Sei sulla pagina 1di 1

‎conduzione degli impulsi elettrici ‎neuroni

l‎ e cellule del tessuto nervoso


‎nutrimento dei neuroni
‎hanno diverse funzioni ‎FUNZIONI

‎mantengono la posizione dei neuroni


‎neuroglia
‎rimuovono i neuroni danneggiati

‎regolazione del liquido interstiziale

‎sistema nervoso centrale (SNC)


‎formano
‎sistema nervoso periferico (SNP)

‎corpo cellulare

‎contiene nucleo e organuli ‎pirenoforo

‎citoscheletro esteso

‎provenienti dall'ambiente
‎ricevono informazioni ‎appendici "in ingresso"
‎provenienti da altre cellule

‎dendriti
‎aumentano la superficie di ricezione ‎ramificati in spine dendritiche ‎cellule più lunghe nel corpo

‎presentano molti ribosomi

‎detto anche "fibra nervosa"

‎ad un altro neurone

‎trasmettono a loro volta l'impulso ‎può formare ramificazioni collaterali


‎ rgani o tessuti che reagiscono
o ‎termina con uno o più bottoni sinaptici
‎ad un impulso nervoso ‎ad effettori ‎lungo e sottile ‎unico
‎assone

‎ uove vescicole sinaptiche e mitocondri


m ‎può presentare guaina mielinica
‎dal corpo cellulare al terminale assonico ‎trasporto assonale anterogrado
‎si origina dal monticolo assonico
‎in base alla direzione di trasmissione
i‎ l contatto fra due neuroni avviene r‎ iporta le vecchie componenti cellulari dal
‎attraverso le sinapsi ‎terminale assonico al corpo cellulare ‎trasporto assonale retrogrado ‎non presentano né ribosomi né RER

‎neuroni
‎avviene in entrambe le direzioni ‎impulso nervoso (potenziale d'azione)
‎trasporto assonale veloce ‎il trasporto assonale può essere ‎trasporta
‎400 mm/giorno ‎proteine sintetizzate dal pirenoforo

‎ tilizzato per componenti che no vengono


u ‎in base alla velocità di trasmissione
‎consumate velocemente dalla cellula

‎stop and go
‎trasporto assonale lento
‎formato da due tipi di cellule ‎STRUTTURA
‎avviene solo in direzione anterograda

‎0.2-8 mm/giorno

‎morte del neurone ‎danno al pirenoforo

l‎e cellule di Schwann inviano al pirenoforo


s‎ carsa capacità di riparazione a
‎un segnale che indica il danno avvenuto
‎seguito di un danno cellulare ‎non sono in grado di dividersi
‎paralisi del muscolo ‎assone di un motoneurone ‎prossimale
‎ erdita di citoplasma utilizzato per
p
‎se ‎formare una nuova membrana
‎perdita di sensibilità ‎assone di un neurone sensoriale
‎danno all'assone
‎guaina mielinica si sgretola
‎distale
‎non si ha trasmissione sinaptica

‎circondano i neuroni ‎Tessuto nervoso


‎comunicano giunzioni comunicanti ‎cellule con prolungamenti ramificati

‎scambio di ioni, neurotrasmettitori, nutrienti


‎ ontrollano la composizione
c
‎dell'ambiente interstiziale
‎ antengono l'omeostasi nel
m ‎astrociti
‎liquido extracellulare

‎formano un supporto strutturale ‎SNC

‎ ontribuiscono a formare la
c
‎barriera ematoencefalica

‎piccoli

‎mantengono insieme gruppi di neuroni


‎rivestimento formato da proteine e lipidi ‎oligodendrociti
‎4 tipi
‎proprietà isolanti
‎facilita la conduzione dello stimolo nervoso ‎avvolgono gli assoni
‎funzione isolante e protettiva ‎mielinizzazione degli assoni
‎ erdita di funzionalità, il
p ‎mielina
‎segnale non viene trasportato ‎i danni ad essa sono irreversibili ‎cellule immunitarie specializzate ‎diversi tipi di cellule ‎neuroglia (cellule della glia)
‎cellule microgliali
‎cellule di Schwann ‎rimuovono detriti cellulari e patogeni
‎prodotta da
‎oligodendrociti ‎fonte di cellule staminali nervose ‎ependima
‎formano un strato epiteliale permeabile ‎cellule ependimali
‎separa i compartimenti liquidi del SNC

