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Le Avanguardie
Le Avanguardie
Il termine avanguardia nasce come un termine militare che indica le truppe che
vanno in avanscoperta precedendo i soldati minori. In senso politico,
nell'Ottocento, ha acquisito il significato di gruppi che si ponevano a capo di
movimenti rivoluzionari. Nel novecento prende piede anche in ambito letterario e
artistico, risalendo così a capo di determinati movimenti come il "Futurismo" o il
"Surrealismo" "Dadaismo" ecc. detti avanguardie storiche.
INNOVAZIONI FORMALI
L'analogia non è più però quella utilizzata dai simbolisti, fondata sulla ricerca di
significati spirituali e metafisici, ma un'analogia che sappia rappresentare
l’”ossessione lirica della materia" accostando e assimilando realtà diverse e
lontanissime fra loro: Marinetti proporrà la formula del "sostantivo doppio", cioè il
sostantivo deve essere seguito, senza congiunzione, dal sostantivo cui è legato
per analogia. es: donna-golfo, piazza-imbuto, porta-rubinetto. Inoltre figure
retoriche molto utilizzate sono anche l'onomatopea e la sinestesia. Quindi la
forma stessa della parola deve mostrare visivamente e concretamente le
immagini di una dinamicità complessa, per dare una voce autonoma all'infinita
relazione fra le cose. Inoltre viene determinata una rottura della sintassi, che
riflette l'ordine consequenziale di un pensiero: vengono aboliti gli elementi di
interpunzione, cioè quelli che scandivano i rapporti interi della frase, con lo scopo
di suggerire il fluire ininterrotto delle sensazioni. Alla sintassi viene sostituita
teoria della "parola in libertà" che consiste nel disporre "i sostantivi a caso,
come nascono" e inoltre determina la forma grafica delle parole.
AUTORI:
Mutano perciò la concezione e il significato della poesia, che non ha più messaggi
eccezionali da proporre, ma si mimetizza nell'opacità dell'esistenza borghese,
presentandosi come esperienza minore e inutile.