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RELAZIONE AEROELASTICITA’

1)Equazione del moto con 1 grado di libertà

Paolo Sieni Miceli s290504

1 Richiami teorici
mẍ + cẋ + kx = 0 (1)
L’equazione 1 è la tipica equazione del sistema massa-molla-smorzatore con
forzante nulla. Tale equazione può essere rescritta per far comparire la pul-
sazione naturale ωn e lo smorzamento δ del sistema.

Questi due termini sono rispettivamente uguali a:


k c
ωn = δ= (2)
m 2mωn
Se divido l’equazione 1 per m e moltiplico e divido il termine smorzante per 2ωn
ricavo:
2cωn k
mẍ + ẋ + x = 0 (3)
2mωn m

Utilizzando le relazioni presenti nella 2 ricavo l’espressione dell’equazione del


moto desiderata:
ẍ + 2δωn ẋ + ωn2 x = 0 (4)
Ipotizzando una soluzione del tipo x = xeλt sostituendola nell’equazione, si
ottiene:
λ2 xeλt + 2λωn xeλt + ωn2 xeλt (5)
Mettendo in evidenza ricavo:

(λ2 + 2λωn + ωn2 )xeλt (6)

Dove (λ2 + 2λωn + ωn2 ) è il polinomio caratteristico.

Risolvenvo il polinomio caratteristico si ottiene:


p
λ = δωn ± ωn (δ 2 − 1)) (7)

1
2 EX.1a
L’esercizio uno ha come obbiettivo quello di calcolare gli autovalori e le frequenze
naturali e proprie del sistema e di verificare i risultati ottenuti mediante il codice
Matlab fornitoci.

2.1 Caso 1
Per m = 1; k = 10; c = 0.3 ricavo:
p k
ωn = (m ) = 3.1623rad/s

c
δ= 2mωn = 0.04743

Dal calcolo del deteminante del polinomio caratteristico si ottengono i seguenti


autovalori:

λ1,2 = −0.14998 ± 3.15877i

Il termine reale dell’autovalore è responsabile dello smorzamento, mentre il ter-


mine immaginario concorre a definire la frequenza propria del sistema. Si nota
che la parte reale dell’autovalore < 0 e la parte immaginaria ̸= 0 quindi ricadi-
amo nel caso di una soluzione con oscillazione che si smorza nel tempo.
La frequenza naturale del sistema sarà data da:
ωn
fn =

La frequenza propria del sistema smorzato, invece, sarà data da:


λimm
f=

Nel caso in analisi la frequenza naturale e propria del sistema saranno rispetti-
vamente uguali a:

fn= 0.50329 Hz f=0.50273 Hz


Gli stessi risultati possono ottenuti tramite lo script di Matlab fornitoci a lezione.

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Una volta fissate le condizioni iniziali è possibile ricavare l’andamento della x
nel tempo che conferma, come si nota nella figura 1, il moto armonico smorzato
del sistema.(Andamento che tende a 0 per t 7→ ∞

Figure 1: Soluzione con oscillazioni smorzate nel tempo

Per verificare la frequenza propria ho calcolato la distanza fra due picchi in


modo tale da ottenere il periodo dell’oscillazione e ho poi effettuato l’inverso.

[pks, tks] = f indpeaks(x(:, 1), t)


f requenzapropria = 1/(tks(2) − tks(1))
Il risultato ottenuto coincide con quello precedentemente calcolato.

Figure 2: frequenza-propria-Matlab

2.2 Caso 2
m = 10; k = 0; c = 1

Nel caso in analisi il termine smorzante c è nullo ne consegue che il sistema


non sarà smorzato e la frequenza propria conciderà con quella naturale.
Sostituendo una soluzione del tipo esponenziale armonica l’equazione si presen-
terà nel seguente modo:
(λ2 + ωn2 )xeλt

3
Il polinomio caratteristico sarà uguale a: (λ2 + ωn2 ).
I risultati
p kottenuti sono i seguenti:
ωn = ( m ) = 3.1623rad/s
c
δ = 2mω n
= 0.04743

Dal calcolo del deteminante del polinomio caratteristico si ottengono i seguenti


autovalori:
λ1,2 = ±0.31622i

Poichè il termine reale dell’autovalore è nullo e la parte immaginaria ̸= 0 ri-


cadiamo nel caso di una soluzione puramente armonica.
f n = f = ω2πn = 0.05032

Figure 3: Soluzione Armonica

Figure 4: frequenza-propria-Matlab

4
2.3 Caso 3
m = 20; k = −0.1; c = 2

Sostituendo una soluzione del tipo esponenziale armonica il polinomio carat-


teristico ottenuto è il seguente: (λ2 + 2λωn + ωn2 ).

