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Romani 3:1-4

⁃ I Giudei avevano ricevuto da Dio la legge, e si sentivano superiori. Ma quando Paolo nel
capitolo 2 di Romani dimostra che tutti gli esseri umani sono uguali sia giudei che
stranieri, sorge una ipotetica domanda: qual’è il vantaggio del Giudeo?
⁃ La domanda appena fatta può nascere solo da un cuore che crede di meritare una
ricompensa per le opere fatte, invece di essere semplicemente grati a Dio per il
privilegio di aver ricevuto le sue rivelazioni.
⁃ Nonostante l’infedeltà del popolo d’Israele, Dio continuò ad essere giusto e con la morte
di Cristo dimostrò ancora una volta la sua fedeltà, la sua misericordia, la sua pazienza, il
suo amore.

Romani 3:5-8

⁃ Paolo fa domande ipotetiche per mostrare un pensiero errato che poteva sorgere al
giudeo. La misericordia di Dio in Cristo è venuta per salvare l’uomo dal peccato, quindi
l’uomo ha fatto bene a peccare? perchè se no, non si vedeva l’amore di Dio? Perchè
quindi sono considerato peccatore?
⁃ Se Dio è ingiusto e sbaglia a condannare il peccatore, allora come potrebbe Lui
giudicare il mondo? La risposta a queste domande è che Dio è giusto e giudichera gli
uomini ingiusti con la condanna eterna.
⁃ “Facciamo il male affinchè ne venga il bene” ( Paolo era anche accusato di predicare
cosi ) L’apostolo non vuole neanche confutare questa affermazione perchè il solo dirlo
mostra l’errore, si limita a dire che chi la pensa cosi sarà condannato giustamente.

Romani 3:9-12

⁃ Giudei e gentili sono sotto la condanna del peccato. C’era sicuramente differenza in
quanto a conoscenza ma in quanto alla colpevolezza no.
⁃ Anche se Dio ci ama noi siamo considerati ingiusti davanti a Lui, perchè il nostro
peccato e la nostra disubbidienza ci condannano. Nessuno è innocente davanti a Lui,
se non per Cristo.
⁃ Paolo cita dei versi dei Salmi e profeti per dimostrare che la scrittura stessa condanna il
peccato e mostra il comportamento e carattere dell’uomo ribelle a Dio.
⁃ L’uomo ribelle non cerca Dio, non vuole amarlo ne vuole fare la sua volontà. Solo per
opera dello Spirito santo una tale persona può cercare la volontà di Dio, grazie a Gesù e
alla nuova vita in Lui

Romani 3:13-18

⁃ In questi versi Paolo descrive la depravazione umana e come il peccato si sia radicato
nel cuore di ogni uomo
⁃ L’uomo che non ha timore di Dio usa la sua lingua come uno strumento di maledizione.
Il veleno di un serpente quando entra nel nostro sistema immunitario lentamente avanza
e va distruggendo o paralizzando il corpo, e con il tempo porta alla morte. Cosi è la
menzogna nel cuore dell’uomo se non curata porta la morte spirituale e la sofferenza
eterna.
⁃ Gli uomini cosi non si accontentano mai di quello che hanno, vogliono sempre di più e
nel loro cuore c’è sempre amarezza e maledizione perchè non trovano la gioia completa.
Colpano Dio delle loro calamità.
⁃ Non ci pensano due volte a odiare chi li ha offesi, fanno presto a uccidere ed il perdono
è lontano dal loro cuore. Il rancore li tiene prigionieri.
⁃ La loro vità è piena di sventura e rovina sia per loro che per chi gli sta acccanto. La loro
fine sarà la morte per l’eternità
⁃ Non conoscono la volontà di Dio per le loro vite e sono ignori che esista una vita santa,
ed anche se la conoscessero non la sceglierebbero per il loro cuore ostinato. ( Geremia
6:16 )
⁃ Non hanno timore di Dio e questo permette che ogni tipo di peccato possa entrare nelle
loro vite. Il timore di Dio è il principio della saggezza ( Proverbi 9:10 )

Romani 3:19-21

⁃ Gli unici che cercavano giustificazione attraverso la legge erano i Giudei. Adesso però
Paolo ha dimostrato che la legge condanna tutti e non c’è scusa davanti a Dio, perciò
ogni bocca rimarrà chiusa sia Giudeo che straniero, perchè siamo tutti colpevoli.
⁃ La legge è come uno specchio ci mostra la nostra condizione spirituale, come Dio ci
vede. Il timore di Dio per il castigo è il primo passo per dare valore a la salvezza che ci è
stata donata, e la cosi grande misericordia che ci è stata fatta.
⁃ Paolo finalmente mostra il Vangelo di Cristo dopo aver spiegato esaustivamente il
peccato in ogni uomo. Dio ha fatto in modo di salvare i peccatori senza compromettere
la sua giustizia.

Romani 3:22-26

⁃ La salvezza è disponibile a tutti, la maniera per accettare questo dono da parte di Dio è
solamente attraverso la fede in Cristo Gesù. Quando Gesù regna nei nostri cuori e di
conseguenza nelle nostre azioni, possiamo essere certi che facciamo parte dei suoi figli.
⁃ Tutti abbiamo la natura incline a peccare ma non è un pretesto per praticare il peccato,
perciò è vero che la nostra natura ci condanna ma quando trasgrediamo la legge di Dio
e pecchiamo lo facciamo volontariamente. Il mondo è condannato ed ha un disperato
bisogno di essere salvato.
⁃ Dio ci ha regalato la salvezza attraverso la fede in Cristo. Noi non lo meritiamo perciò è
un dono, ci ha reso giusti mediante la morte e risurrezione di Gesù. Il debito che ogni
uomo aveva con Dio è stato assolto, ed in più ci è stata data la vita eterna.
⁃ Gesù era l’unico che poteva soddisfare i requisiti che Dio richiedeva, una vita perfetta
senza macchia. Dio ha avuto misericordia per i peccati degli uomini nei tempi passati,
anche adesso attraverso Gesù mostra la sua giustizia e pazienza.
⁃ “Colui che è giusto nel punire" e "misericordioso nel perdonare", l'uomo lo può capire;
ma che Dio sia "giusto nel giustificare i colpevoli", questo li sorprende. Ma la
propiziazione mediante la fede nel sangue di Cristo risolve il paradosso e armonizza gli
elementi discordanti.

Romani 3:27-31

⁃ Nessuno può ottenere la salvezza attraverso l’osservanza della legge, le opere non ci
salveranno ne ci giustificheranno ma con ciò non è escluso che non dobbiamo
osservarle. Cristo ci salva ma noi dobbiamo rimanere in Lui ( Giovanni 15:5-7 )
⁃ “le opere della legge” e “l’ubbidienza della fede” sono due cose molto diverse, non le si
può paragonare. Il primo vuole giustificarsi davanti a Dio per aver operato bene, il
secondo è la dimostrazione di un cuore gia giustificato che vuole fare la volonta di Dio.
⁃ Dio ha espanso la sua misericordia verso tutta l’umanità, non c’è distinzione tra Giudeo
e straniero. Il Signore è il Dio di tutti e tutti gli uomini hanno peccato contro di lui.
⁃ La legge di Dio viene stabilita grazie alla manifestazione della grazia attraverso la fede in
Cristo. Dopo essere stati salvati il nostro primo desiderio è quello di gradire a Dio non
per giustificazione ma per ringraziamento, perciò si chiama ubbidienza per fede.

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