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IL FANTASMA DI MADAME DUBOIS

Julie Lefebvre
Odette Lefebvre
Il fantasma di Margot Dubois

L'azione si svolge a Milly-la-Forêt, nella Francia di metà anni sessanta.


La scena rappresenta la stanza di soggiorno di una vecchia casa abbandonata. Le pareti
della stanza sono realizzate con una tappezzeria a fiori in tessuto semitrasparente, in
modo da lasciar trasparire i personaggi, posti al di là della scena, se opportunamente
illuminati.

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PRIMO QUADRO

(MUSICA: Belphégor- Juliette Gréco)


Julie (Entrano Julie e Odette con due grandi valigie che appoggiano a terra)
Finalmente siamo arrivate, non ce la facevo più, il viaggio da Parigi è
stato interminabile. Credo proprio che prima o poi dovrò prendermi
un'automobile come si deve. Fortuna che la merciaia di Barbizon ci ha
dato le indicazioni giuste, altrimenti ci saremmo perse di nuovo. Le
strade che circondano questa foresta sembrano tutte uguali... (silenzio)
Beh... Che ne dici Odette? Ti piace questa casa? Odette, non parli? Sei
muta? A me sembra... “pittoresca”...
Odette (guardandosi in giro e togliendo con la mano le ragnatele) Io non
capisco come possa piacerti un posto del genere.
Julie Ma Odette, con una ripulita, una sistemata... e poi, considera che non
abbiamo molte alternative. Guarda il lato positivo della faccenda, in
fondo nostro padre ci ha lasciato in eredità questa vecchia dimora piena
di fascino...
Odette ...dove se l'è spassata per anni con la sua amante. E comunque, mettiti
in testa che nostro padre non ci ha mai dichiarato eredi di un bel nulla,
questa casa ci spetta solo perché siamo le uniche discendenti dirette,
almeno fino a prova contraria. Se non ci avessero rintracciate, per la
mura di recinzione pericolante, non avremmo mai saputo dell'esistenza
di questa casa... altrettanto pericolante.
Julie In effetti la casa ha bisogno di un po' più di una ripulita... Pensa, povero
babbo...Qui a Milly-la-Forêt, in mezzo al nulla. Non ha certamente
potuto fare molta manutenzione.
Odette Povero babbo un corno! Abbiamo passato i nostri anni migliori a
sgobbare come degli animali da soma a Parigi e lui qui a spassarsela tra
i boschi dell'Île-de-France con la sua amante. Non credi che un po' di
commiserazione la meriti mamma, piuttosto?
Julie Oh Odette, tu sai quanto abbia voluto bene a nostra madre.
Odette Povera mamma, morta di crepacuore per causa sua.
Julie Si ma... ha fatto un infarto molti anni dopo che il babbo se n'è andato...
e comunque, nonostante tutto non riesco ad avere risentimento per

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papà, solo tanta nostalgia e il rimpianto di non poterlo riabbracciare.
Odette Neanch'io provo risentimento per lui. Anzi, diciamola tutta, non provo
proprio un bel nulla. Sta di fatto che ora non abbiamo un lavoro e non
abbiamo un buco dove dormire.
Julie Grazie al babbo ora una sistemazione ce l’abbiamo. Vedrai, troveremo
un lavoro e ci rifaremo una vita qui…
Odette … in mezzo al nulla! Beata te che vivi nel mondo delle favole.
Julie … e poi con questo bel giardino, potremo piantare un po' di ortaggi... se
non fosse per quel grosso albero rinsecchito... Dovremo farlo tagliare e
fare spazio a un bell'orto!
Odette Intanto, prima di pensare al giardino e all'orto, pensiamo a sistemare
questa catapecchia che cade a pezzi!
Julie Domani, in paese, compreremo tutto il necessario, vedrai.
Odette E con che soldi? Quelli che sono rimasti, dopo il funerale di mamma,
sono finiti da un pezzo.
Julie Prenderemo solo l'indispensabile.
Odette Intanto cominciamo col ripulire qui dentro, che è meglio. Guarda
questo tappeto! Sembrano macchie di sangue. Tuo padre avrà
sicuramente sgozzato qualcuno...
Julie Ma che dici? Non penserai mica che sia vero quello che ci ha
raccontato la merciaia, quando le abbiamo chiesto la strada per Saint-
Jacques?
Odette Ma secondo te una donna istruita e razionale come me, si lascia
impressionare da delle storielle di una merciaia di paese?
Julie Non credo, ma… hai sentito anche tu quello che ha detto... Non fu mai
ritrovato il corpo di madame Dubois, la Dama Rossa!
Odette Bah, storie di paesani ignoranti. Non crederai mica ai fantasmi?
Julie Se credo ai fantasmi? Certo che no, mi fanno troppa paura!
Odette Quindi ci credi.
Julie No, ma... ci ha messo in guardia sugli strani fatti che sono successi in
questa casa...
Odette Storie ti ho detto! Solo loro possono credere ai fantasmi. Il fatto è che i
fantasmi non esistono e non credo che le leggi della scienza facciano
qualche eccezione per questa casa.

