Passò un giorno dall’esecuzioni. Per le menti del trio non passava
altro che l’immagine di uomini, donne e bambini che venivano uccisi in modo violento. Eppure, la luce non si perse d’animo. Fu la prima a parlare del piano dopo la tetra giornata di ieri. “Dobbiamo attenerci al piano e scoprire l’ubicazione del laboratorio. Però non ho la più pallida idea di dove ottenere informazioni sul siero. Per farlo ho bisogno di ottenere almeno una goccia del liquido degli déi Romani…”. Il Godslayer fissò la luce con sguardo serio, ed iniziò anch’egli a parlare: “…Posso ottenere io del liquido, ma dovremo trovare uno dei seguaci di Loki”. Susanoo si alzò in piedi, per poi dire: “Vi ricordate quel Montesi? Si era gonfiato di muscoli. Tutti i boia che abbiamo visto erano molto simili a Montesi in quanto statura e muscolatura. Secondo me non è un caso. Dovremo cercarli, non trovate?”. La luce fissò Susanoo e rispose: “E’ una teoria abbastanza forzata. Sei sicuro che sia così?”. Il dio rispose: “E’ forzata, ma se ci pensi bene, è una certezza che Loki abbia con sé altri uomini simili a Montesi. Dobbiamo scovare ognuno di loro ed eliminarli. Solo così potremo ottenere informazioni sull’ubicazione del Laboratorio. Ho pure un’idea sul come eliminare gli déi Romani ed ottenere informazioni sul Laboratorio allo stesso tempo”. Susanoo si voltò verso il Godslayer, che disse: “Cosa? Pensi che io sia un GPS? Mi dispiace, ma non lo so-“, ma venne prontamente interrotto dalla luce, che disse: “Ora che ci penso, non mi pare improbabile. Potremo usare la stessa impronta molecolare trovata nel siero, farla analizzare da me ed in seguito impiantarti un qualcosa che ci permetta di scovare il laboratorio. Diventeresti praticamente un GPS che ci servirà a trovare la posizione del Laboratorio”. Il diciannovenne fissò la luce e replicò: “Il braccio- lama mi basta ed avanza, ma se è ciò che serve per trovare quel fottuto laboratorio allora va bene. Sappi solo che se l’idea di Susanoo si rivela essere una stronzata mi devi risarcire con 1000 sterline, ok?”. La luce fissò il Godslayer e disse: “Scommetti? Se l’idea di Susanoo si rivela una buon’idea ti lascerò impiantato il GPS e non potrai lamentarti”. Il Godslayer diede la mano alla luce e disse: “Affare fatto”. La luce gli tirò un ceffone perché sì. La luce utilizzò la tv per rimandare in onda l’esecuzione e focalizzarsi su ognuno dei boia. Dunque si voltò verso Susanoo e disse: “A te la scelta”. Susanoo si avvicinò alla tv ed indicò il boia che giustiziò la “Regina”. Dunque, la luce applaudì ed iniziò ad analizzare la faccia del boia, che avesse avuto il volto coperto o meno. Dopo un’ora e mezza, la luce finì l’analisi e proiettò sulla tv un profilo di un uomo. La luce si schiarì la voce ed iniziò a parlare: “Il boia che giustiziò la Regina si chiama Henry Cooper, ed ha 44 anni. E’ alto 181 centimetri e l’ultima volta che l’hanno pesato pesava 61 chili. Le immagini che ho analizzato della sua identità risalgono ad almeno un anno fa. Egli era un barbone con una fedina penale macchiata. Indossava abiti rovinati ed aveva capelli e barba neri. Entrambi erano incolti e sudici. I suoi occhi erano neri ed erano iniettati di sangue, molto probabilmente per abuso di sostanze assuefanti. Venne avvistato l’ultima volta un ano fa a Londra, vicino un teatro, e da allora non si ebbero più notizie. Venne arrestato diverse volte per possesso di sostanze stupefacenti, e l’ultima sua permanenza in prigione durò 6 anni. Diciamo che questo non è esattamente l’esempio migliore di persona. E’ qualcuno che Loki assumerebbe come guardia del corpo. Se dovessi tirare ad indovinare, ora dovrebbe fare da guardia da qualche parte. Ricordatevi bene il suo volto”. Il Godslayer e Susanoo annuirono. Susanoo fissò il diciannovenne e gli disse: “Ok, io rimarrò qui. Tu va!”