Sei sulla pagina 1di 13

TESTI EUCOLOGICI

PER L’UNZIONE DEGLI INFERMI

L Benedizione dell'olio degli infermi

A) F orm u le primitive

Tradizione apostolica, 5 (EEFL 282: cf. stesso testo n. 543.


Questa benedizione deH'olio medicinale è posta subito dopo
l'anafora eucaristica, riportata per l'ordinazione del vescovo.
769 O Dio. tu santifichi l'olio e Io dai per la santità di coloro
che l'usano e lo ricevono. Con esso tu hai conferito l'unzione ai
re, ai sacerdoti, ai profeti; fa che procuri anche il conforto a
coloro che Io assaggiano e la salute a quelli che ne fanno uso.
Fucologio di Serapione

Preghiera per l'offerta dell'olio e dell'acqua: 17 (EEFL 573).


Questa preghiera si trova dopo la frazione del pane o dopo la
comunione del popolo.
770 Benediciamo in nome del tuo unico Figlio. Gesù Cristo,
queste offerte; invochiamo sull'olio e sull'acqua colui che ha
sofferto, è stato crocifisso, è risuscitato e siede alla destra del
Dio increato. Concedi a questi elementi la virtù di guarire
affinché allontanino ogni febbre, ogni demonio e ogni malattia.
A coloro che li ricevono portino guarigione e salute; in nome del
tuo unico Figlio, Gesù Cristo. Per lui ti siano rese gloria e
potenza, nello Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera su l'olio dei malati, il pane e l'acqua: 29 (EEFL
585). Veniva recitata per l'unzione degli infermi.
771 Noi preghiamo te che hai ogni forza e potenza. Salvatore
di tutti gli uomini. Padre del nostro Signore e Salvatore Gesù
Cristo; te ne supplichiamo, dal cielo si spanda su quest'olio un
potere dì guarigione del tuo unico Figlio; affinché- per coloro
che riceveranno l'unzione o le prenderanno, queste tue creature
distruggano ogni male e ogni infermità, siano rimedio contro
ogni potenza satanica, allontanino ogni spirito impuro, scaccino
ogni spirito maligno, estirpino ogni febbre, brivido e debolezza,
rechino la grazia e la remissione dei peccati, il rimedio della vita
e della salvezza, la salute e l'integrità dell'anima, del corpo e
della mente, e la pienezza della forza.
Ogni impresa diabolica, Signore, ogni potenza di Satana,
ogni insidia deiravversario. ogni piaga, ogni supplizio, ogni
pena, colpo, urto o ombra malvagia tema il tuo nome che
, invochiamo e il nome del tuo unico Figlio; si allontanino
I dall'anima e dal corpo dei tuoi servi, affinché sia santificato il
nome di colui che per noi è stato crocefisso, è risuscitato, ha
preso su di sé i nostri mali e le nostre infermità, Gesù Cristo, che
| verrà a giudicare i vivi e i morti.
Per lui ti siano resi gloria e onore, in tutti i secoli dei secoli.
Amen.
1
j B) R ito ro m a n o antico
i
Nella feria V della messa crismale: OR III. 468 s.; Ge 382-
383; OR XXX-B (sec. Vili) (EEFL 1302): cf. lo stesso testo n.
! 544.
L'olio degli infermi non era primitivamente riservato all'uso
esclusivo dell'unzione sacramentale: cf. Innocenzo I a Decenzio
di Gubbio (Dz 99). Verso la fine del canone, al momento di dire
le parole: «intra quorum nos consortium» («della loro sorte
beata»), i diaconi andavano a prendere le ampolle dell'olio che
ciascuno aveva deposto sul suolo del santuario e le portavano
all’altare, ove erano benedette dal pontefice; quanto alle altre che
rimanevano alle balaustre, a destra e a sinistra dell'altare, / vescovi
e proto-presbiteri andavano a benedirle. Dopo la benedizione
dell'olio, il pontefice continuava: «per quem haec omnia», e i
diaconi riportavano le ampolle al loro posto. Questa benedizione
era detta a bassa voce suU'olio, sia dal pontefice che dai vescovi o
dai preti:
772 «Degnati di inviare. Signore, lo Spirito santo paraclito
dall'alto dei cieli su questo olio di oliva, che tu hai fatto produrre
da un albero verdeggiante, a tutti coloro che saranno unti, che
ne gusteranno e che se lo applicheranno, la protezione del
corpo, dell'anima e dello spirito, per eliminare ogni dolore, ogni
infermità, ogni affezione della mente e del corpo, per questa
unzione con la quale hai unto i sacerdoti, i re e i profeti e i
martìri: il tuo sacro crisma (unzione) sia in noi perfetto, Signore,
per la tua benedizione, e rimanga nei nostri cuori. Nel nome del
nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale, Signore, crei
sempre ogni bene, ecc.».
Altra formula, preceduta dall'esorcismo: ORÌL (sec. X: OR v. V,
p.212-214)
Si offriranno al pontefice delle ampolle offerte dal popolo, per
ungere i malati e gli energumeni. E alla fine del canone, prima di
dire: «Per quem haec omnia», lo esorcizzi e lo benedica, luì
insieme con tutti i preti presenti, dicendo in modo da essere udito
solo da coloro che lo circondano:
773 Esorcismo dell'olio: — Ti esorcizzo, spirito immondo e
ogni macchinazione e illusione di Satana, nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spìrito santo; ritirati da questo olio, perché
possa divenire unzione spirituale, che consolidi il tempio del Dio i
vivente perché lo Spirito santo possa abitarvi, per il nome di |
Dio, padre onnipotente, e per il nome del suo Figlio amatissimo
il nostro Signore Gesù Cristo —. E non si aggiunge alcuna
conclusione. Segue la benedizione dell'olio: «Degnati di in­
viare».
C) R ito romano a ttu a le : RBO 20: cf. Ge 382; Gr-H 77,5
Nella messa crismale del nuovo rito romano i ministri
incaricati presentano al vescovo le ampolle con l'olio degli infermi
e le aprono. Il vescovo in piedi e senza mitra, dice con le braccia
allargate l'orazione seguente: fcf. Ge 382 con nuovo «incipit» e
abolizione della frase: unde unxisti... et martyres).
774 Dio, Padre di ogni consolazione (2Cor 1,3) che per mezzo
del tuo Figlio conforti e sollevi le sofferenze umane, ascolta la
preghiera della nostra fede (Ciac 3,12): manda dal cielo il tuo i
Spirito santo paràclito su quest’olio, frutto dell'olivo, nutrimen­
to e sollievo del nostro corpo; perché nel segno della santa ]
unzione i nostri fratelli infermi ottengano conforto nel corpo, j
nell’anima e nello spirito, e siano liberati da ogni malattia,
angoscia e dolore. Questo tuo dono diventi olio santo da te
benedetto per noi, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, che
vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

