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N° 202

Dicembre 2021

IN PRIMO PIANO 3
Costruzione dinamica: le soluzioni
adottate dalla squadra di Erik ten Hag
di Alberto D’Arcangelo

Analisi tattica ed esercitazioni per allenare la squadra a manipolare la struttura in fase di


costruzione

Foto: Shutterstock.com - katatonia82

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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Alberto D’Arcangelo In primo piano
Allenatore UEFA B, Ha lavorato nel Brescia Calcio (Serie
B) e nell’Udinese calcio (serie A) e nel Crotone (serie B)
come collaboratore tecnico e videoanalista tattico.

L’Ajax non è un club come gli altri, è un laboratorio. La crescita e valorizzazione dei
giovani, assieme ad una mentalità costantemente votata alla ricerca del gioco, sono da
sempre nel DNA della società olandese. Una filosofia che si tramanda negli anni e che
rimane invariata, nonostante un frequente ricambio di calciatori.
Il percorso della squadra di Erik ten Hag in questo inizio stagione è di livello importante,
soprattutto in Champions, nella quale gli olandesi hanno inanellato una serie di
prestazioni e risultati molto convincenti.
Nell’Ajax ritroviamo tutte le caratteristiche ed i principi del moderno gioco
posizionale.

Tra di essi:
Ÿ mobilità;
Ÿ giocatori polivalenti, svincolati dal concetto di ruolo;
Ÿ costruzione da dietro e conquista campo gradualmente;
Ÿ abilità nel padroneggiare i corridoi;
Ÿ ricerca di superiorità numeriche e posizionali;
Ÿ suddivisione chiara tra costruttori ed invasori (fissatori d’ampiezza, fissatori di
profondità, equilibratori);
Ÿ lettura, occupazione / liberazione continua degli spazi;
Ÿ attaccare l’area avversaria con tanti uomini.

Foto: Shutterstock.com - Giannis Papanikos

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In primo piano

Dalla teoria alla pratica


In questo contributo, ci concentriamo su due aspetti della squadra di Erik ten Hag:

Ÿ capacità di manipolare la struttura iniziale per progredire e creare le


condizioni per attaccare l’area avversaria;
Ÿ l’abilità di sviluppare su un lato, per poi finalizzare sul lato opposto.

Lo facciamo prendendo spunto dalle gare di andata e ritorno in Champions League


disputate dai Lancieri contro il Borussia Dortmund.

Ajax – Borussia D.: manipolare la struttura in costruzione bassa, attirare la


pressione, conquistare spazi ampi in avanti.
L’Ajax si schiera con un 4-3-3 alla lavagna. Tale dislocazione assume forme diverse,
plasmandosi continuamente nel gioco dinamico, grazie alla mobilità ed interscambiabilità
soprattutto di centrocampisti ed esterni bassi. Il Dortmund si contrappone con un 4-3-3 /
4-1-4-1.
Analizziamo un’azione che ha fatto velocemente il giro del mondo, per la qualità dei
movimenti e delle scelte di gioco adottate dagli olandesi.

Al minuto 48’ notiamo la struttura iniziale 4+1 in costruzione, mentre il Borussia porta
nella circostanza due uomini (Haaland e Malen) sui centrali difensivi (Martinez e Timber)
ed uno (Bellingham) sul play (Álvarez) (fotogramma 1).

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In primo piano

Il centrale difensivo (Timber) gioca palla all’indietro sul portiere, attirando la pressione
tedesca.
In questo momento il play (Alvarez), si abbassa a giocare da “braccetto” di destra, dando
una soluzione di uscita al portiere (fotogramma 2). In questo caso, l’Ajax può sfruttare la
superiorità numerica bassa garantita dal rombo di costruzione contro la pressione dei 3
giocatori avanzati del Dortmund.

Il portiere gioca su Timber, vertice alto del rombo, che staccatosi dal diretto avversario con
un opportuno contromovimento può ricevere, girarsi e avanzare palla al piede
(fotogramma 3).

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In primo piano

Il movimento a tagliare dentro al campo del terzino Mazraoui, consente all’azione dell’Ajax
di progredire in avanti, proiettandosi in un 6v5 nella metà campo avversaria, mentre 3
elementi del Borussia ripiegano all’indietro (fotogrammi 4-5).

Le immagini a corredo dell’articolo sono tratte dalle partite trasmesse da SKY sport.
Le grafiche sono state fatte utilizzando il programma Tactics Manager

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In primo piano

Mazraoui gioca esternamente su Antony e attacca senza palla il corridoio interno.


Antony gli restituisce la sfera con i tempi giusti, chiudendo un triangolo lungo
(fotogrammi 6-7).

In questo caso, abbiamo visto come il movimento ad abbassarsi del play e


successivamente quello dentro il campo dell’esterno basso siano stati determinanti
per la creazione di soluzioni di gioco d’uscita e di progressione dell’azione. In fase di
rifinitura da evidenziare inoltre l’attacco del corridoio interno da parte del terzino
Mazraoui.

