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Aut.ne del Tribunale di Livorno n 683 del 05/03/2001 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L.

27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XI - n 113 Luglio-Agosto 2011

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba

Aboliamo la legge vergogna


Gli argomenti che caratterizzano, naturalmente in negativo, le vicende di questi ultimi giorni, avrebbero potuto avere la preferenza sui contenuti di questo editoriale (lultimo prima delle vacanze di agosto) e di cui ne sono colme le pagine dei giornali ed i servizi televisivi. Invece abbiamo ritenuto opportuno dedicarlo ad un argomento che merita, a parer nostro, lassoluta priorit. E stato costituito recentemente un comitato incaricato di lanciare un referendum per difendere la democrazia ed il sistema delle libert seriamente compromesse da una legge elettorale, quella in essere, definita legge vergogna in vigore ormai da sette anni, approvata dallattuale maggioranza di destra (PdL e Lega) e che lo stesso autore - il ministro leghista Calderoli (un autentico gentiluomo!) - ha battezzato il porcellum. Una legge elettorale con aspetti chiaramente liberticidi perch assicura alla coalizione che riesce a raggiungere la maggioranza relativa, un premio, assolutamente mostruoso pari al 55% dei seggi disponibili. Una legge che im
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Il Paese attonito di fronte al berlusconismo


di Achille Serra

Dalle amministrative ad oggi

Nessuno pu parlare di cieco antiberlusconismo se si ferma anche solo un attimo a pensare a quello che sta accadendo nel nostro Paese: eventi che scorrono sotto gli occhi attoniti di unItalia da troppo tempo immobile che a partire dalle scorse amministrative ha per finalmente iniziato a battere i pugni. Un voto, questultimo, trasformato dal nostro premier in un referendum su s stesso e del quale oggi costretto a pagare il caro prezzo. Un voto preceduto da una campagna elettorale fatta di accuse infanganti e invenzioni farsesche trasformate in armi da impugnare di fronte allavversario, a suon di colpi bassi e volgarit gratuita. Una campagna condita di promesse costruite giusto in tempo per preparare i cittadini alla prova dellurna: riforma delle tasse, sospensione del pagamento dellimposta sui rifiuti a Napoli fino a quando ci sar anche un solo sacchetto di spazzatura in citt o limpegno a non demolire le case abusive, solo per citarne alcune. Promesse di casa nostra, potremmo dire, cui tutti noi siamo ormai abituati. Eppure il premier ha superato s stesso anche sul piano internazionale, dove il nostro Paese appare sempre pi come il piccolo staterello delle barzellette. Nella mente degli italiani resta allora limmagine del premier impegnato a disturbare persino il capo della Casa Bianca con le sue cervellotiche idee sulla magistratura italiana. Daltra parte sono proprio sfoghi come questi ad aver portato il governo del nostro Paese a godere della sfiducia di Confindustria, dei sindacati e ovviamente dellopposizione tutta, sfoghi che pongono il nostro

esecutivo in contrasto costante con la magistratura e creano innumerevoli problemi persino al Capo dello Stato, costretto quotidianamente a ricorrere alla sua saggezza per evitare danni al Paese.
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Circolo Culturale Il Centro

Luned 18 Luglio, ore 18,30


al Caff Ginori - Castiglioncello presentazione del libro

Un poliziotto senza pistola


del

Sen. Achille Serra


Moderatore: Dott. Enrico Dello Sbarba Relatore: Avv. Renato Luparini

La cittadinanza invitata

Venerd 22 Luglio, ore 18.30


Bar San Martino - Piazza Goldoni 52 - Livorno

il Sen. Vannino Chiti


V.Presidente del Senato

Religioni e politica nel mondo globale


Introduzione: Dott. Enrico Dello Sbarba Moderatore: Dott. Luca Collodi di Radio Vaticana intervengono: Dott.ssa Laura Bandini Dott. Francescalberto De Bari

presenter il suo libro

La cittadinanza invitata

Politica
ni elettori quella dignit e quella libert di scelta, diritti oggi impediti dalla presenza della legge porcellum. Al Partito Democratico diciamo che il sistema delle primarie, con tutti gli inconvenienti che ha provocato, pu tranquillamente coesistere mo solo come scelta prioritaria dei candidati. Limportante che anche il PD, insieme ad altre componenti politiche, sostenga con convinzione la raccolta delle firme affinch nella primavera prossima possa essere indetta la consultazione referendaria che appare come lunico strumento, vista linerzia dellattuale parlamento, per restituire dignit al nostro Paese E con questo messaggio, salutiamo tutti i nostri lettori ed auguriamo loro buone vancanze. Ci sentiremo a Settembre. di taluni reati. Tutto questo per lontano anni luce da un esecutivo i cui programmi sono sempre pi distanti dalle esigenze concrete dei cittadini e del Paese intero, che ne esce ancora una volta stanco e debole. Il mio augurio dunque che le opposizioni, per una volta, si uniscano in uno sforzo comune che coinvolga se possibile anche la stessa Lega, cos scontenta ormai degli errori del premier. Ununione che metta sul tavolo innanzitutto la riforma del sistema elettorale e che ci porti cos al voto nel pi breve tempo possibile. Esitare ancora significher continuare ad accettare inermi ci che accade, limitando lazione politica a una critica inutile che fa eco solo a s stessa. Esitare significher cadere nel vortice di un malgoverno da cui possiamo ancora essere salvati. Esitare significher dare la possibilit al presidente del Consiglio, con le sue risorse economiche, le sue barzellette e il suo potere mediatico, di riproporre a quellItalia in bilico la favola rassicurante del va tutto bene, andiamo avanti cos; una favola amara, addolcita da promesse vane e sogni irrealizzabili.

dalla prima pagina

Aboliamo la legge vergogna


pedisce ai cittadini elettori una libera scelta sui candidati affidata esclusivamente ad un ristretto numero di oligarchi. Sono argomenti su cui vi molta latitanza da parte dei partiti maggiori (PdL ed anche PD) che, almeno fino ad oggi, non hanno espresso un convincimento compiuto in merito allesigenza di procedere ad una sostanziale modifica dellattuale legge elettorale che preveda la riduzione del numero dei parlamentari e la trasformazione del Senato in un consesso a carattere federale. Ebbene tutta questa premessa ci servita per sostenere con grande disponibilit ed impegno il comitato referendario costituito a Firenze e che vede tra i promotori lex senatore del PD Stefano Passigli, il prof. Giovanni Sartori, il prof. Enzo Cheli, il prof. Domenico Fisichella, ex parlamentare, lo storico Enzo Cardini e la scienziata Margherita Haak. La proposta di questo comitato prevede una legge elettorale analoga a quella validissima e supercollaudata della Germania, ossia un proporzionale con preferenze e sbarramento al 4% alla Camera mentre al Senato, in attesa della riforma costituzionale in senso federale, i candidati verrebbero eletti in modo proporzionale su base regionale nei vari collegi uninominali. Il gruppo dei promotori , in effetti, lo stesso che, molto opportunamente, si oppose, e noi con loro, al cervellotico referendum del duo Segni-Guzzetta clamorosamente naufragato nel 2009 che prevedeva addirittura di trasformare il premio dalla coalizione al partito che avesse ottenuto una qualunque maggioranza relativa: si trattava di unautentica follia. Il nostro periodico sar certamente un convinto sostenitore di questo intelligente e responsabile iniziativa e simpegner, senza indugi, nel sostenerla, invitando i propri lettori a sottoscrivere la proposta referendaria. Il nostro scopo quello di cercare e tentare di far uscire il nostro paese dal tunnel in cui si infilato a causa di un bipolarismo rivelatosi estremista e fallimentare attraverso, appunto, ladozione di una legge elettorale democratica e pluralista in grado di restituire ai cittadi-

Il Paese attonito di fronte al berlusconismo


Negli ultimi mesi, non c dubbio, Lui ha superato persino le stravaganze del suo stesso passato. Non mi riferisco alle sue frequentazioni private, quanto piuttosto allaver permesso a quelle frequentazioni di ricoprire incarichi istituzionali di rilievo, o ancora allaver tenuto in piedi una maggioranza che non c pi facendo ricorso a squallide compravendite. Ma gli italiani hanno capito e la seconda bocciatura - chiamata referendum - giunta sonante quando in massa si sono recati alle urne per votare s allabrogazione di quel legittimo impedimento a lui cos caro. Eppure lEsecutivo ha accantonato le sberle, come le ha definite qualcuno, per andare avanti senza sosta nei suoi intenti. Il primo provvedimento sottoposto allesame delle commissioni stato dunque lamato Processo breve, che tutto fuorch un breve processo, configurandosi piuttosto come una prescrizione breve e che ci si affretta ad approvare prima della sentenza di primo grado del processo Mills a carico proprio del nostro presidente del Consiglio. La brevit nei processi che tutti, indubbio, auspicano, tuttaltra cosa, lo sappiamo, e si potr ottenere solo con una riforma globale vera, non certo con la morte prematura dei processi stessi: una riforma che preveda linformatizzazione e laccorpamento dei palazzi di giustizia, le assunzioni di nuovi cancellieri e segretari, la redistribuzione funzionale sul territorio dei magistrati, oltre alla depenalizzazione

Periodico mensile del Circolo Culturale

Autorizzazione del Tribunale di Livorno

Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba


Hanno collaborato a questo numero: COMITATO DI REDAZIONE: Daniela Armani, Fabrizio Burchianti, Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti Alberto Conti, Salvatore DAngelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Cristina Battaglini, Massimo Cappelli, Bartolo Ciccardini, Antonella Cirillo, Laura Conforti Benvenuti, Francescalberto De Bari, Beniamino Franceschini, Nicola Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Renato Luparini, Massimo Masiero, Silvia Menicagli, Roberto Olivato, Massimo Paoli, Maurizio Piccirillo, Jacopo Pizzi, Speranza. Achille Serra, Marisa Speranza. STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio, Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 5/7/2011

Politica

FEBBRE A 90
di Nicola Graziani Viene ripetuto come un mantra nei salotti buoni e meno buoni, nelle cene dei bene informati, nei capannelli di Montecitorio che la Seconda Repubblica finita, ed una terza l che sta per nascere. Possibile? Possibile, per certi versi auspicabile, visti i risultati che la Repubblica dellAntipolitica ha prodotto per un Paese che una volta era la quinta potenza economica mondiale, ed ora si nasconde dietro lemergere di India a Cina per giustificare il fatto che non stata in grado di tenersi al passo con i tempi. In compenso, in questi ventanni di declino, abbiamo visto tanto calcio in televisione. LInter riuscita persino a rivincere la Champions, il Milan ha fatto sfracelli e la Juve ci ha regalato lunico brivido che ancora ci mancava, quello di una retrocessione a furor di giudice in quel della B. Che tempi, da raccontare ai nostri nipoti. Roba da Febbre a 90, il bel libro di Nick Hornby in cui il calcio viene scelto come metafora della vita. Eppure noi non siamo cos sicuri che una Terza Repubblica stia per nascere. Pu darsi che faccia in tempo lInter a rivincere la Champions, se per questo. Perch troppi sono i bene informati, troppo sicuri i salotti, troppo fitto il chiacchiericcio di Montecitorio. E quando, di solito, in questi ambienti una cosa data per certa, quella cosa finisce per non essere vera. Altrimenti per fare un esempio Berlusconi avrebbe abbandonato da un pezzo la politica, al suo posto ci sarebbe la figlia Marina, il Terzo Polo avrebbe trionfato alle elezioni ed il centrosinistra avrebbe messo da parte le divisioni interne ed i personalismi per sfornare una autentica classe dirigente. Non la mancanza di lungimiranza da parte degli addetti ai lavori che ci preoccupa, per. il fatto, per una volta, che se avessero ragione noi saremmo daccordo con loro. Purtroppo, per, loro hanno torto anche oggi, e noi abbiamo qualche motivo per preoccuparci. Perch la Terza Repubblica non nasce, e la Seconda non riesce a morire. No, per carit, non auguriamoci il decesso di nessuno. Ma ugualmenzione democratica, ma una Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Urge riforma della legge elettorale, in senso proporzionale temperato da un alto sbarramento. Terzo: bisogna restituire lo scettro al principe. Ci spieghiamo. La Prima Repubblica (continuamo ad usare questa orrenda numerazione non perch ci piaccia, ma perch ci facilita lesposizione) stata archiviata con la definizione accusatoria di Repubblica dei partiti (Pietro Scoppola ci intitol un saggio). Bene, al partito si torni in quanto corpo sociale intermedio che gestisce i rapporti tra governanti e governati, selezionando la classe dirigente e facendosi portatore di programmi politici forti. Basta con i partiti leggeri di prodiana memoria, di danni ne hanno fattui anche troppi. E si torni (s ammettiamolo, questo uno dei punti centrali su cui insistere) alle culture forti, quelle ben determinate, quelle su cui dividerci ed attorno alle quali mediare. Ci dispiace per chi disse, nel 2006, che con lui era finita lItalia dei guelfi e dei ghibellini, intendendo con lanacronismo lItalia in cui le idee forti la facevano da padrone.Lattuale notte in cui tutte le gatte sono grigie non ha risolto un solo problema, in comenso nei ha creati molti. Non ultimo, quello di renderci incapaci di riconoscere levidente, che abbiamo la febbre. A 90. E se non ci facciamo curare, rischiamo il collasso: lorganismo non regge pi.

