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Il diritto ad un trasporto pubblico moderno ed efficiente. Rispettoso dellambiente e della qualit della vita.
A tutti i cittadini, a tutti gli utenti del trasporto pubblico locale
Potersi muovere, facilmente e velocemente, oggi una necessit primaria: cio un diritto. Un diritto che purtroppo molto spesso a molti di noi viene negato. Certo non facile renderlo effettivo, ma neanche impossibile, come dimostrano i buoni esempi di tante citt europee, anche di quelle che come Firenze non hanno unurbanistica la pi adatta. Il problema che, di questi tempi, le difficolt che affliggono il trasporto pubblico si stanno ogni giorno moltiplicando. Tutto questo imputabile in larga parte ai tagli che il governo nazionale ha prodotto, rendendo improbo finanziare i servizi da erogare ai cittadini, quindi anche al trasporto pubblico. Lo dimostrano chiaramente le proteste dei cittadini dei vari quartieri della citt e di intere zone dellarea metropolitana, che si mobilitano in difesa del trasporto pubblico. Il Trasporto Pubblico Locale necessita di provvedimenti strutturali. Per realizzarli, le istituzioni e la politica devono dimostrare coraggio e voglia di confrontarsi; diversamente da ci si possono realizzare solo alcune iniziative tampone che hanno effetti mediatici importanti, ma che nel breve periodo lasciano inalterata tutta la problematica. Per affrontare i temi strutturali del TPL, si rende necessario in prima istanza cercare delle risposte ai tre fattori fondamentali che stanno alla base delle difficolt: reperimento di risorse dedicate; certezza delle risorse; regole certe per laffidamento dei servizi. Temi di questa natura hanno bisogno di un impegno consistente anche da parte delle istituzioni nazionali, tuttavia, nei varie realt locali nessuno pu esimersi da scelte coraggiose non pi rinviabili. Per questo i lavoratori del Trasporto pubblico della CGIL intendono fare la loro parte, avanzando proposte concrete, chiedendo ai cittadini ed agli utenti, a tutta la comunit consigli e suggerimenti. Insomma, lanciamo una grande campagna di ascolto perch questa nostra elaborazione possa diventare una piattaforma di tutti, su cui mobilitarsi nellinteresse generale.
Alcune cose che possono essere fatte subito. A costo zero, o quasi
Una citt amica di chi ci vive e di chi ci lavora
In che tipo di citt vorremmo vivere, in che tipo di citt vorremmo vivessero i nostri figli? Nel solo cercare di rispondere a queste domande appare evidente come per una citt che voglia essere amica di chi ci vive e ci lavora, che allevia e non aggrava i problemi di una vita gi troppo complicata di suo, che mette a disposizione un ambiente il pi possibile gradevole ed il meno possibile stressante, quello della mobilit uno dei pilastri fondamentali. Il diritto a spostarsi presto e bene non pu trasformarsi nel suo opposto. Il muoversi per lavoro o per necessit non pu diventare un calvario quotidiano. Ogni giorno la gran parte di noi costretta a passare una buona parte del proprio tempo in auto, in scooter, sul bus, in bici: bene, quanto di questo tempo (e di soldi, e di salute) potremmo risparmiare? Buttare via anche solo mezzora al giorno di spostamenti o di tempi di attesa assurdamente lunghi ci ruba ogni anno settimane della nostra vita. Nei centri urbani mediamente un cittadino italiano nel 2010 ha anticipato di 15 minuti la partenza per il tragitto casa lavoro rispetto al 2009. Oggi, attraversare Firenze per arrivare a Calenzano richiede in sostanza lo stesso tempo che occorre per percorrere in treno i 260 km che ci separano da Roma. Per questo un trasporto pubblico moderno ed efficiente un diritto ed una necessit. un diritto per la qualit della nostra vita, una necessit economica ed ambientale.
