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VISO

Il viso è il nostro biglietto da visita: rivela


la nostra età, esperienze di vita, personalità,
il nostro stato di salute, le nostre emozioni.
Hai mai pensato che l’allenamento dei mu­
scoli facciali potrebbe avere un impatto su
tutti questi aspetti? In questo libro non solo
imparerai a mantenere giovane il tuo viso,
ma acquisirai anche conoscenze preziose
che ti aiuteranno a mantenere un aspetto
fresco e vitale in ogni fase della vita. Sco­
prirai inoltre come il volto, se interpretato
correttamente, possa trasmettere una vasta
gamma di informazioni su di noi.

Luisa
Mio marito mi ha detto: “Ma lo sai che sto
notando che quasi tutte le tue amiche hanno
la palpebra cadente, mentre tu dalla mattina
appena sveglia hai gli occhi belli aperti e pelle
luminosa?”. Per me bellissimo complimento.

Silvia
Da quando ho iniziato questo percorso, non
solo il viso è più tonico, ma anche l'umore e
l'autostima sono migliorati e tutto il tempo che
dedico a fare gli esercizifa sì che io, giorno dopo
giorno, mi amo sempre un po' di più.

I Antonella
Sono entusiasta dello yoga
facciale. Gli esercizi sono molto
efficaci e in molti mi chiedono
se sono appena rientrata
da una vacanza?
VISO IN FORMA
© 2023 by GDL Edizioni

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ed esplicita menzione della fonte (autrice, opera, editore).

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Coordinamento e cura editoriale: Katia Prando


Elaborazione grafica interni: Matilde Masotti
Copertina: Matteo Venturi

I edizione: ottobre 2023


ISBN 9788898436804

Stampato presso Lithos Arti Grafiche, Villa Verucchio (RN)

MISTO
Carta da fonti gestite
in maniera responsabile
FSC FSC* C126294

Il presente volume non può e non vuole sostituirsi al medico specialista, qualora il Let­
tore soffra di una patologia o necessiti di cure mediche. I consigli condivisi dall'Autrice
vanno adattati alle proprie condizioni psico-fisiche di salute, in caso di dubbio rivolgiti
sempre al tuo medico di fiducia. ^Autrice e l’Editore non si assumono la responsabilità
delle azioni intraprese dal Lettore.
VISO
in forma
A QUALSIASI ETÀ
I migliori esercizi di voga facciale
Indice
RINGRAZIAMENTI 7

INTRODUZIONE 9

CAPITOLO 1 18
H viso e l’invecchiamento

CAPITOLO 2 32
Che cos’è lo yoga facciale

CAPITOLO 3 48
La Ina pratica di yoga facciale

CAPITOLO 4 68
Il viso informa: cosa ci comunica il viso

CAPITOLO 5 90
Continua la pratica
RINGRAZIAMENTI

Alla mia meravigliosa mamma, che mi ha fatto scoprire lo


yoga facciale, supportandomi in tutto e diventando la mia
fan numero uno.
Alla mia famiglia che ha creduto in me e continua a darmi
preziosi consigli e suggerimenti.
A Lara che mi sta insegnando nuove espressioni facciali ed
emozioni che non conoscevo.
A tutte le persone che mi hanno dato fiducia e mi hanno per­
messo di diffondere questa disciplina.
A te che stai leggendo il libro.

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INTRODUZIONE

Chi non vorrebbe mantenere il proprio viso fresco, giovane


e tonico il più a lungo possibile, senza fatica, magari appli­
cando qualche goccia di siero miracoloso o una maschera di
tanto in tanto?
Nell’era del più massiccio sviluppo tecnologico che si sia mai
registrato nella storia dell’umanità, una fetta molto consi­
stente della popolazione ritiene che non ci siano più limiti ai
desideri e che questi ultimi possano essere soddisfatti con
immediatezza e senza sforzo.
È normale: se oggi possiamo colloquiare in diretta, tramite
videochiamata gratuita, con colleghi, parenti o amici dall’al­
tra parte del mondo e stiamo progettando di mettere piede
su Marte, perché non dovremmo riuscire a ringiovanire con
altrettanta facilità?
Il fatto è che si tende a trascurare la differenza fra le appa­
recchiature computerizzate e le cellule umane. È vero che
anche nel campo della citologia si sono compiuti progressi
senza precedenti, ma ci sono dei limiti oltre i quali, oggigior­
no, non è possibile andare.
Da quanto scritto sopra ne consegue che, se stai cercando
un libro che ti sveli la ricetta dell’eterna giovinezza, che ti in­
segni a realizzare in casa tua un elisir che ti faccia apparire di

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venti anni più giovane, magari fermando il processo di invec­
chiamento una volta per tutte, mi spiace deluderti ma temo
dovrai aspettare ancora.
Se invece sei più consapevole e cerchi un manuale pratico,
ricco di preziosi consigli ed esercizi eseguibili nel tempo li­
bero che ti consentano di mantenere il tuo viso in forma a
qualsiasi età e il più a lungo possibile, be’, allora posso dirti
che, leggendo queste pagine scoprirai di aver fatto centro!
In questo libro, infatti, ho voluto raccogliere le tante cono­
scenze riguardanti il viso che ho appreso in questi anni di
studio e pratica, conoscenze che non afferiscono all’ambito
di centri estetici e chirurghi plastici, ma che riflettono un ap­
proccio più globale, distico e quindi applicabile da chiunque.
Oltre a insegnarti un metodo naturale che ti permetterà di
mantenere il tuo VISO IN FORMA, desidero farti presente
che il volto racconta la nostra storia personale per cui, se
sappiamo leggere i segni in esso presenti e capirne il signi­
ficato, possiamo migliorare non solo l’aspetto estetico della
pelle ma anche lo stato psicofìsico in generale.
Con questo libro desidero quindi darti degli strumenti prati­
ci che ti permettano di risplendere in tutta la tua bellezza na­
turale, nonché di apportare più consapevolezza, autostima e
gioia alla tua vita quotidiana.

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Chi è Petra Mihlus
IL MIO PERCORSO

Probabilmente mi hai conosciuta attraverso i social, veden­


do qualche mio video, oppure hai deciso di comprare que­
sto libro perché qualcosa di me ti ha attirato. Qualsiasi sia il
motivo, ci tengo a presentarmi e a raccontarti brevemente le
mie origini e il percorso che mi ha portato allo yoga facciale.
Questo libro esce nel 2023, un anno molto significativo e im­
portante per me: non solo perché si tratta della mia prima
pubblicazione in ambito editoriale, ma anche perché è l’anno
di nascita di Lara, la mia prima figlia. Se poi aggiungiamo che
VISO IN FORMA, a settembre, celebra i suoi primi dieci anni
di attività, be’, direi che può bastare per considerare "specia­
le” questo anno di grazia. Ne consegue che pubblicare que­
sto libro è anche un modo per festeggiare tutti questi impor­
tanti traguardi e far sì che lo yoga facciale si diffonda su scala
ancora più vasta di quella attuale.
Sono nata nel 1978 a Gorizia e cresciuta a San Floriano del
Collio, un piccolo paesino di settecento anime, conosciuto
per l’ottimo vino bianco, situato a dieci chilometri da Gori­
zia, città del Friuli Venezia Giulia che si trova proprio sul con­
fine con la Slovenia. In quest’area geografica si intrecciano
diverse etnie e idiomi: italiano, sloveno, friulano e altre lin­
gue balcaniche. Ancora oggi, dalle mie parti si respira l’antica
influenza dell’impero asburgico che dominò quest’area per
cinque secoli fino al 1918.
Inoltre, anche la mia famiglia ha origini che toccano lati­
tudini ancora più vaste. Mia madre ha infatti trascorso la

ii
sua adolescenza in Svezia (dove i genitori sono emigrati
per lavoro, dalla ex Jugoslavia) il che ha introdotto in casa
molte abitudini "scandinave”. E mio padre, lavorando come
imprenditore nell’Est Europa, ha trasmesso a me e a mio fra­
tello maggiore l’amore per i Paesi di quest’area geografica.
Ecco perché nel mio animo sono piuttosto marcate sia l’abi­
lità di apprendere le lingue straniere, che l’intraprendenza e
la vena imprenditoriale.
Da bambina ero molto attiva nello sport (ho iniziato con la
ginnastica artistica, poi tantissimi anni di pallavolo, quindi
danza sportiva, yoga, thai chi, palestra) e anche nell’ambito
culturale (ho collaborato all'interno del circolo culturale del
paese con recite, teatro, varie ricorrenze).
Ho frequentato le scuole a Gorizia in lingua slovena: nello
specifico, l’istituto Tecnico Commerciale Ziga Zois, in teoria
“ragioneria", ma in realtà una sorta di liceo linguistico dato
che ho potuto studiare lo sloveno, l’italiano, il serbocroato, il
tedesco e l’inglese.
A scuola me la sono sempre cavata piuttosto bene, ma non
ero una "secchiona”, anzi, qualche volta addirittura copiavo
dai bigliettini preparati con cura a casa.
La matematica e le materie che erano focalizzate sui calcoli
non erano tra le mie preferite, così, dopo il diploma di maturi­
tà, mi iscrissi alla Facoltà di Relazioni Pubbliche, in cui dovet­
ti coltivare una certa flessibilità mentale grazie allo studio di
materie assai diverse fra loro come il Diritto, l’Economia, il
Marketing, la Sociologia, le Lingue straniere.
Ritornando alla mia famiglia: i miei erano imprenditori e la­
voravano nel settore del vetro per l’edilizia. Quindi, fin da
bambina, ebbi mio padre spesso in viaggio di lavoro, a volte

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accompagnato da mia mamma (specialmente quando anda­
vano in Paesi non balcanici che richiedevano la conoscenza
dell’inglese).
Dall’età di venti-ventidue anni anch’io iniziai a partecipare
a qualche fiera di settore (sia in Italia che all’estero) come
standista. Mi piaceva il contatto con le persone e comunica­
re in lingue differenti.
Quando terminai gli studi universitari, iniziai a lavorare nell’a­
zienda di famiglia come responsabile marketing: gestivo l’or­
ganizzazione delle fiere, i seminari per i nostri clienti, i gadget
aziendali e altro ancora. Adoravo fare tutto questo in quanto
richiedeva creatività, e a me non è mai mancata.
Durante l’ultimo anno universitario, trascorsi sei mesi in Fin­
landia grazie al noto Programma Erasmus. Nacque in quell’oc­
casione la mia passione per i viaggi, il piacere di conoscere per­
sone e culture diverse e apprezzare anche i viaggi in solitaria.
Nonostante i miei studi in Relazioni Pubbliche, ho sempre
coltivato un notevole interesse per il settore del benessere e
della bellezza, oltre a quello della formazione e della crescita
personale. Ho frequentato molti corsi e letto innumerevoli
libri e riviste afferenti a questi due ambiti.
Un anno molto significativo che riguarda la formazione fu
il 2009, quando partecipai ad un evento di quattro giorni a
Roma col famoso formatore americano Anthony Robbins.
Quell’esperienza mi ha insegnato l’importanza delle persone
di cui ti circondi e il concetto di ever-learning-life (Formazione
Continua).
Sempre nel 2009, sentii parlare per la prima volta dello yoga
facciale. Non smetterò mai di ringraziare mia mamma per aver­

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mi informata del corso organizzato da una sua amica estetista
in un centro estetico in Slovenia. Parlando la lingua slovena, ho
il vantaggio di scoprire tante novità anche da questo piccolo
ma dinamico Stato confinante con l’Italia e lo yoga facciale è
stata una di queste. Partecipai al corso proprio insieme a lei
e fu in quell’occasione che scoprii un nuovo mondo: il fatto di
poter allenare i muscoli del viso (fino ad allora ero abituata ad
allenare sempre e solo i muscoli del corpo). Nei mesi e anni
successivi, appresi altre arti terapeutiche di grandi tradizioni,
come la Medicina tradizionale cinese e i rimedi naturali.
Al tempo del corso di yoga facciale avevo trent’anni, quindi
non mi interessava più di tanto parteciparvi per motivi di ru­
ghe o di ringiovanimento, quanto piuttosto perché sono una
persona curiosa di natura e mi è sempre piaciuto provare di­
scipline nuove, originali, fuori dagli schemi.
La svolta della mia vita avvenne nel 2012, quando persi il la­
voro a causa della crisi (iniziata nel 2008). Avevo la fortuna
di lavorare nell’azienda di famiglia, quindi nella mia testa mi
dicevo che avrei sempre potuto ritornarci quando il mercato
si fosse ripreso. Decisi di cogliere l’occasione per fare nuove
esperienze viaggiando. Il mio periodo “sabbatico” ebbe ini­
zio con il Cammino di Santiago. Scoprii questo pellegrinaggio
dopo aver letto l’omonimo libro di Paolo Coelho e mi dissi:
“Una volta nella vita voglio fare questo cammino".
Percorsi da sola ottocento chilometri dai Pirenei fino a San­
tiago de Compostela dove arrivai stanca, ma consapevole del
fatto che la ricchezza interiore non si acquisisce arrivando al
"traguardo”, bensì facendo l’esperienza diretta del viaggio.
Una mia grande passione, ormai lo avrai capito, sono dunque
i viaggi e devo ammettere di essere bravina nell’organizzarli.

