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Segnali di una imminente fine del dollaro come moneta di riferimento mondiale e nuove monete

di Attilio Folliero, Caracas 24/04/2009 (*) Si rafforzano sempre di pi i segnali che indicano limminente fine del dollaro come moneta di riferimento a livello mondiale. Recentemente [1], il presidente dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite, il nicaraguense Miguel dEscoto Brockmann, in una dichiarazione rilasciata a VTV, la TV statale venezuelana, ha detto testualmente: Il dollaro non pu continuare ad essere la moneta di riferimento per le riserve internazionali, prima di tutto perch non ha alle spalle alcun sostegno, inoltre per la mancanza di responsabilit fiscale con cui si amministra leconomia negli Stati Uniti. Non possibile che il resto del mondo paghi le conseguenze di ci; quindi, dovr essere unaltra la moneta di riferimento mondiale; si sta parlando molto delle economie e delle monete regionali (Vedasi il video delle dichiarazioni di Miguel DEscoto a VTV il 17/04/2009) Se un presidente dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite parla in questi termini perch ormai il dollaro sta arrivando al capolinea. Ricordiamo che Miguel dEscoto un ex prete cattolico, scomunicato dal Papa Giovanni Paolo II per aver incursionato in politica e che fu intervistato da Paolo Bonolis, durante lultima edizione del Festival di Sanremo. Il petro Hugo Chvez, il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, il paese con la maggiore riserva petrolifera al mondo, ha parlato spesso del dollaro come moneta senza valore, ma durante lultima Assemblea dei paesi Arabi e Sudamericani, celebrata in Qatar lo scorso 30 marzo, andato oltre, lanciando la proposta di una nuova moneta che sostituisca il dollaro nelle transazioni commerciali; una nuova moneta denominata Petro, una petromoneta ancorata alle riserve petrolifere di cui sono ricchi alcuni stati del mondo, esattamente come si faceva in passato, quando le monete di riferimento (prima la sterlina, poi il dollaro) erano ancorate alle riserve auree. Inoltre, Hugo Chavez ha proprosto ai paesi dellOpec la creazione del Banco dellOPEC e ricordiamo anche che i Paesi Sudamericani aderenti allUNASUR si sono gi accordati sulla costituzione del Banco del Sur. Si tratta di organismi bancari che di fatto andrebbero o andranno a sostiuire il Banco Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale, fondati sul dollaro, nelle rispettive zone dinfluenza (Area dei paesi OPEC o UNASUR). Hugo Chvez annuncia il Petro (30/03/2009) Hugo Chavez asserisce testualmente: Questa una opportunit per continuare a disegnare il nuovo mondo multipolare: la nuova architettura del mondo post-impero Usa, dato che limpero del dollaro arrivato alla fine; siamo alla caduta definitiva dellimpero yanqui In questo parto storico necessaro affrettare il passo vero il nuovo mondo multipolare. (Vedasi il video delle dichiarazioni del presidente Hugo Chvez il 30/03/2009, in You tube) Il presidente venezuelano ha aggiunto che la riunione di Doha, tra paesi arabi e paesi sudamericani molto importante perch ad essa partecipano 9 dei 12 paesi membri dellOPEC (Algeria, Libia, Irak, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Ecuador e