1. Le corsie preferenziali
Erogare un servizio pi efficiente, che diventi sempre pi punto di riferimento vero per il diritto alla mobilit dei cittadini, vuol dire in primo luogo aumentare la velocit di percorrenza dei mezzi pubblici. E senza laumento delle corsie preferenziali questo semplicemente impossibile. Non possono solo assumere le caratteristiche di decorazione o arredo urbano, ma devono essere libere dalla sosta e consentire il rapido passaggio del servizio pubblico. E il Comune nella rimozione forzata deve essere implacabile. Purtroppo gi nel passato, lo ricordiamo, su questo fronte si sono prodotti accordi sindacali con le istituzioni che poi non hanno onorato. Alcune proposte le elenchiamo gi qui di seguito.
treno, che hanno una destinazione finale compresa fra le stazioni di Firenze-Rifredi e Sesto Fiorentino ed arrivano da Prato, Pistoia, Lucca ecc.. La seconda intercettare la mobilit privata proveniente dalle zone collinari, al confine fra Sesto e Firenze, che solo in quel punto incontrano diverse modalit di trasporto pubblico. Si propone inoltre che alluscita dal parcheggio, in direzione Firenze (pi possibile vicino al semaforo), sia istituita una corsia preferenziale per lintera via Sestese al centro della carreggiata, per velocizzare lo scorrimento dei mezzi che sovente restano incolonnati in quella strada per il traffico intenso, rendendo il servizio una LAM ( linea alta mobilit) sullintero percorso. Sarebbe opportuno, che la linea fosse protetta anche in via Reginaldo Giuliani ma le attuali condizioni degli spazi nella carreggiata non consentono questo; comunque gi le infrastrutture richieste e ritenute realizzabili sarebbero un primo importante passo in avanti circa il miglioramento e leconomicit del servizio. fondamentale per far funzionare al meglio i parcheggi scambiatori che si adotti una tariffazione giornaliera comprensiva del biglietto per la tranvia od il bus, che si aggirasse intorno a pochi euro. Direttrice Campi Bisenzio/Firenze: istituzione di una corsia protetta nei 2 sensi di marcia al centro
dellintera provinciale Lucchese, Via Pratese e lultimo tratto di via Buozzi nel Comune di Campi Bisenzio compresa fra via del Cetino e la Provinciale Lucchese. Lintervento si rende necessario perch al mattino i mezzi pubblici restano incolonnati per lunghi periodi in direzione Firenze. Mentre nel pomeriggio lincolonnamento si registra in direzione Campi, con tempi di percorrenza reali inaccettabili per una mobilit efficiente nella realt metropolitana. Questa realizzazione renderebbe pi sicura la viabilit sul tratto dellintera direttrice. Infatti sono numerosi i sinistri stradali dovuti agli attraversamenti dei veicoli in uscita dalle aziende che attraversano la carreggiata: questa manovra, non sar possibile
con la corsia istituita, ed i veicoli saranno indirizzati presso le numerose rotatorie per effettuare la manovra in piena sicurezza. La realizzazione dellinfrastruttura su via Pratese si rende possibile togliendo lo spartitraffico, che fra laltro particolarmente pericoloso nel tratto compreso fra via Ponte a Giogoli e via Michelacci, perch gli strappi del medesimo vengono usati per entrare/uscire dalle strade laterali senza spazi di visibilit sicuri. Facciamo notare che nel tratto citato vi il maggior numero di rotatorie di tutto lasse viario dellOsmannoro. Vista la costante particolarit della turbativa, qualora risultasse particolarmente invasivo linserimento dellinfrastruttura
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sulla carreggiata, questa potrebbe essere pensata a corsia unica con utilizzo in direzione diversa fra la mattina ed il pomeriggio, regolando la direzione di utilizzo con apposito impianto semaforico, cos come avviene nei tratti ferroviari a binario unico, altro esempio la Salerno/Reggio Calabria nei periodi estivi. Direttrice Stazione S.M.N./P.Puccini: ripristino delle corsie preferenziali nei due sensi fra Piazza Puccini e la Stazione di S.M. Novella (via Toselli e Ponte Alle Mosse), contrarie al senso di marcia del traffico privato, e a tal proposito evidenziamo il fatto che lattuale assetto viario pressoch inutile. Ricordiamo che questa infrastruttura interessa anche i mezzi extraurbani provenienti dalla direttrice Viareggio/Lucca/Pistoia/Prato che entrano in citt, e quindi si renderebbe utile anche per un futuro assetto, qualora i mezzi extraurbani vengano indirizzati ad una piattaforma di scambio in zona Porta a Prato. Direttrice Porta Romana/Ponte Alla Vittoria: ripristino corsia preferenziale protetta in via Ponte Sospeso. Tale intervento indispensabile per la linea che effettua la circolare destra del centro storico, agevolerebbe anche il collegamento rapido degli autobus fra Siena e Firenze, che sono stati regolati per la coincidenza con i treni alta velocit, per Bologna/Milano/Torino e Roma/Napoli. Gi queste prime misure darebbero risposte concrete alle richieste di efficienza da parte dei cittadini, i quali, spesso, sono soggetti a tempi di percorrenza interminabili. Attualmente ATAF viaggia ad una velocit commerciale di circa 16 Km orari e laumento di soli 2/3 Km orari, produrrebbe recuperi di svariati milioni di euro, oltre che a velocizzare gli spostamenti dellutenza. I Soluzioni di tale natura, garantirebbero sostanziali miglioramenti: sarebbe possibile recuperare laffezione al trasporto pubblico perso dallutenza, essere competitivi con il trasporto privato, cessare la vergognosa costante ricerca dellabbattimento del costo del lavoro a carico dei lavoratori.