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In primo piano

Borussia D. – Ajax: muovere un blocco medio-basso manipolando la struttura


in costruzione alta.

Al minuto 3’ l’Ajax modifica il 4-3-3 iniziale costruendo a 3 con il terzino sinistro (Blind)
legato ai 2 centrali difensivi e Alvarez riferimento in appoggio. Il Borussia Dortmund
difende con un 4-1-4-1.
In questa circostanza, Gravenberch lavora aperto in fascia, mentre Berghuis staziona alle
spalle dei centrocampisti avversari (fotogramma 1).

Con un dribbling interno, Timber riesce ad eludere la pressione di Reus, appoggiando il


gioco esternamente su Mazraoui (fotogramma 2).

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In primo piano

Quest’ultimo imbuca sul vertice (Haller), mentre Antony muove dentro per offrire lo
scarico e Berghuis attacca lo spazio alle spalle di Haller. La posizione di Gravenberch è
tornata ad essere interna al campo (fotogramma 3).

Foto: Shutterstock.com - kivnl

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In primo piano

Essendo chiuso il gioco su quel lato, l’Ajax, con Mazraoui torna sul centrale sinistro
(Martinez), che gioca in ampiezza su Blind sul versante opposto (fotogrammi 4-5).

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In primo piano

Il terzino sinistro “sterza” e gioca nuovamente sui due centrali. In questo momento l’Ajax
cambia la struttura (fotogramma 6):

Ÿ Alvarez lavora da vertice del triangolo di costruzione assieme ai due centrali;


Ÿ gli esterni bassi (Blind e Mazraoui) entrano dentro il campo, lavorando da mezzeali;
Ÿ Gravenbach ed Antony garantiscono massima ampiezza;
Ÿ tre elementi (Tadic, Haller e Berghuis) “fissano” internamente il reparto difensivo
avversario.

Il Dortmund chiude lo spazio centrale e sulla pressione della mezzala destra (Brandt),
Martinez gioca nuovamente in ampiezza su Gravenberch (fotogramma 7)

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In primo piano

Quest’ultimo serve Tadic, abile ad inserirsi nell’interspazio terzino-centrale e l’Ajax può


attaccare la linea difensiva e l’area di rigore con 5 uomini (fotogramma 8).
Solo un controllo difettoso di Tadic vanificherà un’azione molto promettente per i Lancieri.

Ajax – Borussia D.: sviluppare su un lato, concludere sul lato opposto


Al minuto 8 il portiere dei Lancieri Pasveer rimette la palla in favore del terzino Blind,
che può avanzare fino a metà campo e servire Tadic aperto a sinistra (fotogramma 1 e 2
a pagina successiva).

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In primo piano

In questo frangente notiamo l’inserimento in diagonale di Gravenberch nello spazio tra


terzino e centrale avversari, così come quello di Berghuis alle spalle dei centrocampisti
rivali.
Tadic restituisce palla a Blind, il quale “imbuca” sul vertice (Gravenberch) che si raccorda
con Haller, abile a difendere palla e far proseguire Berghuis inseritosi alle sue spalle
(fotogrammi 3 e 4-5 a pagina successiva).

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In primo piano

Berghuis può servire sul lato opposto Antony in massima ampiezza, mentre nel corridoio
interno si è inserito Mazraoui (fotogramma 6).

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In primo piano

La conclusione in porta di Antony sarà respinta da un intervento in scivolata del centrale


tedesco Hummels (fotogramma 7).

In questo caso è da evidenziare la capacità dei centrocampisti di inserirsi in avanti


andando a “fissare” il reparto difensivo avversario e di fungere da raccordo con la
prima punta, creando le condizioni per chiudere l’azione sul lato debole.

Ritroviamo una dinamica simile in Ajax Utrecht al minuto di gioco 3.

ESERCITAZIONI
Nelle pagine a seguire alcune esercitazioni funzionali per allenare gli aspetti analizzati,
relativi alla costruzione e allo sviluppo del gioco.
In particolare, andremo a vedere una prima esercitazione per la costruzione alta e
sviluppo, svolta in forma didattica; un possesso/partita, e in seguito, due esercitazioni
situazionali, svolte in due step, in cui il tema è sempre quello di superare una prima
opposizione avversaria (in costruzione bassa o alta), attraverso il palleggio e la mobilità dei
costruttori, anche manipolando la struttura, per poi andare ad attaccare la linea.

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In primo piano

Costruzione alta e sviluppo 10v4 + 6 sagome

Obiettivi:
lavorare in forma didattica sui tempi di gioco, movimenti, dinamiche offensive richieste dal tecnico (costruzione alta,
indirizzamento, affondo) e sulle intese tra i giocatori. Esercitazione utile nelle prime fasi della stagione per dare le
prime indicazioni oppure ogni qualvolta si voglia ripassare didatticamente movimenti e sviluppi offensivi, anche come
forma di attivazione.

Spazio:
60 m x tutta l’ampiezza campo.

Strumenti:
palloni, sagome e casacche.

