11.1 - Nel giunto di gura la coppia viene trasmessa dai bulloni. Lo scopo di questo
esercizio è di stimare la capacità di trasmissione di una coppia basata sull'attrito.
Si assuma
numero bulloni = 6;
diametro nominale bulloni = 12 mm;
precarico bulloni = 25 kN;
diametro interno di contatto fra le superci di = 175 mm;
diametro esterno di contatto de = 200 mm;
velocità rotazione giunto N = 300 giri/minuto;
coeciente di attrito fra le superci µ = 0,15;
Diametro nominale albero D = 50 mm;
Acciaio albero Sy = 300 MPa, Su = 568 MPa.
Nell'ipotesi dell'esercizio i bulloni sono contenuti in una cavità con gioco.
a) calcolare la massima potenza che può essere trasmessa in condizioni di inizio
strisciamento;
b) confrontare la potenza trasmessa in queste condizioni con la potenza che può essere
trasmessa dall'albero.
Svolgimento
Il diametro della circonferenza in cui si trovano gli assi dei bulloni è Db = 0, 5(de − di )
= 187,5 mm.
Poichè i z bulloni creano una zona di contatto con attrito tra le ange nell'intorno
del proprio foro e poichè la forza di serraggio è nota, il contributo alla trasmissione della
coppia fornito da queste superci sarà
Db
Mt = z µ Fi
2
Esercizio 11.1
2
Una stima della potenza che può essere trasmessa dall'albero è data dalla massima
tensione tangenziale ammissibile:
Mt
τmax = kf ≤ τamm .
0, 2D3
√
La tensione tangenziale di snervamento è Ssy = Sy / 3 = 173 MPa; assumendo un
coeciente di sicurezza CS = 2, kf = 1,3 per tener conto della cava per linguetta, τamm
86 MPa:
τamm
M̄t = 0, 2D3 = 1665 Nm
kf
e la potenza vale 52 kW.
Esiste quindi un margine di sicurezza per il momento che si trasmette con le forze di
attrito.
3
Esercizio 11.2
11.2 - Un giunto Bibby di Fig. 11.25 del testo, ha il nastro metallico di connessione
la cui sezione radiale ha una distanza media Rm = 38 mm dall'asse dell'albero che ha
diametro d = 25 mm.
Il nastro di sezione 0,2x2,5 mm è in acciaio laminato e trattato con Sy = 780 MPa,
Su = 1030 MPa.
Il collegamento deve assicurare il 95% della resistenza dell'albero; sotto quali con-
dizioni si può essere sicuri di questo vincolo trasmettendo la potenza di 10 kW ?
Svolgimento
Per l'albero, tenendo conto della cave per linguetta, si considera una τamm = 33 MPa
Ω = 97 s−1 .
Il 95% di questo momento torcente deve essere tramesso da z superci di rottura
Esercizio 11.3
11.3 - Due alberi appoggiati sono collegati mediante due giunti cardanici nella dis-
posizione a W (Fig. 11.3).
Conoscendo la coppia M1 applicata al primo albero determinare le caratteristiche di
sollecitazione negli alberi.
Svolgimento
Il modello, secondo la Teoria delle Travi, è in Fig. 11.3. Si tratta di due travi appog-
giate connesse da una trave intermedia; in questo sistema vengono applicati dei momenti:
• momento MQ che
- per θ1 = 0 è applicato alle estremità dell'albero telescopico intermedio;
- per θ1 = π/2 è applicato alle estremità dell'albero 1 e dell'albero 2.
Esercizio 11.4
Svolgimento
Mf 1 F1 a M1 a
σ1 = = = .
0, 1d3 0, 1d3 0, 1d3 h
Con la forza F2 = M/(hsenβ)
Mf 2 M1 a
σ2 = 3
= .