Silvio Berlusconi

te la crisi politica conclamata con le amministrative di maggio e i referendum di giugno avrebbe, in altri tempi, portato ad una svolta, come fece il referendum di Segni sulla preferenza unica. Invece, questa volta, niente, nemmeno se si mette sul piatto della bilancia una crisi economica che rischia di trascinarsi nel gorgo della Grecia. Nemmeno questa crisi, in confronto alla quale quella del 92 era un raffreddore, riesce ad imporci un cambiamento di strada e di strategia. La febbre aumenta, ed arrivata ai 90, ma il medico non arriva a visitarci, e noi facciamo finta di essere sani. Saltiamo sul letto, ignorando che la via duscita non pu che passare per una serie di passaggi obbligati. Il primo consiste nel riconoscere che la crisi economica epocale, e mette in discussione lassunto in auge dagli anni 80 che lofferta il motore portante delleconomia. Siamo in difficolt perch, piuttosto, la crisi della domanda, e questo particolarmente in un paese in cui il 47% della ricchezza nazionale nelle mani del 10% della popolazione. Il secondo che un Parlamento in cui si nominati, ed in cui vige una forma molto originale di bipolarismo non unistitu-

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Politica

Ne ha parlato Savino Pezzotta nel suo blog

Limpegno dei cattolici in politica


di Bartolo Ciccardini

Savino Pezzotta ha aperto un dibattito nel suo blog sullimpegno politico dei cattolici. Nel nostro piccolo foglio on-line (www.camaldoli.org ) abbiamo pubblicato la sua apertura come editoriale del nostro N. 20. Il punto centrale del suo discorso questo: Negli ultimi tempi giungono da diverse parti del mondo cattolico segnali di riavvio di attenzione verso la politica. In questa ripresa di attenzione verso la politica ci sono a mio parere due elementi di fondo: - la reazione al degrado civile ed etico che sta minando il senso profondo della politica che per un cristiano non lo si dimentichi mai una delle forme pi alte di carit; - la convinzione che lo spirito unitivo della nazione italiana ora messo in discussione, sta nella sua anima cattolica.

colo che lItalia non entrasse in Europa, si fece un passo indietro e Prodi ci port in Europa. La crisi scoppiata nella maggioranza per lespulsione di Fini nellautunno del 2010, ha ingessato una maggioranza ferita e ha prodotto una cancrena del sistema politico. Se fossimo stati amici di Berlusconi gli avremmo consigliato di compiere il classico passo indietro, di far fare un governo Pisanu e di riorganizzare un rientro forte con un vero programma di riforme. Ma il suo pregiudizio intellettuale di essere unico gli impedisce di essere accorto. E pensando di non avere luogotenenti o sostituti, ha preferito affidarsi ad una maggioranza di scilipoti affannati nel saccheggio.

Tre occasione e sei mesi perduti


Il risultato della incapacit di fare il passo indietro sono sei mesi perduti. In questi sei mesi si sarebbero potute fare molte cose, ma tre in particolare: 1. Una vera manovra riformista, il cui centro non fossero i tagli, ma labbattimento patriottico del debito (come nella proposta di Capaldo e Mazzotta noi abbiamo pubblicato alcuni mesi fa) e di risparmi mirati con investimenti sulla giovane generazione, ottenuti con il calo degli interessi soffocanti del debito; 2. Una legge elettorale ormai ritenuta necessaria da tutti; 3. Una soluzione della questione libica ( Abbiamo dimenticato che per storia, per tradizione, per vocazione, per responsabilit, il Paese europeo che deve risolvere il problema Libia lItalia. Avevamo in mano la soluzione quando dovevamo proporre che la strage dei rifugiati che avveniva lungo le nostre coste imponeva alla Nato di occupare i porti per ragioni umanitarie. LItalia mancata ed il problema della Libia non stato risolto). Potevano risolvere questi tre doveri storici una maggioranza fondata sugli scilipoti?

La virt del passo indietro


Ed oggi diamo anche noi il nostro parere sul dibattito. Partiamo da una sua constatazione: Come molti, anchio auspico unuscita di scena di Berlusconi ma nello stesso tempo sono preoccupato per il futuro della politica italiana. Sia ai tempi di Giolitti sia ai tempi della DC, sia ai tempi di Scalfaro, poteva succedere che un momento di grave crisi parlamentare si potesse risolvere con un passo indietro del leader di turno. Giolitti lasciava che la situazione si decantasse in parlamento con un governo di transizione, poi ritornava pi forte con un programma nuovo e dopo il passo indietro faceva tre passi in avanti. (Cosi avvenne per ladozione del suffragio universale!) Quando la Democrazia Cristiana si trovava in un passaggio difficile cambiava leader, rimaneggiava gli equilibri, e si ripresentava con un programma di emergenza. (Successe molte volte, ma valga un esempio per tutti: quando entr in crisi il governo di centro-sinistra di Moro, la Dc fece un governo di transizione con Leone e poi ricostru un centro- sinistra necessario per affrontare la terribile crisi degli anni 70 con Mariano Rumor). Quando Scalfaro si trov di fronte alla crisi della partitocrazia e, contemporaneamente, di fronte ad un attacco speculativo che avrebbe potuto travolgere leconomia, fece fare un passo indietro a Craxi e con Amato e Ciampi affront la crisi. E quando Ciampi si trov di fronte al peri-

una legge elettorale che non faccia comodo a questo o a quello, alla maggioranza o alla minoranza, ai grandi o ai piccoli o perfino alla UDC. I cattolici che hanno nella loro tradizione un movimento di difesa del voto democratico, come furono i Comitati Civici, i cattolici che hanno sentito il dovere di combattere lastensionismo nellultimo referendum, i cattolici che hanno come punto di riferimento essenziale il valore della persona umana e quindi il valore del voto e della scelta personale, sono gli unici che possono, fuori della logica dei partiti, proporre una legge elettorale che non sia di comodo, ma che sia rivolta al bene comune. Poich i partiti non troveranno mai la quadratura del cerchio dei loro interessi elettorali (e persino gli eredi della battaglia referendaria si dividono sulleventuale referendum da proporre) il momento per i cattolici per costituire un grande movimento civico in difesa del voto democratico dei cittadini, dellart.49 della Costituzione e con esso della Costituzione tutta intera.

Lo sciopero come risorsa


Caro Savino Pezzotta, tu non a caso sei stato lultimo promotore di un grande movimento civico dei cattolici, la Rosa Bianca , che stato spento e dissolto dalla prepotenza che mise fine alla passata legislatura. Tu sei stato il capo di unorganizzazione che sar strategica per la rifondazione di un grande movimento democratico e cristiano, la Cisl. (Tu sai benissimo, come tutti sanno, qual la legge giusta che andrebbe bene per questo Paese e che ha funzionato nelle ultime elezioni amministrative: il collegio uninominale a doppio turno, magari con qualche piccola compensazione proporzionalistica. Tutti lo sanno, ma nessuno vuole rischiare). Solo un grande movimento della societ civile pu superare questa impasse con una scelta condivisa, onesta, lungimirante, non impossibile utilizzando bene i pochi mesi di questa agonia. Cosa vuoi che ti diciamo nel dibattito che hai aperto? Tu devi convincere la Cisl e le Acli (che ne sono la matrice) a prendere la testa del movimento civico di tutte le libere associazioni per costruire una legge elettorale onesta, generosa e democratica, se necessario con il referendum, se ancor pi necessario con lo sciopero generale. Se tu avrai il coraggio di buttare questo seme, da l nascer una spiga doro: il ritorno dei liberi e forti

Una cosa che solo i cattolici potrebbero fare


La gravit, la preoccupazione, gli appelli, le grida a muoversi hanno assunto nel mondo cattolico un rumore da inferno dantesco. Il mondo cattolico conscio ormai che lItalia senza cattolici perduta e che la vilt dei cattolici a prendere una decisione molto pi grave delle responsabilit di Berlusconi o della sua opposizione. Eppure solo i cattolici possono pensare ad

Politica

Uno sguardo sullandamento del nostro Paese

Il transatlantico alla deriva


di Renato Luparini

La crisi infuria, in Grecia in scena una tragedia tuttaltro che antica, le piazze spagnole sono piene di giovani che non chiedono pi sangria ma lavoro, i prezzi aumentano, le tasse pure. E in parlamento? Leggo di un impassibile Scilipoti che discetta di responsabilit, mentre largomento del giorno sulle pagine dei giornali pi autorevoli sono le nozze di Mara Carfagna, ex soubrette e attuale ministro (o ex ministro e attuale soubrette?), celebrate, in una elegante dimora alle porte di Roma, in pompa magna. Mancava solo Bocchino, ma era assente giustificato. Pochi chilometri pi a sud la Strada Statale Domiziana costellata di prostitute di ogni colore e rifiuti per tutti i gusti, fino a Napoli, inondata di monnezza fino a Posillipo e Marechiaro. De Magistris, che aveva promesso pulizia e polizia in cinque giorni, accusa Caldoro che accusa Bassolino, che per dice che era colpa della Iervolino: lunico che si salva pare Lavezzi, ma perch in Argentina.

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Proseguono intanto le operazioni militari in Libia. Breve riepilogo delle puntate precedenti: Gheddafi viene omaggiato a Roma con trionfi degni di Augusto, riceve in omaggio tre escort che cambiano fede (o Fede?) e stipula un trattato di amicizia perpetua con lItalia (compreso nel prezzo pare ci fosse anche il cachet di Lele Mora che ha trattato laccordo, insieme a quello della Rai con Little Tony). Due mesi dopo lamore finito, Gheddafi un criminale, un violentatore e suo figlio anche un brocco a giocare a calcio (nonostante abbia giocato in serie A) e la Libia viene massacrata di bombe, che costano la vita a molti civili libici e un occhio della testa ai contribuenti italiani . Il Parlamento che fa? Dichiara lo stato di guerra? Revoca il Trattato Internazionale? Per ora maggioranza e opposizioni sono interessate alla fine del programma di Santoro e alle ultime intercettazioni della P4, seguito infinito di una serie di successi con i soliti ingredienti: intercettazioni, generali amici di amici e ministre amiche di tutti . La Giustizia al collasso: mancano i giudici, scarseggiano i cancellieri, nei bagni dei tribunali manca la carta igienica, la carta per le copie sparita da tempo, le carceri straripano di detenuti. Il ministro intanto scappato, chiamato ad altro incarico: andr a fare il portaborse di Berlusconi a tempo pieno e lascia il suo servizio part time di Guar-

dasigilli: da tempo non c Giustizia, qualcuno aspetta solo il colpo di Grazia. Si ignora , in questa torrida fine di Giugno, il nome del successore. Si vocifera che, con la Destra nella maggioranza, potrebbe toccare a quel partito di esprimere il nuovo ministro. Meglio per, gi che ci siamo, un non politico, ma non un noioso magistrato o un prolisso avvocato. Il nome pronto: Flavio Briatore. Cos andremo tutti a picco, ma sulla nave, come nei locali per Vip della Versilia, si baller alla grande. Naufraghi s, ma abbronzatissimi .

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Politica

Il colloquio alla Camera tra Berlusconi e Di Pietro e le reazioni irate di chi non gradisce lassenza di grida

Democrazia e bene comune richiedono anche il dialogo


di Beniamino Franceschini A giudicare dalla quantit di immagini catturate con i telefonini, il colloquio tra Berlusconi e Di Pietro alla Camera del 23 giugno stato un evento davvero eccezionale. Effettivamente, non capitava da diciassette anni che i due si soffermassero pubblicamente a parlare senza che o luno si allontanasse, o laltro almanaccasse furibondo. Si dir che, considerati i due attori, levento sia straordinario; in realt, in una democrazia matura, non dovrebbe esserci niente di sorprendente. Nessun clamore. Nessun servizio giornalistico (questo compreso). Nella fantastica Italia, per, qualcuno non ha gradito che Di Pietro e Berlusconi parlassero tra loro, arrivando addirittura ad aggredire biecamente tramite gli spazi informatici il presidente dellIdv. Accantonando i retroscena di palazzo, penso che difficilmente si riuscirebbe a non essere daccordo con la risposta rivolta dallon. Di Pietro a chi gridava al tradimento: Che altro dovevo fare, menargli?. Una volta che tra i due personaggi pi controversi della politica italiana va in scena una forma di dialogo, certo ai margini della festa, ma pur sempre un colloquio, c chi reagisce attraverso offese e insulti. In una democrazia, maggioranza e opposizione hanno entrambi diritti e doveri: allonere di governare, corrisponde quello di essere minoranza, ossia la costante
Berlusconi Di Pietro

vigilanza della rettitudine degli amministratori e la tutela di chi non ha vinto. Il dialogo tra gli schieramenti non solo auspicabile, bens fondamentale proprio per quelle regole di ricerca del bene comune che la Costituzione indica e impone. In Gran Bretagna, la figura del capo dellopposizione una carica ufficialmente regolamentata che ha specifici diritti e doveri alternativi e complementari al Primo Ministro. Negli Stati Uniti, il riconoscimento della vittoria dellavversario il primo passo del mandato presidenziale. In Italia, invece, c chi critica il proprio capo perch ha acconsentito a un colloquio col Presidente del Consiglio. Certo, la risposta di quei militanti stata forse dettata dallabitudine allo scontrooffesa perpetuo favorita dallo stesso leader dellIdv: tuttavia, almeno nelloccasione nella quale Berlusconi si concede al dialogo e Di Pietro abbassa i toni, perch rovinare tutto? Lasciamo un attimo sospesa nellaria lidea di essere un Paese normale, al di l di quanto i due possano essersi detti.

