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Il convento infestato

Gli avventurieri sono seduta ad un tavola della locanda mentre sorseggiano


birra per festeggiare la buona riuscita della precedente avventura, ad un
tratto un strano figuro si avvicina dice che lo manda Roland che una
missione. Egli non ha più notizie da suo fratello Alluzin che era l’abate del
convento di Nephelhaim costruito tra le cime delle montagne di Jǫtunheimr.
Quindi l’avventore vi propone di andare ad investigare al convento

Decidete di accettare vi incamminate verso il convento quando siete arrivati


nella zona il tempo comincia più scura e inizia una forte bufera di neve che
rende arduo il cammino verso il convento, il freddo rallenta i vostri movimenti
vento rende scomodo muoversi e riduce il vostro equilibrio, perciò vi
avvicinate con cautela al cancello del convento dove trovate la seguente
effige: “ non sono suo tuo padre, non sono tua madre, ne tuo fratello e ne tua
sorella chi sono allora” se risolvete l’indovinello il cancello si aprirà altrimenti
dovrete scassinarlo. Una volta attraversato il cancello entra nel cortile del
convento e salta all’occhio una fontana congelata al cui interno trovate il
cadavere il congelato con il digrignato in una smorfia di orrore. Vi dirigete
verso l’entrata per il convento trovate la porta in parte congelata per è
necessaria un po’ di forza. Dopo di che raggiungete l’atrio del convento,
appena entrati avvertite una presenza malefica nei dintorni perciò decidete di
mandare qualcuno in avanscoperta improvvisamente venite attaccati da un
dark mantle che era nascosto nel soffitto. Dopo averlo sconfitto notate la
conformazione dell’atrio e notate in caso abbiate scuro visione una scritta in
corsivo:<<nel convento durante le notti di luna uno spirito inquieto ritorna a
fare visita per mietere vittime tra i peccatori agli avventurieri che avranno il
coraggio entra spetta l’arduo compito di riportarlo alla riposo eterno>> una
volta letta vi mette in guardia e andate avanti esplorare le stanze successive
e raggiungete la sala degli idoli in cui trovata tutte le vetrine spaccate con gli
idoli i quali sono freya e andvari distrutti trovate alcune monete di rame nelle
ceste delle offerte in totale sono 50. In seguito vi dirigete verso la cucina
nell’armadio con 8 vasi sigillati contenenti diverse quantità di petrolio, le quali
possono essere usate come comburente per alimentare le torce e illuminare
gli ambienti. In seguito andate al refettorio in cui presente una grande
tavolata di legno, ma notate qualcosa di strano sembra che ci sia stata una
colluttazione, inoltre se avete osservare superiore a 15 vedete due scheletri
nascosti sotto il tavolo altrimenti vi attaccano furtivamente non appena siete
a portata. Successivamente avete due strade da poter percorre andare verso
il patio dove trovate una serie di statue di monaci che fiancheggiano il
percorso al termine del percorso nella ferocia della tempesta notate una
presenza malefica è lo spirito vendicativo precedentemente menzionato
decide se affrontarlo scappare e tornare indietro. Mentre l’altro percorso porta
alla cantina una stanza buia e angusta dove sono nascosti due scheletri che
vi attaccano, una superata la cantina raggiungete la stanza del forno che
riscalda tutto il convento decidete di accenderlo colui che si avvicina per
mettere carbone nel forno e accenderlo viene attaccato da uno zombie
nascosto nell’ammasso di carboni . Una volta accesso il forno decide di
accamparvi per la notte. La mattina seguente due nuovi avventurieri bussano
alla porta principale per chiedere di poter entrare a riposarsi decidete se farli
entrare o meno, nel caso in cui accettaste di farle entrare i due si presentano
col nome Kairen e Paslak, ma in realtà sono due ghoul di giacchio che
vogliono tendervi un imboscata. Una volta sconfitti o fatti ritirare i due ghoul
vi incamminate verso la stanza del negozio dopo vi mette a fare provviste e
raccogliete 50 fogli di carta eccellente e altri 50 di pergamena. In seguito vi
addentrate nell’armeria dove trovate tre armature utili per combattere contro
le creature dei ghiacci presenti in quella, decidete di salire al primo piano
dove trovate un spazio angusto poco illuminato se avete scuro visione potete