2. Unzioni rituali

A) R ito r o m a n o antico

Il rito dell'unzione degli infermi, organizzatosi alla fine del


sec. Vili, ha per base i testi gelasiani e gregoriani che Alenino ha
raccolto nel supplemento al Sacr. Adrianeo (nn. 96-100). Le
formule più semplici di unzione sui cinque sensi, apparse nella
prima metà del sec. IX in Gallia (Mortene, De ant. eccl. rit., 1, c.
7, art. 4, orda 5: PL 78,235), si sono poi arricchite nei rituali del
sec. X, influenzate dai Consuetudinari Cluniacensi (PL 149, UO­
VI; 150,1132-1133) che rivelano già la dissociazione dei rituali
dell’unzione da quelli della penitenza e del viatico. Le due
formule principali deprecative, che accompagnano le cinque
unzioni, si sono poi introdotte nel Pontificale Romano del sec.
XIII (Andrieu, PR 11,486-495) e poi nel Rituale di Paolo V
(1614).
Formula sacramentale: RRt. VI, c. Il, 8s
775 Per questa santa unzione e la sua piissima misericordia, il
Signore ti perdoni ogni peccato commesso con...
— Per questa unzione dell'olio santo e la benedizione di
Dio, il Signore ti perdoni ogni peccato commesso con...
Dopo le unzioni, che non comportavano alcuna imposizione
delle mani, si trova l'antica orazione che fa riferimento al testo
biblico di Giacomo (5,14-15): questa orazione si trovava nel PRG
prima dell'unzione come sua introduzione, quasi a conclusione
dei riti della visita degli infermi. Questa preghiera, che risale agli
ultimi anni del sec. Vili (PL 78,233-235), esprime con equilibrio
gli effetti sia corporali che spirituali. L 'ultima parte della preghiera
dipende da una orazione del Gelasiano.
Preghiera dopo ('unzione: Ge 1540 (OUI,77; SUI, n. 79).