Per quanto riguarda invece il numero di percorsi ciclabili, noi riteniamo che si debba procedere ad un grande piano di sviluppo e costruzione di piste per rendere gli spostamenti in citt pi liberi e per consentire di legare la citt a tutta larea metropolitana. In riferimento a nuove piste ciclabili da costruire sposiamo con estrema convinzione la ciclopista sullArno. Infine, crediamo giusto e realistico porsi lobiettivo del raddoppio dei km ciclabili in tempi ragionevoli. Proprio in riferimento al problema dellinquinamento, riteniamo che si debba pensare alle modalit con le quali integrare il trasporto su ferro con altri mezzi di mobilit cosiddetta elementare: cio le biciclette. Come gi avviene in alcune citt italiane dove esiste il sistema tranviario, secondo noi, va prevista la possibilit di poter salire sulle carrozze della tranvia anche con le biciclette. Siamo consapevoli che questo non potr avvenire tutti i giorni ed in tutti gli orari ma crediamo che si possa pensare di individuare giorni ed orari, non di punta, nei quali poter far salire i ciclisti con il loro mezzo anche definendone un numero massimo. In questo caso sarebbe indispensabile che il costo del biglietto non avesse nessun aggravio. Un altro aspetto fondamentale l interscambio treno + bici che per noi una soluzione da percorrere con forza perch potrebbe abbassare il traffico e linquinamento su tutta larea metropoli Soluzioni semplici di questa natura garantirebbero sostanziali miglioramenti: sarebbe possibile recuperare laffezione al trasporto pubblico perso dallutenza, essere competitivi con il trasporto privato, cessare la vergognosa e miope costante ricerca dellabbattimento del costo del lavoro a carico dei lavoratori.
Riteniamo che limplemento dei turni 5+2, degli ex part-time e i turni con mansione mista, sia una strada sostenibile e utile per aumentare lobiettivo del contenimento dei costi e le esigenze del futuro servizio, nel rispetto dei lavoratori e del loro lavoro. La mansione mista non cosa di poco conto: ha come obiettivo di sanare 2 circostanze che in altro modo produrrebbero spese aggiuntive. Permette infatti di coprire la punta di servizio e, successivamente, la preparazione del parco macchine per il giorno seguente. Ci pu essere effettuato con un solo turno di lavoro invece dei due necessari: il turno di guida e il turno di manovra. Tali turni potrebbero essere utilizzati anche per gestire i piazzali durante luscita mattinale e, successivamente, la copertura della prima punta.
I turni denominati 5 pi 2 consentono lutilizzo del personale autista in modo pi flessibile rispetto allorganizzazione tradizionale: consente infatti di dare servizio quando effettivamente necessario, rispondendo alle esigenze del trasporto. Inoltre, crediamo che limplemento dei turni denominati sindac 2, possano consentire la copertura di ulteriori punte di servizio, dando una maggiore efficienza con minore spesa. Vorremmo ricordare che tali turni possono operare sulla punta del servizio mattinale e sulla punta pomeridiana. Questi si aggiungono alla normale organizzazione del lavoro presente in ATAF, aumentando lofferta di servizio nei momenti di maggior richiesta. Un maggiore numero di turni di tale tipologia, contestualmente
al risparmio economico da parte dellazienda, consentirebbero, per larticolazione presente sul turno, di mantenere la rappresentanza sindacale e poter aprire il confronto su eventuali recuperi economici legati ai permessi sindacali.
Questo si pu togliere?
Per dare un senso compiuto si rende per necessario anche abbandonare quelle situazioni che non riguardano la mobilit. Pertanto, dobbiamo anche valutare se esistano le condizioni per appaltare il settore di ristorazione (mensa aziendale). Riteniamo che il personale attualmente addetto alla mensa, dovrebbe essere utilizzato per situazioni riguardanti la missione dellAzienda.
