giovanissimo una vera rivelazione, che ha portato con costanza nella parte sana della nostra fattiva vita provinciale e cittadina casertana, un forte contributo di energico impulso. Si devono a Lui, come direttore del Consorzio per la Istruzione Professionale, le numerose iniziative che mentre hanno recato inevitabili vantaggi ai singoli, sono testimonianza di una sensibilità che ha saputo interpretare i sentimenti, le aspirazioni migliori dei cosiddetti “tempi nuovi”. Presidente fondatore dell’Istituto d'Arte di S. Leucio, anche in questo campo della formazione professionale ha dato prova di accorta e vasta competenza. Giornalista Pubblicista, è stato autore di vari saggi e di collaborazioni a quotidiani. È stato direttore responsabile dei periodici “Il Servizio Sociale”, “Il Pensiero Democratico”, “CASERTA DOMANI”. Cattolico impegnato, accanto alla attività professionale ha svolto con dedizione attività politico- amministrative, ed è stato sempre apprezzato e circondato da unanime simpatia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti della sua opera ed insignito dell’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. L’idea di non disperdere le memorie collegate alla presenza le varie scuole militari nella città di Caserta venne da lui rilanciata nel 1988 tramite questo libello. Lo scritto deve essere letto nell’ambito di una azione decennale, diffusa e partecipata intrapresa già dal 1980 per contrastare la nuova struttura dell’Arma Azzurra che, penalizzando la sua presenza storica in città, smembrava la scuola specialisti sottoufficiali in varie sezioni in tutta Italia. La funzione di informare e confrontare idee e posizioni è stata assolta anche in questo caso con particolare impegno ed a questo benemerito concittadino dobbiamo, per tutto ciò, fervida riconoscenza. Affinché rimanga traccia soprattutto dei motivi che hanno segnato l’iniziativa per la difesa di un patrimonio e di una realtà che deriva dal legame dei casertani con l’Arma Azzurra si ripropone il testo.
Eravamo il Sindacato: In conversazione con Carlo Stelluti. Un protagonista del sindacalismo milanese e nazionale del Novecento racconta il proprio vissuto personale e gli anni dell’impegno sociale e politico colloquiando con un altro storico dirigente