Il decalogo del buon politico


E prima regola dellattivit politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso. Se ami troppo il denaro, non fare attivit politica. Rifiuta ogni proposta che tenda alla inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico. Non ti circondare di adulatori. Ladulazione fa male allanima, eccita la vanit e altera la visione. Non pensare di essere luomo indispensabile, perch da quel momento farai molti errori. E pi facile dal no arrivare al s che dal s retrocedere al no. Spesso il no pi utile del s. La pazienza delluomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai. Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici, mai dei favoriti. Non disdegnare il parere delle donne che si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini. Fare ogni sera lesame di coscienza buona abitudine anche per luomo politico.
(Sintesi da Il manuale del buon politico di Luigi Sturzo a cura di Gabriele De Rosa Ed. San Paolo) (Da AVVENIRE del 23 giugno 2011)

Economia

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Dopo la dichiarazione di essere pronta alla disdetta dellaccordo del 93

Uil e il colpo di testa


di Massimo Paoli Alla fine degli anni ottanta, in un clima paragonabile a quello che si formato negli ultimi anni, allimprovviso si rompe lunit di azione sindacale tra CGIL,CISL e UIL, che aveva guidato fin l le lotte dei lavoratori (un periodo molto duro, proprio come questo), e si finisce per mettere in dubbio la sintesi raggiunta in tema di rappresentanza elettiva dei Consigli di fabbrica (il sistema di designazione delle RSA), introdotto dallart. 19 dello Statuto dei Lavoratori, e con quello il peso relativo delle varie sigle ovviamente. Negli anni antecedenti alla rottura proprio lunit sindacale aveva consentito, in molti settori, soprattutto industriali, che coincidessero le Rappresentanze Sindacali Aziendali dellart. 19 dello Statuto con quelle elettive dei Consigli di fabbrica, e questo perch venivano indicati nelle RSA come delegati delle sigle sindacali, proprio coloro che venivano eletti dai lavoratori. La rottura dellunit di azione ha come primo effetto una crisi nei sistemi di rappresentanza anche perch questi non sono mai stati regolati definitivamente e per legge (tranne che per il pubblico impiego, che non a caso potrebbe funzionare da modello). Nei settori della metalmeccanica ad esempio, per pi di un biennio la Fiom fa eleggere direttamente dai lavoratori i propri rappresentanti in seno al consiglio di fabbrica, mentre Fim e Uilm semplicemente li designano ai sensi dellart. 19 dello Statuto. Una situazione, dal punto di vista della legittimazione (massima per gli eletti, minima per i designati) non sostenibile a lungo. Per risolvere questa pesante criticit Cgil, Cisl e Uil, governo Ciampi, Confindustria, sottoscrivono laccordo interconfederale del 23 luglio del 1993 che introduce le Rappresentanze sindacali unitarie (RSU), la cui composizione deriva per 2/3 da elezione da parte di tutti i lavoratori e per 1/3 da designazione o elezione da parte delle organizzazioni stipulanti il Ccnl, che hanno presentato liste, in proporzione ai voti ottenuti. Lo spirito generale quello di consentire, pur nel rispetto del principio del suffragio universale, una rappresentanza anche alle sigle sindacali presenti in azienda e risultate minoritarie nel voto. A questo accordo seguono aggiustamenti di ogni tipo, quasi tutti migliorativi (vedi accordo interconfederale del Dicembre 1993), anche e soprattutto nel pubblico impiego (Dl 30 Marzo 2001 n 165, accordo 2008), mentre ad esempio nel settore bancario le RSU non troveranno mai applicazione. Ora la Uil si dichiara pronta alla disdetta dellaccordo del 93, proprio in conflitto con lAssociazione Bancaria Italiana (ABI). Unazione che sembra a tutti un salto in avanti, pi contro la CGIL che contro la confindustria delle banche. Mandare allaria laccordo del 93, infatti, significa cancellare le regole fino ad oggi in vigore sulla contrattazione e, soprattutto, sulla rappresentanza sindacale. Proprio ora che su questi temi sembrava potersi riavviare un dialogo serio, sia in seno alla triplice (Cgil, Cisl e Uil) sia con Confindustria. Un gesto poco comprensibile, che avr ragioni settoriali e sindacali anche serie, ma che sembra in realt una scelta di politica pura con un obiettivo sinceramente non condivisibile (soprattutto dal punto di vista degli interessi generali dei lavoratori): alimentare la divisione sindacale anzich lunit. Ora, dopo tutte le accuse di politicizzazione e ideologismo rivolte alla Fiom (sia chiaro non del tutto infondate), che cosa si dovrebbe dire alla Uil (e ai suoi massimi livelli) per questo colpo di testa? Non era lUnione Italiana dei Lavoratori un sindacato pragmatico, votato alla contrattazione e basta, senza grilli per la testa? Non sembra invece, questa fuga in avanti, che tra laltro non gradita nemmeno dalla CISL, si presenta come un atto politico ideologico che non a caso piaciuto tantissimo allineffabile ministro Sacconi. Una volta tanto ha ragione la Marcegaglia (anche a Confindustria la ricetta Marchionne sembra indigesta), serve unintesa rapida e profonda sulle rappresentanze e sui contratti, prima si fa, meglio .

Spigolature

Questi leghisti sono proprio allultima spiaggia


Vorrebbero o volevano spostare quattro ministeri sui sacri suoli della Padania: sapete cosa verrebber a costare? Uno studio di settore lo valuta per un importo di 1,8 miliardi lanno a cui vanno aggiunte le spese per far seguire i lavori a Roma (Consiglio dei Ministri e lavori parlamentari). Esattamente 15 mila euro a settimana per tre funzionari ed un direttore generale pi il costo di un ufficio per far lavorare la missione a Roma: tutto per questo per rifocillare una base delusa e fremente!! Non aggiungiamo altro. Ed intanto il vice ministro Roberto Castelli dichiara: ...i romani che non vogliono pagare i pedaggi sul raccordo anulare sono culturalmente dei minorati. Replicano il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la governatrice del Lazio Renata Polverini accusando il vice ministro leghista di razzismo vergognoso festeggiando la bocciatura della impopolare proposta con toni da stadio.

re tu la go pi S
Cose che accadono solo a Livorno.
Com noto il parcheggio dei Quattro Mori stato attrezzato con prenotazione e pagamento anticipato e su questo niente di speciale. Lo speciale accade quando il fruitore decide di prevedere una sosta frazionata, per esempio, unora e mezzo. Ebbene, questo in quel parcheggio non previsto perch sono state abolite le mezzore, sono previste solo le ore, quelle di sessanta minuti. Almeno in questo Livorno e lATL - gestrice del servizio - si sono voluti distinguere rispetto al mondo intero.

Bravo Twiga!
La direzione del locale glamour di Marina di Pietrasanta ha ricordato a due personaggi in vista che da noi le regole sono uguali per tutti. E tutti pagano! I due in vista pretendevano gratis lo champagne. Perch pagare? Noi non lo facciamo mai. Davvero esemplari per essere in vista!

A proposito di gratis
Miss Italia rimane un bel nodo per Montecatini: 10 mila posti gratis! E proprio vero che chi pi ha non mai sazioe come pretende! Ma qualcuno che paga esiste ancora!

Prova Invalsi
Il Ministero comunica che c un erroremaschere di correzione sbagliate! Problema risolto ma.bella prova! Voto: quattro!

Alcool e palchi
Al Summer Festival di Lucca avrebbe dovuto esibirsi Amy Winehouse (gi venduti 8 mila biglietti)ma la cantante non ci sar. Ha dovuto ritirarsi da tutti gli spettacoli perch a Belgrado salita sul palco ubriaca! Che esempi salgono sui palchi!

Prove di una grande alleanza! La fine del bipolarismo


Le miopie incrociate: i democratici festeggiano una vittoria che non c stata mentre il PdL si riorganizza nella confusione pi totale. Nel frattempo lItalia continua a retrocedere ed il suo antico splendore si sta sempre pi offuscando. Dedicato agli incalliti sostenitori del bipolarismo!

E proprio un periodaccio
Con la partecipazione di parlamentari, dirigenti e la cosiddetta gente del popolo leghista lungo le due sponde di uno dei fiumi sacri dei leghisti in Padania, si svolto un torneo di tiro alla fune. Hanno tirato troppo sono caduti in parecchi: al termine dellagone si sono contati feriti e contusi. E proprio un periodaccio!! dal 1952

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Livorno

I turismi a Livorno e Pisa


di Massimo Cappelli Il 24 Giugno u.s. si tenuta presso lAula Studi dellAccademia Navale lannuale Assemblea di Federmanager di Livorno e Pisa, associazione sindacale che rappresenta i dirigenti di azienda e che conta circa 450 iscritti tra dirigenti in servizio e in pensione delle due province. AllAssemblea ha fatto seguito un interessante Convegno sul Turismo,infatti anche questanno Federmanager,in occasione del suo principale evento istituzionale, ha voluto dare un contributo ai soggetti politici ed economici del comprensorio Pisa-Livorno su temi di interesse generale e locale proseguendo il percorso iniziato lo scorso anno con il Convegno sulla Logistica. La scelta questo anno del Turismo non viene a caso in quanto gi elemento fondamentale della economia delle due Province, con potenziale di ulteriore crescita specialmente se condotto con metodi professionali e manageriali. Il Convegno si articolato in apertura con alcuni qualificati interventi di approfondimento tra i quali quello dellAssessore al Turismo della Provincia di Livorno dott. Pacini e della docente in Economia del Turismo della Universit Bocconi prof.ssa Magda Antonioli Corigliano. Ha fatto quindi seguito una tavola rotonda, moderata dal Direttore del quotidiano Il Tirreno dott. Bernab, alla quale hanno partecipato rappresentanti di Istituzioni, quali il Responsabile dellArea Turismo della Regione Toscana dott. Bonvini e di imprese operanti nel settore. Di particolare interesse lintervento della dott.ssa Stivala, Direttore della SAT,societ che gestisce laeroporto di Pisa che,oltre ad illustrare gli obiettivi di crescita raggiunti dallo scalo toscano,ha dato positiva dimostrazione della competenza e della passione che un manager deve avere per raggiungere i traguardi aziendali che devono essere sentiti come propri. Da citare anche lintervento del dott.Peli di Brevivet,societ specializzata nel turismo sacrocollegato a luoghi di culto e di importanza religiosa,una realt forse poco conosciuta ma di grande rilievo ecoPorto di Livorno Aeroporto di Pisa

CONVEGNO FEDERMANAGER

nomico in Italia che merita di essere sviluppata anche nei nostri territori. Dal dibattito, che ha riguardato anche il porto di Livorno e gli scali dei croceristi,ne scaturito un quadro di grandi potenzialit per le economie di Pisa e Livorno,con presenze annuali di alcuni milioni di turisti collegati alle due porte di accesso alla Toscana: il porto di Livorno e laeroporto di Pisa. Un quadro con luci ed ombre,con piani di sviluppo e di intercettazione della presenza gi avviati (aeroporto) e con potenzialit da mettere a sistema e da migliorare (porto). Una occasione comunque di approfondimento e di riflessione seguita con interesse dal qualificato pubblico di manager sino alla conclusione. Da evidenziare la professionalit e lospitalit ancora una volta espressa dallAccademia Navale nei confronti del territorio, riconfermata nellintervento di saluto

dellAmmiraglio Rosati ed il messaggio di Federmanager alle istituzioni che governano le scelte locali ad operare con una sempre maggiore sinergia, cos come da tempo fa la stessa Federmanager di Pisa e Livorno.