Intermodalit, ovvero luso coordinato di mezzi diversi per un servizio super veloce. Sesto Fiorentino-Firenze
Nella societ moderna, avere la possibilit di spostarsi in tempi rapidi e limitare il numero degli spostamenti, una delle cose pi ricercate. Infatti, sempre pi persone danno disponibilit per il telelavoro, quando possibile, oppure rifiutano sistematicamente luso del mezzo pubblico perch i tempi impiegati sono lunghi. I risultati ottenuti da quei nuovi servizi veloci istituiti da pi aziende, come le LAM a Prato, i treni veloci per Arezzo e Pisa e la stessa linea 1 del Tram, ci inducono ad avanzare una proposta di Mobilit Super-veloce modernizzando un pezzo di servizio esistente e che stato penalizzato dai recenti tagli al TPL dallattuale Governo. Queste innovazioni funzionano e ricevono consenso ognuna per proprio conto. Noi intendiamo avanzare, invece, una proposta su area specifica usando per la prima volta lutilizzo coordinato di mezzi diversi in un contesto che penalizzato anche dal fatto che i tagli sono stati effettuati sul servizio di singole aziende, senza mettere in comunicazione le varie modalit di trasporto per evitare disagio ai cittadini. Pertanto, concentriamo la nostra proposta sulla direttrice Sesto Fiorentino/Firenze, tenendo presenti i mezzi attuali e le attuali modalit di trasporto, i due poli attrattori di interesse, quali lazienda ospedaliera di Careggi e i complessi universitari di Novoli e Sesto.
A tal proposito, proponiamo labolizione delle linee 28 e 57, cos come conosciute oggi. Il recupero dei km di queste tratte sar a favore della parte di popolazione della zona nord di Sesto (colpita ingiustamente dai tagli), previa listituzione di un servizio che partendo dalla Stazione FS di Sesto, transiti nella zona di Querceto, Colonnata, Camporella, Quinto Basso, Castello e Le Panche, raggiunga Careggi e viceversa. Inoltre, anche un servizio mirato che sia un vero collegamento rapido fra la stazione di Sesto ed il polo Scientifico. Questa proposta intende abbassare i tempi di percorrenza fra Sesto e Firenze, interagendo con il treno, perch questo il mezzo che riduce fino al 75% i tempi di spostamento. Pertanto proponiamo le seguenti modifiche al servizio: La linea 2 rimane invariata. Per la linea 28 occorre progettare un nuovo itinerario, che partendo dalla stazione di Sesto si diriga in Viale Di Vittorio e transitando da Via Cafiero, Camporella, Repubblica, giunga davanti alla ASL di Via Gramsci, Quinto Basso, Sestese, Reginaldo Giuliani, Locchi, Panche, Caccini, Careggi e viceversa. Limitazione dellattuale percorso della linea 57 a Piazza Artom. Istituzione, con i km recuperati dalle limitazioni delle linee 28 e 57, di un servizio che colleghi il cen-
tro di Sesto, la stazione FS lato Viale Ariosto ed il Polo Scientifico, avendo priorit assoluta della coincidenza con arrivo/partenza dei treni per e da Firenze. Questultima istituzione che la novit intermodale treno/bus, tendo presente gli orari dei treni ed i loro tempi di percorrenza, permette spostamenti veloci con importante riduzione dei tempi. Infatti, rispetto agli attuali 50 minuti Sesto/Firenze, abbiamo 16 minuti per il treno pi 10/12 minuti medi dellautobus per un totale di 26 minuti. Nel percorso Polo/Sesto, Polo/Novoli abbiamo 5 minuti di autobus pi 8 di treno fino a Rifredi, ed ulteriori 5 minuti di Bus con le linee 5 o 57 per un totale di 18 minuti, rispetto ai 25 medi con il solo autobus. Questa intermodalit, ha bisogno di essere sostenuta da una integrazione delle tariffe, diversa dallattuale Pegaso. Ricordiamo che il collegamento dal centro di Sesto al Polo Scientifico in futuro assumer una diversa importanza per la mobilit dal momento che con la realizzazione del collegamento tranviario al Polo, questo diventer una nuova forma intermodale di mobilit integrata, anche se pi lenta rispetto al treno. Siamo convinti altres che sarebbe importante riuscire a collegare con il trasporto su ferro una zona importante della cintura fiorentina come quella di Campi Bisenzio.
