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Dipartimento Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A.

Data 08-03-2020
Telefono +39 800-827013
Fax +39 02 21272 402
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Eurocondotti Pizzimenti srl
Via Girolamo Savonarola n.36/38
90135 Palermo

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Specifica per sistemi di installazione sismo resistenti di
90135 Palermo
impianti
P.Iva 05580600822

Uff. Tecnico 3453811853

eurocondotti.ufftecnico@gmail.com
Cantiere: PROGETTO PILOTIS CHIESI FARMACEUTICI – NUOVO EDIFICIO SERVIZI
COMPARTO PRODUTTIVO VIA SAN LEONARDO 96, PARMA -
TIPOLOGICI COORDINATI CON IDRICO/ELETTRICO E VENTILAZIONE
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dell’art. 2497 e seguenti del C.C. da parte di Hilti Aktiengesellschaft
RAEE N. IT08020000001827 del 18/2/08
Gentile Professionista,

con riferimento ai dati da Voi rilevati e trasmessi all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. in data
05/03/2020, con la presente siamo a inviarVi la Documentazione Operativa concernente il sistema
di staffaggio antisismico richiesto, completa dei relativi Allegati.
La Documentazione Operativa in questione ha la funzione di illustrare le modalità applicative dei
prodotti HILTI da Voi acquistati ed è stata predisposta utilizzando il software Hilti Profis Installation,
mediante elaborazione dei dati da Voi forniti.

Definizione dei carichi statici


Ai fini della definizione della specifica, sono stati considerati i seguenti carichi

Interasse Peso
Elemento kg/m kN/m
statico Proprio* [kN]

Φ63 18,00 2,00 0,18 0,35


Φ76 18,00 2,00 0,18 0,35
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18
Tipologico 1
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18
Φ160 vent 3,60 2,00 0,04 0,07
Φ200 vent 5,60 2,00 0,05 0,11
TOTALE 81,20 2,00 0,80 1,59
1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18
1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18
1" 7,00 2,00 0,07 0,14
1" 7,00 2,00 0,07 0,14
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10
Tipologico 2
can. Elett 30,00 2,00 0,29 0,59
can. Elett 40,00 2,00 0,39 0,78
TOTALE PRIMO
122,00 2,00 1,20 2,39
RIPIANO
500X300 vent 14,10 2,00 0,14 0,28
Φ200 vent 5,60 2,00 0,05 0,11
TOTALE SECONDO
19,70 2,00 0,19 0,39
RIPIANO
Tipologico 3 1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18
1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18
1" 7,00 2,00 0,07 0,14
1" 7,00 2,00 0,07 0,14
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10
DN32 gas med 5,00 2,00 0,05 0,10

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Interasse Peso
Elemento kg/m kN/m
statico Proprio* [kN]

Tipologico 3 can. Elett 30,00 2,00 0,29 0,59


can. Elett 40,00 2,00 0,39 0,78
TOTALE PRIMO
122,00 2,00 1,20 2,39
RIPIANO
1000X500 vent 35,90 2,00 0,35 0,70
TOTALE SECONDO
35,90 2,00 0,35 0,70
RIPIANO

* I CARICHI DESUNTI DAGLI ELABORATI INVIATI SONO STATI CONSIDERATI COME PESO PROPRIO

I dati tecnici presi in esame sono il risultato di rilievi in cantiere effettuati in autonomia dal cliente
senza il supporto di Hilti Italia S.p.A..