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Julie Vorrei proprio poterti credere Odette. Questa casa è così accogliente,
calda, non mette per niente paura… e comunque, per il tappeto, ho
portato con me uno smacchiatore potentissimo! (apre la valigia, rovista
e tira fuori un flacone con cui comincia a strofinare il tappeto) Guarda!
Odette Beh, tu comincia a strofinare. Io vado di sopra a rinfrescarmi un po’.
Voglio disfare questa valigia, sempre che trovi una camera decente
dove piazzarmi. Quando hai finito qui, vedi di raggiungermi, che
prepariamo due letti per la notte.
Julie Odette…
Odette Si?
Julie Che ne diresti se per questa notte dormissimo insieme?
Odette Non ho nulla in contrario, ma… non avevi detto che questa casa non ti
mette paura?
Julie No, non è per paura...
Odette E va bene, ma solo finché non ci ambientiamo, d'accordo?
(esce Odette, Julie comincia a spolverare e sistemare la stanza)
Julie Ha un bel dire lei, che non esistono i fantasmi. Non solo non ci crede,
ma non ne ha neanche paura... Conosco un sacco di ragazzi che non
credono alla loro esistenza, eppure, perfino loro, quando sono stati
chiusi dentro un cimitero a mezzanotte, hanno finito per credere ai
fantasmi... E comunque sta di fatto che Madame Margot sparì
improvvisamente in circostanze misteriose... e non si ritrovò mai il suo
corpo... Quando la merciaia ha saputo chi siamo, l'ho vista molto in
imbarazzo. Ci ha fatto un sacco di domande... chissà cosa s'immagina
quella lì. Povero papà. In fondo, cosa avrà fatto di male? Si è solo
innamorato di un'altra donna...
(si sente un forte rumore di ferraglia, Julie è spaventata)
Odette sei tu ? Hai sentito questo rumore? (attende in silenzio) Sei
tu??? (pausa) Odette!
Odette Scusa Julie, sono stata io...
(si vede un lampo e subito dopo si ode il tuono, Julie esce frettolosamente guardandosi
intorno – luce fioca - entra il fantasma una figura di donna tutta rossa velata che
attraversa la scena – buio)

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SECONDO QUADRO

(MUSICA: Rossini Ouverture del Guglielo Tell – mov. 3 Ranz des Vaches)
(E’ una mattinata luminosa, Julie è indaffarata a portare la colazione a tavola)
Julie Odette la colazione è pronta, scendi!... Ah, sei già qui, mi hai
spaventata. buongiorno cara.
Odette Buongiorno Julie, che cosa hai preparato di buono questa mattina?
Julie Avevo poprtato da casa del Thè e...
Odette Ah! Thè e biscotti secchi, cominciamo bene...
Julie Per oggi dobbiamo accontentarci, più tardi andrò in paese a fare un po'
di scorta. (cominciano a mangiare facendo silenzio)
Odette (Imbarazzata) Co.. come hai passato la notte, Julie?
Julie Beh, non posso certo dire di aver dormito bene...
Odette Come mai?
Julie Mah, non saprei... per via del materasso, penso…
Odette Già, un po' sfondato direi...
Julie ...E per tutti gli strani rumori che si sentivano...
Odette Oh vedi, siamo in campagna, dovrai abituarti al canto dei rapaci, o al
frusciare di qualche animale. Scordati i piacevoli rumori del traffico dei
boulevard parigini.
Julie Certo me ne farò una ragione, ma tutti quegli scricchiolii?…
Odette E’ normale in una vecchia casa con i pavimenti di legno...
Julie Poi… credo di aver avuto anche qualche incubo...
Odette Del tipo?
Julie Saranno stati i racconti della merciaia, ma... ho sognato la Dama
Rossa...
Odette ...che ti urlava minacciandoti di morte se non lasciavi immediatamente
la sua casa.
Julie Si, è esattamente così. Ma tu come fai a saperlo?
Odette Credo di aver avuto lo stesso incubo anch'io.
Julie Oh Gesù! E non sei sconvolta? Ma non pensi che sia...
Odette Solo una coincidenza. Probabilmente è stata la stanchezza del viaggio e
poi… anche il mio inconscio si sarà fatto condizionare da tutte quelle
fandonie che ci hanno raccontato sul passato di questa casa.

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Julie E se non fossero fandonie? Se il fantasma della Dama Rossa esistesse
veramente? In fondo gli abitanti di questo paese hanno conosciuto
davvero madame Dubois...
Odette Se è per quello, anche tuo padre l’ha conosciuta... molto bene. Il fatto
che a un certo punto non l'abbiano più vista, avrà fatto scatenare la
fantasia dei paesani.
Julie E ti sembra normale questo? E se invece fosse veramente morta?
Odette E se, e se... tu vedi troppi film gialli. Secondo me la faccenda è più
semplice di quello che sembra: Margot Dubois si era stancata di nostro
padre e se n'è andata via senza dire niente a nessuno, tutto qui.
Julie Ma, hanno detto che la polizia ha fatto delle indagini…
Odette Hanno detto, appunto... e poi, anche fosse, a seguito di una denuncia di
sparizione, sarebbe comunque un atto dovuto. Chissà quante
segnalazioni di persone scomparse dovrà archiviare ogni giorno, la
polizia.
Julie Mah, forse hai ragione tu. E' che io sono facile da spaventare. Per te
non ha senso che mi faccia impressionare così facilmente, vero? (In
quel mentre si ode un tonfo sordo proveniente dal piano di sopra)
Oddio!
Odette (Odette non si scompone) Calmati! Ho lasciato la finestra aperta, il
vento avrà fatto cadere qualcosa. Puoi andare a controllare, per favore?
Julie Io?… Ma... non puoi venire con me?
Odette Povera ragazza, sei così impressionabile! Ti basta un piccolo rumore
per farti saltare come una molla.
(Si ode un tuono e subito dopo uno scrosciare di pioggia)
E va bene, vado io... ci mancava pure il temporale.
Julie Odette, è un segno!
Odette Stai calma Julie e resta qui. Visto che con questo tempo non possiamo
uscire, almeno tu comincia a sistemare la stanza.
Julie Va bene, io mi occupo di spolverare e tu vai a vedere cos'è successo...
(MUSICA: Léo Ferré - Avec le temps)
(Odette si allontana, Julie comincia a rassettare la stanza, trova una scatola con delle
fotografie e comincia a scorrerle, soffermandosi su una, che mette in tasca. Torna
Odette)