Il Centro on line
Ricordiamo ai nostri lettori che possibile visionare on-line o scaricare il nostro periodico visitando il sito internet del circolo:

www.circoloilcentro-livorno.it

10 Livorno

BONUS PER CHI ASSUME Disponibili fino a 12.000 euro per ogni posto attivato
La Camera di Commercio ha messo a disposizione 200.000 euro con un bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle PMI, diretto a dare sostegno alloccupazione nella provincia di Livorno. Le risorse sono state esaurite a tempi di record ed il bando sar quanto prima rifinanziato. Si tratta di quattro diversi tipi di intervento destinati a sostenere le assunzioni e le stabilizzazioni di personale, effettuate nel periodo 1 gennaio 2011 - 31.12.2011. Lobiettivo quello di aiutare tutte le fasce di et colpite dalla crisi economica ed occupazionale, anche se una particolare attenzione viene rivolta ai giovani diplomati tecnici/professionali, ai giovani laureati e alle assunzioni/ stabilizzazioni di donne (contributo incrementato del 10%). Si prevedono anche incentivi diversi in presenza di contratti sottoscritti a tempo indeterminato o determinato, full-time o part-time. Le domande possono essere inoltrate alla Camera di Commercio dal 20 giugno fino al 31 dicembre 2011; ogni impresa potr presentare fino ad un massimo di due domande.

Bando e modulistica sul sito internet www.li.camcom.gov.it

Livorno

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Convegno dragaggi
di Cristina Battaglini
Si svolto alla Stazione Marittima il convegno La competitivit dei porti nazionali e le problematiche del dragaggio organizzato dallAutorit Portuale in collaborazione con il Propeller club di Livorno. Ha aperto i lavori il presidente dellAutorit Portuale Giuliano Gallanti, che ha sottolineato come lemergenza dragaggi riguardi anche altri porti italiani e necessiti di una soluzione rapida per garantire la competitivit. A tal fine stato recentemente sottoscritto un accordo di programma fra la Regione e gli Enti territoriali per il quale previsto lo stanziamento di 51,5 milioni di euro per gli interventi pi urgenti (Darsena Toscana, parte terminale dello Scolmatore e costituzione di una foce armata). Del resto - ha spiegato - i dragaggi costituiscono un fattore essenziale per i grandi porti del nord Europa, che sono quasi tutti porti fluviali. Tra gli interventi, quello di Irene di Girolamo, della direzione generale della protezione della natura e del mare, Ministero dellAmbiente e tutela del territorio e del mare, che ha parlato del decreto di applicazione art. 109 dlgsl 152/2006, relativo allimmersione in mare dei fanghi derivanti da attivit di escavo. Il disegno di legge attualmente in esame al Senato ed approvato dal Consiglio dei Ministri tiene conto delle criticit e dellesigenza di avere una normativa pi dettagliata e chiara a proposito del problema dei dragaggi- ha detto il Ministro alle Infrastrutture on. Altero Matteoli . E quantomai necessario dare forza alla competitivit logistica ; il Mediterraneo attualmente movimenta 30 milioni di container e si prevede per il 2015 una movimentazione quasi doppia, di cui quasi 19 milioni interesseranno lItalia. Attualmente siamo ancora in presenza della crisi economica; necessario inoltre pensare in maniera diversa rispetto al concetto di porto interporto piattaforma logistica, a vantaggio del concetto di distretto logistico, gi condivisto in altre realt comunitarie.

Le 25 candeline del Kayser Italia


(c. b.) - La Kayser Italia Srl, che progetta e realizza sistemi hardware e software per il settore aereospaziale, ha recentemente festeggiato il 25 anniversario con una cerimonia tenutasi in azienda. Ha aperto i lavori il titolare Valfredo Zolesi, sono quindi intervenuti il vicepresidente della Selex Galileo Armando Bucchieri, il responsabile dellAgenzia Spaziale Italiana Walter Piperno, il prof. Walter Walfredo Zolesi Pecorella docente allUniversit di Tor Vergata e Andrea Belli di Intesa Sanpaolo. E seguita una tavola rotonda moderata dal direttore de Il Tirreno Roberto Bernab, dove sono emerse numerose tematiche: la necessit per unazienda di competere non solo sul prezzo ma anche sulla qualit del prodotto, la concentrazione dei poli tecnologici (incentivazione del rapporto tra universit e imprese), limportanza per il paese di non dismettere il proprio sistema produttivo industriale di alta tecnologia investendo ed innovando, il non limitarsi a proposito delle dimensioni dellimpresa al piccolo bello, leffetto incentivante di unazienda di valore sul territorio nel determinare per gemmazione il formarsi di ulteriori realt aziendali importanti.

AEROPORTO DI PISA

Nuovi voli AirOne


Biglietti a 10 euro per celebrare lavvio dei nuovi voli verso 8 destinazioni in Italia e allestero
Dal 1 luglio Air One, lo Smart Carrier del Gruppo Alitalia, avvier i suoi collegamenti da Pisa, che diventa la seconda base di armamento della compagnia. Dal Galileo Galilei Air One voler verso 8 destinazioni in Italia e allestero. Allevento sono intervenuti lAmministratore Delegato e Direttore Generale di SAT, Gina Giani, il Responsabile di Air One, Lorenzo Caporaletti, il Direttore Marketing, Revenue Management e Network Alitalia, Andrea Stolfa, il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e lassessore al turismo della Provincia di Pisa, Salvatore Sanzo. Air One operer i collegamenti con Airbus A320 verso 3 destinazioni in Italia - Catania, Lamezia Terme e Olbia - e 5 allestero - Atene, Tirana, Palma di Maiorca, Minorca e Praga. Per celebrare lavvio dei nuovi voli da Pisa Air One offre eccezionalmente 5.000 biglietti a 10 euro (sola andata, tutto incluso). Lofferta disponibile sino a domenica 3 Luglio, per volare dal 1 Luglio fino al 30 Settembre. Air One la prima compagnia aerea italiana a proporre unofferta personalizzabile, articolata su tre tariffe - Go, Smart e Value - in grado di soddisfare sia le esigenze di chi orientato prevalentemente alla convenienza del prezzo, sia a quelle di chi richiede elevati standard di servizio e comfort. Con Air One possibile scegliere servizi dedicati Lorenzo Capolaretti e Gina Giaquali posti ni soddisfatti delle nuove linee. premium per un maggior comfort, polizze assicurative sul viaggio, soggiorni in hotel e noleggio di auto a tariffe estremamente vantaggiose. Questa estate Air One vola dalle basi di Milano Malpensa e di Pisa verso 23 destinazioni in Italia e allestero. Ulteriori informazioni sui collegamenti di Air One sono disponibili su www.flyairone.com, presso il Call Center di Air One al numero 199.207080 e presso tutte le agenzie di viaggio.

12 Livorno
Le acque dello Stabilimento delle Acque della Salute

GIALLO CORALLO
di Silvia Menicagli Dobbiamo differenziare le acque termali cio quelle minerali sfruttate allinterno dello stabilimento per la cura idropinica e la acque minerali deboli utilizzate per la produzione industriale, come lacqua Corallo e le bibite derivate. I pozzi interni allo stabilimento assicuravano sufficientemente il comparto curativo anche perch il consumo come si pu capire dallutilizzo era relativamente modesto. La necessit di produrre quantitativi industrialmente competitivi per ci che invece riguardava lattivit produttiva port la societ Corallo a individuare nuove sorgenti poich erano necessarie erogazioni dellordine di centinaia di migliaia di litri al giorno (nel 1964 si producevano 60.000 litri giornalieri di prodotti Corallo) e non di acque fortemente minerali come quelle curative delle terme ma di acque meno mineralizzate. In ci sta il tramandato comune che le acque (e non l acqua) erano divenute insufficienti o che addirittura erano esaurite le sorgenti o peggio ancora come afferma il Wiquel nel suo Dizionario, che le Terme del Corallo erano tutte una montatura.. Dobbiamo quindi trattare i due casi separatamente. Lacqua termale cera, mentre lacqua per la produzione industriale era divenuta insufficiente. Come crolla quindi la fama del Corallo? La questione risale ai primi anni del 1900 quando la societ Acque della Salute stipula un contratto con il Comune di Livorno relativo alla cessione dei terreni intorno e dietro al campo di Marte fino alla Padula per la realizzazione di tutto il comparto ferroviario, con la clausola per di non utilizzare le acque che verranno trovate nel sottosuolo per ricavarne pozzi, o sorgenti o altre attivit industriali. Questo secondo me il nodo del problema. Il fronte si sposta quindi sul problema idrico dei terreni vincolati dal patto CoralloComune. Chi occupa ed occuper i terreni chiede insistentemente la possibilit di aprire pozzi per le coltivazioni e per le piccole attivit agricole. La carenza di acqua per le piccole industrie inoltre fonte di preoccupazione di maggiori oneri per i costi di produzione derivati dal doverla acquistare. Questa possibilit viene negata per laccordo sottoscritto. E tutto questo accade mentre esistono sorgenti e falde sotterranee ricche di acqua. Lestensione del beneficio dellacqua a tutti coloro che ne fanno richiesta quindi nelle mani del Comune vincolato dal vecchio contratto con la societ Acque della Salute. Va da se che il problema esplode e la liberalizzazione dello sfruttamento idrico trova come ostacolo la propriet delle Terme. Lannientamento delle Terme prende quindi il via. Intorno al 1964 inizia una vera e propria campagna di denigrazione nei confronti dellacqua Corallo, si boicotta la distribuzione e la vendita, si spargono voci di produzione non igienicamente corretta e dell utilizzo di acqua dellacquedotto trattata. Si genera una situazione negativa che porta ad una diminuzione di vendite. La Coca-Cola, con la sua produzione prende il sopravvento, dettando regole interne che portano inesorabilmente alla cessazione da li a 4 anni dei prodotti Corallo. Nel 1968 lamministratore della STIB, con comunicazione stampa, spiega il perch dellarrestarsi della produzione Corallo affermando che sar preso un anno di aspettativa dal consorzio miniere per fare sondaggi nel sottosuolo al fine di cercare la vena dacqua principale per sfruttare la produzione al massimo. 100 milioni di lire di incasso annui che si possono ricavare con la portata di oggi (1968) potevano andare bene 50 anni fa quando vi erano meno tasse e la manodopera costava meno. Dopo questa notizia lattivit produttiva Corallo non fu mai ripresa e non si seppe niente degli esiti della ricerca idrogeologica. Casualmente nel 1968 un inspiegabile incendio devasta per sempre il palazzo monumentale delle Terme. Nel 1968 ancora, lHotel Corallo viene requisito dal Comune per dare alloggio ai terremotati provenienti dalla Sicilia. Nel 1982 vi si costruisce davanti ai cancelli delle Terme un poderoso cavalca ferrovia per nascondere lo stabilimento termale alla vista. A questo punto viene naturale chiedersi il perch di tanta offesa nei confronti di un monumento che ha qualificato la citt di Livorno nei primi anni del 1900 e del perch non si cerc o non si volle recuperare ledificio subito dopo il danno dellincendio, lasciando invece libero accesso allincuria ed al vandalismo. Ci che si pu desumere dai documenti ritrovati, dove qui ne ho dato corpo, che le Terme erano uno scomodo impedimento, nel senso che la societ gestrice in esclusiva dello sfruttamento idrico del sottosuolo della zona nord-est della citt, sottraeva un bene prezioso alla collettivit. Riflettendo e rispolverando i ricordi, non vi viene in mente la fiaba della bella addormentata nel bosco? Dove la principessa per un malefico incantesimo della strega cattiva viene imprigionata in un castello diroccato, controllato da un drago (cavalcaferrovia), nascosto da un intricato svilupparsi di rovi altissimi. Il paragone mi sembra calzante!

Lo stato di abbandono in cui versa da anni lo stabilimento delle Acque della Salute.

speciale Bolgheri Melody

Grande attesa per la seconda edizione con eventi e la partecipazione di artisti di primissimo piano

Bolgheri Melody al via


Bolgheri ha fatto ancora Centro!
(di Luca Lischi) Bolgheri, uno dei luoghi pi affascinanti della Maremma Toscana, forse proprio per essere raccolto come un fazzoletto. Un piccolo borgo calamita, come bene lo ha definito il giornalista Aldo Santini, capace di accoglierti e farti sentire subito a tuo agio. Attorniato da una terra che dona una qualit di vini tra i pi apprezzati al mondo, in un paesaggio dominato dalle vigne, dagli oliveti e dal monumentale viale dei cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar. E proprio a San Guido che nasce Bolgheri Melody, un tributo artistico a questo territorio da parte di tante generazioni di viticoltori che hanno contribuito a costruire il mito dei vini di Bolgheri. Musica, danza, teatro e talk show offriranno grandi momenti di spettacolo e cultura che si uniranno alla nobilt dei vini e di tutti coloro che, con grande professionalit e dedizione amorevole, si spendono con orgoglio per questa magnifica terra. Il grande teatro allaperto a San Guido ci aspetta. Si alterneranno dal 9 luglio al 4 agosto ben 10 iniziative che inonderanno ogni spazio di melodie. Cogliamo loccasione per gustare questo luogo unico di respiro sempre pi internazionale. E complimenti a tutti coloro, in primis il Conte Gaddo della Gherardesca responsabile Main Sponsor e Presidente Onorario di Bolgheri Melody, che propongono iniziative di tale spessore. Una rassegna che qualifica la provincia di Livorno e che la rende sempre pi conosciuta e apprezzata. Sicuramente levento clou dellestate da non perdere!

