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Haruchika Noguchi
PROLOGO
Anche se adesso vi parlerò dei principi per una vita sana, non
prenderò in considerazione il modo in cui ci si deve alimentare o
quante ore dobbiamo dormire, ma parlerò del corpo e del modo in
cui utilizzarlo. Quando parlo del corpo, non mi riferisco allo stato in
cui si trovano lo stomaco ed i polmoni o a come batte il cuore. Questi
fenomeni fisiologici, li conoscete sicuramente meglio di me.
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anche casi in cui una sbornia col sakè si smorza istantaneamente
appena si riceve un telegramma ma non sappiamo né perché né
come uno si possa rimettere da una sbronza con il semplice fatto di
ricevere un telegramma. Quello che sembra incomprensibile, assume
la massima importanza quando dobbiamo capire il perché ed il come
del vivere sano.
Dato che ultimamente sono comparse varie teorie, tipo quelle sui
riflessi cerebrali e lo stress, la scienza è giunta a capire che
determinate funzioni mentali o nervose hanno a loro volta differenti
effetti sul corpo. Nonostante ciò, il motivo per cui al signore A non
piaccia la femmina B ma gli piaccia la femmina D, non lo si può
sapere neanche se si disseziona il cervello o se si analizzano le
secrezioni ormonali. Si può soltanto affermare che certi uomini
prediligono certi tipi di donne. Lo capiremo forse più avanti, in
futuro, quando gli studi scientifici potranno essere applicati alla vita
reale e si riuscirà a scoprire quello che si nasconde negli esseri
umani.
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motivo per cui non ti sei beccato niente spizzicando i dolci? Egli
rimase serio e pensoso e dopo un po’ mi disse: avevo dimenticato
qualcosa d’importante, siamo vivi, e visto che lo siamo, ci sono in noi
delle funzioni essenziali per poter vivere, come la capacità di
resistenza o la facoltà di prevenire la malattia; e quando diminuisce
questa forza di vivere, ci si becca la dissenteria, vero? Chi ha
dimenticato di essere vivo non è soltanto mio figlio, ma la stragrande
maggioranza della gente di oggi. Servirsi delle nostre conoscenze
con lo scopo di prevenire le malattie è importante, però se ciò
diventa eccessivo e si ha perfino paura dei microbi, vuol dire che la
funzione di vivere viene meno.
L’uomo vive non perché esiste il suo corpo, né perché esistono gli
alimenti e neanche perché c’è l’aria: si vive per altri motivi.
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Per quanto mi riguarda, a 10 anni, non avendo studiato medicina
ne possedendo alcun idea sulla costituzione anatomica, facevo yuki a
molta gente ed inducevo il katsugen undo, in modo tale da
indirizzarli verso la salute. E’ come quando si ha un prurito; se ci
grattiamo, quella zona smette di pruderci anche se non sappiamo il
perché. Perciò, nonostante fossi all’oscuro della costituzione fisica e
non sapessi quello che era giusto mangiare, potevo incamminare la
gente verso la salute.
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LO SVILUPPO DELLA FORZA CORPORALE ATTRAVERSO IL KI
SULLO YUKI
L’essere umano non Fino ad oggi l’uomo è stato studiato alla stregua di un oggetto.
funziona come una D’altro canto, si afferma che egli si muove di propria volontà, mentre
macchina.
un oggetto serve soltanto per una determinata funzione; per
esempio, un gessetto serve esclusivamente a scrivere. Inoltre, man
mano che si scrive, si consuma.
Per cui, gli uomini, in realtà non vivono come degli oggetti,
sennonché vivono in gruppi di due o più individui. Anche rimanendo
uguale a se stesso, l’uomo vive sotto l’influenza dell’ambiente.
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persone dicono ad un tale che il suo volto è molto pallido, costui può
arrivare a credere che ciò sia vero o, per esempio, facendogli notare
che è privo di coraggio, impercettibilmente egli finirà per crederci.
C’è un altro tipo di fenomeno come quello che capita ai guardoni:
ogni individuo preso singolarmente può essere giudizioso e prudente.
Tuttavia, quando si integra in un gruppo, non si sa mai cosa può
combinare. Per esempio, è quello che accade nelle manifestazioni di
piazza: fino a quando si rispetta l’ordine, non succede niente, ma
basta che una sola persona crei confusione ed ecco che tutti
disobbediscono. In una festa accade lo stesso. Quando un ubriaco
crea confusione, anche gli altri si eccitano. In casi come questi,
l’uomo è spinto, a volte, da fattori indipendenti dalla sua volontà. Ed
in queste circostanze non sono pochi quelli che riescono a
distruggere la forza che emana dal loro interno. Ognuno possiede
una propria capacità d’autocontrollo e sa che non dovrebbe fare certe
cose ma nonostante lo sappia, a volte non riesce a controllarsi. Ed è
per questo motivo, che nell’uomo ci sono dei fattori che vengono
influenzati da cambiamenti esterni.
Il rapporto umano Nella vita quotidiana, gli esseri umani, trattansi di genitori e figli o
fra più di due di fratelli, dovrebbero indubbiamente vivere in armonia.
persone
Ciononostante, succede spesso che qualcuno s’innervosisca appena
viene rimproverato dalla madre, o che provi disgusto appena gli si
avvicina il padre. D’altronde, può darsi che costui commenti certi
fatti con qualcuno estraneo alla famiglia pur non essendo capace di
parlare con i fratelli. Succede anche spesso che uno si diriga verso la
sinistra per contraddire senza alcun motivo qualcun altro, nonostante
pensi che sarebbe meglio andare a destra.
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Di fronte ad una situazione così incresciosa, parlai di molte cose
con il bambino. Chiacchierando con lui capii che aveva voglia di un
accendino a forma di pistola. Il giorno dopo andai a trovarlo e gli
portai un mio vecchio accendino a forma di pistola e glielo regalai.
Felicissimo, mi disse che lo accettava volentieri. Capitò che da quel
giorno, egli passasse il suo tempo a giocare con l’accendino e a fare
birbonate. Quando sua madre nascondeva l’accendino in qualche
posto lontano, egli andava a recuperarlo di nascosto; carponi, poiché
non era in grado di camminare. I genitori si tormentavano perché
non aveva appetito, ma quando aveva fame, lui stesso andava ad
aprire la porta della ghiacciaia. Così facendo, grazie ad un accendino,
egli poté dimenticare la sua malattia e fu in grado di concentrarsi sul
gioco e le sue birichinate. Sua madre nascondeva l’accendino perché
pensava si trattasse di una cosa pericolosa, ma intanto, mentre
queste cose si ripetevano, il giovanotto incominciò a camminare.
Siccome la madre si lamentava, molto preoccupata dall’ipotesi di un
possibile incendio della casa, le feci notare che questo non aveva
nessuna importanza in confronto all’incapacità di camminare di suo
figlio.
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chiediamo qual è il motivo che ci porta a questa decisione,
avvertiamo che è dovuto al ki. E ci rivolgiamo ad un determinato
individuo non perché abbiamo studiato in modo approfondito il suo
passato ma perché avvertiamo vagamente che “quello mi sembra
bravo” o che “quella persona mi cade bene”. Ciò non si basa sul
ragionamento, anche se dopo, ripensando all’esperienza, possiamo
ragionarci su; ma interiormente avvertiamo negli altri qualche cosa
che sta al di fuori del ragionamento. L’uomo agisce avendo come
punto di riferimento qualcosa che sente in modo vago. Se esitiamo
nello scegliere la strada a destra piuttosto che quella che sta a
sinistra, lo faremo sempre.