Esistono gi i binari che conducono i treni FS allimpianto IDP di Osmannoro per essere puliti e manutenuti e quindi ci sarebbe solo bisogno di allungare questi binari, passando per il Comune di Sesto Fiorentino ed arrivando allinterno del Comune di Campi Bisenzio. Questa operazione necessiterebbe di una nuova stazione per consentire il transito e lattestamento dei treni. La FILT CGIL ritiene questa una infrastruttura importante in quanto faciliterebbe gli spostamenti da e per il centro di Firenze e consentirebbe, in un vero sistema integrato di trasporti, ai cittadini di quella zona di poter abbandonare i mezzi privati a favore di mezzi per il trasporto pubblico. C anche da considerare che questa linea ferroviaria transiterebbe davanti allaeroporto di Firenze e quindi ci potrebbe essere la possibilit, dotandolo di una infrastruttura in grado di collegarli, di poter accedere direttamente ai binari e da l accedere a tutti gli altri mezzi di trasporto. Infine, sarebbe fondamentale per un servizio ferroviario metropolitano efficiente veder riaperte o sfruttate in ben altro modo le stazioni di San Donnino, Le Piagge, Firenze Cascine pensando, come prevede il Progetto De Carlo, alla realizzazione di un ponte sullArno che possa collegarle con le zone di Badia a Settimo, Ugnano e Mantignano.
e laltra, evitando esuberi di personale, poich il medesimo in grado di svolgere tutte le modalit di trasporto secondo le necessit programmate. E a proposito possiamo iniziare proprio nellarea metropolitana tenendo conto dei dati riguardanti la funzionalit della linea 1 della tranvia. Dati che ci inducono a consolidare e rafforzare quanto gi espresso sulla qualit di quel modello di trasporto, ed a rivendicare il completamento delle rete con le altre 2 linee in tempi rapidi. In tempi europei. I lavori dovranno essere completati in tempi brevi, entro il 2015, per non essere assoggettati alleffettivo rischio della perdita dei 70 milioni di euro concessi dalla Unione europea. Pertanto si rende assolutamente indispensabile sciogliere la questione inerente il rinvio dellinizio lavori ed il passaggio dal Duomo. Premesso ci, riteniamo anche che il servizio di adduzione (tutto il trasporto su gomma dellarea) deve essere qualitativamente allaltezza, altrimenti viene a cadere tutto il sistema della mobilit. Ma soprattutto, non pu il trasporto pubblico su ferro avere storia separata nel momento in cui si rapporta, nella sua natura, con tutto il trasporto urbano fiorentino. Serve assolutamente rendere omogenei tutti i sistemi di trasporto in quanto, fra le altre cose, lobiettivo dei passeggeri necessari a coprire la garanzia di ricavo per il gestore della linea 1 della tranvia, non stato raggiunto. Tanto vero che risultano richiesti da Gest al Comune di Firenze circa 1 milione e 144 mila euro per la mancata vendita di titoli di viaggio pari a 2 milioni e 300 mila passeggeri. Per questi motivi GEST non pu rimanere unazienda scollegata dallintero sistema della mobilit.
Pedonalizzazione
Su questo tema cruciale la nostra posizione -e non da ora- chiara. Siamo favorevoli allistituzione di ampie zone pedonali allinterno del centro storico fiorentino per permettere cosi, soprattutto ai residenti ma anche ai turisti, di vivere Firenze in modo completo, salubre e piacevole. Ma siamo altrettanto convinti che pedonalizzare alcune zone della citt non pu essere un ragionamento sganciato da unidea pi ampia su tutta la mobilit dellarea metropolitana fiorentina. Si rischia altrimenti di rendere s pi vivibili ampie parti della citt, ma dallaltra invece di rendere la mobilit su tutto il resto dellarea metropolitana un invivibile calvario quotidiano. Siamo anche dellidea che, come avviene in tantissime citt europee, anche di alto valore storico e monumentale, il trasporto pubblico debba attraversare le aree pedonali e quindi ci pare fondamentale che tramvia e bus elettrici, quanto meno, possano avere questa opportunit.
