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Libere sempre

C’erano una volta tante ragazze: Norma, Carla, Irma,


Tina, Lidia e molte altre.

Siamo state giovani molto tempo fa. Un tempo di


fuoco e disperazione che aveva nomi precisi: fascismo
dittatura guerra occupazione. Per molti, in quanto
donne il nostro destino era quello di stare a casa. Ma
abbiamo capito che per cambiare il mondo bisognava
esserci. E allora siamo diventate partigiane.

Molte di noi sono morte per la scelta di essersi


ribellate. Eppure, abbiamo sconfitto il fascismo e
conquistato la repubblica. Stavamo costruendo un mondo nuovo e migliore.

In quei mesi molti uomini hanno capito che noi sparavamo, correvamo, avevamo paura o coraggio come
loro. Eravamo uguali. Il mondo vecchio è duro a morire. Abbiamo continuato a batterci per cambiare
leggi e mentalità. Non è stata questione di un giorno. Abbiamo dovuto lottare per abolire leggi terribili.

Di molte battaglie abbiamo visto il risultato solo ai giorni nostri. Ma non è finita, la strada è ancora lunga,
ci sono ancora tanti diritti non riconosciuti o non applicati come la parità salariale. E purtroppo ogni
giorno accadono nuovi atti di violenza, stupri, femminicidi. Quante volte ancora toccherà sentire frasi
come “in fondo se l'è cercata”.

È importante esserci per continuare a cambiare le persone e impedire che il mondo torni indietro. E allora
forse meglio salutarsi così: siate partigiane ogni giorno per essere libere sempre.

*RIFLETTIAMO SULL’USO DELLA LINGUA

a. Cosa hanno in comune le parole in grassetto da una parte e quelle sottolineate dall’altra?
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b. Perché vengono usate in queste due maniere? Provate a spiegare quello che ricordate.
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