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che scaturisce dal sapere o da qualcosa del genere abbia il compito
d’intrappolare l’uomo.
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topi.
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Dato che a livello inconscio tutti sanno che abbiamo la capacità di
rimanere sani, è auspicabile rendersi conto che anche se stiamo tra
la folla e respiriamo aria contaminata, non succede niente. Ma se non
credessimo che nell’uomo esista una simile forza e lo considerassimo
un oggetto inerte, significherebbe che ci dovremmo sottoporre a
disinfezioni continue. Dovremmo scappare continuamente e
staremmo sempre pensando al modo di combattere i microbi. Lottare
contro un bambino sarebbe ridicolo. Tuttavia, combattiamo contro i
microbi che sono molto più piccoli. Gli esseri viventi hanno la
capacità di vivere pienamente benché ci siano microbi nel loro
organismo.
Cosa mangiano le Pochi giorni fa ho incontrato qualcuno che mangiava con ansia e
vacche per che diceva: siccome non mangiavo proteine animali, sono dimagrito
ingrassare?
molto; perciò adesso mangio carne di vitello. Allora, gli ho chiesto:
cosa mangia la vacca per fabbricare la propria carne? E’ chiaro che
sia la vacca che il porco sono grassi, idem per l’elefante e
l’ippopotamo. Dunque, che cosa hanno mangiato per ingrassare se
nessuno di loro mangia carne? Nel mondo animale quelli che non si
nutrono di proteine animali ingrassano e quelli che ne fanno uso
sono magri. Per quanto possiamo prendere atto di questa realtà,
molti credono che se non mangiano proteine non riusciranno ad
ingrassare. Perciò si uccidono vacche, una dopo l’altra. Ora, come
mai le vacche ingrassano pur non alimentandosi di proteine animali?
Perciò i bebè che ancora non hanno microbi nel corpo, possono
talvolta ammalarsi di una malattia che produce emorragie. Se nel
corpo è presente la vitamina k, il sangue coagula subito. Ora, il fatto
che sia presente questa vitamina dipende dall’esistenza di certi
microbi, dal momento che sono loro che riescono ad elaborarla:
senza microbi, questo elemento non si produce. I colibacilli passano
nella vescica quando la forza corporale si debilita, provocando il
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catarro alla vescica o anche l’artrite, ma ciò non fa parte della
funzione dei colibacilli, sennonché rappresenta una delle anomalie
prodotte quando il corpo è debole. In quanto al bacillo di Koch, per
fare in modo che la sua riproduzione sia fattibile è necessario che le
condizioni fisiche che favoriscono il suo sviluppo siano propizie, come
nel caso del matsutake (fungo che cresce sulla radice del pino colorato giapponese)
che si riproduce soltanto sulla radice del pino colorato. Anche per
favorire la riproduzione dei microbi del colera è necessario che
determinate condizioni siano presenti e quando queste sono adatte,
questi si moltiplicano. Perciò, il problema risiede nello stato fisico e
nelle condizioni in cui versa il corpo, però in realtà tutti danno la
colpa ai microbi e tentano di eliminarli ad ogni costo. Ora, cosa
succederebbe se scomparissero i microbi?
In definitiva, gli esseri viventi non vivono come gli oggetti. Gli
uomini vivono insieme influenzandosi a vicenda tramite il ki di
ciascuno. Perciò, gli esseri umani vivono in un certo senso attraverso
il ki. Se li considerassimo degli oggetti, allora, fra un essere vivo ed
uno morto non ci sarebbe molta differenza. Analizzando la
proporzione degli elementi presenti in entrambi, costateremmo, in
effetti, che sia la percentuale di ferro che di acqua è la stessa.
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Anche se tutto il corpo è danneggiato, ciò non sempre porta alla
morte. Tuttavia, l’uomo può morire anche se è danneggiata soltanto
una parte del suo corpo. Un cuore può essere trapiantato e rimanere
vivo nel corpo di un altro, sempre che si faccia l’operazione prima
che cessi di battere. Sembra incredibile che provenga da qualcuno di
appena morto, però, di fatto, ha questa capacità. Equivale a
cambiare corpo quando l’originale non funziona più. Ora, in un
trapianto di pelle, si può adoperare soltanto la propria pelle. Perciò,
quando viene danneggiata una parte del corpo, si può morire,
tuttavia, nonostante il corpo sia totalmente danneggiato, non sempre
si muore.
C’è chi pensa che per educare i bambini che non ubbidiscono, sia
giusto punirli in modo spartano. E’ come rimproverare o propinare
dolci ad animali ammaestrati. Se si agisce in questo modo, per
quanto si cerchi di ammaestrarli o per quanto si tenti di avvicinarli, i
bambini scappano. Invece, spesso avvicinano ed ubbidiscono a delle
persone che non hanno niente di speciale. Queste cose succedono
grazie al ki.
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l’incendio di una casa, la gente va a sbirciare di nascosto perché è
guardona: i guardoni, presi singolarmente, possono essere persone
giudiziose, ma quando stanno in gruppo, somigliano a vandali che in
alcuni casi riescono addirittura a distruggere i finestrini di un tram.
Benché possa essere giudiziosa, quando nasce questo tipo di ki, la
massa viene travolta e trascinata da esso. Si può dunque affermare
che il fenomeno che fa sì che l’uomo sia vivo si basa sullo scambio di
ki.
E non sarebbe esagerato dire che la cosa più importante nella vita
umana non risiede nello scambio di oggetti, bensì nello scambio del
proprio ki. Anche se riceviamo uno splendido regalo, questo da solo
non basta a renderci felici, però, se chi ci omaggia lo fa con ki, ci
sentiremo felici anche col semplice dono di un fiore del suo giardino;
l’allegria ci invade quando ci regalano qualcosa di cuore. Al contrario,
se non c’è sentimento, neanche una cosa costosissima può farci
piacere. Ed è che senza rendercene conto sentiamo tramite il nostro
ki il ki dell’altra persona.
L’attività umana Questo ki, fino ad oggi, è stato completamente ignorato negli studi
varia in base al sull’essere umano, e si considerava che l’uomo vivesse come
movimento del ki.
qualsiasi oggetto inanimato; imperava la convinzione che dovesse
mangiare tre volte al giorno e che occorressero tre portate per
saziarlo, e che mangiando alimenti nutritivi sarebbe stato alimentato
a dovere.
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sparisce la voglia di mangiare.
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movimento del ki del corpo di un'altra persona
Perciò, nel caso in cui delle persone hanno dei rapporti per
interesse, benché si rivolgano delle belle frasi, in realtà esse si
relazionano soltanto per interesse. Se qualcuno è attratto
dall’intenzione di un altro di commettere azioni scorrette, è perché
tale intenzione era già dentro di lui.
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lottava per far diventare ad ogni costo il bambino sano e forte. E’
come quando si cerca di vincere uno stato confusionale o di non
arrossire, è peggio; più ci si confonde e più si diventa rosso. E se si
combatte la malattia, questa diventa più forte.
