Alcuni incantatori ricevono il potere magico attraverso anni
di studio, altri grazie alla loro stirpe, chi grazie agli dei... Giacomo lo ricevette a caso. Era una notte d' inverno e Giacomo si trovava nella casa infestata ai margini della città dove è nato <nome città>; famosa per le urla che si sentivano a notte fonda; a causa di una sua scommessa con i suoi amici, ma Giacomo non credeva a queste cose per lui erano tutte dicerie, la casa era solo abbandonata e le urla erano il soffio del vento fra le travi. In pratica era sicuro di trascorrere la notte indenne e vincere la cena gratis. Nella notte Giacomo si sveglio di sussulto una presenza lo chiamava a lui, si sentiva freddo e non riusciva a muoversi ma pensò che era sola immaginazione e che aveva già sentito della paralisi nel sonno, al risveglio provò ad alzarsi e lo fece con molta fatica, persino vestirsi era un'impresa. Mentre giacomo è in bagno a fare quello che meglio gli riesce improvvisamente non riesce più a controllare il suo corpo e sviene a terra. Il giorno seguente si sveglia nel letto dell'ospedale di < Nome città> con i suoi amici che lo hanno trovato steso nei suoi bisogni, non una scena felice, Giacomo continua a dire che è stato probabilmente qualche malattia che lo ha contagiato e non contento ci riprova. Due giorni dopo l'accaduto è di nuovo notte e Giacomo testardamente è di nuovo nella casa infestata, stavolta è sicuro di se poiché si è portato dietro delle pozioni di cura ferite e pozioni per tutte le malattie conosciute, prontamente rubate dai suoi amici all'ospedale. Passa la notte e accade di nuovo, sente il corpo gelido e di nuovo perde le forze, non si perde d'animo e beve prontamente le pozioni una ad una e.… nessuna di queste funziona. A quel punto però riesce a svegliarsi dall'incantesimo e nota di fronte a lui uno spettro dalle apparenze scheletriche e un velo sul capo, probabilmente il fantasma che infesta la casa. A giacomo non resta che scappare e riesce dopo un giretto comico del tavolo a nascondersi in soffitta, lo spettro può passare attraverso gli oggetti e non resta molto tempo prima che lo trovi. Ma incredibilmente Giacomo sente una voce da un Pipistrello nero all'interno della casa che gli dice "IO SO COME FERMARLO DEVI SOLO ACCETTARE IL MIO PATTO" giacomo prontamente si appresta ad ascoltare le parole dello strano animale, in quel momento un aura nera lo avvolge per pochi secondi e lui ne esce come cambiato, in quel momento dalla sua voce escono parole magiche e le sue mani diventano ricoperte di fuoco, tocca poi lo spettro che si scioglie sul pavimento emettendo un urlo, lo stesso che si sente ogni sera da quella casa. Gli amici sentendo di nuovo l'urlo tornano a soccorrere il compagno ma vedono lui con occhi ardenti sorridere e dire "Da oggi sono TETI". Nei giorni seguenti perse i contatti con gli amici, provò di nuovo a parlare con il pipistrello, ma non scoprii mai perché dovette dirigersi verso l'isola dell'abisso in cambio di quel potere.