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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
domenica 23 ottobre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 245 (45.890)
.
Benedetto
XVI
al convegno internazionale degli ordinariati militari e al corso di formazione dei cappellani militari
Le divergenze sul fondo salva-Stati potrebbero pregiudicare lesito dellatteso vertice Ue di domani a Bruxelles
embrano avere poche incognite le elezioni di questa domenica in Argentina, che secondo tutti i sondaggi vedranno il presidente Cristina Fernndez de Kirchner, leader del Frente para la victoria (Fpv), eletta per un secondo mandato gi al primo turno. Il consenso verso il presidente, che ormai tutti in Argentina chiamano con il solo nome di battesimo, si andato sempre pi consolidando. Stando ai sondaggi, Cristina Fernndez de Kirchner, succeduta nel 2007 al marito Nstor Carlos Kirchner, morto un anno fa, potrebbe superare il 51,7 per cento dei voti con il quale nel 1983 fu eletto Ral Alfonsn. In un Paese nel quale ogni forza politica cerca di mostrarsi agganciata al peronismo, Cristina Fernndez de Kirchner sembra essere il leader meglio attrezzato a interpretarne laspetto pi popolare. Del resto, gi sintravedono mutamenti delle politiche economiche finora seguite dallArgentina e che hanno puntato soprattutto sullesportazione e sulle concessioni ai privati, comprese le multinazionali straniere, delle ingenti risorse del Paese, sesto produttore minerario a livello mondiale e con unimmensa potenzialit agricola. vero che il Governo, prima di Kirchner e poi di sua moglie, ha seguito a lungo il modello ultraliberista, inaugurato negli anni Novanta da Carlos Menem, ma le conseguenze della crisi globale hanno poi spinto a misure di maggiore protezione statale per i ceti popolari e medi che della crisi subiscono il peso maggiore. E Cristina Fernndez de Kirchner ha esplicitamente annunciato un rafforzamento delle politiche in questo senso per fronteggiare le sfide sul piano economico, sociale e della sicurezza che si pongono al Paese. Circa 28 milioni di cittadini sono chiamati alle urne per scegliere presidente e vicepresidente, parte dei parlamentari 130 deputati e 24 senatori i governatori di otto
province, compresa quella di Buenos Aires, oltre a intendentes e concejales (sindaci e consiglieri comunali) su tutto il territorio nazionale. La previsione di una vittoria al primo turno era stata gi avanzata dopo le primarie (obbligatorie in Argentina per scegliere i candidati) del 14 agosto scorso, quando Fernndez de Kirchner ha ottenuto il 50,4 per cento delle preferenze. Il margine andato poi allargandosi nelle successive rilevazioni delle intenzioni di voto. Il vantaggio dellattuale presidente stimato in almeno 35 punti percentuali su tutti gli altri 22 candidati alla presidenza, compresi i meglio posizionati, cio Hermes Binner, del Frente amplio progresista (Fap), il radicale Ricardo Alfonsn, dellUnin para el desarrollo social, e i peronisti dissidenti Alberto Rodrguez Sa, di Compromiso federal, ed Eduardo Duhalde, del Frente popular. Sempre stando ai sondaggi, lFpv di Fernndez de Kirchner dovrebbe anche recuperare il controllo del Congresso che aveva perso nelle elezioni politiche parziali del 2009. Le poche incognite riguardano proprio i risultati delle opposizioni, che al voto si presentano divise. Se il Fpv presenta nelle proiezioni di voto una maggioranza abbastanza netta su tutte le tre principali formazioni di opposizione, di destra come di sinistra, lo scenario pi interessante appare sicuramente quello che si aperto a sinistra, con la costituzione del Fap, un nuovo schieramento politico che coalizza diversi partiti e che in pochi mesi si imposto come la vera novit del panorama politico. Se il voto confermer i sondaggi della vigilia, che lo danno al 15 per cento, il Fap diventer la seconda forza del Paese. Inoltre, qualora Fernndez de Kirchner dovesse mancare il risultato dellelezione al primo turno, al ballottaggio potrebbe andare proprio il socialista Binner, ex governatore della provincia di Santa Fe, al quale tutti gli osservatori riconoscono eccellenti risultati, soprattutto nella lotta alla corruzione.
NOSTRE INFORMAZIONI
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Il Santo Padre ha ricevuto in udienza nel pomeriggio di venerd 21 Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza: Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi; Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli. Il Santo Padre, in vista della Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terr in Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2012, sul tema La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana, ha nominato: Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Donald William Wuerl, Arcivescovo di Washington (Stati Uniti dAmerica), Relatore Generale; Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Pierre-Marie Carr, Arcivescovo di Montpellier (Francia), Segretario Speciale.
Santa Sede gli Eminentissimi Signori Cardinali Angelo Scola, Arcivescovo di Milano (Italia), e Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia). Il Santo Padre ha nominato lEminentissimo Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Kln, Suo Inviato Speciale alla celebrazione dellVIII centenario della nascita di SantAgnese di Boemia, che avr luogo nella Cattedrale di Praga (Repubblica Ceca) il 12 novembre 2011. Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dellArcidiocesi di Dhaka (Bangladesh), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Paulinus Costa, in conformit al canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico. Gli succede Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Patrick DRosario, C.S.C., Coadiutore della medesima Arcidiocesi.
