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σαρείας τῆς Φιλίππου: καὶ ἐν τῇ ὁδῷ ἐπηρώτα τοὺς μαθητὰς αὐτο
ῦ λέγων αὐτοῖς, Τίνα με λέγουσιν οἱ ἄνθρωποι εἶναι; 28οἱ δὲ εἶπαν
αὐτῷ λέγοντες [ὅτι] Ἰωάννην τὸν βαπτιστήν, καὶ ἄλλοι, Ἠλίαν, ἄ
λλοι δὲ ὅτι εἷς τῶν προφητῶν. 29καὶ αὐτὸς ἐπηρώτα αὐτούς, Ὑμεῖς
δὲ τίνα με λέγετε εἶναι; ἀποκριθεὶς ὁ Πέτρος λέγει αὐτῷ, Σὺ εἶ ὁ
Χριστός. 30καὶ ἐπετίμησεν αὐτοῖς ἵνα μηδενὶ λέγωσιν περὶ αὐτοῦ.)
Il problema, dovevano i discepoli capire chi era Gesù. In Mc, la risposta di
Pietro, Tu sei il Messia (il Cristo).
Finalmente siamo arrivati alla conclusione del cammino della prima
parte del vangelo di Mc. I discepoli hanno compreso l’identità di Gesù.
Ogni pagina, qualcuno si domanda “Chi è costui?” Se lo domandano i
demoni, se lo domandano le folle, se lo domandano i discepoli. È una
domanda continua. E finalmente Pietro lo riconosce “Tu sei il Cristo”. 8,30
è il paradosso del silenzio. Ma perché? I discepoli finalmente hanno capito
i discepoli. Perché Gesù impone il silenzio. La risposta è che capire non è
tutto. Capire che Gesù è il Messia non è tutto, perché l’importante è seguire
il Messia. Confessare la fede in Gesù non è tutto, è necessario seguirlo,
condividere il suo cammino.
Lo vedremo subito nella seconda parte, che riguarda il mistero del
Messia crocifisso. Finalmente hanno riconosciuto Gesù Messia, ma non è
tutto. Nella seconda parte, il mistero di Gesù diventa il mistero del Gesù
crocifisso.
8,31
( Καὶ ἤρξατο διδάσκειν αὐτοὺς ὅτι δεῖ τὸν υἱὸν τοῦ ἀνθρώπου πο
31
λλὰ παθεῖν καὶ ἀποδοκιμασθῆναι ὑπὸ τῶν πρεσβυτέρων καὶ τῶν ἀ
ρχιερέων καὶ τῶν γραμματέων καὶ ἀποκτανθῆναι καὶ μετὰ τρεῖς ἡ
μέρας ἀναστῆναι:) Qui abbiamo il primo annuncio della passione,
perché Gesù per tre volte Gesù annuncia la sua passione ai discepoli,
sempre ai discepoli. Abbiamo qui per la prima volta quest’annuncio.
9,31
( ἐδίδασκεν γὰρ τοὺς μαθητὰς αὐτοῦ καὶ ἔλεγεν αὐτοῖς ὅτι Ὁ υἱὸ
31
ς τοῦ ἀνθρώπου παραδίδοται εἰς χεῖρας ἀνθρώπων, καὶ ἀποκτενο
ῦσιν αὐτόν, καὶ ἀποκτανθεὶς μετὰ τρεῖς ἡμέρας ἀναστήσεται.) il
secondo annuncio della passione.
10,33-34
(33ὅτι Ἰδοὺ ἀναβαίνομεν εἰς Ἱεροσόλυμα, καὶ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπο
υ παραδοθήσεται τοῖς ἀρχιερεῦσιν καὶ τοῖς γραμματεῦσιν, καὶ κατ
ακρινοῦσιν αὐτὸν θανάτῳ καὶ παραδώσουσιν αὐτὸν τοῖς ἔθνεσιν 3
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καὶ ἐμπαίξουσιν αὐτῷ καὶ ἐμπτύσουσιν αὐτῷ καὶ μαστιγώσουσιν
αὐτὸν καὶ ἀποκτενοῦσιν, καὶ μετὰ τρεῖς ἡμέρας ἀναστήσεται.)
Siamo nella prima sessione della seconda parte. Gesù per tre volte annuncia
la passione. Come reagiscono i discepoli?