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Rientrata dopo un mese e mezzo di pellegrinaggio iniziai a
pianificare un altro viaggio, quello che avrei voluto fare una
volta terminati gli studi universitari: girare ancora un po’ per
il mondo.
Ero tentata di andare negli Stati Uniti, ma per una ragazza
che viaggia da sola con lo zaino in spalla mi dissi che non era
forse uno dei luoghi più adatti, quindi optai per l'Australia,
una nazione decisamente più sicura, che richiede tanto tem­
po per visitarla e io ce l’avevo. In più, mia mamma aveva dei
cugini sparsi in varie grandi città laggiù, così, per qualsiasi
evenienza, avrei potuto contattarli.
Partii a metà ottobre del 2012 e ritornai a metà febbraio del
2013. Una volta là, non visitai solo l'Australia ma anche la
Nuova Zelanda e la Thailandia, Paese in cui capii cosa avrei
voluto fare una volta tornata a casa: specializzarmi nello
specifico ambito del benessere del viso, non con un approc­
cio occidentale, ma più orientale, olistico per intenderci.
A Chiang Mai frequentai un corso di massaggio thailandese
per il viso e, quando tornai in Italia, mi iscrissi a uno per di­
ventare istruttrice di yoga facciale.
Riponevo una enorme fiducia in questa disciplina e dato
che non conoscevo nessuno che la insegnasse, mi buttai in
questo settore a capo fitto (anche perché il mercato edile
non si era ancora pienamente ripreso e quindi dovetti rior­
ganizzare in modo decisivo la mia vita lavorativa).
A settembre del 2013, nacque così il progetto VISO IN FOR­
MA: aiutare le persone, principalmente donne, a prendersi
cura del viso in modo naturale, evitando interventi invasivi e
pericolosi per la salute.

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Iniziai a tenere corsi di yoga facciale a Gorizia, poi mi allargai
nelle altre città del Friuli Venezia Giulia fino ad arrivare a te­
nerne in tutta Italia e anche nella vicina Slovenia.
Da quel momento in poi continuai ad informarmi riguardo a
tutto quello che concerne il viso, sempre da un punto di vista
prevalentemente orientale. Frequentai diversi corsi di rifles­
sologia facciale, ovvero come lavorare sui punti del viso che
riflettono le varie parti del corpo e organi interni. Frequentai
anche un corso di fisiognomica, disciplina che studia i tratti
del volto, il significato della forma del viso, delle orecchie, de­
gli occhi, dei denti e via dicendo.
Ho poi combinato tutti questi insegnamenti, inserendoli nel
programma originale di mia ideazione che insegno a chi par­
tecipa ai miei corsi o lezioni.
Nel 2016, creai il mio primo corso online di yoga facciale,
dando la possibilità a più persone di apprendere questa di­
sciplina. Nel 2021 cominciai invece a tenere il percorso di
formazione per diventare istruttori di yoga facciale.
Oggi più che mai sono convinta di aver fatto la scelta giusta
intraprendendo la strada che ha portato già migliaia di per­
sone ad avere un VISO IN FORMA e a guardarsi con più fidu­
cia e ammirazione allo specchio.
Se c’è una cosa che ho imparato e che vorrei trasmetterti con
tutto il cuore è la seguente: non è mai troppo tardi per rein­
ventarsi, per iniziare un nuovo percorso, un nuovo lavoro. Se
ci credi fermamente e lo fai con passione, i risultati, prima o
poi, arrivano.
CAPITOLO 1

Il viso
e Finvecchiamento
Principali cause di invecchiamento cutaneo
20

Le rughe sono tutte uguali?


23

Rimedi per contrastare le rughe


25

Cattive abitudini
29
Principali cause
di invecchiamento cutaneo

Anche tu fai parte del gruppo di persone che vorrebbero


evitare i concetti come “rughe, pelle flaccida, invecchiamen­
to” e non vorrebbero mai averci a che fare? Sono parole che
ci spaventano e ossessionano, soprattutto perché i mezzi
pubblicitari ci bombardano quotidianamente con immagini
ritoccate e mostrandoci ragazzine che pubblicizzano creme
anti-age e vari trattamenti di bellezza, illudendoci di poter
diventare giovani e belle come loro. Sappiamo che tutto que­
sto non corrisponde alla realtà, eppure ci caschiamo ogni
volta. Dopo aver visto la pubblicità della crema che promette
dieci anni di meno, corriamo subito a comprarla, così come
ricerchiamo i trattamenti di ultima tendenza che, già dopo
due sedute, promettono di cancellare i segni del tempo. Ah,
quanti soldi spesi inutilmente.
Il primo passo per vivere meglio è chiedersi: “Perché fac­
ciamo fatica ad accettare l’evolversi del nostro corpo? Non
è forse un privilegio e fortuna poter invecchiare? (Piuttosto
che spegnersi a un’età giovane)".
Forse la paura non è tanto l’invecchiamento stesso, ma la
perdita di freschezza, di tonicità della pelle, la convinzione
di essere meno attraenti. Ma voglio dirti una cosa: siamo noi
in primis i responsabili del modo in cui invecchiamo, incluso
l’invecchiamento della pelle.
Mi piace molto la frase di Coco Chanel: "La natura ti dà la fac­
cia che hai a ventanni; è compito tuo meritarti quella che avrai
dopo i quarantanni”. Hai capito bene, dipende da te come sa­

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rai a 40, 50, 60, 70 anni, siamo noi a decidere se prenderci
cura delle rughe o se trascurarle, abbandonandoci così al
tempo che avanza. La scelta della prima o della seconda op­
zione è una nostra responsabilità.
Infine, ricordiamoci che la bellezza è soggettiva e non corri­
sponde necessariamente a quella della giovinezza.
L’invecchiamento cutaneo è un processo naturale che tutti
noi, prima o poi, dobbiamo affrontare. Ci sono diversi fattori
che incidono suH’invecchiamento della pelle:
• Il passare del tempo: l’orologio biologico non siamo in gra­
do di fermarlo, possiamo accettarlo e conviverci nel miglio­
re dei modi;
• La genetica: gioca un ruolo importante nell’aspetto com­
plessivo della pelle del viso. I geni possono influenzare la
pigmentazione della pelle, la forma dei lineamenti, la mor­
bidezza e la resistenza della pelle, il numero di rughe e la
sensibilità cutanea;
• Le cause ambientali, come l’inquinamento, lo smog, l’e­
sposizione ai raggi UV del sole che danneggiano le cellule
della pelle, causando la produzione di radicali liberi e una
diminuzione della produzione di collagene e di elastina. Il
collagene e l’elastina sono proteine che danno alla pelle la
sua elasticità e la sua forza;
• L’idratazione sia interna (bere acqua) che esterna (appli­
cazione di creme idratanti e nutrienti);
• Abitudini alimentari: una dieta sana ed equilibrata, ricca di
frutta, verdura, grassi sani e antiossidanti, fornisce all’orga­
nismo tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno per man­
tenere la pelle sana, idratata e luminosa. Una dieta ricca di

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grassi e di zuccheri invece può causare un aumento dell’in­
fiammazione e dei livelli di radicali liberi, danneggiando le
cellule della pelle e causando l’invecchiamento precoce;
• La cura della pelle: sono importanti pulizia e detersione
del viso, nonché la scelta dei prodotti giusti, adatti al pro­
prio tipo di pelle;
• Lo stress può contribuire all’invecchiamento della pelle.
Se cronico, può causare un aumento dei livelli di cortisolo,
l'ormone dello stress, che può danneggiare le cellule della
pelle e determinare una perdita di elasticità e di tono;
• La mancanza di sonno può avere un impatto negativo
sull'invecchiamento. Il sonno è un processo importante
che aiuta a mantenere la salute generale. Meno si dorme,
più aumentano i livelli di stress con possibili conseguenti
problemi di memoria, attenzione e apprendimento, tutte
cause di un invecchiamento precoce;
• La rapida perdita di peso: il viso è una delle prime parti
del corpo a mostrare segni di invecchiamento e il dima­
grimento eccessivo può accelerare il processo. Quando si
perde peso in modo rapido, il viso si svuota, perde volume,
la pelle inizia a diventare sottile e flaccida, assumendo un
aspetto più secco, rugoso e spento, e ciò causa anche la
formazione di linee sottili e rughe;
• L’eccessiva espressività facciale: quando una persona
sorride, aggrotta la fronte o le sopracciglia in modo ripe­
titivo, tende a creare delle rughe sottili, chiamate rughe
d’espressione. Possono formarsi intorno agli occhi, alla
bocca, sulla fronte e sul collo. Se non vengono trattate, le
rughe d’espressione possono diventare più profonde e più
visibili con l’età. Come prevenzione si può limitare l’ecces­

22
siva espressività o semplicemente modificare la propria
postura e la riduzione della tensione muscolare;
• La forza di gravità: si riferisce alla forza che tira tutto ver­
so il basso, anche la pelle umana, esercitando una pres­
sione costante che causa il rilassamento dei tessuti e la
formazione di rughe.

Le rughe sono tutte uguali?

Capita a tutti prima o poi di guardarsi allo specchio e vedere


segni che fino a poco tempo prima non c’erano. Le rughe sul
viso sono una parte inevitabile del processo di invecchiamen­
to, ma possono essere anche causate da fattori esterni, come
l’esposizione al sole, il fumo e lo stress. Esistono diversi tipi di
rughe, ognuno con caratteristiche uniche e cause specifiche.
Rughe di espressione: sono causate dai movimenti muscolari
del viso, come quelle intorno agli occhi e alla bocca, o quelle
su fronte e glabella. Queste rughe si formano quando i mu­
scoli si contraggono ripetutamente, creando solchi nella pel­
le. Dipendono quindi dal grado di espressività di una persona.
Rughe da rilassamento: sono causate dalla perdita di elasti­
cità e di collagene della pelle, dal volume dei muscoli e dalla
forza di gravità. Queste si presentano principalmente ai lati
del naso verso la bocca (linee nasogeniene), o dagli angoli del­
la bocca verso il mento, sulla mascella, sotto il mento e intorno
al collo.
Rughe da foto-invecchiamento: sono causate dall’esposizio­
ne al sole e alla luce UV e possono manifestarsi su tutto il viso,
soprattutto collo e décolleté.

23
Rughe da disidratazione: sono dovute a scarsa idratazione
della pelle, che può presentarsi secca e screpolata. La zona
più colpita è quella del contorno occhi.
Pieghe da sonno o da cuscino: sono solchi di solito tempora­
nei, causati dalla pressione della testa esercitata sul cuscino,
quando si dorme di lato. Se si tende a dormire sempre sullo
stesso lato, la guancia in questione risulterà più schiacciata
rispetto all’altra.

®
Rughe frontali Rughe del solco Rughe della
lacrimale marionetta
@
Rughe glabellari ®
Rughe periorali Solco labio mentale
® (codice a barre)
Rughe perioculari
(zampe di gallina) ® Rughe del collo
Rughe nasolabiali

24
Rimedi per contrastare
le rughe

Se hai scelto di acquistare questo libro che tratta di rimedi


naturali anti-age, probabilmente è perché vuoi evitare i ri­
medi invasivi e potenzialmente pericolosi e rischiosi per la
tua pelle, o posticiparli il più possibile.
Personalmente non ho niente contro la chirurgia estetica e
plastica, anzi, certi lavori sui visi li ammiro proprio perché
fatti a regola d’arte, mantenendo la naturalezza del volto,
senza esagerazioni o stravolgimenti facciali.
Avendo io una pelle molto sensibile e delicata sul viso, am­
metto di essere terrorizzata da qualsiasi cosa mi venga fatta
sul volto, anche da una semplice pulizia del viso dall'esteti­
sta, perché temo mi rimangano segni e rossori permanenti.
Figuriamoci se si trattasse di aghi, riempimenti e altro, dove
il rischio di sfigurare il viso è ancora maggiore.
A tutte le persone che, come me, hanno paura di questi in­
terventi invasivi, dico di stare tranquille e serene in quanto
possono provare altre soluzioni sicure e low cost, prima di
sottoporsi a trattamenti più rischiosi e costosi.
Vediamo qui di seguito alcuni rimedi per ringiovanire di qual­
che anno.

VALE LA PENA RISCHIARE?


Il tema del ringiovanimento è sempre più in espansione,
perché l’aspettativa di vita si è prolungata sia per gli uomini

25
che per le donne (rispetto a quella dei nostri nonni) e quin­
di la preoccupazione di mantenersi belli più a lungo è molto
diffusa.
Ogni anno, il mercato propone nuove apparecchiature di
alta tecnologia, trattamenti estetici e chirurgici, laser, filler
di ultima generazione e altri prodotti "miracolosi” che pro­
mettono di cancellare le rughe e altri segni del tempo. Ma è
davvero così?
Credo nel progresso, nella tecnologia e nella scienza e repu­
to utile avere la possibilità di poter ricorrere a questi tratta­
menti, se il nostro aspetto ci mette a disagio e ci crea com­
plessi (che principalmente ci fa venire la società). Sono meno
d'accordo quando se ne fa uso in modo inappropriato come
ad esempio per essere alla moda, assomigliare a qualcun
altro, o modificare notevolmente i tratti e le forme, allonta­
nandoci da quello che madre natura ci ha donato.
Nella maggior parte dei casi, le promesse di questi interven­
ti vengono mantenute (dico "nella maggior parte dei casi" in
quanto una piccola percentuale è rappresentata anche da
insuccessi e volti rovinati), ma niente ci garantisce che, sce­
gliendo questa strada, non capiti proprio a noi di rientrare
nella piccola percentuale di esiti infelici. Abbiamo la certez­
za assoluta che i prodotti usati non creino reazioni al viso o
al corpo? E dato che i trattamenti non sono eterni ma vanno
ripetuti, abbiamo davvero voglia di correre gli stessi rischi
ogni tot mesi?
Prima di scegliere la strada invasiva, ti invito a pensarci bene
e a valutare tutti i prò, i contro e gli effetti collaterali che un
intervento può comportare e, non per ultimo, di rivolgerti a
una persona professionale, esperta e competente.