II
WASHINGTON, 22. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato ieri che dopo quasi nove anni, la guerra in Iraq sar conclusa entro il 2011, ovvero quando tutti i soldati americani torneranno a casa. In questo modo Obama, come egli stesso ha sottolineato, mantiene la promessa fatta in campagna elettorale di mettere fine al conflitto in Iraq. Il capo della Casa Banca ha quindi affermato che Stati Uniti e Iraq avvieranno un normale rapporto tra
due Stati sovrani, una partnership paritaria, basata su rispetto e interessi reciproci. Gli analisti si chiedono che cosa accadr in Iraq dopo il ritiro delle forze statunitensi. Si teme, infatti, una recrudescenza delle violenze. Il generale Lloyd Austin, comandante delle forze americane in Iraq, vorrebbe che rimanessero a sua disposizione tra i quattordici e i diciottomila soldati. Su questo punto, al momento, non sembra esservi un accordo tra Washington e Baghdad.
Sabato 22 ottobre, giorno in cui per la prima volta ricorre la memoria liturgica del beato Giovanni Paolo II, il cardinale Stanisaw Dziwisz, arcivescovo metropolita di Cracovia, gi segretario particolare di Papa Wojtya, ha concelebrato nella basilica Vaticana con oltre duecento arcivescovi, vescovi e sacerdoti polacchi, tra cui i cardinali Jzef Glemp e Stanisaw Ryko. Giovanni Paolo II ha detto tra laltro nellomelia il porporato ci pu ispirare nellopera della nuova evangelizzazione da lui cos tanto desiderata e di continuo confermata dal suo successore. Impegnandoci in questopera adempiamo nel modo migliore il testamento del beato che ha introdotto la Chiesa nel terzo millennio del cristianesimo. In serata, a San Giovanni in Laterano si svolge una veglia con la partecipazione di migliaia di giovani che si conclude con la messa presieduta dal cardinale vicario Vallini. Come segno di omaggio della citt e del suo pi antico quotidiano, il Comune di Roma ha donato ai giovani la versione in italiano del numero speciale che il nostro giornale ha pubblicato in sette lingue per la beatificazione di Giovanni Paolo II. In contemporanea, davanti al santuario del Divino Amore, alla presenza degli ordinari militari di tutto il mondo, il cardinale Comastri ha benedetto un mosaico (nella foto) che raffigura il volto sorridente del beato.
XIII
Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare della Diocesi di Bielsko-ywiec (Polonia) il Reverendo Canonico Piotr Greger, del clero della medesima diocesi, finora Vicedirettore dellIstituto Teologico San Giovanni da Kty in Bielskoywiec, assegnandogli la sede titolare di Assava.
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Il Santo Padre ha nominato Membri del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della
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LOSSERVATORE ROMANO
Ladesione prevista per la met di dicembre mentre si attende lassenso della Georgia
Elezioni in Svizzera
I sondaggi prevedono lascesa di due nuove forze politiche
BERNA, 22. Al termine di una campagna elettorale pacata, in un Paese in buona parte risparmiato dalla crisi economica, le elezioni di domenica in Svizzera per il rinnovo delle due Camere i 200 rappresentanti del Consiglio Nazionale (Camera del popolo) e 45 dei 46 membri del Consiglio degli Stati (Camera dei Cantoni) non dovrebbero registrare sorprese di rilievo. Gli analisti internazionali sono infatti convinti che la politica svizzera continuer a essere dominata dai quattro grandi partiti (Udc/Svp, Ps, Ppd e Plr), che da oltre un secolo si spartiscono circa l80 per cento dellelettorato e le poltrone che compongono il Governo di Berna. D allultimo barometro elettorale emerge che rispetto alle elezioni del 2007 le forze di destra e di sinistra si mantengono sulle loro posizioni, mentre al centro il Partito liberale radicale (Plr) cede una parte del suo elettorato a due piccoli schieramenti emergenti. Lo scacchiere politico svizzero sembra, dunque, essersi globalmente stabilizzato, dopo gli scombussolamenti degli ultimi 15-20 anni, caratterizzati da una nuova tendenza alla polarizzazione e, in particolare, dalla forte crescita della destra nazionalista, a scapito del Plr e del Partito popolare democratico (Ppd). I due grandi partiti storici del centro, soprattutto i liberali radicali, rischiano cos di cedere ancora un po di terreno, ma questa volta a beneficiarne non dovrebbe essere n la destra n la sinistra: sarebbero invece due schieramenti sorti da pochi anni sulla scena politica nazionale, i Verdi liberali (Vl) e il Partito borghese democratico (Pbd). In base allultimo sondaggio, Vl dovrebbe salire dall1,4 per cento di quattro anni fa al 4,9 per cento, mentre il Pbd, che nel 2007 non esisteva ancora, dovrebbe ottenere il 3,6 per cento dei consensi. A farne le spese sarebbe in primo luogo il Plr, che dovrebbe proseguire il suo lento, ma finora inesorabile declino, iniziato nel 1979. Le elezioni di domenica dovrebbero confermare anche la crescente partecipazione degli elettori al voto, in corso dallinizio degli anni Novanta.