776 Signore Dio, che per mezzo dei tuo apostolo Giacomo hai
detto: — Se qualcuno di voi cade infermo, chiami i presbiteri
della chiesa e questi facciano orazione su di lui. ungendolo nel
nome del Signore, e l'orazione della fede salverà il malato; e il
Signore lo rialzerà, e se egli sarà trovato nei peccati, gli saranno
rimessi: te ne preghiamo, o nostro Redentore, con la grazia
dello Spirito Santo guarisci le infermità di questo malato, risana
le sue ferite, perdona i suoi peccati, allontana da lui tutte le
sofferenze dell'anima e del corpo e restituiscigli misericordiosa­
mente la salute spirituale e corporale, perché risanato ritorni al
consueto lavoro.
La III orazione del RR è ancora più esplicita sugli effetti
corporali e medicinali dell'unzione; e deriva dall'antica preghiera
dei sacr. Gelasiano, dove figura sotto il titolo di «Orazione per la
salute restituita».
Preghiera per la salute ricuperata: Ge n. 1543 (RR VI, c, li, 13).
I l i Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, tu che
versando sulle nostre infermità corporali la grazia delle tue
benedizioni, conservi le tue creature con mille modi pietosi:
volgiti benigno all'invocazione del tuo nome, libera questo tuo
servo dalla sofferenza, ridonagli la sanità, rialzalo ccon la tua
mano potente, rinvigoriscilo con la tua forza e restituiscilo alla
tua chiesa, accompagnandolo con ogni desiderata prosperità.
B) R ituali medievali

Negli antichi rituali, invece di una formula appropriata per


ogni unzione, come sarà nei rituali posteriori, si trova una
formula unica per le unzioni, il cui numero e la posizione non
sono chiaramente determinate.
Ordo VII (Martène, D-AEr, 11,311 Venetiis 1788)
778 Facendo l'unzione con l'olio santo, si dice: — Dio onnipo-
tente. Padre del Signore nostro Gesù Cristo, per la virtù dello
Spirito Santo tu sei Dio unico in tre Persone, abbi pietà del tuo
servo e concedigli la remissione di tutti i peccati e la guarigione
della malattia che lo minaccia, per questa santa unzione e la
nostra supplice preghiera. Tu che vivi.

Orda IX (Martène, Il 311)


779 Mentre unge il malato, il prete dice il versetto seguente: — Io
ti ungo con olio santificato nel nome del Signore, perché per
questa unzione sia preparato alla lotta come un soldato, e possa
vincere le potenze invisibili (del demonio). Per.
Ordo V: Martène, 11,307; (EEFL 3173-3173-c)
In questo rito troviamo anche un ufficio elaborato di preghie­
re, (d capezzale deli infermo.
780 Poi (dopo le preghiere), i preti e i membri della chiesa
impongano le mani sul malato e si dica questa preghiera:
Preghiamo: Invochiamo con suppliche di fervore il Signore
Gesù Cristo, perché si degni visitare il suo servo, confortarlo e
consolarlo.
(Seguono un'antifona e due salmi). Allora si unge il malato
con iolio santificato, tracciando delle croci sul collo, sulla gola, e
fra le spalle, come sul petto, oppure si fa un'unzione più
abbondante dove il dolore si fa più sentire, e si fanno suppliche
durante l'unzione, mentre uno dei preti dice la seguente orazione:
781 Ti ungo con l'olio santo, nel nome del Padre, e del Figlio,
c dello Spirito Santo, e invoco la misericordia del nostro unico
Signore e Dio. perché scompaiano tutti i dolori e infermità del
tuo corpo, ricuperi la forza e la salute; e perché per l'operazione
di questo mistero e per questa unzione dell'olio santo e per la
nostra preghiera, e per la potenza della santa Trinità, tu sia
curato e meriti di ritrovare florida la tua precedente salute.
Per...
782 Si aggiungono ancora due orazioni: poi la rubrica prescrive
di ripetere la visita e la preghiera durante sette giorni e di cantare
ogni giorno i vespri e i matutini, con formule speciali per il
malato. Si aggiunge pure che alcuni preti hanno l'abitudine di fare
l’unzione sui 5 sensi, dicendo a ciascuna unzione:
Ne! nome del Padre, e del Piglio, e dello Spinto Santo.
C) P ontificale del sec . XfI (Martène o.c. II 301 ss)
Orda !