Combinazioni di carico
Per tutte le staffe, sia quelle statiche sia quelle antisismiche, è stata presa in considerazione la
seguente combinazione di carico:
CO1: GLC1 + QLC2
Dove G = 1,35 Q =1,5
Per le staffe antisismiche sono altresì state prese in considerazione le seguenti combinazioni di
carico per azione sismica.
CO2: GLC1 + QLC2 ± Ex (combinazione sisma longitudinale)
CO3: GLC1 + QLC2 ± Ey (combinazione sisma trasversale)
Dove G = Q =1

Se la staffa presa in considerazione comprende controventi sia longitudinali che trasversali,


si deve tener conto della percentuale del 30% nella direzione del sisma non principale e
viceversa → 100% in direzione x e 30% in direzione Y e viceversa → GLC1 + QLC2 ± Ex ±
0,3Ey (esempio)

Definizione dei carichi sismici


Per quanto riguarda lo studio delle sollecitazioni sismiche, si è fatto riferimento a:
 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 17/01/18 - § 7.2.3 e § 7.2.4
 Circolare Applicativa delle nuove tecniche per le costruzioni approvate con il D.M. 17/01/18
- § C7.2.3 e § C7.3.3.2.
Lo stato limite considerato nelle verifiche è di Salvaguardia della Vita (SLV) in termini di resistenza,
o Stato Limite di Operatività (SLO) in termini di resistenza e di deformabilità massima se
espressamente richiesto in accordo al §7.3.6 delle Norme Tecniche delle Costruzioni 2018. Le
verifiche di funzionalità dell’impianto rispetto alla deformata dell’elemento di supporto dovranno
essere integrate a cura della committenza
Qualora ritenute necessarie, ulteriori verifiche per altri Stati Limite non considerati dalla presente
relazione dovranno essere integrate a cura della committenza.

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Nella parte sottostante si riportano i paragrafi di riferimento estratti dalle Norme Tecniche delle
Costruzioni 2018 (§ 7.2.3, § 7.2.4 e § 7.3.6) e delle Circolare Applicativa delle nuove tecniche per le
costruzioni approvate con il D.M. 17/01/18 - § C7.2.3 e § C7.3.3.2.

7.2.3 CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI SECONDARI ED ELEMENTI


COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI

ELEMENTI SECONDARI
Alcuni elementi strutturali possono essere considerati “secondari”; nell’analisi della risposta sismica, la
rigidezza e la resistenza alle azioni orizzontali di tali elementi possono essere trascurate. Tali elementi sono
progettati per resistere ai soli carichi verticali e per seguire gli spostamenti della struttura senza perdere
capacità portante. Gli elementi secondari e i loro collegamenti devono quindi essere progettati e dotati di
dettagli costruttivi per sostenere i carichi gravitazionali, quando soggetti a spostamenti causati dalla più
sfavorevole delle condizioni sismiche di progetto alla SLC, valutati, nel caso di analisi lineare, secondo il §
7.3.3.3, oppure, nel caso di analisi non lineare, secondo il § 7.3.4.
In nessun caso la scelta degli elementi da considerare secondari può determinare il passaggio da struttura
“irregolare” a struttura “regolare” come definite al § 7.2.1., né il contributo totale alla rigidezza ed alla resistenza
sotto azioni orizzontali degli elementi secondari può superare il 15% dell’analogo contributo degli elementi
primari.