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GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
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Intesa San Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Ges Banca Carige Cassa di Risparmio di San Miniato Credito Valtellinese Fondazione Monte dei Paschi di Siena Banca Monte dei Paschi di Siena
LOSSERVATORE ROMANO
Mentre rischiano di esplodere le divisioni allinterno del Cnt
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Una scritta su un muro di Tripoli invita a non cedere alla vendetta e alla violenza (LaPresse/Ap)
Riunione ad Addis Abeba dei ministri degli esteri dei Paesi dellIgad
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LOSSERVATORE ROMANO
Don Angelo Confalonieri, i missionari e gli aborigeni australiani
a distruzione delle popolazioni indigene probabilmente la pi tragica conseguenza dellespansione europea avvenuta in et moderna. Nelle Americhe, in Africa, in Oceania la penetrazione e loccupazione coloniale del territorio da parte delle potenze del vecchio continente ha avuto come effetto unimmediata, drammatica diminuzione dellelemento locale. Perch? Innanzitutto per una ragione sanitaria, legata alla diffusione di malattie sconosciute, che trovarono gli indigeni, o i nativi (come si preferisce dire oggi), senza difese immunitarie. In secondo luogo perch gli insediamenti dei nuovi arrivati alterarono e resero presto impossibili antichi ecosistemi di vita e di sopravvivenza come il nomadismo, che esigeva amplissimi spazi liberi. Ma anche per una ragione pi brutale e criminale: per la caccia allindigeno che avvenne un po dovunque. Di questo sterminio i missionari furono spesso gli allibiti spettatori e talora gli unici testimoni. Le loro relazioni dalla Patagonia, dalla valle del Nilo, dallO ceania (per fare solo degli esempi), contengono denunce talora raccapriccianti delle brutalit che avvenivano. Nella Terra del Fuoco i salesiani baster ricordare Alberto Maria De Agostini, di cui questanno ricorre il cinquantesimo anniversario della scomparsa si schierarono in difesa delle trib locali, in particolare Ona e Yamana, ma non poterono impedire la loro estinzione. In rete si possono ancora visionare raccapriccianti immagini dellavventuriero romeno Julius Popper, che per anni fece dellestremo sud dellAmerica una specie di dominio personale, ritratto accanto al cadavere di un indio abbattuto a fucilate come se fosse un animale. Pochi anni di presenza europea bastarono a far scomparire una popolazione, scoperta solo allinizio dellOttocento da Charles Darwin, che era sopravvissuta per secoli in una delle regioni pi inospitali del pianeta. Qualche tempo prima, i missionari di Daniele Comboni avevano descritto episodi di analoga ferocia accaduti nellodierno Sud Sudan a opera di esploratori, avventurieri, cacciatori europei. Anche qui cera chi sparava al nero come si sparerebbe a un fagiano, chi gli tagliava le mani o i piedi a colpi di accetta per punire qualche mancanza. Il pauroso ricordo di queste infamie rese lambiente locale a lungo impenetrabile per gli stessi missionari. Cose non diverse accaddero in Australia, isola remota e semisconosciuta fino ai primi dellOttocento, inizialmente utilizzata dalla Gran Bretagna come luogo di deportazione di criminali, galeotti e forzati. Anche qui furono i missionari, protestanti e cattolici, a guardare ai popoli aborigeni con occhi diversi e a denunciare le atrocit cui erano sottoposti. Il benedettino William Ullathorne, responsabile della piccola comunit cattolica locale, scrisse nel 1837 che queste povere creature sono state spesso trattate dai prigionieri forzati, nelle stazioni isolate dellentroterra, con atroce barbarie. risaputo che alcuni prigionieri hanno sparato a loro per gioco, come se fosse uno sport. Lidea di avviare missioni specifiche fra gli aborigeni dovette perci fare i conti con la loro rapida diminuzione numerica, ravvisabile fin dalla prima met del XIX secolo, e con il fatto che per sfuggire ai maltrattamenti essi abbandonavano le zone costiere raggiunte dai bianchi rifugiandosi nellinterno, sempre pi lontano. Quando, nel 1842, un altro benedettino, John Bede Polding, divenne arcivescovo di Sydney e primo vescovo cattolico dAustralia, iniziarono concreti tentativi di evangelizzazione nei loro confronti. Tentativi destinati a scontrarsi non solo con limmensa distanza che divideva le due culture, ma anche con la diffidenza e la paura prevalenti ormai fra i nativi, che tenevano a distanza chiunque, ren-
Nella chiesa di New Norcia a Perth si trova la tomba di don Rudesindo Salvado