In 8,32:
(32καὶ παρρησίᾳ τὸν λόγον ἐλάλει. καὶ προσλαβόμενος ὁ Πέτρο
ς αὐτὸν ἤρξατο ἐπιτιμᾶν αὐτῷ.) Gesù faceva il suo discorso con
parresia (senza paura). Che cosa avviene? Pietro comincia a rinproverarlo,
cioè, non ha capito nulla.
In 9,32 abbiamo la reazione dei discepoli dopo il secondo annuncio della
passione:
( 32οἱ δὲ ἠγνόουν τὸ ῥῆμα, καὶ ἐφοβοῦντο αὐτὸν ἐπερωτῆσαι. ).
Nel 10,35:
( Καὶ προσπορεύονται αὐτῷ Ἰάκωβος καὶ Ἰωάννης οἱ υἱοὶ Ζεβεδ
35
αίου λέγοντες αὐτῷ, Διδάσκαλε, θέλομεν ἵνα ὃ ἐὰν αἰτήσωμέν σε
ποιήσῃς ἡμῖν.) I figli di Zebedeo. Per la terza volta Mc ci dice che i
discepoli non capirono nulla.
Mc pone tre volte Gesù che annuncia la passione, poi pone tre volte le
reazioni dei discepoli. Quando Gesù per tre volte annuncia la passione e per
tre volte i discepoli reagiscono. In Mc sono i due discepoli che vanno da
Gesù di permettere di stare uno a destra e l’altro a sinistra. Mc presenta i
discepoli nella loro cruda dimensione di persone che non credono e non
comprendono. In Mt va la madre a chiedere a Gesù. È interessante come
ogni evangelista guarda il gruppo dei discepoli in maniera diversa.
Vediamo adesso le tre risposte di Gesù. Prendiamo ancora cap. 8, 33:
( 33ὁ δὲ ἐπιστραφεὶς καὶ ἰδὼν τοὺς μαθητὰς αὐτοῦ ἐπετίμησεν Π
έτρῳ καὶ λέγει, Υπαγε ὀπίσω μου, Σατανᾶ, ὅτι οὐ φρονεῖς τὰ τοῦ
θεοῦ ἀλλὰ τὰ τῶν ἀνθρώπων.) Elementi di esegesi. Perché in Mc
vediamo che Gesù guarda i suoi discepoli, invece di rimproverare soltanto
Pietro? La ragione è che il discorso che Gesù fa a Pietro i discepoli devono
ascoltare anche. La seconda nota esegetica: “Vai dietro a me Satana” è
forte. Se ricordiamo le tentazione, Mc non ci dice quali sono le tentazioni.
E qui ritorna Satana, colui che si oppone al piano di Dio, che qui è Pietro.
Qual è la tentazione di Gesù, allora? È quella di non andare a
Gerusalemme, di non seguire il proggetto del padre, di ribelarsi al
proggetto del Padre. Pietro non vuole che Gesù sia crocifisso, è colui che si
oppone al proggetto di Dio.
In questa prospettiva, Gesù é visto come il Messia glorioso, non come il
Messia crocifisso. Pietro non comprende il mistero della croce. Questo è il
grande problema, del cristinesimo. Una terza nota esegetica: “Vai dietro a
me, Satana” è la traduzione letterale. Andare dietro a Gesù significa seguire
Gesù come discepolo. Imparare ad essere discepolo di Gesù. Ugualmente,
Gesù istruisce nel secondo e terzo annuncio, i suoi discepoli. Tre annunci
della passione, tre reazioni dei discepoli e tre istruzioni di Gesù. La terza
istruzione di Gesù è molto bella “Tra voi non sarà così”.
In 10,45 chiude questi tre momenti importanti:
( καὶ γὰρ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου οὐκ ἦλθεν διακονηθῆναι ἀλλὰ δια
45
κονῆσαι καὶ δοῦναι τὴν ψυχὴν αὐτοῦ λύτρον ἀντὶ πολλῶν. ) I tre
annunci, le tre reazioni e le tre istruzioni si concludono con questa frase
importante, Il figlio dell’uomo è venuto per servire, non per essere servito.
Il καὶ epesegetico (che si traduce con cioè e non con e). Non ha quindi una
funzione connettiva. Servire significa dare la propria vita. Un cristiano è
cristiano se accetta dare la vita.