26
Ricordati: una volta che inizi a sottoporti a iniezioni e bisturi,
l’azione non è reversibile e tutti i trattamenti futuri fatti sul
viso, esercizi di yoga facciale compresi, dovranno tener con­
to di quelli passati, delle “modifiche avvenute” sul volto e a
volte ci si troverà anche ad avere a che fare con viso e pelle
“rovinati" da queste pratiche invasive.

BOTOX VS YOGA FACCIALE


Si tratta di due metodi diversi per migliorare l’aspetto della
pelle e ridurre i segni dell’invecchiamento.
Lo yoga facciale è una pratica di esercizi per il viso che mira a
rafforzare e tonificare i muscoli del volto, migliorando la cir­
colazione sanguigna e l’elasticità della pelle. Questi esercizi
possono aiutare a ridurre le rughe, migliorare la postura e l'a­
spetto generale della pelle. Ne parleremo di più nei prossimi
capitoli.
Il botulino (botox), invece, è un farmaco conosciuto soprat­
tutto per il suo uso in medicina estetica, per trattare e ridur­
re al minimo i solchi e le rughe d’espressione con iniezioni in
punti strategici del viso.
Questa tossina agisce riducendo temporaneamente la con­
trazione dei muscoli facciali, lasciando la pelle liscia e tonica.
Tramite iniezioni di botox, si indeboliscono e paralizzano alcuni
muscoli, bloccando specifici nervi. Questo trattamento viene
usato maggiormente per le rughe su fronte e glabella. L’effetto
può durare da quattro a otto mesi e per mantenerlo è necessa­
rio effettuare periodicamente trattamenti di richiamo.
Il botulino nel viso è in aumento tra le persone che voglio­
no apparire più giovani, ma comporta alcuni rischi che non

27
possono essere ignorati, malgrado molti sostengano che sia
un modo sicuro e indolore per ringiovanire. In primo luogo, il
botulino è una tossina, il che significa che può provocare ef­
fetti collaterali spiacevoli, come ad esempio gonfiore e infe­
zioni. Inoltre, l’uso a lungo termine del botulino può portare
ad una riduzione della sensibilità del viso, causando paralisi
permanente dei muscoli facciali. Inoltre, il botulino può es­
sere considerato un trattamento costoso, visto che i risultati
durano mediamente da sei mesi a un anno e quindi va ripe­
tuto. Infine, l’uso del botulino può essere doloroso. Sebbene
le iniezioni siano effettuate con un ago molto sottile e non
richiedano anestesia, possono causare una sensazione di
bruciore e dolore, specialmente se fatte in punti sensibili.
In conclusione: entrambi i metodi possono migliorare l’a­
spetto della pelle, ma hanno approcci e risultati diversi. Lo
yoga facciale è una pratica sicura e non invasiva che può es­
sere effettuata a casa, mentre il botulino è un trattamento
medico che deve essere eseguito da un professionista quali­
ficato e può avere alcuni effetti collaterali.

ACIDO IALURONICO VS YOGA FACCIALE


L’acido ialuronico è una sostanza naturalmente presente nel
corpo umano, che contribuisce all’idratazione e alla lubrifica­
zione delle articolazioni. Il filler di acido ialuronico, quando
viene iniettato nel viso, è utilizzato come trattamento di rin­
giovanimento perché contribuisce a riempire le rughe e i sol­
chi più profondi, ripristinando il volume perso con l’invecchia­
mento. Il filler di acido ialuronico può anche essere utilizzato
per migliorare la forma del viso, ad esempio volumizzando le
labbra, sollevando gli zigomi o ridisegnando i contorni del viso.

28
Un trattamento con acido ialuronico può avere un effetto im­
mediato e duraturo, senza necessità di un intervento chirur­
gico. I risultati possono durare da sei mesi a un anno, dipende
dal tipo di prodotto usato e dalla situazione individuale.
Va comunque detto che anche l’uso di questa sostanza come
trattamento estetico non è privo di rischi. Recenti studi han­
no dimostrato che un impiego eccessivo di acido ialuronico
può portare a complicazioni come infiammazioni, dolori,
gonfiore e reazioni allergiche.

Cattive abitudini

È vero che le rughe e il rilassamento cutaneo possono dipen­


dere dalla genetica, dal processo biologico, dall’eccessiva
esposizione al sole, dalla pessima cura della pelle ecc., ma è
anche vero che possono crearsi a causa delle cattive abitu­
dini quotidiane che adottiamo senza nemmeno rendercene
conto. Vediamo quali sono.

UTILIZZO DEI DISPOSITIVI MOBILI


Lo sapevi che l’uso di telefoni cellulari e altri dispositivi elet­
tronici influisce sulla nostra postura e sull’aspetto del viso?
Quando guardiamo i nostri smartphone, il collo e la testa
rimangono in una posizione innaturale. Abbassiamo la te­
sta, schiacciando quasi il mento e la mascella verso il petto,
e pieghiamo il collo. Questa postura crea il “doppio mento".
Anche parlare al telefono sempre sullo stesso orecchio non
va bene, perché creiamo un'asimmetria facciale.

29
Quindi, quando leggi i messaggi o navighi su internet dal
tuo smartphone, tieni il dispositivo all’altezza degli occhi, in
modo da avere la testa dritta.
Per evitare di appoggiare il telefono sempre sullo stesso
orecchio puoi usare gli auricolari o il vivavoce.

MASTICARE SEMPRE DA UN LATO


Così come per il telefono, molte persone tendono a masticare
il cibo più da un lato che dall’altro. Rientri anche tu fra queste?
Ne consegue che il "massetere”, ovvero il muscolo della ma­
sticazione, sarà più sviluppato da un lato che dall’altro con
conseguente asimmetria del viso.
Per individuare l’asimmetria facciale, guardati allo specchio
e osserva quale lato della mascella e della guancia è più sodo,
più tonico e sollevato.

POSTURA
Il doppio mento può formarsi, come abbiamo visto sopra, a
causa di un continuo e prolungato abbassamento della ma­
scella verso il petto (dovuto all’uso dei dispositivi mobili), ma
può essere anche dovuto alla errata postura del corpo nei
confronti della testa. Chi conduce una vita prevalentemente
sedentaria, tende a incurvare le spalle in avanti, portando la
pelle del collo a rilassarsi. Oltre ai dolori a spalle e collo, si
inizierà a notare anche il doppio mento.
Il rimedio più immediato è migliorare la postura portando le
spalle indietro, come se si volesse unire le scapole, e tenere

30
la testa dritta, come se si avesse un libro sulla testa e si cer­
casse di mantenerlo in equilibrio senza farlo cadere.

DORMIRE
Il sonno è uno dei migliori elisir di bellezza quando viene pra­
ticato in totale oscurità, per un numero sufficiente di ore du­
rante la notte (7-8 ore). Tuttavia questa salutare abitudine
può causare la comparsa di rughe.
Prova a immaginare come? Esatto, dormendo sempre sullo
stesso lato e schiacciando la faccia sul cuscino per 7-8 ore,
creando così un’asimmetria facciale.
Quello che puoi fare è provare a cambiare posizione e lato,
oppure usare l’apposito cuscino anti-rughe che trovi in com­
mercio, con la rientranza sul lato della guancia, affinché non
venga schiacciata.

31
CAPITOLO 2

Jzy Che cos’è lo


X Y>oga facciale
Ma perché chiamarlo YOGA
e non GINNASTICA FACCIALE?
35

Le due FORZE CONTRAPPOSTE


36

Quali sono i benefici dello YOGA FACCIALE?


39

Impariamo gli esercizi di yoga facciale


42

Cose da sapere prima di iniziare


43

Problemi aH’articolazione
temporo-mandibolare o cervicale
44

FARE LE FOTO INIZIALI


45
Quando pensiamo al termine YOGA, ci viene in mente la pra­
tica che prevede una serie di posizioni fisiche, sia in piedi che
a terra, abbinate alla respirazione. Lo associamo a qualcosa
di spirituale che ha a che vedere con l’induismo, il buddhismo
o comunque con il mondo orientale. Una pratica che serve a
rilassare il corpo e la mente.
Anche lo yoga facciale ha questi significati? Spesso le perso­
ne mi chiedono: "Perché viene chiamato yoga e non ginnasti­
ca facciale? È una pratica rilassante o richiede sforzo?"
Chiariamo subito questi dubbi: quando imparai questa disci­
plina, la appresi sotto il nome di yoga facciale e mi sembrò
corretto portare avanti tale termine. Sebbene si tratti in ef­
fetti di ginnastica per il viso, credo che, con l’approccio che
adottai io verso questa disciplina, il termine YOGA gli si ad­
dica meglio e adesso ne spiego il motivo.
Lo yoga facciale secondo il mio metodo Visoinforma® è basa­
to sulla scuola di pensiero orientale, che mira alla salute di viso
e corpo, insieme al benessere mentale. Si appoggia alla Medi­
cina tradizionale cinese che vede il corpo umano come unico e
indivisibile, e tutti gli organi interconnessi l’uno all’altro.
Ho voluto approcciarmi al viso come parte del corpo che non
è composta solo da pelle, muscoli e ossa, ma che ci può dare
informazioni anche sulla salute, sulla personalità del sogget­
to, sulle sue emozioni. Il VISO INFORMA, ci comunica tutta
una serie di informazioni, ed è proprio questo approccio di­
stico che mi ha affascinata ed entusiasmata nel voler appro­
fondire ed insegnare questa disciplina.
Lo yoga facciale apporta numerosi benefìci, sia fisici che men­
tali, e ha la capacità di migliorare l’aspetto del viso. È una tec­
nica che insegna come muovere correttamente tutti i musco­

34
li facciali, combattendo non solo i segni dell’età, ma regalando
anche un volto più simmetrico e una pelle più tonica, lumino­
sa e distesa.

Ma perché chiamarlo YOGA


e non GINNASTICA FACCIALE?

Come ho scritto qualche riga fa, appresi questa tecnica sotto


il nome di yoga facciale e mi sembra corretto portare avanti
questo termine. Inoltre, se andiamo ad analizzare meglio la
pratica, vediamo che ha diversi aspetti che la accomunano a
quella dello yoga.

1. Respirazione
Nello yoga la respirazione è lenta e profonda. La maggior
parte delle persone respira solo con il torace ovvero con
la parte alta del corpo. La respirazione yoga deve essere
completa, cioè ci deve essere una notevole espansione sia
del torace che dell’addome. Anche nello yoga facciale la
respirazione è importantissima. Vediamo come deve es­
sere.
Durante l’inspirazione sia il diaframma che i muscoli in­
tercostali si contraggono per permettere ai polmoni di ri­
empirsi di ossigeno. La nostra pancia con l’inspiro si gonfia.
Durante l’espirazione, invece, il diaframma si rilassa e
quindi si rialza tornando nella sua posizione originaria,
alla base della gabbia toracica, esattamente tra polmoni e
stomaco. Con l’espiro la pancia si sgonfia.

35
L’inspirazione viene fatta con il naso, mentre l’espirazio­
ne con la bocca.

2. Consapevolezza
Hai mai sentito il concetto del "qui ed ora”? Questo con­
cetto significa essere coscienti del proprio agire, dei pro­
pri movimenti. Bisogna porre particolare attenzione alla
presenza mentale e alla consapevolezza del respiro du­
rante l’esecuzione degli esercizi e dei singoli movimenti.
Ed essere totalmente presenti in quello che sta succe­
dendo appunto nel qui ed ora.

3. Pose del viso


Nella pratica dello yoga viene usato il termine “asana” per
chiamare le varie posizioni yoga. Queste posizioni appor­
tano elasticità, forza fisica e aiutano a disciplinare la mente.
Anche la pratica dello yoga facciale si basa sul manteni­
mento delle posizioni dei muscoli facciali. La durata varia
a seconda dell’esercizio. Tale movimento dona al viso to­
nicità, forza, volume, consapevolezza e coordinazione nei
movimenti.

