menomazione. Vittoria avrebbe poi ricambiato il gesto salvando la vita alla sua padrona
Nel 2016 Lauren Gauthier decise di adottare il
cucciolo di segugio, abbandonato in un rifugio per animali nel Kentucky (USA). “Victoria”, questo il nome della cagnolina, aveva un solo occhio, caratteristica che rendeva difficile trovargli una casa. Un giorno, il cane avrebbe ricambiato la sua mamma adottiva salvandole la vita.
La storia di Lauren e Victoria
La storia di Lauren e Victoria è veramente
commovente. Siamo a Buffalo, (Stato di ) New York. Lauren Gauthier è una giovane avvocatessa di East Amherst. Fondatrice del Magic's Mission Beagle e Hound Rescue Inc., da anni si dedica a salvare i cani abbandonati. Nell'ottobre 2016, arriva al rifugio la piccola Victoria, un cane segugio con un occhio gravemente danneggiato, che nessuno vuole adottare. (attenta che all’inizio hai usato il tempo al passato, ora la presente) Lauren tuttavia si innamora subito della cagnolina e decide di portarsela a casa. Anche il marito, Ben Chatman e il loro beagle di nome Lily, accolgono la cucciola con grande entusiasmo.
Una legge assurda
Purtroppo, nella Carolina del Sud è legale
abbandonare i cani da caccia, quindi i rifugi per animali, dedicano molto tempo non solo a salvare questi cani, ma anche a cercare di far cambiare le disposizioni statali. Una legge assurda, considerato che i segugi sono particolarmente devoti ai loro proprietari. Eppure, una volta che la stagione di caccia finisce, molto spesso gli animali vengono scaricati come fossero oggetti vecchi.
Il fiuto “salvifico” di Victoria
Tre mesi dopo aver adottato il cucciolo, Lauren nota
una strana protuberanza sul naso e anche Victoria si accorge della bizzarra escrescenza. «Io e Victoria abbiamo sempre avuto uno stretto legame e lei percepisce quando sono turbata o stressata», afferma Lauren parlando della fedelissima amica a quattro zampe. (RICORDATI DI USARE LE VIRGOLETTE BASSE O FRECCETTE QUANDO SONO DICHIARAZIONI E ABBIAMO IL DICHIARANTE)
Da quel momento, Victoria inizia ad annusare senza
sosta la macchia rossa sul naso della “mamma adottiva”. Inizialmente, la donna è convinta che si tratti solo di un brufolo o di un poro ostruito sulla narice destra «Pensavo di essermi graffiata il naso o che fosse una macchia. Spariva e poi ricompariva».
«Tuttavia, ogni volta che mi sedevo sul divano,
Victoria si accucciava accanto a me e iniziava ad annusare quel piccolo punto sul mio naso. Poi si sedeva e mi fissava». Anche quando il punto va via, Victoria continua ad annusare la zona. «Allora mi sono chiesta: Perché continui a mettermi il naso bagnato in faccia?». L’insistenza di Victoria convince la donna a rivolgersi a uno specialista.
Un pericoloso carcinoma: Victoria aveva ragione
I risultati dei primi test fanno emergere che la donna è
positiva per il al carcinoma a cellule basali, un cancro della pelle che rappresenta circa il 32% di tutti i tumori, a livello globale. Lauren viene immediatamente operata e fortunatamente si salva dal terribile cancro. Se non avesse deciso di fare analizzare quella piccola protuberanza sul naso, il carcinoma si sarebbe potuto diffondere in altre parti del suo viso. Ciò avrebbe richiesto un intervento chirurgico altamente invasivo. Oggi a Lauren sono rimaste solo piccole cicatrici, ma fortunatamente il peggio è scampato, anche perché il carcinoma della pelle è potenzialmente letale.
«Ho sempre saputo che i segugi avevano un olfatto
straordinario, ma non avrei mai immaginato di sperimentarlo sulla mia persona». «Magari, sarei andata dal dottore quando ormai non c’era più nulla da fare, se non fosse stato per la persistenza del mio cane». Questo dimostra che l'acuto senso dell'olfatto di un segugio può tornare utile anche molto tempo dopo la stagione della caccia.
