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Donchisciotte Mappa Donchisciotte

**Paragrafo 1: Basi del genere 1. Basi del genere picaresco (Lazarillo


picaresco (Lazarillo de Tormes e Don de Tormes e Don Chisciotte)
Chisciotte)** - Lazarillo de Tormes, nel Cinquecento,
A metà del Cinquecento, Lazarillo de contribuì alle fondamenta del genere
Tormes contribuì significativamente alle picaresco.
fondamenta del genere picaresco, un - Don Chisciotte di Cervantes nel
contributo successivamente abbracciato Seicento abbracciò il contributo picaresco.
da Don Chisciotte di Miguel de Cervantes - In Italia, Giambattista Basile scrisse
nel Seicento. In parallelo, in Italia, "Lo cunto de li cunti" in dialetto
Giambattista Basile realizzò, nello stesso napoletano.
periodo, "Lo cunto de li cunti," una
raccolta di fiabe scritte in dialetto
napoletano.

**Paragrafo 2: La nascita del romanzo 2. La nascita del romanzo moderno nel


moderno nel Cinquecento** Cinquecento
Nella seconda metà del Cinquecento, - François Rabelais in Francia scrisse
emersero nuove forme narrative che la "Gargantua e Pantagruele."
critica letteraria considera come precursori - In Spagna, un autore anonimo
del romanzo moderno. In Francia, compose "Lazarillo de Tormes,"
François Rabelais scrisse "Gargantua e inaugurando il filone picaresco.
Pantagruele," mentre in Spagna un autore - Il filone picaresco si concentra su
anonimo compose "Lazarillo de Tormes," antieroi in peripezie spesso comiche.
inaugurando così il filone picaresco,
focalizzato su antieroi alle prese con
peripezie spesso di tono comico.

**Paragrafo 3: Il Don Chisciotte erede 3. Il Don Chisciotte erede del genere


del genere picaresco** picaresco
L'opera "L'ingegnoso cavaliere Don - "L'ingegnoso cavaliere Don Chisciotte
Chisciotte della Mancia" (1605-1615) di della Mancia" (1605-1615) di Cervantes si
Miguel de Cervantes si avvicina al genere avvicina al genere picaresco.
picaresco in maniera peculiare. L'autore - Cervantes parodia ironicamente gli
spagnolo ironicamente parodia gli ideali ideali cavallereschi, indagando sul
cavallereschi del secolo precedente e rapporto tra realtà e percezione
indaga profondamente sul rapporto tra soggettiva.
realtà oggettiva e percezione soggettiva - Le avventure del protagonista mettono
attraverso le avventure del suo eroe in dubbio la stabilità e la coerenza della
antieroe. Nella narrazione, emergono realtà.
situazioni che mettono in dubbio la - Elementi di inafferrabilità e incertezza
stabilità e la coerenza della realtà, caratterizzano la complessità del contesto
introducendo elementi di inafferrabilità e narrativo.
incertezza che caratterizzano la
complessità del contesto narrativo.
Paragrafo 4 - il don chischotte Paragrafo 4
anticipatore del romanzo moderno - Il Don Chisciotte di Cervantes è
Il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes è considerato un'opera anticipatrice del
ampiamente considerato un'opera che romanzo moderno europeo.
anticipa il romanzo moderno europeo - Peculiarità e innovazioni tematiche e
grazie alle molteplici peculiarità e stilistiche caratterizzano l'opera.
innovazioni tematiche e stilistiche. Queste - Rappresentazione dettagliata della vita
includono la rappresentazione dettagliata quotidiana, in particolare degli strati sociali
della vita quotidiana, in particolare degli più umili.
strati sociali più umili, e la consapevolezza - Consapevolezza del carattere
del carattere artificioso della letteratura e artificioso della letteratura e del
del problematico rapporto tra letteratura e problematico rapporto tra letteratura e vita.
vita. Inoltre, si evidenziano la mescolanza - Mescolanza abile di elementi comici e
abile di elementi comici e tragici, lo tragici.
spessore psicologico dei personaggi e - Spessore psicologico dei personaggi.
l'utilizzo di tecniche narrative innovative, - Utilizzo di tecniche narrative
come la pluralità dei punti di vista e lo innovative, come la pluralità dei punti di
sviluppo intricato dell'intreccio. vista e lo sviluppo intricato dell'intreccio.