. La luce e il Godslayer fissarono Susanoo con sguardo infastidito, ma il Godslayer uscì dal bilocale. Prima di uscire, però, prese una bottiglietta di plastica e disse: “Appena torno con del liquido voglio soldi!”, ed uscì. La luce fissò Susanoo e gli tirò uno ceffone dato dalla MANO DI DIO. Inutile dire che Susanoo andò KO. Il Godslayer stava uscendo, quando vide Vladimir bere della vodka. Dunque si avvicinò a lui e chiese: “Yo… Sembri malconcio rispetto l’ultima volta che ti ho visto. Stai bene?”. Vladimir però non rispose e gentilmente offrì un bicchiere di vodka al ragazzo. Il Godslayer, dunque, prese il bicchiere e bevve un po’. Vladimir, dunque, iniziò a parlare: “Il tuo corpo emette una sottile aura di magia. Ma è ancora imperfetta. Se stai uscendo per la prima volta significa che la luce ti ha mandato a fare qualcosa, vero?”. Il Godslayer non rispose. Vladimir, dunque, rispose al posto suo: “Stai tacendo. Allora presumo di aver ragione… La luce ti ha già allenato per la magia, ma sei altamente inesperto. Quel tuo braccio di metallo… Può essere un buon conduttore di elettricità, ma scommetto che lo sai già…”. Il Godslayer rimase in silenzio, dunque Vladimir lo fissò seccato e chiese con tono annoiato: “Intendi parlare o deve rimanere un monologo?”. Il diciannovenne, dunque, iniziò a parlare, istigato da Vladimir: “Sì. Ho più o meno imparato a canalizzare un elemento nei palmi, ma non so ancora nulla di magia. La luce mi ha mandato per fare un compito importante…”. Vladimir fissò il ragazzo, bevve un bicchiere di vodka e disse: “Senti, ragazzo… I palmi sono facili da usare quando hai come obiettivo l’assassinio di qualcuno. Puoi, ad esempio, canalizzare elettricità sulla lama di un pugnale ed usarla per friggere la tua vittima dall’interno. Oppure puoi congelare il cervello del nemico per disabilitargli momentaneamente le connessioni neurali. Ovviamente ciò non funziona con stregoni o déi esperti…”. Vladimir finì il suo bicchiere di vodka, poi fissò il Godslayer, che dunque disse, parlando a bassa voce: “Devo prendere del liquido da un agente di Loki. Sai, il Premier inglese…”. Dunque, tornò a parlare normalmente. “Non posso friggere dall’interno qualcuno o il liquido potrebbe entrare in combustione. Devo trafiggergli un’arteria importante, tipo l’aorta o la carotide…”. Vladimir fissò il ragazzo e disse: “E’ complicato da fare, ma se confidi nelle tue abilità e soprattutto nella tua destrezza, puoi fare tutto. Ricorda soltanto che anche le tue gambe sono metalliche…”. Il Godslayer fissò Vladimir, che dunque smise di parlare ed iniziò a bere direttamente la vodka dalla bottiglia. Il ragazzo, dunque, capì che la conversazione era finita, ed uscì dal palazzo. Il Godslayer iniziò dunque a cercare il boia per Londra, ricordando com’era il suo volto avendolo memorizzato durante la spiegazione della luce. Passarono le ore, ed il ragazzo non trovò ancora traccia dell’uomo. Il Godslayer iniziò dunque a riflettere sulle parole di Vladimir: <…Vladimir aveva accennato ad un’aura di magia attorno al mio corpo, eppure io non la vedo… Poiché è uno stregone, presumo che Vladimir abbia possibilità maggiori di me nel trovare Cooper, ma la luce non mi ha mai spiegato come vedere le aure magiche degli altri… Né tantomeno di percepir- Oh cazzo sono un’idiota.” Il Godslayer dunque si concentrò per tentare di cercare l’aura del boia, ma venne disturbato da una massiccia quantità di aura magica proveniente da un palazzo. Si rese conto, dunque, di esser arrivato vicino alla piazza del massacro. <…Quest’aura… E’ spaventosamente intensa. Montesi in confronto non sembrava così forte. Devo controllare chi è che origina quest’aura…!