L’attività naturale Le malattie sono una difesa naturale del corpo; per esempio, la
nel corpo. diarrea si manifesta quando degli elementi dannosi penetrano
nell’organismo. Quando dei microbi penetrano nella gola, questa si
gonfia e la febbre si alza. Queste funzioni fungono da pulizia
generale. Opporsi a ciò, impedendone il regolare decorso, è ridicolo.
Per molto che uno possa lottare, è ovvio che l’uomo invecchia.
Combattere queste funzioni fisiche non è ragionevole; ma dirò di più,
lottare contro tali malattie (in realtà, funzioni corporali) è assurdo.
Quando una donna concepisce un bambino, costui non nasce prima
dei nove mesi, poiché in solo tre mesi non sarebbe abbastanza
sviluppato.
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modo naturale. Pertanto, cosa succede se questi sono interrotti? Non
capendo il motivo per cui l’uomo si ammala, di solito, si tratta
quest’ultimo in modo tale da ridurre al minimo le sue sofferenze. Ma
per poter crescere, fin dall’infanzia è necessario acquistare la
capacità di resistenza per far fronte alla presenza di molti microbi o
per superare qualsiasi circostanza. Un adulto deve essere in grado di
lavorare in qualsiasi posto. Perciò, allevare i bambini partendo dal
princìpio che non si devono ammalare, equivale a conservarli sotto
un teca di vetro, ottenendo il risultato che saranno più deboli di
fronte al futuro. Se si interrompe lo sviluppo della malattia, il corpo
del bambino si svilupperà in modo tale che un giorno, più in là,
crollerà o non riuscirà a sviluppare la sua forza.
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la cucina, se il momento non è adatto, non ci soddisfa. Se uno si
mette in bocca contemporaneamente un dolce di fagioli rossi
(oshiruko) e una bistecca, nessuna delle due cose sono buone. Se li
mangiamo separatamente, allora piacciono; di conseguenza,
mischiare tutto e mangiare senza pensare a dare un ordine alle cose
o farlo in fretta e senza attenzione, non ha senso.
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la sua totalità.
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servirà a risvegliare questa forza che rimaneva latente?
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modo. Per cui, sia l’interno che l’esterno del corpo non presentano
grande differenza.
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che questo succeda perché il ki che c’è in me si comunica, facendo
reagire e risvegliare il ki che dorme in loro.
Rapporto fra il Questo fatto non è limitato soltanto alla malattia. Con questo yuki
corpo e la mente. anche il comportamento dei bambini ostinati cambia. Le persone
Giro vita debole ed
ostinazione. ostinate hanno un giro vita debole; quando è così, si diventa
testardi. Il motivo per cui gli anziano sono testardi dipende dal fatto
che hanno la vita irrigidita, e questo stato è alla base del loro
comportamento. Questo accade perché per loro è difficile ruotare il
corpo; e quello che agli occhi degli altri sembra cocciutaggine non è
altro che, di fatto, un movimento eseguito in modo lento.
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Coccige e testa. In rapporto col tema dell’ano, i colpi presi sul coccige danneggiano
il cervello. Un colpo sul coccige può causare emorragia cerebrale e,
in un bambino un’anomalia simile alla paralisi infantile: i colpi
peggiori sono quelli sul coccige e sulla zona occipitale. In questi casi
si deve sempre fare yuki insistentemente. A volte si commenta che
qualcuno è caduto sul sedere; ma se il colpo non è stato preso sul
coccige, non importa.
L’ano ed il cuore. Anche lo sfintere dell’ano è collegato al cuore. Quando ci sono
problemi di cuore, la contrazione dell’ano diminuisce man mano.
Tutti si preoccupano dell’infarto, ma molti ignorano che il cuore si
fortifica quando si contrae lo sfintere anale. E non solo il cuore è
collegato all’ano, ma è anche connesso alla capacità di prendere
decisioni. Quando si intraprende una azione e lo sfintere anale è
rilassato, ci si stanca subito; però se è contratto, non ci si affatica.
Posso misurare il grado di decisione misurando il grado di
contrazione dell’ano. E nonostante qualcuno dica: sono deciso a fare
questo, se il dito penetra facilmente nello sfintere anale, costui non
potrà portare a termine il suo progetto.
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ammorbidisce. Facendo yuki in quel punto, anche la pancia diventa
morbida. E’ evidente che qualora il cervello si stanca, il ventre
s’indurisce; e quelli che hanno avuto la meningite, non hanno un
ventre elastico: questo diventa concavo come il fondo di una barca.
Nei soggetti che soffrono di nevrastenia, meningite o altre malattie
del cervello, la pancia diventa concava ed il collo s’indurisce.
In simili casi, colpendo leggermente il secondo punto della testa
con il dito, o facendo yuki con le dita poggiate sia sul ventre che sul
collo, entrambi si ammorbidiscono. Di conseguenza la persona
trattata diventa meno irascibile, smette di essere impaziente e meno
dispersiva. Perciò, quando si fa yuki in questo modo ai bambini
irritabili o assenti e indecisi, essi cambiano immediatamente.
L’uomo non può Molti malati non fanno sforzi per curarsi da soli. Invece, per
diventare sano e quanto riguarda il corpo, la cosa migliore è fortificarsi da soli. Se
forte con un
atteggiamento qualcuno sentendosi debole, chiede agli altri di essere aiutato, costui
passivo. non diventerà mai sano. Per esempio: durante il parto, quelli che
circondano la madre si affannano per aiutarla, ma più si impegnano,
più diminuisce la spinta dello sforzo da parte della madre. Questo è il
motivo per cui il parto diventa difficoltoso quando sono presenti molti
spettatori: è perché la partoriente si sente oppressa dall’impegno
degli altri. Invece, quando lei decide di partorire da sola, riesce a
farlo senza difficoltà.
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Allo stesso modo, un malato capace di accudire un altro malato si
recupera prima, ma se a sua volta riceve aiuti, costui non si riprende
così facilmente. Rimanendo al letto perché è malato o insistendo nel
chiedere aiuto agli altri, non migliorerà in assoluto. Il fatto stesso di
pensare di curare la malattia o di voler ricevere dei trattamenti è
sbagliato. Se gli manca vitalità, può ricevere yuki da chi possiede un
ki vigoroso, poiché lo yuki ha la stessa funzione dell’acqua che
alimenta e mette in moto una bomba.
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trattati. Fra loro ci fu qualcuno che mi portò un sacco di riso.
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l’uomo goda di una scarsa salute nonostante stia attento alla sua vita
ed a curarsi mediante l’utilizzo di tante tecniche e l’uso di molti
farmaci, dimostra che la medicina va indietro. Il vero progresso della
medicina consisterebbe in che l’uomo riuscisse a mantenersi sano
facendo quello che gli pare. E questo è difficile? No, visto che sia le
formiche che i topi ci riescono. Addirittura i microbi, cosi piccoli da
essere invisibili, si sono evoluti negli ultimi tempi in modo tale che
sono in grado di resistere alla streptomicina. Sono dei microrganismi
incapaci di vedere, ma sanno fortificarsi per poter vivere. Non sono
stati creati da nessuna fabbrica né si sarà sviluppata fra di loro la
ricerca, però, la loro vita si sviluppa impetuosamente e si
riproducono.