Paragrafo 5 La Narrativa in Italia nel 5. **La Narrativa in Italia nel Seicento**


Seicento Nel Seicento, la narrativa in Italia
mostra risultati poco significativi.
Nel Seicento, la narrativa in Italia mostra - Gli autori riproducono senza originalità
risultati poco significativi, con autori che modelli spagnoli per i romanzi.
riproducono senza originalità modelli - Seguono le orme di Boccaccio nelle
spagnoli per i romanzi e seguono le orme novelle.
di Boccaccio nelle novelle. Tuttavia, - Spiccano esiti più interessanti nella
spiccano esiti più interessanti nella narrazione breve.
narrazione breve, soprattutto nella - La raccolta di fiabe in dialetto
raccolta di fiabe in dialetto napoletano di napoletano di Giambattista Basile, "Lo
Giambattista Basile, intitolata "Lo cunto de cunto de li cunti," è un punto di rilievo.
li cunti, overo lo trattenemiento de' - Basile, scrittore colto, interessato al
peccerille" (1634-1636). Basile, scrittore recupero della tradizione popolare, crea
colto e interessato al recupero della fiabe che fungono sia da documento
tradizione popolare, crea fiabe che storico della cultura degli strati sociali
fungono sia da documento storico della inferiori sia da esempio di ricercatezza
cultura degli strati sociali inferiori sia da stilistica.
esempio di ricercatezza stilistica.

Numero 6 - Miguel de Cervantes:


Comicità e Tragicità dell'Esistenza**
Miguel de Cervantes, nato nel 1547 vicino - Nato nel 1547 vicino a Madrid.
a Madrid, ha vissuto una vita ricca di - Ha vissuto una vita avventurosa e
avventure e sfide. Tra Siviglia e Madrid, piena di sfide.
seguendo il padre medico, nel 1568 si - Nel 1568 si rifugiò in Italia a causa di
rifugiò in Italia dopo essere stato accusato accuse.
di ferire Antonio de Segura. Divenuto - Partecipò alla battaglia di Lepanto nel
cortigiano del cardinale Giulio Acquaviva, 1571, perdendo l'uso della mano sinistra.
successivamente abbracciò la professione - Prigioniero dei corsari turchi nel 1575,
militare e partecipò alla battaglia di fu venduto come schiavo ad Algeri.
Lepanto nel 1571, dove fu ferito perdendo - Tornato in Spagna nel 1580, svolse
l'uso della mano sinistra. Prigioniero dei vari impieghi amministrativi.
corsari turchi nel 1575, fu venduto come - Morì a Madrid nel 1616.
schiavo ad Algeri. Tornato in Spagna nel
1580, svolse vari impieghi amministrativi e
morì a Madrid nel 1616.

Numero 7 - Opere di Miguel de 7. **Opere di Miguel de Cervantes**


Cervantes** - Scrisse diverse opere durante la sua
Nel corso della sua carriera, Cervantes carriera.
scrisse diverse opere, tra cui la celebre - Celebre tra esse è "L'ingegnoso
"L'ingegnoso cavaliere Don Chisciotte cavaliere Don Chisciotte della Mancia"
della Mancia," pubblicata in due parti nel (1605, 1615).
1605 e nel 1615. Altre sue opere - Altre opere includono le "Novelle
includono le "Novelle esemplari" (1613), il esemplari," il poema "Viaggio del
poema "Viaggio del Parnaso" (1614), otto Parnaso," commedie, intermezzi, e il
commedie e otto intermezzi (1615), e il romanzo "Persile e Sigismonda."
romanzo "Persile e Sigismonda" (1617,
postumo).

**Pagina 3: Numero 8 - L'ingegnoso 8. **L'ingegnoso cavaliere Don


cavaliere Don Chisciotte della Mancia** Chisciotte della Mancia**
L'opera di Cervantes è divisa in due parti: - Divisa in due parti: la prima nel 1605 e
la prima, composta da 52 capitoli, la seconda nel 1615.
pubblicata nel 1605; la seconda, con 74 - Utilizzo della molteplicità dei punti di
capitoli, stampata dieci anni dopo nel vista e aspetti della realtà richiama il
1615. L'uso della molteplicità dei punti di romanzo picaresco.
vista e degli aspetti della realtà richiama il - Adozione della tecnica del narratore
romanzo picaresco, presentando un onnisciente con complicazioni nella
susseguirsi di avventure del protagonista. struttura narrativa.
Cervantes adotta la tecnica del narratore - Presenta un susseguirsi di avventure
onnisciente, ma complica la struttura del protagonista.
narrativa alternando prospettive e
commenti, generando così una
moltiplicazione continua della realtà
romanzesca.