Le due FORZE CONTRAPPOSTE

Il viso è composto da più di 50 muscoli, strettamente collega­


ti tra loro, che rispondono all’attività fisica allo stesso modo
di quelli del resto del corpo. Ogni giorno li usiamo per sorri­

36
dere, per masticare, per esprimere le nostre emozioni, ma in
realtà ne attiviamo solo la metà. E gli altri muscoli che fine
fanno? A causa della gravità e del processo di invecchiamen­
to, iniziano presto a cedere e a perdere volume. Questo è il
motivo per cui si iniziano a vedere le rughe e il doppio men­
to sul viso, anche prima del previsto. Ma rilassati, l’esercizio
facciale può aiutarci a rimettere in forma i nostri muscoli.
Come potrai immaginare, i soli movimenti del sorriso e del­
la masticazione non bastano per tonificare e modellare il
viso. Se fosse così, riferendoci al corpo, avremmo braccia
definite solo in virtù del sollevamento del bicchiere o delle
borse della spesa. Ma non funziona così. Per modellare e
definire i muscoli ci vogliono movimenti ed esercizi specifici
e mirati.
Alla base di ogni esercizio, affinché i muscoli lavorino e au­
mentino di volume, ci devono essere sempre due forze con­
trapposte. Queste due forze possono essere a pressione op­
pure a trazione.
Abbiamo una forza contrapposta a pressione quando met­
tiamo sotto sforzo determinate fasce muscolari.
Per aumentare l’intensità di lavoro, possiamo usare anche la
pressione delle mani oppure delle dita, che premono su quei
muscoli. Per comprendere meglio, immaginiamo di gonfia­
re la bocca di aria e con il palmo delle mani premiamo sul­
le guance gonfie. In questo caso abbiamo la forza dell’aria
dall'interno della bocca, la forza contrapposta invece è data
dalla pressione delle mani dall’esterno. In questo modo l’e­
sercizio diventa più intenso e richiede più sforzo muscolare.
L’uso delle mani o delle dita negli esercizi per il viso equivale
all’uso dei pesi nell’esercizio per il corpo.

37
Abbiamo una forza contrapposta a trazione quando spingia­
mo due o più muscoli verso i lati opposti. Per capire meglio
immaginiamo di posizionare le mani sulle tempie: otteniamo
le due forze contrapposte spingendo con le mani indietro
e contemporaneamente eseguendo con gli occhi una forte
chiusura. Abbiamo così la forza delle mani che spinge indie­
tro e la forza degli occhi che spinge in avanti. Questo sforzo
permette al muscolo temporale e a quello orbicolare dell’oc­
chio di lavorare e tonificarsi.

38
Quali sono i benefici
dello YOGA FACCIALE?

Quando sentii parlare per la prima volta di questa tecnica, nel


2009, il mio pensiero si focalizzò principalmente sul fattore
estetico. Avevo 31 anni, un viso ancora giovane, ma fui ugual­
mente curiosa di capire di cosa si trattasse e di come si faces­
se ad allenare i muscoli del viso. Del resto si dice che "Preve­
nire è meglio che curare”, quindi mi sembrava fosse arrivata
l’ora di preoccuparmi anche della tonicità del viso. Credevo
si trattasse di un rimedio naturale per contrastare i segni del
tempo e nulla di più. Ma mi sbagliavo. Apprendendo questa
disciplina mi si aprì un mondo cui non avevo mai dato molta
importanza o dedicato letture: quello della Medicina tradi­
zionale cinese, della riflessologia facciale e della fisiognomica.
Il primo passo del ringiovanimento parte dai muscoli. Il no­
stro viso è composto da muscoli, pelle e grasso. E poi c'è l’os­
so. Con l’avanzare dell’età, i muscoli perdono volume e ini­
ziano a cedere, la pelle perde elasticità e lo strato di grasso
che mantiene il nostro viso pieno diminuisce. Ne consegue
che quando siamo giovani, abbiamo il viso pieno e sodo, ma
questa "imbottitura” si riduce e assottiglia man mano che
passano gli anni.
Ecco perché è fondamentale lavorare sulla muscolatura, in
quanto da essa dipendono la struttura e la tenuta del nostro
viso. Con una regolare pratica creiamo una base solida su cui
la pelle può adagiarsi.
Ma vediamo in concreto quali benefici possiamo ottenere
praticando lo yoga facciale.

39
Iniziamo dal punto di vista estetico. Qui rientrano la tonicità
e il sollevamento di tutto il viso e nello specifico:

• Fronte più distesa e meno segnata


• Rughe glabellari meno marcate o addirittura sparite
• Sopracciglia sollevate
• Palpebre superiori più stabili e alzate (sguardo più aperto)
• "Zampe di gallina” attenuate
• Palpebre inferiori meno segnate
• Miglioramento o scomparsa delle borse/occhiaie
• Zigomi sollevati e rimpolpati
• Rughe sul labbro superiore (il famigerato “codice a barre”)
attenuate
• Labbra più voluminose e sporgenti
• Angoli della bocca più sollevati
• Linee nasolabiali meno evidenti e più rimpolpate
• "Rughe della marionetta” meno accentuate (linee
dal labbro verso il mento)
• Ovale del viso più definito
• Miglioramento o scomparsa del doppio mento
• Pelle del collo più tonica e compatta
• Pelle in generale più tonica e meno flaccida e cadente
• Miglior colorito della pelle, più roseo e sano

40
• Viso più luminoso e aspetto più sano (oltre che più giovane)
• Pelle più compatta

Oltre a questi miglioramenti estetici, che sono secondo me


già un enorme successo e un ottimo risultato e potrebbero
bastare, possiamo avere anche altri benefici:

Miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica


Produzione di collagene ed elastina
Maggiore ossigenazione dei tessuti

Rilassamento/scioglimento delle tensioni muscolari, come


ad esempio della mandibola o della zona tra le sopracciglia
Riduzione dei mal di testa
Aumento del livello di energia del corpo
Sonno migliore
Maggiore e migliore apertura della bocca (utile quando si
va dal dentista)
Asimmetrie del viso meno evidenti
Maggiore concentrazione mentale
Più consapevolezza dei movimenti facciali
Miglioramento dell’umore
Più autostima e fiducia in se stessi
In alcuni casi si sono riscontrati digestione migliore, rego­
larità intestinale e ciclo mestruale meno doloroso.

41
Una cosa che capita molto frequentemente a chi pratica lo
yoga facciale è il fatto di ricevere molti complimenti da parte
di amici e conoscenti e di sentirsi chiedere se si è appena rien­
trati dalle vacanze. Anche a questo bisogna essere preparati !
Ora che stai iniziando a comprendere sempre più il valore e
l’importanza di questa disciplina, ti va di passare alla pratica?
lo sono una persona molto concreta e mi piace più il fare che
il parlare o scrivere, quindi ora inizia la parte che preferisco:
la pratica degli esercizi.

Impariamo gli esercizi


di foga facciale

Da quando scoprii questa disciplina, iniziai ad approfondire


le mie conoscenze e ad apprendere diverse tecniche ed eser­
cizi di allenamento del viso, anche da istruttori stranieri. No­
tai che alcuni esercizi si assomigliavano, altri mi sembravano
inutili, altri addirittura sembrava peggiorassero e accentuas­
sero maggiormente le rughe già esistenti. Dopo averli speri­
mentati personalmente decisi di proseguire per la mia strada
e praticare solo quelli che secondo me erano e sono più effi­
caci e che portano a risultati concreti.
L’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe disse una fra­
se che approvo pienamente: "LESS IS MORE”, che tradotta
letteralmente significa “meno è di più”. Non è vero che fare
più cose significa ottenere maggiori risultati o che sia meglio,
lo ho sempre puntato sulla qualità piuttosto che sulla quan­
tità, quindi ho scelto e deciso di inserire nel mio programma
VISOINFORMA®soloun ristretto numero di esercizi.

42
In particolare in questo libro te ne presenterò pochi e mirati,
in modo da non rendere la pratica dispersiva ma focalizza­
ta su specifici movimenti. Ti accorgerai infatti che già questi
sono piuttosto impegnativi da imparare e da eseguire cor­
rettamente, per ottenere la massima efficacia, figuriamoci
se te ne avessi proposti 50.

Cose da sapere prima di iniziare

I muscoli del viso sono piccoli e strettamente collegati, quin­


di non devi passare ore ad esercitarti per ottenere i primi
risultati. Vedrai e sentirai la differenza già subito dopo aver
completato i primi esercizi. Per vedere dei cambiamenti più
duraturi ci vogliono in media dalle 2 alle 4 settimane; è anche
vero che è una cosa soggettiva in quanto dipende dal punto
di partenza del viso della persona, dal tipo di cedimento che
si ha, dalla pelle ecc. Ogni viso reagisce all’allenamento mu­
scolare in modo diverso, ma dalla mia esperienza di istruttri­
ce posso affermare che già dopo poche settimane di pratica
si notano miglioramenti e alcuni dei benefìci prima elencati.
Ritorniamo un attimo sul concetto che i muscoli del viso
sono strettamente collegati tra loro: questo significa che
sono attaccati l’uno all’altro, si appoggiano l’uno sull’altro.
Voglio che comprendi bene questo concetto perché è molto
importante.
Mentre nell’allenamento del corpo possiamo benissimo alle­
nare e focalizzarci solo sui glutei o sulle gambe, tralasciando
l'addome o i tricipiti, nel viso non ci si può concentrare unica­
mente su un’area, ignorando le altre.

43
Ad esempio: se il nostro cruccio sono le linee nasolabiali e
vogliamo ridurle, non possiamo fare solo ed esclusivamente
gli esercizi per questa zona. Dobbiamo tener presente che la
forza di gravità spinge la parte alta del viso verso il basso e,
se non provvederemo ad allenarla e a mantenerla alta, que­
sto accentuerà ancora di più le linee nasolabiali. Mi riferisco
a fronte, tempie, occhi, ma anche agli zigomi.
Possiamo fare qualche ripetizione in più per la zona che mag­
giormente ci interessa, ma allo stesso tempo dobbiamo alle­
nare anche i muscoli che la circondano. Se così non facciamo,
rischiamo che i muscoli non allenati cedano e tirino giù anche
quelli allenati, come nel gioco del domino.

Problemi alFarticolazione
tempore-mandibolare o cervicale

Ultima avvertenza che ti voglio dare prima di passare agli


esercizi per il viso è la seguente: la ginnastica facciale può
avere un impatto sull’articolazione temporo-mandibolare,
ma non è necessariamente una cosa negativa. Molti esercizi
di yoga facciale sono strutturati per aiutare a rilassare i mu­
scoli intorno alla mascella, che possono contribuire a ridurre
la tensione e l’infiammazione nell’articolazione. Se non vie­
ne eseguita correttamente, tuttavia, la ginnastica facciale
può provocare dolore e fastidio intorno all’articolazione. Se
sospetti di avere un problema con l’articolazione tempo­
ro-mandibolare o problemi di malocclusione, è meglio con­
sultare un medico o un fisioterapista prima di iniziare qualsi­
asi programma di yoga facciale.

44
Anche le cervicali possono essere fastidiose quando si pra­
tica la ginnastica facciale. Chi ne soffre deve prestare parti­
colare attenzione alla postura e all’esecuzione corretta degli
esercizi. I movimenti devono essere lenti, fluidi e controllati,
senza forzare la zona cervicale, e devono essere eseguiti con
cautela per evitare di provocare dolore o irritazione.
In caso di fastidi suggerisco di eseguire gli esercizi appog­
giando la testa al muro, sul divano o stando nella posizione
supina.

FARE LE FOTO INIZIALI

Prima di iniziare ad allenare il viso per la prima volta, sug­


gerisco di fare delle foto. È importante immortalare lo stato
iniziale del tuo viso e avere un punto di partenza per capire
se la pratica sta avendo effetti nel tempo oppure no.
Sì, lo so che ci guardiamo ogni giorno allo specchio e possia­
mo osservare in questo modo la trasformazione facciale ma,
credimi, a volte proprio il fatto che ci guardiamo quotidiana­
mente ci rende ciechi davanti ai risultati e ai miglioramenti.
Capita spesso che i miei allievi mi dicano di non notare nes­
sun miglioramento, ma appena mettono a confronto la foto
iniziale con quella a distanza di qualche mese, rimangono
sorpresi di quello che vedono.

45
COME FARE LE FOTO?
lo suggerisco di fare 4 foto, possibilmente non selfie ma scat­
tate da un’altra persona. Le prime due saranno frontali di cui
una seria e l’altra con il sorriso. Dopodiché ti metti di profilo
(puoi fotografare anche entrambi i lati) e scatti altre due foto
di cui la prima seria e la seconda con il sorriso. Un po’ come
le foto dei carcerati, ma noi ci inseriamo anche il sorriso. È
importante, se non addirittura fondamentale, l’illuminazione
del viso: verifica che non ci siano ombre o penembre su un
lato, o luce dall’alto. Cerca di avere una illuminazione omo­
genea su tutto il volto. Ah sì, meglio avere un viso pulito e
senza trucco e con i capelli raccolti indietro.
A distanza di qualche mese rifarai le foto in modo uguale,
cercando di avere la stessa luce sul viso.
Durante l’allenamento è fondamentale, soprattutto all’inizio,
eseguire gli esercizi davanti allo specchio in modo da tenere
ogni istante sotto controllo il movimento dei muscoli facciali
e verificare di eseguirli in modo corretto. Una volta memo­
rizzati gli esercizi e acquisita la padronanza della mimica del
viso, potrai praticare lo yoga facciale anche mentre guardi la
tv o sei in attesa che il semaforo diventi verde.
Per facilitare la tua pratica e incentivarti a svolgerla con co­
stanza, ho preparato apposta per te un video-corso in cui ti
accompagno passo per passo nello svolgimento degli esercizi.
Vai a pag. 66 e scarica il contenuto extra in omaggio solo per
te che hai acquistato il libro.
Bene, direi che ora possiamo iniziare!