ELEMENTI COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI


Per elementi costruttivi non strutturali s’intendono quelli con rigidezza, resistenza e massa tali da influenzare
in maniera significativa la risposta strutturale e quelli che, pur non influenzando la risposta strutturale, sono
ugualmente significativi ai fini della sicurezza e/o dell’incolumità.
La capacità degli elementi non strutturali, compresi gli eventuali elementi strutturali che li sostengono e
collegano, tra loro e alla struttura principale, deve essere maggiore della domanda sismica corrispondente a
ciascuno degli stati limite da considerare (v. § 7.3.6.). Quando l’elemento non strutturale è costruito in cantiere,
è compito del progettista della struttura individuarne la domanda e progettarne la capacità in accordo a
formulazioni di comprovata validità ed è compito del direttore dei lavori verificarne la corretta esecuzione;
quando invece l’elemento non strutturale è assemblato in cantiere, è compito del progettista della struttura
individuarne la domanda, è compito del fornitore e/o dell’installatore fornire elementi e sistemi di collegamento
di capacità adeguata ed è compito del direttore dei lavori verificarne il corretto assemblaggio.
Se la distribuzione degli elementi non strutturali è fortemente irregolare in pianta, gli effetti di tale irregolarità
debbono essere valutati e tenuti in conto. Questo requisito si intende soddisfatto qualora di incrementi di un
fattore 2 l’eccentricità accidentale di cui al § 7.2.6.
Se la distribuzione degli elementi non strutturali è fortemente irregolare in altezza, deve essere considerata la
possibilità di forti concentrazioni di danno ai livelli caratterizzati da significative riduzione degli elementi non
strutturali rispetto ai livelli adiacenti.
Questo requisito s’intende soddisfatto qualora di incrementi di un fattore 1,4 la domanda sismica sugli elementi
verticali (pilastri e pareti) dei livelli con significativa riduzione degli elementi non strutturali.
La domanda sismica sugli elementi non strutturali può essere determinata applicando loro una forza
orizzontale Fa definita come segue:

(𝑆𝑎 ∗ 𝑊𝑎)
𝐹𝑎 = (7.2.1)
𝑞𝑎

dove
 Fa è la forza sismica orizzontale distribuita o agente al centro di massa dell’elemento non strutturale,
nella direzione più sfavorevole, risultante delle forze distribuite proporzionali alla massa;
 Wa è il peso dell’elemento;
 Sa è l’accelerazione massima, adimensionalizzata rispetto a quella di gravità, che l’elemento non
strutturale subisce durante il sisma e corrisponde allo stato limite in esame (v. § 3.2.1)
 qa è il fattore di comportamento dell’elemento.

In assenza di specifiche determinazioni, per Sa e qa può farsi utile riferimento a documenti di comprovata
validità.

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In mancanza di analisi più accurate Sa può essere calcolato nel seguente modo estratto dall’Eurocodice 8:

7.2.4 CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI


Il presente paragrafo fornisce indicazioni utili per la progettazione e l’installazione sismica degli impianti, intesi
come insieme di: impianto vero e proprio, dispositivi si alimentazione dell’impianto, collegamenti tra gli impianti
e la struttura principale.
A meno di contrarie indicazioni della legislazione nazionale di riferimento, della progettazione antisismica degli
impianti è responsabile il produttore, della progettazione antisismica degli elementi di alimentazione e
collegamento è responsabile l’installatore, della progettazione antisismica degli orizzontamenti, delle
tamponature e dei tramezzi a cui si ancorano gli impianti è responsabile in progettista strutturale.
La capacità dei diversi elementi funzionali costituenti l’impianto, compresi gli elementi strutturali che li
sostengono e collegano, tra loro e alla struttura principale, deve essere maggiore della domanda sismica
corrispondente a ciascuno degli stati limite da considerare (v. § 7.3.6). E’ compito del progettista della struttura
individuare la domanda, mentre è compito del fornitore e/o dell’installatore fornire impianti e sistemi di
collegamento di capacità adeguata.
Non ricadano nelle prescrizioni successive e richiedono uno specifico studio gli impianti che eccedono il 30%
del carico permanente totale del campo di solaio su cui sono collocati o del pannello di tamponatura o di
tramezzatura a cui sono appesi o il 10% del carico permanente totale dell’intera struttura.
In assenza di più accurate valutazioni, la domanda sismica agente per la presenza di un impianto sul pannello
di tamponatura o di tramezzatura a cui l’impianto è appeso, si può assimilare ad un carico uniformemente
distribuito di intensità 2Fa/S, dove Fa è la forza di competenza di ciascuno degli elementi funzionali componenti
l’impianto applicata al baricentro dell’elemento e calcolata utilizzando l’equazione [7.2.1] e S è la superficie del
pannello di tamponatura o di tramezzatura. Tale carico distribuito deve intendersi agente sia ortogonalmente
sia tangenzialmente al piano medio del pannello.
In accordo con i criteri della progettazione in capacità gli eventuali componenti fragili devono avere capacità
doppia di quella di eventuali componenti duttili ad essi contigui, ma non superiore a quella richiesta da
un’analisi eseguita con modello elastico e fattore di comportamento q pari ad 1,5. La domanda valutata con i
criteri della progettazione in capacità può essere assunta non superiore alla domanda valutata per il caso di
comportamento strutturale non dissipativo.
Gli impianti non possono essere vincolati alla costruzione contando sull’effetto dell’attrito, bensì debbono
essere collegati ad essa con dispositivi di vincolo rigidi o flessibili; gli impianti a dispositivi di vincolo flessibili
sono quelli che hanno periodo di vibrazione T ≥ 0,1s valutato tenendo conto della sola deformabilità del vincolo.
Se si adottano dispositivi di vincolo flessibili i collegamenti di servizio dell’impianto debbono essere flessibili e
non possono far parte del meccanismo di vincolo.
Deve essere limitato il rischio di fuoriuscite incontrollate di gas o fluidi, particolarmente in prossimità di utenze
elettriche e materiali infiammabili, anche mediante l’utilizzo di dispositivi di interruzione automatica della
distribuzione. I tubi per la fornitura del gas o fluidi, al passaggio dal terreno alla costruzione, debbono essere
progettati per sopportare senza rotture i massimi spostamenti relativi costruzione-terreno dovuti all’azione
sismica corrispondente a ciascuno degli stati limite considerati (v. § 7.3.6).