Il saluto del Presidente Luciano Giorgerini


Bolgheri Melody nasce da unintuizione e dalla passione di un territorio straordinario che stato capace nel percorso che ci ha portato sino qui, oggi, di modellare con dolcezza ed armonia le sue tante anime. E, come spesso amiamo ricordare, il binomio inscindibile tra vino, con la sua storia e i suoi viticoltori, magnifici interpreti delle inclinazioni di un territorio che ha saputo esprimere lelite dellenologia mondiale, e la cultura che attraverso il Festival, e lentusiasmo di chi ha creduto in questo coraggioso progetto, vogliamo sia un nuovo spunto per guardare al futuro con ottimismo. Lobiettivo di Bolgheri Melody ampliare gli orizzonti culturali e creare opportunit virtuose per la comunit attraverso le attivit di un Festival che ha dimostrato, nella sua prima edizione, di saper catalizzare lattenzione e linteresse di un pubblico sempre pi eterogeneo. Bolgheri Melody anela allinternazionalit, a quellEuropa senza confini che ci ha resi cittadini del mondo. Ma Bolgheri Melody vive oggi, e vivr domani, solo se il territorio continuer ad impegnarsi, a partecipare attivamente e ad investire energie e risorse. Dovr essere un investimento per tutto il territorio, per tutti i suoi abitanti e per tutte quelle imprese ed attivit, che ne beneficiano. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno compreso la sfida e le difficolt del progetto Bolgheri Melody. In primis il Comune di Castagneto Carducci e il Sindaco Fabio Tinti, e le Istituzioni che con differente impegno e possibilit hanno sposato lintuizione di una comunit abituata alle sfide. Bolgheri Melody gi una scommessa vinta.

capacit di accoglienza, dinamicit imprenditoriale e voglia di futuro e di uno sviluppo rispettoso delle tipicit di questa stupenda terra; un giusto equilibrio per la conservazione di un patrimonio che abbiamo il dovere di consegnare integro ai nostri figli. Cos ci presentiamo convinti di rappresentare una piccola ma importante parte del mondo.. E con queste parole che lo scorso anno ho salutato la prima edizione di Bolgheri Melody. Oggi posso dire che lesperienza di Bolgheri Melody ha contribuito notevolmente ad aumentare il livello di qualit delle proposte offerte avendo la capacit di un coinvolgimento di tanti soggetti e artisti di fama internazionale che in connubio di qualit ed eccellenze hanno caratterizzato ulteriormente un territorio di pregio, uno spirito di accoglienza particolare con una attenzione significativa alla storia e allarte. Oltre a ci da sottolineare, come la proposta ideata da Bolgheri Melody possa rappresentare una ulteriore opportunit per le finalit pubbliche di promozione turistica di un territorio, per il supporto allo sviluppo economico degli operatori e a vantaggio dei cittadini e turistici, che questa Amministrazione Comunale intende perseguire. Per questa edizione abbiamo voluto ancora di pi riaffermare la presenza del Comune di Castagneto Carducci allinterno dellorganizzazione di Bolgheri Melody proprio con lintento di creare un nesso positivo tra la necessit di razionalizzare e utilizzare al meglio le risorse, con un prodotto di qualit e unico nel suo genere che sono certo trover lapprezzamento di tutti coloro che parteciperanno agli eventi in programma e godranno del magnifico contesto ambientale e culturale in cui tutto questo si inserisce perfettamente.

Ultima ora

e quello del Sindaco di Castagneto C. Fabio Tinti


. Uno stile unico, tra tradizione e innovazione, un mix speciale di storia, cultura,

Presente anche Paolo Bonolis


E ufficiale la partecipazione del popolare conduttore e attore a Bolgheri Melody per sostenere le attivit di assistenza domiciliare di cure palliative. Paolo Bonolis sar protagonista venerd 15 luglio sul palcoscenico dellArena Mario Incisa della Rocchetta. Ingresso gratuito.

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luglio luglio gioved

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luglio
Veduta aerea del punto di arrivo della tappa Genova Quarto dei Mille-Livorno di km. 212.

sabato

sogno di di mezz raphael the genes mo giorgio p susanna bryan ferry gianna listz nel ne la vedov

ellone
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mercoled

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IV speciale Bolgheri Melody

5-domande-5 a Luciano Ghironi


Coordinatore generale di Bolgheri Melody
di Enrico Dello Sbarba

Luciano Ghironi un esperto di marketing e manager di diverse attivit in start up ed uno dei promotori di uno degli eventi pi importanti degli ultimi anni. E proprio per questa eccezionalit lo abbiamo voluto incontrare e scambiare con lui alcune considerazioni di carattere generale e specifico. 1) Come nasce Bolgheri Melody? Questa terra benedetta da Dio meritava una sua definitiva consacrazione perch, insieme ai doni della natura ed alle capacit delluomo di averla sapientemente valorizzata, aveva bisogno di un evento eclatante che ne sancisse il definitivo decollo. Ed allora da unidea di Sauro Scalzini e Massimo Guantini nata Bolgheri Melody patrocinata dal Comune di Castagneto Carducci, della Provincia di Livorno ed il contributo della Regione Toscana, Camera di Commercio, Banca Credito Cooperativo di Castagneto C. e Finmeccanica insieme ad importanti sponsor e partner curati dal Conte Gaddo della Gherardesca. Si trovato il luogo perfettoper far incontrare le eccellenze musicali internazionali e le pi raffinate e prestigiose etichette del vino nel mondo. 2) Come stato possibile ottenere questo risultato che si sta ripetendo ed anzi si sta arricchendo con Bolgheri Racconta anche per questa stagione estiva? Condizione prioritaria, intato, quella di disporre di una forte mentalit manageriale e poi quella di saper creare una squadra in grado di garantirne la buona riuscita dellevento.Ebbene siano riusciti a soddisfare questa prioritaria esigenza attraverso la formazione di un gruppo integrato di esperti che hanno saputo abilmente svolgerei compiti loro assegnati: questo stato certamente il segreto di questo successo che ci auguriamo, e le condizioni ci sono tutte, trover una nuova esaltante replica. 3) Cosa prevede la seconda edizione che sappiamo essere ancora pi ricca e con una importante novit? Due esclusive mondiali,musica e danza che ormai sono lanima di Bolgheri Me-

Da sin.: Fabio Tinti, sindaco di Castagneto, Luciano Giorgerini, presidente di Bolgheri Melody, e Luciano Ghironi durante la conferenza stampa.

lody. Due grandissimi interpreti del panorama internazionale: Gianna Nannini che nellArena Mario Incisa della Rocchetta terr lunico concerto estivo nel nostro paese e Bryan Ferry, unicona di livello mondiale ed unica tappa italiana del suo tour mondiale. Nel campo musicale basta ricordare lo spettacolo di danza del Corpodi Ballo del Teatro alla Scala di Milano nel Sogno di una notte di mezzestate e la prima mondiale della compagnia di ballo del Teatro comunale di Firenze Maggio Danza su muische dei Genesis. A questosi aggiunga lo spettacolo di Giorgio Panariello tanto per ampliare la tipicit del programma che si concluder con la Vedova Allegra, una delle pi classiche operette. 4) Ed ora parliamo della grande novit di questa seconda edizione e cio Bolgheri racconta.

In altre localit turistiche di fama internazionale, vedi Cortina Incontra e il Caff della Versiliana a Marina di Pietrasanta, grande rilievo hanno assunto incontri, presentazioni di libri con la partecipazione degli autori e dibattti su vari argomenti. Ebbene abbiamo pensato che fosse un naturale completamento dare vita a Bolgheri racconta attraverso un programma diversificato ma di grande attualit che si svolger, in parte, nellarea del festivale ed in parte nella stupenda piazzetta di Bolgheri. 5) Ma cosa pu dire dellessenziale coinvolgimento dei viticoltori? Se i due ideatori Massimo Guantini e Sauro Scalzini hanno immaginato Bolgheri Melody, i viticoltori sono stati elementi importanti del grande evento. I viticoltori si sono impegnati a sostenerlo, basti pensare allArena che porta il nome di Mario Incisa il padre del Sassicaia ed al coinvolgimento di due personaggi straordinari: il Marchese Nicol Incisa ed il Conte Gaddo che cura gli sponsor ed stato determinante per far decollare questa grande impresa. Insieme a loro ci sono molti viticoltori di Bolgheri e dintorni coordinati con grande abnegazione e capacit da Antonino Tringali Casanuova. Ed a conclusione non resta che immergerci con grande entusiasmo in questa grande, incredibile avventura.

Chi Luciano Ghironi


Luciano Ghironi nasce in provincia di Cagliari 52 anni fa, e vive in Toscana, prov. di Livorno da oltre 30 anni. Sposato con due figli, nasce professionalmente nellambito assicurativo e di attivit di servizi, finanziari e immobiliari , esperto di marketing e gestione di risorse umane , lo vede in pochi anni un affermato imprenditore del settore. Parallelamente allattivit principale ha lanciato diverse societ in start up. Prestato alla politica per oltre 10 anni, ha coperto cariche dirigenziali nel centro-destra, si definisce un americanista (for President), ma non condivide lattuale sistema politico italiano e da qualche tempo ne ha preso le distanze, aspettando nuovi soggetti politici. Attualmente ricopre la carica di Coordinatore generale del Bolgheri Melody .

Livorno

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Orizzonti di ricerca a Livorno

Percorsi editoriali a sostegno della cultura del territorio


di Antonella Cirillo stata inaugurata nel mese di giugno presso la Sala Conferenze della Biblioteca Labronica intitolata al filosofo Nicola Badaloni la nuova collana di saggistica di Salomone Belforte & C. Orizzonti di ricerca loriginale idea editoriale nata dalla promettente collaborazione tra la storica e prestigiosa casa editrice livornese, dal 1805 impegnata in unintensa e poliedrica attivit di animazione e promozione culturale sul territorio, e giovani studiosi e accademici di rilievo nel panorama intellettuale nazionale ed internazionale. Ad aprire lincontro stata la direttrice della collana Claudia Damari, che ha illustrato di fronte ad un vasto pubblico le linee, i contenuti e gli obiettivi fondamentali del progetto editoriale di cui si fatta promotrice insieme alleditore Guido Guastalla. La collana tiene ad evidenziare la dott.ssa Damari concepita in particolare come strumento di divulgazione scientifica di letture critiche e ricerche intorno ad autori, temi e problematiche della modernit condotte da giovani studiosi capaci di praticare ed interpretare appunto nuovi orizzonti di ricerca. Protagonisti e destinatari dellimportante iniziativa sono dunque innanzitutto i giovani, a cui il mercato editoriale attualmente non sembra dedicare specifiche attenzioni e dalla cui intraprendenza, creativit e spirito critico ci si augura che possano derivare invece le risorse e le buone pratiche essenziali al rilancio dellidentit e della vivacit culturale del territorio: in primis dellarea livornese, ma anche la zona del litorale toscano che non vede la presenza di case editrici se non quelle direttamente coinvolte nellesperienza condizionante dellUniversit di Pisa. Lambizioso progetto trova inoltre un solido sostegno nelle mature competenze e nelle alte professionalit interne allautorevole comitato scientifico: Enzo Campelli dellUniversit Sapienza di Roma, Alfonso Maurizio Iacono dellUniversit di Pisa, Mario Aldo Toscano dellUniversit di Pisa e Silvia Guastalla di Salomone Belforte &C. La collana non poteva esordire sotto migliori auspici. A distanza di pochi mesi dalla sua fondazione, sono infatti ben cinque i libri gi pubblicati e in corso di stampa: Sociologia di Edmondo de Amicis. Analisi e critica dellItalia di fine Ottocento della stessa Claudia Damari, in sala presentato da Giovanni Luseroni (Universit del Molise); Antonio Gramsci. Questione sociale e questione sociologica di Gerardo Pastore, su cui intervenuta Elena Gremigni (Universit di Pisa), Unillusione perduta. Politica e societ in Niklas Luhmann di Gabriele De Angelis, di cui ha discusso Andrea Salvini (Universit di Pisa) e Metropolis. Georg Simmel, Walter Benjamin e la modernit di Vincenzo Mele, su cui si soffermato Alfonso Maurizio Iacono. A chiusura dellincontro stata inoltre annunciata la prossima pubblicazione del quinto volume a cura di Andrea Borghini e Stefano Gattei, Karl Popper oggi. Una riflessione multidisciplinare. I testi presentati al pubblico si offrono come luoghi in cui possibile sperimentare prospettive teoriche e metodologiche di ricerca innovative e di ampio respiro: i classici della modernit, sottratti agli schemi rigidi con cui la storia del pensiero li assimila e li sistematizza, entrano in un

La dott.ssa Claudia Damari, direttrice della Collana Orizzonti di ricerca, edita da Salomone Belforte.

rapporto dialogico assai fecondo con i tempi moderni e vengono pertanto riproposti come orizzonti di ricerca ancora attuali e ancora da esplorare. In essi sono racchiuse infatti possibilit interpretative e orientamenti pragmatici che non possono essere assolutamente trascurati nellanalisi sociologica e politica delle fenomenologie in atto nella societ moderna.