46
CAPITOLO 3

La tua pratica
di yoga facciale
1. Uai e lau
50

2. Lifting totale del viso


52

3. Lifting di palpebre e sopracciglia


54

4. Angelina - riempimento nasolabiale


57

5. Occhi a mandorla - tonificazione


della palpebra inferiore
59

6. Giraffa - tonificazione di collo e décolleté


61 rx
i. Uai e lau

Questo è un esercizio di riscaldamento muscolare per tutto


il viso e serve a riattivare la circolazione.


ESECUZIONE
• Si ripete in modo pronunciato e ripetitivo la parola UAL
La parola deve essere detta in modo scorrevole, senza
soffermarsi su ogni singola vocale.
• Ripeti la parola UAI per 10-20 volte consecutivamente.
• Ora ripeti allo stesso modo la parola contraria, ovvero
IAU per 10-20 volte.

ERRORI
1. Corrugare la parte alta del viso, strizzare gli occhi, arric­
ciare il naso o corrugare la fronte;
2. Aprire troppo poco la bocca;
3. ATTENZIONE: se hai problemi di articolazione tempo­
re-mandibolare o malocclusione, esegui questo esercizio
con moderazione e senza aperture eccessive della bocca,
almeno all’inizio.

5i
2. Lifting totale del viso

Questo esercizio ringiovanisce e rassoda tutto il viso, con­


trastando la forza di gravità.
Attiva, allena e stimola proprio tutti i muscoli del viso, disten­
de e ravviva la pelle di collo, viso e décolleté, dona un aspetto
più radioso e rinnova la nostra vitalità.

52
ESECUZIONE
• Con la bocca forma una “O” lunga e stretta. Trattieni qual­
che secondo questa posizione.
• Ora avvolgi il labbro superiore e inferiore fortemente so­
pra i denti.
• Mantenendo la posizione, solleva le guance - porta il sor­
riso fino alle orecchie, senza sgualcire la zona intorno agli
occhi, senza corrugare la fronte e senza allargare la bocca.
• Respira profondamente.
• Tieni questa posa per 20-30 secondi. Ripeti questa proce­
dura 3-5 volte.

ERRORI
1. Strizzare gli occhi o corrugare la fronte mentre si solleva­
no le guance;
2. Allargare la bocca invece di tenerla stretta e allungata;
3. Tirare troppo poco o per niente le labbra in dentro, quindi
non avere abbastanza tensione;
4. Stare in apnea durante l'esecuzione;
5. ATTENZIONE: se hai problemi di articolazione temporo-
mandibolare o malocclusione, esegui questo esercizio con
moderazione e senza aperture eccessive della bocca, alme­
no all’inizio.

53
3. Lifting di palpebre e sopracciglia

Questo esercizio allena e tonifica il muscolo della fronte e quel­


li intorno all’occhio, responsabili dell’apertura e della chiusura
delle palpebre.
Aiuta a distendere le rughe tra le sopracciglia (dette rughe
glabeilari) e contemporaneamente a sollevare le sopracciglia
per avere uno sguardo più aperto.
In questo esercizio è attivo anche il muscolo occipitale dietro
la nuca.

54
ESECUZIONE
• Posiziona tre dita di ciascuna mano sotto le sopracciglia.
• Ora alza con le dita le sopracciglia verso l’alto e poi, man­
tenendo la spinta verso l’alto, anche verso l’esterno. Le
dita sono molto aderenti alla pelle.
• La superficie tra le sopracciglia deve essere totalmente
tirata e distesa.
• Ora inizia a spingere con la fronte e le sopracciglia verso
il basso - come se volessi chiudere gli occhi, ma le dita lo
impediscono, perché spingono verso l’alto e infuori.
• ATTENZIONE: se durante l’esecuzione noti che si forma­
no troppe rughe sulla fronte dovute alla spinta delle dita
verso l’alto e della fronte verso il basso, evita questa va­
riante e fai quella esposta qui di seguito.

VARIANTE ESERCIZIO
• Posiziona la parte bassa della mano (io la chiamo tallone)
sotto l’arcata sopraccigliare, mentre il palmo della mano è
perfettamente aderente alla fronte e tiene distesa la pelle.
• Con i palmi delle mani spingi verso l’alto e poi, mantenen­
do la spinta verso l’alto, anche verso l’esterno. La super­
ficie tra le sopracciglia deve essere totalmente tirata e
distesa.
• Ora inizia a spingere con la fronte e le sopracciglia verso
il basso - come se volessi chiudere gli occhi, ma le mani lo
impediscono, perché spingono verso l’alto e in fuori.
• Mantieni la posizione per 20-30 secondi e ripeti 3-5 volte.

55
ERRORI
1. Non distendere sufficientemente la zona tra le sopracci­
glia;

2. Sollevare le spalle durante l’esecuzione dell’esercizio;


3. Stare in apnea durante l’esecuzione;
4. ATTENZIONE: se hai problemi di cervicale, esegui questo
esercizio con la testa appoggiata al muro o su un cuscino,
oppure metti i gomiti sul tavolo.

56
4. Angelina
riempimento nasolabiale

Questo esercizio allena, distende e rassoda i muscoli che


cancellano la "linea della disperazione” - le rughe nasola­
biali e i segni che vanno dalle narici agli angoli della bocca.
Spiana le rughe sopra il labbro (il codice a barre).
Inoltre riempie il muscolo orale e rende il labbro superiore
più turgido e sporgente.
In questo esercizio si usano le dita all'interno della bocca per
creare resistenza, quindi è importante avere le mani pulite.

57
ESECUZIONE
• Unisci i gomiti e inserisci i pollici sotto il labbro superiore,
posizionando i polpastrelli verticalmente sotto la piega
che va dagli angoli della bocca fino alle narici.
• Dall’esterno, aggancia entrambi gli indici sul labbro supe­
riore, in modo che le nocche degli indici e i pollici tengano
il labbro.
• Con i pollici spingi il labbro in avanti, con le nocche degli
indici spingi il labbro verso il basso.
• Mentre mantieni le posizioni sopra, il labbro superiore
spinge in dentro.
• Mantieni questa posizione per 20-30 secondi e ripeti 3-5
volte.

ERRORI
1. Non inserire i pollici esattamente sotto le linee nasolabia­
li ma tenerli troppo vicini o troppo distanti;
2. Spingere con le dita verso l’alto invece che verso il basso;
3. ATTENZIONE: se hai afte in bocca o unghie troppo lun­
ghe, evita di fare questo esercizio.

58
5. Occhi a mandorla - tonificazione
della palpebra inferiore

Questo esercizio allena i muscoli intorno agli occhi.


Aiuta a rafforzare sia la palpebra superiore che quella infe­
riore, migliora la circolazione sanguigna e riduce il gonfiore
sotto gli occhi.
Attenua le “zampe di gallina”.
ESECUZIONE
• Appoggia gli indici sulla coda dell’occhio, i medi invece po­
sizionali sulla parte interna dell’occhio.
• Guarda verso l’alto e cerca di attivare/contrarre la palpe­
bra inferiore (stringi il muscolo come se ti abbagliasse il
sole).
• Inizia a tirare lentamente gli indici verso l’esterno in modo
da allungare gli occhi, dandogli la forma a mandorla. La
palpebra inferiore è ancora in tensione.
• Tieni questa posizione per 8 secondi. Ripeti l’esercizio
8-10 volte.
• Puoi fare l’esercizio anche tenendo gli occhi chiusi (palpe­
bra inferiore in tensione).

ERRORI
1. Tirare gli indici indietro senza avere il muscolo contratto;
2. Contrarre gli occhi con troppa forza facendo corrugare le
sopracciglia.

6o
6. Giraffa
tonificazione di collo e décolleté

Questo esercizio serve a rafforzare e scolpire il muscolo del


collo platysma, che va dal mento verso il basso, attraverso
tutta la parte frontale del collo.
Aiuta quindi a tonificare e distendere la pelle di tutto il col­
lo, elimina il doppio mento e dona tonicità e forza a tutto il
viso.
ESECUZIONE
• Tenendo la testa dritta, posa una mano sul mento e inizia a
scivolare verso il basso, in modo da spostare e raccogliere
la pelle in eccesso fino ad arrivare alle clavicole.
• Appoggia l’altra mano sopra la prima, così da avere una
pressione più forte.
• Ora alza il mento e inclina la testa indietro (fino al punto in
cui non ti da fastidio).
• Apri leggermente la bocca e spingi la mandibola infuori -
in avanti, tirando ancora di più il muscolo del collo e della
zona mandibolare.
• Con la punta della lingua tocca il palato e sorridi, per in­
tensificare l'esercizio.
• Mantieni la posizione per 20 secondi e ripeti 3-5 volte.

ERRORI
1. Aprire troppo la bocca mentre si spinge in avanti la man­
dibola;
2. Stare in apnea durante l’esecuzione;
3. Corrugare la fronte durante il mantenimento della posa;
4. ATTENZIONE: se hai problemi di articolazione tempo-
ro-mandibolare o malocclusione, esegui questo esercizio
con moderazione e senza sforzi eccessivi della bocca, al­
meno all’inizio.

62
E adesso come deco allenarmi?

Ora che hai appreso gli esercizi, ti starai probabilmente chie­


dendo come dovrai allenarti da adesso in poi. Prendere degli
esercizi qua e là infatti non basta per migliorare il viso e rag­
giungere dei miglioramenti.
Per ottenere dei risultati bisogna seguire un allenamento
strutturato, della durata di 10-15 minuti.
Per le prime 6-8 settimane, ti suggerisco di praticare gli eser­
cizi ogni giorno (o quasi), in modo da risvegliare i muscoli dor­
mienti, educarli a fare dei movimenti che prima non erano abi­
tuati a fare e creare una memoria muscolare. Sì, proprio così:
i muscoli hanno memoria. Questo vuol dire che se li abbiamo
allenati bene e se abbiamo creato una forma fisica sul viso
(questo vale anche per il corpo), il tempo di reazione dei mu­
scoli sarà molto più veloce nel caso in cui in un futuro dovessi
abbandonare la pratica e in seguito riprenderla, in quanto “si
ricorderanno” che in passato erano già stati tonici e allenati.
Dopo le 8 settimane di allenamento quotidiano, potrai ri­
durre la pratica a 4-5 volte a settimana. Gli altri giorni puoi
dedicarli a una maschera o massaggio per il viso (troverai dei
capitoli dedicati anche a questo).

SEQUENZA DELLALLENAMENTO
L’allenamento va svolto davanti allo specchio, almeno fino a
quando non avrai la padronanza e il controllo dei movimenti.
Dopodiché potrai eseguirlo anche quando guardi un film o
mentre sei in viaggio in macchina (se non guidi tu).

63
Durante la pratica ricordati di eseguire i movimenti con con­
sapevolezza, di respirare e di mantenere le spalle basse e ri­
lassate. Tra una ripetizione e l’altra lascia trascorrere 5-10
secondi.

UAIe IAU Lifting totale Lifting delle


10 ripetizioni del viso sopracciglia
ciascuno 3 ripetizioni e palpebre
da 20 secondi 3 ripetizioni
da 20 secondi

Angelina Occhi a Giraffa


3 ripetizioni mandorla 3 ripetizioni
da 20 secondi 5 ripetizioni da 20 secondi
da 10 secondi

64
Bene, questa è una sequenza di esercizi che ti permetterà
di allenare il viso nella sua totalità e aiutarti a mantenerlo in
forma.
Con il passare del tempo, quando i muscoli si saranno raffor­
zati e sentirai meno fatica nello svolgere gli esercizi, potrai
aumentare la durata delle ripetizioni (ad esempio passare a
25-30 secondi) o il numero di ripetizioni (4 o 5 invece di 3).
Tieni sempre presente che per ottenere dei risultati ci vo­
gliono costanza e determinazione.
Non basta fare qualche esercizio di tanto in tanto, bisogna
allenarsi regolarmente. Scegli quindi un momento della gior­
nata in cui dedicare 10-15 minuti allo yoga facciale.
Può essere la mattina, prima della tua beauty routine, oppu­
re la sera prima di andare a dormire. Anche il pomeriggio può
essere un buon momento da dedicare a se stessi.
Sul risultato non influisce quando fai gli esercizi, ma il farli.
Scegli il momento della giornata migliore per te, più adatto
ai tuoi ritmi e che ti fa stare bene. BUON ALLENAMENTO.
Inquadra
il QR code

e scarica
Io speciale video corso
che ho creato appositamente
per le Lettrici e i Lettori
di quello libro.

Buona visione!
Il mio primo mese
di allenamento

Su cosa voglio lavorare:

®®®®®®®
®®®®®®®

®®®®®®®

(28) (27) (20) (25) (24) (23) (22)


® ®®

Risultati ottenuti:

Spunta ogni giorno in cui hai svolto gli esercizi e alla fine
del mese guarda i risultati della tua costanza!

