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NICOLA: Buonasera signore, buonasera signori, grazie di essere venuti qui stasera, cercheremo nel nostro
piccolo di farvi divertire…
NICOLA: Chi è? Che c’è? Che vuoi? Non vedi che sto parlando col pubblico?
NICOLA: Hai visto quanta gente simpatica che c’è stasera? (sorride) Allora che succede di così importante?
NICOLA: Eh, ho capito, ma se non mi dici in che modo, io non posso fare niente per te.
NICOLA: Non ho detto che non ti aiuto, ho detto che se non parli non ti aiuto.
LORENZO: (c.s.)
Non mi aiuti?! Allora sei proprio una carogna! Allora tutti i favori che ti fatto io non sono serviti a niente?!
LORENZO: Oh, lo sapevo che sei un vero amico! Devi sapere che mi sono innamorato di una bella ragazza.
NICOLA: E questo è il problema?! Ma è meraviglioso! Innamorarsi vuol dire amore, l’amore viene dal cuore,
il cuore è…
NICOLA: E’ arrivato Nicola Di Bari!! Tu rovini sempre tutto! Ogni poesia, ogni sentimento, tutto!
NICOLA: Eh…?!?
LORENZO: Vedi, lei passa di qui ogni sera e io non riesco mai a dirle qualcosa, ho paura di dirle cose
sbagliate, di fare una brutta figura…
NICOLA: Ah… Ma non c’è problema! Vedi, le ragazze vogliono compagnia proprio come noi ragazzi, è
normalissimo, e a volte basta solo attaccare bottone, così per rompere il ghiaccio e poi una parola tira
l’altra… e lasciamo fare al destino.
LORENZO: Manca solo che di mamma ce n’è solo una e poi li hai detti tutti i luoghi comuni!
NICOLA: Voglio dire che devi solo iniziare a parlarle, poi tutto verrà da sé.
LORENZO: Ma è perfetto! Tu sei un genio Nicola! E’ bellissimo: “Posso accompagnarla signorina?”. Grazie
Nicola, sei un amico.
NICOLA: Figurati. Beh, allora io vado, così appena lei viene puoi fermarla, eh? (esce)
LORENZO: Si, si, grazie ancora Nicola. (prova da solo) “Posso accompagnarla signorina?”. (prova varie
posizioni) “Posso accompagnarla signorina? Posso accompagnarla signorina?” . Nicola, Nicola…
NICOLA: (entra)
Che c’è? E’ arrivata?
LORENZO: No, no, è che c’è un problema. Io la fermo e le dico: “Posso accompagnarla signorina?”. E lei:
“No”. E io che dico?
LORENZO: Eh, chiamalo primo ostacolo! Se lei mi dice no, è anche l’ultimo ostacolo!
NICOLA: Ma su, via, non posso credere che non sai rispondere. E’ semplice. Se lei dicesse di no, tu dille: “E
perché no?”
LORENZO: E’ vero! Che idea! Sei eccezionale Nicola! “E perché no?”, che stupido a non averci pensato.
LORENZO: (prova c.s.) “Posso accompagnarla signorina?”. E lei: “No”. E io: “E perché no?”. Perfetto!
“Posso accompagnarla signorina?”. “No.”. “E perché no?”. Nicola, Nicola…
NICOLA: (entra)
Ancora? Che c’è?
LORENZO: Senti un po’: “Posso accompagnarla signorina?”. “No”. “E perché no?”. E lei: “Chiamo una
guardia!”. E io che dico?
NICOLA: Ma allora devo fare tutto io! Ma un po’ di fantasia su! E che sarà mai… Spremi le meningi.
NICOLA: E va bene e allora tu le dirai… ehm… : “Sarò io la sua guardia, pronto a difenderla da ogni insidia!"
LORENZO: Ma tu sei un poeta! E’ una frase stupenda! “Sarò io la sua guardia pronto a difenderla da ogni
insidia!”. Grazie ancora Nicola.
NICOLA: (entra)
Che c’è questa volta?
LORENZO: Senti, io le dico: “Sarò io la sua guardia pronto a difenderla da ogni insidia!”. E lei: “Non ho
bisogno né di guardie, né di amore!”
NICOLA: E mandala a quel paese! E scusa, ma tu te le cerchi! Ma come è possibile che dica una cosa del
genere?!
LORENZO: E se lo dicesse?
NICOLA: E va bene… E allora… se lei dice: “Non ho bisogno né di guardie, né di amore”, tu dille… ehm… :
“Lei no, ma io ne ho bisogno perché la (in fiorentino) amo!”
LORENZO: Come è?
LORENZO: Ah…! “La amo”! Non avevo capito, scusa. Allora come è? “Lei no, ma io ne ho bisogno perché
la… hamo!”
LORENZO: (prova c.s.) “Signorina…”, “No”, “E perché no?”, “…la guardia”, “sarò io…”, “Non ho bisogno…”,
“Lei no, ma io ne ho bisogno perché la… hamo!”, “La… hamo!” (arriva Silvano) Ah, eccola. Signorina…
(guarda il pubblico come per dire: adesso non sa cosa l’aspetta) posso accompagnarla?
SILVIA: Si.
LORENZO: No.
LORENZO: Perché… perché… ho bisogno di tutte le guardie del mondo , per difenderla dall’amore e
chiamare ogni insidia nel momento del bisogno, perché io la… hamo!
LORENZO: (piange) Come andata? Male! E’ successa una cosa incredibile! Io le ho detto: “Posso
accompagnarla signorina?”. E lei: “Si.”
NICOLA: E bè?!
LORENZO: Come e bè? Mi ha rovinato tutto il discorso: e perché no, la guardia, la… hamo!
NICOLA: Ma come ha detto si e tu pensi al discorso. Ma tu sei fesso, amico mio! Spostati, lascia fare a me.
Ammazzala quant’è brutta! (a Silvia) Posso accompagnarla signorina?
SILVIA: No!
SILVIA: Perché se no chiamo una guardia e vi faccio arrestare a te e a quell’imbecille dell’amico tuo!! (lo
prende a “borsettate” ed escono)
FINE