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Lezione 02-03

La Bibbia inizia entrando nel testo. Un vangelo non ci presenta una


teologia sistematica, ma attraverso i motivi che si svolgo nella narrazione.
Orientazione per una visione generale dell’opera (vangelo); poi ci si
inserisce in un cammino evangelico.
Problema delle finali di Marco (una riconosciuta per la Chiesa, altra
molto problematica.)
Non si può tagliare il testo come si vuole; ogni versetto è parola di Dio. 4
salmi non sono stati inseriti nella liturgia delle ore. Quei salmi che si
chiedono a Dio la vendetta (salmi imprecatori). Un salmo imprecatorio è un
salmo; è parola di Dio ed io lo devo interpretare, non devo cancellare. La
Chiesa ha riconosciuto questi salmi come canonici, come parole di Dio.
Riprendiamo il cammino per comprendere come è costruito il vangelo di
Marco. Se vogliamo comprendere Gesù dobbiamo leggere e comprendere il
primo testamento. Inizio del Vangelo di Marco.
Dopo il prologo abbiamo tre sessioni. La prima parte del vangelo di Mc
che si concentra su un paradosso: tutti si chiedono chi è Gesù, Mc presenta
il mistero dell’identità di Gesù, perché nelle prime tre sessioni, Mc presenta
una giornata di Cafarnao, dove i discepoli seguono Gesù, va alla casa, va
alla città (alla porta) e poi va a un luogo a pregare da solo. La prima
sessione che va da 1,14 a 3,6 le folle sono entusiaste. Questa sessione si
conclude con gli erodiani che si uniscono per fare morire Gesù – Ecco il
paradosso.
La seconda sessione inizia con la chiamata dei dodici (Gesù costituisce
un gruppo più vicino da Gesù, tra tanti discepoli). 3,16 la chiamata dei
discepoli. 3,14 – il motivo per costituire questo gruppo
(καὶ ἐποίησεν δώδεκα, [οὓς καὶ ἀποστόλους ὠνόμασεν,] ἵνα ὦσιν 
μετ' αὐτοῦ καὶ ἵνα ἀποστέλλῃ αὐτοὺς κηρύσσειν) per stare con lui e
poi per mandarli a predicare il vangelo. Ma prima loro devo accompagnare
Gesù. In questa seconda sessione Gesù si manifesta ai 12, ma solo dopo le
parabole (cap. 4). La parabola del seminatore, della lampada, del grano di
senape. Oggi in fondo siamo nell’epoca dove non vediamo tante masse
attrate della parola di Dio.
Poi Gesù va in viaggio, nella regione dei Geraseni, l’unica volta che
Gesù si allontana della Palestina, ma poi ritorna. La seconda sessione si
conclude a Nazareth e non abbiamo più il desiderio di uccidere Gesù, ma
abbiamo il ceticismo nei confronti con Gesù: chi è costui? I vicini e patrioti
che non lo comprendono.
Abbiamo la terza sessione, che hanno delle moltiplicazioni dei pani, e
poi, mentre in barca insieme ai discepoli, se ne va con loro e dice, guardate
dal lievito dei farisei. Ma non hanno capito che Gesù parlava di un altro
lievito. Abbiamo al cap. 8 una serie di domande su Gesù che mettono in
evidenza, che mette l’imconprensione dei discepoli. 8,17-21 “ma ancora
non capite, ancora non comprendete...?” Abbiamo una serie di domande in
cui Gesù si rivolge ai discepoli, con un rimprovero di non capire.
Ovviamente dovevano comprendere la sua identità. Per questo, subito dopo
questa serie di rimproveri, 8,22-26 Mc pone la guarigione di un cieco. Ha
un significato simbolico. I ciechi sono i discepoli che dovevano capire, ma
non capiscono, dovevano vedere ma non vedono. Arriviamo a un punto che
è quello centrale del Vangelo.
Questo è il punto di svolta, perché in 8,27-30, cappiamo il perché:
( Καὶ ἐξῆλθεν ὁ Ἰησοῦς καὶ οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ εἰς τὰς κώμας Και
27