L’intuizione Dunque, per vivere in buona salute non c’è assolutamente bisogno
dell’istinto è più delle conoscenze. Se si sensibilizzano l’istinto e l’intuizione che sono
della conoscenza.
già naturalmente predisposti, è possibile conseguire la salute.
Per quanto riguarda il lavoro, a volte dice che non gli conviene
lavorare perché non è ben pagato ed altre volte, che è inutile fare
qualcosa mentre gli altri riposano. Così, reprime il desiderio di
lavorare adducendo molteplici scuse e si allontana dalla sua naturale
sensibilità: gli esseri viventi, quando stanno senza fare niente, si
annoiano e quindi nasce in loro la voglia di fare qualcosa; e se hanno
forza d’animo per lavorare, inventano qualsiasi cosa pur di farlo.
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casi d’emiplegia da embolia. Sia che si abbia la pressione alta che
bassa, il corpo distribuisce il sangue in accordo con lo stato in cui si
trova. Se ci saranno delle difficoltà di circolazione, la pressione
sanguigna aumenterà e in questo modo il sangue circolerà. E appena
inizia a circolare, la pressione scende. E’ lo stesso fenomeno che fa sì
che, se la pressione dell’acqua è bassa, questa non riesce a risalire
lungo il tubo. Allo stesso modo, la pressione sanguina è regolata dal
corpo.
Trascurare la salute Per il corpo non c’è differenza fra buono e cattivo. L’arsenico cura
è anche necessario. la sifilide, e in questo caso funge da medicina. Proprio perché è un
veleno serve da medicina. Così come si può fare del concime con le
erbacce del campo, i veleni e le medicine hanno un identico rapporto.
Però se classifichiamo tutto e dividiamo fra buono e cattivo,
rimaniamo intrappolati, e se ci sforziamo troppo per preservare la
nostra salute, rovineremo il nostro corpo.
L’equilibrio fra Quando ci si preoccupa troppo per la salute, il corpo non fa più
creazione e sforzi per essere sano. Ora, per quanto scompaia il disinteresse per
distruzione.
la salute, comunque si riuscirà soltanto a ridurre l’attività di
distruzione ma non a diventare sano. Il metabolismo si compie
attraverso le funzioni di creazione e distruzione e l’uomo vive grazie
a questo equilibrio. Perciò è sbagliato se si pensa esclusivamente a
curarsi e non si accetta il fenomeno di distruzione. Se “curarsi”
equivale alla guarigione della malattia, dobbiamo considerare che
questa è una funzione necessaria del corpo, nonostante lo distrugga.
Sia ammalarsi che guarire hanno entrambi origine dalla stessa forza
della Natura. Sono fenomeni che provengono dalla stessa forza: non
si basano su forze diverse. L’uomo nell’arco della sua vita oscilla fra
guarire ed ammalarsi. Il corpo si rinnova se gli lasciamo sviluppare le
malattie che sono necessarie, e se non si ammala mai, si stanca
subito. Credo che si dovrebbe considerare il buon uso della malattia,
visto che il corpo possiede tale capacità. Invece, tutti vogliono per
forza recuperarsi ed eliminare il dolore. Però, se il dolore non
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esistesse, non potremmo sapere dov’è il disturbo. Il dolore è un
campanello d’allarme che ci mette in guardia ed è l’espressione
dell’attività interna che tenta di risanare il corpo.
C’era una persona che aveva nella pancia dei residui accumulati e
soffriva quando li doveva espellere. Ciò dipendeva dal fatto che,
sulle pareti dell’intestino c’erano molte scorie attaccate, per cui, era
normale che ci fosse un’attività di pulizia. Se questa viene provocata
da un aiuto esterno, la forza dell’individuo non si mobilita, dunque,
più ci si protegge, più ci si debilita.
L’attività degli Lo zelo da parte di chi pretende far pascolare una vacca
esseri viventi e le spingendole la testa con la mano, cosa che in Giappone chiamiamo
imposizioni.
“lo zelo dell’anziana”, non è zelo, ma piuttosto una soddisfazione
egocentrica da parte di chi cerca di aiutare. Chi si prende cura di un
moribondo, si rasserena quando prodiga ogni sorta d’aiuti con il
pretesto che è una cosa necessaria. Ma ciò equivale a mettere
contemporaneamente in bocca a qualcuno che non ha fame, carne,
dolce e pesce crudo, pensando di nutrirlo e sperando che fra tutte,
una di queste cose gli piacerà. Con un comportamento simile, è
probabile che muoiano anche coloro che avrebbero la possibilità di
continuare a vivere. Ciò che voglio dire, è che simili attenzioni non
sono opportune, sebbene ciò non significhi che non bisogna essere
attenti.
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legge di gravità.
Per quanto riguarda gli esseri viventi, come dicevo prima, non si
può determinare quello che per loro è più adeguato. Non solo
l’iperprotezione è assolutamente sbagliata, ma perfino un appoggio
che ci sembra opportuno o logico a volta è distruttivo. Tutto dipende
dallo stato interiore della persona.
Il kanno agisce tra So di una certa persona che vinceva sempre il premio della mostra
gli esseri viventi. di crisantemi del parco di Hibiya, e la cosa certa è che i fiori erano
più grandi perché faceva loro yuki. Anche per l’ipomea è lo stesso;
con lo yuki, il fiore diventa più grande. Sarà che in quel modo è in
armonia con la natura.
C’è un tipo che fa yuki soltanto ai pesci tropicali dal giorno in cui
uno dei suoi pesci che stava morendo si riprese in questo modo.
Sono stato io ad insegnare a quel tipo la tecnica dello yuki, però, non
pensavo che avrebbe funzionato con i pesci tropicali: visto che in noi
esiste il desiderio di moltiplicare la propria specie (perciò abbiamo
dei figli), credevo che lo yuki ci piacesse proprio perché abbiamo
questo tipo di desiderio. Invece, c’è una persona che lo fa soltanto ai
cani di qualsiasi razza. Tempo fa mi chiese: per espellere i parassiti
intestinali, che bisogna fare? Dissi: verranno fuori se fa yuki sulla 9.a
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vertebra dorsale, pensando che si trattasse di una persona. Pare che
i parassiti uscirono e in seguito egli mi commentò: lo yuki è molto
efficace: è cresciuto di colpo. Mi sembrò strano, fino a quando capii
che si trattava di un cane. Quella persona, quando si esprime parla
come noi, non abbaia affatto ed è un essere umano. Quindi, fra gli
esseri viventi di ogni specie sembra che si realizzi il kanno.
L’essenza dello Può darsi che lo yuki di cui parlo, non sia come il kanno dell’anima
yuki. umana, bensì una forza molto più fisica o fisiologica. Tuttavia, non
Il kanno fra le faccio yuki in questo modo, poiché questo tipo di forza fisica o
anime.
fisiologica, per minuscola che sia, non è altro che una proiezione
della materia. Secondo alcuni, si è tentato di dimostrare attraverso
molteplici sperimenti che lo yuki ha la stessa funzione dei raggi alfa o
beta.