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Odette Che ti dicevo? La finestra era aperta. L'ho chiusa appena in tempo...
Julie Guarda Odette cos'ho trovato.
Odette Una scatola... con vecchie foto di papà...
Julie Che strano, non ce n'è neanche una con noi e con la mamma.
Odette Tu lo trovi strano? Io troverei strano il contrario.
Julie In compenso... guarda qui. (le fa vedere una foto che aveva nascosto)
Odette Oh, Margot Dubois! Finalmente hai un volto!
Julie La Dama Rossa!
Odette Ma fammi il piacere!
Julie Comunque è una bella donna... e anche molto giovane... devo dire che
il babbo aveva buon gusto.
Odette Si, se le sceglieva giovani, le sue puttane... quel porco!
Julie Ti proibisco di parlare in questo modo di papà, tanto più che è morto.
Odette E va bene, scusami... piuttosto... (guardando il tappeto) non avevi tolto
questa macchia ieri sera?
Julie Si Odette, era sparita...
Odette ...ed eccola qui di nuovo.
Julie Oh Gesù! Questo... questo è molto strano... sarà un altro segno!
Odette Eh no Julie! Non è strano, è solo uno smacchiatore da pochi centesimi.
Tu e la tua mania di fare economia...
Julie Ma.. posso riprovare...
Odette Lascia stare... facciamo prima a buttar via questo cencio.
(Odette fa per arrotolare il tappeto ma le luci si abbassano ed appare una figura vestita
con un velo rosso. Julie è terrorizzata)
M.me Dubois Ferme! Come osate toccare quel tappeto!
Julie Ahh... aiuto!
Odette ...e questa da dove sbuca? (ad alta voce) Chi è lei?
M.me Dubois Come chi sono... piuttosto voi, chi siete? E come osate profanare questa
casa.
Julie (strattonando le vesti di Odette e mostrandole la foto presa dalla
scatola) Odette, Odette, guarda... la foto, la foto... è... è la Dama Rossa,
madame Dubois!
M.me Dubois Si, sono la padrona di questa casa...

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Odette Intanto mettiamo le cose in chiaro, cara signora. Le legittime
proprietarie siamo noi.
Julie E'.. è vero, il notaio Fournier lo può attestare.
M.me Dubois Zitte! Da anni abito questa casa...
Odette Senta signora... abbiamo fatto un lungo e travagliato viaggio da Parigi
per prendere possesso di ciò che ci spetta. Ora, se lei accampa dei
diritti...
M.me Dubois Basta! Non voglio sentire altro! Florent, Florent, dove sei?...Non riesco
a trovarti da nessuna parte! Florent, queste due stanno per mettere
sottosopra la nostra casa...
Julie La vostra? Ma papà...
M.me Dubois Andatevene subito! Le mie minacce di stanotte non vi sono bastate?
Odette Mi scusi, quali minacce?
Julie Ma si, Odette... l'incubo di stanotte...
M.me Dubois Di quale incubo andate ciarlando?
Julie E' che vede.. stanotte non abbiamo dormito molto bene, perché...
M.me Dubois Non mi interessa come avete dormito. Se non ve ne andate
immediatamente con le buone sarò costretta a usare la mano pesante!
Odette Ok signora... dama, ora si calmi, sediamoci a questo tavolo e
parliamone...
M.me Dubois Nessuno ha mai osato trattarmi in questo modo!
Julie Ma nessuno voleva offenderla... volevamo solo...
M.me Dubois Non osate sfidarmi, o ve ne pentirete!
(si abbassano le luci, il fantasma svanisce e il temporale cessa. Le due sorelle restano
impietrite – si rialzano le luci il tempo è di nuovo bello e gli uccellini cinguettano)
Odette Non dire nulla Julie.
Julie No..n non ne avrei la forza.
Odette Dobbiamo solo essere razionali.
Julie S... se lo dici tu...
Odette Premesso che i fantasmi non esistono...
Julie Ma, hai visto anche tu...
Odette ...e su questo non si discute.
Julie Ma, Odette...
Odette Dobbiamo solo capire da dove si è intrufolata questa... signora.

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Julie Non hai visto anche tu che è apparsa dal nulla...
Odette Ma che dici! Non è possibile che sia apparsa dal nulla. Sarà stata
rintanata in qualche anfratto di questa catapecchia.
Julie Ma il temporale, i tuoni...
Odette Vecchi trucchi da teatrino di provincia, ho visto di meglio anche negli
spettacoli dei più scarsi prestigiatori.
Julie Ma come faceva a sapere del nostro incubo di stanotte...
Odette Sei proprio ingenua tu! Avrà origliato i nostri discorsi di stamattina... o,
per impressionarci, avrà messo degli altoparlanti con registrata la sua
voce mentre dormivamo... o... che ne so, ne inventano di ogni questi
malintenzionati.
Julie Sarà, ma a me ha messo una fifa boia...
Odette Andiamo! Ci vuol ben altro per impressionarmi.
Julie Senti Odette, solo per stanotte, perché non ce ne andiamo in albergo?
Odette In albergo?
Julie Solo per stanotte! Ho visto l'insegna di una locanda, venendo qui... poi
domani, a mente fredda, pensiamo al da farsi, d'accordo?
Odette Eh no, mia cara Julie! Troppo comodo darla vinta a quella lì! E poi sei
stata tu ad insistere di venire a stare nella casa del babbo! … non ho
nessuna intenzione di farmi intimidire da una impostora qualsiasi.
Julie Ma non sarebbe per sempre, solo per stanotte!
Odette No! E adesso, per favore, non cambiamo i nostri programmi.
Julie Ma la Dama... sarà ancora qui.
Odette Com'è entrata se n'è uscita con la coda tra le gambe. Per favore usciamo
anche noi e andiamo a comprare qualcosa da mangiare. Non voglio
mica morire di fame, che poi mi tocca fare la sua fine e diventare un
fantasma! (ride) Vieni Julie...
Julie Arrivo, aspettami, non lasciarmi sola!
(Escono, si abbassano le luci,... si vede un lampo e subito dopo si ode un tuono, dopo un
po' arriva il fantasma)
( MUSICA: que reste-t-il de nos amours – Charles Trenet)
M.me Dubois Florent, Florent! Dove ti sei cacciato! Proprio adesso che ho bisogno di
te, sei sparito. Sono stanca di invocarti, di cercarti, ti perdono, ti
perdono ma torna, ti prego! Anzi no.. scusami, sono io che ho sbagliato,