Descrizione:
l’esercitazione si svolge in forma didattica, (semi) analitica.
10 giocatori sviluppano dinamiche offensive secondo le richieste e i principi impartiti dal tecnico, in maniera non
codificata ma scegliendo le giocate.
L’obiettivo dei blu è superare l’opposizione semiattiva di 4 sparring (staff tecnico) in costruzione alta per poi
indirizzare la manovra e affondare alle spalle delle sagome, andando sempre a concludere in porta.
Chiusa l’azione, l’altro gruppo di 10 svilupperà immediatamente una nuova azione.
Quanto più veloce e intensa sarà la circolazione di palla e alta la cura delle ricezioni, trasmissioni, posture e
contromovimenti da parte dei giocatori, tanto più sarà possibile avvicinarsi a dinamiche di gioco reali, rendendo utile
l’esercitazione.

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In primo piano

Possesso/partita 6v6 + 1 jolly + portieri per la costruzione bassa

Obiettivo:
stimolare la capacità della squadra di costruire e superare la prima pressione avversaria, mobilità, creazione di linee di
passaggio.

Spazio:
metà campo.

Strumenti:
palloni, casacche.

Descrizione:
L’esercitazione parte sempre con palla ad uno dei due portieri. La squadra in possesso, con l’ausilio del jolly
(centrocampista centrale), ha come obiettivo quello di costruire da dietro e, attraverso gli accorgimenti richiesti,
superare la prima pressione avversaria. La squadra in possesso guadagna il punto se: 1) riesce a trasmettere la palla al
portiere rivale, 2) raggiunge un numero prestabilito di passaggi (es. 8).
Se chi difende intercetta palla, può andare a concludere immediatamente in porta.
Quando si riesce a servire il portiere opposto, le due squadre invertono i compiti.
Attraverso la mobilità e le letture dei giocatori, le due squadre possono variare la struttura in costruzione
(es. passando dal rombo al pentagono di costruzione, abbassando un interno o portando un esterno basso dentro a
lavorare da “doppio play”).

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In primo piano

Partita a tema: costruzione bassa e attacco alla linea

Obiettivo:
stimolare la costruzione manovrata nel primo settore di campo e l’attacco alla linea avversaria con tanti uomini.

Spazio:
dalla linea di fondo alla linea d’area opposta per tutta l’ampiezza.

Strumenti:
casacche, palloni.

Descrizione:
l’esercitazione si svolge in due step. Nel primo settore di campo, si gioca un 1+5 v 4: i 5 costruttori blu (difensori + il
play) con l’ausilio del portiere devono guadagnare una zona neutra superando l’opposizione dei 4 rossi, che giocano
per riconquistare e cercare subito la conclusione in porta.
In questa situazione, i terzini sono liberi di compiere movimenti dentro al campo per generare linee di passaggio.
Se la palla esce fuori, si riparte sempre dal portiere della compagine blu.
Conquistata la zona neutra in conduzione, la squadra blu si proietta nel secondo settore dove si sviluppa l’attacco alla
linea. I blu attaccano con il giocatore che ha portato palla in zona franca + altri 5 compagni (le 3 punte + 2 mezzeali).
I rossi difendono con un centrocampista a protezione dei 4 difensori (+ il portiere).
In questo secondo step si lavora sulla capacità degli elementi offensivi di “fissare” la linea avversaria, di occupare in
maniera omogenea i 5 corridoi del campo, di attaccare la porta con tanti uomini.
Si può stimolare anche la riaggressione a palla persa, chiedendo ai rossi di consolidare l’eventuale riconquista della
palla con un numero prestabilito di passaggi (4-5) per conquistare un punto. Nella proposta vengono impiegati 20
giocatori (18 + 2 portieri). I giocatori che rimangono fuori dall’esercitazione restano in movimento seguiti da un
collaboratore tecnico per poi subentrare in seguito.

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In primo piano

Partita a tema: costruzione alta e attacco alla linea

Obiettivo:
lavorare sulla costruzione alta, sulla capacità di smarcarsi ed imbucare alle spalle dei centrocampisti avversari,
sull'attacco alla linea e conclusione sul lato debole.

Spazio:
70 mt circa.

Strumenti:
palloni, casacche, porticine.

Descrizione:
l’esercitazione si svolge "a cavallo" della metà campo come in figura. Si gioca un 7v6: l’obiettivo dei blu è quello di
muovere palla e trovare un passaggio chiave o entrare in conduzione nella zona neutra delimitata subito dopo la metà
campo, mentre i rossi si organizzano per chiudere le traiettorie, intercettare palla e condurla oltre la linea di meta per
conquistare un punto.
I blu devono essere mobili e possono manipolare la struttura in costruzione alta ricercando l’occupazione razionale
degli spazi.
Una volta conquistata la zona neutra, si va ad attaccare la linea, accompagnando con più uomini e con la possibilità di
concludere sia nella porta centrale difesa dal portiere che nelle due porticine laterali. Gol nella porticina valido solo di
prima intenzione.
Se la palla esce fuori si riparte sempre dalla costruzione alta dei blu.

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