783 a) Visita a! malato: antifona di ingresso; orazione - asper­


sione - orazione dopo f aspersione.
b) Interrogatorio del malato: «Perché mi hai chiamato,
fratello? R. Perché ti degni di farmi l'unzione.
Allora il prete gli richiama brevemente e con grande dolcezza
gli insegnamenti divini, se è un uomo di spirito; e gli dice:
Preparati a fare una sincera confessione e poi riceverai la santa
unzione.
c) Confessione previa all’unzione, a condizione che il malato
sia disposto a perdonare.
d) Litanie dei santi, con i versetti, orazione e antifona.
e) Rito dell'unzione, composto da una preghiera, da un'anti­
fona. da un Salmo (6,2-11; 31.1-11; 37,2-23; 40,2-14; 49,1-23;
50,3-21; 85,1-17; 90,1-16: 102,1-22; 129,1-8; 142,1-12), e da una
formula per i vari sensi: occhi, orecchie, narici, labbra, collo,
spalle, petto, mani, piedi, la parte ove è più intenso il dolore. Si
procede così, affinché se qualche macchia ancora contamini i
cinque sensi dello spirito e del corpo, sia cancellata da questo
rimedio divino.
f) Unzioni: Il prete con l'olio santo traccia delle croci:
784 Io ti ungo con l'olio santo nel nome del Padre, e del Figlio
e dello Spirito Santo, come Samuele quando consacrò Davide re
e profeta. Lo spirito impuro non si nasconda in te, né nelle tue
membra, né nelle tue midolla, né in alcuna articolazione del tuo
corpo, ma la potenza del Cristo eccelso e dello Spirito santo abiti
in te e per l'operazione di questo mistero e per la potenza della
santissima Trinità, sii curato e guarito, e meriti di ritrovare la tua
florida salute precedente.
g) Preghiere dopo l'unzione.
785 Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Questa unzione di olio santificato ti procuri la purificazione
dello spirito e del corpo, ti protegga e ti difenda contro le insidie
degli spiriti impuri. Fai la tua opera, olio creato da Dio. nel
nome di Dio Padre onnipotente; lo spirito impuro non si
nasconda qui, né nelle sue membra, né nelle sue midolla, né in
alcuna articolazione del suo corpo, ma abiti in lui la potenza del
Cristo altissimo e dello Spirito Santo. Signore. Dio, nostro
Salvatore, sei tu la vera salute e il vero rimedio; da te procede
ogni guarigione e ogni medicina; tu ci hai insegnato con la
testimonianza del tuo Apostolo ad applicare questo olio ai
malati. Guarda questo tuo servo, e quando le sue forze
manchevoli lo dispongono alla morte, il rimedio della tua grazia
gli restituisca la salute.

D ) R ito ro m a n o a ttu a le

La struttura del nuovo rito comporta la consueta semplifica­


zione (con 4 parti), e insieme una maggiore varietà di testi.
Ometteremo i testi biblici che si usano per le formule di saluto (Le
10,5; 2Cor 13,13; Rom 1,7; 2Cor 1,3: cf. SUI 70) ora pronunciate
dal solo celebrante (senza dialogo); invece riportiamo la nuova
formula di aspersione, che sostituisce l'antico testo dell'«Asper­
ges», con un riferimento più battesimale.
a) Aspersione con t'acqua benedetta: SUI 71
786 Ravviva in noi. Signore, nel segno di quest'acqua benedet­
ta, il ricordo del battesimo e la nostra adesione a Cristo Signore,
crocifisso e risorto per la nostra salvezza.
b) Orazione (al posto della allocuzione): SUI 239
Questo testo fa riferimento alla testimonianza biblica del
sacramento, presente in tutte le liturgie antiche e recenti: nel rito
precedente, il riferimento al testo di Giacomo aveva luogo solo
alla fine della celebrazione.
787 Signore Dio, che per mezzo dell’apostolo tuo Giacomo hai
detto: — Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della chiesa e
preghino su di lui. dopo averlo unto con olio, nel nome del
Signore, e la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore
lo rialzerà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati —:
ti preghiamo con fiducia di essere vicino a noi che siamo qui
riuniti e di custodire il nostro fratello infermo N. (e gli altri
malati qui degenti) con la tua benigna misericordia.
c) Formula 11 di benedizione deli olio; SUI 77-bis