σαρείας τῆς Φιλίππου: καὶ ἐν τῇ ὁδῷ ἐπηρώτα τοὺς μαθητὰς αὐτο
ῦ λέγων αὐτοῖς, Τίνα με λέγουσιν οἱ ἄνθρωποι εἶναι; 28οἱ δὲ εἶπαν 
αὐτῷ λέγοντες [ὅτι] Ἰωάννην τὸν βαπτιστήν, καὶ ἄλλοι, Ἠλίαν, ἄ
λλοι δὲ ὅτι εἷς τῶν προφητῶν. 29καὶ αὐτὸς ἐπηρώτα αὐτούς, Ὑμεῖς 
δὲ τίνα με λέγετε εἶναι; ἀποκριθεὶς ὁ Πέτρος λέγει αὐτῷ, Σὺ εἶ ὁ 
Χριστός. 30καὶ ἐπετίμησεν αὐτοῖς ἵνα μηδενὶ λέγωσιν περὶ αὐτοῦ.)
Il problema, dovevano i discepoli capire chi era Gesù. In Mc, la risposta di
Pietro, Tu sei il Messia (il Cristo).
Finalmente siamo arrivati alla conclusione del cammino della prima
parte del vangelo di Mc. I discepoli hanno compreso l’identità di Gesù.
Ogni pagina, qualcuno si domanda “Chi è costui?” Se lo domandano i
demoni, se lo domandano le folle, se lo domandano i discepoli. È una
domanda continua. E finalmente Pietro lo riconosce “Tu sei il Cristo”. 8,30
è il paradosso del silenzio. Ma perché? I discepoli finalmente hanno capito
i discepoli. Perché Gesù impone il silenzio. La risposta è che capire non è
tutto. Capire che Gesù è il Messia non è tutto, perché l’importante è seguire
il Messia. Confessare la fede in Gesù non è tutto, è necessario seguirlo,
condividere il suo cammino.
Lo vedremo subito nella seconda parte, che riguarda il mistero del
Messia crocifisso. Finalmente hanno riconosciuto Gesù Messia, ma non è
tutto. Nella seconda parte, il mistero di Gesù diventa il mistero del Gesù
crocifisso.
8,31
( Καὶ ἤρξατο διδάσκειν αὐτοὺς ὅτι δεῖ τὸν υἱὸν τοῦ ἀνθρώπου πο
31

λλὰ παθεῖν καὶ ἀποδοκιμασθῆναι ὑπὸ τῶν πρεσβυτέρων καὶ τῶν ἀ
ρχιερέων καὶ τῶν γραμματέων καὶ ἀποκτανθῆναι καὶ μετὰ τρεῖς ἡ
μέρας ἀναστῆναι:) Qui abbiamo il primo annuncio della passione,
perché Gesù per tre volte Gesù annuncia la sua passione ai discepoli,
sempre ai discepoli. Abbiamo qui per la prima volta quest’annuncio.
9,31
( ἐδίδασκεν γὰρ τοὺς μαθητὰς αὐτοῦ καὶ ἔλεγεν αὐτοῖς ὅτι Ὁ υἱὸ
31

ς τοῦ ἀνθρώπου παραδίδοται εἰς χεῖρας ἀνθρώπων, καὶ ἀποκτενο
ῦσιν αὐτόν, καὶ ἀποκτανθεὶς μετὰ τρεῖς ἡμέρας ἀναστήσεται.) il
secondo annuncio della passione.
10,33-34
(33ὅτι Ἰδοὺ ἀναβαίνομεν εἰς Ἱεροσόλυμα, καὶ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπο
υ παραδοθήσεται τοῖς ἀρχιερεῦσιν καὶ τοῖς γραμματεῦσιν, καὶ κατ
ακρινοῦσιν αὐτὸν θανάτῳ καὶ παραδώσουσιν αὐτὸν τοῖς ἔθνεσιν 3
4
καὶ ἐμπαίξουσιν αὐτῷ καὶ ἐμπτύσουσιν αὐτῷ καὶ μαστιγώσουσιν 
αὐτὸν καὶ ἀποκτενοῦσιν, καὶ μετὰ τρεῖς ἡμέρας ἀναστήσεται.)
Siamo nella prima sessione della seconda parte. Gesù per tre volte annuncia
la passione. Come reagiscono i discepoli?
In 8,32:
(32καὶ παρρησίᾳ τὸν λόγον ἐλάλει. καὶ προσλαβόμενος ὁ Πέτρο
ς αὐτὸν ἤρξατο ἐπιτιμᾶν αὐτῷ.) Gesù faceva il suo discorso con
parresia (senza paura). Che cosa avviene? Pietro comincia a rinproverarlo,
cioè, non ha capito nulla.
In 9,32 abbiamo la reazione dei discepoli dopo il secondo annuncio della
passione:
( 32οἱ δὲ ἠγνόουν τὸ ῥῆμα, καὶ ἐφοβοῦντο αὐτὸν ἐπερωτῆσαι. ).
Nel 10,35:
( Καὶ προσπορεύονται αὐτῷ Ἰάκωβος καὶ Ἰωάννης οἱ υἱοὶ Ζεβεδ
35