‎mielinizzazione degli assoni

‎nodi di Ranvier ‎rivestono gli assoni del SNP ‎cellule di Schwann

‎rivestimento caratterizzato da interruzioni


‎ orzioni a contatto diretto
p
‎con il liquido extracellulare
‎SNP
i‎nsieme di corpi cellulari di f‎ unzione di supporto per le
‎neuroni al di fuori del SNC ‎gangli ‎cellule nervose dei gangli

‎potenziali d'azione ‎isolano da stimoli diversi da quelli sinaptici ‎cellule satelliti


i‎n grado di generare e
‎propagare segnali elettrici
‎rapida ‎regolano lo scambio di sostanze
‎permettono la conduzione dei segnali ‎presenza di giunzioni comunicanti
‎diretta ‎1 dendrite ramificato
‎tessuti eccitabili
‎bipolare
‎forma una lamina esterna ‎matrice presente in minima quantità ‎unico assone

‎collegato ad un recettore ‎dendrite trasmette il potenziale d'azione


‎pseudo-unipolare
‎assone forma sinapsi con altri neuroni ‎strutturale

‎tipologia più comune

‎multipolare
‎ irenoforo con molte
p
‎ramificazioni e proiezioni ‎classificazione dei neuroni

‎trasmette da SNC a organi effettori ‎neurone efferente

‎trasmette dai recettori al SNC ‎neurone afferente


‎funzionale
t‎ rasmette fra neurone afferente
‎e neurone efferente
‎CLASSIFICAZIONE
‎ labora le informazioni dei neuroni
e ‎interneurone
‎afferenti e le trasmette agli effettori
‎tramite i neuroni efferenti

‎elettrica
‎meccanismo
‎chimica

‎classificazione delle sinapsi


‎sinapsi neurone-neurone
‎unite da giunzioni
‎giunzione neuromuscolare ‎sinapsi neurone-cellula muscolare ‎connessione
‎sono raggruppamenti di cellule
‎ ossono essere costituiti da cellule
p
‎giunzione neuroghiandolare ‎sinapsi neurone-ghianfola ‎di un unico tipo o di diversi tipi

l‎a quantità e la consistenza


r‎ esponsabile dei movimenti ‎di matrice in un tessuto è l‎a composizione influenza le
‎volontari e involontari ‎FUNZIONI ‎variabile ‎proprietà del tessuto

l‎e cellule sintetizzano materiale


‎ anno organuli e caratteristiche
h ‎asse proteico
‎extracellulare ‎matrice extracellulare
‎diverse dalle altre cellule ‎proteoglicani ‎glicoproteine composte da
‎glucosamminoglicano (GAG)
‎sarcolemma ‎membrana plasmatica ‎cellule in grado di contrarsi ‎formata da
‎legano le cellule alla matrice
‎sarcoplasma ‎citoplasma ‎fibre proteiche insolubili
‎conferiscono resistenza
‎fibra muscolare ‎STRUTTURA
s‎ i formano grazie ad una classe di molecole
‎fibre elastiche ‎detta "molecole di adesione cellulare" ‎CAM
‎circondate da connettivo lasso areolare
‎collagene ‎formato da cellule allungate e sottili ‎transienti: legame cellule-CAM è debole
‎transienti o permanenti
‎mioblasti ‎permanenti: legame cellule-CAM è forte

‎derivanti dalla fusione di cellule più piccole ‎diretta ‎connessine


s‎ i occupano della riparazione
‎del muscolo dopo un danno ‎comunicazione fra cellule vicine
‎ponti citoplasmatici
‎collegato alle ossa l‎e cellule sono legate una all'altra
‎o sono legate alla matrice ‎giunzioni ‎comunicanti ‎passaggio di molecole e ioni
‎30-40% del peso corporeo
‎ ermettono il passaggio di segnali chimici
p
‎veloce consumo di ATP ‎meccanismo di contrazione rapido ‎Tessuto muscolare ‎ed elettrici

‎responsabile dei movimenti volontari


s‎ i contrae se stimolato da l‎imitano il passaggio di
‎muscolo scheletrico
‎un impulso nervoso ‎materiale fra cellule vicine ‎occludine

