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Hermione era lì, con la camicia da notte candida, che lo guardava sorridente e speranzosa.

-Sev...-

Lo stupore di Severus durò solo pochi secondi, sostituito presto da un sorriso malizioso.
-Signorina Granger, se pensa che sedurmi possa aiutarla a guadagnare punti... bè 100 punti a
Grifondoro!-
Lei fece un passo verso di lui divertita.
-Professor Piton, non pensavo fosse un tipo così corruttibile.,,-
Lui l'agguantò per la vita portandosela più vicina.
-Non immagini nemmeno quanto io lo sia.- le sussurrò nell'orecchio prima di calare implacabile sul
suo collo e cominciare a baciarlo facendola sospirare.
-Hai intenzione di farmi un altro succhiotto?-
-No, ho intenzione di farti ben più.- rispose lui risalendo con le labbra fino alla sua bocca prima per
coinvolgerla in un bacio intenso.
-Ci speravo...-
Severus arretrò fino al letto, inciampando in uno sgabello.
-Porco Salazar...-
-Sev, piano con i francesismi!-
I due scoppiarono a ridere di gusto abbracciandosi stretti per assaporare il momento.
I baci che seguirono furono più lenti e meno smaniosi dei precedenti, pregni di consapevolezza e
d'amore.
-Sev?-
-Si Hermione?-
-Sei troppo alto, mi sta venendo il torcicollo!-
Le molle del materasso cigolarono leggermente quando Severus, ridendo come un ragazzino, la
spinse sul materasso prima di sdraiarsi al suo fianco.
-Stai sempre a lamentarti.- mormorò sorridendo lui accarezzandole il viso e i capelli, sentendosi
finalmente libero dal passato con Hermione tra le braccia.
Anche Hermione si sentiva trasportata in un altro universo, eccitata al pensiero di essere libera di
toccarlo e di amarlo come meritava. Non sembrava saziarsi mai dei suoi baci, mentre si stringeva di
più a lui.
Ad un tratto Severus si staccò di colpo prendendo a cercare qualcosa sotto il letto sotto gli occhi di
una perplessa Hermione.
-Sev, si può sapere cosa stai facendo?- chiese accigliata.
-Mi sto assicurando che Paciock non si sia nascosto da qualche parte.-
Hermione scoppiò a ridere tirandolo per una manica per farlo tornare su di lei e rimase abbagliata
dal sorriso sincero e spensierato che gli brillava in volto.
-Sev?-
-Si Hermione?-
-Basta giocare, Sev.-
Lui sorrise complice coprendo la bocca di lei con la sua, mentre con le mani cercava di slacciare i
dannati cordoncini della camicia da notte di Hermione.
Dopo una breve lotta finalmente ebbe la meglio e riuscì ad abbassarle le spalline fin oltre il
reggiseno lilla che faceva bella mostra sul petto di lei.
Hermione rotolò su di lui e ricominciò a baciarlo. Con rapidità le sue dita gli sbottonarono la
camicia e gliela sfilò, mentre lui le accarezzava le braccia abbassandole del tutto l'indumento
candido e lavorando con le mani per slacciarle il reggiseno.
Con scarsissimo successo.
Lei si staccò dalle sue labbra ridendo e liberandosi della trappola infernale.
-Eppure credevo che avessi esperienza in questi casi.-
-Oh, è passato tanto tempo dall'ultima volta.- cercò di sdrammatizzare lui osservando estasiato le
sue forme per poi rabbuiarsi un momento.
Lei lo notò e credette di esserne la causa.
-Co... cosa c'è? Perchè fai quella faccia? Sei deluso?-
Severus si ridestò alla vista dello sguardo quasi triste di lei e si affrettò a spiegarsi.
-No, ma cosa dici! Tu sei troppo meravigliosa per essere in questo letto con me. No, stavo pensando
ad un'altra cosa...- rispose lui accarezzandole con amore il viso.
-E cosa?-
Lui prese un respiro, indeciso su che parole usare.
-Ecco... io non sono sicuro di saper cosa fare.-
Hermione lo guardò sorpresa prima di scoppiare a ridere provocando il lui un piccolo broncio.
-Non sai cosa fare? Non mi dirai che sei vergine!- quelle parole scatenarono la pura indignazione
nell'uomo.
Severus decisamente non era vergine. Nella sua vita aveva avuto un sacco di donne mentre si
trovava tra le fila dei Mangiamorte. Lascive, disinibite, aggressive. Ecco le qualità delle donne tra i
ranghi di Voldemort. Con loro era tutto semplice, aveva imparato come dar piacere al corpo
femminile e, soprattutto, come sfruttarlo a pieno per la sua soddisfazione personale.
Ma con Hermione non era semplice sesso, con Hermione era amore. E l'amore unito a quei gesti
meccanici finalizzati solo al raggiungimento del piacere erano una cosa che Severus non aveva mai
affrontato.
-Vergine? Ma stiamo scherzando? No, non è questo. Ho fatto sesso con tante donne... ma questa
sarebbe la prima volta che faccio l'amore con qualcuno e ho paura di rovinare il momento.-
Lei sorrise emozionata. Lo sapeva, del resto l'unica donna di cui era stato innamorato non gli aveva
concesso nemmeno un bacio, ma sentirselo confessare con quel tono di dispiacere misto all'amore
più puro le scatenò un'ondata di tenerezza e si chinò sul suo viso baciando via i tormenti.
-Ti assicuro che è più facile di quello che pensi. Ti fidi di me?-
-Sì.-
-Perfetto allora.-
Detto questo si mise a cavalcioni levandosi la camicia da notte e sorridendogli dolcemente.
-Hermione non sei propriamente un peso piuma.- sussurrò con un sorriso che esprimeva quanto
tutto quello lo divertisse.
-Oh smettila con questa storia. E poi qualche settimana fa ho fatto un sogno molto interessante,
sono sicura che approverai. (*)-
-Mmm, magari un'altra volta.- rispose lui ribaltando la posizione, intrappolandola sotto di lui tra le
sue braccia, la paura scomparsa del tutto sotto il sorriso di lei.
Hermione non fece in tempo a esprimere il suo disappunto che le labbra di Severus furono
nuovamente sulle sue, le loro lingue impegnate a rinnovare la loro conoscenza, mentre le sue mani
scesero a scoprire il corpo di lei, venerando ognuna di quelle curve per cui la prendeva in giro, ma
che invece adorava oltre ogni immaginazione.
E se i due avevano altro da dire, furono i loro gemiti a parlare per loro.
Quando, molti baci e sospiri dopo, finalmente Severus entrò in lei, entrambi seppero di aver trovato
il loro posto nel mondo, l'uno tra le braccia nell'altro.

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