Questa formula di ricambio, rispetto a quella antica già


riportata (Ge 382: n. 772, con incipit trinitario e soppressione
della parentesi: «nude unxisti» non riferita aliolio), nella prima
parte riprende le preghiere di rendimento di grazie suliolio già
benedetto (cf. n. 789).
Rendimento di grazie suliolio da benedire: SUI 77
788 Benedetto sei tu. o Dio Padre onnipotente, che per noi e
la nostra salvezza hai mandato nel mondo tuo Figlio. R. Gloria a
te. Signore!
Benedetto sei tu. o Dio. Figlio Unigenito, che ti sei fatto
uomo per guarire le nostre infermità. R. Gloria a te. Signore!
Benedetto sei tu. o Dio, Spirito Santo Paraclito, che con la
tua forza inesauribile sostieni la nostra debolezza. R. Gloria a
te. Signore!
Vieni, Signore, in mezzo a noi, benedici quest’olio preparato
per il conforto e il sollievo di chi soffre, e fa' che la santa unzione
accompagnata dalla preghiera della fede, liberi gli infermi da
ogni male.
Suliolio già benedetto: SUI 77 (la I parte è comune)
789 Signore, il nostro fratello N. che riceve nella fede l'unzio­
ne di questo santo olio, vi trovi sollievo nei suoi dolori e
conforto nelle sue sofferenze.
d) Formula di unzione sacramentale: SUI 76
Le prime parole sono riprese daliantìca formula romana;
mentre la seconda affermazione («ti aiuti il Signore...») introduce
il concetto che la realtà (res) del sacramento è la grazia dello
Spirito (cf. Pr SUI, 6: testo ispirato al Clone, di Trento, Sess. A7V,
e. 2: DS 1696); le ultime parole si rifanno a Gc 5,15.
790 Per questa santa unzione e la tua piissima misericordia, ti
aiuti il Signore con la grazia dello Spirito santo. R. Amen.
E liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi.
Amen.
e) Orazioni dopo Funzione
Dalle sei orazioni che seguono l'unzione, quattro riguardano
categorie particolari: per una persona anziana (SUI ISO), per un
infermo in grave pericolo, per colui che riceve dopo l'unzione il
viatico (SUI 181), per un agonizzante (SUI 80); le altre due sono
generiche. Di queste due ultime, la prima riprende la corrispon­
dente preghiera dell'antico rituale, omettendone però l'introduzio­
ne che faceva riferimento al testo di Gc 5,13-15 a cui il nuovo rito
fa riferimento airinizio, con l'allocuzione o con la orazione
iniziale.
Orazione per gli effetti della unzione: SUI 79 (cf. Ge 1540)
791 O Gesù nostro Redentore, con la grazia dello Spirito
santo conforta questo nostro fratello, guarisci le sue infermità,
perdona i suoi peccati, allontana da lui le sofferenze deU'anima e
del corpo, e fa' che ritorni al consueto lavoro in piena serenità e
salute.
Orazione alternativa: Sui 79: il significato della malattia nel
disegno pasquale
792 Signore Gesù Cristo, che ti sei fatto uomo per salvarci dal
peccato e dalle malattie, guarda con bontà questo nostro fratello
che attende da te la salute del corpo e dello spirito: nel tuo nome
noi gli abbiamo dato la santa unzione, tu donagli vigore e
conforto, perché ritrovi le sue energie, vinca ogni male e nella
sua presente sofferenza si senta unito alla tua passione reden­
trice.
Preghiera dell'imposizione delle mani sugli infermi: MA 1,81-82
(EEFL 2259)

E) R ito ambrosiano

Il rito della imposizione delle mani sugli infermi, che sembra


comune nel sec. IV a Milano (cf. Ambrogio, De poenit. 1,8,26, ai
Novaziani) e che precedeva le unzioni, è accompagnato da una
antica orazione che attua la frase della Ep. di Giacomo (preghino
su di lui: la preghiera della fede): cf. P. Borella, in A. 1944, 49~
57.