0, 1d 0, 1d3 hsenβ
Nei due casi il massimo valore della tensione tangenziale in corrispondenza del dia-
metro della sezione perpendicolare alla forza F varia fra i valori
4 F1 4 M1 4 M1
τ1 = = e τ2 =
3 A 3 hA 3 hsenβA
8
1 M1 a
σm,n = (σ2 + σ1 ) = 1, 9619 .
2 0, 1d3 h
con 1/sen β = 2,9238.
Il perno a sezione circolare è incastrato in un elemento a forma di cubo rappresentato
in gura 11.4.1; per la brusca variazione delle dimensioni c'è un eetto di intaglio; per
conoscere lo stato di tensione reale occorrerebbe utilizzare il metodo degli Elementi Finiti.
Qui si assume kf = 1,3. Pertanto
M1 a
σa = kf 0, 9619 .
0, 1d3 h
La geometria del cubo può essere modicata con ampi raccordi tenendo conto dello spazio
a disposizione.
Per la tensione tangenziale si ha
M1 M1
τa = 1, 2825 τm = 2, 6158
hA hA
Per l'ampiezza equivalente della tensione normale si può usare, cautelativamente, la
formula (si veda il paragrafo 5.7 del testo)
p
σa eq = σa2 + 3τa2 ;
Fmax a3 Fmax a2
δ = ϕ =
3EI 2EI
9
Dovrà essere
δ ≤ δamm ϕ ≤ ϕamm .
Determinata la geometria con i calcoli di cui sopra, occorre scegliere come realizzare
i supporti dei perni della crociera. A questo punto diviene importante realizzare il di-
segno: esiste un problema di montaggio, ossia di ingombro. Per basse potenze e quindi
dimensioni limitate si usano cuscinetti di strisciamento, per grandi potenze e dimensioni
più grandi si usano cuscinetti volventi. Per ragioni di ingombro si utilizzano cuscinetti
a rullini per i quali viene usata la soluzione con doppio anello oppure con il solo anel-
lo esterno. In quest'ultimo caso occorre prescrivere non solo tolleranze alla supercie
cilindrica dei perni ma anche la rugosità e lo stato sico delle superci (durezza).
Per i cuscinetti di strisciamento occorre vericare la pressione convenzionale pc , il
prodotto pc V e occorre stimare la temperatura di esercizio.
Se d e L sono rispettivamente il diametro e la lunghezza della porzione del perno a
contatto con il vincolo costituito da un cuscinetto (a strisciamento o a rullini) si ha la
pressione convenzionale pc = F/(Ld) che deve essere < pamm .
Con riferimento alla Fig. 11.6 del testo, la determinazione delle velocità relative,
ovvero delle rotazioni relative, della crociera C rispetto ai due bracci A e B delle due
forcelle fra loro ortogonali consente il calcolo dei lavori delle resistenze passive negli
accoppiamenti rotoidali.
La determinazione della velocità relativa fra perno e crociera non è semplice; occorre
1
applicare i risultati della cinematica appresi a Meccanica Applicata . La velocità rela-
tiva fra perno e crociera varia fra un minimo ed un massimo. Con questi valori si può
determinare un valore medio Vm . Deve essere pc Vm ≤ (pc V )amm .
Se si usa un un cuscinetto a rullini occorre calcolare la durata L del cuscinetto.
Commento
Esercizio 11.4.1
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Per le forze Fa che agiscono nel piano dell'asse baricentrico della forcella, individuando
una generica sezione S con l'angolo ϕ (gura 14.2.1) si ha il momento ettente
Mf (ϕ) = Fb R cos ϕ
ed il momento torcente
Mt (ϕ) = Fb R(1 − sen ϕ)
mentre il taglio è costante ed uguale a Fb .
Per ϕ = 0 si ottiene Mf (0) = Mt (0) = Fb R.
