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Scheda Informazioni Personaggio

Nome completo: Aiden Sera Kennedy (Aiden S. Kennedy)

Età: 23

Luogo di nascita: Dallas, Texas

Famiglia (genitori, fratelli/sorelle, chi ti ha cresciuto, rapporti famigliari


esterni):

- Madre: Iris Sera - Parrucchiera

Donna sui quarant’anni. Capelli lunghi e lisci, neri, corporatura esile, pelle
olivastra.

Carattere: mite, gentile, allegra, altruista, chiacchierona, severa quando


necessario.

- Padre: Scott Kennedy - Professore al college

Uomo sui quaranta, corporatura “normale”, capelli corti rasati, castani,


caucasico.

Carattere: gentile, bonaccione, sempre allegro.

Con loro ha il classico rapporto genitore-figlio. Nulla di troppo complicato.

Gruppo di amici:

Tra i vari amici “.jpg” che ha frequentato due risaltano.

- Amélie Dubois: amica d’infanzia. Ha studiato con lui fino alle medie, per
cambiare scuola alle superiori ed andare a studiare lingue. E’ cintura blu di
Taekwondo.

Corporatura esile, atletica. Capelli lunghi mossi, castani.

Carattere: generalmente allegra e solare, ma si incazza facilmente. Riservata e


sospettosa verso chi ha appena conosciuto.

- Dante Smith: amico di scuola. Conosciuto all’istituto superiore.


Corporatura gracile. Capelli rossi ricci. Lentigginoso. Porta degli spessi occhiali
neri.

Carattere: classico nerdino timido, ma che parlerebbe per ore di elettronica. A


volte troppo ingenuo.

Arma preferita ammazza-zombie:

Arco e frecce

Patente:

B (non ho idea di quale sia il corrispettivo americano)

Sogni:

Prima dell’apocalisse aveva, più o meno, i sogni che hanno tutti: essere
indipendente,finire il college, trovare un lavoro stabile…

Adesso invece spera soltanto di trovare un luogo veramente sicuro dove poter
stare. Magari da solo.

Incubi:

Chiaramente il venire divorato non rientra nelle sue priorità. Per cui se c’è un
qualcosa che teme è quella.

Paure:

- Aracnofobia;
- Paura di morire lentamente venendo mozzicato;
- Paura di trovare qualcuno di cui si fida che poi glielo pianti dritto dritto in
culo.

Pregi:

- Ottima mira;
- Veloce;
- Bravo a ascoltare gli altri (quando vuole)

Morale:
In un mondo come questo, in cui non puoi fidarti di nessuno, tanto vale
riempirti le tasche più che puoi.

Certo, qualcuno potrebbe rimanerci male, ma è un solo piccolo prezzo da pagare


per avere salva la vita.

Nulla di personale.

Come ha imparato a sopravvivere: Nel primo avamposto in cui è stato, quello


in cui è rimasto per più tempo, è stato istruito da soldati e cittadini vari con una
minima esperienza nella sopravvivenza.

Per questo motivo è capace a procurarsi il minimo per sopravvivere. Una cosa
che ha imparato molto bene è sparare con l’arco per essere silenzioso ed evitare
attenzioni indesiderate.

Hanno provato ad insegnargli a costruire arco e frecce con le sue mani, ma non
è mai stato buono a farlo.

Magari imparerà più avanti… (sì, sono arrivato adesso a pensare che un’abilità
di crafting, per uno che usa arco e frecce, potrebbe essere utile. Mannaggia a me
Diocastellodisabbia)

Le piccole cose che ama:

- Le fragole;
- I videogiochi (voglio trovare un Gameboy color in giro, sappilo.
Svaligerò tutti i negozi dell’usato d’America);
- Le passeggiate silenziose nella natura (soprattutto in una realtà dove
immagino sarà abitato al rumore degli spari e degli zombie);
- La corsa;
- Lo stemma della FoxHound che ha attaccato allo zaino da quando va alle
medie;*
- I cani (possibilmente non zombie).

Obiettivo nella vita, cosa lo spinge ad andare avanti:

Banalmente sopravvivere e non morire male. Non sa bene cosa fare da quando
gli è finito il mondo sotto i piedi.

Eventi segnanti:
Nulla di particolare. Nessuna figlia uccisa dai militari e nessuna città invasa
dagli zombie mentre si fermava a fare benzina.

Il massimo che gli è successo è rompersi il braccio all’età di 14 anni, mentre


faceva il pirla con gli amici.

Biografia (prima e dopo l'apocalisse):

Prima:

Aiden ha sempre vissuto una vita standard.


E’ il classico ragazzo che non ha mai pensato troppo al suo futuro e che si è
lasciato guidare dalle sue passioni. Come per esempio quella della corsa.
Per questo motivo fa parte della squadra di atletica della scuola.
Nel mentre, per pagarsi gli studi, lavora come cameriere in un locale vicino
casa.
Nel tempo libero gli piaceva girovagare col suo gruppo di amici cazzeggiando e
passando il tempo.
Il giorno in cui la fine ha avuto inizio probabilmente era a scuola o dalla sua
amica Amélie, per rassicurarla riguardo la situazione. Non avrebbe mai
immaginato, nemmeno nel peggiore degli scenari, che un’apocalisse di tale
portata avrebbe davvero potuto realizzarsi.

Dopo:
Per anni hai giocato a giochi come Resident Evil, The Last of Us ed hai
visionato film e serie tv sugli zombie, fantasticando su quanto sarebbe bello
trovarsi in un mondo simile per mietere vittime nei modi più disparati.
Poi ti ci ritrovi dentro e vedi dal vivo quelle “cose”, che una volta erano
persone, scalpitare anche solo per darti un piccolo morso.
Diciamo che per Aiden è stata un’esperienza alquanto traumatica e quasi
rimpiange le fantasie che si è sempre fatto al riguardo.
Sin da subito ha cercato di fare tesoro degli insegnamenti dei più esperti di lui,
per avere più chances di sopravvivenza. E, ad un certo punto, si era anche
abituato alle ronde, al coprifuoco e a tutte le precauzioni dell’avamposto.
Tutto cambiò quando, durante una delle sue solite ronde, si separò dal suo
compagno il quale fu successivamente trovato morto.
La cosa strana è che sembrava fosse stato tutto architettato per incastrare Aiden
e farlo sembrare colpevole.
Il ragazzo fu ovviamente arrestato, pestato e messo sotto processo. Era ormai
chiaro che l’avrebbero giudicato colpevole e che l’avrebbero giustiziato o,
peggio ancora, buttato in mezzo agli zombie.
Per cui non gli rimase che tentare il tutto per tutto, evadere e fuggire
dall’avamposto.
La notte che evase fu però visto da un paio di guardie mentre correva al di fuori
dell’avamposto, le quali non gli spararono per evitare di attirare un’orda di non-
morti verso di loro.
Quella fu la notte in cui Aiden fu considerato morto, nonché l’inizio del suo
vagabondare da un avamposto all’altro. Non alla ricerca di alleati, ma alla
ricerca di persone da sfruttare per i propri comodi.

*Lo stemma nominato precedentemente:

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