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Al posto tuo...

Se al posto di Giulia, Francesca, Patrizia, (per citare i nomi


delle “ultime” vittime di femminicidio) ci fosse mia sorella, mia
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madre...
Possiamo avere mille blocchi e idee che accettiamo
supinamente, perchè siamo condizionati dall’ambiente che ci
circonda, dalle compagnie che frequentiamo, dai pregiudizi dei
microsistemi, che ci portano a essere indifferenti o anche a
“persuaderci” di una qualche disparità tra uomo e donna.
Ma non solo.
Quante volte pronunciamo una parola fuori posto, offensiva,
discriminatoria proprio tra i banchi della nostra scuola senza
darci peso; quante volte per non risultare “fuori dal coro”,
accettiamo le etichette affibiate ad alcune ragazze e ragazzi e
non riflettiamo.
Si, il problema serio -o almeno uno dei presupposti- è la
mancanza di riflessione sulla parità di diritti, pur essendo
diversi (lo siamo tutti), “lo spegnimento” dei nostri neuroni
quando dobbiamo scegliere da che parte stare. Mi riferisco a
quei comportamenti ritenuti forse “di poco conto”, che
offendono gli altri e che reiteriamo sino a quando qualcuno o
delle circostanze mi consegnano “il conto” della mia
indifferenza o leggerezza nel dire, fare, agire comportamenti
non da ragazzo o ragazza “pensante” (come dice il
Professore).
Iniziamo da questo: nei nostri micro-contesti, riflettiamo di più
sui nostri comportamenti e magari se pensiamo ad una
diversità di genere, di ceto, di etichetta, studiamo tanto e
ricerchiamo nella Storia i motivi di piena opposizione ai
“piccoli” e poi agli irreversibili comportamenti di offesa e tanto
i più verso l’altro.

Ma in cosa consiste, nello specifico, il fiocco bianco?


Questo semplice nastrino bianco ha in sé un significato di grande
importanza: esso riassume l’impegno che gli uomini hanno deciso di
portare avanti in prima persona, per dire no alla violenza sulle donne.
Questo simbolo è una presa di posizione attiva, e non una semplice
astensione dalla violenza: implica una condanna, è il risultato di un
processo di riflessione e di analisi.
La campagna del fiocco bianco nacque in Canada nel 1991, a seguito di un
tragico fatto di cronaca che vide l’uccisione di 14 ragazze nella facoltà di
ingegneria di Montreal, per mano di uno squilibrato che volle così
riaffermare la preponderanza maschile in certi campi del sapere. Furono
allora gli stessi uomini a riunirsi per prendere le proprie iniziative e a
muoversi in maniera attiva contro la violenza sulle donne. Dopo solo sei
settimane di preparazione, più di centomila uomini in tutto il Canada hanno

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