1. Gestione dei parcheggi di superficie Tra i diversi servizi che lazienda di trasporto pubblico dovrebbe poter gestire, sicuramente c la gestione e il controllo dei cosddetti parcheggi di superficie. Ricordiamo che fino a un po di tempo fa questa funzione era svolta dalla SAS e dal suo personale. Oggi, sostanzialmente, non la svolge pi nessuno: ci risulta, che il soggetto delegato dallAmministrazione comunale sarebbe la Polizia Municipale, ma del tutto evidente che non pu essere impiegata anche nel controllo della sosta a pagamento. Per lazienda dei trasporti, invece, questo compito rappresenterebbe una ragguardevole fonte di introito che potrebbe essere dedicato al finanziamento del servizio di trasporto; tutto questo vedrebbe inoltre impegnato personale non pi idoneo alla guida per motivi di salute, garantendo loccupazione a persone
Altre proposte che Nuovo lavoro e mettiamo alla discussione costruzione officina Servizi speciali per i cittadini. Qualit della vita. multiservice per finanziare il servizio
meno fortunate. La gestione della sosta di superficie, dovrebbe essere estesa ai parcheggi scambiatori, con ci integrando le tariffe che permettano con un unico biglietto di parcheggiare il proprio mezzo e di usare i trasporto pubblico. 2. Gestione della segnaletica orizzontale e verticale La cantierizzazione della citt per effettuare i lavori per la tranvia e tutti i cantieri che devono essere aperti anche per il normale svolgimento di manutenzione stradale, necessitano di interventi, modifiche e nuovi assetti della segnaletica: laffidamento di tali servizi allazienda dei trasporti che opera sul territorio, oltre che, ancora una volta, essere fonte di introito, darebbe rapidit e funzionalit agli interventi, che tanto disturbo provocano al normale scorrimento della viabilit, al funzionamento e lefficienza del trasporto pubblico. 3. Pensiline allaltezza di una citta europea Questa proposta, pu apparire superflua se non addirittura populista; in realt invece questione molto seria. Allinizio abbiamo citato dati decisamente preoccupanti sullinquinamento: proviamo ad immaginare giovani studenti, famiglie con bambini o persone anziane, in attesa di un autobus in una zona centrale ad alta densit di traffico, come per esempio Porta Al Prato, Piazza Delle Cure, oppure Via Pistoiese o Via Sestese. Per questo riteniamo che si debbano installare pensiline nuove nelle zone pi inquinate che possono aprirsi e chiudersi ( o comunque eseguite con materiali idonei che possano attutire la
bia allinterno di ATAF la gestione del trasporto pubblico urbano ed invece lattuale azienda Linea dedicata essenzialmente al Granturismo, al turismo regionale ed alle gite scolastiche. Avremo ottenuto cos unazienda unica che opera e si specializza su pi settori riuscendo ad avere anche un forte incremento di produttivit
morsa dello smog) con il biglietto o la tessera, ed allo stesso tempo dotate di illuminazione totale per le ore notturne e di climatizzazione. Strutture di questa tipologia possono funzionare tramite il montaggio di pannelli solari quindi risparmiando anche quella energia cos definita tradizionale. Naturalmente si potr obiettare, che per realizzare tale proposta servono investimenti ed economie difficilmente reperibili: ma della parte relativa a come poter disporre di finanziamenti diremo nellultimo capitolo di questo documento.
vari ordini e gradi; ci a tutto vantaggio dei nostri ragazzi, che sempre pi sembrano essere lasciati in solitudine dalle cosiddette riforme scolastiche e dal taglio dei finanziamenti. Lagenzia per la formazione, potrebbe inoltre avere una funzione interamente di tipo commerciale come quella di scuola guida e cura di pratiche automobilistiche; anche questultima ipotesi, evidentemente tesa ad intercettare economie per finanziare i servizi. Infine, la stessa agenzia, potrebbe svolgere una funzione qualificante interna allazienda: praticando cio la formazione permanente del personale aziendale gi in servizio, ma anche facendosi carico della formazione e dotazione dei titoli necessari (patente e CQC) del personale da assumere per la guida dei mezzi. 3. Servizi notturni Esistono gi esperienze di questo tipo sul territorio nazionale che utile prendere in considerazione, vista la loro utilit, e proviamo in estrema sintesi a proporre le linee generali. Se prendiamo come riferimento la citt di Firenze, possiamo tranquillamente affermare che la zona dove si
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concentrano maggiormente le aggregazioni giovanili notturne (pub, pizzerie, cinema, ecc) il centro storico. Sarebbe sicuramente utile istituire un servizio che abbia la caratteristica di collegare i Comuni dellarea metropolitana con il centro della citt: questo servizio sarebbe a garanzia dei giovani trasportati e permetterebbe alle attivit commerciali un incremento di lavoro. Le economie necessarie allo svolgimento del servizio potrebbero essere reperite non solo attraverso il pagamento di una tariffa adeguata, ma anche tramite contributi delle attivit commerciali stesse.
