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CHAPTER 3
Marco uscì dalla porta sul retro della casa, cominciando a camminare molto lentamente verso la
collina. Tuttavia, Zek gli saltò improvvisamente addosso, buttandolo a terra assieme a lei. Marco
non capì fino a quando non vide un proiettile a terra, a pochi centimetri dai due. Il ragazzo non
riuscì a reagire abbastanza in fretta, quindi Zek fece il primo passo:
''Svelto, nascondiamoci!'' esclamò la donna prendendo Marco per il braccio destro e portandolo
con sè dietro una grossa roccia.
''Per ora siamo al sicuro, ma questo vuol dire anche che Grima ci ha già visti... potrebbe essere
un problema avvicinarsi ora'' disse Zek, a cui Marco rispose con una domanda:
''Allora come possiamo fare...? Se proviamo ad avvicinarci ci colpirà con 100% di probabilità,
non abbiamo via di scampo!''
''Sì invece, tu continua ad avvicinarti a lui facendo molta attenzione...'' rispose Zek con tono
sicuro, suscitando dubbio in Marco:
''Che stai dicendo?! Se vado lì quel mafioso mi fa fare la fine dei poliziotti nella strage di Dallas
senza che io possa reagire!''
''Fidati di me, del resto non hai molta altra scelta...''
''COME CAZZO FACCIO A FIDARMI, QUELLO MI ANNICHILISCE IL CERVELLO''
''Fallo e basta, ho già detto che non ti lascerò morire''
''...Vabbè, sono durato abbastanza in questo nuovo mondo...''
''Muoviti''
Marco emise un profondo respiro ed uscì dalla roccia, tornando ad avvicinarsi verso la presunta
posizione di Grima, seguito da Zek che gli stava addosso, giusto qualche centimetro dietro di lui.
Un proiettile venne nuovametne sparato, ma Zek spostò rapidamente Marco, facendoglielo
evitare.
''MA?'' da questo Marco fu piuttosto incuriosito ma sopratutto sorpreso. Come faceva un'umana
ad avere simili sensi ed un tempismo così impeccabile, nonostante non potessero neanche vedere
il loro avversario? Queste furono le domande che si fece anche il misterioso cacciatore di taglie:
''Quella donna ha fatto qualcosa... è impossibile che i suoi riflessi siano così acuti... sembra quasi
che lei... sapesse già in anticipo il punto e il tempismo del mio attacco...''
''Continuiamo'' disse Zek sorridendo a Marco, che sospirando, riprese a camminare.
Grima continuò a sparare colpi, ma ogni volta venivano anticipati da Zek con precisione
impeccabile... e dopo 3 colpi, il cecchino giunse alla conclusione:
I due cominciarono ad avanzare molto più rapidamente, confermando sempre di più la teoria
corretta di Grima. Egli però non era uno sprovveduto, sapeva esattamente cosa fare, ora che
conosceva il potere del nemico:
''(Questi idioti pensano davvero di avermi battuto con la loro strategia? Non è cambiato niente,
ho ancora un margine di successo del 100%, contro qualunque nemico... e loro non fanno
eccezione. C'è un motivo se Zek non mi sta attaccando direttamente, evitando i miei proiettili... e
questo è perché... se morisse lei, non potrebbe far tornare indietro il tempo, per questo usa il
moccioso come esca. L'unica spiegazione è questa, e se avessi ragione, avrei un modo semplice
per distruggerli... avvicinarmi più a Zek che al ragazzino, così che il mio fucile la individui come
bersaglio! Non importa se mi rendo visibile... ora che so che la sua abilità è questa, so anche che
non hanno metodi per attaccarmi a distanza... l'unica arma che sembrano avere è quell'inutile
pugnale... li ho in pugno, la vittoria sarà facilmente mia...!)''
I due continuarono la loro avanzata, fin quando il misterioso uomo in nero non apparve,
guardandoli dall'alto verso il basso per via della sua posizione nella collina. Puntò il cecchino
verso di loro, ridacchiando da sotto la sua maschera da corvo.
''Eccolo qui... quindi sei tu Grima'' disse Zek a tono freddo, scrutando il losco figuro.
''P-Perché si è mostrato? Un cecchino dovrebbe stare nascosto!'' esclamò Marco, preoccupato.
Zek rispose:
''Probabilmente ha capito che sparare è inutile... vorrà arrendersi, negoziare o attaccarci a
distanza ravvicinata? Non saprei dirti...''
I due vennero interrotti da una risata più forte del cecchino, che puntò il suo fucile verso la
donna. Ciò all'inizio non la preoccupò particolarmente, fin quando non fece 2+2 e capì che cosa
stava succedendo:
La donna, soddisfatta, si avvicinò ai corpi dei due, prendendo quello di Grima e allontanandolo
da quello schiacciato del ragazzino. Zek prese poi la maschera di Grima e gliela tolse, ma fu in
quel momento che il suo sorriso si trasformò in disperazione. Togliendo la maschera a Grima,
Zek potè vedere la sua faccia... con un sorriso maniacale stampato in volto. La donna non fece in
tempo a reagire che venne pugnalata allo stomaco dal cacciatore di taglie, che disse:
''Pienamente d'accordo... quando non c'è tempo per spiegare la vittoria, è meglio farla finita
subito...''.