Sei sulla pagina 1di 3

3

Guarda nel tuo specchio, e dì alla faccia che vedi Ora è


il momento che quella faccia formi un'altra; la cui
nuova riparazione, se ora non la rinnovi,
Tu inganni il mondo, una madre senza macchia.

4
Amore empio, perché spendi
su te stesso l'eredità della tua bellezza?
Il lascito della natura non dà niente ma presta, Ed
essendo sincera, lei presta gratuitamente.

5
Quelle ore, che con il lavoro delicato ha fatto incorniciare Lo
sguardo amorevole dove ogni occhio dimora, Interpreterà/farà
giocare i tiranni allo stesso modo
E ciò che è ingiusto, che ben eccelle:

6
Allora non lasciare che la mano stracciata dell'inverno deturpi In te
l'estate, prima che tu ti dessi:
Prepara dolci delle fiale; tesoro di qualche posto Con
il tesoro della bellezza, prima che si uccida.

7
Là! in oriente quando la luce graziosa
Solleva la sua testa ardente, sotto ogni occhio
Rende omaggio al suo nuovo aspetto, Servendo
con sguardi la sua sacra maestà;

8
Musica da ascoltare, perché ascolti tristemente la musica? Dolci con
dolci non guerra, gioia delizie in gioia.
Perché ami ciò che non ricevi volentieri, O
ricevere con piacere la tua seccatura?

9
È per paura bagnare l'occhio di una vedova Che ti
consumi in una vita da solo?
Ah! Se tu sei senza eredi morirai.
Il mondo ti rimpiangerà, come una vedova;

10
Per vergogna! Nega che tu porti amore a
qualcuno,
Che per te stesso è così poco evidente.
Concedi, se vuoi, sei amato da molti,
Ma che tu non ami è più evidente;

Potrebbero piacerti anche