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Venezuela), oltre ad altri importanti paesi produttori di petrolio indipendenti (Egitto, Brasile, Bolivia e Sudn).) Il sucre Durante la settima Assemblea Generale dei Paesi aderenti allALBA stata ufficializzata la nascita, a partire dal primo gennaio 2010, del Sucre. Si tratta di una moneta inizialmente virtuale che sar utilizzata negli scambi commerciali tra i paesi aderenti a questa organizzazione, ma che in futuro si trasformer in moneta fisica, reale. Esattamente come avvenuto con lEuro. Dunque il Sucre a partire dal primo gennaio sostuir ufficialemente il dollaro nelle transazioni commerciali nei paesi aderenti a questa nuova moneta, aperta a tutti i paesi dellAmerica Latina e Caraibica che ne facciano richiesta. Di fatto oltre ai sei paesi ufficialmente membri dellALBA, ossia Venezuela, Cuba, Bolivia, Nicaragua, Honduras e Dominica, alliniziativa si aggiunto lEcuador, paese non ancora membro dellALBA e potrebbero aggiungersi il Paraguay ed altri paesi dellAmerica Latina. (Vedasi La nascita del Sucre nellannuncio di Hugo Chvez e Ladesione al Sucre di Rafael Correa, presidente dellEcuador). Usa e Cina I segnali di una imminente fine del dollaro arrivano anche dallaggravarsi della situazione economica negli USA, con la continua crescita del debito pubblico, il crollo degli ingressi fiscali (tasse) e laumento della discopuazione. In particolare, il debito pubblico statunitense [2] nellanno 2008 cresciuto di 1.470,63 miliardi di dollari, arrivando complessivamente a 10.699,80 miliardi di dollari, che rappresenta praticamente il 75% del PIL. Questanno, per la situazione sembra andare molto peggio e non potrebbe essere diversamente considerata la crisi economica in atto. Al 23 aprile 2009, ultimo dato disponibile [3], il debito pubblico USA salito di altri 485,12 miliardi rispetto al 31 dicembre scorso e per il 2009 potrebbe superare i 2.000 miliardi di dollari, ossia potrebbe arriavre ad essere molto vicino al 100% del PIL. Intanto dalla Cina arrivano due importanti notizie, entrambe tendenti a liberarsi del dollaro come moneta di riferimento mondiale. Zhou Xiaochuan (nella foto), governatore della Banca Popolare Cinese, in una nota pubblicata lo scorso 23 marzo, nel sito ufficiale della banca [4] propone una nuova valuta globale che sostituisca il dollaro nelle transazioni internazionali e dice: Serve una moneta non collegata ad un singolo Paese, che possa rimanere stabile nel lungo periodo e che non sia soggetta alle oscillazioni di una moneta nazionale basata sul credito. E chiara lallusione al dollaro. La Cina il maggiore detentore di valuta statunitense e di fronte al rischio di inflazione negli USA che porterebbe ad una svalutazione del dollaro, conseguentemente sarebbe il paese maggiormanete colpito. Dalla Cina arriva anche la notizia che sta diminuendo la crescita delle riserve internazionali in dollari. Analizzando le riserve internazionali della Cina [5], possiamo comprovare come si siano enormemente accresciute nellultimo decennio, passando dai 154 miliardi di dollari del
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31/12/1999 ai poco meno di 2.000 miliardi di dollari raggiunti alla fine del primo trimestre del 2009, per lesattezza 1.953,74 miliardi. (Vedasi la Tabella n. 1 ed il Grafico 1). La crescita delle riserve internazionali in dollari per andata progressivamente diminuendo, negli ultimi 4 trimestri. Infatti, se prima crescevano al ritmo di 100/150 miliardi ed oltre a trimestre, negli ultimi 4 la cifra si drasticamente ridotta: 126 miliardi nel II trimestre, 96 nel III, 40 nel IV e solamente 7 miliardi di dollari nel I trimestre del 2009 (Tabella 1 e Grafico 2). Tabella n. 1 Riserve internazionali cinesi in miliardi di dollari (Dati trimestrali: IV Trimestre 1999 I Trimestre 2009)