67
CAPITOLO 4

IL VISO INFORMA:
cosa ci comunica il viso?
Fisiognomica
70

Medicina tradizionale cinese


72

/ / La teoria dei 5 elementi


y 73
Orologio energetico
76

Come appaiono gli organi sul nostro viso


77

La riflessologia facciale
79

I massaggi base
81

Maschere per il viso fai da te /


86 _ tA
Fisiognomica

Durante il mio percorso di studi, scoprii anche l’affascinante


disciplina che si occupa dell’analisi delle caratteristiche fisi­
che e dei tratti del viso, al fine di trarre conclusioni su perso­
nalità, carattere e qualità di un individuo e sul suo destino.
Questo studio si chiama Mian Xiang o fisiognomica e fu svi­
luppato in Cina intorno al 2500 a.C. Va tuttavia sottolineato
che non ha basi scientifiche, ma è più considerato un’inter­
pretazione soggettiva.
La lettura del volto è un argomento molto ampio e comples­
so, ma ho voluto inserirlo nel libro perché mi affascina tutto
quello che il nostro viso può comunicarci: dalla salute, alla
personalità e al carattere di una persona.
Secondo la fisiognomica, alcune caratteristiche facciali, come
la forma del viso, il naso, gli occhi, la bocca e altre linee e pro­
porzioni, possono rivelare informazioni sulla persona.
Ecco alcuni esempi di come può essere interpretato il volto:
• Forma del volto: può indicare caratteristiche generali del­
la personalità, ad esempio un volto con una mascella pro­
minente potrebbe essere associato ad una persona dotata
di forza, determinazione e leadership.
• Linee del viso: rughe e pieghe possono essere interpre­
tate come segni di esperienza di vita e personalità. Ad
esempio si sostiene che le persone con molte rughe sulla
fronte siano più inclini alla preoccupazione e all’ansia. Le
linee nasolabiali indicherebbero la condizione sociale e lo
stato di salute di una persona.

70
• Fronte: se ampia potrebbe essere interpretata come se­
gno di intelligenza e capacità di apprendimento
• Forma degli occhi: si dice che gli occhi siano "lo specchio
dell’anima” e denotino il vero carattere e le intenzioni di
una persona.
Ad esempio gli occhi grandi potrebbero indicare una per­
sonalità aperta e comunicativa, una persona passionale e
creativa, mentre occhi più piccoli sono collegati a indivi­
dui che tendono ad essere più perfezionisti, attenti ai det­
tagli e prudenti.
• Naso: la dimensione e la forma possono indicare le carat­
teristiche della persona. Ad esempio ambizione, forte ego,
fiuto per gli affari sono associati ad un naso grande, uno
piccolo invece denota una persona timida e introversa.
• Labbra: si crede che labbra carnose siano indicative di una
personalità sensuale e passionale, mentre quelle sottili
potrebbero suggerire una personalità più razionale e ri­
servata.
Il viso andrebbe considerato come un meraviglioso paesag­
gio armonioso, equilibrato e luminoso.
Proprio come un territorio può essere danneggiato dalla
cementificazione o da interventi che hanno un impatto si­
gnificativo sull’ambiente, un volto può essere rovinato dal­
la chirurgia estetica, ma anche dall’eccessiva espressione di
emozioni non controllate come rabbia, stress, tristezza.
Con strumenti naturali come lo yoga facciale, o quelli più in­
vasivi come la chirurgia estetica, possiamo rendere il volto
più armonioso e luminoso e questo può portare anche ad una
modifica della personalità.

71
Ricordiamoci che quando stiamo bene con noi stessi e ab­
biamo più autostima, le emozioni negative si trasformano in
positive e queste si riflettono sul nostro volto sotto forma di
sorriso e pelle più distesa.

Medicina tradizionale cinese

Sentii parlare per la prima volta della Medicina tradiziona­


le cinese (MTC) quando partecipai al corso di yoga facciale
insieme a mia mamma e devo ammettere che ne rimasi dav­
vero affascinata.
Se ancora non sai di cosa si tratta, nel seguente capitolo vo­
glio esporti brevemente i concetti più importanti.
La Medicina tradizionale cinese è una disciplina olistica che
ha più di 2000 anni e consiste nella prevenzione e cura delle
malattie, analizzando l’essere umano nel suo insieme (men­
te, corpo, spirito) per arrivare alla radice del problema e far
sì che non si presenti più.
Comprende diverse tecniche come agopuntura, moxibu-
stione, massaggi e altre indicazioni che riguardano la dieta
e lo stile di vita, lo mi concentrerò sul viso, perché è la zona
che ci interessa maggiormente e sulla quale si focalizza que­
sto libro.
La MTC considera il viso come una finestra sulla salute gene­
rale del corpo, in quanto il viso riflette lo stato di salute dei
principali organi come il fegato, i reni, l’intestino, il cuore, i
polmoni, ma anche la colonna vertebrale, la testa, le spalle, le
gambe. Riflette tutto il corpo insomma, proprio come la pian­
ta dei piedi (riflessologia plantare).

72
Oltre ai muscoli, al grasso e alla pelle, ci sono sul volto anche
meridiani e punti di digitopressione molto importanti che,
assieme agli organi riflessi, ci permettono di leggere il nostro
stato di salute e di migliorarlo attraverso la loro stimolazione.
Ad esempio, la zona delle palpebre inferiori è collegata all’e­
nergia dei reni che, se è in disequilibrio, può causare borse,
occhiaie e rughe.
La MTC mira a risolvere il problema affinché non si presenti
più, e non a farlo sparire solo momentaneamente ‘‘con l'uso
del make up”.

La teoria dei 5 elementi

Questo argomento è molto ampio e alquanto difficile da


comprendere. Cercherò di semplificarlo il più possibile.
Inizierò con un esempio: immagina di dover fare il viaggio in
macchina da Roma a Milano. Ipotizziamo che il tragitto otti­
male duri 5 ore da percorrere idealmente nella fascia oraria
16 - 21, quando sai di non trovare traffico, né lavori in corso
né altri intoppi.
Se invece viaggi in altre fasce orarie, arriverai lo stesso a Mi­
lano, ma ci impiegherai 7 - 8 ore in quanto troverai tanto traf­
fico, camion, lavori in corso, deviazioni e altro ancora.
La Medicina tradizionale cinese ci suggerisce le fasce orarie
migliori per non trovare traffico e raggiungere la destina­
zione nel minor tempo possibile. Nella vita quotidiana, pos­
siamo tradurlo in fare le cose giuste al momento giusto, per
ottenere il massimo del beneficio.

73
Eppure la maggior parte delle persone, pur conoscendo gli
orari ottimali, sceglie di viaggiare in un altro momento, ritro­
vandosi così nel traffico, stressandosi e arrivando anche in
ritardo.
La MTC si basa sulla teoria dei cinque elementi che sono il
legno, il fuoco, la terra, il metallo e l’acqua: una connessione
tra le parti del corpo umano (organi), le stagioni della natura,
colori, gusti e organi di senso.
Ogni elemento quindi è collegato a due organi principali e ad
altri secondari, a una stagione, a un’emozione, a un colore e
a un gusto.
I cinque elementi si influenzano reciprocamente: si sosten­
gono se si muovono in senso orario e si distruggono a vicen­
da in cicli sbilanciati (ad esempio: il legno serve ad alimenta­
re il fuoco, viceversa il fuoco può distruggere il legno).
Questa teoria mi ha fatto comprendere l’importanza di
ascoltare e osservare il proprio corpo, per cogliere i segnali
di allarme e intervenire preventivamente, prima che si tra­
sformino in malattia. Mi ha insegnato a seguire i cicli della
natura e cogliere i frutti che ogni stagione offre.
Quello che invece tende a fare la maggior parte delle persone
è comportarsi in modo uguale durante tutto l'arco dell'anno.

74
5 ELEMENTI LEGNO FUOCO TERRA METALLO ACQUA

Tarda
Stagione Primavera Estate Autunno Inverno
estate
Organo
Fegato Cuore Milza Polmoni Reni
principale
Organo Vescica Intestino Intestino
Stomaco Vescica
secondario biliare tenue crasso

Sapore Acido Amaro Dolce Piccante Salato

Blu scuro/
Colore Verde Rosso Giallo Bianco
nero
Preoccu­
Emozione Rabbia Gioia Tristezza Paura
pazione

In primavera, ad esempio, è il momento di focalizzarsi sul be­


nessere del fegato e della cistifellea.
Questo lo possiamo fare preferendo verdura a foglia ver-
de/verde scuro, ovvero cibi dal sapore acido (ad esempio il
tarassaco), evitando di provare rabbia eccessiva e in modo
prolungato.
Le emozioni in generale vanno manifestate e non trattenute,
perché tutto ciò che tratteniamo a lungo andare può crea­
re blocchi e svilupparsi in qualche malattia più seria. Quindi
sfogo alle emozioni, ma in modo equilibrato.
Anche le emozioni eccessive possono creare disagi, ad esem­
pio una gioia o euforia eccessiva può sovraccaricare il cuore,
una tristezza eccessiva può portare alla depressione e cau­
sare problemi respiratori e influire sui polmoni.

75
Orologio energetico

19:00
Vediamo qui di seguito qual è l’orario migliore per “viaggiare
senza trovare traffico”.
L’orologio biologico/energetico nella MTC si riferisce a un
concetto che indica la correlazione tra gli organi del corpo
umano e diversi momenti della giornata.
Secondo la MTC ogni organo principale ha il suo punto di
energia più alto e più basso. Seguendo questo orologio, puoi
vedere quale organo è più attivo in quel momento e capire
quando è meglio fare esercizio, mangiare, riposare e dor­
mire. Ad esempio dalle 5:00 alle 7:00, dovresti concentrarti
sull'intestino crasso.

76
Questo è il momento migliore per rimuovere tutte le tossine
dal tuo corpo e avere un movimento intestinale.
Secondo la MTC questi periodi di attività degli organi cor­
rispondono anche a determinati aspetti emozionali e fisici.
Ad esempio il periodo di massima attività del fegato (01:00
- 03:00) è correlato all’eliminazione delle tossine dal corpo e
all’elaborazione delle emozioni come la rabbia.
Il periodo di massima attività del cuore (11:00 - 13:00) è as­
sociato all’attività mentale e alla gioia.
La MTC utilizza queste informazioni sull’orologio energetico
per determinare i momenti più favorevoli per il trattamento
di determinati disturbi o per indirizzare le terapie in modo
mirato. Ad esempio si possono praticare tecniche di guari­
gione in base all’organo coinvolto e al momento della giorna­
ta in cui si verifica il disturbo.
Imparare a utilizzare questo strumento può aiutarti a otte­
nere risultati migliori in un tempo più breve.

Come appaiono gli organi


sul nostro riso

La mappatura del viso è uno degli strumenti più antichi della


medicina cinese che aiuta a diagnosticare l’equilibrio gene­
rale e la salute osservando caratteristiche uniche sui volti
delle persone.
Osservare e conoscere se stessi è la chiave per mantenere il
proprio benessere e il corpo sano.
Cuore e
intestino tenue

Fegato e cistifellea

Milza e stomaco

Reni e vescica

Polmoni e
intestino crasso

Rughe, rilassamento cutaneo, acne, pelle spenta, capillari


rotti, palpebre contratte, sono indicatori di un’energia squili­
brata in un particolare organo rappresentato nella specifica
area del viso.
Secondo la MTC meno rughe hai, più i tuoi organi funzionano
in modo equilibrato e corretto.
Le linee sul viso non vengono chiamate rughe, ma blocchi
energetici. L’obiettivo dello yoga facciale, delle tecniche di
respirazione, della digitopressione e del massaggio è di pre­
venire e sciogliere questi blocchi per creare un flusso co­
stante.
Se la linfa, il sangue e l’energia circolano liberamente, il corpo
può entrare in uno stato di ringiovanimento naturale.
La causa della formazione di rughe può essere fisica, dovuta
a stile di vita, alimentazione, abitudini del sonno, alla manca­
ta o errata pratica di esercizi facciali, ma può essere anche
emotiva, cioè dovuta alle specifiche emozioni che proviamo

78
e che influenzano un particolare organo, creando squilibri e
cambiamenti sul nostro viso.
La tristezza prolungata, ad esempio, fa incurvare le nostre
guance e gli angoli della bocca verso il basso.
La rabbia eccessiva crea rughe tra le sopracciglia e tensione
mandibolare. Hai mai preso in considerazione questi fattori?
Sapere come le emozioni influenzano l’interno del nostro
corpo e il viso può aiutarci a ottenere risultati migliori e du­
raturi.
Se capiamo quali emozioni prevalgono in noi e dove si riflet­
tono sul viso, possiamo sciogliere le tensioni, lo stress e le
emozioni trattenute proprio attraverso gli esercizi facciali.

La riflessologia facciale

Nei paragrafi precedenti hai appreso che il viso non è solo una
questione di pelle, muscoli, grasso e ossa, ma è attraversato
dai meridiani, vi si riflettono organi interni e punti di digito-
pressione e può essere un ottimo strumento di lettura per
comprendere il nostro stato di salute (chiaramente bisogna
avere esperienza e competenze adeguate per poterlo fare).
La riflessologia facciale è un tipo di riflessologia che si con­
centra sul viso. Si basa sul principio che il volto è un riflesso
del corpo e che lavorando sui suoi punti specifici si possono
stimolare le corrispondenti zone dell’organismo.
Esistono diverse tecniche di riflessologia facciale: alcune usa­
no aghi per stimolare i punti riflessi (l’agopuntura), altri stru­
menti specifici oppure semplicemente le dita delle mani.

