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Anche se le sue origini sono tuttora incerte, la leggenda narra che a inventare
questa forma di scrittura e di linguaggio sia stata una donna molto intelligente
e affascinante.
Vissuta alla fine dell’XI sec., divenne una delle concubine dell’Imperatore. A
Corte tuttavia viveva in completo isolamento.
Piccola precisazione: all’epoca, le ragazze della società patriarcale Yao non
potevano frequentare la scuola, non conoscevano i “caratteri maschili”, della
scrittura tradizionale.
Dal momento che le donne sposate interrompevano ogni contatto con i
parenti, la bella concubina escogitò un sistema “criptico”, attraverso cui
comunicare con le componenti femminili della sua famiglia.
Da allora, il sistema fu adottato dalle donne della Regione, le “sorelle
giurate”, per creare una sorta di “universo parallelo” in cui trovare rifugio,
conforto, comprensione o anche solo per sfogare il proprio dolore.
Il Nu-Shu divenne pertanto una chiara risposta alla società patriarcale
dell’epoca, che poneva le donne in uno stato di sottomissione.
Con la “Rivoluzione culturale” lanciata nel 1966 da Mao Zedong (noto come
Mao-Tse-Tung), il Nu-Shu visse un momento di stop.
La Guardia Rossa pensava inizialmente che fosse un codice utilizzato per lo
spionaggio anti-imperialista. Dopo aver appreso che si trattava di una lingua
femminile segreta, numerose lettere, tessuti, ricami e altri manufatti furono
distrutti e alle donne fu proibito di praticare le usanze Nushu. Di
conseguenza, la lingua cessò di essere tramandata attraverso sorelle giurate.
Fortunatamente, a metà degli anni ’90, grazie al lavoro di molti studiosi,
questo fenomeno è stato riscoperto ed è rinato.
Molti tessuti, quali: ventagli, federe, fazzoletti, vestiti cinture, stoffe, coperte
ecc; riportano caratteri scritti in Nu-Shu.
“Il ventaglio segreto”, film del 2011 diretto da Wayne Wang, basato sul
romanzo “Fiore di Neve e il ventaglio segreto” di Lisa See, sembrerebbe
alludere a questa tradizione.
Sicuramente il film, ma anche il libro si basano sulla cultura del Nu-Shu. Ci
sono tuttavia molti elementi inventati, che non corrispondo alla verità del
fenomeno.
Riguardo alla segretezza della lingua, occorre fare una specifica molto
importante. Il Nu-Shu era ed è una lingua “segreta”, solo in quanto il suo
significato era noto esclusivamente alle donne, non perché se ne ignorasse
l’esistenza.
Gli uomini sapevano che le loro donne comunicavano attraverso un
linguaggio tutto loro, ma semplicemente non se ne interessavano.
Questo perché si sentivano superiori rispetto al “gentil sesso” e a ogni forma
di espressione femminile.
Oggi molto uomini si interessano al Nu-Shu, tanto che il primo dizionario
(anno 2000), è stato realizzato dal Capo di partito del distretto: un uomo.
Fonti