Fonte: elaborazione Attilio Folliero su dati del Banco Popolare Cinese

Grafico 1 Riserve internazionali cinesi in miliardi di dollari (1999-2000)

Grafico 2 Variazione trimestrale riserve internazionali cinesi (Miliardi di dollari, 1999-2000)

Perch diminuiscono le riserve internazionali cinesi in dollari? Per via della crisi? Indubbiamente la crisi si sta facendo sentire anche in Cina, visto che la caduta del commercio internazionale ha ovviamente ridotto anche le esportazioni cinesi. In ogni caso la crisi non ha e non avr effetti pesanti in Cina, in quanto le autorit cinesi stanno sviluppando il mercato interno; quindi gli effetti negativi del crollo dei commerici internazionali sono attutiti dal mercato interno. A testimoniarlo c anche la forte crescita dei mercati borsistici cinesi [6]: la borsa di Shenzhen, quella che cresce di pi al mondo in questo 2009, alla data odierna (24/04/2009) si sta rivalutando di oltre il 43%; laltra borsa cinese, quella di Shanghai cresce poco meno del 35%. La crisi non fermer neppure la crescita del PIL: si stima che per questanno il PIL cinese crescer del 6/7%. La riduzuoine delle riserve internazionali, anche se in parte dovuta alla stagnazione dei commerci internazionali, probabilmente, alla luce delle dichiarazioni del governatore del Banco Popolare Cinese, pi il frutto di una scelta: il timore di una svalutazione del dollaro invita le autorit cinesi non solo a smettere di accumulare dollari, ma a liberarsene, attraverso gli investimenti allestero. La Cina, pur non essendo ancora un paese del capitalismo maturo, inizia ad essere un paese esportatore di capitali: nel 2008 ha raddoppiato gli investimenti allestero a 52 miliardi di dollari; questanno, nel solo mese di febbrario sono stati investiti allestero oltre 65 miliardi, pi delintero anno passato [7]. Dalla Cina, dunque, segnali forti che si va verso il tramonto del dollaro come moneta di riferimento mondiale. Attilio Folliero, Caracas, 24/04/2009 Note _______________________ [*] Attilio Folliero un poltologo italiano residente in Venezuela (Caracas); laureato in Scienze Politiche presso lUniversit La Sapienza di Roma. Gi fondatore del sito Web La Patria Grande di Caracas Medio Alternativo Indipendente. Per ulteriori informazioni ricercare in Google Attilio Folliero [1] Ci riferiamo allintervista rilasciata da Miguel dEscoto Brockmann alla Tv pubblica venezuelana VTV il 17 aprile 2009, in occasione del suo arrivo a Caracas per partecipare alla settima assemblea dei paesi aderenti allALBA. Url del Video con lintervista: http://www.dailymotion.com/video/x90676?hmz=707265766e657874 [2] Vedasi i dati del debito pubblico Usa dal 1790 in poi [3] Si pu consultare il sito del Ministero del Tesoro USA che giornalmente aggiorna i dati del debito USA, URL: http://www.treasurydirect.gov/NP/BPDLogin?application=np [4] La nota di Zhou Xiaochuan, governatore della Banca Popolare Cinese, pu essere consultata in inglese, nel sito del Banco Centrale a questo indirizzo URL: http://www.pbc.gov.cn/english/detail.asp?col=6500&id=178 [5] I dati della riserva internazionale cinese sono riportati nel sito ufficiale del Banco Popolare Cinese; dato che la parte in inglese non aggiornata al 2009 e considerate le difficolt da
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parte di molti utenti di leggere il cinese, riportiamo gli esatti link al sito cinese, dove reperire i vari dati annuali, dal 1999 al 2009: - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/1999-S5c.htm (1999), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2000-S5c.htm (2000), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2001-S5c.htm (2001), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2002S6.htm (2002), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2003S6.htm (2003), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2004S6.htm (2004), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2005S6.htm (2005), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2006S09.htm (2006), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2007S09.htm (2007), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2008S09.htm (2008), - http://www.pbc.gov.cn/publish/html/2009s09.htm (2009) [6] Per landamento delle principali 94 borse del mondo, nel 2009 (dati aggiornati ad oggi, 24/04/2009) vedasi URL: http://www.lapatriagrande.net/World_Stock_Exchange_2009.htm [7] Fonte: Bloomberg, URL: http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=a8.nKDumBnVI&refer=home

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