7.3.6. RISPETTO DEI REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE


Per tutti gli elementi strutturali primari e secondari, gli elementi non strutturali e gli impianti si deve verificare
che il valore di ciascuna domanda di progetto, definito dalla tabella 7.3.III per ciascuno degli stati limite richiesti,
sia inferiore al corrispondente valore della capacità di progetto.
Le verifiche degli elementi strutturali primari (ST) si eseguono, come sintetizzato nella tabella 7.3.III, in
dipendenza della Classe d’Uso (CU):
 nel caso di comportamento strutturale non dissipativo, in termini di rigidezza (RIG) e di resistenza
(RES), senza applicare le regole specifiche dei dettagli costruttivi e della progettazione in capacità;
 nel caso di comportamento strutturale dissipativo, in termini di rigidezza (RIG), di resistenza (RES) e
di duttilità (DUT) (quando richiesto), applicando le regole specifiche dei dettagli costruttivi e della
progettazione in capacità. Le verifiche degli elementi strutturali secondari si effettuano solo in termini
di duttilità.

Le verifiche degli elementi non strutturali (NS) e degli impianti (IM) si effettuano in termini di funzionamento
(FUN) e stabilità (STA), come sintetizzato nella tabella 7.3.III, in dipendenza della Classe d’Uso (CU).

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Le verifiche allo stato limite di prevenzione del collasso (SLC), a meno di specifiche indicazioni, si svolgono
soltanto in termini di duttilità e solo qualora le verifiche in duttilità siano espressamente richieste (v.§7.3.6.1)

C7.2.3 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI STRUTTURALI


[..] La norma consente infine di ridurre la domanda sismica Sa su ciascun elemento non strutturale attraverso
uno specifico fattore di comportamento qa. In tabella [C7.2.I] sono riportati i valori di qa utilizzabili per le
tipologie ricorrenti di elementi non strutturali.