Un momento della presentazione della Collana: da sin.: Elena Gremigni, Claudia Damari, Guido Guastalla e Alfonso Maurizio Jacono.

14 Rosignano H5 e Godilonda argomenti di attualit nel Comune di Rosignano

Gaudium magnum e urbi et orbi


di Enrico Dello Sbarba Due gli avvenimenti che tengono vivace il dibattito nel nostro Comune. Il gaudium magnum dellassessore allurbanistica Margherita Pia che ha comunicato urbi et orbi che,dopo 22 anni, la mitica H5 sembra, con tutte le riserve del caso, giunta in posizione di arrivo, cio di partenza. La immobiliare della Unicoop Tirreno (La Vignale Immobiliare s.r.l) - ha presentato il 6 agosto dello scorso anno al Comune di Rosignano listanza preventiva. Si tratta, ha dichiarato lassessore, di una proposta -unipotesi progettuale - che definisce le funzioni pubbliche e private dellintero comparto sulla base delle previsioni del regolamento urbanistico. Non intendiamo entrare nel merito, anche perch occuperemmo troppo spazio e su cui ampiamente soffermato, in un lungo servizio, il quotidiano locale. Vogliamo solamente esprimere un auspicio, una speranza ed anche un amichevole avvertimento allassessore allurbanistica. Non vi pi consentito scherzare o/e prendere per i fondelli lintera collettivit del comune di Rosignano come regolarmente avvenuto dai primi anni ottanta fino ad oggi. La crisi che sta attanagliando lintero paese e di conseguenza il nostro comune non consente divagazioni e deteriori ipocrisie: lattesa per il decollo di quellarea riveste unimportanza strategica essenziale per la ripresa ed il riavvio dello sviluppo da tempo bloccati. Un consiglio amichevole vogliamo pertanto rivolgere al Sindaco Franchi ed allassessore Pia e cio quello di tenere informati i mass-media e la cittadinanza del graduale evolversi della situazione: i tempi biblici sul decollo di questo comparto li abbiamo gi vissuti.Dora in poi, non vogliamo pi previsioni o speranze, pretendiamo solo concretezza. Laltro argomento su cui vogliamo brevemente soffermarci riguarda la tragica situazione del complesso della Godilonda su cui restano evidenti le responsabilit di ormai lontane giunte comunali precedenti che consentirono la parcellizzazione in miniappartamenti di parte della struttura con le conseguenze che oggi siamo costretti a sopportare il suo degrado e la sua costante distruzione, oltre agli oltraggi che Godilonda costretta a subire da bande, in libera uscita, di vandali. Eda criticare linscusabile ritardo di un provvedimento elementare, quello della messa in sicurezza e di uno stretto pressing sulla quindicina di proprietari che, testardamente, non vogliono occuparsi della loro propriet impedendone, attravaverso una loro totale disponibilit, la inevitabile decadenza. Il Sindaco Franchi, che si trovato inopinatamente sul groppone una cos complessa eredit, deve mobilitarsi ed aprire una autentica crociata nei riguardi dei signori proprietari perch si facciano seriamente carico del problema. Ci sembra inaccettabile la proposta lanciata, sempre dal quotidiano locale e dal popolo dei web, che sia il comune ad acquisire lintero complesso. Ma per farci cosa? A parte la difficile situazione finanziaria che sta attraversando e di cui, anche gli organi di informazione, sono a conoscenza, appare come unidea pellegrina, priva di sapore vagamente qualunquistico ed assolutamente irreale. Il Comune di Rosignano, a cui alcuni buontemponi, anche culturalmente impegnati volevano far acquisire tempo fa il Teatro Solvay, ha gi una ricchissima dotazione di ambienti cosiddetti di intrattenimento che, sperando di non dimenticarne qualcuno, tentiamo di elencare: - Castello Pasquini - Le Scuderie - Villa Celestina a Castiglioncello; - Lex teatro Sarti (ora utilizzato sede di Ordigno) e il Centro Nautico a Vada; - Le ampie sale del Palazzo in piazza del Mercato, la sala conferenze delle scuole Rodari e tra poco la grande Biblioteca Comunale in costruzione a Rosignano Solvay; - La Sala don Nardini e Villa Pertusati a Rosignano Marittimo; - La saletta del consiglio di frazione a Castelnuovo della Mis; - La villa Mirabelli, immediatamente allesterno di Gabbro, che dovrebbe essere restaurata dato lo stato di assoluto abbandono. Ci sembra,pertanto, di trovarci di fronte ad una proposta indecente quale appare il solo suggerire al Comune lacquisto anche della Villa Godilonda. Ma, per la miseria, ci dovete spiegare il motivo per cui, mentre in tutta lItalia ma anche in comuni a sud della nostra provincia, operatori turistici esterni investono tranquillamente in moderne e razionali strutture turistiche e ricettive (come potrebbe riessere Godilonda), a Castiglioncello - gi definita dalla storia ormai antica e vetusta La Perla del Tirreno ed ambitissima meta, un tempo ormai lontano, meta di artisti, attrici, scrittori e chi pi ne ha pi ne metta (in proposito sarebbe anche lora di farla finita con questi eterni revival) nessuno, nemmeno per caso, pensa di investire. Ecco sarebbe proprio il caso, amici de IL TIRRENO e popolo del web, che orientaste i vostri messaggi in quella direzione e non in quella, troppo elementare, di invitare il Comune e cio noi cittadini di acquistarla per farci cosa? Lo volete cortesemente indicare?

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Rosignano

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Castiglioncello: decisioni assurde su Ztl e Gran Gal

Il colpo finale alla Perla


di Jacopo Pizzi Nel mese scorso residenti e turisti di Castiglioncello si sono trovati, di punto in bianco, senza pi la Ztl. La zona a traffico limitato permetteva di rendere vivibile a residenti e turisti la parte della frazione vicina al centro nei mesi estivi. Lamministrazione comunale, nel giro di pochi giorni ha deciso, senza consultare n albergatori n residenti, non solo di abolirla in toto, giudicandola troppo costosa, ma anche di trasformare tutta la zona del Promontorio (quella pi vicina al centro e alle spiagge) in un immenso parcheggio a pagamento (affidato con una gara dappalto in tempi record, senza neanche definire accuratamente le condizioni) con lunica concessione che sar gratuito per chi vi abita, mentre a pagamento per i clienti degli alberghi, appartamenti e stabilimenti balneari della zona. Si tratta di fatto una onerosissima tassa di soggiorno (un euro e cinquanta lora) che avr come risultato finale il crollo del turismo nel paese che un tempo era chiamato la Perla del Tirreno. Labolizione della Ztl costituisce solo lultima tappa di un percorso con cui lamministrazione comunale sembra voler affossare il turismo di Castiglioncello: questa decisione scellerata, infatti, stata preceduta da due decisioni altrettanto folli. La prima stata la ritirata dalla lotta contro lerosione della baia del Quercetano, con lamministrazione che ha deciso di sventolare bandiera bianca senza neanche effettuare uno studio del problema. La seconda lo spostamento del Gran Gal della Perla (che se si chiamava cos un motivo cera) da Castiglioncello al Porto di Rosignano. Difficile dire quale sar il futuro di Castiglioncello, fatto sta che sono ben lontani i tempi in cui le amministrazioni facevano di tutto per incrementare il turismo e il prestigio di Castiglioncello.
Concordiamo con quanto scritto da Jacopo Pizzi anche se omette di ricordare che sul futuro di Castiglioncello e sui suoi problemi esistono gravissime carenze degli operatori e delle associazioni.

Antonia Pizzi alla presidenza della Pro Loco


Finalmente, dopo tanti anni, a parte qualche eccezione scolorita, Castiglioncello riuscita ad avere alla presidenza dellimportante associazione turistica, una castiglioncellese autentica. Si tratta dellarch. Antonia Pizzi - figlia dellindimenticabile Benito, un grande del passato di quella che continuiamo a considerare la Perla del Tirreno. Lo ha eletta lassemblea dei soci della Pro Loco poco tempo fa ed ha posto fine ad anni di incertezza che hanno avuto inizio dopo il ritiro di Gianfranco Martini - un rosignanese prestato a Castiglioncello che acquisito larghi meriti. Siamo certi che Antonia sapr sicuramente garantire quel rilancio che Castiglioncello indubbiamente merita. E in possesso di capacit manageriali e di esperienza anche nel campo professionale, in grado di garantire la conduzione dellimportante ente che pu e deve svolgere una funzionen trainante per assicurare a Castiglioncello la riconquista di quella posizione di prestigio che deve essergli congeniale. Ci sentiamo in dovere di esprimere ad Antonia i pi convinti auguri di buon lavoro nello svolgiemento di compiti non certamente di routine.

A Rosignano una voce fuori dal coro ora c:

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Nel corso della tradizionale e qualificata Settimana del cinema tenutasi a Castiglioncello nella seconda decade di giugno, ben organizzata dal Comune di Rosignano, graditissima ospite stata la nota ed affascinante attrice Isabella Ferrari, qui fotografata insieme ad una copia de Il Centro e al suo direttore.

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16 Attualit 11

PENSIONI

Sempre i soliti noti!


di Roberto Olivato Fra le righe della finanziaria emerge la solita economica punizione per i pensionati. Anche se lINPS si precipitata a dichiarare che la riduzione del 45% della rivalutazione delle pensioni, interesser solo la fascia compresa tra i 1428 e 2380 euro, la beffa c stata. Si badi bene che le cifre su esposte, si riferiscono a pensioni lorde. Nel 2009 in Italia vi erano 18.153.112 pensionati cos ripartiti: - 7.475.636 pari al 41,30% con un importo mensile da 300 a 100 euro; - 5.869.735 pari al 32,50% con importo fino a 1100 euro; - 2.697.811 pari al 15% con importo fino a 1600 euro; - 1.291.000 pari al 6,70% con importo sino a 2100 euro; - 819.000 pari al 4% con importo oltre i 3200 euro. Con uninflazione che ha raggiunto il 2%, una diminuzione del 45% della rivalutazione dei vitalizi, creer immancabilmente una restrizione dei consumi. Alla faccia della ripresa economica! Si dice che i circa cinquemilioni di pensionati che verranno interessati dalla manovra, porteranno un gettito di circa un miliardo di euro. Una goccia nelloceano dei circa 43 miliardi da recuperare. Nel programma del Movimento Pensionati Udc, avevamo gi avuto modo di suggerire, modestamente, nei vari convegni organizzati a Roma, Bologna, Firenze, Avellino, Benevento e Livorno, che intervenire nella giungla pensionistica avrebbe dovuto partire dai vitalizi superiori ai 3500 euro lordi. In quelle riunioni facemmo le seguenti proposte: - esistendo una pensione minima, sarebbe il caso di fissare un tetto anche per una pensione massima, evitando cumuli di pensioni, consentendo di scegliere, fra quelle spettanti, la pi remunerativa. - Destinare per legge il 2%o del 5%o, che attualmente il contribuente devolve alle Onlus, per la creazione di un fondo per assunzione di nuovi lavoratori, creando in questo modo un circolo virtuoso che possa essere produttivo di nuovo reddito e generare quindi nuovi contributi. - Rendere possibile la detrazione fiscale di spese, quali ad esempio: elettricisti, idraulici, riparazioni auto, ripetizioni, ristorazione, badanti, liberi professionisti ecc. Quanti cittadini , dovendo ricorrere ad un elettricista o ad un idraulico, rinunciano a richiedere la fattura per non dover pagare lIVA, che vorrebbe dire avere un aumento dellintervento del 20%? Consentendo di portare percentualmente in detrazione le suddette spese, i cittadini aiuterebbero lo Stato a combattere il lavoro in nero e ad avere maggiori introiti di entrate fiscali, che senzaltro sarebbero di gran lunga superiori al beneficio di detraibilit ricevuto dagli utenti. Di queste ed altre proposte abbiamo sempre parlato nei nostri convegni, ma a tuttoggi nulla stato fatto e nemmeno il nostro Partito ha preso posizione su quanto da noi trattato. Questo ci amareggia, perch non bisogna limitarsi a criticare lentit della manovra ed i riflessi negativi che essa avr sui Pensionati, ma bisognerebbe riuscire anche a proporre alternative. Se la nostra Segreteria vorr interpellarci, come Movimento saremo ben lieti di poter illustrare quanto riportato nel nostro programma, che ha avuto il supporto di diverse associazioni di Pensionati e di esperti economici. Purtroppo lestate ormai iniziata ed anche i nostri parlamentari stanno preparando le valige, ci auguriamo che a Chianciano la voce dei Pensionati UDC, possa vedersi riconosciuto quello spazio che essi meritano.

