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Le fonti raccolte dallo storico possono essere viziate o lacunose, cioè anche incomplete.
Questo avviene maggiormente quando si ricercano delle fonti documentarie in epoche
remote.
La documentazione invece è vastissima ad esempio per lo storico delle società
contemporanee.
Lo storico, davanti ad una documentazione lacunosa, deve essere come un detective, deve
aguzzare l'ingegno.
Lo storico, in caso di scarsa documentazione, si deve guardare attorno, deve trovare segni di
archeologia di quel periodo in esame, segni culturali,…
Ogni informazione alla fine può dimostrarsi utile
Per lo storico il termine documento sta a significare: una testimonianza scritta di un fatto di
natura giuridica, compilata con l'osservata di certe determinate forme, le quali sono destinate
a procurarle fede e a darle forza di prova.
1:primarie
2:secondarie o derivate
Lo storico deve partire analizzando le fonti primarie e poi se ve ne siano di derivate, ma ciò
non esclude che fonti primarie in un contesto non lo siano derivate in un altro e viceversa.
Una data fonte, inoltre, può essere al tempo stesso primaria e secondaria.
1:fonti narrative
2:fonti cronachistiche
3:fonti documentarie
Lo storico deve usare particolare cautela nel momento in cui sia costretto ad usare le fonti
derivate in assenza di quelle primarie.
Comunque l'uso delle fonti primarie non esime lo storico a distogliere l'attenzione dagli altri
eventi(deve sempre stare in guardia), perché anche le fonti primarie possono mentire(sia
quelle di natura narrativa che quelle documentarie).
Se alcuni documenti dicono troppo poco altri dicono abbastanza per autocontraddirsi.
Lo storico davanti ad un qualsiasi documento deve per prima cosa chiedersi per quali motivi il
documento è stato scritto.
Sia per le fonti documentarie che per quelle narrative sono poche le fonti che sono giunte in
originale ai giorni nostri (ci sono giunte molte edizioni critiche e trascrizioni)
Chi copia un documento è un copista e può anche commettere degli errori nella copiatura che
poi saranno ripresi da altri, ma anche l'originale può avere degli errori che poi saranno
riportati dai copisti(che possono commetterne altri) e cosi via.
Anche quando due fonti diverse danno lo stesso risultato questo non è indice di veridicità
perché una fonte può avere copiato l'altra ripetendone gli errori.
Il termine errore è inteso dallo storico come una mancanza nei dati, di un'accuratezza.
A volte l'attendibilità o l'inattendibilità risulta dal confronto con altre fonti o da una
combinazione di confronti , di considerazioni varie e di analisi di coerenza interna e/o
esterna.
Particolarmente sospetti sono i documenti di origine fiscale.
Per interpretazione contenutistica si intende quella rivolta alla stessa fonte con riguardo al
contesto storico.
Lo storico raccoglie le sue fonti, le studia, le vaglia, le interpreta e ipotizza la situazione storica
del momento considerato giungendo poi ad una graduale ricostruzione della storia.