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normalmente più di trenta e anche l’accendino più di venti anni; e
visto che anche io sono vecchio, è logico che usi delle parole
antiquate. Credo che è giusto usare la parola antiquata “anima”.
Faccio yuki con il proposito di stabilire il kanno dell’anima. A ciò mi
dedico totalmente. Non lo faccio mai con superficialità, lo faccio con
la punta delle dita e quindi tutta la persona comincia a muoversi. Se
non è così, non posso considerare che si faccia yuki. Comunicare il ki
che esce dalla mano o curare una ferita mediante il ki, può darsi che
sia fisiologico; però, credo che proiettare la propria anima verso
quella di un altro per scuoterla e risvegliarla è il modo più ortodosso
di fare yuki.
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solo vedere la vostra faccia.
L’attitudine fisica La cosa necessaria è che per tutti sia chiara l’idea dell’importanza
rispetto al zensei. di questa vita che stiamo vivendo. Vivere cinque minuti è come
morire per cinque minuti. Non è che moriremo più in là, sennonché
stiamo morendo adesso. Se uno non ha un atteggiamento saldo di
fronte alla vita ed alla morte ed inoltre non possiede una visione sul
come comportarsi di fronte ai disturbi del corpo, non può vivere con
pienezza. E neanche si può agire con una totale dedizione delle
proprie forze se si vive al sessanta o settanta per cento, o se si
agisce in modo superficiale circondandosi di molte precauzioni.
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Se concentrate il ki, con una mente chiara, tutti possono praticarlo
allo stesso modo. Quello che voglio è semplicemente stabilire una
prima occasione.
LA PRATICA DELLO YUKI-HO
Gasho e gyoki-ho. Collochiamo una mano di fronte all’altra ed inspiriamo dalla punta
delle dita verso le palme e dopo esaliamo. Respirare con le mani
unite ed in modo continuo. Durante la pratica, le palme delle mani si
andranno riscaldando man mano fino a diventare del tutto calde.
Allora comincerete a percepire alcune sensazioni particolari, come un
formicolio o una corrente d’aria fresca; e procedendo con la
respirazione attraverso le palme delle mani, si avrà l’impressione che
queste aumentano di volume fino a riempire tutta la stanza. E come
se il cielo e la terra si collegassero con le dita; si perde allora la
nozione di dove si è seduti o la percezione delle proprie gambe e del
corpo, e si ha l’impressione che esistono solo le mani e che si stia
fluttuando nelle nuvole. Certo, non tutti riescono a captare queste
sensazioni fin dal primo momento, ma con la pratica, un giorno si
riesce a percepirle. All’inizio, perfino respirare dalle dita verso le
palme è difficile, allora è sufficiente respirare immaginando questa
sensazione. Adesso faremo la prova, inspirando tutti insieme…
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Il gasho gyoki ho si pratica stando correttamente seduti alla
giapponese, congiungendo le palme delle mani e con gli occhi chiusi,
durante cinque minuti. Indipendentemente dal tempo, l’importante è
la densità della concentrazione mentale. Praticare con il ki disperso
o perturbato non ha senso: effettivamente, non ha senso stare
seduti per molto tempo senza concentrazione.
Il metodo del gyoki Una volta seduti, se è necessario risvegliare la forza fisica, si cerca
nella colonna di far passare il ki attraverso la colonna vertebrale.
vertebrale.
3
Quando scompaiono le nubi, il cielo è sempre azzurro, come il
firmamento di autunno quando diventa limpido. Allo stesso modo,
quando le divagazioni della mente si dissipano del tutto, appare il
tenshin. E stando in tenshin, il ki si comunica. Perciò, quando la
mente si calma e le divagazioni che man mano affiorano si
dissolvono, si può sentire il ki.
3
L’ESERCITAZIONE DEL SISTEMA MOTORIO EXTRAPIRAMIDALE
L’attività interna Sia i cani che i maiali o le formiche regolano il loro corpo da soli,
che mantiene la per quanto ciò non sia impossibile per l’uomo, che in fin dei conti e
vita.
superiore a tutti loro. Tuttavia, poiché l’uomo possiede un’attività
mentale superiore a quella degli altri animali, pensa troppo. Quindi,
crede che per curare le malattie sono necessarie le medicine o che
occorre spendere soldi per salvaguardare la salute; gli vengono in
mente questi espedienti quando in realtà non ne ha bisogno.
Parlando del parto, per esempio, ci sono delle donne che iniziano a
mettersi la fascia il “giorno del cane ” (giorno del mese che prende questo nome
dallo zodiaco cinese) per poter partorire senza difficoltà come i cani. Ora, i
cani non usano la fascia, e neanche possono ricorrere ad ostetrici od
a ginecologi. Se queste donne volessero veramente imitarli,
dovrebbero partorire in sintonia con il desiderio naturale del corpo.
Invece, dato che ricorrono ad espedienti inutili, poco a poco finiscono
per essere incapaci di partorire in modo naturale. E ciò dipende dal
fatto che il loro corpo si infiacchisce, o meglio detto, che il loro giro
vita perde vigore. Non credono di poter partorire da sole e vogliono
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essere aiutate nel parto. Ciononostante, è risaputo che, per esempio,
non si può andare di corpo se non di propria volontà; perciò, se la
donna manca di coraggio per partorire da sola, significa che non sarà
per niente un parto naturale. E purtroppo, molte donne pensano
soltanto ad essere aiutate.
Gli esseri viventi possiedono già fin dalla nascita una costituzione
fisica che permette loro di portare a compimento la loro vita. Però, il
non rendersi conto di questo, fa sì che essi si dedichino a certe
pratiche inutili. Quindi, pensano che altri devono guarire la loro
malattia; la donna chiede di essere aiutata a partorire, per esempio.
Non avendo fiducia nella propria forza interiore, confidano soltanto
nell’appoggio esterno.
4
Le conseguenze derivanti dalla conoscenza sono alquanto
singolari. Per esempio, avventurarsi in un trapianto di cuore
costituisce un grande impegno, soprattutto se si tiene conto che
l’istinto è in grado di creare un corpo intero senza l’aiuto della
conoscenza. Mentre cucina o lava i piatti, e perfino mentre parla con
il suo marito, nella donna incinta si sta formando un organismo
integro. Pensandoci bene, è più difficile creare un corpo completo che
sostituire un cuore con un altro. Tuttavia, in lei ciò avviene senza
alcun problema: questa è la capacità dell’istinto. Così è la nostra
natura, e per me è poco comprensibile che si pensi soltanto nel fare
ricorso agli aiuti esterni.
4
all’apprendimento e alla pratica, egli orienta la sua vita
diversamente; ma, per quanto riguarda il mantenimento
dell’organismo, non si possono risolvere certe cose con l’utilizzo dell’
apprendimento. Effettivamente e fin dall’inizio, il corpo è sorretto
dalla sapienza della natura, cioè dall’istinto. Perciò, è completamente
illogico credere che per mantenere la salute sono necessarie le
conoscenze.