>. Il Godslayer, dunque, iniziò a correre verso l’origine dell’aura magica e, ricordando le parole di Vladimir, utilizzò la sua magia per canalizzare elettricità nelle gambe. Dunque, il ragazzo tentò di saltare, finendo col saltare con talmente tanta potenza nelle gambe che superò il balcone del piano da dove originava l’aura. Il Godslayer atterrò sul balcone ed entrò illegalmente nell’appartamento, dove c’era il Conte ad aspettarlo, con la maschera in viso. “Ma che cazzo”, disse il Godslayer appena vide il Conte. “T-Tu chi sei? Sei alleato con Loki?!”, chiese il Godslayer impanicato. Il Conte osservò il ragazzo ed iniziò a parlare: “Chi sei tu, giovane. Hai saltato fino a qui senza motivo e perlopiù sei metà cyborg. Ti credi figo?”. Il cyborg rimase in silenzio, ed il Conte si alzò, iniziando a camminare minacciosamente verso il Godslayer, che a sua volta iniziò ad indietreggiare, dicendo: “M-Mi dispiace, v-vi ho confuso con qualcun altro…”. Ma il Conte continuò ad avanzare imperterrito, fino a mettere il Godslayer con le spalle al muro. Poi disse, con tono calmo: “Hai percepito l’aura sbagliata, presumo. Non è così? Tranquillo, è normale. Presumo tu volessi attaccare uno dei boia, vero? Sfortunatamente la loro aura è talmente sottile da non poter venir percepita”. Il Godslayer fissò il Conte con sguardo spaventato, e chiese, con voce tremante: “C… Come fa a sprigionare c-così tanta aura…?”. Il Conte emise una leggera risata, e rispose: “Non posso svelare i segreti del mestiere… Comunque, sono un uomo gentile. Dì il nome dell’uomo che cerchi e ti dirò la sua precisa posizione. Ma lo farò solo questa volta, di pura bontà. Se oltrepassi di nuovo la mia proprietà ti ridurrò in cenere.” A queste parole, il Godslayer iniziò a farsi sempre più ansioso, e con voce ancora tremante disse: “C-Cerco un uomo chiamato… H- Henry Cooper… Può… Può trovarmelo, p-per favore…?”. Il Conte sorrise da sotto la maschera, per poi toccare la testa del ragazzo e proiettare precisamente la posizione dell’agente di Loki. Il Godslayer rimase stupito e fissò il Conte. “G-Grazie… M-Ma come ha fa-“. Prima di finire la frase, il Conte tirò un calcio in faccia al Godslayer che lo fece cadere dal balcone nonostante si trovassero all’interno del palazzo. Il Godslayer si ritrovò a terra, e si rialzò toccandosi la faccia. “Dio che male…!”, esclamò. Ma ora il Godslayer sapeva l’ubicazione di Cooper. Dunque, si mise in cammino, cercandolo ancora per tutta Londra. E, alle 3 di notte, lo trovò. Cooper era in piedi al London Bridge. La sua pelle era molto pallida. Possedeva lunghi capelli castani, ed aveva indosso un cappotto. Inoltre, indossava un cappello che gli copriva gli occhi, di colore nero. L’uomo col cappotto si girò verso il Godslayer e disse: “La tua aura magica è percepibile, sai? Impara a controllarla, prima di dare la caccia a qualcuno”. Il Godslayer non rispose, e fissò Cooper con uno sguardo serio, e disse: “Nulla di personale, ma devo rimuovere quel liquido…”. Cooper sorrise e si avvicinò al ragazzo minacciosamente. “Quanto sai del Siero Divino?”, chiese Cooper. Il Godslayer rispose: “Ora so come chiamarlo!”, e generò dell’elettricità sul palmo della sua mano biologica, per poi lanciarla addosso a Cooper. Ma Cooper saltò rapidamente e, dopo aver fatto una capriola in aria, atterrò alle spalle del Godslayer. Cooper fissò il giovane sorridendo ed esclamò: “Sei abbastanza coraggioso per essere un moccioso. Presumo sia tu quello che ha ucciso il Marte di Montesi, vero? Sfortunatamente, a differenza di Montesi io non ho un dio debole come Ares nel mio DNA”. Il Godslayer fissò Cooper e disse: “Mi dici anche quale dio hai nel DNA oppure posso concentrarmi e farti il culo per scoprirlo da solo?”. Cooper rise ed osservò il Godslayer, dicendo: “Non montarti la testa. Non sono imbranato quanto Matteo. No, io sono capace di pensare razionalmente. Quella che hai fatto contro Montesi era solo una stupidaggine in confronto a ciò che subirai contro di me!” Il Godslayer, dunque, saltò via da Cooper, atterrando su una corsia del ponte. Cooper, invece, camminò sulla corsia opposta a quella del Godslayer, ed entrambi si fissarono, preparandosi a combattere.