dendo volutamente difficile anche lapprendimento delle loro lingue. Su questi sforzi e sulle diverse strategie pensate dai sacerdoti romani (italiani, spagnoli, irlandesi, britannici) ci informano due pubblicazioni, una dedicata al missionario trentino Angelo Confalonieri, a cura di Rolando Pizzini (Nagoyo. La vita di don Angelo Confalonieri fra gli Aborigeni dAustralia. 1846-1848, Trento, Fondazione Museo Storico del Trentino, 2010, pagine 235, euro 18), laltra rivolta al benedettino spagnolo Rudesindo Salvado e promossa dal Pontificio Comitato di Scienze storiche (Giulio Cipollone e Clara Orlandi, Aborigeno con gli Aborigeni per levangelizzazione in Australia, Libreria Editrice Vaticana, Citt del Vaticano, 2011, euro 45). Due opere interessanti, che raccontano senza abbellimenti agiografici quanto sia costato lavvicinamento fra civilizzati e selvaggi. Confalonieri (nato a Riva del Garda nel 1813) e Salvado, spagnolo (1814-1900), giunsero in Australia nel gennaio del 1846, con una spedizione partita da Roma e comprendente numerosi altri missionari, sacerdoti e laici. La traversata dallInghilterra fino alla rada di Perth, sulla costa occidentale del continente, era durata quattro mesi. Qui si ferm Salvado, mentre Confalonieri continu la navigazione. Era stato destinato a lavorare con gli aborigeni della penisola di Cobourg, dove arriv soltanto a met maggio. Dovette circumnavigare
tre quarti dellAustralia, transitare per Sydney e rimanere vittima di un naufragio nel quale perdette tutto, prima di raggiungere la meta, un anno dopo aver lasciato Roma. I viaggi allucinanti di questi missionari per mare e per terra, attraverso territori sconosciuti e pericoli di qualsiasi genere, senza strade, privi di carte geografiche, con mezzi insufficienti e gente di ogni tipo rappresentano un capitolo a s, che meriterebbe una specifica narrazione. La penisola di Cobourg, che chiude il golfo dove oggi sorge la citt di Darwin, nellestremo nord australiano, era uno sperduto avamposto militare inglese, un lembo di terra fuori
dal mondo di cui era appena iniziata lesplorazione, con un clima micidiale, flagellata dalla malaria. E sar proprio la malaria che condurr il trentacinquenne Confalonieri alla morte il 31 maggio 1848, dopo solo due anni di permanenza nella missione. Ma pur in un tempo cos breve il sacerdote fece un esperimento di convivenza con gli aborigeni che, pur essendo rimasto sostanzialmente infruttuoso per quanto riguarda la trasmissione della verit cristiana, gli ha guadagnato un posto nella storia del cattolicesimo dAustralia. Cattolicesimo mal tollerato e ai margini dellambiente coloniale britannico, gi di per s di bassissima estrazione che per la verit non era nato per dedicarsi ai nativi ma per servire gli emigranti irlandesi. Fu il vescovo John B. Polding, come si gi accennato, che allarg il raggio dinteresse della sua giovane Chiesa e progett levangelizzazione degli aborigeni: Sono convinto per esperienza personale scrisse con un ottimismo che le circostanze concrete avrebbero poi ridimensionato che la fede si diffonderebbe facilmente fra le trib escluse da ogni contatto con gli Europei, fonte comune di corruzione. La sua persuasione che essi non siano inferiori a noi sfidava il pregiudizio contrario, dominante nelllite britannica, e fu appunto allorigine della breve avventura di Confalonieri. Tutte le testimonianze in nostro possesso analiticamente esaminate nel libro di Pizzini (con contributi di Bruce Birch, Maurizio Dalla Serra, Elena Franchi, Stefano Girola) indicano in lui leuropeo che pi riusc ad adattarsi al mondo indigeno, lunico che vi entr dentro, che ne carp qualche segreto, che condivise con i locali il villaggio, labitazione, gli spostamenti, la vita nomade, il cibo (la cosa pi ripugnante per un europeo), le forme espressive, a partire dalla lingua. Compil anche un prontuario bilingue, in inglese e nella parlata locale, oggi conservato in due copie, una nellArchivio romano di Propaganda Fide e una seconda a Auckland, in Nuova Zelanda. Ma probabilmente non riusc mai a interiorizzare ci che stava vivendo, non lo accett mai se non razionalmente. Avvicinandosi alla morte sembra, infatti, che abbia espresso sentimenti di ripudio pi che di soddisfazione per ci che stava vivendo, per il mondo cos diverso dal suo che si era scelto e in cui era stato proiettato, per tutto ci che lo circondava. Nella storia missionaria esperienze limite come quella di Confalonieri pi numerose di quanto non si pensi rimangono a testimoniare un ardimento senza pari, ma hanno dato pochi frutti. Ricorder lanaloga avventura di Angelo Vinco (1819-1853), missionario veronese destinato allAfrica, che negli stessi anni di Confalonieri visse per oltre un anno completamente solo in un villaggio africano vicino allodierno confine fra Uganda e Sud Sudan, presso la popolazione Bari. Anchegli, avvicinandosi alla morte, diede segni di sgomento e di rifiuto di tutto ci che lo circondava. Evidentemente non bastano il coraggio e la volont per colmare linfinita distanza che separa il civilizzato dal selvaggio.