lesempio dellazienda dellimmediato dopoguerra, quando la manutenzione ordinaria del mezzo veniva effettuata interamente allinterno dellofficina aziendale. Anche eventuali modifiche o migliorie al mezzo venivano studiate e realizzate allinterno, in base alle proprie esigenze. Infatti, in quegli anni, il mercato degli autobus destinati al trasporto era riservato solo alle aziende del settore, ed i costruttori che operavano solo su ordinazione, una volta consegnato il mezzo si limitavano ad intervenire sulla garanzia delle parti meccaniche e quasi sempre, questa parte, veniva concessa al cliente stesso che disponeva di un officina interna. Dopo gli anni novanta e i primi interventi di riforma sullassegnazione del servizio, con la forte diversificazione tecnica
vendute, ma bens affittate per un periodo di tempo predeterminato, alle aziende che esercitano il trasporto, con formula cos detta di Leasing Operativo o pi semplicemente Leasing Full service; questa formula comprende luso del mezzo, la manutenzione ordinaria dello stesso con interventi periodici o a chilometraggi definiti, la copertura assicurativa, la tassa di propriet ed infine la possibilit di acquisto del mezzo allo scadere del contratto di affitto, con il versamento di una cifra definita al momento del contratto di affitto. Le esperienze che si sono succedute nel tempo, hanno tutte al tempo stesso lati sia positivi che negativi, ed un unico filo conduttore; il fatto che le conoscenze tecniche in questo campo, sono solo in possesso di pochi ( costrut-
dei veicoli di trasporto urbano rispetto a quelli di trasporto extra urbano, si avuta la nascita di nuove aziende e societ, pensate per abbattere i costi. Su una parte del parco veicoli si iniziata una nuova esperienza: le aziende pi grandi e storiche esternalizzavano la manutenzione di una parte della flotta; nelle nuove e di dimensioni minori la totalit dei mezzi mantenuta da officine esterne. In alcuni casi le aziende storiche hanno dato vita a societ di manutenzione esterna, partecipando alla compagine azionaria delle stesse, ma i risultati di risparmio economico e maggiore efficienza rimangono ancora tutti da dimostrare. Infine, in questi anni sta avanzando una nuova forma di manutenzione dei mezzi; questa viene effettuata direttamente dai costruttori o dalle loro concessionarie su vetture che non vengono
tori e aziende del settore,) in particolare per quanto riguarda i mezzi del trasporto urbano. Se noi effettuiamo una analisi pi approfondita, riusciamo a mettere a fuoco luci ed ombre di questo importante settore, che non possiamo pi ritenere di ausilio allesercizio,; oppure solo un centro di costo su cui agire per risparmiare e far quadrare i bilanci aziendali, ma una parte integrante dellefficienza del servizio erogato per attrarre i clienti ed una opportunit di sviluppo aziendale che pu avere importanti ritorni economici a beneficio del bilancio, oltre a quello occupazionale. Intendiamo avanzare una proposta, basandosi su esperienze passate ( dopoguerra), ma anche di quelle pi moderne ( Leasing), per ottenere il risultato di una manutenzione preventiva che eviti, per quanto pi possibile, la spiacevole interruzione del servizio durante lesercizio.
Per raggiungere questi risultati, riteniamo che ogni azienda debba avere proprio personale dedicato agli interventi urgenti sui mezzi, ed un centro di controllo della qualit dei piani e delle operazioni di manutenzione esternalizzati. Diviene importante anche la partecipazione alla costituzione di una societ, che abbia come mission la manutenzione di flotte di mezzi di trasporto. Infatti, costituire una societ con le caratteristiche cui facciamo riferimento, ha un immediato effetto sui centri di costo di pi aziende, perch queste sostengono un solo centro di costo comune, inoltre, una officina ben attrezzata che al proprio interno ha personale con conoscenze professionali specializzate nel settore, permette di attivare anche la possibilit di effettuare manutenzione a flotte di mezzi appartenenti ad altri enti ed aziende, che operano anche in settori di trasporto diversi, ed ancora candidare lazienda di manutenzione a divenire concessionaria di produttori di mezzi, intercettando cos quelle operazioni manutentive di leasing che i costruttori demandano ai propri concessionari, realizzando cos introiti economici freschi e diversi da quelli concordati per la manutenzione ai mezzi dei soci fondatori.
nale, che dovr lavorare su specifici turni atti a coprire, con ampi margini, lintero arco di tempo del servizio. Questo personale dovr curare (rendendola regolare e certa) luscita dei mezzi al mattino, intervenire su piccoli guasti o controlli durante lesercizio o dopo il rientro in deposito, per rendere di nuovo disponibile la vettura alluscita il mattino seguente. Operazioni, queste, che le attuali esperienze nelle aziende con manutenzione esternalizzata, sono decisamente il neo pi vistoso, per i tempi di intervento in linea e nel recupero della disponibilit del mezzo.