αίου λέγοντες αὐτῷ, Διδάσκαλε, θέλομεν ἵνα ὃ ἐὰν αἰτήσωμέν σε 
ποιήσῃς ἡμῖν.) I figli di Zebedeo. Per la terza volta Mc ci dice che i
discepoli non capirono nulla.
Mc pone tre volte Gesù che annuncia la passione, poi pone tre volte le
reazioni dei discepoli. Quando Gesù per tre volte annuncia la passione e per
tre volte i discepoli reagiscono. In Mc sono i due discepoli che vanno da
Gesù di permettere di stare uno a destra e l’altro a sinistra. Mc presenta i
discepoli nella loro cruda dimensione di persone che non credono e non
comprendono. In Mt va la madre a chiedere a Gesù. È interessante come
ogni evangelista guarda il gruppo dei discepoli in maniera diversa.
Vediamo adesso le tre risposte di Gesù. Prendiamo ancora cap. 8, 33:
( 33ὁ δὲ ἐπιστραφεὶς καὶ ἰδὼν τοὺς μαθητὰς αὐτοῦ ἐπετίμησεν Π
έτρῳ καὶ λέγει, Υπαγε ὀπίσω μου, Σατανᾶ, ὅτι οὐ φρονεῖς τὰ τοῦ 
θεοῦ ἀλλὰ τὰ τῶν ἀνθρώπων.) Elementi di esegesi. Perché in Mc
vediamo che Gesù guarda i suoi discepoli, invece di rimproverare soltanto
Pietro? La ragione è che il discorso che Gesù fa a Pietro i discepoli devono
ascoltare anche. La seconda nota esegetica: “Vai dietro a me Satana” è
forte. Se ricordiamo le tentazione, Mc non ci dice quali sono le tentazioni.
E qui ritorna Satana, colui che si oppone al piano di Dio, che qui è Pietro.
Qual è la tentazione di Gesù, allora? È quella di non andare a
Gerusalemme, di non seguire il proggetto del padre, di ribelarsi al
proggetto del Padre. Pietro non vuole che Gesù sia crocifisso, è colui che si
oppone al proggetto di Dio.
In questa prospettiva, Gesù é visto come il Messia glorioso, non come il
Messia crocifisso. Pietro non comprende il mistero della croce. Questo è il
grande problema, del cristinesimo. Una terza nota esegetica: “Vai dietro a
me, Satana” è la traduzione letterale. Andare dietro a Gesù significa seguire
Gesù come discepolo. Imparare ad essere discepolo di Gesù. Ugualmente,
Gesù istruisce nel secondo e terzo annuncio, i suoi discepoli. Tre annunci
della passione, tre reazioni dei discepoli e tre istruzioni di Gesù. La terza
istruzione di Gesù è molto bella “Tra voi non sarà così”.
In 10,45 chiude questi tre momenti importanti:
( καὶ γὰρ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου οὐκ ἦλθεν διακονηθῆναι ἀλλὰ δια
45

κονῆσαι καὶ δοῦναι τὴν ψυχὴν αὐτοῦ λύτρον ἀντὶ πολλῶν. ) I tre
annunci, le tre reazioni e le tre istruzioni si concludono con questa frase
importante, Il figlio dell’uomo è venuto per servire, non per essere servito.
Il καὶ  epesegetico (che si traduce con cioè e non con e). Non ha quindi una
funzione connettiva. Servire significa dare la propria vita. Un cristiano è
cristiano se accetta dare la vita.

Passiamo alla seconda sessione della seconda parte. Cap. 11-13.