Sicuramente pi ragionevole e produttiva appare perci la scelta compiuta da Rudesindo Salvado, il benedettino giunto in Australia con Confalonieri, che si ferm a Perth e si rese conto dellimpossibilit, dellinutilit di tentare lesperimento della condivisione della vita aborigena. Nella Relazione che scrisse per Propaganda Fide nel 1883, dopo quasi quarantanni di attivit e in un italiano incerto e vacillante, integralmente riprodotta nel volume di Cipollone e Orlandi, racconta che la sua opzione, opposta a quella di Confalonieri, fu di creare un centro, fondando cio un monastero, una missione, in quel punto pi propizio che fosse dato trovare in quei boschi, ed ivi a pi fermo ammettere ed istruire quanti pi selvaggi fosse possibile nella dottrina cristiana, nonch nellagricoltura e nelle arti meccaniche, onde cos, man mano e al tempo stesso, essi divenissero cristiani, si attaccassero insensibilmente al suolo dal quale avessero sostentamento, abbandonassero la vita errante e selvaggia e menassero vita stabile e cristiana. Dunque: non confondersi con i locali, non pretendere impossibili e sterili esperimenti di convivenza, rispettare le differenze, abbandonare la presunzione di imporre la propria cultura, ma anche lutopia di immergersi in quella dei nativi. Fu unintuizione non diversa da quella cui si erano ispirati i gesuiti del Sud America nel XVII e XVIII secolo, quando fondarono le missioni fra i guaran, le celebri Riduzioni del Paraguay, assunte non a caso a modello di molte imprese missionarie ottocentesche. Insomma, lidea vincente fu quella di non snaturare i figli della natura, come furono definite queste popolazioni, ma anche di non snaturare
e notizie sono contraddittorie. Le reazioni anche. Il momento dunque arrivato? Davvero siamo in procinto di officiare il funerale del libro cartaceo? Da un lato, levento parrebbe lontano. Dati pressoch unanimi, infatti, dicono che leditoria elettronica non decolla (Nord America escluso), giacch gli ebook vengono ancora snobbati dalla maggior parte del pubblico (il Paese europeo pi avanzato in materia, la Gran Bretagna, al tre virgola sette per cento). D allaltro, per, notizia di questi giorni che in Italia un istituto tecnico, lIkaros di Bergamo, ha deciso di iniziare lanno con una svolta radicale: licenziati tutti i libri di testo (dizionari e atlanti inclusi), assunte al loro posto milletrecentosettanta tavolette i-Pad, tante quanti sono gli studenti della scuola. Cori di entusiasmo hanno salutato i costi ridotti; per il nuovo strumento (che permetter a insegnanti e alunni di essere continuamente interfacciati), le famiglie pagheranno un canone di duecento euro lanno, meno di quanto avrebbero speso per i tradizionali testi
Nel XIX secolo venne fondato il monastero benedettino di New Norcia a nord di Perth Oggi dimostra che il sangue dei preti non fu vano
se stessi. Bisognava convertire con lesempio e la mansuetudine, non convertirsi rinunciando a se stessi. Nacque da questa intuizione il monastero benedettino di New Norcia, un centinaio di chilometri a nord di Perth, che sopravvissuto fino a oggi ed era fino a pochi anni fa lunico insediamento monastico in terra australiana. La Relazione di Salvado ci dice quanto sudore e quanto sangue cost quella fondazione. In essa leggiamo che luso della carne era per noi fuori questione; i nostri abiti monastici non pi si riconoscevano cosa fossero e per ogni dove cadevano a brani; i calzoni li avevamo rattoppati con pezzi di pelle di kangur, dai selvaggi abbandonate per inutili; e molto soffrendo e non potendo pi camminare senza scarpe, giacch parecchie volte i piedi si erano rotti a sangue, le facevamo di legno, coperte anche di pelli di kangur. Ma la sopravvivenza fino a oggi di Nova Norcia dimostra che il sudore e il sangue di quei preti non furono versati invano.
LOSSERVATORE ROMANO
Una rilettura della Trasfigurazione, lultima opera dellartista urbinate
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sembri stravagante il riferimento) a Pablo Picasso. Nella Trasfigurazione e in particolare nella figura e nel volto del Trasfigurato, Raffaello ha voluto dare immagine alla idea del Divino che si incarna nella Bellezza. Il concetto semplice ed grande merito storico della Chiesa di Roma averlo affidato ai suoi artisti perch lo mettessero in figura. La struggente infinita bellezza del mondo visibile non inganno
diabolico, non enigma e finzione come lo stesso san Paolo (I Corinzi, 13, 12) aveva in qualche momento pensato (Nunc videmus per speculum et in enigmate); al contrario la bellezza del mondo epifania dellAltissimo, ombra di Dio sulla terra. Se il Verbo si incarnato, si incarnato nella Bellezza che ci sta intorno, che splende nei volti e nei corpi degli uomini e delle donne, che consola e riscalda le nostre vite.
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LOSSERVATORE ROMANO
La Giornata missionaria mondiale
Lutto nellepiscopato
Monsignor John Bosco Manat Chuabsamai, vescovo emerito di Ratchaburi, in Thailandia, morto nel pomeriggio di gioved 20 ottobre, nellospedale dei camilliani di Bangkok. Nato il 31 ottobre 1935 a Bang Nok Huek, nella diocesi di Ratchaburi, il 10 maggio 1961 era stato ordinato sacerdote. Quindi il 25 novembre 1985 era stato nominato vescovo di Ratchaburi e il 6 gennaio 1986 aveva ricevuto lordinazione episcopale. Il 24 luglio 2003 aveva rinunciato al governo pastorale della diocesi. Le esequie saranno celebrate luned 24 ottobre, alle ore 14, nella chiesa della Nativit di Maria a Bang Nok Huek.