6. **Miguel de Cervantes: Vita e


Avventure**
**Pagina 3: Numero 9 - Comicità e 9. **Comicità e Tragicità in Don
Tragicità in Don Chisciotte** Chisciotte**
La rappresentazione paradossale di Don - Rappresentazione paradossale di Don
Chisciotte evidenzia la visione incerta e Chisciotte evidenzia la visione incerta e
contraddittoria della realtà nel Seicento. contraddittoria della realtà nel Seicento.
L'opera mostra il sovrapporsi continuo di - Sovrapposizione continua di letteratura
letteratura e vita, fantasticheria e realtà, e vita, fantasticheria e realtà.
creando situazioni comiche e svelando il - Situazioni comiche e rivelazione del
lato tragico dell'esistenza umana. Le lato tragico dell'esistenza umana.
azioni del protagonista risultano assurde, - Azioni del protagonista risultano assurde,
riflesso dell'assurdità e della riflesso dell'assurdità del mondo.
problematicità del mondo in cui si muove. - Narrazione mette in luce
La narrazione mette in luce l'inconsistenza l'inconsistenza delle azioni umane e la
delle azioni umane e la difficoltà di difficoltà di comprendere la verità del
comprendere la verità del mondo, offrendo mondo.
una rappresentazione precisa del - Offre una rappresentazione precisa del
disorientamento dell'uomo del Seicento. disorientamento dell'uomo del Seicento.

Teatro 600-700 Teatro 600-700 mappa


Pagina 4: Numero 10 - La Crisi delle
Certezze nel Teatro Europeo 10. **Diffusione Ampia del Teatro nel
Il Seicento vide una diffusione ampia del Seicento**
teatro in Europa. In Spagna, gli autori - Il Seicento vide una diffusione ampia
affrontarono vicende popolari legate alla del teatro in Europa.
storia nazionale, mentre in Francia si - In Spagna, gli autori affrontarono
diffuse la rappresentazione dei sentimenti vicende popolari legate alla storia
umani attraverso la tragedia e dei vizi nazionale.
della società borghese tramite la - In Francia, si diffuse la
commedia. In Inghilterra, si sviluppò il rappresentazione dei sentimenti umani
teatro elisabettiano, caratterizzato dalla attraverso la tragedia e dei vizi della
libertà dai vincoli classicisti, unendo società borghese tramite la commedia.
elementi comici e tragici, fantastici e reali. - In Inghilterra, si sviluppò il teatro
William Shakespeare, esponente di elisabettiano, caratterizzato dalla libertà
questo periodo, si avvicinò dai vincoli classicisti.
particolarmente ai temi e all'atmosfera
della sensibilità barocca europea.
Numero 11 - Il Teatro in Spagna e 11. **Il "Secolo d'Oro" del Teatro
Francia nel XVII Secolo Spagnolo e Francese nel XVII Secolo**
Il XVII secolo fu un'epoca eccezionale per - Nel XVII secolo, il teatro europeo
il teatro europeo, soprattutto in Spagna, viveva un'epoca eccezionale, soprattutto
definito il "secolo d'oro" grazie alle opere in Spagna, definito il "secolo d'oro."
di Lope de Vega, Tirso de Molina e Pedro - Opere di Lope de Vega, Tirso de
Calderón de la Barca. Questi autori Molina e Pedro Calderón de la Barca in
rifiutarono il Classicismo, preferendo temi Spagna.
popolari e nazionali della storia spagnola. - In Francia, tragedie di Pierre Corneille
Anche in Francia, le tragedie di Pierre e Jean Racine si concentravano
Corneille e Jean Racine si concentrarono sull'analisi dei sentimenti umani.
sull'analisi dei sentimenti umani, - Molière, nella commedia francese,
rappresentando figure storiche o ironizzò sui vizi e le manie del suo tempo.
mitologiche in conflitti interiori. Molière,
nell'ambito della commedia francese,
ironizzò sui vizi e le manie del suo tempo.