[..] l’accelerazione massima Sa(Ta) può essere determinata attraverso l'espressione [C7.2.5].
In alternativa all’utilizzo di specifici spettri di risposta di piano e nell’ipotesi di andamento delle accelerazioni
strutturali linearmente crescenti con l’altezza, l’accelerazione massima Sa (Ta) può essere determinata
attraverso l'espressione [C7.2.5 o 11].

dove:
 α è il rapporto tra accelerazione massima del terreno ag su sottosuolo tipo A da considerare nello
stato limite in esame (si veda § 3.2.1) e l'accelerazione di gravità g;
 S è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche secondo
quanto riportato nel § 3.2.3.2.1;
 Ta è il periodo fondamentale di vibrazione dell'elemento non strutturale;

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 T1 è il periodo fondamentale di vibrazione della costruzione nella direzione considerata;
 z è la quota del baricentro dell'elemento non strutturale misurata a partire dal piano di fondazione;
 H è l'altezza della costruzione misurata a partire dal piano di fondazione.
 a, b, ap sono parametri definiti in accordo con il periodo fondamentale di vibrazione della costruzione
(si vedano Fig. C.7.2.4 eTabella C.7.2.II).

Per le strutture con isolamento sismico si assume sempre z = 0.

[..]

Ottimizzazione del rapporto Ta/T1 (estratto dal Manuale Hilti ‘Installazioni di impianti resistenti
al sisma’)
Gli edifici normalmente presentano frequenze di vibrazione relativamente piccole. Specialmente per edifici alti
e/o snelli sono predominanti valori inferiori a 1 Hz (periodo fondamentale di vibrazione T1 > 1s).¹
Elementi non strutturali come apparecchiature e macchinari, ed in particolare componenti relativamente piccoli
e leggeri, rispetto alla struttura dell’edificio sono molto più rigidi e mostrano frequenze fondamentali di
vibrazione maggiori di 10 Hz. In presenza di strutture con controventi sismici, il rischio di avere fenomeni di
risonanza e/o un’amplificazione del carico statico equivalente è trascurabile.
In questo caso (supporti controventati) il valore del rapporto Ta/T1 è decisamente piccolo ed è quindi
consentito approssimarlo a zero (Ta/T1 ≈ 0) per determinare il carico statico equivalente.²

(1): Report BBS Engineers – 1013.1 (2010) / Metodo Rayleigh semplificato (Alessandro Dazio e Thomas
Wenk)
(2): Department of Structural Engineering University of California, San Diego, report N°: SSRP–2013/16

In tutti gli altri casi (supporti privi di controventi) il periodo di vibrazione T 1 viene calcolato come
indicato nel par. 4.3.3.2.2 dell’Eurocodice 8:

Per la determinazione del periodo fondamentale di vibrazione (T1) della struttura, possono essere
utilizzate espressioni di dinamica strutturale (per esempio il metodo di Rayleigh).

Per costruzioni con altezza fino a 40m il valore di (T1) (espresso in s) può essere approssimato
all’espressione di seguito:

3⁄
𝑇1 = 𝐶𝑡 ∙ 𝐻 4 (4.6)

dove:
 H è l’altezza della costruzione, in metri, dal piano di fondazione
 Ct vale 0,085 per costruzioni con struttura a telaio in acciaio, 0,075 per costruzioni con struttura a
telaio in calcestruzzo armato e 0,050 per costruzioni con qualsiasi altro tipo di struttura.

L’entità delle forze si ottiene dall’ordinata dello spettro di progetto corrispondente al periodo T 1 e la loro
distribuzione sulla struttura segue la forma del modo di vibrare principale nella direzione in esame, valutata in
modo approssimato.
Come H viene considerata l’altezza/calata/larghezza della staffa.
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Di seguito si riportano alcune delle ipotesi utilizzate nel calcolo dell’azione sismica:

Fo 0,159
ag/g 0,1656
Vr 50
Classe d’uso III
Ss 1,80
ST 1
S = SS*ST 1,80
Categoria suolo D
Categoria topografica T1
Fattore di struttura qa 2
Parametro periodo fondamentale 0,300
Parametro periodo fondamentale 1,200
Parametro periodo fondamentale 4,000
Altezza struttura H 17,00 m
Altezza massima baricentro staffa Z1 8,00 m
Sa/qa 0,60