Padre Fausto Tentorio, il missionario italiano assassinato nelle Filippine il 17 ottobre scorso
LOSSERVATORE ROMANO
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Domenica 23 ottobre in piazza San Pietro il Papa proclama tre nuovi santi
Strada e inginocchiatoio
Luigi Guanella, fondatore dei servi della carit e delle figlie di Santa Maria della Provvidenza
di MICHELA CARROZZINO* Fondatore di due congregazioni religiose, le figlie di Santa Maria della Provvidenza e i servi della carit, e dei cooperatori laici, don Luigi Guanella uno di quei santi che, insieme al Cottolengo, don Bosco, don Orione, Annibale di Francia, Carlo Andrea Ferrari, Pio x e tanti altri, rende visibile limmagine del cerchio di cui parla Doroteo di Gaza: Supponete un cerchio tracciato per terra... Immaginate che questo cerchio sia il mondo; il centro, Dio; i raggi, le diverse vie, i diversi modi di vivere degli uomini. Quando i santi, desiderosi di avvicinarsi a Dio, camminano verso il centro del cerchio, si avvicinano nello stesso tempo gli uni agli altri; e pi si avvicinano gli uni agli altri, pi si avvicinano a Dio. Cos la carit. Don Guanella nasce il 19 dicembre 1842 a Fraciscio di Campodolcino (Sondrio). Compie la formazione sacerdotale prima nel collegio Gallio dei padri somaschi e poi nel seminario della diocesi di Como (1854-1866), dove fra gli altri si trova il chierico Giovanni Battista Scalabrini, con il ruolo di assistente prefetto. Nel frattempo Luigi incomincia ad ammirare don Bosco e per tre anni (1875-1878) rimane a Torino, dove avr modo di conoscere il Cottolengo, le cui opere lo elettrizzano. Il 26 maggio 1866 viene ordinato sacerdote dal vescovo di Foggia Bernardino Maria Frascolla (1811-1869). Il giovane sacerdote viene mandato a Savogno, un paesino sperduto della provincia di Sondrio (18671875): c bisogno di tutto e ci sono anche soprusi a danno della povera gente. Infatti, a seguito della legge sullincameramento dei beni ecclesiastici, parecchie famiglie si ritrovano colpite, spesso ingiustamente. Don Guanella non si arrende fino a quando ai poveri non vengono restituiti i loro beni. I giusti sono per lui modello di vita, perch essi hanno come proposito una cosa sola: fare il bene e dare gloria a Dio. Anche nella direzione spirituale dei laici, membri di associazioni parrocchiali, raccomanda: Operate la giustizia e poi non badate a fatiche; e ai suoi preti e religiose insegner che un dovere dare al prossimo tutto il bene di giustizia che si deve. Al rientro da Torino, nel 1878, un prete senza fissa dimora, molto ardito nelle sue aspirazioni e di conseguenza non facile da comprendere. Sperimenta sulla propria pelle quello che in seguito gli verr naturale scrivere agli altri: Il Signore lavora nellanimo umano come lo scalpello dello artista sul marmo che vuol ridurre a bella statua. Le pene sono stiletto che lavorano fruttuosamente nel cuore cristiano. Fallisce il tentativo di iniziare la sua opera in un convento francescano abbandonato di Traona (Sondrio). Nellagosto del 1881 viene inviato a Olmo. Dopo tre mesi quasi di eremitaggio, raggiunge la parrocchia di Pianello del Lario, sul lago di Como, e qui assume la direzione di quelle giovanette che erano state radunate da don Carlo Coppini (18271881). Con queste giovani inizia la sua opera. Fanno parte del gruppo la cofondatrice Marcellina Bosatta e la sorella Chiara, che sar beatificata da Giovanni Paolo II il 21 aprile 1991. Nel 1886 don Guanella, con alcune di queste consacrate, si sposta a Como e nel 1908 nasce la congregazione dei servi della Carit. un prete attento alla complessit che lo circonda: coglie la situazione degli emigranti e per dare loro il pane, si rimbocca le maniche avviando bonifiche di terre paludose. Nello stesso tempo chiede di dare lavoro in patria. Alza la voce perch tutti sappiano che i momenti storici sono mutati: In altri tempi si facevano le guerre ai corpi, e oggid si fanno le guerre alle intelligenze. Con molto coraggio vuole svegliare i cristiani assopiti e sollecitare le coscienze della gente, ricordando loro che non vi pu essere felicit fuori di Dio. Vive tra linginocchiatoio e la strada. Sempre pieno di zelo e entusiasmo. Un ardore che in lui non diventa mai utopia o illusione, come qualcuno volle insinuare. Fin dallinizio della sua vocazione sacerdotale ha un proposito audace: voglio essere spada di fuoco nel ministero santo. La sua spada sguainata, che lo porta a vincere e a morire, la carit verso tutti. Una cari-
fondare una nuova casa religiosa in un altro luogo. Decide di recarsi a Zamora, dove ottiene dal vescovo lautorizzazione per creare in questa citt una comunit giuseppina. Vi si trasferisce nel 1883. A Zamora, la comunit sviluppa lidentit originaria e caratteristica delle serve di Ges: vivere fraternamente la preghiera e il lavoro, e accogliere bambine e giovani senza lavoro, assistendole con sollecitudine materna ed educandole alla vita di fede e alloperosit, attraverso il Colegio de las desamparadas. Intanto la comunit di Salamanca, che cambier lorientamento della congregazione, ottiene lapprovazione pontificia, dalla quale resteranno escluse lei e le sue consorelle di Zamora. A sessantotto anni, l8 agosto 1905, muore nella sua casa di Zamora. Solo alla fine di gennaio del 1907 la congregazione riconoscer come sua la comunit di Zamora. Il carisma giuseppino si sintetizza in unespressione tanto caratteristica della beata Bonifacia: il lavoro
e la preghiera fraterni. Bonifacia capisce di essere stata chiamata a vivere come unumile lavoratrice e una fedele e fervente consacrata. Nella sua esistenza riesce pertanto a unire operosit e preghiera, facendo cos quellesperienza di unit che la colmer di serenit e di gioia. Convinta della bont del lavoro per la dignit della persona, Bonifacia si dedica a promuovere quellesperienza lavorativa che umanizza le donne lavoratrici nella misura in cui vissuta come cammino per raggiungere la propria santificazione personale. Bonifacia lavora e insegna a lavorare con lobiettivo di percepire la presenza di Dio stesso nellesercizio del proprio mestiere che, accompagnato dalla preghiera, viene concepito come compimento della volont di Dio e come mezzo per coltivare lesperienza della fraternit e della cooperazione fra lavoratori. *Vescovo di Zamora
