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Il Dott.

Michele De Crescenzo (1927-2001) è stato fin da


giovanissimo una vera rivelazione, che ha portato con costanza
nella parte sana della nostra fattiva vita provinciale e cittadina
casertana, un forte contributo di energico impulso. Si devono a
Lui, come direttore del Consorzio per la Istruzione Professionale,
le numerose iniziative che mentre hanno recato inevitabili
vantaggi ai singoli, sono testimonianza di una sensibilità che ha
saputo interpretare i sentimenti, le aspirazioni migliori dei
cosiddetti “tempi nuovi”. Presidente fondatore dell’Istituto d'Arte
di S. Leucio, anche in questo campo della formazione
professionale ha dato prova di accorta e vasta competenza.
Giornalista Pubblicista, è stato autore di vari saggi e di
collaborazioni a quotidiani. È stato direttore responsabile dei
periodici “Il Servizio Sociale”, “Il Pensiero Democratico”,
“CASERTA DOMANI”. Cattolico impegnato, accanto alla attività
professionale ha svolto con dedizione attività politico-
amministrative, ed è stato sempre apprezzato e circondato da
unanime simpatia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti della sua
opera ed insignito dell’onorificenza di Grande Ufficiale della
Repubblica Italiana.
L’idea di non disperdere le memorie collegate alla presenza le
varie scuole militari nella città di Caserta venne da lui rilanciata
nel 1988 tramite questo libello. Lo scritto deve essere letto
nell’ambito di una azione decennale, diffusa e partecipata
intrapresa già dal 1980 per contrastare la nuova struttura
dell’Arma Azzurra che, penalizzando la sua presenza storica in
città, smembrava la scuola specialisti sottoufficiali in varie sezioni
in tutta Italia. La funzione di informare e confrontare idee e
posizioni è stata assolta anche in questo caso con particolare
impegno ed a questo benemerito concittadino dobbiamo, per
tutto ciò, fervida riconoscenza. Affinché rimanga traccia
soprattutto dei motivi che hanno segnato l’iniziativa per la difesa
di un patrimonio e di una realtà che deriva dal legame dei
casertani con l’Arma Azzurra si ripropone il testo.

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