Numero 12 - Il Teatro Elisabettiano in 12. **Il Teatro Elisabettiano in


Inghilterra** Inghilterra**
L'Inghilterra, sotto Elisabetta I, sperimentò - L'Inghilterra, sotto Elisabetta I,
un'eccezionale fioritura teatrale, noto sperimentò un'eccezionale fioritura
come il teatro elisabettiano, ancor più teatrale, noto come il teatro elisabettiano.
espanso sotto Giacomo I. L'intero periodo - Ancor più espanso sotto Giacomo I,
tra i regni di Elisabetta I e Giacomo I fu definito "The Golden Age."
straordinariamente prolifico, definito come - William Shakespeare contribuì
"The Golden Age." In questo contesto, significativamente a questa epoca d'oro,
William Shakespeare, con la sua genialità, creando un teatro libero dai vincoli
contribuì in modo significativo a questa classicisti.
epoca d'oro, creando un teatro libero dai - Elementi comici, tragici, fantastici e
vincoli classicisti, permeato di elementi reali caratterizzavano il teatro
comici, tragici, fantastici e reali. elisabettiano.William Shakespeare,
esponente del teatro elisabettiano, si
avvicinò ai temi e all'atmosfera della
sensibilità barocca europea.
- Il teatro elisabettiano univa elementi
comici e tragici, fantastici e reali, con
libertà dai vincoli classicisti.

**Pagina 5 e 6: Numero 13 - Il Teatro


Elisabettiano e Shakespeare**
Le compagnie di attori, supportate da - Le compagnie di attori, supportate da
nobili e dalla corte reale, estesero i loro nobili e dalla corte reale, estendono gli
spettacoli anche nei teatri pubblici spettacoli ai teatri pubblici cittadini.
cittadini, che si diffusero dalla seconda - Teatri pubblici diffusi dalla seconda
metà del Cinquecento, attirando un metà del Cinquecento, attraendo un
pubblico popolare. Gli aristocratici, invece, pubblico popolare.
ospitavano le compagnie nei propri - Gli aristocratici ospitano le compagnie
palazzi. La storia dei teatri londinesi è nei propri palazzi.
intrecciata con quella delle compagnie di - La storia dei teatri londinesi intrecciata
attori, alcune delle quali, come i Lord con quella delle compagnie di attori,
Chamberlain's Men, cui apparteneva alcune delle quali, come i Lord
Shakespeare, diventarono così potenti da Chamberlain's Men di Shakespeare,
poter costruire un teatro, come il Globe diventano potenti abbastanza da costruire
Theatre. il Globe Theatre.
Le compagnie erano generalmente
composte da pochi attori, e durante uno
spettacolo, un attore poteva interpretare
diversi personaggi, inclusi quelli femminili,
poiché era considerato immorale per una
donna recitare in pubblico all'epoca.

**Pagina 5 e 6: Numero 14 - Dal 14. **Dal University Wits a


University Wits a Shakespeare** Shakespeare**
Il teatro elisabettiano si distinse per la sua - Il teatro elisabettiano si distingue
unicità e originalità in Europa, per unicità e originalità in Europa.
mantenendo un legame stretto con la - Mantenimento di un legame stretto
storia e la tradizione nazionali, e evitando con la storia e la tradizione nazionali,
le regole classiche. Questa peculiarità evitando le regole classiche.
portò alla fusione di elementi comici e - Fusione di elementi comici e tragici,
tragici, fantastici e reali, permettendo di fantastici e reali, senza restrizioni nella
ambientare le vicende senza restrizioni. messa in scena.
I primi autori drammatici a Londra nella - Gli "university wits," poeti convertiti
seconda metà del Cinquecento furono gli alla drammaturgia, sono i primi autori
"university wits" (ingegni universitari), drammatici a Londra nella seconda metà
poeti giunti alla drammaturgia dopo gli del Cinquecento.
studi a Cambridge o Oxford. Tra loro, - Christopher Marlowe si distingue con
Christopher Marlowe spicca per i drammi drammi incentrati sul mistero del destino e
incentrati sul mistero del destino e il il conflitto tra l'Io e la Legge.
conflitto tra l'Io e la Legge.