Scuola: i numeri di Livorno e provincia


di Mario Lorenzini Il prossimo anno scolastico inizier il 14 settembre. 13180 alunni, di cui 3317 iscritti alla prima classe, frequenteranno i 24 istituti secondari della nostra provincia. Nellanno 2009-10 gli alunni erano 13284 di cui 3172 iscritti alla prima classe. A LIVORNO gli Istituti sono dieci: 3138 frequenteranno i licei ,3299 gli istituti tecnici e appena 726 gli istituti professionali. A ROSIGNANO 407 alunni frequenteranno listituto tecnico e 672 listituto professionale con il boom delle iscrizioni allistituto alberghiero. A CECINA 1259 alunni al Liceo,530 allIstituto tecnico e 572 al Professionale. A Piombino 475 al Liceo,441 allIstituto Tecnico e Commerciale, 437 al Professionale. A PORTOFERRAIO 476 al Liceo che comprende anche una sezione al carcere di Porto Azzurro,488 allIstituto tecnico e 260 al Professionale. I dati sopra riportati sono ufficiali come nostra consuetudine usare quando si tratta di scuola. Alcune osservazioni. Il netto calo dellistruzione professionale a Livorno e a Piombino. A Rosignano il Professionale Alberghiero (che avrebbe dovuto essere istituito a Livorno parecchi anni fa.) registra 155 alunni iscritti in prima mentre a Cecina listruzione liceale al primo posto (raccoglie anche gli studenti dei comuni viciniori). A Portoferraio liceo e istituto tecnico si dividono la preferenza. Ci permettiamo fare una proposta:una conferenza provinciale sullIstruzione nella nostra provincia dove si dovrebbe esaminare la scelta dei giovani con il confronto con il mondo del lavoro. E tanto difficile organizzarla?

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Attualit
LAmbasciatore Hassan Abouyoub ha partecipato al dibattito tenutosi a Villa Letizia

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I Paesi Arabi tra Caos e Riforme Il Marocco e la Via della Moderazione


di Francescalberto De Bari

Venerd 24 Giugno scorso Livorno divenuto luogo di discussione sullattualit e sul futuro del mediterraneo, con il convegno I paesi Arabi tra Caos e Riforme, svoltosi a Villa Letizia con un grande successo di pubblico. Dopo i saluti della Prof.ssa Colombini, Stefano Polli, Redattore Capo Esteri di ANSA, ha moderato un vivace dibattito con Giuliano Gallanti, Presidente dellAutorit Portuale, Margherita Paolini, Coordinatrice della Rivista LIMES, Gianluca Ansalone, Analista Strategico, Teresio Delfino, Presidente dellAssociazione di Amicizia Italia-Marocco,

Particolarmente importante lintervento dellAmbasciatore del Marocco a Roma, Hassan Abouyoub, che ha descritto le riforme costituzionali lanciate da Re Mohammed VI: il risultato del referendum del primo luglio ha poi ampiamente confermato la volont del Marocco di modernizzarsi in senso democratico. LAmbasciatore ha anche sottolineato limportanza dellaccordo di cooperazione firmato a Livorno in occasione del convegno tra Universit Hassan II di Casablanca, Universit Abdelmalek Essaadi di Ttouan-Tageri, Autorit portuale di Livorno, Comune di Livorno, Polo dei Sistemi Logistici dellUniversit di Pisa e la Scuola SantAnna; laccordo relativo alla didattica, alla formazione ed alla ricerca

Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Marocco a Roma. applicata in tema di trasporti, logistica e portualit, dicendo che con tali iniziative .si offre una risposta concreta alla sfida di un Mediterraneo come spazio di prosperit condivisa.

Mostra su De Gasperi: continua il tour


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La Mostra su Alcide De Gasperi Dalla ricostruzione dellItalia alla costruzione dellEuropa, composta da 28 pannelli che descrivono con unampia esposizione fotografica ricca di documenti originali, alcuni inediti, la vita politica del Grande Statista italiano e democristiano -prodotta dallAssociazione Culturale IL CENTRO con la collaborazione dellIstituto Luigi Sturzo e la consulenza del dott. Maurizio Gentilini prosegue la sua marcia trionfale. Dopo Livorno, dove fu inaugurata, Piombino e Portoferraio questo il programma estivo: LUCCA: dall11 al 16 luglio, presso il Centro Culturale AGORA, Piazza dei Servi. MARINA DI MASSA: dal 29 luglio al 6 agosto: presso la Sala Parrocchiale della Chiesa dei Servi. BOLOGNA: dal 13 al 15 agosto: presso Seminario Arcivescovile, Piazzale Bacchelli 4, nel quadro di Ferragosto a Villa Revedin. In settembre sono in programma CASTIGLIONCELLO e CASALE MARITTIMO.

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Cultura

Per lo scrittore livornese Piero Simoni

Una nuova dimensione letteraria


di Maurizio Piccirillo

Lo scorso 5 giugno, lautore livornese Piero Simoni, ha ricevuto il secondo premio per la sua silloge poetica Armonia. La cerimonia avvenuta a Torino nellambito del concorso nazionale letterario Garcia Lorca organizzato dallassociazione culturale Due Fiumi. Il poeta labronico stato premiato con la seguente motivazione: Edi questa silloge un costante, quieto affluire di onde liriche, compenetrante nella parola, di cui il verbo, spesso classicamente proposto, sottolinea il senso e lemozione. Il connaturarsi di questi versi con motivi vitali, aspirazioni, meditazioni, compone un tessuto omogeneo, melodia che alluniverso mi fa armonia. Lesperienza, di cui riaffiora lora trascorsa, al momento ignorata nella sua portata vitale e alba di speranza: lenergia che provoca, la stessa del mare. che volge il manto alla riva. Lamare le cose essenziali, la realt quella che il poeta non modifica con la sua opera, quando la sua sola parola si sfoglia. Pure, quella ricerca, che segue il segno misterioso delluniverso, cibo che nutre la spiritualit di molti, perch densa di umanit. Cos la poesia un dolce andare tra lintercalare di figure spazi, atmosfere, di vissuti, nellimplicita irrisolta domanda. Qui, il negativo delluomo evidenziato non volutamente vituperato con insito sdegno: si astiene dalla facile predica. Qui la parola fa riemergere la radice variegata del vivere; evoca immagini pregnanti, ma non genera poesia figurata. Torna spesso nelle composizioni la parola canuto che pu sembrare , oltre che allusione al passato, evocazione di un simbolo di chiarore, quasi un rendere pi limpida la partecipazione al tutto. Motivazione che rende lidea del messaggio intenso che Simoni ci ha da sempre trasmesso. Ma in questa occasione mi piace segnalare che il percorso letterario di Simoni, ha virato verso nuovi lidi, e qui giungo alla segnalazione dellultima fatica editoriale che lo vede impegnato nella pubblicazione Il cappello.

Un libro di racconti edito dalla Zona Editrice di Arezzo, e che va inteso come un invito a ripercorrere il flusso della propria memoria, la quale ci restituisce un po della nostra storia, un po della nostra identit. Dalla presentazione della quarta di copertina del volume riprendiamo: In questo libro sincontrano descrizioni in prima persona, costruzioni di personaggi riconducibili alla voce narrante, non significa per che siano autentiche, autobiografiche, anche se dalla vita quotidiana prendono pi di uno spunto. Quello che risulta anche vissuto, in ogni caso, stato pre-

senziato pi con il corpo che non la mente, per la naturale difficolt che si ha di cogliere in un evento della vita, tutte le implicazioni; solo dopo, a distanza di anni, vengono percepite nella loro interezza, caricandole di nuove figurazioni, distanziandole da un discorso puramente memoriale, sino a far diventare limmaginazione verit, la sola forse che conti veramente. Non c che dire, ancora una volta Simoni ci stupisce e ci incuriosisce con questo suo nuovo percorso narrativo che consiglio di scoprire e che ci conquister. Complimenti!

Cultura

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Una vita da inviato e scrittore


di Massimo Masiero

La Livornina doro ad Aldo Santini

Non so se me la merito, ma me la prendo lo stesso . In queste parole scritte sulla dentro prima pagina del libro delle firme sta il carattere, il gusto per la battuta, la gioia e la livornesit di Aldo Santini, classe 1922, livornese purosangue, giornalista, scrittore e inviato giramondo, nato in piazza San Pietro e Paolo e vissuto in Borgo Cappuccini, che stamani ha ricevuto la Livornina dOro, la massima onorificenza della citt a un suo figlio illustre, consegnatagli dal sindaco Alessandro Cosimi nella sala consiliare di palazzo Comunale, in una cerimonia semplice e toccante, presenti le maggiori autorit , assessori, esponenti della cultura e del giornalismo livornese, durante la quale tanti ricordi frullavano nel salone. Ad Aldo Santini per avere , come giornalista e scrittore di vasti orizzonti, illustrato la sua Livorno con sagacia e amore la motivazione. A colui che ha saputo trasmettere la sua livornesit positiva, in analisi mai banali ha detto il sindaco e senza preconcetti nei libri e nei ritratti degli uomini che hanno fatto la storia della citt. Una livornesit che uscita dalle proprie mura per andarsi a confrontare allesterno con emotivit e passione, con la capacit del giornalista di stare dentro lazione, con la qualit della notizia e con letica dellinformazione, facendo diventare elemento culturale tutto quello che ha raccontato nei suoi libri sulla cucina e sulle pagine dei giornali. Un giusto riconoscimento ha concluso Alessandro Cosimi perch la citt ha goduto delle descrizioni e delle immagini di Aldo Santini, che oggi a volte mancano e che la arricchirebbero ancora. Il suo famoso e prezioso archivio una miniera di informazioni, di pezzi e di fotografie, che hanno raccontato il mondo e anche Livorno con amore e passione, un affresco attento e

profondo, anche critico di uno spaccato di storia. Ha aggiunto Roberto Bernab, direttore de Il Tirreno. Una figura meravigliosa la sua ha concluso dal carattere forte, brusco, puntiglioso e preciso. Lultimo pezzo che ha scritto, sei cartelle, avevano solo quattro correzioni a penna. Questo Aldo Santini. Star bene in salute, saper scrivere in modo semplice, chiaro e saper raccontare con umilt. E questa la caratteristica dellinviato, ha aggiunto Bruno Manfellotto, direttore de lEspresso, In sindaco Cosimi e lo che non ha voluto scrittore Aldo Santini. mancare e che stato direttore de Il Tirreno fino ad alcuni mesi or sono: E Aldo Santini lo ha saputo fare nella scuola di giornalismo pi esigente, quella dellEuropeo, che aveva inviati e fotografi prestigiosi, mentre oggi si perso labitudine e la passione del racconto e del suo fascino, della descrizione del luogo. Aldo guardava tutti quei personaggi presenti con il capo piegato e lo sguardo sornione, ma felice e commosso da cos tante parole affettuose e ammirate, mentre Bruno Manfellotto concludeva ricordando che il premio andava anche a un testimone del tempo e alla memoria della citt, a chi ha consegnato una biblioteca di valori alla comunit livornese, fondamentalmente sana . Aldo Santini ha inforcato gli occhiali e ha letto un suo pezzo su Livorno e la sua storia, con episodi e riferimenti all infanzia, al Cantiere Orlando e al varo dellincrociatore Trento, alla storia del giornale locale Il Tirreno alla livornesit, disciplina trascurata ma colta, senza volgarit. A tratti la voce si abbassava per

lemozione soprattutto quando ha dedicato la Livornina che la merita pi di me allamico scomparso Carlo Lulli, che fu direttore nel periodo pi difficile della testata locale. Ma subito lo spiritaccio livornese ha preso il sopravvento. Ha dedicato lonorificenza anche a quellanomimo che ha scritto sul Palazzo Grande, sotto la scritta Via i dollari, laltra Ce ne fossero. Lultimo suo libro Dalla memoria di un inviato, Debatte editore, inizia con questa frase: Viaggi come un matto, una settimana dopo laltra, volando da Bombay a Tokyo e a Citt del Messico, da Berlino a Riad e a Baires, da Addis Abeba a Gerusalemme e al Cairo, felice e orgoglioso, sicuro del tuo mestiere e dellottimo rapporto con il tuo editore, certo di durare tutta la vita, e finisci per trovarti su una poltrona, con le gambe che non tirano pi, dopo aver camminato per chilometri e chilometri. E ancora: Ti scopri inutilizzato, con lOlivetti portatile che ti rimprovera muta, su cui hai battuto migliaia di cartelle per i tuoi servizi, i tuoi libri. Poi dalla memoria che funziona benissimo saltano fuori episodi, battute che non hai utilizzato, o hai tenuto in secondo piano davanti allurgenza dellattualit, e ripercorri la tua lunga carriera. E quelle pagine sono un susseguirsi di servizi, di impressioni e di vita vissuta prima al Tirreno, poi allEuropeo e a Oggi sui personaggi che hanno fatto la storia del secolo appena trascorso, raccontati con la Olivetti di un giornalista e scrittore, che li ha guardati da vicino senza mai farsi corrompere dalla tentazione della politica, restando sempre coerente a se stesso, dicendo con rigore quello che pensava e pagando di persona. Episodi di cronaca che Aldo Santini ha vissuto nel suo viaggio nel mondo e narrati con la prosa asciutta del cronista e colorita dellinviato: 170 pagine e racconti, illustrati da foto del suo archivio, che si leggono tutto dun fiato.