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perdonami, sono stata stupida, non ti avevo capito non avevo capito
quali fossero le tue intenzioni... Babette era solo una bambina, la mia
gelosia mi aveva accecato! L'ho meritato, si l'ho meritato! Ora, però, ti
prego, torna, fatti vedere, manda via queste donne, torna, torna!
Florent, Florent! In nome dell’amore che ti regalai e per l’amore che un
tempo mi giurasti… non abbandonarmi qui!
(si vede un lampo e subito dopo si ode il tuono, il fantasma scompare)

TERZO QUADRO

(MUSICA: Le temps de l'amour - Françoise Hardy)


(è sera, le sorelle rientrano con due sacchetti della spesa in carta)
Odette Eh no, mia cara Julie, adesso basta andare a zonzo, rientriamo! E
soprattutto basta parlare del fantasma...! Mi hai fatto fare il giro dei più
improbabili negozi di tutto il dipartimento, pur di non tornare a casa.
Julie Ma dovevamo fare scorta, in casa non c'è nulla...
Odette Due sacchetti di roba, capirai... sarebbe stato sufficiente andare nel
negozio di alimentari in piazza.
Julie Beh, ma almeno ci siamo fatte un'idea di cosa offrono i dintorni.
Odette Va bene, va bene, come vuoi tu. Ma non sarà che avevi paura di
rientrare in casa?
Julie Io? No, ma... se proprio vuoi saperlo, non mi sento nemmeno così
tranquilla come sei tu...
Odette Sei proprio una credulona, sai? Se penso a quante persone i fantasmi
hanno fatto venire delle crisi isteriche! Ci vuole un po' di razionalità,
per diamine! Ci vuole metodo!
Julie Facile a dirsi, insegnamelo tu il metodo.
Odette Vedi, il metodo scientifico ci insegna a raggiungere la conoscenza della
realtà in modo affidabile e verificabile. Galileo diceva che bisogna...
associare le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie».
Julie Ebbene, dimostrami che quello che abbiamo visto che non è un
fantasma!
Odette Non lo è, punto e basta!

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Julie Bella dimostrazione. Guarda, guarda la foto che ho trovato nella
scatola... dimmi se non è la stessa donna di stamattina!
Odette Oh, ora basta! Con l'ausilio di questa foto e un po' di trucco anche il
generale De Gaulle sarebbe in grado di somigliare alla Dama Rossa.
Ma non capisci che è tutto un raggiro per venire in possesso di questa
casa?
Julie Un raggiro? E come?
Odette Povera ingenua! Hai mai sentito parlare di usucapione?
Julie Usu... che?
Odette Usucapione. Significa che una proprietà può essere acquisita da
chiunque con un possesso prolungato.
Julie Ma, se il notaio Fournier...
Odette Si, non temere, la casa è nostra...
Julie Ma se è nostra, cosa vuole da noi questa... signora?
Odette Cacciarci da qui. Se arriviamo noi a rompere le uova nel paniere... le
pretese che vanta su questa casa, se ne vanno a farsi friggere...
Julie Ma... ha senso mettere in piedi tutta questa messinscena per una
vecchia casa?
Odette Ha senso, ha senso! Evidentemente si aspettava delle reazioni come le
tue, per intimidirci e per farci sloggiare.
Julie Sarà come dici tu, Odette, ma troppe cose non mi tornano, per
esempio...
Odette Su, ora basta. Non farti troppe domande e mettiti calma Julie. E' ora di
cenare, con tutta la strada che mi hai fatto fare mi è venuta fame. Non
hai appetito tu?
Julie A dire il vero, non ne ho...
Odette Vai... vai in cucina a preparare qualche tua specialità, d'accordo? Vedrai
che cucinando ti rilassi e magari ti torna l'appetito.
Julie E va bene Odette, come vuoi tu. E' stata una giornata con troppe
emozioni.
(Julie esce, Odette rimane sola a sistemare la stanza, accende la radio - MUSICA:
Histoire d'un amour - Dalida - prende in mano la scatola e comincia a guardare la foto
di madame Dubois)
Odette Cara Julie, sarà il caso che ci calmiamo un po', tutt'e due...

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(Dopo un po' da dietro il muro, in trasparenza, si intravede il fantasma )
M.me Dubois Si, quella sono io.
Odette Chi parla?
M.me Dubois Eravamo felici, allora! Questa foto l'ha scattata Florent ad Avignone.
Eravamo in vacanza in Provenza. Io ero così giovane e lui così
innamorato... E' stato il classico colpo di fulmine, il nostro. Ci
conoscemmo a Chartres, io ero andata in visita alla cattedrale di Notre-
Dame con la mia classe del collegio. Lo vidi. Era in preghiera davanti
alla cappella di Saint-Etienne...
Odette In preghiera? (voltandosi verso il muro)
M.me Dubois Io mi misi in disparte dalle mie compagne, con la speranza di farmi
notare. E così fu. Non distolse gli occhi da me per tutta la visita. Il
giorno appresso lo trovai ad aspettarmi fuori dal collegio... non ci volle
molto perché fuggissi con lui.
Odette Ma come...
M.me Dubois Florent era da poco rimasto vedovo...
Odette Vedovo?
M.me Dubois Oh, parlava sempre della moglie come di una santa.
Odette Mio padre?
M.me Dubois (cambia tono) Tuo padre?
Odette E di noi? Ha mai parlato di noi?
M.me Dubois Di voi?
Odette Si, delle sue figlie. Le aveva mai parlato di noi?
M.me Dubois Florent non aveva figli!
Odette Florent Lefebvre non era vedovo e noi siamo le sue due figlie. Nostra
madre è morta solo tre mesi fa... E comunque, mio padre in preghiera,
non ce lo vedo proprio.
M.me Dubois Voi mentite! Conosco troppo bene Florent... se solo fosse qui ora...
Odette Lei è male informata signora. Chiunque lei sia...
M.me Dubois Io sono Margot! Si, Margot Dubois! (Alzando la voce)
Julie (dalla cucina) Odette, tutto bene? Con chi ce l'hai? (l'ombra di Margot
svanisce)