Il modo di pensare C’era una persona che si affannava a masticare moltissimo il cibo
sull’igiene. perché gli avevano insegnato che era consigliabile masticarlo
accuratamente. E’ probabile che tale pratica favorisca l’equilibrio del
corpo, poiché lo stomaco in questo modo lavora di più, grazie
all’aumento della secrezione della saliva, anziché cuocere il cibo per
molto tempo. Ora, se si pratica a lungo questo metodo, si comincerà
ad avere mal di pancia appena si mastica di meno. Ci sono anche
delle persone che raccomandano di mangiare il riso stracotto, e
affermano che il riso cotto normalmente non è salutare. Invece, se si
mangiano esclusivamente cibi teneri, nonostante all’inizio siano
benefici per il corpo, quest’ultimo si adatterà man mano e si
indebolirà. Per cui è possibile che masticare accuratamente
permetta, forse, il sostentamento quando si ha uno stomaco debole,
tuttavia, non è un buon metodo per fortificarlo.
4
bene, ma ostacolano completamente l’impulso naturale di guarire.
Invece la maggioranza delle gente crede che gli occhiali correggono
una visione difettosa e che, se non li porta, questa peggiora.
Riflettendo, sembra ovvio che un simile modo di pensare è alquanto
strano.
Il modo corretto di L’unico modo per essere davvero sano e forte è di allenare il corpo
utilizzare il corpo. in modo tale che mantenga la normalità con la propria forza. Chi
vuole irrobustire le gambe, deve camminare, poiché se rimane
seduto pensando così di averne cura fa peggio e le gambe diventano
magre e deboli. Succede lo stesso con il cervello o lo stomaco. Se
non lo si usa, il corpo si debilita, ma se si muove, si fortifica. Per cui,
alla fine sia i forti che i deboli sono poi quelli che sono, proprio
perché usano il loro corpo in un certo modo. Dobbiamo vivere in
modo tale che il corpo si fortifichi. Di conseguenza, nessun contributo
esterno sortirà effetto, poiché se si vuole irrobustire il corpo, si deve
cambiare il modo d’utilizzarlo.
4
L’ALLENAMENTO DEL SISTEMA EXTRAPIRAMIDALE
Avere coscienza Ad ogni modo, l’uomo non ha altra scelta che quella di fortificarsi e
della forza interiore diventare sano, prendendo coscienza della sua forza interiore e
e svilupparla.
quindi svilupparla. Dobbiamo vivere col nostro corpo e conservarlo
sano spontaneamente grazie all’armonia del suo movimento naturale
fra tensione e distensione. E non c’è bisogno di spendere soldi per
riuscirci: basta trovare il modo ideale per riposare se siamo stanchi;
inoltre, appena si cerca di sviluppare la propria vitalità, si diventa
sano naturalmente. Ora, se l’attività istintiva è ostacolata,
nonostante progettiamo mentalmente qualcosa, non sempre il corpo
risponde.
L’importanza del In poche parole, il katsugen undo è il movimento del corpo che
sistema motorio scatta da solo, come lo starnuto, lo sbadiglio, o la mano che poggia
extrapiramidale.
inconsapevolmente lì dove duole.
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quelli delle braccia, delle mani o delle gambe) ed involontari, che non
si muovono tramite la nostra volontà (come il cuore, lo stomaco,
ecc). Ovvero, la motricità del corpo si compie grazie alla
combinazione di questi due movimenti: quello volontario e cosciente
e quello che si realizza involontariamente.
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per cui non riescono a sedersi ben dritte: lo fanno contorcendo le
natiche in modo strano. Gli consigliai di far praticare il katsugen
undo alle ragazze prima della cerimonia del tè. Egli fece quello che
gli avevo suggerito, e le ragazze riuscirono a sedersi dritte. A quel
punto, egli impose la condizione che prima di fare la cerimonia, le
ragazze praticassero il katsugen undo. Bene, si può dire che quel
maestro capì perfettamente il modo giusto in cui utilizzarlo.
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si sta diffondendo più velocemente all’estero che in Giappone. E,
ironia della sorte, sembra che lì capiscano meglio il senso e la finalità
di tale movimento; in Giappone sembra che esista la tendenza a
praticarlo con uno scopo concreto; per esempio, per superare più
velocemente una malattia o per illuminarsi più facilmente.
Igiene e salute Fin dalla nascita, l’uomo s’incammina verso la morte. Essere
naturale. vissuti per dieci anni equivale ad essere morti per altrettanti anni. E’
naturale che il corpo, visto che è fatto per morire, si vada
indebolendo man mano che si invecchia; però, almeno nel frattempo
in cui si è vivi, ci piacerebbe mantenerlo anchilosato il meno
possibile.
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in funzione immediatamente: così è fatta la nostra costituzione. Se
viviamo in accordo con essa, grazie alla pianificazione ed all’attività
interiore del nostro corpo, possiamo affermare che la salute non è
poi così difficile da conservare.
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alimenti. Invece, in casi simile si consiglia la sovralimentazione, di
muoversi poco e di dormire molto. Un tale andamento equivale a
volere andare ad Est dirigendosi ad Ovest, perché si sta confondendo
la cura degli oggetti inerti con la cura della salute dell’uomo, che è
un essere vivente.
5
Invece, normalmente ci si comporta con le tonsille in modo
precipitoso, appena si gonfiano, come se fossero affette da qualche
anomalia. Le tonsille fanno da guardiane contro i microbi e, se le
togliamo pensando che non abbiano alcuna funzione (nonostante
lavorino fedelmente), i microbi ci invaderanno dappertutto. Da ciò
non bisogna dedurre che le tonsille non stiano male: ma
semplicemente, che queste ci informano che attraverso la febbre
alta, hanno scoperto un’invasione microbica; inoltre, l’aumento della
temperatura impedisce la proliferazione dei microbi, ai quali, in
questo caso non rimane altro da fare che ritirarsi di fronte alle
circostanze sfavorevoli alla riproduzione ed alla vita. Invece, in
generale le tolgono o le cauterizzano, considerando che sono marce
e quindi, si intorpidiscono le reazioni del corpo, che non risponde
quando sarebbe necessario.
La vita basata sul I principianti praticano il katsugen undo per un certo periodo con
katsugen undo. lo scopo di allenarsi. Allenandosi, il corpo a poco a poco si
sensibilizza e quindi, il katsugen undo scatta spontaneamente
quando è necessario. Ci sembrerà strano ma non lo è, visto che
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questo movimento, sostenuto dal sistema extrapiramidale si compie
al di fuori della volontà, quotidianamente e quando il corpo ne ha
bisogno.
La malattia è anche Da quando iniziai ad insegnare il katsugen undo, centinaia di
una sorta di migliaia di persone hanno aderito a questa pratica. Fra quelli che si
katsugen undo.
esercitano si parla di effetti miracolosi, perfino alcuni affermano di
essersi curati questa o quell’altra malattia. Ed esiste anche la
tendenza di raccomandarlo ad altri a seguito di tali esperienze. Visto
che queste cose fanno parte del vissuto di ognuno, tutto ciò mi
sembra giusto. Però, il katsugen undo non è un metodo per guarire
le malattie, poiché la malattia di per se è qualcosa di simile al
katsugen undo. Affermerei addirittura che la malattia di per se è già
katsugen undo.
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sofferenza aumenta.