Sulla base dei dati sopra riportati l’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. ha calcolato per i diversi
tipologici le spinte orizzontali dovute al sisma. I valori in dettaglio sono di seguito riportati:
Staffa controventata
Peso Interasse Interasse Carico sismico [kN]
Interasse
Elemento kg/m kN/m Proprio sismico sismico
statico X Y
[kN] X Y

Φ63 18,00 2,00 0,18 0,35 6,00 6,00 0,37 0,37


Φ76 18,00 2,00 0,18 0,35 6,00 6,00 0,37 0,37
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
Tipologico 1
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
DN32 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
Φ160 vent 3,60 2,00 0,04 0,07 6,00 6,00 0,07 0,07
Φ200 vent 5,60 2,00 0,05 0,11 6,00 6,00 0,11 0,11
TOTALE 81,20 2,00 0,80 1,59 6,00 6,00 1,65 1,65
1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
1" 7,00 2,00 0,07 0,14 6,00 6,00 0,14 0,14
1" 7,00 2,00 0,07 0,14 6,00 6,00 0,14 0,14
DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
Tipologico 2 med
DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
med
DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
med
DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
med
8/11
can. Elett 30,00 2,00 0,29 0,59 6,00 6,00 0,10 0,10
can. Elett 40,00 2,00 0,39 0,78 6,00 6,00 0,14 0,14
TOTALE
PRIMO 122,00 2,00 1,20 2,39 6,00 6,00 1,29 1,29
RIPIANO
500X300
14,10 2,00 0,14 0,28 6,00 6,00 0,29 0,29
vent
Φ200 vent 5,60 2,00 0,05 0,11 6,00 6,00 0,11 0,11
TOTALE
SECONDO 19,70 2,00 0,19 0,39 6,00 6,00 0,40 0,40
RIPIANO
1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
1"1/4 9,00 2,00 0,09 0,18 6,00 6,00 0,18 0,18
1" 7,00 2,00 0,07 0,14 6,00 6,00 0,14 0,14
1" 7,00 2,00 0,07 0,14 6,00 6,00 0,14 0,14
DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
med
DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
med
DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
med
Tipologico 3 DN32 gas
5,00 2,00 0,05 0,10 6,00 6,00 0,10 0,10
med
can. Elett 30,00 2,00 0,29 0,59 6,00 6,00 0,10 0,10
can. Elett 40,00 2,00 0,39 0,78 6,00 6,00 0,14 0,14
TOTALE
PRIMO 122,00 2,00 1,20 2,39 6,00 6,00 1,29 1,29
RIPIANO
1000X500
35,90 2,00 0,35 0,70 6,00 6,00 0,73 0,73
vent
TOTALE
SECONDO 35,90 2,00 0,35 0,70 6,00 6,00 0,73 0,73
RIPIANO

* Valori utilizzati per il dimensionamento delle staffe.

Ipotesi Applicativa
L’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. ha predisposto l’Ipotesi Applicativa per lo staffaggio sismico
richiesto sulla base dei calcoli e degli elaborati qui allegati.
Ogni variazione rispetto a tale geometria rende l’Ipotesi Applicativa del tutto inidonea e la
stessa non potrà essere quindi da Voi utilizzata, nemmeno parzialmente.
È possibile visualizzare le sollecitazioni di progetto agenti sui supporti all’interno dell’Allegato A alla
voce ‘Supporti: Forze globali’
L’Ipotesi Applicativa sopra riportata rappresenta una stima teorica ed è il risultato di un calcolo “puro
- matematico”, che, in quanto tale, non tiene conto di eventuali sfridi dovuti al taglio dei binari. I dati
considerati sono soggetti a variazioni in funzione delle effettive condizioni di posa riscontrate in
cantiere e di qualsiasi altra informazione non presente o non comunicata nel materiale pervenuto
all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A..