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Odette Oh nulla, Julie. Ho solo... acceso la radio. (rivolta a Margot) Ed ora,
signora... (cercandola) ovunque lei sia, se la metta via, da qui non ce ne
andremo... se vuole lasciarci in pace...
(il fantasma appare nella stanza, mentre dalla cucina entra Julie)
Julie Oh mio Dio, la Dama Rossa! (Julie fa cadere il vassoio che ha in mano
e resta impietrita)
M.me Dubois Si, sono la Dama Rossa e voi state occupando la mia casa. Vi avevo
avvisate, sarò costretta a usare le maniere forti!
Julie Ma noi non volevamo, non credevamo... Odette, ti prego andiamocene.
Odette Calma Julie, forse è il caso di chiarire un paio di cosette con questa
signora.
M.me Dubois Si, è bene che lo facciate subito, altrimenti conoscerete la mia ira. Sono
esasperata dal vostro atteggiamento e dalle vostre menzogne.
Julie Vede signora fantasma... ehm Dama Rossa.
M.me Dubois Fantasma?
Odette Ah, allora lo ammette di essere un'impostora!
M.me Dubois Come osi! (urlando – Jiulie e Odette si mettono le mani alle orecchie)
Julie No, no, Odette non voleva offenderla, è solo che lei non crede ai
fantasmi... ma io, io si, glielo giuro!
(M.me Dubois si appoggia alla sedia come avesse un mancamento)
M.me Dubois Tu osi insinuare che io... che voi...
Julie Si, mi scusi... ma lei non è il fantasma di Madame Dubois? La Dama
Rossa?
M.me Dubois Io sono, Margot Dubois! E voi occupate abusivamente la mia casa.
Andatevene!
Odette Madame, forse tutt'e due siamo partite col piede sbagliato. Cerco di
spiegarmi meglio. Io e Julie siamo le figlie di primo letto di Florent
Lefebvre. Ora, un messo comunale ci ha comunicato che nostro padre è
morto l'anno scorso in Costa Azzurra...
M.me Dubois Cosa? Florent morto? E voi...
Odette Le dicevo che il messo ci ha anche notificato un'ordinanza, in quanto
eredi di nostro padre, intimandoci di mettere in sicurezza la mura di
recinzione di questa casa perché è pericolante.

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M.me Dubois Questa casa non è pericolante e in quanto alla mura, non so di cosa
parliate.
Odette Le assicuro che prima di vedere il messo, non avevamo la più pallida
idea che nostro padre fosse proprietario di una casa... e per di più in un
posto dimenticato da Dio e dagli uomini.
Julie ... E il notaio Fournier...
M.me Dubois Questa la so già! Ma Florent... il mio Florent...
Odette E' andata esattamente così.
M.me Dubois Io... io sono prigioniera in questa casa, dal giorno in cui Florent se n'è
andato. Avevamo litigato e lui... da allora non l'ho più visto... e non
posso uscire, non posso uscire, capite?! (gridando) Perché non posso
uscire?
Julie Oh, che disdetta! Odette, dobbiamo cercare di aiutarla.
Odette Si, forse hai ragione tu, Julie. La cosa migliore è di aiutarla a ritrovare
la ragione.
M.me Dubois (alterata) Mi stai dando della pazza, forse? Bada a te!
Julie No, no signora Dama, Odette intendeva solo...
Odette … Di trovare il sistema più razionale per farla uscire da qui...
Julie Ma come, Odette?
M.me Dubois Il mio Florent... morto! (disperata)
Odette Si, cara signora. E' morto a Saint-Tropez, tra le braccia di una prostituta
minorenne... noi non lo vedevamo da anni, Julie era ancora una
bambina quando se n'è andato di casa.
M.me Dubois Ma... ma quindi è vero, me lo giurate. Voi siete le figlie di Florent
Lefebvre...
(le luci si abbassano il fantasma svanisce)

QUARTO QUADRO

(MUSICA: Antoine Duhamel - Belphegor)


Julie Odette, credo che a questo punto tu debba ricrederti sull'esistenza dei
fantasmi. Come diceva Galileo, abbiamo associato le «sensate
esperienze» con la «dimostrazione necessaria», ergo, non c'è alcun
dubbio che sia la Dama Rossa.

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Odette Si, è vero. C'è una buona possibilità che sia Margot Dubois, ma di
sicuro non è un fantasma.
Julie Ma come? Non capisco.
Odette Nel senso che potrebbe proprio essere Margot, impazzita per amore e,
per questo, mai uscita di casa... ecco spiegato l'alone di mistero che si è
creato intorno alla sua figura.
Julie No, no... troppo facile... e come avrebbe vissuto per tutto questo tempo
senza uscire di casa? Senza mangiare? Senza bere? No, non sta in piedi.
Odette Magari avrà avuto un complice che le portava del cibo o... chissà,
magari un amante segreto...
Julie E le apparizioni? Come le spieghi le apparizioni dal nulla?
Odette Sai come la penso. Sul concetto di “nulla”, poi, potremmo disquisire
per settimane...
Julie Ma al di là di tutto, rimane la questione irrisolta della casa.
Odette E' vero, Julie. E per risolverla, credo che dovremo aiutare questa
poveretta a rinsavire. In fondo mi fa pena, anche lei vittima di nostro
padre.
Julie Oh Odette, continui a parlare di nostro padre come se fosse un mostro.
Hai sentito quello che ha detto il fantas... la Dama Rossa, in fondo
nostro padre era una persona pia.
Odette Lasciamo perdere Julie. Pensa solo a cos'ha fatto a nostra madre... e
non dico di più...
Julie In fondo la sua sola colpa è stata di essersi innamorato di un'altra
donna...
Odette Solo Dio può può sapere quali sono le sue colpe e... ah, dimenticavo,
anche le sue vittime.
Julie Sei così cinica a volte, Odette!
Odette Non sono cinica, ho solo un approccio più obiettivo con la realtà.
Julie Sai cosa penso veramente di te?
Odette Sono curiosa, avanti...
Julie Io credo che la tua razionalità, ti abbia resa dura e anche un po' cinica.
Secondo me tu pensi troppo e senti troppo poco.
Odette Tu mi credi cattiva? Non sono stata una buona sorella per te?

