Preston Allen: Torni nel tuo appartamento che hai comprato quando hai
deciso di lavorare per il signor Andersen, dopo qualche settimana dal tuo
ritorno a Portland da Salem’s Lot tua moglie e tua figlia ti hanno raggiunto
e adesso vivete di nuovo tutti assieme, passi le giornate a giocare con la
tua bambina e ad aiutare nei lavori di casa tua moglie, la tua mente
comincia ad allegerirsi e i ricordi di quello che è accaduto fino ad adesso è
solo un ricordo che non provoca più dolore nella tua testa e nel tuo cuore.
Una sera, dopo aver fatto i tuoi doveri di marito ti addormenti
stranamente quasi subito, di solito eri abituato a fumarti una sigaretta e a
berti un Whisky con ghiaccio, ma quella sera no, anzi.. un fastidioso
fischio nelle orecchie ti ha disturbato durante buona parte della serata
per poi sparire qualche secondo prima di addormentarti. Stai sognando di
essere al lavoro, il tuo vecchio lavoro, il tuo lavoro da professore, sei in
classe che stai spiegando l’effetto della chetosi sul corpo umano e la
produzione di chetoni di quest’ultimo. Ad un certo punto guardando i tuoi
studenti rabbrividisci vedendo una figura in fondo alla sala vestito solo di
un lungo telo verde scuro, noti che quell’essere ti sta fissando, senza
pensarci due volte ti alzi dalla tua cattedra e cerchi di raggiungere quella
figura; vedi i tuoi studenti immobili come statue fissare il punto dove eri
seduto, ti incammini lungo l’aula quando vedi l’essere misterioso girare
lentamente verso destra e iniziare a incamminarsi, decidi di seguirlo e
dopo alcuni minuti di camminata vedi che l’essere entra in biblioteca e
raggiunge un’ala della Biblioteca che già in passato avevi visto in sogno;
vedi l’essere indicarti con la sua mano ossuta, quasi scheletrica, un
armadio specifico; guardi l’armadio e noti che vi è qualcosa di strano, c’è
un libro particolare, capisci immediatamente che quello che hai davanti è
il libro che cercavi da molto tempo, lo prendi in mano molto
delicatamente e girandolo noti il titolo: è il Liber Ivonis, si tratta della
versione più antica di un testo attribuito a Eibon, stregone di Hyperborea,
sai che non sono mai state rinvenute copie di quel libro, si dice che
quando lo stregone è scomparso si sia portato con se l’unica copia in
latino del libro; rimani stregato, hai finalmente il libro che stavi cercando
tra le mani, lo porti con te verso il tavolo più vicino e inizi a leggerlo;
l’essere rimane immobile a fissarti mentre leggi; il libro parla di svariati
argomenti, dalla fisica quantistica a un tipo di chimica ritenuta arcana ma
nonostante tutto quasi più efficace delle scienze moderne, leggi di alcuni
incantesimi interessanti e decidi di trascriverli nel tuo taccuino; dopo
quelle che secondo te sono state solo alcune ore arrivi all’ultima pagina
del libro (+9% Miti di Cthulhu, tiro SAN 1D4), mentre stai per chiudere il
libro vedi l’essere dietro di te alzare la testa verso il soffitto della
Biblioteca e iniziare a urlare; in quel momento ti svegli di soprassalto e ti
ritrovi in camera tua, tutto sudato e con in mano il tuo taccuino; sai di non
essere andato a letto con il taccuino, decidi di sfogliarlo e noti che sono
scritti gli incantesimi del Liber Ivonis ( Atrofizzare Arto, Creare Portale e
Incantare Coltello).
Gli altri investigatori riposano tranquillamente fino a quando non
ricevono tutti quanti una telefonata da parte di Andersen che chiede
immediatamente la loro presenza.