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Il dimensionamento e la verifica del tipo di fissaggio alla struttura non sono stati oggetto di esame
da parte dell’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. e dovranno quindi essere verificati. Il tipo di
ancoraggio descritto nell’Allegato A è da ritenersi puramente indicativo. Il cliente e/o l’utilizzatore
finale dovranno provvedere a scegliere la tipologia di fissaggio più idonea in funzione dei carichi
agenti e della tipologia del materiale base.
Nel caso di fluidi in temperatura il cliente dovrà provvedere all’installazione di slitte e le stesse
dovranno essere scelte in funzione dei carichi sollecitanti. Pertanto il dimensionamento dovrà essere
rivalutato. Nel caso in cui i supporti dimensionati, una volta in esercizio, siano interessati da altre
forze orizzontali oltre a quelle già considerate, sarà Vostra cura prevedere e verificare opportuni
sistemi di irrigidimento per contrastare tali forze.
Nel caso in cui gli elementi staffati, una volta in esercizio, siano interessati da vibrazioni, sarà Vostra
cura prevedere opportuni dispositivi antivibranti per assorbire le vibrazioni ed impedire che esse
vengano trasmesse ai supporti.
Le verifiche si basano sull’ipotesi di ridistribuzione delle azioni sismiche in ugual misura sulle staffe
controventate tramite gli elementi staffati. Poiché non è possibile valutare se l’impianto nel suo
complesso è sufficientemente rigido per poter ridistribuire le azioni in tal modo, sarà onere della
committenza valutare questo aspetto e prevedere nel caso opportuni irrigidimenti nel piano per la
trasmissione delle azioni orizzontali.
Sarà inoltre onere del cliente verificare che tutti gli impianti siano efficacemente vincolati a tutte le
staffe su cui gravano.
Sarà Vostra cura verificare in cantiere: i) che le dimensioni geometriche dello staffaggio siano adatte
agli elementi che dovranno essere fissati; ii) le quote e le misure riportate nei disegni allegati, prima
di procedere con il taglio dei vari elementi; iii) le deformazioni massime che gli elementi che verranno
fissati al di sopra dei supporti possono accettare.
L’Ipotesi Applicativa predisposta dall’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. è il risultato dell’elaborazione
di dati da Voi forniti. In presenza di ulteriori elementi non comunicati all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia
S.p.A. che possano incidere sul contesto applicativo e che non siano stati indicati nella
documentazione da Voi fornita, in quanto rilevabili solo nel contesto concreto di applicazione,
l’Ipotesi Applicativa non potrà essere utilizzata e sarà Vostra cura verificare la compatibilità delle
nostre indicazioni con le condizioni concrete di applicazione.
L’Ipotesi Applicativa potrà essere da Voi utilizzata solamente a condizione che la correttezza dei dati
da Voi forniti sia stata da Voi stessi accuratamente verificata, anche con l’ausilio di un professionista
iscritto all’Albo, da Voi incaricato, ove necessario. L’Ipotesi Applicativa non potrà invece essere
utilizzata nell’ipotesi in cui le condizioni applicative da Voi comunicate all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia
S.p.A. siano variate, anche solo parzialmente. Sarà comunque Vostra cura verificare la compatibilità
delle nostre indicazioni con le condizioni concrete di applicazione, anche con l’ausilio di un
professionista iscritto all’Albo, da Voi incaricato.
L’Ipotesi Applicativa ed i documenti ad essa allegati, la loro elaborazione e predisposizione sono
prestazioni accessorie alla vendita di prodotti HILTI finalizzate esclusivamente ad offrirVi un supporto
operativo per lo staffaggio sismico richiesto e non costituiscono attività qualificabile come, ovvero
assimilabile allo, svolgimento di prestazioni professionali e/o d’opera intellettuale.