t dal cuore e dalle braccia talmente grandi che, da fondatore, quando chieder alla Santa Sede (1896-1908) lapprovazione delle sue congregazioni, severo sar il giudizio: il suo campo di azione cos vasto che eccede ogni misura. La sua missione di carit ha come unica fonte Cristo Ges. Riconosce il suo volto nei fratelli pi piccoli e presenta consolantissimo il momento in cui Cristo prender le chiavi delleternit e volgendo un semplice sguardo di benevolenza dir: Quanto a voi che mi avete ricoperto e sfamato nel corpo, che mi avete consolato nellanimo, venite pure che siete i benedetti dal Padre mio. Nel 1903 lopera guanelliana giunge a Roma ed sostenuta particolarmente da Pio X . Dopo Roma inizia lespansione oltre oceano. Il fondatore stesso nel 1912 si reca negli Stati Uniti dAmerica. Oggi in 20 nazioni di quattro continenti. Con le loro opere di carit suore, sacerdoti, e laici vogliono annunciare lamore di Dio: Iddio Padre ti guarda con amorevolezza, come se non avesse che a pensare a te solo. In ci rassomiglia al sole, il quale sta nel mezzo del cielo, guarda a tutti e nello stesso tempo rivolge i suoi raggi a te come se non avesse che provvedere a te solo. Dio ama e provvede: certezza e conforto per ogni creatura. Vogliono ricordare ai singoli e ai popoli: Un cuore cristiano che crede e che sente non pu passare innanzi alle indigenze del povero senza soccorrervi. Don Guanella si ferma a raccogliere e coricare nel proprio cuore particolarmente le persone nelle quali lintelligenza offuscata. Apre le porte della sua casa di Como per accogliere coloro che non avevano motivo di stare rinchiuse in manicomio: egli vuole liberare luomo e mai liberarsi delluomo. Lopera gestisce a tuttoggi istituzioni significative particolarmente per persone disabili, come quelle di Roma, in via Aurelia, con quattrocento ospiti che abitano in villette, o quella di Santa Maria della Provvidenza, con oltre duecento donne. Ha avviato in Italia e soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, a seconda delle esigenze concrete, servizi agili ma essenziali, mense per i poveri, strutture di accoglienza per i senza fissa dimora, e di prevenzione della prostituzione e della delinquenza minorile. In particolare in America latina si occupa di educazione. Il fondatore raccomanda: Datemi la scuola in mano mia ed io vi do nelle mani come volete educata una societ. In particolare chiede di curare i bambini: Lavora bene chi lavora nelle menti innocenti. Le attivit vengono condotte con laiuto di molti laici. Quando don Guanella deve avviare lorganizzazione delle sue case, per le persone anziane e ancor di pi per le persone disabili, si attornia di personale professionale laico per poter fare bene il bene. Egli intuisce la validit della collaborazione con i laici e delle congregazioni religiose tra di loro. proprio a don Orione che comunica la sua idea di chiamare a Congresso tutte le giovani istituzioni religiose per unire, unificare ed edificare pi fraternamente in Ges Cristo. Per concretizzare questa idea da oltre un decennio sorta Mediterraneo senza handicap, una onlus che mette in rete enti ecclesiali e associazioni laicali con lo scopo di favorire la riabilitazione, linserimento sociale e nella scuola delle persone disabili. *Direttrice del Centro ricerca opera femminile don Guanella
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LOSSERVATORE ROMANO
Benedetto al convegno internazionale degli ordinariati militari e al corso di formazione dei cappellani militari
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gi celebriamo la memoria liturgica. Mediante tale provvedimento legislativo, si intese dare agli Ordinariati Militari la possibilit di promuovere unazione pastorale sempre pi adatta e meglio organizzata per una parte importante del Popolo di Dio, cio i militari e le loro famiglie, con le loro istituzioni quali caserme, scuole militari e ospedali. A 25 anni da quel Documento, bisogna rilevare che gli Ordinariati Militari hanno dimostrato in genere di avere acquisito uno stile sempre pi evangelico, adeguando le strutture pastorali alle urgenti esigenze della nuova evangelizzazione. In queste giornate di studio, vi proponete di ripercorrere idealmente il cammino storico e giuridico degli Ordinariati Militari, la loro missione ecclesiale cos come delineata dalla Spirituali militum curae, individuando le traiettorie comuni della pastorale a favore dei militari e approfondendo i problemi pi attuali. Nellesprimere il mio cordiale incoraggiamento, desidero richiamare alla vostra at-
chiamati, appare evidente che i sacerdoti, impegnati in questo ministero, dovranno avere una solida formazione umana e spirituale, una costante cura per la propria vita interiore e, al tempo stesso, essere disponibili allascolto e al dialogo, per poter cogliere le difficolt personali e ambientali delle persone loro affidate. Queste infatti hanno bisogno di un continuo sostegno nel loro itinerario di fede, poich la dimensione religiosa riveste speciale significato anche nella vita di un militare. La ragione per cui esistono gli Ordinariati Militari, cio lassistenza spirituale ai fedeli nelle Forze Armate e di Polizia, fa riferimento alla sollecitudine con la quale la Chiesa ha voluto offrire ai fedeli militari e alle loro famiglie tutti i mezzi salvifici per facilitare nei loro confronti non solo lordinaria cura pastorale, ma lo specifico aiuto di cui essi hanno bisogno per svolgere la loro missione con lo stile della carit cristiana. La vita militare di un cristiano, infatti, va posta in relazione con il primo e il pi grande dei comandamenti,
ra del Buon Pastore, immagine del ministero sacerdotale; i simboli del grano a destra e della vite a sinistra, uniti da un nastro con liscrizione ADIVTORES GAVDII VESTRI, rimandano al sacramento dellEucaristia. Il sacerdote collabora alla gioia dei
fedeli svolgendo con amore la sua missione pastorale alla guida del gregge di Dio. In basso a sinistra, in piccolo, il nome dellautrice. Ogni esemplare numerato ed accompagnato da un certificato di garanzia con timbro a secco della Segreteria di Stato e della Zecca Italiana. I pezzi sono coniati in quantitativo non superiore a quello indicato di seguito: TRITTICI: n. 900, numerati da 1 al massimo effettivamente coniato.