793 Invoco il santo e venerabile nome della tua gloria, o Dio


eccelso. Padre onnipotente, che hai fatto il cielo e la terra, il
mare e ogni cosa che è in essi. Dio di Abramo, Dio di Isacco,
Dio di Giacobbe, che abiti nell’alto dei cieli e guardi le cose
umili, volgi lo sguardo sulla imposizione delle nostre mani, che
facciamo su questo tuo servo N., perché queste mani agiscano [
spiritualmente su di lui. Donagli, o Signore, la salute del corpo,
l'integrità della mente, la lunghezza della vita, la prosperità
nella salute; e liberalo da ogni turbamento del nemico, tu che
hai liberato i figli di Israele dalla terra di Egitto, Pietro dalla
custodia del carcere. Paolo dalle catene, Susanna dal falso
crimine. Teda in mezzo allo spettacolo, Daniele dalla fossa dei
leoni, i tre giovani dalla fornace di fuoco ardente. Giona dal
profondo del mare. Lot da Sodoma; così da avere misericordia
di lui. Signore- tu che hai avuto misericordia della tua città di
Ninive nella quale abitavano più di centoventimila uomini.
Signore, sii per lui aiuto, protezione e difesa, come lo fosti perii
tuo servo Davide nel vincere Golia; e apri gli occhi del suo cuore
a conoscere la tua volontà, come hai aperto gli occhi del capo di
Tobia per vedere le cose visibili; in tal modo conducilo al tuo
regno celeste: per.
F) R ito bizantino

Dal rituale contenuto nellEucologio del «Cod. Barberinus»


greco 336 (VIIl-IX sec.), e da un altro manoscritto del Sinai del
sec. XIII (cod. 960), si può descrivere il rito dellunzione. Dopo
aver benedetto l'olio, il prete Vapplica a tre riprese, sotto forma di
una grande croce, tracciata dalla testa ai piedi del malato, e poi da
una mano all'altra. / testimoni più recenti di questa prassi
enumerano i sensi a cui applicare l'unzione: fronte, orecchie.
petto, mani, talvolta anche narici, mento, collo, ecc.
Preghiera principale delle unzioni: Goar 388 (EEFL 2990-c)
794 Padre santo, medico delle anime e dei corpi, che ci hai
inviato il tuo Figlio Unigenito, nostro Signore e nostro Dio, per
guarire ogni malattia e preservarci dalla morte: libera anche, per
la grazia del tuo Cristo, il tuo servo N. dalla infermità corporale
che lo affligge, e vivificalo secondo il tuo beneplacito (per
['intercessione della santissima Signora Madre di Dio e sempre
vergine Maria; per la protezione delle venerande potenze
supercelesti e incorporee; per la virtù della preziosa e vivificante
croce, del glorioso e degno di onore Profeta, Precursore e
Battista Giovanni, dei santi gloriosi e celebri in tutto il mondo
Apostoli, dei santi gloriosi e vittoriosi Martiri, dei deiferi nostri
padri, dei santi medici anargiri (non spinti da danaro) Cosma e
Damiano, di Ciro e Giovanni, e di Pantaleone e di Ermolao, di
Sampsone e di Diomede, di Fozio e di Aniceto; dei santi e giusti
progenitori di Dio Gioacchino e Anna, e di tutti i santi. Amen.

G) Ruo cono (RO 11,484-487)

Orazione dell'olio degli infermi, che si chiama lucerna (fanos;


arabo: candela)
Si pone presso l'infermo una lampada d'olio di oliva con sette
stupini; oppure sette ceri spenti; in caso di necessità può bastare
uno solo. Prima di ricevere Punzione, bisogna che il malato
confessi i suoi peccati. Poi il prete comincia con una preghiera di
azione di grazie; quindi si recita il Sai 50; infine si recita la
preghiera degli infermi;
795 O Salvatore degli uomini, che per mezzo dell’olio santo
hai dato la grazia ai profeti, ai re, e sommi sacerdoti, dona pure,
per mezzo di questo olio divino, la tua grazia al tuo servo che ne
è unto; proteggilo da ogni assalto diabolico, volgi a lui il tuo
volto misericordioso, guardalo con bontà, benedicilo e stendi la
tua mano onnipotente e dona al tuo servo la sanità dell'anima e
del corpo, per intercessione di colei che è l'oliva piantata nella
casa di Dio. la Madre della salvezza.
Dopo un'altra preghiera del prete, a cui il popolo risponde
con il «Kyrie eleison», il prete versa un po' d'olio nella lampada e
accende il lucignolo e dice:
Preghiera sull'olio
796 Signore misericordioso, guaritore delle ferite delle nostre
anime e dei nostri corpi, santifica questo olio perché apporti a
tutti coloro, che ne saranno unti, la salute e la liberazione da
tutte le contaminazioni dello spirito, e dai dolori del corpo;
affinché, in questo, anche il tuo santo nome sia glorificato; (a
voce alta). Poiché a te appartengono la gloria e la salvezza, e noi
facciamo salire a te la gloria. Padre. Figlio e Spirito Santo, ora e
sempre e nei secoli dei secoli.

Potrebbero piacerti anche