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Julie No, anzi... non fraintendermi. Con me sei protettiva, dolce... intendevo
nei confronti degli altri, del mondo. Cosa sarebbe il mondo senza bontà
e dolcezza? Solo una valle piena di lacrime, violenza e disperazione.
Odette E ti sei mai chiesta se invece il mio cinismo, come lo chiami tu, sia solo
disillusione nei confronti del mondo e della vita?
Julie No, sono convinta che tu stia usando il cinismo solo per proteggere la
tenerezza ancora viva dentro di te. Anche il tuo scetticismo nei
confronti di ciò che abbiamo visto e sentito, secondo me è solo un
modo per proteggerti dall'ignoto, da ciò che non riesci a spiegare con la
tua razionalità.
Odette Se intendi convincermi dell'esistenza del fantasma di Madame Dubois
con queste tue teorie strampalate, ti sbagli di grosso.
Julie Sai, questa notte ho cercato di stare sveglia per sentire se udivo strani
rumori, strane presenze, ma niente... un silenzio surreale. Mi sono
addormentata, con una sensazione di pace, di serenità e... ho sognato
Madame Dubois. Questa volta la Dama Rossa non era arrabbiata con
me, non mi ha spaventato, anzi. Mi accarezzava la testa e continuava a
ripetermi di non preoccuparmi, che lei mi era vicina... Oh Odette mi
sento terribilmente in colpa, non ho mai sognato né la mamma né tanto
meno il babbo.
Odette Non credo tu debba preoccuparti, è solo il tuo inconscio che cerca di
dirti qualche cosa... Dovremmo interpellare il professor Freud...
Julie Dopo il sogno di stanotte ho come la sensazione che madame Margot
sia un fantasma buono...
Odette Quante volte te lo devo dire: non esistono fantasmi buoni o cattivi...
non esistono i fantasmi e basta!
Julie E poi, ti confesso, sono incuriosita di sapere di più di nostro padre!
Tutte le notti, prima di addormentarmi, cerco di ricordarmelo,
visualizzarlo, ma... niente, non ci riesco... ero troppo piccola...
Odette E per fortuna che non te lo ricordi...
Julie Cosa vuoi dire, Odette?
Odette No, niente. Dicevo per dire... nel senso che non puoi soffrire per ciò
che non ricordi.
Julie Già, però mi manca tanto la sua presenza.

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(appare il fantasma in trasparenza da dietro il muro)
M.me Dubois Manca tanto anche a me!
Odette Ah, è lei signora?...
Julie (intimorita) Bu... buongiorno Margot. Posso chiamarla Margot, vero?
M.me Dubois Oh, si! E' da tanto, troppo tempo che nessuno mi chiamava Margot.
Julie E il babbo come la chiamava?
M.me Dubois Florent usava con me dei nomignoli, dei graziosi nomignoli... Minette,
ma chérie, mon bijou... raramente mi chiamava Margot... solo quando
era arrabbiato, mi chiamava Margot.
Odette E... nostro padre si arrabbiava spesso con lei?
M.me Dubois No, noi andavamo d'accordo, ci amavamo...
Odette Ma... ha detto che si arrabbiava...
M.me Dubois No, no, anche se...
Odette Anche se?
M.me Dubois No, no... io... è stata colpa mia, solo colpa mia... sono stata stupida, non
avevo capito...
Odette Perché colpa sua? Di cosa s'incolpa?
M.me Dubois Non avevo capito, dovevo stare zitta, sono stata stupida...
Odette Cosa non aveva capito? Cosa non doveva dire?
M.me Dubois L'ho meritato, l'ho meritato... ho meritato tutto...
Julie Basta Odette, non vedi che la fai soffrire?
M.me Dubois Vi prego, non chiedetemi di più...
Julie No, non voglio chiederle di più, anche se... mi piacerebbe sapere
qualcos'altro... di mio padre. Ci ha abbandonate quando ero ancora
piccola e non ho praticamente nessun ricordo di lui.
M.me Dubois Con Florent è stato amore a prima vista. Io ero poco più di una
ragazzina e lui era un uomo già maturo, ma... terribilmente
affascinante.
Odette E il vostro incontro, quando è avvenuto?
M.me Dubois Non saprei dire con esattezza. Sapete, il tempo non ha più significato
per me. In questa casa... un giorno può durare come un anno e un anno
passare con la velocità del fulmine...
Odette Beh, considerando che il babbo è andato via di casa nel '57...

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M.me Dubois (alterata) Non lo so, ho detto! Il tempo, il tempo! Il maledetto tempo!
Se non fossi tornata a casa così presto, quella maledetta sera.
Odette Di che sera parla, Margot?
M.me Dubois Di quella maledetta sera, in cui… non ricordo bene... ma, quella
bambina, Babette... era solo una bambina e lui...
Odette Zitta! Non dica di più!
Julie Cosa... cosa? Perché non dovrebbe dire?
M.me Dubois Povera Julie, povera bambina...
Julie Non sono più una bambina, ho raggiunto la maggiore età da un pezzo.
M.me Dubois Povera bambina...
Julie Perché tutti mi trattano come se fossi ancora una bambina? (verso
Odette) Avete sempre avuto paura che vi sentissi, tu e mamma. Quando
arrivavo io, cambiavate discorso...
Odette Sia io che mamma abbiamo sempre voluto proteggerti.
Julie Ma proteggermi da cosa? Non credi che sia giunto il momento di dirmi
tutto, di parlare sinceramente con me?
M.me Dubois Proteggerti da chi, piuttosto...
Julie Da chi? Cosa intendete dire...
Odette Si Julie, proteggerti da nostro padre!
Julie Ma come, dal babbo? E perché?
Odette Forse è ora che tu sappia, Julie.
Julie Cosa devo sapere... parla!
Odette A volte i fantasmi del nostro passato riemergono e diventano tangibili
come tutto ciò che possiamo stringere tra le mani.
Julie Di che fantasmi parli...
Odette Avevi due anni, quando nostra madre si accorse delle particolari
attenzioni che nostro padre aveva per te.
Julie Il babbo? Quali attenzioni... spiegati, Odette.
Odette Non era la prima volta, purtroppo. La stessa sorte era capitata anche a
me. La mamma aveva un lavoro che le piaceva, ma che aveva dovuto
lasciare temporaneamente, dopo la mia nascita. Papà le disse di non
preoccuparsi, di tornare pure a lavorare, che si sarebbe occupato sia di
me che della casa, “ci penso io alla mia donnina” diceva sempre.
Mamma non ci mise molto a capire, però, come passasse il suo tempo

