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Il
Medioevo Latino. Vol. III: La ricezione del testo, Roma, Salerno Editrice, 1995.
GIAN CARLO ALESSIO
difficolti a far sí che il risultato del loro impegno ecdotico si man LOUIS HOLTZ
tenesse stabile nello spazio e nel tempo. Qui, la mancanza di edi
zioni "medievali" dei classici non consente di accertare quanto
GLOSSE E COMMENTI
estesa fosse la penetrazione delle campagne correttorie nelle co
pie del testo emendato; dalla tradizione di alcune opere della let
teratura medievale, e con indagini condotte su un numero assai li
Per quel che riguarda la storia dci testi, il mondo medievale e
strettamente lcgato al mondo antico: ricordarlo e cosa banale ma
mitato di testimonianze, sembra evincersi l'ipotesi che le corre
necessaria in quanto fu solo a poco a poco che la materia letteraria
zioni valessero quasi esclusivamente entro l'edizione su cui erano
medievale si rcsc autonoma e rinnovo l'crediti antica che, in gran
state condotte, senza che i copisti successivi di quell' esemplare si
parte, la ispirava. Ecco perché, in questo studio sulle glosse e i
adoperassero per far lievitare, nelle copie, le proposte di lezioni al
commenti d' epoca medievale, ci e sembrato indispensabile co
ternative che rinvenivano sul loro modello. Lezioni attribuite ai
minciare ricordando, come sfondo, quei dati antichi che condizio
correttori biblici sono invece ben riconoscibili nelle successive
edizioni.72 nano lo sviluppo successivo.
Dopo questo inquadramento storico, che ci condurri fino al
Della difficolta di conservare inalterato il loro lavoro erano tut
l'alba del periodo carolingio, dovremo studiarc in che modo, ncl
tavia ben consci i filologi biblici. Floro di Lione raccomanda all'a
bate Eldrado: ut haec omnia - vale a dire l'interpunzione, le corre corso della grande epoca medievalc, cioc dal IX al XV secolo, si
zioni, il mantenimento dei segni critici, gli asterischi e gli obeli - sono sviluppati commcnti e glosse all'interno dei vari generi let
terari, in funzione dell'impulso senza precedenti che conobbe al
ingenti cura et studio conservetis; 73 Nicola Maniacutia ammonisce il
lettore della Bibbia da lui corretta ut mea temere corrigere nichil au lora la scuola in tutte le suc forme, esaminando infine piú da vici
no, in una terza parte piú tecnica, le cause che portarono ad un
deat,74 e ancora, sul finire del XV secolo, leggiamo sul ms. 1965 del
perfezionamento del libro manoscritto, grazie al quale si idearono
la Governativa di Lucca: Nihil enim proficit emendasse librum nisi
emendatio librariorum diligentia conservetur.75 tipi complessi di impaginazione al servizio del lcttore e dello stu
dente. Di questa grande arte dell'impaginazione il libro a stampa
sari l'erede diretto.
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