I risultati
p kottenuti sono i seguenti:
ωn = ( m ) = 0.31622rad/s
δ = 2mω c
n
= −7.905e−8
−3
λ1,2 = 2.5e ± 0.31621i

Si nota che la parte reale dell’autovalore > 0 e la parte immaginaria ̸= 0 quindi


ricadiamo nel caso di una soluzione con oscillazione che si amplificano nel tempo

Nel caso in analisi la frequenza naturale e propria del sistema saranno rispetti-
vamente uguali a:
fn= 0.050328 Hz f=0.050326 Hz

Figure 5: Soluzione con oscillazioni amplificate nel tempo

Figure 6: frequenza-propria-Matlab

5
2.4 Caso 4
m = 3; k = 0.2; k = 2

Sostituendo una soluzione del tipo esponenziale armonica il polinomio carat-


teristico ottenuto è il seguente: (λ2 + 2λωn + ωn2 ).

I risultati
p kottenuti sono i seguenti:
ωn = ( m ) = 0.8165rad/s
c
δ = 2mω n
= 0.040824
λ1,2 = −0.0333 ± 0.81582i

Nel caso in analisi la frequenza naturale e propria del sistema saranno rispetti-
vamente uguali a:
fn= 0.12995 Hz f=0.12984 Hz

Figure 7: Soluzione con oscillazioni amplificate nel tempo

Dalla figura notiamo che lo smorzamento della nostra soluzione avviene molto
più lentamente rispetto alla soluzione in figura 1

Figure 8: frequenza-propria-Matlab

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3 EX.1a2
L’esercizio consiste nel valutare l’andamento della soluzione al variare del coef-
ficente aerodinamico ka mediante Matlab.

Consideriamo sempre l’equazione del sistema massa-molla-smorzatore nella quale


saranno presenti però dei contributi dovuti ai termini aerodianamici ma ; ca ; ka .

(m + ma )ẍ + (c + ca )ẋ + (k + ka )x = 0 (8)

I termini m,k,c saranno fissi e rispettivamente uguali a 2;1;0.05.


Per i termini aerodinamici sono stati assunti i seguenti intervalli:
0 ≤ ma ≤ 0.5; 0 ≤ ca ≤ 0.3; 0 ≤ ka ≤ 2
Dal calcolo degli autovalori, mediante lo script di Matlab, otteniamo due grafici
relativi alla parte reale ed immaginaria.

Figure 9: Parte reale

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Figure 10: Parte immaginaria

Dai due grafici si osserva che:

1. Il valore di ka per cui si ha moto puramente armonico è quello in cui si


annulla la parte reale della soluzione.Tale situazione è sta verifica individ-
uando il primo valore per cui vale la seguente espressione :
k = real(sol(:, 1)) > 0 che si ottiene per ka = 0.3343
λi
La frequenza del moto sara uguale a: f = 2π = 0.0939

2. Il valore di ka per cui si passa da un moto armonico ad un modo aperi-


odico è quello in cui si annulla la parte immaginaria della soluzione.Tale
situazione si verifica per ka = 1

La frequenza del moto è ovviamente nulla essendo la soluzione aperiodica.

3. Per valutare l’intervallo in cui le oscillazioni sono convergenti o diver-


genti basta studiare per quali valori di ka la parte reale degli autovalori
sia rispettivamente negativa e positiva.La parte immaginaria deve essere
ovviamente diversa da zero.

Le oscillazioni convergenti (λr < 0eλi ̸=) si hanno per 0 ≤ ka < 0.3343

Le oscillazioni divergenti (λr > 0eλi ̸=) si hanno per 0.3343 ≤ ka < 1

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