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con me, quando lei non c'era. Non ebbe il coraggio di dire nulla, nostro
padre era un uomo violento, così le cose andarono avanti per alcuni
anni. Fortunatamente per me, nascesti tu. Fin da subito i suoi interessi
morbosi si concentrarono su di te. Stavolta, però, esasperata e posta di
fronte all'evidenza, la mamma ebbe il coraggio di reagire e cacciò di
casa il babbo minacciandolo di denunciarlo alla polizia. Da allora non
lo rivedemmo più, per nostra fortuna...
Julie Odette, non posso credere, io... io non ricordo nulla, tu... tu... (si
accascia sul tavolo piangente, Odette la rincuora abbracciandola)
M.me Dubois Povere bambine! Perché siete dovute venire qui per rivangare il vostro
passato? Quale orribile ferita vi è stata inferta da vostro padre.
Odette Da nostro padre e dall'uomo che lei ha amato. E' mai possibile che non
le abbia mai manifestato la sua vera indole?
M.me Dubois ...E perché siete arrivate fin qui per rivangare il mio passato? Cosa
dovevo capire? Mi sento come questa povera ragazza. (sfiora il capo di
Julie) Sono affranta, sopraffatta, incapace di credere, incapace di
ricordare... incapace... di prendere coscienza del fatto di non essere
più... (ricorda, trasalisce) ...Ho avuto un malore durante il mio turno,
fu così che il proprietario dell'albergo mi fece accompagnare a casa
prima del previsto. Salutai Jacob, entrai in casa ed andai
immediatamente in cucina per prendere un cachet. Dalla finestra vidi,
sul retro, la macchina di Florent. Non avrebbe dovuto essere a casa a
quell'ora... “Florent, sei a casa? Florent...” sentii un trambusto al piano
di sopra, così andai in camera... Era come se qualcosa o qualcuno mi
dicesse di non entrare, ma aprii lo stesso la porta... Florent si stava
rivestendo, cercando di coprire con un lenzuolo... Babette... la figlia del
fioraio. Babette raccolse le sue poche cose e sgattaiolò via, come una
ladra. Lui la seguì imprecando contro di me e scongiurandola di non
dire niente, che non era successo nulla. Lo raggiunsi qui, proprio in
questo punto. Lui era furioso. Lui....lui mi ha strappato alla vita terrena
lasciandomi qui, riversa su questo tappeto, in questa casa per
l'eternità... l’inferno esiste, ora lo so! ...In questa casa ho pagato per i
peccati che in vita non ho potuto espiare per causa tua, Florent! Ma ora,
che anche tu sei morto, non scamperai alla tua punizione… la tua anima

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ti costerà cara… ben più cara della vigliaccheria con cui mi hai tradita e
uccisa!
Julie (tra le braccia di Odette) Com'è possibile che nostro padre si sia
macchiato di tali nefandezze!
M.me Dubois Tu, tu non puoi sapere. Sei così giovane, non puoi sapere dell’oscurità
che ci ha circondato... E’ buio qui! E' la notte più nera che si possa
anche solo immaginare! Questo buio senza fine che mi accompagnerà
per l’eternità assieme al dolore che provocò chi amai! Florent, tu mi hai
uccisa e mi hai abbandonata vagabonda tra i non morti!
Odette Mio Dio! Non immaginavo che nostro padre potesse arrivare a tanto.
Un omicidio per potersi concedere ancora alle sue perversioni.
Julie Ora... ora mi spiego il perché di tante paure tue e della mamma, nei
miei confronti.
Odette Non erano paure, ma premure. Tua madre ti ha voluto proteggere dal
mondo.
M.me Dubois Deve averti amato tanto... come io non ho mai avuto modo di amare!
Julie Oh Margot, cosa possiamo fare, come possiamo aiutarla, come
possiamo porre fine ai suoi tormenti?
Odette Se almeno potessimo avere delle prove, per poter dimostrare...
Julie Hai ancora bisogno di prove? Non ti basta quello che hai visto? Quello
che hai sentito?
M.me Dubois Ora ricordo! L'albero... l'albero che giace rinsecchito nel giardino! E' lì
che Florent ha seppellito quel che rimaneva del mio corpo.
Julie Ma a nessuno è venuto in mente di cercare il suo corpo sotto
quell'albero?
Odette Nostro padre avrà sicuramente simulato un suo allontanamento
volontario, in questo modo avrà avuto tutto il tempo necessario per
andare via e rifarsi una vita altrove.
Julie Già, sembra che non abbia neppure avuto il tempo di raccogliere le
poche suppellettili che ci sono qui... Guarda in che condizioni ha
lasciato la casa.
M.me Dubois (sconsolata) La nostra casa...
Odette Ora la capisco Margot. Capisco il suo accanimento nei nostri confronti.
Noi non vogliamo portarle via questa casa. Ma, cerchi di capirci. Siamo