‎serrate
‎mitocondri ‎accumulano O2 f‎ ondono le membrane ‎proprietà dinamiche
‎delle cellule una con l'altra ‎si forma una barriera
‎permanenti esistono di diverso tipo ‎diversa permeabilità
‎reticolo sarcoplasmatico (REL) ‎accumulano calcio 2+ ‎Caratteristiche
‎fibre muscolari scheletriche
‎miofibrille (miofilamenti) i‎nfluenzano la resistenza
‎sarcomeri
‎meccanica del tessuto

‎dona aspetto striato al tessuto ‎disposte in modo coordinato ‎miosina ‎spessi ‎alternanza di filamenti
l‎egano filamenti di actina
‎giunzioni aderenti ‎di cellule adicenti
‎actina ‎sottili

‎avviene nello spazio intercellulare l‎egano i filamenti intermedi


‎cellule fusiformi
‎ancoraggio cellula-cellula ‎assumono diverse forme ‎del citoscheletro
‎formato da ‎di ancoraggio ‎caderine
‎non è striato ‎miofilamenti non organizzati in sarcomeri ‎desmosomi
s‎ ono le giunzioni cellula-
‎cellula più resistenti
‎contrazione autonoma involontaria
l‎e proteine fibrose della matrice si legano
l‎a contrazione non avviene in
‎ vviene come se il muscolo fosse
a ‎minore consumo di ATP ‎muscolo liscio ‎ tipi con diversa organizzazione ma
3 ‎ai filamenti intermedi del citoscheletro
‎seguito ad un impulso nervoso
‎formato da una fibra unica ‎uguale meccanismo di contrazione ‎CLASSIFICAZIONE ‎emidesmosomi ‎cellulare ‎laminina
‎ iù lenta e duratura rispetto
p ‎avviene tramite le proteine della matrice
‎al muscolo scheletrico ‎ancoraggio cellula-matrice ‎assumono diverse forme l‎e proteine fibrose della matrice legano
‎integrine ‎adesioni focali ‎fibre intracellulari di actina ‎fibronectina
‎si trova nelle pareti di alcuni organi cavi
i‎ tessuti si rinnovano continuamente
l‎e forze di contrazione del tessuto ‎con il ricambio di cellule
‎muscolare cardiaco seguono la direzione ‎ one di contatto e adesione fra le
z
‎indicata dai dischi intercalari ‎estremità dei cardiomiociti ‎trauma fisico
‎ onnessi fra loro in regioni
c
‎dette "dischi intercalari"
t‎ rasmissione uniforme ‎causata da ‎tossine
‎dell'impulso contrattile ‎presentano giunzioni comunicanti
‎cardiomiociti ‎formato da
‎mancanza di ossigeno
i‎ l tessuto muscolare cardiaco non può ‎disordinata ‎necrosi
‎essere rigenerato dopo una lesione ‎non sono in grado di dividersi e replicarsi
‎ engono rilasciati enzimi che
v
l‎e cellule si gonfiano, si ‎danneggiano le cellule
‎forma la parete del cuore ‎deteriorano e si rompono ‎adiacenti
‎morte cellulare
‎si contrae come una fibra unica ‎muscolo cardiaco ‎morte cellulare programmata

l‎a contrazione non dipende ‎come il tessuto muscolare liscio ‎rimodellamento tissutale ‎regolata da molteplici segnali chimici
‎da uno stimolo nervoso ‎ordinata ‎apoptosi

‎involontario l‎a cromatina si condensa e la


‎cellule specializzate ‎cellula si separa da quelle vicine
‎ resenta caratteristiche sia del muscolo
p
‎cellule pacemaker ‎liscio sia del muscolo scheletrico
‎ antengono la contrazione a
m ‎una volta "avviata" i‎ residui vengono fagocitati
‎ritmo regolare ‎dalle cellule del sistema
‎si restringe e si rompe ‎immunitario
‎striato
‎come il tessuto muscolare scheletrico ‎totipotenti ‎in grado di formare un intero organismo
‎contrazione rapida
‎cellule staminali ‎pluripotenti ‎in grado di formare un grande numero di tessuti

i‎n un organismo sviluppato vi sono cellule di


‎supporto strutturale ‎alcuni tessuti che sono in grado di dividersi e ‎multipotenti ‎in grado di formare un solo tipo di tessuto
‎rinnovamento cellulare ‎formare altre cellule specializzate
i‎mmagazzina riserve energetiche sotto ‎ on sono in grado di soddisfare il numero
n
‎forma di lipidi ‎richiesto per riparare un danno di elevata entità

