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PERSA

Eravamo su un aereo diretto alle Hawaii quando all’improvviso l’aereo incominciò a perdere quota,
quando ci schiantammo persi i sensi. Quando mi svegliai mi guardai intorno e vidi che non c’era
nessuno vivo oltre a me. Ero impaurita ma comunque cercai di rimanere calma, quindi andai a
cercare un riparo per la notte dato che stava diluviando; trovai una casa diroccata, questa casa
conteneva dei quadri raffiguranti delle signore dal collo lungo con un flauto in mano. Dato che mi
facevano impressione mi girai per non farci caso ma sentii qualcosa cadere dietro di me, mi voltai e
vidi il flauto che la donna del quadro teneva in mano per terra. Qualche secondo dopo il quadro
cadde a faccia in giù, feci per tirarlo su per riappenderlo ma la signora del quadro non c’era più.
Nonostante ciò decisi di continuare ad esplorare la casa, ma prima di poter fare un passo mi ritrovai
la donna davanti ai miei occhi. Cominciai a correre per scappare dalla tizia, continuai a correre
finché non mi girai e vidi che era sparita. Pensai che fosse la mia immaginazione dato che ero molto
stanca e appunto decisi di andare a dormire.
La mattina seguente cercai qualcosa tra le valigie dei passeggeri per cercare cibo e indumenti.
Andai ad esplorare il resto dell’isola per cercare cibo dato che non ne trovai nelle valigie. Arrivai in
una chiesa e ci entrai, vidi che il luogo era pronto per un rito satanico; andai ad ispezionare il resto
della chiesa. Trovai una scala per scendere in un piano sotterraneo. Sentivo che c’era gente che
pregava. I satanisti erano messi a cerchio e al centro si stava formando u corpo, quando si formò
del tutto vidi che era un uomo con una motosega in mano. Era un mostro alto e marrone, ad un
tratto si girò verso di me, mi guardò da testa a piedi e incominciò a rincorrermi. Io scappai ma
inciampai su uno scalino e svenni. Quando mi svegliai mi ritrovai in una specie di grotta insieme ad
altre persone legate a dei pali di legno come lo ero io. Dopo un po’ entro un tipo con un coltello in
mano si avvicinò ad una delle persone legate e gli infilzò il coltello sulla spalla, poi la liberò e se la
portò via lasciando lì il coltello. Il coltello era affianco a me, con i piedi riuscii ad avvicinarlo alle mie
mani, lo presi e mi slegai. Sempre con il coltello in mano uscii dalla grotta. Mi trovai una guardia
davanti a me girata di spalle e, presa dal panico, gli infilzai il coltello nel collo.
Incominciai ad avvicinarmi al mare, ma prima di arrivarci svenni per la troppa fame e sete. Al
risveglio era notte fonda e sentivo voci vicino a me, decisi di seguirle fino a che non trovai un
villaggio. Le voci provenivano tutte da una singola casa, era una riunione. In quel momento non
pensai neanche di chiedere aiuto a quelle persone quindi cercai cibo e acqua nel resto del villaggio,
e lo trovai. Finito di mangiare mi girai e vidi le persone davanti a me. Scoprii che non erano persone
ma delle creature deformate. Scappai verso il mare dove trovai una barca a motore, la accesi e
scappai. Dopo un po’ arrivai ad un’altra isola dove c’era una pista d’atterraggio abbandonata. In un
hangar trovai un aereo, ci salii e provai a scappare da quell’isola infernale, miracolosamente riuscii
a farlo decollare ma, presa dall’entusiasmo, non mi accorsi che la benzina era finita. L’aereo
cominciò a perdere quota fino a che non caddi in acqua e morii annegata.

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