Così, capii che per fare in modo che la maggior parte delle
persone possiedano un corpo sano e forte, l’unica strada da seguire
era quella di insegnare e di dare un orientamento sul modo più
consone ad ognuno d’utilizzarlo. Nel corpo esiste un’attività naturale
che gli permette di correggersi e di regolarsi inconsciamente. Quindi,
per coltivarla e svilupparla diamo inizio alla divulgazione del
katsugen undo.
La malattia deve Se uno riesce ad essere veramente convinto della forza esistente
svolgere il suo nel proprio interno e riesce a svilupparla, allora la malattia segue il
processo.
suo processo in modo naturale. E se si supera tutto il processo, il
corpo diventa più forte e più sano di prima.
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Perché raccomando La pratica regolare del katsugen undo fa sì che quando il corpo si
il katsugen undo. scombussola, il movimento parta spontaneamente; e con questa
reazione il corpo si recupera naturalmente. Quando si arriva a questo
stato, si può dire di aver raggiunto lo stato di seitai.
5
pratica del katsugen undo come un mezzo concreto per capire tutto
ciò.
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l’alto. Lasciare penzolare la testa con gli occhi chiusi e con la
sensazione di respirare con la colonna vertebrale. In quel momento
si sente come se il corpo stesse cominciando a muoversi poco a poco
e dopo, in effetti, inizia a muoversi. Rimanere in questo modo senza
nessuno scopo e con la mente abbandonata, lasciando che il corpo si
muova in modo naturale.
Il modo di praticare Prima di tutto, si stabilisce chi induce e chi riceve lo yuki; per
il katsugen undo esempio: A induce e B riceve.
mutuo.
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si preme leggermente facendo yuki verso l’interno.
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11) Alla fine, fare il movimento di induzione del katsugen undo
con la respirazione normale.
Nel caso in cui una Mentre si pratica il katsugen undo mutuo, può succedere che la
persona abbia più mano di B si muova fino a poggiarsi sul corpo di A. Questo accade
forza corporale
dell’altra. quando chi ha il ruolo di induttore manca di forza corporale. Allora si
devono cambiare i ruoli. Nello yuki, la forza corporale si muove da
chi ne ha di più verso chi ne ha di meno, aldilà del conscio, come
l’acqua che scorre verso il basso.
RIGUARDO AL TENSHIN
Sia nel katsugen undo che nel sogo undo, la cosa più importante
non è tanto il modo in cui lo si pratica ma piuttosto l’atteggiamento,
ossia, il fatto di praticarlo con tenshin. Ciò è fondamentale. Bisogna
allenarsi in uno stato psichico di tenshin, che non racchiuda ne
malizia ne interessi personali e neanche pretenda di essere zelante;
basta semplicemente muoversi lasciando che il movimento si sviluppi
in modo naturale. Non si deve assolutamente fare, con l’idea che si
sta ricevendo qualcosa e nemmeno essere orgogliosi della propria
tecnica.
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rende possibile il sogo undo. Pensare, per esempio: “Mi pare che sta
soffrendo, lo curerò”, è qualcosa che contrasta la sua efficacia. Una
persona mi disse: “vuotare la mente è difficile e, quando cerco di
stare in mushin, spunta un’idea dopo l’altra”. Ora, è precisamente
quando sorge un’idea dopo l’altra che si sta in mushin; si può dire
che, siccome la mente si è rasserenata, essa è in grado di capire che
le idea vanno e vengono. Ciò che non deve capitare è che la mente
non sia in grado di staccarsi dalle divagazioni, ossia, che si aggrappi
alle idee. Perciò, poggiando le mani e lasciando affiorare le idee, che
dopo scompaiono, inizia il movimento; e se uno comincia a muoversi
con naturalezza, spariscono le divagazioni, e quindi rimane la mente
unificata. Quando entra in questo stato, l’uomo è capace di fare delle
cose che normalmente non potrebbe fare. Yuki vuol dire unificare,
centrare la mente; e se si concentra il ki e si unifica la mente, si
riesce a realizzarlo.
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addirittura possono avere febbre alta. Questa fase viene individuata
come fase di seconda reazione. La sua caratteristica è che tutto il
corpo diventa ipersensibile. Ipotizziamo adesso il caso di qualcuno
che soffre di mal di denti. Quando arriva la fase di rilassamento, il
dolore cessa; ora, nonostante si pensi che tutto si sia risolto, dopo il
dolore ricompare più forte di prima. Il dolore si acuisce e la zona
interessata inizia ad infiammarsi; in seguito si secerne molta saliva,
e finalmente il disturbo scema. Ciò corrisponde alla fase di
eliminazione che descriverò in seguito. Può durare un giorno o anche
mesi. Quando si entra nella fase ipersensibile, i disturbi che
compaiono presentano gli stessi sintomi delle malattie acute, come
per esempio un dolore improvviso, gonfiore o brividi.
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dell’attività eliminatoria del corpo. Quando quest’ultimo si rilassa,
l’eliminazione avviene più velocemente; e grazie a questa si rilassano
quelle parti che normalmente non sono coinvolte. Sia la rigidità delle
spalle che quella del collo, spariscono. Inoltre, si può avere la febbre
durante il passaggio dalla reazione ipersensibile a quella di
eliminazione. Comunque, non bisogno a fare niente per far scendere
la febbre.
Fino ad allora si può fare una vita normale: basta che la tensione e
la distensione del corpo si realizzi bene.
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era giallo; e quando lei si asciugava dopo il bagno anche
l’asciugamano era giallo. Quando questi fenomeni cessavano, la
massa diminuiva e lei migliorava di colpo. E così trascorse un anno
senza problemi. Però, nella primavera dell’anno successivo tornarono
sia il sudore che le orine gialle, e in tutto il corpo comparve una
specie d’orticaria. Quando si avvicinava il momento in cui lei sarebbe
venuta a lamentarsi, visto che non sopportava queste reazioni,
queste cessavano di nuovo, il tumore diminuiva e l’anziana signora
migliorava. Questo fenomeno durò sette anni, fino a quando lei
compì settantanove anni. Quell’anno, ci evacuarono da Tokyo e lei
andò a vivere altrove. In seguito mi mando una lettera in cui diceva:
quest’anno non ho avuto la reazione, non ho avuto niente di giallo e
nemmeno ho sofferto di affezioni cutanee; mai come in questi ultimi
anni mi sono sentita cosi bene. Scrissi ai suoi figli dicendo loro: se
non ha avuto nessuna reazione, dovreste occuparvene, perché
potrebbe accadere che muoia quest’anno. Morì due anni più tardi, a
ottantuno anni. E si spense senza nessun tipo di fastidio, senza
nessuna di quelle reazioni di cui soffriva. Visto che aveva ottantuno
anni, non sappiamo se morì di cancro al fegato, così come glielo
diagnosticarono, o di vecchiaia. Possiamo supporre che aveva
compiuto il suo lasso di vita. Ora, mentre visse, si ripeté quel
fenomeno in cui il coagulo del ventre rimpiccioliva quando
aumentava la reazione di eliminazione.
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In questo senso, se si desidera sviluppare di più la sensibilità e
ottenere un effetto maggiore, è meglio praticare il katsugen undo
mutuo piuttosto che quello individuale, e nei momenti d’urgenza è
molto più efficace. Perciò, alle persone che già si sentono bene grazie
alla pratica del katsugen undo, e pure a quelle che già sono in grado
di mantenere la salute, raccomando di praticare il katsugen undo
mutuo.