Con lo stesso sistema di numerazione: ORO: n. 1.000, tit. 917/1000, gr 60; ARGENTO: n. 6.000, tit. 986/1000, gr 40; BRONZO: n. 6.000. Le medaglie saranno in vendita dal 24 ottobre 2011 presso lAmministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica nella Citt del Vaticano e presso la Libreria Editrice Vaticana nei locali di Piazza San Pietro, Piazza Pio XII, 4 e Via di Propaganda, 4.
Limpegno della Chiesa in favore della pace scaturisce dal desiderio stesso del suo Fondatore, per cui alle forze armate spetta la garanzia dellordine e della sicurezza delle persone, la difesa da ogni aggressione, il rispetto dei diritti individuali e collettivi, ma mai la volont di guerra, di aggressione, di sopraffazione. con queste parole che il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha riaffermato i punti essenziali della missione degli ordinari e dei cappellani militari, con i quali ha concelebrato la messa, nella cappella Paolina, nella mattina di sabato 22 ottobre, memoria liturgica del beato Giovanni Paolo II. Proprio Papa Wojtya, ha ricordato il segretario di Stato, venticinque anni fa don la costituzione apostolica Spirituali militum curae, raccomandando alla Chiesa di provvedere, secondo le diverse situazioni, alla cura spirituale dei militari. Al rito diretto da monsignor Karcher, cerimoniere pontificio hanno partecipato unottantina di ordinari e cappellani militari, giunti a Roma per il convegno internazionale e per il corso di formazione al diritto umanitario. Tra loro, il cardinale dominicano Lpez Rodrguez. Nellomelia il cardinale Bertone che ha assicurato la spirituale vicinanza di Benedetto XVI ha indicato nel Catechismo della Chiesa Cattolica un riferimento sicuro, rilevando che il documento nella terza parte, quella morale, nella sezione sul quinto comandamento tratta a lungo della difesa della pace come compito prioritario dei Governi e delle forze armate. Esso ha auspicato divenga una guida autorevole del vostro ministero come pastori impegnati in questo campo. Non un compito facile quello di predicare la mitezza e la pace in un contesto armato, ma auspicabile per renderlo pi umano e pi cristiano. La liturgia della Parola della memoria del beato Giovanni Paolo II ha detto il porporato ispira la nostra riflessione e ci consente di individuare diversi spunti per meditare. Cos la prima lettura, tratta dal Libro del profeta Isaia, parlando dellannuncio della salvezza benedice colui che Dio ha inviato quale messaggero di lieti annunzi. Questo messaggero definito dalla sua triplice funzione: egli annunzia il regno di Dio, annunzia la salvezza e infine la pace. Il nostro pensiero corre subito in questo momento proprio al pontificato del beato Giovanni Paolo II, il quale, attraverso i suoi innumerevoli viaggi in ogni angolo del pianeta, ha incarnato la figura di tale messaggero, i cui piedi sono benedetti dalla Sacra Scrittura perch portano il regno, la salvezza e la pace. Il brano del vangelo di Giovanni ha spiegato attira lattenzione sul rapporto singolare tra il Signore Ges e lapostolo Pietro. Con unanalisi precisa dei vocaboli utilizzati in questo dialogo, il cardinale ha rilevato come Ges parli di un amore intenso e incondizionato, di cui solo Dio in realt capace. Ben diverso il senso del verbo che utilizza Pietro nella risposta e che potremmo tradurre con ti voglio bene. In questa distinzione possiamo scorgere la differenza profonda che esiste tra lamore di Dio e quello degli uomini. Dio ama luomo senza alcun condizionamento, ma lamore con
il quale luomo ricambia lamore di Dio invece segnato dal peccato e dalla condizione creaturale. Ed ecco allora ha proseguito il porporato lintuizione del Signore: nel rivolgere a Pietro, per la terza volta, la stessa domanda, il verbo diventa quello usato da Pietro. Ci sembra voler esprimere che Ges abbassa con misericordia e benevolenza la sua richiesta al grado che luomo capace di offrire. Di qui la risposta, questa volta quasi addolorata, di Pietro: Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene. Cristo affida a Pietro la missione di pascere e guidare il suo gregge. Il gregge infatti non appartiene al pastore, ma al Signore: al pastore richiesto tuttavia un amore oblativo necessario a guidare il gregge. Continuando nella lettura attenta dello stesso brano, si evince che la missione del pastore consiste nel nutrire quelli che non sono ancora adulti e condurre quelli che sono ormai maturi. E in base al rapporto che il pastore ha con il Signore si comprende il tipo di relazione che instaurer con il gregge. Indubbiamente ha concluso il segretario di Stato il beato Giovanni Paolo II ha saputo incarnare i tratti specifici del buon pastore. Tuttavia, lo stesso zelo e lo stesso amore richiesto a ogni pastore, di ogni luogo e di ogni tempo, per diventare realmente messaggero del regno di Dio, della salvezza e della pace.
Nomine episcopali
La nomina di oggi riguarda la Polonia.