‎si trovano in quantità piccole


‎ ermette il trasporto di materiale da una
p l‎a ricerca è concentrata sull'impiego delle
‎FUNZIONI
‎regione all'altra del corpo ‎cellule staminali coltivate in laboratorio

‎ lcuni fungono da barriera fisica


a
‎in difesa dell'organismo ‎ essuti e
T ‎diretta ‎avviene attraverso le giunzioni comunicanti

‎collega gli epiteli al resto del corpo ‎Comunicazione ‎comunicano con cellule vicine

‎ ggiunta, eliminazione o
a
‎cellulare ‎paracrini
‎diffusione semplice
‎riarrangiamento di molecole ‎modificano la matrice
‎contiene diverse cellule
‎autocrini ‎agiscono sulla stessa cellula che li secerne
‎secernono la matrice stessa

r‎ ilasciati nel liquido interstiziale dal


‎detta anche "sostanza fondamentale" ‎estesa presenza della matrice extracellulare ‎terminale assonico

‎liquida: sangue ‎neurotrasmettitori


‎funzione r‎ aggiungono le cellule bersaglio
‎consistenza variabile a seconda del tessuto ‎tramite le sinapsi
‎rigida: ossa
r‎ ilasciati dalle ghiandole endocrine nel
‎rimangono ancorate nella loro posizione ‎liquido interstiziale
‎cellule fisse t‎ empo necessario affinché metà dell'ormone
‎ormoni ‎in circolo venga degradato
‎coinvolte nella riparazione locale del tessuto r‎ aggiungono le cellule bersaglio
‎emivita
‎passando nel sangue
‎possono muoversi all'interno del tessuto
‎cellule mobili ‎neurormoni ‎ormoni secreti dalle cellule nervose
‎coinvolte nelle funzioni di difesa del tessuto
‎lipofobici ma solubili in acqua
‎12 "varianti" di collagene ‎più diffuso nel corpo e più vario
‎glutammato
‎amminoacidi
‎fibre flessibili ma non elastiche
‎aspartato
‎solo 4 su 20
r‎ esistenza per unità di peso maggiore di ‎collagene
‎quella dell'acciaio ‎glicina

i‎l numero delle fibre e la loro disposizione ‎immerse nella matrice ‎poche cellule specializzate ‎GABA
‎influenza le proprietà meccaniche dei ‎STRUTTURA
‎diversi tessuti connettivi ‎lipofobici
‎messaggeri chimici ‎classificati in base a
‎proteina a spirale ‎derivati della tirosina

r‎ isponde alle sollecitazioni allungandosi o ‎elastina ‎ ellula in grado di replicarsi o di secernere


c
‎4 tipi di proteine fibrose ‎sia i proteoglicani sia le proteine fibrose ‎attivamente la matrice extracellulare ‎-blasto ‎risposte emozionali
‎comprimendosi per poi tornare alla sua
‎proprietà detta "elastanza" ‎forma iniziale
‎dopamina ‎piacere
‎catecolammine
‎proteina rigida ad alto peso molecolare
‎comportamenti di dipendenza
‎fibrillina ‎ammine
s‎ i lega all'elastina per formare lamine e
‎filamenti elastici ‎noradrenalina ‎regolazione dell'umore
s‎ uffissi identificativi delle cellule del
‎tessuto connettivo
‎ onnette la matrice all'actina intracellulare
c ‎aumento della frequenza cardiaca
‎nelle adesioni focali ‎fibronectina
‎adrenalina ‎dilatazione dei bronchi
‎Tessuto connettivo
‎ ellula in grado di distruggere attivamente
c
‎la matrice extracellulare ‎-clasto ‎rilassamento