13. **Le Compagnie di Attori e Pagina 5 e 6: Numero 15 - Shakespeare


l'Espansione dei Teatri Pubblici** e la Crisi dei Valori
Verso il 1590, la drammaturgia inglese, - Verso il 1590, la drammaturgia
con Shakespeare, entra in una nuova fase inglese, con Shakespeare, entra in una
dominata da pessimismo e amarezza, nuova fase dominata da pessimismo e
raggiungendo l'apice della tragedia. amarezza.
Shakespeare rappresenta la crescente - Rappresentazione della crescente
percezione della crisi dei valori e delle percezione della crisi dei valori e delle
certezze rinascimentali. In sintonia con la certezze rinascimentali.
sensibilità barocca europea, le sue opere - In sintonia con la sensibilità barocca
indagano sull'identità umana, l'assurdità europea, le opere di Shakespeare
dell'esistenza e i misteri profondi indagano sull'identità umana, l'assurdità
dell'animo umano, senza offrire risposte dell'esistenza e i misteri profondi
definitive. I personaggi vivono situazioni dell'animo umano.
estreme, privi di ideali, affrontando - Personaggi vivono situazioni estreme,
sconfitte nei propri desideri e ambizioni. privi di ideali, affrontando sconfitte nei
desideri e ambizioni.

Shakespeare
Shakespeare Mappa
**Pagina 7 e 8: Numero 16 - William
Shakespeare: Potere, Amore-Morte e 16. **Vita di William Shakespeare**
Follia in Scena**

William Shakespeare, nato a


Stratford-upon-Avon nel 1564, figlio di un - Nato a Stratford-upon-Avon nel 1564,
mercante, sposò Anne Hathaway figlio di un mercante.
giovanissimo e da questo matrimonio - Sposò Anne Hathaway giovane e
ebbe tre figli. In seguito, si trasferì a ebbe tre figli.
Londra, dove divenne socio azionista della - Diventò socio azionista della
compagnia teatrale "The Lord compagnia teatrale "The Lord
Chamberlain's Men". Con il successo, la Chamberlain's Men" a Londra.
compagnia fu rinominata "King's Men" - Con il successo, la compagnia fu
grazie al patronato di Giacomo I Stuart. rinominata "King's Men" grazie al
Shakespeare ritornò a patronato di Giacomo I Stuart.
Stratford-upon-Avon nel 1610, dove morì - Tornò a Stratford-upon-Avon nel 1610
nel 1616. e morì nel 1616.

15. **Shakespeare e la Crisi dei Valori**


**Pagina 7 e 8: Numero 17 - Le Opere 17. **Le Opere Drammaturgiche di
Drammaturgiche di Shakespeare** Shakespeare**
- Datazione controversa delle opere,
La datazione delle opere di Shakespeare non stampate da Shakespeare durante la
è controversa, poiché non vennero sua vita.
stampate da lui durante la sua vita. Nel - Nel 1623, John Heminge e Henry
1623, John Heminge e Henry Condell, Condell pubblicarono un volume con le
attori dei King's Men, pubblicarono un opere.
volume intitolato "Commedie, drammi - Critica letteraria divide la produzione
storici e tragedie del signor William in drammi storici, tragedie, commedie e
Shakespeare". La critica letteraria divide fiabe.
la produzione shakespeariana in drammi - Opere famose includono "Romeo e
storici, tragedie, commedie e fiabe. Tra le Giulietta," "Sogno di una notte di mezza
opere più famose si annoverano "Romeo estate," "Il mercante di Venezia," "Amleto,"
e Giulietta", "Sogno di una notte di mezza "Otello," "Macbeth" e "Re Lear."
estate", "Il mercante di Venezia", "Amleto",
"Otello", "Macbeth" e "Re Lear".