Per il calcolo delle tensioni, se le dimensioni della sezione sono piccole rispetto al raggio
R, si utilizzeranno le formule della Teoria delle Travi; se le dimensioni sono confrontabili
con R occorre utilizzare le formule valide per i solidi a grande curvatura (vedere para-
grafo 8.6 del testo). Se inne la geometria è molto complessa occorre eseguire il calcolo
numerico con il metodo degli E.F.
12
11.5 - Fra due alberi viene trasmessa una potenza di W = 10 kW a 780 giri al minuto.
La trasmissione non è continua ma intermittente. I due alberi collegati sono molto corti
e quindi con elevata rigidezza torsionale. Il fattore di servizio per il lato motore e il
lato utilizzatore è stato stimato Ko = 3,5. Scegliere il giunto da utilizzare. Si invita a
consultare i cataloghi nella rete Internet.
Svolgimento
La velocità angolare è
πN
Ω = = 81s−1
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quindi la coppia da trasmettere è M = 122 Nm.
La coppia massima che tiene conto del fattore di servizio è Mmax = Ko · M = 428
Nm.
I componenti collegati sono molto rigidi; si ritiene perchè non esplicitamente as-
segnato nella formulazione dell'esercizio che gli errori di allineamento siano contenuti.
Qualora gli errori di allineamento non possono essere determinati sperimentalmente, plau-
sibili valori possono essere:
Per compensare questi errori si sceglie un giunto elastico. Per evitare eccessive os-
cillazioni torsionali si ritiene di adottare un giunto elastico con un elevato fattore di
smorzamento.
Tra i vari tipi di giunto che soddisfano questi requisiti si cita, a titolo di esempio, il
giunto elastico tipo Megiex della ditta Vulkan, che è illustrato ampiamente all'indirizzo
web www.vulkan.com.
Questo giunto elastico ha un valore massimo del momento da trasmettere Mmax =
440 Nm, inoltre consente di avere:
È stato evidenziato nelle applicazioni che i bulloni di collegamento delle ange dei
giunti devono avere lo stesso precarico. Quindi i bulloni svolgono un ruolo importante
che occorre ricordare quando si specica il collaudo del montaggio di una macchina.
Nella misura degli scostamenti dall'asse teorico occorre utilizzare un diagramma (la
mappa di allineamento); questo consiste nella rappresentazione graca dell'allineamento
desiderato a freddo e che costituisce un documento importante anche per l'allineamento
raggiunto in sede di collaudo. Nei diagrammi devono essere rappresentati con chiarezza
le misure rilevate e quindi la congurazione esistente, quella che si desidera raggiungere
e come, con il loro uso, si possa ottenere l'allineamento desiderato.
Nei diagrammi deve essere riportato il legame fra gli spostamenti previsti per l'allinea-
mento durante le operazioni di montaggio, deve fornire quelli che migliorano l'allinea-
mento, deve indicare gli spessori necessari per le piastre alla base di una macchina. Inne
sul documento si registra l'allineamento raggiunto in sede di montaggio ed è la base per
future correzioni che possono essere suggerite durante le condizioni operative delle mac-
chine.
Nei diagrammi per avere una mappa completa occorre sia la proiezione in un piano oriz-
zontale che in quello verticale.
Si ritiene acquisita la distinzione fra giunti rigidi e giunti elastici illustrati nel Cap.
11.
Nella scelta di un giunto di collegamento occorre conoscere
• il valore della coppia nominale trasmessa (potenza, numero di giri);
• i valori di picco del momento;
• gli andamenti della coppia motrice e di quella resistente; se periodici le frequenze
eccitatrici;
• il bilanciamento degli alberi;
• il numero di giri e i suoi limiti critici;
• interfacce, ingombri, ambiente, temperatura;
• esigenze montaggio/smontaggio, durata, etc.;
• trasmissione di spinte assiali;
• protezione per i sovraccarichi.
• l'opportunità o meno che il giunto garantisca la trasmissione della potenza dopo un
cedimento parziale o totale dell'elemento elastico;
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