‎ ellule che non secernono né distruggono


c ‎derivano dagli amminoacidi ‎derivato del triptofano
‎la matrice e non sono in crescita ‎-cito
‎regolazione dell'umore
‎tessuto vascolarizzato ‎serotonina
‎struttura
‎regolazione del sonno
‎presenta spazi vuoti
‎regolazione dell'appetito
‎ammortizza gli urti ‎fibre elastiche ‎areolare
‎ormoni tiroidei ‎derivati della tirosina
‎strato sottocutaneo molto vascolarizzato ‎Comunicazione cellulare
‎derivato dell'istidina
‎adipociti ‎istamina
‎mediatore delle risposte infiamatorie
‎ammortizza gli urti ‎indiretta ‎avviene grazie a ligandi
‎lipofobici
‎riduce dispersione termica ‎bianco ‎ eptidi (< 50 amminoacidi)/proteine (>50
p
‎adiposo
‎amminoacidi) s‎ i formano dapprima nel RER, poi passano nel Golgi perdendo
‎lasso
‎tipico degli adulti ‎gradualmente amminoacidi, e infine vengono rilasciati in
‎vescicole esocitotiche
‎ timolano il consumo
s
‎delle riserve energetiche ‎innervato da fibre nervose ‎lipofilici ma insolubili in acqua ‎attraversano la membrana
‎bruno
‎tipico dei bambini ‎assente negli adulti ‎steroidi ‎passano dal REL al liquido interstiziale

‎derivati del colesterolo


‎sostegno per gli organi molli ‎reticolare ‎ormoni sessuali
‎appartengono agli steroidi
‎uniscono muscoli e ossa ‎ormoni secreti dalla corticale surrenale
‎tendini ‎tessuti connettivi propriamente detti
‎non sono elastici ‎lipofilici

‎osso-osso ‎paracrini

‎osso-cartilagine ‎uniscono ‎regolazione della risposta infiammatoria


‎regolare
‎eicosanoidi
‎leucotrieni
‎cartilagine-cartilagine ‎legamenti r‎ egolazione della risposta
‎alle reazioni allergiche
‎si possono estendere ‎ ll'aumentare della concentrazione
a
‎prostaglandine ‎regolazione della risposta infiammatoria ‎aumenta l'intensità della risposta, fino a
‎denso
‎derivati dell'acido arachidonico ‎concentrazione del messaggero ‎saturazione
‎guaine di muscoli e nervi
‎prostacicline ‎vasodilatatori
‎fibre di collagene intrecciate ‎ ellula esposta ad una bassa
c
‎trombossani ‎vasocostrittori ‎concentrazione di messaggero