79
Personalmente, scoprii il metodo Dien Chan® nel 2016.
Si tratta di una tecnica di riflessologia facciale nata in Viet­
nam nel 1980 e serve a recuperare o mantenere lo stato di
buona salute mediante pratiche di massaggio e pressione ef­
fettuate su specifici punti del viso.
Il suo fondatore Bui Quoc Chau individuò sul viso più di
600 punti che, se stimolati secondo le mappe che includo­
no punti specifici, possono prevenire determinati disturbi e
dolori (ad esempio il mal di testa, rafforzare il sistema im­
munitario ecc.), ma possono essere efficaci anche in ambito
traumatologico o agire da supporto in caso di malattie de­
generative.
A differenza dell’agopuntura, in cui si usano gli aghi, nel Dien
Chan® si possono usare vari "strumenti” ideati dal fondatore,
ma anche la punta di un dito o la nocca del dito piegato, op­
pure la punta arrotondata del retro di una penna o pennello
da trucco, con cui si vanno a stimolare i punti del viso che ri­
guardano gli organi o si agisce sulla funzione da equilibrare.
Generalmente la stimolazione rilassa il sistema nervoso e
permette alle energie vitali di fluire liberamente, portando
benessere e guarigione.
Nell’immagine della pagina a fianco vediamo disegnata sul
viso la mappa che riflette le parti del corpo: la zona sopra la
radice del naso corrisponde alla testa e al collo.
Lungo le sopracciglia si estendono le spalle e sulle tempie
troviamo le mani. In pratica: se, ad esempio, hai dolori cervi­
cali, massaggia la zona che riflette la testa e le spalle.
Il massaggio può essere fatto orizzontalmente, verticalmen­
te o diagonalmente.

8o
La pressione deve essere forte,
ma senza esagerare.
Se già senti dolore premendo
in modo leggero, significa che
c’è tensione e la zona ha biso­
gno di essere trattata.
Memorizza l'immagine e mas­
saggia le zone interessate ogni
volta che senti fastidi o dolori.

I massaggi base

Nella tecnica Dien Chan® esistono alcuni massaggi di base


che servono a prevenire o risolvere determinati disturbi e
condizioni croniche alle quali ci siamo abituati, prima di pas­
sare alla stimolazione dei punti specifici.
Il primo massaggio è il Linfodrenaggio e consiste nel mas­
saggiare le zone del sistema linfatico riflesse sul viso.
Il sistema linfatico svolge, prima di tutto, l’importante ruolo
di drenare i tessuti da liquidi e sostanze di scarto in eccesso.
La linfa ha la funzione di risposta immunitaria in quanto con­
tiene globuli bianchi che hanno il compito di difendere l’or­
ganismo dalle infezioni e dalle varie malattie.
Alcuni importanti organi del sistema linfatico sono il timo, la
milza e il midollo osseo, i quali contribuiscono alla produzio­
ne e alla purificazione della linfa.

81
Quando la linfa non scorre come dovrebbe, si può avere un
accumulo di tossine e una maggiore sensibilità agli attacchi
di batteri e virus.
Questo massaggio permette di stimolare tutte le parti del
sistema linfatico ed è suddiviso in sei movimenti che corri­
spondono alle sei zone più importanti di questo sistema.
Il movimento/massaggio va fatto in una direzione (solo verso
l’alto o verso il basso) oppure in entrambe le direzioni (su e
giù), per una trentina di volte.
Movimento 1: massaggiare la zona all’interno dell’occhio che
va dall’inizio del setto nasale alle sopracciglia. La zona corri­
sponde alle ascelle, al collo e alle braccia.
Movimento 2: massaggiare lungo il naso; questa zona corri­
sponde alla colonna vertebrale.
Zona 3: massaggiare lungo il solco delle ali del naso, zona
corrispondente ai gangli linfatici dell’inguine.
Zona 4: massaggiare lungo le linee nasolabiali fino al mento.
In questa zona si riflettono i gangli linfatici delle gambe.
Zona 5: massaggiare lungo la ruga d’espressione del mento.
Questa zona corrisponde ai gangli linfatici della parte bassa
dell’addome e delle caviglie.
Zona 6: massaggiare intorno alle orecchie. Questa zona cor­
risponde ai canali linfatici del collo, alle ghiandole sottolin­
guali e retro-auricolari.

82
Si consiglia di eseguire il Lin-
fodrenaggio una volta al
giorno come prevenzione.
Riguardo al momento ide­
ale della giornata in cui
farlo, lascio a te la scelta,
in quanto potrebbe crea­
re rilassatezza, ma anche
carica di energia e quindi
la sera andrebbe evitato.

Il secondo massaggio base


della tecnica Dien Chan®
consta di 12 massaggi mat­
tutini efficaci per conservare la
giovinezza e la vitalità del viso nonché degli organi riflessi,
stimolando tutti i nostri sistemi, aumentando il metabolismo
e rafforzando il sistema immunitario. Molti di questi massag­
gi esistono già in altre tecniche orientali come il Tai Chi.
È consigliato eseguire questi massaggi tutte le mattine, se
possibile, oppure sceglierne alcuni, quelli che ci danno più
beneficio. La sequenza non è importante, come non lo è il
numero di ripetizioni.
Quello che conta è il fatto di percepire calore.
Vanno eseguiti senza l’uso di olio o crema, tranne se la pelle
è molto secca.
• 1° massaggio: scaldarsi le mani sfregandole una contro
l’altra e in seguito posizionarle sugli occhi per assorbirne
il calore. Questo massaggio aiuta a rilassare la vista, ma

83
agisce anche su ovaie e testicoli che riflettono sugli occhi.
Va ripetuto 3 volte in totale.
• 2° massaggio: movimento circolare intorno agli occhi, pri­
ma sfregando, poi picchiettando, partendo dalla base del
naso, salendo verso le sopracciglia e poi intorno all'occhio.
Questo massaggio corrisponde ad un massaggio della ve­
scica e tratta le disarmonie della vista. Ogni movimento
va ripetuto 5 volte.
• 3° massaggio: si effettua su tutto il viso, in modo circola­
re, con il palmo delle mani, partendo dal mento e arrivan­
do sulla fronte, evitando il naso. Questo massaggio riscal­
da tutto il corpo e soprattutto rivitalizza e tonifica la pelle
del viso. Va ripetuto 5 volte.
• 4° massaggio: si effettua con il palmo della mano orizzon­
tale e teso, posizionato sulla bocca, con l’indice sotto il
naso e il pollice alzato. Il massaggio viene effettuato ra­
pidamente per circa 20 volte. Poi ripeti con l’altra mano
verso l’altro lato. Questo massaggio riscalda tutti gli orga­
ni interni e regola il transito intestinale.
• 5° massaggio: con la punta del dito medio o alternando en­
trambi i medi, sfreghiamo partendo dalla punta del naso e
salendo in verticale fimo all'attaccatura dei capelli. Questa
zona riflette la colonna vertebrale e gli organi riprodutti­
vi. Eseguire 10 movimenti, solo in un senso.
• 6° massaggio: si effettua sulla fronte con il palmo della
mano orizzontale e teso. Il massaggio viene effettuato ra­
pidamente per circa 20 volte. Poi ripeti con l’altra mano
verso l'altro lato. Questo massaggio distende il sistema
nervoso e attenua le rughe, stimola il cervello e la memoria.

84
• 7° massaggio: si effettua sfregando energicamente con le
dita aperte a forma di V (l'indice e il medio) davanti e die­
tro le orecchie. Questo massaggio riscalda il corpo rapida­
mente, riflette gola e lingua. Eseguire 20-30 movimenti.
• 8° massaggio: si effettua massaggiando le orecchie, par­
tendo dalla punta fino ad arrivare ai lobi. Successivamente
posizionare il palmo delle mani sulle orecchie e picchiet­
tare con le dita sulla parte posteriore della testa. Questo
movimento massaggia la zona riflessa dell’apparato uditi­
vo, del cervello e dei reni. Eseguire 20-30 movimenti.
• 9° massaggio: si effettua massaggiando il collo dal men­
to verso il basso alternando i palmi delle mani, tenendo la
testa leggermente inclinata. Questo massaggio combatte
le rughe del collo, allevia gli stati ansiosi. Eseguire 20 mo­
vimenti con entrambe le mani.
• 10° massaggio: si esegue con le punte delle dita, premen­
do con pressione sul cuoio cappelluto dalla fronte alla
nuca e dalle tempie alla nuca. Questo massaggio stimo­
la la circolazione del cervello e di tutto il corpo. Inoltre
è efficace contro il mal di testa e l’insonnia. Eseguire per
20-30 volte.
• 11° massaggio: si esegue con il palmo della mano, mas­
saggiando energeticamente la nuca, prima con la mano
destra 5 volte e poi con la sinistra. Questo massaggio di­
stende la nuca e le cervicali e previene i torcicolli.
• 12° massaggio: si esegue battendo con la bocca chiusa i
denti 20 volte, dopodiché si ruota con la lingua all’interno
della bocca toccando le gengive, 5 volte in senso orario e
5 in senso antiorario, provocando così un’abbondante sa­
livazione. Infine, ingoiare il fluido, considerato nella MTC

85
l’elisir di vitalità ed energia. Questo massaggio è molto in­
dicato per la gola e lo stomaco.

Maschere per il riso fai da te

Allenare il viso è importante, ma è altrettanto importante


prendersi cura della pelle con maschere e creme. Il momen­
to post allenamento è l’ideale per farlo, in quanto dopo aver
stimolato la circolazione sanguigna, la pelle è molto più ricet­
tiva verso i prodotti applicati.
Le maschere fai da te possono essere una soluzione econo­
mica e divertente per prendersi cura della pelle a casa.
Personalmente ne ho provate di diverse e tra tutte ho scelto
le mie preferite da inserire qui.
Prima di applicare qualsiasi maschera sul viso, assicurati che
la tua pelle sia pulita. Inoltre è sempre consigliabile fare una
prova su una piccola area della pelle per verificare eventuali
reazioni allergiche o sensibilità.

86
Ecco qui le ricette.

ALLAVOCADO
L’avocado è un frutto noto per
le sue numerose proprietà be­
nefiche e salutari.
Contiene vitamina E e altri an­
tiossidanti che possono aiutare
a mantenere la pelle sana e contribuire ad esempio a ridurre
l’infiammazione.
La maschera all’avocado è idratante e lascia una pelle morbi­
da e vellutata.
Ti serviranno solo un avocado e dell’olio di oliva.
Preparazione
• Schiaccia 1/3 di un avocado maturo;
• Aggiungi 1 cucchiaio di olio di oliva (si può anche frullare il
tutto) fino ad ottenere una crema non troppo liquida;
• Con l’aiuto di un pennello applica su viso, collo e décolleté
e lascia in posa per 15-20 minuti.
Alla fine togli la maschera con acqua tiepida, usando se ne­
cessario un asciugamano imbevuto di acqua, senza sfregare
troppo la pelle.

87
ALLA CURCUMA
Secondo alcuni ricercatori, la cur­
cuma è la pianta medicinale più
curativa al mondo, ha proprietà
antinfiammatorie, digestive, de­
purative, rigenera il cervello, eli­
mina la candida, protegge il cuo­
re ed è un potente antiossidante
dalle comprovate azioni anti-age.
Le maschere alla curcuma aiutano a ristabilire l'equilibrio del­
la pelle.
Sono ideali in caso di acne ed eczema, perché la curcuma
possiede potenti proprietà antinfiammatorie e antibatteri­
che e che curano la pelle in modo completamente naturale,
senza effetti collaterali.
UN CONSIGLIO
Per esperienza personale, fai molta attenzione quando ti to­
glierai la maschera dal viso, in quanto la curcuma macchia di
giallo i tessuti e i mobili, quindi indossa dei guanti, qualcosa
per proteggere gli abiti e l’eventuale arredo, lavandino del
bagno compreso. Il mio ha rischiato di rimanere giallo.
Forse è meglio usare il lavabo in cucina, se in acciaio.
Preparazione
• Mescola 1 cucchiaino di curcuma con 2 cucchiaini di fari­
na di riso (o altra farina);
• Aggiungi un cucchiaio di olio di mandorle e 1 cucchiaio di
yogurt naturale, quanto basta per ottenere una pastella
che non sia né troppo liquida né troppo densa;

88
• Mescola bene questi ingredienti e stendi sul viso con l’aiu­
to di un pennello.
Lascia in posa per 15 minuti e poi rimuovi con acqua tiepida...
facendo molta attenzione a non macchiare niente!

ALLALBUME
L’albume d’uovo contiene proteine
che possono aiutare a rassodare e
tonificare la pelle, rendendola più
liscia e levigata.
Questa maschera è ottima per at­
tenuare le rughe, soprattutto quel­
le sulla fronte. Potrebbe non essere adatta a te se hai una pel­
le particolarmente secca e sensibile.
Ti serviranno l’albume di 1 uovo e 1 cucchiaino di succo di li­
mone.
Preparazione
• Monta l’albume e unisci qualche goccia di limone;
• Applica un primo strato con l’aiuto di un pennello da truc­
co e aspetta che si asciughi;
• Poi applica il secondo strato e lascia in posa 10 minuti;
• Rimuovi delicatamente con acqua tiepida o asciugamano
imbevuto di acqua tiepida senza sfregare con forza la pelle.

89
CAPITOLO 5

Continua la pratica
Chi ha provato Viso in forma - prima e dopo
Continua la pratica

Ecco alcuni suggerimenti perconservarei risultati nel tempo.