notare delle lance che sprigionano fuoco utili per sconfiggere lo spirito
irrequieto che infesta questo luogo. Dopo aver le armi vi dirigete verso la
biblioteca che la trovate in disordine e piena di neve entrata dalle finestre
aperte, inoltre in un angolo trovate un cadavere non completamente
decomposto attorniato da simboli religiosi dai quali si deduce annullano la
possessione da spiriti demoniaci che trasformano in non morti e notate anche
delle pergamene unte di petrolio che sono state accese il cadavere tiene fra
le mani una pergamena il cui testo recita: “io Zemal, il vicario causato questa
orribile sciagura facendo uccidere l’abete, il quale era fin troppo zelante con
noi monaci imponendoci regole massacranti, il cui spirito vendicativo ritorna
nelle notti più fredde mietere le vite degli avventurieri incauti che si
addentrano in questo luogo, in particolare egli si materializza nel suo studio,
inoltre ha portato con se diversi spiriti malefici che si sono impossessati dei
resti dei monaci che rianimano ogni notte si rianimano per impedirlo bisogna
apporre un simbolo religioso come quelle che scritto io sul muro, a chi
deciderà di avventurarsi nuovamente fra queste mura riportate quello spirito
alla pace eterna”. Dopo aver letto questo messaggio passate alla stanza del
bibliotecaria dove si percepisce un forte odore di aglio e venite attaccati dallo
zombie del bibliotecario che affrontate in un breve scontro; Raggiungete la
stanza di Zemal una stanza dall’aspetto nobile con tappeti decorati che
ricoprono il pavimento notate un tavolo con sopra un agenda di cui solo
l’ultima pagina è leggibile la quale recita il seguente testo: <<quel maledetto
con le sue meditazioni e digiuni continui adesso quando andrà per la sua
solita seduta meditazione nella grotta presente nel bosco adiacente farò in
modo che non abbia legna sufficiente per scaldarsi cosi il freddo lo
ucciderà.>> Successivamente in un angolo notate un piccolo mobiletto con
una serratura e provate a scassinarlo e all’interno trovate 20 M.O. e tre chiavi
di cui una di argento. Poi andate alla stanza della meditazione dove trovate la
porta distrutta e scardinata, notate due cadaveri in posizione contorta che vi
attaccano non appena entrate nella stanza venite attaccati da due zombie.
Superata questa stanza arrivate in cima allo scalone del secondo piano nel
caso in cui l’incantesimo del Darkmantle la scala non sarà visibile, poi
raggiungete il laboratorio un officina originariamente incontrate quattro
scheletri nascosti nell’angolo della stanza che vi attaccano una volta sconfitti
decidete di accamparvi per la notte. Dopo il riposo vi accingete ad entrare
nell’anticamera e venite attaccati da due statue appena arrivate alla porta lo
scontro si protrae nel tempo finche le statue non si fermano e avete il tempo
di distruggerle una volta fatte a pezzi si leggono le seguenti parole: “Al mio
piccolo fratello che questa guardia vegli il tuo sonno ora che non posso”,
inoltre notate dei simboli arcani sulla schiena delle due statue, che portano al
seguente enigma qual è quella creatura che al primo giorno cammina a
quattro zampe il secondo a tre e il terzo a due. Se risolvete l’enigma le statue
si fermano in automatico. Successivamente aprite la porta che conduce allo
studio dell’abate nel quale incontrate lo spirito di ghiaccio in tutta la sua
orribile magnificenza, la sola vista vi fa gelare fin dentro le ossa, dopo un
lungo scontro riuscite ad ucciderlo e a liberare il convento dalla sua
maledizione. Vittoria l’abbazia si riempie di uno strano senso di quiete e tutte
le creature del convento trovano il riposo eterno. Fate ritorno alla gilda dove
parlate con il committente il quale si mette piangere per il tragico destino di
suo fratello e infine mostra un sorriso accennato verso gli avventurieri per il
loro operato, gli avventurieri diranno la seguente frase: “Alto nelle montagne,
la neve cade dolcemente sul tetto di un convento solitario. Se un viaggiatore
stanco fosse passato in quel momento lui avrebbe visto uno strano corteo
che cammina lentamente dei cancelli di ferro arrugginiti. Un corteo di forme
ombrose vestiti in mantelli scuri."

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