, uccisi nel 1961 e nel 1962 all'interno del conflitto
tra le famiglie mafiose della borgata palermitana di Tommaso Natale.
Figlio di un carrettiere e inizialmente carrettiere anche lui, il matrimonio con una ragazza
appartenente a una famiglia mafiosa gli permette di avviare un'attivit imprenditoriale all'inizio
limitata all'area della borgata. Nel 1947 fu costituita la cooperativa Co.pro.la (Cooperativa
produzione latticini), di cui era presidente, i soci erano il padre e sei fratelli e i cognati Salvatore,
Pietro e Antonino Messina. I Messina erano ufficialmente dei pastori che durante la guerra e
nell'immediato dopoguerra avevano saputo cogliere le occasioni offerte dal mercato nero dei
prodotti alimentari e avevano in tal modo rafforzato ed esteso il dominio territoriale del loro gruppo
mafioso. Questa composizione sociale, cementata dal vincolo parentale, assicura alla cooperativa un
ruolo monopolistico nella vendita delle carni macellate e dei prodotto agricoli. Su questa base inizia
la scalata che porter Vassallo ai vertici dell'imprenditoria palermitana. Si comincia con un piccolo
appalto per la costruzione della rete fognaria in due borgate, ottenuto con trattativa privata grazie
alla consociazione con l'imprenditore Giulio Schiera, al rapporto di amicizia e d'affari instaurato
con un imprenditore molto noto a Palermo, Enrico Ferruzza, e ai rapporti che Vassallo comincia ad
avviare all'interno di ambienti politici e amministrativi. Si pongono cos le basi per la costruzione di
un sistema relazionale e di un sistema economico. Il sistema relazionale poggia su tre pilastri:
parentela, amicizie, consociazioni e cointeressenze; anche il sistema economico ha un'articolazione
trinitaria: imprese, finanziamenti, appalti di opere pubbliche e contratti con la pubblica
amministrazione.
L'intreccio tra i due sistemi porta Vassallo alla conquista della citt negli anni '50 e '60. Le nuove
imprese (la Edil Palermo, la Leonardo da Vinci, la San Francesco residenziale Piraineto)
partecipano alla speculazione edilizia che passata alla storia come "sacco di Palermo" e molti
degli immobili che vengono costruiti saranno affittati alle pubbliche amministrazioni per installarvi
delle scuole, mentre non vengono utilizzati i fondi per la costruzione di edifici scolatici. Nel 1969
risultava che ben 15 istituti scolastici erano ubicati in immobili di propriet di Vassallo, affittati al
comune e alla provincia di Palermo, mentre in quegli anni la Sicilia risultava ultima nella
graduatoria per regioni delle opere ultimate, appaltate e in corso di appalto. C' una vera e propria
"industria dell'affitto" che comporta vantaggi notevoli per imprenditori come Vassallo e oneri
altrettanto consistenti per le casse pubbliche. Alla fine degli anni '60 il comune di Palermo spendeva
in canoni d'affitto per le scuole lire 606.154.000 all'anno, e la provincia 308.514.000 lire. Ancora
agli inizi degli anni '90 la provincia di Palermo risultava affittuaria di immobili degli eredi di
Vassallo per uso scolastico (Santino-La Fiura, 1990, p. 142). A dire della Commissione
parlamentare antimafia, "il Vassallo ha potuto attuare un vero e proprio piano regolatore di edilizia
scolastica, valendosi di un potere extralegale, esercitato addirittura tramite la provincia e il comune
di Palermo" (ivi, p.140)
Il costruttore Vassallo per anni stato l'interlocutore privilegiato del nuovo gruppo dirigente del
partito di maggioranza relativa (tra cui figuravano nomi che diventeranno notissimi, come Giovanni
Gioia, Salvo Lima, Vito Ciancimino), che esercitava un potere decisionale quasi assoluto; aveva
ottimi rapporti con le banche che gli concederanno prestiti consistenti, indispensabili per la sua
attivit imprenditoriale; in compenso praticava prezzi scontati per l'acquisto di appartamenti da
parte dei suoi protettori. Il suo patrimonio veniva valutato in 17 milioni nel 1947, passa a pi di tre
miliardi nel 1960.
Nella ricerca gi citata ho registrato le linee di credito di cui ha goduto Vassallo, a cominciare dal
1947, e osservato un andamento che procede in parallelo con le carriere di uomini politici. Nel 1958
egli ottiene vari mutui dal Banco di Sicilia per circa 400 milioni, nel 1959 per circa 500 milioni e
nel 1960 per 250 milioni. Il 1959 l'anno in cui Salvo Lima viene eletto sindaco di Palermo. Anche
alla Cassa di risparmio, presieduta da Gaspare Cusenza, suocero di Giovanni Gioia,Vassallo godeva
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di notevole "credito": ottiene 117 milioni nel 1960, 137 milioni nel 1961 e 676 milioni nel 1962. Gli
anni 1964-66 sarebbero stati anni di stasi economica per il costruttore, che per sarebbe riuscito a
superare la crisi grazie a un mutuo di 560 milioni ottenuto dal Banco di Sicilia. "Anche per tale crisi
passeggera s' visto un legame con la carriera politica di Lima, non pi sindaco, e con l'inchiesta sul
comune di Palermo condotta dal prefetto Bevivino" (ivi, pp. 139 sg.). L'inchiesta del prefetto,
avviata nel novembre del 1963, partiva da una situazione di fatto emblematica: l'80 per cento delle
licenze edilizie veniva rilasciato a cinque "costruttori per conto terzi", cio a dei prestanomi, uno
dei quali era un muri-fabbro, un altro un venditore di carbone, e riscontrer varie violazioni alle
disposizioni del Piano regolatore compiute da Vassallo. Per anni il mercato edilizio era stato
contrassegnato da una vera e propria anomia e il Piano regolatore, adottato dal consiglio comunale
nel dicembre del 1959, era venuto a legittimare una speculazione che aveva distrutto buona parte
del patrimonio monumentale della citt e cementificato la "conca d'oro", cio la piana di Palermo
una volta coltivata ad agrumi.
In questo periodo il mafioso-imprenditore conduce gran parte della sua attivit grazie al denaro
pubblico e ai rapporti che instaura con la pubblica amministrazione e con il ceto politico e si
impone come la figura pi dinamica di una borghesia di Stato, in gran parte parassitaria, dato che lo
strato pi consistente formato dalla burocrazia degli Enti pubblici, in particolare della Regione
siciliana a statuto speciale.
A cura del Comitato Cittadino Isola Pulita di Isola delle Femmine
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/08/imputati-del-maxiprocesso-di-palermo.html

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