Ti è mai capitato di coltivare tanti buoni propositi, ma poi,
con il passare delle settimane, hai trovato sempre più diffi­
coltà a mantenerli?
Forse ti è capitato in passato di metterti a dieta, iscriverti in
palestra, imparare una nuova lingua, ma, dopo l’entusiasmo
iniziale, la costanza è venuta meno.
Nulla di grave: è capitato anche a me.
Detto ciò, qual è il fattore X che contraddistingue le persone
che conseguono grandi risultati?
La mia risposta è l’atteggiamento mentale.
È vero, essere perseveranti può essere una sfida talvolta ad­
dirittura proibitiva, ma ho una buona notizia per te: ci sono
alcune strategie che possono aiutarti in tal senso. Ecco qui di
seguito alcuni suggerimenti che reputo fantastici.
1. Stabilisci obiettivi chiari: questi devono essere specifici,
realistici e misurabili. Nel tuo caso, individua le zone criti­
che del tuo viso e fissa una data entro la quale le rivaluterai,
dopo aver seguito con costanza gli esercizi di yoga facciale.
Questo ti darà una direzione chiara e ti aiuterà a mantenere
la concentrazione.
2. Motivazione: definisci per bene il motivo per il quale vuoi
migliorare il viso e specifica come ti sentirai una volta otte­
nuto il risultato desiderato.

92
Cosa ti spinge a fare yoga facciale? Può essere utile visua­
lizzare i risultati che desideri ottenere e ricordare costante-
mente il motivo per cui ti stai allenando sodo.
3. Crea una routine: scegli il momento della giornata in cui
puoi dedicare 10-15 minuti di tempo allo yoga facciale e al
benessere del viso cercando di mantenere sempre lo stesso
orario. In questo modo, creerai un appuntamento regolare
che si trasformerà in abitudine.
L’abitudine, quando riguarda un’attività di automiglioramen­
to, è un altro fattore-chiave: ti basta pensare per un attimo,
proprio ora, al risultato che otterrai se farai dello yoga fac­
ciale un'abitudine analoga al lavarsi i denti. Riesci a visualiz­
zare l’effetto? Wow!
4. Disciplina: adotta l’atteggiamento di fare ciò che devi fare,
anche quando non ti va. Impara a gestire la tua volontà e ad
affrontare le sfide senza perdere di vista i tuoi obiettivi.
5. Individua le distrazioni ed eliminale: potrebbero essere i
social, la tv, WhatsApp o altre attività che ti distolgono dagli
obiettivi che hai fissato.
Cerca di ridurre al minimo queste distrazioni e concentrati
sulla tua priorità: avere un viso luminoso, tonico, raggiante.
6. Individua le convinzioni limitanti: alcune nostre convin­
zioni, mi riferisco a quelle depotenzianti, possono sabotare
i buoni propositi. Devi esserne anzitutto consapevole e poi
agire di conseguenza.
Prenditi un secondo di riflessione e nota se ti dici frasi di que­
sto tipo: “Ormai sono troppo vecchia per migliorare il mio
viso!" oppure “Non ce la farò mai, quindi inutile iniziare!”

93
Se queste convinzioni non albergano dentro di te, perfetto:
questo punto non è un problema! In caso contrario, accetta
questa sfida temporale che ti rivolgo io: inizia adesso e pro­
metti a te stessa che sarai costante per un mese.
Un solo mese!
Al termine, soltanto al termine del mese, valuta i risultati: se
avrai notato un miglioramento non ci sarà più bisogno di dirti
nulla. In caso contrario, sono io stessa che ti dico di smette­
re! Accetti questa sfida?
7) Cerca supporto e ispirazione: allenarsi in compagnia di
amiche o in un gruppo di yoga facciale è molto più semplice
e motivante che farlo da soli. Inoltre, cerca ispirazione da co­
loro che hanno raggiunto risultati simili a quelli che desideri
ottenere.
8) Festeggia i piccoli successi: anche il miglioramento del co­
lorito della pelle va celebrato. Questo ti aiuterà a mantenere
alta la motivazione e a constatare, passo passo, il progresso
che stai registrando.
Ricorda che mantenere la costanza è un processo continuo.
Ci saranno alti e bassi lungo il cammino, ma con una menta­
lità positiva e adottando queste strategie puoi aumentare, e
di molto, le tue possibilità di successo.

94
Chi ha provato Viso in forma - prima
e dopo

DANIELA

Parola di Petra...
StA vite) Ah DimiAco te notaM tinee qtccbAbete nuM
fvuteccAe, ivwjthoteJvteiAo AA coiAoteo occhi e- gmuuz-
piìh toniche epiene. )n genOiaAe t’aApAAo AA vite) è puh
terno etu/vùnote).

. Sono Daniela e ho 59 anni. Ho conosciuto Petra nel 2020 du­


rante il periodo di lockdown, grazie a una lezione di prova.

95
Mi è piaciuta subito per la sua competenza e il suo approccio
gentile, pacato e sorridente.
Sono sempre stata attenta alla mia pelle e al benessere, ma
non conoscevo assolutamente lo yoga facciale; le spiegazioni
di Petra su come e perché esso funziona mi hanno entusia­
smata subito, perciò mi sono iscritta al suo corso completo,
che ho seguito con passione e costanza.
Grazie alle sue spiegazioni, ho capito perché il viso delle per­
sone tristi e infelici invecchia prima: la muscolatura del loro
viso è immobile, poco tonica perché poco utilizzata.
Gli esercizi proposti da Petra sono stati una rivelazione, ho
capito quali muscoli vanno esercitati per avere un viso diste­
so e con meno rughe.

Non ringrazierò mai abbastanza Petra per quello che mi ha


insegnato. Ancora adesso, a distanza di anni, mi sorprendo a
fare i suoi esercizi in modo automatico, proprio perché il mio
corpo li ha assimilati e ne ha capito l’efficacia. Grazie!

96
PATRIZIA

Parola di Petra...
0«A ckc ccApi&c& Ab più &A voAo Ab PcAù^i^ &
A hai^ùchA/vie/Ac Ati, tiWutb Ab co€£o e- >^Mjotv\jUrAx>.
£&gazile-no »v è- piùccù [faccbAb c ^’oviJA AA viAo &
tvvMo più A^CKbtc.

Ho seguito il primo corso con costanza e dedizione poi mi


sono un po’ persa, ma nonostante questo i risultati che avevo
ottenuto specialmente sul collo si sono mantenuti.
Devo dire che, se si è costanti, lo yoga facciale migliora i mu­
scoli che altrimenti con il tempo cedono e si lasciano andare.
Comunque allo stato attuale il viso e soprattutto il collo sono
più tonici.
Grazie!
MARIA

Parola di Petra...

Uz e-1£ tvtùjfcoWvtmèo iK^eKio^


(fwe/w occkiccie).

Il viso è migliorato in ogni sua parte, è più tonico.


Non so come sarei se non mi fossi approcciata allo yoga fac­
ciale, non ci voglio nemmeno pensare! lo ho ereditato gene­
ticamente la pelle di mia madre, siamo letteralmente uguali.
Ma quando lei aveva la mia età, il suo viso presentava più ru­
ghe, macchie, cedimenti.
Se confronto la mia foto con quella di mia madre di quando
aveva la mia stessa età, si vede chiaramente che il mio viso,
nel suo aspetto generale, è in condizioni nettamente miglio­
ri. Grazie Petra.

98
LORENZA

Parola di Petra...
QuMc die- rLc^lC U)M vuv cobite
>\XAM 6 \AM b ilhÀZfnpi/VlU^O AMc ^UAUCC.

Ho frequentato il corso di Petra qualche anno fa...


È stata una cosa nuova per me non sapevo cosa aspettarmi.
Devo dire sorprendente...
Ho imparato e messo in pratica gli esercizi e il risultato: wow!
Petra si è dimostrata un’insegnante seria e ben preparata.

99
Non si limitava a far eseguire gli esercizi, bensì spiegava an­
che a cosa servivano condividendo la teoria, mostrando ad
esempio quanti muscoli ci siano nel viso e a cosa servono.
I tratti del viso dopo appena qualche seduta di esercizi appa­
rivano più distesi e luminosi.
Come per tutte le attività fisiche però, per ottenere e mante­
nere i risultati serve la costanza.

100
FLAVIA

Parola di Petra...
Su£ VÌSC ctv jbwiA, U^MjUÌU) cUMo,
rvu^Jtc ^àjùu(àScìo. c^aaJvùkc^, 6Covale viSo,
piùAdibito c-tchÀcc Wi^lMc aliatilo lòpaTtlm^iV.

Da quando ho partecipato al primo corso dal vivo con Pe­


tra, che mi ha stimolata e incuriosita, ho continuato a fare gli
esercizi con più o meno assiduità. Mi rilassa molto, mi fa ini­
ziare la giornata bene, e il mio viso è tornato tonico.
Faccio un po’ di esercizi in autonomia, scegliendo quelli spe­
cifici per le mie zone più critiche. Sono tutti validissimi.
Se sospendo qualche giorno, poi quando riprendo, si nota
subito la differenza. Lo consiglio a tutti per avere un viso in
forma.

101
ENRICA

Parola di Petra...
9C vMz> Ai, Amico, appiDtc più, faie&co e, tu/viino^ net, beco
iMie/vie,: AMo tepcahAtopiù,opeiAo e, meno gonfio,
e, guAMt, \MexoAe, e, toniche,.

Da tanti anni pratico Power e Ashtanga Yoga e ho visto come


il mio corpo abbia recepito questo tipo di allenamento: lo ve­
devo più tonico e definito.
Mi sono allora chiesta se ci fosse qualcosa di simile per otte­
nere gli stessi risultati sul viso e così ho conosciuto Petra. Ho
iniziato a svolgere gli esercizi da lei proposti fino a innamo­
rarmi di questa disciplina: nel giro di un mese il mio viso ha

102
cambiato luminosità e soprattutto lo vedevo più sollevato.
Ero talmente entusiasta che ho convinto un'amica a seguire i
miei consigli e lei mi ha spinto a iscrivermi al corso per diven­
tare istruttrice di yoga facciale.
Petra, con la sua professionalità, semplicità ed eleganza mi
ha insegnato un mondo che fino a quel momento avevo solo
potuto immaginare.
Quel che mi piace più di tutto è come è cambiata la mia boc­
ca: prima avevo gli angolini tendenti verso il basso mentre
ora ho un’espressione felice!
E poi mi trovo più bella e raggiante... e sicuramente non di­
mostro la mia vera età! Consiglio a tutti di praticare lo yoga
facciale!

103
CRISTINA

Parola di Petra...
viAx> OuóAazó hMiv [jote JLeJL JLopxi appose più
M^aSSato e <His£e&o, g uzutcfc- più pieM 6 u/u> 4g uzUtzfc
più (mJv\ìm\a .

Sono veramente contenta di aver fatto il percorso di yoga


facciale perché cominciavo a vedere i segni che lascia il tem­
po che passa e soprattutto notavo che il mio viso stava "ce­
dendo” e ovviamente questo non mi piaceva e non mi faceva
sentire a mio agio con gli altri.
Un giorno navigando in internet mi sono imbattuta in un vi­
deo di Petra e mi è talmente piaciuto che ho deciso di appro­

104
fondire seguendo la sua pratica di yoga facciale. Sono stata
determinata nel farlo e ho visto migliorare il mio viso in ge­
nerale e nello specifico gli zigomi e l’ovale, più tonici.
Anche la pelle del collo e la fronte sono migliorate.
Ora sono più o meno 2 anni che pratico la ginnastica faccia­
le e desidero continuare. Alcune mie amiche hanno notato
questo miglioramento: ho 59 anni e dicono che non li dimo­
stro e che sono bella.
Certo il tempo che passa con i segni che lascia non possiamo
fermarlo, ma possiamo davvero aiutarci a stare meglio sia
dentro che fuori.

105
CHIARA

Parola di Petra...
Sul vofóo Chicche il Mz^jfcc Wvizhfc tìk
(à/M MSO^AhùdL C JlMcu IVUVÙOhMcu, ^U4At 4£4M^4Aà&,
cfuv;i& al Ai^iva/m/tlo e- al Ue/vyiMi/tfo MJU qua/uz-.

Petra è preparata e disponibile, gli esercizi sono efficaci, ri­


lassano la muscolatura ma al tempo stesso la senti lavorare
molto.
Sono molto soddisfatta di come è cambiato il mio viso.
il Giardino dei Libri
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Fai un giro al Giardino anche tu! _-
Petra Miklus (1978) scopre lo yoga facciale nel
2009, appassionandosi al mondo olistico e alla
Medicina tradizionale cinese. Dopo aver otte­
nuto la licenza di istruttrice di yoga facciale,
crea nel 2013 il programma Visoinforma* per
mantenere giovane il viso attraverso esercizi ef­
ficaci. Continua a formarsi e ad arricchire il suo
bagaglio di studi e nel 2020 crea il programma
per diventare istruttori di yoga facciale certifi­
cati Visoinforma®.
Petra è anche speaker nel settore della bellezza
ed è stata ospite in diversi programmi tv e ra­
diofonici nazionali.
Puoi seguirla su www.visoinforma.com
Petra M ik lu s
VISO
in forma
Lo yoga facciale è una disciplina che apporta ninni •rosi !■ n< li........ ne
miglioramento della circolazione sanguigna, tonfili a/iom <l> i imi "li
riduzione di rughe, pelle pili elastica, ma genera am he b. m .......... u

VISO in
nità e regala più consapevolezza e fiducia in noi stessi,

• Occhi più aperti e luminosi •


• Viso piti tonico •

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