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Capitolo 3 – “0”

Il ragazzo, ora noto come Godslayer, fu circondato dalle vetture


della polizia londinese. Un agente si avvicinò e disse, parlando
con un megafono: “Individuo sospetto, ti dichiaro in arresto! Ogni
tua parola verrà usata in tribunale!”
Il Godslayer fissò l’agente e disse con tono annoiato: “E che ho
fatto per essere sospetto?”. L’agente rispose con: “Prendetelo!”,
e tutti gli agenti andarono incontro al Godslayer. Senza che
potesse reagire, gli uomini lo misero al tappeto a suon di taser e
manganellate in faccia.
Dopo quest’evento, il Godslayer si risvegliò in una cella buia e
sporca, e si guardò attorno. La luce apparse dal nulla e,
illuminando un po’ l’ambiente, iniziò a parlare al ragazzo:
“GoDsLaYeR, e poi si fa mettere KO da degli umani”. Ovviamente
il diciannovenne venne infastidito dalla provocazione e rispose:
“Ma che cristo faccio contro una dozzina di agenti?”, alla quale la
luce rispose: “…E’ vero. Ma potevi comunque stenderli
facilmente. Comunque, parlare di ciò non è di utilità. Dobbiamo
fuggire da qui. Sai già come usare la magia?”
Il Godslayer fissò la luce e rispose: “…Magia? E quando volevi
dirmelo?”. La luce rimase in silenzio per alcuni attimi e tornò a
parlare, dicendo: “Vero. Comunque, se ti concentri puoi usare la
tua magia peculiare. Oppure puoi spaccare il muro della cella con
un pugnazzo.”
“Ah”, rispose il Godslayer, e tirò un pugno fortissimo al muro.
Ovviamente il muro si spaccò, ma dall’altra parte del muro c’era
una sagoma di cartone di Ultron. Il Godslayer fissò la sagoma di
cartone e disse: “Ah, ma è il coglione degli Avengers. Sarebbe un
peccato se fosse davvero vi--”
All’improvviso, il soffitto sopra la sagoma di cartone crollò, e da
esso apparve un ragazzo della stessa età del Godslayer. Il ragazzo
si alzò e fissò il Godslayer, ed esclamò: “Porca merda!”, per poi
continuare con un: “Gli sbirri hanno trovato la mia droga e mi
hanno arrestato, ma ovviamente io ho un QI di 156 e sono
riuscito a fuggire da loro! Sono troppo forte, sono anche
astrofisico!”
Il Godslayer fissò il ragazzo e si avvicinò a lui, poi gli disse: “Ma tu,
chi cazzo sei?”. Il ragazzo si voltò e disse: “Chi cazzo sei tu?
Pensavo che qui ci mettessero la gente che il Premier inglese
trova sospetta! Quindi, significa che pure a te ti hanno catturato
mentre eri strafatto di ganja legalissima?”
La luce ”fissò” il ragazzo, probabilmente con qualche ritardo
cognitivo, e disse al Godslayer: “Oi. Usa la tua magia e uccidilo, ti
prego. Non posso perdere neuroni ora”. Il ragazzo udì la parola
“magia” e si avvicinò ad entrambi, notando solo ora la luce per
qualche arcano motivo. Più il ragazzo si avvicinava, più era
possibile osservare il suo aspetto fisico: Era un ragazzo alto circa
1.79 metri, ed aveva lunghi capelli castani mossi, occhi neri ed
indossava una felpa bianca rovinata e dei pantaloni neri.
Indossava pure delle scarpe di gomma, ma sfortunatamente non
era nero. Più il ragazzo si avvicinava e più il Godslayer si metteva
in guardia.
Il ragazzo fissò il Godslayer per un momento, rimanendo in
silenzio, per poi parlare: “Hai appena detto magia?”. Il Godslayer
pensò: <Ah grazie a dio è ritarda-> per poi vedere il ragazzo far
apparire uno spadone grande più di lui dal nulla. “Queste sbarre
sono spazzatura, osserva!”, esclamò il ragazzo, ed iniziò ad
avvicinarsi alle sbarre, tenendo lo spadone sulla spalla. Appena
vicino alle sbarre, il ragazzo fece illuminare lo spadone e
disintegrò le sbarre con un veloce fendente.
Il Godslayer osservò il ragazzo con sguardo stupito e gli chiese:
“Ma chi cazzo sei tu?”. Il ragazzo lo guardò con uno sguardo
tranquillo e disse: “Sono un qualcuno che è stato cacciato a calci
in culo da casa sua ed ha in qualche modo ucciso un serpente.
Ora vago in giro per il mondo per vedere quanto costa l’erba.”
La luce si avvicinò al ragazzo e sussurrò spaventata: “No… Tu sei…
Il figlio che Izanagi ha respinto…?!”. Il ragazzo osservò la luce e
disse: “Quale, quello che quel bastardo ha ucciso e tagliato in
piccoli pezzi o quello che ha lanciato il cavallo addosso a sua
sorella raccomandata?”
“L’ultima” disse la luce. “Dunque, sei Susanoo? Non pensavo tu
fossi così ritardato”, disse la luce. Susanoo fissò la luce e rise, per
poi dire: “Pensavi che lo stronzo mi avesse cacciato da casa sua
solo perché amavo mia madre? Ha, coglione! …In realtà in parte è
così, ma anche perché ho suplexato un cavallo in faccia a mia
sorella e le ho ucciso una serva con nonchalance colpendola agli
organi riproduttivi!”
“Ma che cazzo”, disse il Godslayer. Fissò per qualche secondo
Susanoo, poi si ricordò delle sbarre, ed esclamo: “Presto,
scappiamo prima che ci prendano!”. Susanoo si ricordò anch’egli
delle sbarre, ma era troppo tardi e il bordello aveva attirato ogni
guardia, incluso Matteo Montesi. Il Montesi si avvicinò alla cella e
disse: “Il “Godslayer” e quel moccioso di Susanoo in una sola
stanza… Che seccatura. Sapevo che dovevo sparare ad entrambi
di voi. Loki non sarà felice di sapere che voi due siete evasi. Ma
sarà felice di sapere che vi ucciderò io!”. Dopo questa frase,
Montesi iniziò a cambiare forma: Il suo corpo si fece
estremamente muscoloso ed i suoi occhi divennero bianchi. Il
colore della sua pelle mutò e divenne viola, ed osservò
incazzatissimo i due déi.
“Vi ucciderò io!”, disse con voce profonda Matteo Montesi.
Apparentemente, Montesi era in realtà un dio travestito da
umano che lavorava per Loki. La luce si spostò dietro il Godslayer
e gli disse: “Quei muscolazzi della Madonna indicano che quello è
il dio Marte! Ma è impossibile, pensavo che non esistesse!”
Il Godslayer fissò la luce e gridò, in preda alla confusione:
“COSA?!”, prima di venir colpito da un pugnazzo di Marte in
faccia, facendolo volare contro il muro. Susanoo si preparò a
lottare, mentre il Godslayer aveva ricevuto una simpatica
commozione cerebrale.
Marte fissò tutto esaltato sia Susanoo che il Godslayer ed iniziò a
ridere come un maniaco, per poi indietreggiare. Tutto ciò mentre
gli agenti guardavano la scena chiedendosi: “E mo’?”.

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