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state sfrattate dalla nostra casa di Parigi e non abbiamo altro posto in
cui stare...
M.me Dubois Ma io vorrei poter andar via di qui, credetemi, ve lo giuro! Ora che ho
realizzato ciò che sono... anzi, non sono, vorrei poter trovare pace
altrove, ma c'è ancora qualcosa che me l'impedisce. Non posso varcare
quella maledetta soglia!
Julie Aspettate! Tempo fa ho letto su Le Parisien, che alcuni abitanti di
Saint-Denis, residenti in una vecchia casa popolare, hanno chiesto al
Sindaco di essere trasferiti d'urgenza in un'altra abitazione a causa di
strane presenze di fantasmi, che rendevano loro la vita impossibile.
Naturalmente questo non è il suo caso Margot...
M.me Dubois Non capisco come questo mi possa riguardare...
Julie Insomma, sedie, piatti che si muovono da soli, lampadine che si
spengono e si accendono da sole... Sono cose spaventose, sapete?
Odette Sai come la penso a riguardo...
Julie Odette, dimmi di cosa hai bisogno ancora, per credere. Io posso essere
pazza, tu puoi essere pazza, ma un intero edificio non può essere pazzo.
Odette Cara Julie, non hai ancora capito come funziona certa carta stampata...
Julie Uffa! Fammi finire. Ora, dato che gli abitanti del palazzo erano tutti di
religione cattolica, sapete cos'ha fatto il sindaco?
Odette No, avanti, sono curiosa.
Julie Ha chiamato un esorcista e ha fatto benedire la casa. Beh, non ci
crederete, ma da allora non si sono manifestati più i fantasmi.
Odette Ok! Quindi?
Julie Lei è cattolica, Margot?
M.me Dubois Ma... veramente non ho mai avuto un rapporto molto... intimo con la
chiesa. Però sono stata battezzata, questo si!
Julie Perfetto! Pensavo di disseppellire le sue spoglie e portarle, notte tempo,
in terra consacrata...
Odette Oh ti vedo di notte, in un cimitero... A scavare una fossa...
M.me Dubois Forse io potrei uscire da questa casa e forse avere pace... ma voi,
avreste il coraggio di farlo?
Julie Se questo è necessario, lo faremo. Vero Odette?

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Odette Se è proprio necessario... Tanto so già, che il lavoro sporco toccherebbe
a me...
M.me Dubois Ma soprattutto sareste in grado di andare incontro alle conseguenze di
un gesto simile?
Julie E di quali conseguenze parla?
M.me Dubois Riaprire le indagini, infamare vostro padre.
Odette Nostro padre non merita altro che di essere infamato. E comunque se è
per aiutarla, saremmo pronte ad affrontare anche uno scandalo.
Julie Si, certo. Qualsiasi cosa.
M.me Dubois Questo gesto vi fa onore e lava ogni nefandezza compiuta da vostro
padre!
Odette Ok, è deciso allora. Andiamo in giardino a cercare un piccone. Vieni,
Julie...
Julie No, no, aspetta un attimo Odette.
Odette Ma come? Ti tiri indietro? E' stata tua l'idea, non ti sta più bene aiutare
madame Margot?
Julie No, non è quello, ma... Senta Margot, lei non sta male in questa casa,
vero?
M.me Dubois Questa è stata la mia casa per molti anni, forse troppi...
Julie Bene, se invece di fare tutto questo trambusto con pale e picconi, non
cercassimo di convivere pacificamente, tutte e tre in questa casa?
Odette Cosa intendi dire con questo, Julie?
M.me Dubois Oh, io, io... non saprei.
Julie Sta a lei decidere Margot, se la sentirebbe di dividere con noi questa
casa?
M.me Dubois Io credo che... si, potrebbe provare. Ovviamente, se e quando lo
vorrete, potrete far benedire la casa e invitarmi ad andare altrove.
Sapete, è da tanto tempo che abito qui e, anche se un po' mi ci sono
affezionata, sento che non è il posto giusto per me.
Julie Ma questa casa, in fondo, le appartiene...
Odette Ma cosa dici, Julie!?
Julie Io... sento già di volerle un po' di bene...
M.me Dubois Beh, credo che non avrei nessuna difficoltà ad affezionarmi a voi... in
fondo potrei benissimo essere stata la vostra matrigna.

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Julie Oh Margot, io ne sarei felice... Anche tu, vero Odette?
Odette Mah... così, su due piedi... Non ti sembra di correre un po' troppo Julie?
M.me Dubois Oh, non fa niente se non volete...
Julie Oh, ti prego, ti prego Odette. Siamo tutte accomunate dalle nefandezze
commesse dallo stesso uomo, chi in un verso, chi in un altro. Perché
non cerchiamo di unire le nostre forze per cercare di esorcizzare
insieme i fantasmi del nostro passato?
Odette Forse hai ragione, sai? Anch'io ho i miei fantasmi da esorcizzare.
Mentre da una parte ho cercato di dimenticare il mio passato, dall’altra
ho tentato di risolvere il mio conflitto aperto e rimasto irrisolto,
concentrandomi su di te, Julie.
Julie Vedi? Tutto torna. Il tuo... scusami se mi ripeto, cinismo, deriva dai
conflitti interni che ti generano ansia e depressione... Si, credo che
insieme saremo in grado di tornare libere, senza bisogno di rivolgerci
allo studio del professor Freud o ad esorcisti.
M.me Dubois Certo che esorcizzare dei fantasmi, nel mio caso, suona tanto come un
controsenso...
Julie Vedrà Margot, non sarà più necessario ricorrere né a preti né a
cimiteri... Allora Odette, che ne pensi?
Odette Beh, se la mettete su questo tono... E va bene, Julie... però a due
condizioni. Margot: niente più scherzi, rumori molesti, né apparizioni
improvvise o trucchi da avanspettacolo. E in quanto a te, Julie, non
voglio più sentir parlare di fantasmi. I fantasmi non esistono! Siete tutte
d'accordo?
Julie E va bene, va bene.
M.me Dubois Se lo dici tu che non esistono...
(MUSICA Le temps des fleurs – Dalida)
FINE

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