‎si presenta come una lamina ‎irregolare ‎up regulation


‎ iene innescata una risposta la cui
v ‎dipende da ‎ roduce più recettori, diventando più
p
l‎ egame reversibile ad una proteina
‎intensità è direttamente proporzionale al ‎responsive
‎ha funzione di supporto per gli organi ‎recettrice ‎disponibilità di recettori
‎CLASSIFICAZIONE ‎numero ei recettori attivati
‎muscoli, nervi, tendini
‎ olecola con struttura simile al ligando
m ‎down regulation ‎contrario di up regulation
‎sospensione liquido-proteine-ioni
‎agonisti recettoriali ‎che stimola la risposta
i‎n ognuno di questi organi si può ‎plasma ‎ gni recettore è sensibile ad un solo
o s‎ uccede che molecole diverse ma con
‎affinità messaggero-recettore ‎maggiore è l'affinità, maggiore è l'intensità della risposta
‎ inima quantità di materiale capace di
m ‎identificare un'unità strutturale ‎scorre nei vasi del circolatorio ‎specificità ‎messaggero ‎struttura simile possano legarsi al recettore
‎compiere una specifica funzione ‎funzionale (unità elementare) ‎ olecola con struttura simile al ligando
m
‎struttura filamentosa o fibrosa ‎antagonisti recettoriali ‎che blocca la risposta
‎eritrociti ‎ roprietà delle proteine recettrici (o
p
‎connettivo lasso con vasi sanguigni e nervi ‎singole fibre avvolte da endomisio ‎globuli rossi ‎recettori)
i‎l tessuto connettivo "raggruppa" tutte le ‎ atrice liquida con
m ‎2 tipi: α1, α2
‎sangue ‎trasporto di O2 e CO2
‎unità funzionali e le suddivide ‎cellule mobili all'interno ‎liquidi ‎recettori adrenergici α
r‎ aggruppamenti (fascicoli) di fibre avvolti ‎forza di legame fra recettore e messaggero
‎es: nel muscolo ‎gerarchicamente ‎2 tipi ‎affinità per noradrenalina
‎connettivo lasso ‎da perimisio ‎linfa ‎leucociti ‎affinità
‎globuli bianchi ‎ gni messaggero può legarsi ad un
o ‎ drenalina e noradrenalina si legano a
a
‎recettore o ad una classe di recettori ‎recettori adrenergici ‎3 tipi: β1, β2, β3
‎connettivo fibroso ‎muscolo avvolto da epimisio ‎proteggono l'organismo ‎parte del sistema immunitario
‎recettori adrenergici β
‎affinità per adrenalina
‎ resentano una parete che delimita una
p ‎trombociti
‎lume ‎cavità centrale ‎superfici epiteliali lubrificate da muco ‎barriera di ingresso
‎piastrine ‎per messaggeri lipofilici
‎mucosa ‎ oagulazione e riparazione
c
f‎ ormati da diversi tessuti specializzati ‎epitelio protettivo o di trasporto ‎vasi danneggiati
‎organizzati a strati ‎risposta lenta
‎formata da ‎tessuti connettivi specializzati ‎intracellulare
‎connettivo lasso areolare ‎collagene
f‎ orma il complesso ormone-recettore ed
‎rivolta verso il lume ‎matrice extracellulare fibrosa
‎entra nel nucleo
‎mucosa ‎sottile ‎avvolge organi ‎donano resistenza e rigidità ‎sali di calcio 2+
‎epitelio di rivestimento i‎l messaggero (ormone) deve attraversare
‎tessuto osseo ‎recettori ‎ na volta nel nucleo il complesso si lega ad
u
‎sierosa ‎la membrana ed il citosol
‎cavi, o a tonache sovrapposte ‎epitelio che origina dal mesoderma ‎mesotelio ‎piccole estensioni ‎una regione di DNA influenzando la
‎connettivo lasso ‎sottomucosa ‎formata da ‎comunicano fra loro e sono collegati ai vasi ‎osteociti ‎trascrizione di mRNA e inducendo
‎parete formata da 4 tonache concentriche ‎viscerali ‎ ttraversano la matrice e formano una rete
a ‎modifiche nella sintesi proteica
‎connettivo lasso areolare
‎di collegamento e di scambio ‎canalicoli
‎ ue strati di muscolatura liscia orientata in
d
‎classificati in base alla struttura ‎tonaca
‎modo circolare o longitudinale ‎muscolare t‎ essuto epiteliale e tessuto ‎recettore e canale sono la stessa proteina
‎formano gli organi ‎spessa
‎connettivo coesistono ‎ bre del tessuto cartilagineo che
fi ‎di sostegno
‎rivestimento esterno ‎messaggero; acetilcolina
‎sintetizzano la matrice ‎condrociti ‎risposta rapida
‎verso l'esterno ‎relativamente impermeabile ‎recettori canale (ionotropi)
‎sierosa ‎cutanea ‎ingresso in cellula di Na+, fuoriuscita di K+
‎sopporta deformazioni elastiche ‎robusto ma flessibile ‎aumento della permeabilità ionica
‎epitelio pavimentoso semplice ‎si dividono in ‎epitelio protettivo i‎l legame con il messaggero induce l' ‎esempio: recettore nicotinico
‎apertura del canale (ligando dipendente) ‎ omporta depolarizzazione della membrana (aumento
c
‎formata da ‎ utrienti raggiungono le cellule per
n ‎modifica delle proprietà elettriche della cellula ‎di cariche positive nel citosol)
‎endotelio ‎connettivo areolare e connettivo denso ‎diffusione attraverso la matrice ‎tessuto cartilagineo s‎ i innesca il movimento di ioni dentro o
‎tessuto epiteliale ‎intima ‎assenza di irrorazione sanguigna ‎fuori dalla cellula
‎ li ioni che entrano possono agire da 2°
g
‎membrana elastica ‎lubrifica cartilagini articolari ‎riveste cavità articolari ‎si può intervenire chirurgicamente ‎tessuto danneggiato si ripara lentamente ‎messaggero