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Cultura

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Alla Rassegna Nazionale dArte giunta alla XXIX edizione che ha pure cambiato cornice

Fidapa: un nuovo successo


di Laura Conforti Benvenuti E terminata con successo la XXIX rassegna nazionale di pittura, scultura, grafica e fumettistica organizzata dalla FIDAPA. Questanno la tradizionale mostra ha cambiato sede: anzich ai caratteristici Bottini dellOlio nella Venezia stata allestita al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo nella nuova Sala delle Esposizioni Temporanee. Due sedi prestigiose, completamente diverse: la prima un antico ed ampio edificio storico nel pi tipico quartiere di Livorno, la seconda unopera dalla caratteristica forma a conchiglia realizzata in acciaio, alluminio e vetro a tutta luce costruita, grazie ai finanziamenti Interreng III, con criteri ultramoderni nellampio giardino di Villa Henderson. La partecipazione alla mostra, aperta a tutti gli artisti di qualsiasi scuola o tendenza, ha sempre avuto finalit strettamente culturali e, come obiettivo principale quello di affiancare alle opere degli artisti affermati le esperienze dei giovani talenti Alla cerimonia di inaugurazione un gran numero di espositori e amanti dellarte ha affollato il giardino del museo. Nicla Capua, presidente della sezione, con orgoglio ha evidenziato, fra laltro, che la

Una fase della mostra tenutasi nella nuova ed accogliente Sala delle Esposizioni Temporanee del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.

FIDAPA, pur essendo unassociazione femminile ha aperto la partecipazione anche agli uomini fin dai tempi in cui non esistevano le pari opportunit. Il presidente della Provincia Giorgio Kutuf ha avuto parole di stima e compiacimento per lAssociazione. Presente il prefetto Domenico Mannino ed altre Autorit e.. colei che ebbe la felice intuizione della rassegna ben ventinove anni fa, la pittrice Tina Cosaga. Lelegante allestimento, curato nei minimi particolari dalla Corrispondente Arte e Cultura Alessandra Rontini, ha raggruppato i vari stili avuto riguardo alle dimensioni ed ai colori, ordinati armonicamente e appaganti allo sguardo. Si sono ammirate opere che vanno dal figurativo tradizionale e moderno allastratto, allinformale materico, al ge-

ometrico. Molto evidenziate e ben rappresentate le sculture tutte di buona fattura. Per tutti stato uno spettacolo di forte impatto emotivo veramente coinvolgente. Come consuetudine, gli artisti hanno ricevuto un ricordo dellavvenimento. Lallestimento restato aperto una settimana ed ha ricevuto unottima affluenza di visitatori che hanno lasciato scritto lusinghieri complimenti per gli artisti e per le organizzatrici.

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22 11 Cultura Settimana delle Comunicazioni Sociali

Equivalenze o dello scrivere larte


di Marisa Speranza
Qual la comunicazione sociale che dovremmo portare avanti, e quale lorizzonte pi opportuno? Le domande poste dal vescovo Simone Giusti, presso la Sala Fagioli del Vescovado, hanno subito indicato ai relatori e al pubblico il percorso da seguire per ottenere le risposte. N facili, n scontate, visto che al centro della discussione si poneva il volume di don Francesco Patruno Equivalenze o dello scrivere lArte che raccoglie dieci anni di Scritti per lOsservatore Romano. Un testimone della comunicazione, ha spiegato in apertura Monica Cuzzocrea, (giornalista e responsabile dei Cooperatori Paolini) e il libro, presentato dalla S. Paolo di Livorno e dalla Fondazione Carife che ne ha patrocinato levento, ne attesta la qualit. Critico, artista, giornalista, animatore culturale e intellettuale a 360 gradi, don Patruno aveva fatto di Casa Cini, a Ferrara, un centro di spiritualit e cultura, aperto alla discussione e alla riflessione sociale, che era un richiamo per molti giovani. Lo conobbe, quando era alla guida dellAzione Cattolica, anche monsignor Giusti, che gli fu amico ed estimatore. Un imput per parlare di arte, giornalismo e comunicazione in genere, ha osservato Antonello Riccelli (presidente UCSI Toscana), moderatore dellincontro. Ma com nata questoperazione?. E stato un problema, ha risposto Massimo Marchetti, curatore degli scritti di don Patruno, la cui produzione infatti tanto cospicua da rendere difficile e laboriosa una selezione. Che stata impostata su quattro categorie: interviste, recensioni di mostre e di cinema, approfondimento di opere importanti. Ma ancora possibile un giornalismo come lo faceva lui, in piena libert?. La risposta di Franco Cardini (Universit di Firenze) stata lapidaria: In questo Paese non c niente di libero, che si tratti di premi letterari o di concorsi (truccati), e tutti siamo complici di questo addormentamento. Per, ha avvertito il professore citando gli indignados spagnoli, c sotto una gran voglia di dare una scossa. E comunque, quello che non ha fatto la coscienza cristiana e quella civica, la far la paura . Le ultime elezioni hanno dimostrato che quando non se ne pu pi, si pu anche fare unaltra scelta. Un invito, il suo, a prendere coscienza di quanto accade intorno a noi e a reagire di fronte ad un sistema ingiusto (sono mesi che nello Yemen si ammazza la gente e tutti zitti). Viviamo in un momento che sarebbe piaciuto a Franco Patruno: I personaggi che fanno qualcosa sono scomodi e lui lo era. Ce ne fossero!.

Lintervento della giornalista Monica Cuzzicrea al convegno alla Sala Fagioli del Vescovado. Quando entr don Franco allOsservatore Romano? Gianfilippo Belardo (capo redattore cultura del giornale) spiega come rimase folgorato dalla lettura di un suo libretto in cui si parlava di Chagal e Matisse. Rivelava una maestria fuori dal comune: di qui linvito a collaborare. Le sue interviste sono dei monumenti, ha aggiunto don Antonio Tarzia, direttore di Jesus, augurandosi che il libro possa essere usato nelle scuole di giornalismo. Fari accesi, poi, sul rapporto tra religione e arte. Io direi rapporto tra arte e popolo, ha corretto mons. Giusti, che ha toccato un punto dolente: Il pittore contemporaneo dipinge per s e le sue opere sono autoreferenziali. Tanto che difficile trovarle sia nei salotti che nelle chiese. Ma quando unarte non riesce a essere popolare, vuol dire che si rotto qualcosa. LAccademia, ha insistito il Vescovo, sforna artisti che non parlano al popolo. Di qui la difficolt che ha la Chiesa con larte contemporanea. La verit che il rapporto tra fede e cultura si incrinato. Giusti chiama in causa il relativismo etico degenerato in nichilismo e invita a contestare le Accademie artistiche e letterarie che ne sono portatrici. Lartista, ha poi aggiunto Cardini, esprime se stesso secondo categorie solipsiste. Siamo reduci da anni di bombardamento decostruzionista e bisognerebbe finalmente trovare il coraggio di dire che il re nudo. Don Franco sarebbe piaciuto a chi portava idee forti (come Ardengo Soffici o Masaccio), ha osservato il professore, consapevole che a distruggerci oggi la nostra debole identit comunitaria. Tanto che siamo in una fase in cui tutti gli esiti sono possibili. Franco Patruno stato un grande artista perch era un catalizzatore di linguaggi e aveva una straordinaria capacit di passare da un linguaggio allaltro. Ad attestarlo, la mostra della Via Crucis allestita nella stessa Sala Fagioli. Una serie di pastelli neri, dal segno espressionistico, presentati dal pittore e critico darte Pietro Lenzini. Una testimonianza intensa dellartista Patruno, una sintesi quasi stenografica tutta concentrata sul viso del Cristo. Dove lincisivit del segno d corpo al tormento delluomo di fronte al dolore. Lenzini parla di tavole di meditazione ignaziana che si fanno teologia narrativa ed espressione testimoniante di una storia di salvezza.

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Agente generale

VITTORIO ANTOLA

Spettacoli

23 19

La 26a edizione della festa destate sar dedicata alla Francia

Effetto Venezia
dal 29 luglio al 7 agosto
Sar la Francia la grande protagonista della 26 edizione di Effetto Venezia, in programma a Livorno, quartiere La Venezia, dal 29 luglio al 7 agosto. E sar la musica di Jacques Offenbach con il suo travolgente Cancan, e quella del Bolero di Ravel ad aprire la kermesse ( 29 luglio, piazza della Repubblica), con la partecipazione di straordinari danzatori ospiti, mentre il sipario si chiuder con le struggenti note della Traviata di Verdi (7 agosto, piazza XX Settembre). La festa destate (la pi grande del litorale toscano per vastit di programmazione e variet di spettacolo) torna ad illuminare lantico quartiere della citt attraversato da ponti e canali navigabili (da qui appunto il nome La Venezia), con angoli suggestivi che ben si prestano ad accogliere atmosfere parigine e bohemien di grande charme. Dopo la Spagna dello scorso anno ecco dunque che Livorno, Porta della Toscana nel Mediterraneo si apre alla Francia ed alla sua cultura offrendo per dieci serate musica lirica, jazz, cabaret, folk . Un omaggio particolare sar rivolto a Edith Piaf- Non! Je ne regrette rien ( 3 agosto, piazza del Luogo Pio) e a Michel Petrucciani con il Philippe Petrucciani Quintet (5 agosto, piazza del Luogo Pio). In programma spettacoli teatrali ( uno straordinario Cirano di Bergerac, regia di Corrado DElia il 4 agosto) e di danza (un Gran Gal, Drapeau de France il 31 luglio in piazza del Luogo Pio che vedr danzatori provenienti dai pi importanti teatri nazionali come il Teatro alla Scala di Milano e MaggioDanza di Firenze) ma anche gastronomia ed arte. Non mancheranno i mercatini, brocantage artigianali e antiquariato. Gli angoli e le piazze del quartiere saranno ribattezzate con i nomi dei Grandi della cultura francese: Victor Hugo, Modigliani, Gauguin. Ci saranno palchi intitolati ad Edith Piaf, Cezanne ed ai Fratelli Lumire. A questultimi sar dedicato un mini cinema (per soli 10 spettatori) per la proiezioni di cortometraggi e la centralissima piazza XX Settembre, oltre ad essere palcoscenico dellopera lirica La Traviata, si trasformer in una sorta di Place Montmartre con pittori livornesi impegnati non stop davanti ai cavalletti, in perfetto stile impressionista. Un biliardino di grandi dimensioni, sospeso sul fosso di Via Caprera, riprodurr la finale 2006 Italia-Francia. La gastronomia non potr che sbizzarrirsi in un cacciucco di sapori labronici e francesi. Bouillabaisse e ratatouille ma anche Cinque & Cinque (pane e torta di ceci, tipicamente livornese), ponce e vini della costa etrusca accompagneranno i visitatori nelle calde serate di Effetto Venezia.

Prossimi appuntamenti
Spettacoli Arena ARDENZA (P.zza Sforzini) Marted 12 luglio ore 21. 30 prosa Nemmeno un uragano di Andrea Dianetti Con Andrea Dianetti, Antonio Nobili, Azzurra Rocchi Marted 19 luglio ore 21. 30 film documentario Livorno e la sua provincia, terra darte, sport e campioni. Prodotto dellassociazione nazionale Azzurri dItalia sez. Livorno Marted 26 luglio ore 2130 prosa Il malloppo di Beppe Ranucci Con Sandro Andreini, Massimiliano Bardocci, Carla Bettarini, Simone Fulciniti, Daniela Salucci, Roberta Stagno, Beppe Ranucci. Ingresso E. 8 - Soci fondatori gratuito
Chiostro della Madonna (Via della Madonna) Venerd 15 luglio ore 21. 30 musica Concert - Giulio Pietropaolo, pianoforte Musiche di Beethoven, Chopin, Liszt Venerd 22 luglio ore 21. 30 musica Morceaux de concours - Lucia Neri, flauto; Alessandra Dezzi, pianoforte. Musiche di G.Faur, C.Chaminade, G.Enesco ed altri. Ingresso E. 15. Le serate iniziano alle 20.30 con buffet

Ideodrom
Dove corrono le idee Ristorante Bar San Martino (di fronte al Goldoni, h. 19 - Ingresso gratuito ) Mercoled13 luglio - Presentazione del libro San Giovanni Gualberto di Valle Benedetta S.Martino di Parrana. A cura di C. Errico - C. Luchetti - P. Matteucci - M.Montanelli. Gioved 14 Luglio - Incontro con Arrigo Melani autore di LIVORNO HISTORY. Edizioni Il Quadrifoglio. Mercoled 20 Luglio - Presentazione del libro:I nomi si allontanano vuoti(La letteratura a Livorno nell800 - La Narrativa 1) - A cura di Roberto Antonini. Edizioni Erasmo Gioved 28 Luglio - Incontro con Cristina Preti autrice del libro:La donna che mor bevendo caff. Eclissi Editore.

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