**Pagina 7 e 8: Numero 18 - Temi 18. **Temi Principali nel Teatro di


Principali nel Teatro di Shakespeare** Shakespeare**
- Affronta la lotta per il potere in quasi
Il teatro di Shakespeare affronta diversi tutte le tragedie.
temi, tra cui spiccano la lotta per il potere, - La follia è trattata sia nei drammi che
presente in quasi tutte le tragedie, e la nelle commedie, espressa attraverso
follia, trattata sia nei drammi che nelle personaggi pazzi che denunciano
commedie. Attraverso personaggi pazzi, l'assurdità dell'esistenza.
l'autore esprime ciò che gli altri non osano - L'amore, spesso connesso alla morte,
affermare, denunciando l'assurdità è un tema ricorrente, evidenziato in opere
dell'esistenza e gli inganni con cui si cerca come "Giulietta e Romeo," dove gli amanti
di negarla. L'amore, spesso connesso alla sono vittime di ostacoli familiari e trovano
morte, è un altro tema ricorrente, la morte.
evidenziato nei drammi come "Giulietta e
Romeo", in cui gli amanti sono vittime di
ostacoli familiari e trovano la morte.
L’espressione “dubbio amletico” è ribellarsi rischiando di morire (non
ormai entrata a far parte del linguaggio essere)
comune tanto da arrivare a designare L’interrogativo dunque si fonda su una
lo stato d’incertezza per eccellenza, il contrapposizione determinante tra i
dubbio supremo di difficile soluzione. due termini presi in considerazione:
Per definizione è “amletico” un “Essere/non essere”, ed è all’origine
dilemma irresolubile che tormenta, dell’indecisione che impedisce al
angoscia e paralizza, ponendo spesso protagonista di agire.
l’individuo di fronte a una scelta
La domanda posta da Amleto dà avvio
esistenziale.
a un intenso dibattito - posto da
Vi siete mai chiesti da dove deriva Shakespeare sotto forma di monologo
l’espressione “dubbio amletico”? E, - sui vantaggi e gli svantaggi
soprattutto, se il famoso Amleto sia dell’esistenza. L’interrogativo assume
mai riuscito a risolvere il suo dubbio presto una dimensione universale,
atroce? venendo dunque a manifestare non
solo il dubbio del protagonista, ma di
ogni essere vivente su questa terra.
Cosa vuol dire Essere o
Il celebre monologo, considerato la
non essere?
punta di diamante della tragedia
La celebre espressione “dubbio shakesperiana, è costellato di
amletico” deriva dalla tragedia di interrogativi senza soluzione. Amleto
William Shakespeare Amleto, nel titolo valuta tutte le possibili alternative
originale inglese The Tragedy of senza tuttavia riuscire a individuare
Hamlet, Prince of Denmark: la tragedia razionalmente la più giusta o
di Amleto, principe di Danimarca adeguata.
(1600-1602).
Vediamo il testo integrale del
Il celebre dubbio si identifica con una monologo di Amleto che ci consente
domanda precisa posta dal di contestualizzare l’espressione
protagonista Amleto all’inizio di un chiave del dubbio amletico “Essere o
lungo soliloquio, nella prima scena del non essere”.
terzo atto:

Essere, o non essere, questo è il Essere o non essere: testo


dilemma/
To be, or not to be, that is the question. completo
(Scena I - Atto III) Essere, o non essere, questo è il
dilemma:
Il dubbio di Amleto si fonda su un se sia più nobile nella mente soffrire
interrogativo esistenziale. La colpi di fionda e dardi d’atroce fortuna
domanda di partenza è se sia meglio o prender armi contro un mare d’affanni
vivere soffrendo (essere) oppure e, opponendosi, por loro fine? Morire,
dormire… e ci fa sopportare i mali che abbiamo
nient’altro, e con un sonno dire che piuttosto che accorrere verso altri che
poniamo fine ci sono ignoti?
al dolore del cuore e ai mille tumulti Così la coscienza ci rende tutti codardi,
naturali e così il colore naturale della
di cui è erede la carne: è una risolutezza
conclusione è reso malsano dalla pallida cera del
da desiderarsi devotamente. Morire, pensiero,
dormire. e imprese di grande altezza e momento
Dormire, forse sognare. Sì, qui è per questa ragione deviano dal loro
l’ostacolo, corso
perché in quel sonno di morte quali e perdono il nome di azione.
sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso
questo groviglio mortale
Essere o non essere:
deve farci riflettere. È questo lo analisi e commento
scrupolo Per contestualizzare la celebre frase è
che dà alla sventura una vita così necessario spiegare l’antefatto che dà
lunga. origine al monologo di Amleto.