‎tessuto connettivo ‎sinoviale ‎esterno: fibroso, di protezione


‎parete formata da 3 tonache concentriche ‎vascolari ‎liquido sinoviale ‎epitelio secretore ‎posizione dei recettori ‎ engono attivati quando il messaggero si
v
‎media ‎pericondrio fibroso ‎separato dai tessuti circostanti ‎lega al recettore
‎formata da
‎muscolatura liscia ‎interno: cellulare, di mantenimento ‎recettori per 1° messaggero (extracellulare) i‎ntracellularmente hanno funzione di
‎connettivo lasso areolare
‎enzima i‎nducono reazioni all'interno della cellula,
‎tessuto connettivo ‎avventizia ‎spesso tramite fosforilazione di proteine
‎alcuni fungono da barriera ‎citoplasmatiche
‎recettori enzima ‎proteine transmembrana
‎fegato, milza, pancreas ‎protegge l'ambiente interno del corpo
‎alcuni regolano il passaggio di materiali ‎ xtracellularmente hanno funzione di
e
‎recettore
‎cellule specifiche di ogni organo ‎FUNZIONI
‎parenchima ‎superfici esposte (pelle)
‎proteina e recettore sono separati
‎riempie gli spazi creati dallo stroma ‎parenchimatosi ‎ricopre le superfici
‎superfici interne di transito
‎recettori associati a proteine G ‎ ossono agire sui canali ionici metabotropi
p
t‎ essuto connettivo con funzione trofica ( ‎inducendone l'apertura o chiusura ‎risposta lenta
‎nutrimento) e di sostegno ‎stroma ‎uno o più strati di cellule connessi fra loro f‎ ungono da ponte fra il
‎organizzati in ‎legano il nucleotide guanosina ‎recettore ed un'altra proteina
‎ ttivano o inibiscono enzimi che
a
‎collagene e laminina + proteoglicani ‎catalizzano la produzione di 2° messaggeri
t‎ essuto connettivo fibroso che riveste l'
‎organo ‎capsula ‎per messaggeri lipofobici
‎lamina basale (membrana basale)
‎ ontiene cellule staminali che permettono
c ‎più conosciuto e studiato
‎al tessuto di ripararsi ‎ atrice extracellulare sottile posta
m s‎ i trovano sul lato extracellulare della
‎via di ingresso ed uscita di nervi, vasi e dotti ‎ilo ‎fra l'epitelio e le cellule sottostanti ‎membrana
i‎l legame 1° messaggero-recettore attiva
‎collagene ‎di membrana
‎una proteina G stimolatoria che interagisce
‎lamina reticolare i‎l complesso messaggero-recettore attiva ‎con l'enzima adenilato ciclasi
‎posta al di sotto della lamina basale ‎proteine di membrana che convertono il ‎AMP ciclico (cAMP) ‎ eccanismo termina con la degradazione
m
‎trasduzione del segnale ‎del cAMP e la defosforilazione della
‎segnale ricevuto alterando le molecole
l‎'enzima adenilato ciclasi trasforma ATP in
‎intracellulari e trasmettendo le informazioni ‎proteina bersaglio
‎epitelio permeabile ‎cAMP

‎giunzioni di ancoraggio
l‎asciano passare le molecole nello spazio ‎STRUTTURA i‎l cAMP attiva una proteina chinasi che
‎fra le cellule ‎trasferisce un gruppo fosfato alla proteina
l‎e giunzioni fra le cellule del tessuto
‎bersaglio, suscitandone la risposta
‎epiteliale possono essere di diverso tipo
‎epitelio impermeabile
‎GMP ciclico (cGMP)
‎piccole molecole
‎ uò avvenire ma le molecole devono
p ‎giunzioni serrate
‎attraversare fisicamente la cellula ‎ iffonde nel citoplasma inducendo la
d
‎inositolo trifosfato (IP3) ‎liberazione di Ca2+
‎impediscono il passaggio
l‎'impermeabilità dipende dalla selettività
‎delle molecole r‎ imane in membrana e attiva proteine
‎diacilglicerolo (DAG) ‎chinasi per indurre la risposta cellulare
‎organelli
‎Tessuto epiteliale ‎accumulato nel reticolo endoplasmatico
‎ elle cellule del tessuto epiteliale si ha una
n
‎genera polarità elettrica (differente concentrazione di ioni) ‎ picale: cotrasportatore
a ‎disposizione asimmetrica
‎polarità morfologica ‎sodio-glucosio (SGLUT) ‎Ca2+ ‎interazione con calmodulina