Abbiamo l’arrivo di Gesù a Gerusalemme. Finora eravamo nella Galilea.
L’arrivo a Gerusalemme è nel cap. 11,1. Abbiamo poi, Gesù che va nel
tempio e si mette a insegnare (11,11). Il fico è un atto simbolico, simbolo
della sterilità. Anche chi va nel tempio possono essere sterili. Nel tempio
qualcuno gli domanda con che autorità fai questo? Gesù caccia i venditori
del tempio. C’è la citazione di Ger 7 (che è stato molto critico contro il
tempio). Gesù fa un atto profetico di questo genere, caccia tutto dal tempio
e dice di non trasformare il tempio in altra cosa. Gesù non risponde alla
domanda dell’autorità (11,28). Ma Gesù rispose attraverso le parabole (12)
la parabola dei vignaioli omicidi; poi abbiamo una serie di lodi e poi altre
parabole e alla fine del cap. 12 abbiamo Gesù che mostra una povera
vedova che getta la sua offerta nel tempio e getta tutto che ha. Nel cap. 13
abbiamo il secondo discorso di Gesù (primo era nel cap. 4, le parabole):
questo secondo discorso è escatologico, sulla fine dei tempi, sulla fine di
Gerusalemme. Abbiamo mescolato due motivi.
Finalmente arriviamo all’ultima sessione del vangelo di Mc, dal cap. 14
al 16,8. Che cosa avviene in questa ultima sessione? Abbiamo sette quadri
(scene) in questa ultima sessione. Prima, c’è un preludio, il comploto dei
capi con Giuda che decidono di far morire Gesù. 14,1-11. Soltanto il potere
romano ha l’autorità di mettere a morte qualcuno. Seconda scena abbiamo
il banchetto pasquale, l’istituzione dell’eucaristia. Siamo alla sera della
pasqua (nella festa di pasqua), dove Gesù si mette a cena con i suoi
discepoli. Gesù celebra con loro. Questo è il mio Corpo, questo è il sangue
dell’alleanza. Non si parla della NUOVA alleanza. Prima della pasqua
abbiamo l’annuncio di Gesù del traditore. Dopo la pasqua abbiamo
l’annuncio dei discepoli che fuggiranno tutti, tutti abbandoneranno Gesù e
subito dopo abbiamo l’annuncio a Pietro in particolare. Mc è un narratore
eccellente. La pasqua viene celebrata tra due annunci di tradimento.
La terza scena, il Getsemani 14,32-52. Il racconto del Getsemani, 14,53-
72, una cosa importante è (dal v. 50):
( 50καὶ ἀφέντες αὐτὸν ἔφυγον πάντες. 51Καὶ νεανίσκος τις συνηκο
λούθει αὐτῷ περιβεβλημένος σινδόνα ἐπὶ γυμνοῦ, καὶ κρατοῦσιν 
αὐτόν: 52ὁ δὲ καταλιπὼν τὴν σινδόνα γυμνὸς ἔφυγεν.) nel v.50 i
discepoli abbandonarono Gesù. Nel v.51 abbiamo un ragazzo (figura
misteriosa νεανίσκος ) questo particolare ha soltanto Mc. Si tratta di un
particolare racconto.
La quarta scena è il processo davanti al tribunale giudaico, davanti ai
sacerdoti. I farisei qui non entrano nel processo. Qui entra il potere
sacerdotale di Caifa.
La quinta scena è il processo romano: i sacerdoti mandano Gesù da
Pilato (i pagani) cap. 15,1-20. La ultima scena 15,20-37 abbiamo la
crocifissione e morte di Gesù. Finalmente l’ultimo atto, 16,1-8 abbiamo la
scena del sepolcro. Le donne che vengono dal sepolcro e non trovano Gesù,
non trovano nessuno, entrano nel sepolcro e un giovinetto (Mc non parla di
angeli) ma quel giovinetto dal Getsemani. Non è qui, è stato ressuscitato
(ἠγέρθη). È un passivo divino, Dio lo ha rissuscitato. La forma non é
media, è una forma passiva, Dio è il soggetto e Gesù è stato ressuscitato.

Fare personalmente l’esegese di Mc 16,1-8. Conclusione paradossale,


le donne non capirono e ebbero paura.
Dopo il terzo annuncio della passione, dopo che Gesù ha istruito i
discepoli, abbiamo il racconto di un secondo cieco cha ha il nome
(Bartimeo). Anche Bartimeo è il simbolo della cecitá dei discepoli. 10,52
(52καὶ ὁ Ἰησοῦς εἶπεν αὐτῷ, Υπαγε, ἡ πίστις σου σέσωκέν σε. καὶ 
εὐθὺς ἀνέβλεψεν, καὶ ἠκολούθει αὐτῷ ἐν τῇ ὁδῷ.) E subito vide di
nuovo e lo seguiva sulla strada. I discepolo si erano ribellati a seguire Gesù
sulla strada. Questo cieco insegna come seguire Gesù sulla strada.

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