Sei sulla pagina 1di 3

📔

Origini del fascismo


corso Storia Contemporanea (A-L)

lezione @February 2, 2022 11:00 AM

tag appunti

pdf scaricabile

dopo la prima guerra mondiale, l’Italia chiede troppo durante i trattati di


Versailles:

chiedono l’annessione di tutti i territori a maggioranza di lingua o cultura


italiana

però chiedono anche dei territori come l’Alto Adige (maggioranza tedesca) e
la Dalmazia (maggioranza slava), che erano stati promessi all’Italia in dei
patti segreti stipulati con Inghilterra e Francia (accordi di Londra)

siccome sono due richieste contrastanti, all’Italia viene chiesto di sceglierne una
sola. i rappresentanti italiani rifiutano di continuare le trattative, e lasciano
Versailles senza aver ottenuto nulla

ovviamente c’è grande insoddisfazione in Italia per il fatto di aver combattuto


una guerra e non avere ottenuto nulla alla fine; in particolare c’è
insoddisfazione verso i vecchi partiti, che non sono riusciti a gestire la guerra
e le trattative

quindi nel 1919, subito dopo il trattato di Versailles, la situazione politica in Italia
cambia completamente con la nascita di nuovi partiti:

nasce il Partito Popolare Italiano (PPI), un partito cattolico, guidato da don


Luigi Sturzo

il partito socialista si divide in due; da una parte i riformisti (guidati da


Turati) e dall’altra parte i rivoluzionari (cioè i comunisti, guidati da Gramsci e
Togliatti, che vogliono seguire l’esempio della rivoluzione russa)

nascono i fasci di combattimento, il movimento nazionalista di Mussolini

Origini del fascismo 1


è un movimento che unisce idee di sinistra (socialismo, repubblica
anziché monarchia, rifiuto della Chiesa) e idee di destra (nazionalismo;
ritorno a dinamiche sociali tradizionali)

alle elezioni del 1919 i socialisti ottengono la maggioranza con il 32% dei voti, e
il PPI prende il 20% dei voti; tutti i partiti liberali, messi insieme, prendono il 40%
dei voti

nessuno ha la maggioranza assoluta, quindi per fare il governo è necessario


fare delle alleanze. i socialisti rifiutano di farlo perché non simpatizzano con
nessuno degli altri partiti → l’unica alleanza possibile è liberali + PPI

Giovanni Giolitti viene eletto Presidente del Consiglio dopo esserlo già stato
nel periodo della guerra. paradossalmente quindi in questo clima di
rinnovamento si ritorna a un “vecchio regime”

nel 1919-20 abbiamo il biennio rosso, caratterizzato da proteste e scioperi dei


lavoratori e degli operai che speravano di ottenere condizioni migliori

questo porta all’occupazione delle fabbriche nel 1920. gli imprenditori


chiedono l’intervento dell’esercito, ma il governo rifiuta di intervenire, per cui
alla fine vincono i sindacati e i lavoratori ottengono aumenti salariali, ferie,
etc.

gli accordi sindacali scontentano alcune correnti di operai, che speravano di


scatenare una rivoluzione, e soprattutto causano una grande
insoddisfazione da parte degli imprenditori nei confronti del governo che si è
tirato indietro

siccome non si sentono tutelati dal governo, gli imprenditori si rivolgono al


movimento di Mussolini per avere protezione → nasce lo squadrismo
(violenze di gruppo compiute da squadre armate fasciste, soprattutto contro
il movimento operaio)

si parla di “normalizzazione” fascista; da un lato usano la violenza per


sopprimere le rivolte operaie, dall’altro lato vogliono presentarsi come un
movimento rispettabile e stabilire alleanze con gli altri partiti, oltre che gli
industriali trattano anche con i liberali e con la monarchia (alla quale in teoria
erano contrari)

nel 1921 si tengono delle nuove elezioni, i fascisti si alleano con i liberali e
per la prima volta vengono eletti anche dei deputati fascisti

Origini del fascismo 2


in seguito, sempre nel 1921, i fasci di combattimento cambiano nome in
PNF (Partito Nazionale Fascista)

a ottobre 1922 i fascisti salgono al potere in seguito alla marcia su Roma,


nonostante il fatto che i fascisti e i loro simpatizzanti erano pochi (circa 10mila) e
male armati rispetto all’esercito che avrebbe dovuto fermarli

lo stesso Mussolini non partecipò alla marcia perché non era convinto che
avrebbe avuto successo, e restò a Milano, pronto a scappare se fossero
andati ad arrestarlo

Origini del fascismo 3

Potrebbero piacerti anche