‎proteine di trasporto ‎ umento della sua concentrazione


a
‎ asolaterale: pompa
b ‎2° messaggero (intracellulare) ‎intracellulare comporta ‎controllo delle proteine regolatrici dell'esocitosi
‎sodio potassio
‎controllo delle proteine regolatrici del movimento
‎semplice
‎in base al numero di strati s‎ intetizzati o rilasciati in seguito all'interazione
‎stratificato ‎fra 1° messaggero e recettore

‎istologica
‎squamoso ‎comportano un'amplificazione del segnale

‎cuboidale ‎in base alla forma delle cellule superficiali ‎enzimi coinvolti nelle diverse vie metaboliche

‎colonnare ‎controllano ‎proteine motrici

‎cellule appiattite sottili ‎proteine regolatrici della sintesi proteica

‎detto anche "endotelio" ‎ ermettono alle molecole gassose di


p
‎epitelio squamoso semplice ‎di scambio
‎transitare velocemente

‎riveste i vasi sanguigni e i polmoni

‎assorbimento ‎dall'esterno verso l'interno r‎ egolano lo scambio di


‎materiale non gassoso
‎secrezione ‎dall'interno verso l'esterno
‎epiteli di rivestimento
‎classificazione più specifica ‎2 classi principali ‎CLASSIFICAZIONE
‎ picale presenta microvilli per estendere la
a
‎superficie ‎epiteli secretori

‎membrane
‎ embrana basolaterale: rivolta verso la
m ‎ asolaterale può presentare pieghe per
b
‎lamina basale (extracellulare e all'interno) ‎aumentare la superficie
‎epitelio colonnare o cuboidale ‎di trasporto
‎ ariano a seconda della
v ‎ iunzioni serrate che agiscono da barriera
g ‎caratteristiche
‎semplice o stratificato ‎localizzazione del tessuto nel corpo ‎e da via d'ingresso selettiva

‎ umerosi mitocondri per facilitare il


n
‎trasporto attraverso le cellule

r‎ ivestono le cavità dell'apparato


‎digerente e dei reni

‎detto anche "epitelio respiratorio" ‎apparato respiratorio s‎ ono epiteli di rivestimento, ma non sono
‎di trasporto ‎in base alla funzione ‎fisiologica
‎apparato riproduttore

‎ciliato
‎ n danno alle ciglia porta a perdita di
u s‎ ono caratterizzati da ciglia sulla
‎funzionalità e maggiore incidenza di ‎membrana apicale che si muovono in
‎infezioni ‎modo coordinato

i‎mpediscono scambi fra


‎ambiente esterno e interno

‎chimico
‎proteggono le regioni sottoposte a stress
‎epidermide ‎meccanico ‎protettivo
‎epitelio squamoso stratificato

‎più resistente degli altri grazie alla cheratina ‎epitelio stratificato

l‎e cellule hanno vita breve e sono


‎continuamente rinnovate

r‎ ilasciate nel liquido extracellulare o ‎ omposti da cellule che sintetizzano


c
‎ambiente esterno ‎sostanze

‎single cellule in altri tessuti epiteliali

‎acquose e contengono enzimi ‎secrezioni sierose ‎secretore

‎ iscose e contengono
v ‎porzione terminale diventa secernente
‎glicoproteine o proteoglicani
‎secrezioni mucose ‎ urante la loro formazione rimangono
d
‎possono trovarsi in due "configurazioni"
‎legate alla lamina basale
‎singole cellule che producono muco ‎cellule caliciformi

‎dotto escretore ‎porzione di collegamento con la lamina ‎esocrine

‎secrezione nell'ambiente esterno


‎agglomerati cellulari dette ghiandole
‎ urante la loro formazione perdono
d
‎si trovano nel tessuto connettivo ‎contatto con la lamina basale

‎endocrine
‎ormoni
‎secrezione nel liquido extracellulare
‎entrano nella circolazione sanguigna

Potrebbero piacerti anche