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QUALCHE DOMANDE
a) Nello zazen esiste un fine che è quello del satori. Ora, qual è il
fine del katsugen undo?
Rispetto alla mente si può dire la stessa cosa. Per esempio: fino a
quando si è cosciente del satori, significa che ancora non si è vuoti.
Però quando lo si raggiunge, il corpo e la mente scompaiono e si
percepisce soltanto il ki. E la vita stessa si fonde con il movimento
del ki. Quando si fa il kanno con questo ki fondendosi con il ki
universale, non limitandosi a quello individuale, ci si fonde con il
mondo.
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Due anni fa, quando stava per andare via da qui, mi chiese: non
vedo bene, che devo fare? Gli risposi: dopo la pratica del katsugen
undo, ponga le mani sugli occhi e faccia yuki; sarebbe opportuno che
lei facesse questo per un anno. Credo che egli riuscì a liberarsi dagli
occhiali semplicemente perché praticò con l’idea che aveva deciso di
portare a termine, durante un anno.
Poco tempo fa sono stato a cena con una persona e alla fine,
quest’ultima accusò delle nausee; stette male per un po’ e
finalmente riuscì a vomitare. Dal canto mio, controllai il mio polso
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che batteva con la pulsazione tipica dell’intossicazione, per cui
considerai che era meglio che anche io vomitasse il cibo. Con
l’autoinduzione del katsugen undo, chiesi al mio corpo di pulirsi
completamente e quindi, dopo un minuto e mezzo vomitai tutto. Il
mio amico, molto sorpreso visto che si era sentito così male prima di
vomitare, mi disse: lei, ha un corpo veramente pratico! Ma non c’è
da sorprendersi, poiché per quelli che hanno un corpo allenato al
katsugen undo, queste cose accadono facilmente.
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volte, il feto viene espulso. Al infuori dell’eventualità in cui il feto è
gia morto o in quella in cui la madre non è in grado di partorire, non
c’è nessuna probabilità di aborto. Piuttosto, praticando il katsugen
undo, il parto è più facile. In caso d’aborto, tutto si risolve più
facilmente; e se non si ha nessun problema particolare, il corpo si
fortifica.
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Varia molto in base all’individuo. Per chi è abbastanza veloce non
durerà più di una settimana e per i più lenti, due anni. Chi ha un
corpo sensibile reagisce velocemente e chi è irrigidito più
lentamente.
Questo succede perché dei nervi che erano irrigiditi si sono messi
in movimento; semplicemente, il corpo si trova in questa fase.
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d’allenamento.
Ci sono due tipi di allergia: quella che proviene dal corpo e quella
che proviene dal cervello. Quella che proviene dal cervello è il tipo di
allergia che riflette l’immaginazione nel corpo in modo ipersensibile.
Per esempio: se pensiamo ad un limone, subito avvertiamo un senso
d’acidità in bocca e cominciamo a secernere saliva. Praticando il
katsugen undo, l’allergia fisica migliora; chi ne soffre, all’inizio si
aggrava ma dopo si normalizza.
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gastrica non è altro che una parte d’acido urico che non è stata
espulsa dal rene, nonostante questa sia la sua funzione; detto in
altro modo, è un riapprovvigionamento di residui. Se i muscoli non
sono eccessivamente stanchi, questo eccesso d’acidità non avrà
luogo. In pratica, usando i muscoli si forma l’acido che viene espulso
sotto forma d’acido urico e quello che non si riesce ad espellere si
trasforma in acidità gastrica. E’ uno dei motivi per cui non si sente
fame, quando non si usano i muscoli. Ora, quando entra in funzione
il nervo vago, appena viene stimolato, si secerne acidità.
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questo modo. Perciò, la cosa più importante è rendersi conto che il
corpo è capace di sviluppare la forza che possiede.
7
L’altro giorno ci siamo riuniti in casa una decina di persone e
abbiamo praticato il katsugen undo mutuo. Una di loro, che faceva
da induttore, si sentì male durante la pratica, ma proseguì fino alla
fine. Il giorno dopo stava ancora male. Ciò potrebbe essere dovuto
ad una inadeguata combinazione di coppia?
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abbinamento sbagliato?
b) Cosa bisogna fare per far sì che il bebè faccia katsugen undo?
7
Se una vertebra non sta correttamente al suo posto, ho
l’impressione che il ki non passa e che rimane fermo lì. Facendo
katsugen undo, si riesce a far scorrere il ki?
Si, si può, e quando questo accade, la vertebra torna alla sua
posizione naturale.
7
invecchia e si potrà vivere sempre con più entusiasmo e con più
vigore.
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movimento aumenta; cosa più difficile da ottenere se lo si pratica da
soli. Invece, in questo caso, respirando attraverso la colonna, il
movimento aumenta di colpo. Questa facoltà di muoversi
spontaneamente è inerente al corpo umano.
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In altri esseri, non umani, lo yuki sortisce effetto?
Facendo yuki, sia ai pesci che agli uccelli, quando sono deboli, essi
si fortificano e riacquistano vigore. Se si fa yuki ai fiori, diventano più
grandi; e se lo si fa alle radici, queste si irrobustiscono. Sono in molti
a fare questo tipo di esperimenti; fanno yuki ai crisantemi o ai pesci
tropicali, perché dicono che hanno paura di farlo alle persone e non
vogliono prendersi il rischio di farlo su di loro. Il kanno
(comunicazione e reazione) si realizza fra tutti gli esseri; perciò,
credo che il ki è qualcosa che hanno in comune tutti gli esseri
viventi.
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punto di vista fisiologico non è necessario.
Così è. Alcuni giorni fa, una scuola mi chiese un parere sul come
impostare gli esami d’ammissione; consigliai loro che, ai ragazzi che
sono come dei passerotti, l’esame fosse fatto la mattina e a quelli
che sono come dei gufi lo facessero di notte. Farlo a mezzogiorno,
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pensando così di essere equanimi è un errore visto che, c’è chi è
sveglio di notte e chi ha il cervello che funziona meglio la mattina;
c’è chi lavora bene in un ambiente tranquillo e chi preferisce la
confusione. Se non si fa l’esame nelle condizioni più favorevoli per
l’individuo, tenendo conto delle sue peculiarità, di fatto si commette
un’ ingiustizia.
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Al di fuori di quello che si desidera mangiare, verdure o carne,
oggi tutti gli alimenti hanno coloranti e conservanti...
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Osservando minuziosamente la colonna vertebrale delle persone
con una simile tendenza, possiamo notare che tutte hanno lo stesso
abito per quanto riguarda il movimento involontario; questo accade
perché in tutti esiste il desiderio, almeno inconscio, di regolare il
proprio corpo.
8
C’è chi accavalla le gambe. Quelli che mettono la gamba destra
sulla gamba sinistra, sono quelli che nella vita quotidiana ed in modo
inconscio hanno la propensione a tendere quella destra.
Accavallandola, la distendono. Mettono sempre sopra quella più
malandata. Questo tipo d’atti o di movimenti inconsci non si
producono casualmente, sennonché sono la manifestazione del
desiderio del corpo che cerca di mantenere l’equilibrio.
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Fine