(EVITIAMO IL DISCORSO DEL CANCRO E
DELL’INTERVENTO PERCHÉ SONO FUORI TEMA)
Un delicato intervento di chirurgia
Per rimuovere il cancro di Lauren, i chirurghi plastici
le hanno asportato un centimetro quadrato di pelle. Poi hanno riempito lo spazio vuoto con un innesto, prima di ricucirlo. «Non ho avuto sensibilità al naso per due mesi», dice Lauren Gauthier a proposito dell’intervento. Oggi la donna sta bene ma continua a sottoporsi a controlli annuali per monitorare il cancro della pelle. Le sono rimaste solo delle cicatrici che tuttavia possono essere eliminate grazie alla chirurgia plastica.
Perché questo tumore?
Lauren ritiene che a provocarle il cancro sia stato
l’uso esagerato di lampade solari. Fin da quando aveva 16 anni, si abbronzava più volte alla settimana prima delle vacanze. Poi ricorreva settimanalmente ai lettini, per il mantenimento dell’abbronzatura. Secondo la Skin Cancer Foundation, chiunque utilizzi un lettino abbronzante prima dei 35 anni, aumenta drasticamente il rischio di melanoma del 75%.
L’appello di Lauren
Oggi la donna sostiene di concentrarsi principalmente
su cose più importanti rispetto all’aspetto fisico. Sconsiglia l’uso dei lettini solari, visti gli effetti disastrosi sulla salute e invita a prestare attenzione ai segnali dei nostri amici a quattro zampe. «Vorrei dire a tutti di prestare molta attenzione se vedete che il vostro cane inizia a comportarsi in modo strano. Il cane potrebbe aver fiutato qualcosa di cui non vi siete accorti. Quindi non sottovalutate il suo comportamento insolito».
Risguardo all’uso dei lettini afferma “Ci sono molte
altre opzioni disponibili, come l'abbronzatura spray, per aiutare a migliorare l'aspetto estetico. Il danno che fai alla tua pelle è troppo alto”.
La storia di Lauren è incredibile, ma non del tutto
unica.
Nel 2009, il labrador Daisy, della dottoressa Claire
Guest, inizia a comportarsi in modo strano. Dopo essersi rifiutata di entrare nella sua vettura, Daisy inizia a punzecchiare il seno della donna in un modo strano. Insospettita, la dottoressa decide di farsi controllare e dai test si evince che ha un cancro al seno in fase iniziale. Anche in questo caso, il fiuto di un cane è stato determinante.
Il fiuto dei cani potrebbe essere utilizzato a scopo
diagnostico? Alcuni studi hanno suggerito che i cani possono rilevare gli odori associati a determinati tipi di cancro. Nel 1989, la rivista inglese The Lancet pubblicò ad esempio una lettera molto interessante, firmata da due dermatologi. I medici riportavano il caso di un cane in grado di riconoscere, attraverso l’olfatto, la presenza di un melanoma sulla gamba della proprietaria. Sulla questione, la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro scrive tuttavia CHE «no. I cani possono fiutare alcune molecole prodotte dai tessuti tumorali, ma non è dimostrato a oggi che siano efficaci come strumento di diagnosi. Tuttavia se un cane annusa con insistenza una parte del corpo del padrone può essere utile dirlo al medico”. (QUI VANNO BENE LE VIRGOLETTE ALTE)
Conclusioni
Dopo la sua esperienza, la dottoressa Guest, ha
fondato il Medical Detections Dogs a Buckingham, (Regno Unito). Qui si addestrano i cani a rilevare le malattie. «I nostri cani hanno tassi di affidabilità più elevati rispetto alla maggior parte dei test esistenti. Sappiamo che il loro olfatto è straordinario. Possono rilevare parti per trilione: è l'equivalente di una goccia di sangue in due piscine olimpioniche. Non dovremmo voltare le spalle a questi bio-rilevatori altamente sensibili solo perché hanno pellicce».
Che il fiuto dei cani possa effettivamente rilevare
qualche malattia o no, sicuramente queste due storie hanno dell’incredibile e dovrebbero spingerci ad amare i nostri animali nella maniera più incondizionata.