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I CARATTERI DEL SUONO E IL LINGUAGGIO MUSICALE

Nella lezione n°1 abbiamo puntualizzato che i suoni musicali si distinguono dai suoni non musicali perché
sono organizzati secondo una logica discorsiva finalizzata alla comunicazione.

Ora ci chiediamo: i caratteri del suono, cioè l’altezza, la durata, l’intensità, il timbro possono avere valore
semantico, possono cioè “produrre un significato” e quindi essere utili alla comunicazione?

Cominciamo ascoltando un brano: si tratta di un breve estratto di una sinfonia di Beethoven.

https://www.youtube.com/watch?v=VVSMNtTzy4U

É una parte del 4° movimento della Sinfonia n°6, che si intitola Pastorale appunto perché vuole suscitare
nell’ascoltatore immagini e impressioni legate all’ambiente campestre. L’episodio che avete ascoltato vuole
richiamare alla nostra mente l’infuriare di una tempesta. In che modo l’autore ottiene questo risultato?

Avrai sicuramente notato forti contrasti dinamici, contrasti, cioè, tra suoni deboli e suoni forti con passaggi
frequenti dal piano al forte (crescendo) e viceversa (diminuendo).

Anche i timbri dei vari strumenti vengono sfruttati in modo molto espressivo: a parte i timpani, che ci fanno
pensare ai tuoni, anche i contrasti tra i timbri degli archi e quelli dei legni sono molto significativi per rendere
la furia degli elementi.

E l’altezza? Anche il contrasto fra i registri acuti e quelli gravi ha molta importanza in diversi punti, così come
le rapide scale ascendenti, quelle, cioè, che vanno dai suoni gravi a quelli acuti, e discendenti, quelle che
vanno dai suoni acuti a quelli gravi, richiamano alla mente le raffiche di vento.

Ascolta ora un brano per pianoforte di Modest Mussorgsky:

https://www.youtube.com/watch?v=iwEeeDlZxUA
Avrai notato che, nonostante lo strumento sia uno solo, anche qui i forti contrasti fra le altezze, le durate e
le intensità dei suoni hanno una forte valenza espressiva.

Il brano si intitola Samuel Goldenberg and Schmuyle e fa parte dei Quadri di un’esposizione un’opera che
vuole esprimere le impressioni procurate all’autore dalla visita a una mostra di quadri di un suo caro amico;
il quadro a cui si riferisce rappresenta due ebrei polacchi che si incontrano: uno, Samuel Goldenberg è molto
ricco e superbo, l’altro, Schmuyle è povero e chiede l’elemosina al ricco che però gliela rifiuta con sdegno e
disprezzo.

La superbia del ricco Goldenberg viene descritta dai suoni più gravi e dall’alternarsi di gruppi di suoni brevi
con suoni più lunghi, mentre l’atteggiamento implorante di Schmuyle viene reso con suoni acuti e molto brevi
che si susseguono in veloce successione.

Maurice Ravel, un musicista francese del ‘900, rimase talmente affascinato dai Quadri di un’esposizione che
decise di farne una trascrizione per orchestra. Questo gli ha dato la possibilità di sfruttare le possibilità
espressive non solo dell’altezza e della durata dei suoni, ma anche quelle del timbro. Ascolta la versione di
Ravel e descrivi in che modo l’autore si è servito delle risorse timbriche dell’orchestra.

https://www.youtube.com/watch?v=zdnjTJBcbjU

Ascolta infine un brano tratto dal Peer Gynt, una suite costituita dalle musiche di scena che Edvard Grieg
compose per il dramma Peer Gynt di Enrik Ibsen; si intitola Nell’antro del re della montagna e descrive la
scena in cui Peer Gynt, il protagonista della storia, incontra i Troll, spiritelli al servizio del re della montagna,
che lo assalgono perché ha osato sedurre la figlia del re:

https://www.youtube.com/watch?v=4N3CKA8X4OQ

Il brano suscita una forte tensione emotiva grazie a diversi fattori: il graduale passaggio dal pianissimo al
fortissimo, dall’andamento lento all’andamento veloce, dai suoni gravi a quelli acuti, l’inserimento dei timbri
degli ottoni e delle percussioni (piatti e timpani) nella parte finale.

Naturalmente non tutti i brani descrivono qualcosa, anzi la maggior parte della musica è musica pura, non
legata, cioè, a nessuna immagine o ambientazione o testo narrativo. Tuttavia, anche nella musica pura, la
scelta dei timbri, dell’intensità dei suoni, del registro grave o acuto, della velocità è fondamentale per dare
espressività e comunicatività al discorso musicale.

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