Il protagonista della tragedia di


Perché chi sopporterebbe le frustate e Shakespeare è il principe Amleto, figlio
gli scherni del tempo, del re di Danimarca. Una notte, Amleto
il torto dell’oppressore, l’ingiuria vede apparire sugli spalti del castello
dell’uomo superbo, di Elsinore lo spettro di suo padre. Il Re
gli spasimi dell’amore disprezzato, il rivela quindi al figlio la verità sulla sua
ritardo della legge, morte: racconta di essere stato
l’insolenza delle cariche ufficiali, e il avvelenato dal fratello Claudio che
disprezzo voleva impossessarsi della corona.
che il merito paziente riceve dagli Prima di svanire il fantasma chiede al
indegni, figlio che sia fatta vendetta in suo
quando egli stesso potrebbe darsi nome.
quietanza
con un semplice stiletto? Chi È questa richiesta a scatenare la
porterebbe fardelli, confusione e il tormento nella mente di
grugnendo e sudando sotto il peso di Amleto. Nella prima scena del terzo
una vita faticosa, atto il principe si interroga su cosa sia
se non fosse che il terrore di qualcosa meglio fare, chiedendosi se sia giusto
dopo la morte, o meno vendicare la morte del padre.
il paese inesplorato dalla cui frontiera Il giovane Amleto è paralizzato
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta dall’incertezza e totalmente incapace
la volontà di agire, dunque inscena un lungo
monologo in cui a fare da protagonista
è la ragione perfettamente presente a È la vita che vince dunque, l’uomo è
se stessa. Il soliloquio di Amleto infatti chiamato ad “essere” in nome della
non è dettato dall’emozione forza invisibile e tenace che governa
momentanea o trascinante, ma esistenza. Amleto non darà una vera
governato dal raziocinio. A differenza risposta al suo monologo, non
di come è stato erroneamente diffuso scioglierà mai il suo dubbio che
dalla tradizione popolare, nella permarrà eterno e insolubile. Ciò che
tragedia Amleto non recita il monologo frena Amleto è la viltà, il fatto di non
stringendo tra le mani il teschio Yorick conoscere le conseguenze ignote del
che in realtà troverà successivamente, suo gesto: la consapevolezza che
dopo la morte di Ofelia. Per tutto il l’atto di togliere la vita è considerato
monologo il protagonista si strugge peccato ed è quindi punito da Dio.
non sapendo scegliere tra l’“agire” e il
L’intero monologo è fondato quindi
“non agire” e presenta due posizioni
sulla contrapposizione tra i due termini
filosofiche opposte: da un lato
antitetici “essere/non essere” e ne
l’attitudine stoica che gli impone di
elenca vantaggi e svantaggi.
sopportare tutto il male e le sfortune
Il monologo di Amleto viene interrotto
che capitano nel corso dell’esistenza, e
da Ofelia che sta recitando delle
dall’altra la morte, che porrebbe fine a
preghiere. Amleto si rivolge dunque a
tutte le sue sofferenze. L’eroe
lei come una ninfa, come spesso si
shakesperiano riflette sul fatto che è
usava nelle corti rinascimentali, e
proprio la capacità umana di pensare
implora la gentile Ofelia di pregare per
che blocca l’individuo poco prima
lui.
dell’azione, portandolo a sopportare “le
Il dubbio si chiude quindi con una
frustate e le irrisioni del secolo, i torti
preghiera, un accorato appello affinché
dell’oppressore” per timore dell’ignoto
qualcun altro - Dio presumibilmente -
che vi è dopo la morte.
indichi la strada giusta da
Se la morte fosse un lungo sonno, un
intraprendere.
quieto riposo o magari un sogno
eterno, riflette Amleto, sarebbe di certo Cosa intende Amleto per
preferibile alla vita perché chi vorrebbe
sopportare a lungo i fardelli e gli essere o non essere?
affanni dell’esistenza? Tuttavia l’uomo
Essere non essere? Ogni lettore potrà
non è in grado di sapere cosa lo
trarre da sé le sue conclusioni e fare la
attenda oltre la tomba. È la coscienza
propria scelta. Tra le righe si può
quindi che impedisce all’essere umano
intuire che vi è qualcosa di più: certo
di compiere gesti decisivi, azioni
Amleto afferma che la vita è
temerarie e ardimentose. È il pensiero,
sofferenza, ma vi è in quel “To be” una
o meglio l’istinto di autoconservazione,
forza intrinseca, superiore, che
che vuole tenere l’uomo al riparo della
racchiude l’invito stesso a essere,
morte e impedirgli di mettere a
repentaglio la propria vita.
inteso come “essere presenti” nel
mondo.

Amleto nel suo lungo monologo non


dà nessuna risposta concreta, ma di
fatto alla fine sceglie di “essere” e
dunque di agire, anziché porre fine alla
propria vita. Deciderà di vendicare la
morte del padre, sfidando infine in un
ultimo sanguinoso duello il Re Claudio.

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