Termini e modalità di utilizzo del software Hilti Profis Installation


I dati tecnici da Voi forniti sono stati inseriti nel Software Hilti Profis Installation da Hilti Italia S.p.A.,
la quale non assume pertanto alcuna responsabilità circa la correttezza e l’idoneità dei suddetti dati.
La Documentazione Operativa ed i relativi Allegati sono il risultato dell’elaborazione da parte del
suddetto software dei dati da Voi forniti e contiene le istruzioni personalizzate da utilizzare per
l’installazione del sistema di fissaggio richiesto.

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La Documentazione Operativa ed i relativi Allegati potranno essere utilizzati solamente a condizione
che la correttezza dei dati da Voi forniti sia stata da Voi stessi accuratamente verificata. La
Documentazione Operativa ed i relativi Allegati non potranno essere utilizzati nell’ipotesi in cui le
condizioni applicative da Voi comunicate all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. siano variate, anche
solo parzialmente. Sarà comunque Vostra cura verificare la compatibilità delle nostre indicazioni con
le condizioni concrete di applicazione.
L’inserimento dei dati nel software Hilti Profis Installation, la loro elaborazione e la predisposizione
della Documentazione Operativa e dei relativi Allegati da parte di Hilti Italia S.p.A. sono prestazioni
post vendita finalizzate esclusivamente ad offrirVi un supporto operativo per l’installazione del
sistema di fissaggio richiesto e non costituiscono attività qualificabile come, ovvero assimilabile allo,
svolgimento di prestazioni professionali e/o d’opera intellettuale. Tutti i dati inseriti nella
Documentazione Operativa ed i relativi Allegati, ove necessario, dovranno essere da Voi verificati
ed approvati da un professionista iscritto all’Albo, da Voi incaricato.

Note
La presente Documentazione Operativa ed i relativi Allegati sono stati predisposti sulla base: i) dei
dati e delle informazioni fornite all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. dal cliente; ii) delle schede
tecniche relative ai prodotti HILTI; iii) dell’attuale livello di conoscenza tecnica (“stato dell’arte”).
La presente Documentazione Operativa ed i relativi Allegati potranno essere utilizzati dal cliente
solamente a condizione che: i) vengano impiegati esclusivamente prodotti originali HILTI, come
indicati nella presente Documentazione Operativa e nei relativi Allegati; ii) i suddetti prodotti originali
HILTI siano installati da un soggetto qualificato, competente ed esperto, in modo che siano
rispettatati gli standard operativi e l’attuale livello di conoscenza tecnica (“stato dell’arte”); iii) sia
rigorosamente rispettato il contenuto della presente Documentazione Operativa e dei relativi
Allegati; iv) il cliente e/o l’utilizzatore finale abbiano verificato la compatibilità tra le condizioni effettive
rilevate nel cantiere e l’idoneità del prodotto HILTI a soddisfare le esigenze richieste dal cliente.
Pertanto, nell’ipotesi in cui il cliente e/o l’utilizzatore finale non rispettino rigorosamente le suddette
condizioni, Hilti Italia S.p.A. non potrà essere in alcun modo considerata responsabile.
Hilti Italia S.p.A. non potrà altresì essere in alcun modo considerata responsabile, nell’ipotesi in cui
i soggetti incaricati di eseguire i fissaggi non si attengano scrupolosamente alle modalità e ai dati di
posa riportati nella rispettiva scheda tecnica scaricabile al sito www.hilti.it nella apposita sezione
denominata “Soluzioni per Progettisti”.
Nel caso in cui l’applicazione si realizzi in ambiente corrosivo o esposto agli agenti atmosferici si
consiglia l’utilizzo di pezzi in acciaio zincato a caldo o inox in funzione del grado di esposizione del
sito.

Rimanendo a completa disposizione per ulteriori informazioni, porgiamo i più cordiali saluti.

Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A.

Allegato A – report Profis Installation


Allegato B – Elaborati grafici

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