6. Biglietti e tessere
ormai chiaro che levasione del pagamento dovuto sui mezzi di trasporto pubblico, ha dimensioni maggiori di quelle che vengono stimate dagli uffici commerciali delle stesse aziende; infatti a fronte di un numero costante, ed in alcuni casi maggiore, di utenti la vendita dei cosiddetti titoli di viaggio diminuisce. Se questa situazione perdura si rischia che la situazione degeneri e vada fuori controllo. Pertanto, il problema va affrontato anche innovando le modalit di vendita dei titoli, aggiungendo alla normale rete ulteriori forme di acquisizione e punti vendita direttamente gestiti dallazienda, nonch la massima semplificazione della loro reperibilit. La possibilit di acquista tramite sms facilita senza alcun dubbio lutente. Ma occorre semplificare la cosa. Lacquisto del biglietto, previo addebito su carta di credito (nei termini stabiliti da ATAF), improponibile e fuori luogo. Complica una azione che dovrebbe, invece, essere semplice. Anche noi siamo convinti che il pagamento del titolo di viaggio debba essere fatto anche tramite sms e, una corretta esposizione alle paline delle norme che ne regolamentano lacquisto in pi lingue sarebbe davvero funzionale, soprattutto per una citt turistica come Firenze. Tuttavia, affinch questa
iniziativa possa funzionare, necessario che il pagamento non avvenga tramite un addebito bancario, ma pi semplicemente scalato dal credito telefonico, come accade per altre situazioni. per evidente, che tale possibilit non pu essere sostitutiva di un pezzo di organizzazione. La presenza aziendale sul territorio con tutte le sue strutture importante e giusta: il contatto diretto fra azienda e cittadino non pu essere sostituito in toto dalla meccanizzazione. Per cui si rende necessario inserire metodi diversi per la gestione ed il controllo. Con quattro azioni precise: Collocazione -su alcune linee- di un bigliettaio a bordo del mezzo Acquisto tramite SMS Istituzione di nuovi punti vendita/informazioni oltre la normale rete Istituzione di punti vendita occasionali dedicati a particolari manifestazioni/festivit.
vendita non perfettamente consono rispetto allo scopo: infatti la rete nei giorni festivi presenta la stragrande maggioranza dei punti chiusi. Laltra motivazione riguarda il fatto che nella stragrande parte dei punti vendita non vengono fornite informazioni relative al servizio di trasporto e alla rete delle linee. Ad una chiusura cos ampia il personale di guida non riesce a sopperire. Questo non avviene nei punti vendita gestiti direttamente con personale ATAF, pertanto, se il problema relativo alla mancanza di informazioni pu essere risolto solo formando coloro che vendono i titoli presso gli esercizi, il secondo problema relativo alla chiusura festiva, ricade inesorabilmente sugli addetti alla guida poich sono gli unici soggetti in possesso dei titoli, ma non riescono a far fronte ad una rete che in quei giorni ha riduzioni eccessive. Proponiamo quindi di istituire nuovi punti vendita/informazioni stabili gestiti direttamente da personale aziendale nei seguenti luoghi: P.za S. Marco presso cabina ATAF; P.za Ferrucci presso cabina ATAF; P.za Puccini presso Cabina ATAF; Careggi Largo Brambilla postazione da installare presso le fermate in direzione Firenze; Piazzale Michelangelo postazione da installare; Fiesole P.za Mino postazione da installare.
4. Agevolazioni e sconti
Secondo noi, per agevolare la fruizione del servizio di trasporto pubblico ad anziani e giovani studenti e\o lavoratori, che sono i soggetti tendenzialmente pi interessati ad usufruire del mezzo pubblico, sarebbe utile pensare a reintrodurre particolari condizioni per abbonamenti mensili. Si potrebbe pensare di dedicare delle linee da e per le grandi Aziende del tessuto economico dellarea metropolitana fiorentina, magari con accordi economici con le Aziende interessate, che possano alleviare i costi ad i propri dipendenti.
www.muovifirenze.it